Solo ciò che è umano può essere straniero – è detto in una famosa

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Solo ciò che è umano può essere straniero – è detto in una famosa
Solo ciò che è umano può essere straniero – è detto in una famosa poesia di W. Szimborska - la natura, dal
canto suo, non conosce confini. Non li conoscono i venti, le nebbie, i pesci del mare.
Anche gli uomini, se studiano culture e lingue degli altri popoli, possono farsi vento e nebbia. Poiché,
conoscendo, scoprono che le differenze cominciano a sfumare, sono meno minacciose, si fanno sempre più
attraenti – essi diventano, studiando, come il passero di un altro verso della poesia, che se ne sta leggero
sulla sbarra del doganiere, il becco ancora in patria, la coda già all’estero…
E’ questo lo spirito del progetto Erasmus+, finanziato dall’Unione Europea, che dal 2 al 6 marzo 2015 ha visto
il Liceo Linguistico di Trento “Sophie M. Scholl” ospitare 51 studenti e 24 docenti provenienti da Germania,
Grecia, Cipro, Polonia, Turchia, Regno Unito, Bulgaria, Belgio, Francia. Si è trattato del primo di una serie di
incontri transnazionali che interesseranno, a turno, ciascuna scuola aderente all’iniziativa.
La finalità principale del progetto “YOUropeans on the move – migrants between integration and tradition ” è
favorire la conoscenza, lo scambio e la collaborazione tra studenti e insegnanti dei paesi partecipanti, su un
tema – quello delle migrazioni – particolarmente cruciale in un’Europa in crisi e in continuo cambiamento. Un
tema difficile, complesso, che suscita emozioni, e che difficilmente può essere trattato senza partecipazione e
intensità.
Ed è proprio l’intensità, la cifra che ha segnato questa settimana, nell’intrecciarsi quotidiano di lingue e
sensibilità diverse ma, soprattutto, nell’atmosfera vitale e creativa di alcuni laboratori realizzati dalla scuola,
che hanno offerto agli studenti italiani e stranieri la possibilità di esplorare il tema attraverso strumenti
espressivi diversi, quali teatro, video, poesia, musica, ballo. Il tutto con un unico filo conduttore, il racconto di
esperienze di migrazione, che ha poi trovato la propria sintesi in una messa in scena al Teatro S.Marco, carica
di commozione e bellezza.
Nel corso della settimana, assieme ai docenti, agli studenti e al personale del liceo linguistico “Sophie M.
Scholl”, sono intervenuti alcuni collaboratori esterni: Francesca Correr per il laboratorio video, Alessandro
Arnoldo per il laboratorio di musica e il liceo artistico “Alessandro Vittoria”, che ha curato, con alcuni studenti,
la scenografia della rappresentazione teatrale Catch the Dream, diretta da Jennifer Miller, e contribuito alla
realizzazione di una mostra sul tema dei racconti di migrazione.
L’iniziativa è stata sostenuta, in forme diverse, dal sindaco Alessandro Andreatta, dalla Volksbank, dal centro
teatro Consolida, da Trentingrana, dalle Cantine Girelli e da Mele La Trentina.
Ma, soprattutto, sono state le famiglie dei nostri alunni a renderla possibile, accogliendo con entusiasmo
l’opportunità di ospitare, per una settimana, uno dei ragazzi della delegazione Erasmus, permettendogli così di
vivere appieno un’esperienza di scambio e conoscenza in una cornice autentica e accogliente. In questo
modo, genitori e ragazzi hanno abbracciato pienamente lo spirito dell’iniziativa e consentito ai nostri ospiti – e
a noi tutti – di sentirsi, almeno per un po’, come il passero della poesia: liberi di frullare leggeri tra i confini.
Natura e bellezza, si sa, non vanno all’estero: esse sono già ovunque!