Articolo Sapete che cos`è il ready-made? tratto da lascuolapossibile.it

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Articolo Sapete che cos`è il ready-made? tratto da lascuolapossibile.it
Articolo tratto dal numero n.2 aprile 2010 de http://www.lascuolapossibile.it
Sapete che cos'è il ready-made?
Quando un oggetto comune viene messo ....
Didattica Laboratoriale - di Ronchetti Francesca
L'arte del creare, fantasticare, inventare aiuta il bambino a sviluppare la libera espressione, a lasciarsi andare uscendo dagli stereotipi che noi adulti, inconsapevolmente,
inculchiamo. L'albero ha il tronco e i rami marroni, foglie che solitamente sono verdi, ma in autunno cambiano colore: diventando rosse, marroni, arancioni e gialle.
Tutto ciò che non si inserisce in questi parametri non sarà considerato un albero.
Allora come spiegare la diversità tra l'albero di olivo che ritroviamo nel quadro Olive Trees di Georges Braque e
l'olivo in Baume in Blute di Claude Monet o gli alberi che emergono in Promenade among the olive trees di Henri
Matisse?
Per il bambino sarà difficile riconoscerli poiché nella sua mente si è raffigurato uno schema preciso di albero, in
questo caso di olivo. Ma anche se noi gli parliamo, narriamo che esistono tanti tipi di olivo, lui non riuscirà a farne un
concetto proprio poiché non lo avrà vissuto. Sarà soltanto uno stereotipo indottrinato dall'adulto. "Per stereotipo si intende la continua rigida ripetizione di forme costanti, di
schemi di figure e di modelli privi di significato"(1), mancante di senso forse non per noi, ma certamente per il bambino.
Come dice Munari, dobbiamo cercare di aiutare il bambino ad essere una persona creativa, dotata di fantasia sviluppata e non soffocata, come accade in molti adulti.
Dobbiamo mostrargli i libri che raccontano dell'arte, che mostrano le varie figure di olivo e lasciamogli la possibilità di disegnare l'albero come crede, con una matita, con
un dito intinto nella pittura, con una spugna, con un bastoncino, con qualsiasi oggetto che possa aiutarlo ad esprimersi senza timore. Ad esempio un prato come possiamo
dipingerlo? Con fili d'erba raccolti e intinti nella pittura in modo che si trasformino in timbri magici, oppure potremmo usare un pettine, uno spazzolino da denti, soffiare il colore
verde attraverso una cannuccia. Esistono tantissimi modi per dipingere un prato!
Educhiamo, ma soprattutto educhiamoci ad uscire dai vincoli dati dal "saper fare", fantastichiamo come se fossimo bambini perché questa è la cosa più difficile.
Noi insegnanti siamo troppo legati alle tradizioni. Quante volte indichiamo in modo preciso, quasi meticoloso il "come fare l'erba"? Ciò non sviluppa la creatività, a parer mio, la
frena. Quindi cerchiamo di sviluppare la creatività nei bambini attraverso l'uso incondizionato del colore, esplorandone la funzione, sperimentando le potenzialità
manuali e plastiche dei materiali. Utilizzando e verificando tecniche differenziate.
Alcune tecniche sono veramente accattivanti per i bambini, come quella denominata "fusione tempera e colla". Ci si accorge che a lavoro finito, grazie a questo metodo di
"colorare", le immagini illustrative sembrano prendere spessore, volume. Ed ecco mostrarsi di fronte a noi un mare in tempesta o grandi nuvoloni carichi di pioggia. L'attività è
semplicissima, basta disegnare su un foglio di carta (o qualsiasi oggetto che avrete scelto come vostra "tela") il mare fortemente ondulato, ovviamente, se volete
rappresentare il mare in tempesta. Successivamente con il pennello va stesa la colla vinilica, creando delle onde. Prima che si asciughi la colla, dipingerci sopra con la
tempera azzurra o blu, meglio ancora se di tante sfumature. A questo punto si formerà un unico composto denso, che andrà "ritoccato", quando sarà quasi asciutto con
l'utilizzo delle dita. Ovvero si evidenzieranno le forme delle onde ripassandole con le dita che strisceranno sul composto appena creato.
Altra procedura invece è quella di "spremere la colla vinilica direttamente dal flacone, creando lunghi fili di colla e con essi tracciare disegni sul foglio. Quando la colla sarà
asciutta, è necessario tinteggiare il foglio con colore a tempera diluito con acqua. Per ultimo fate asciugare e passate delicatamente uno straccio per evidenziare le linee di
colla"(2).
Sarà una meraviglia.
Ma il tatto può essere stimolato, non solo attraverso colori in rilievo, ma grazie anche a sfumature ruvide.
Ecco qui un'idea da usare con i vostri bambini. "Mettete in una ciotola qualche cucchiaio di colla vinilica, con un po' di segatura e dell'acqua. Mescolare fino a che avrete
ottenuto un composto denso. Successivamente va suddiviso in alcuni vasetti ed aggiungere in ognuno un po' di colore a tempera, mescolando bene"(3). Ora è pronto per
essere utilizzato con un po' di fantasia.
Ricostruiamo quindi la realtà con diverse tecniche artistiche e manipolative.
Si può colorare con lo stesso colore o mescolare vari colori per scoprirne le tonalità, le sfumature. Si possono mescolare elementi diversi come la colla con la tempera oppure
la schiuma da barba con i colori. Non obblighiamo i bambini ad usare i pennelli, lasciamo loro la possibilità di usare i materiali più vari per dipingere, dalla spatola, al cucchiaio
da cucina, dalla cannuccia, alla foglia di insalata.
In questo modo ci accorgeremo e soprattutto si accorgeranno che si può anche inventare la funzione di un oggetto...ovviamente senza perderne la funzionalità originale.
Sarete certamente a conoscenza del ready-made nell'arte concettuale, dove un comune oggetto di uso quotidiano viene messo dall'artista in una situazione diversa
da quello di suo utilizzo, che gli sarebbe propria. E la scelta dell'artista diviene opera d'arte, non a caso Duchamp ha riscontrato grande popolarità con l'opera la ruota di
bicicletta. "La fantasia è la facoltà più libera delle altre, essa infatti può anche tener conto della realizzabilità o del funzionamento di ciò che ha pensato. È libera di pensare
qualunque cosa, anche la più assurda, incredibile, impossibile"(4).
Francesca Ronchetti, Dott.ssa in Progettazione pedagogica ed interventi socio-educativi e docente presso Scuola dell'Infanzia di Busseto (PR)
Riferimenti bibliografici:
(1) B. Restelli, Giocare con il tatto. Per una educazione plurisensoriale secondo il metodo Bruno Munari, Franco Angeli, Milano, 2002.
(2) M. Cailotto, Fare. Linguaggio visivo e creatività, editrice La Scuola, Brescia, 2000.
(3) Ibidem
(4) B. Munari, Fantasia, editori Laterza, Roma, 2005.
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