incontri - Palazzo delle Esposizioni

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incontri - Palazzo delle Esposizioni
incontri
mostre
musica
cinema
9 novembre ‘10 > 27 febbraio ‘11
TEOTIHUACAN
LA CITTÀ DEGLI DEI
9 novembre ‘10 > 27 febbraio ‘11
CARLOS
AMORALES REMIX
5 ottobre ‘10 > 9 gennaio ‘11
mostre
9 novembre ‘10 > 27 febbraio ‘11
TEOTIHUACAN
LA CITTÀ DEGLI DEI
Primo e più importante progetto espositivo
interamente dedicato alla civiltà precolombiana di
Teotihuacan (II sec. a.C. – VII sec. d.C.). La mostra
intende presentare al grande pubblico, e per la
prima volta, la storia, l’arte e la cultura di uno
dei centri più prestigiosi, misteriosi e affascinanti
del Centro America, una civiltà che prima degli
Aztechi, dominò l’intera area mesoamericana.
Attraverso l’esposizione dei numerosi reperti
rinvenuti nel sito archeologico della
città-capitale, attualmente uno dei più importanti
del Messico, la mostra consente ai visitatori di
entrare in contatto diretto con una delle società
precolombiane i cui misteri ed enigmi, tuttora
irrisolti, continuano a suscitare un fascino
ineguagliato. Oltre 400 capolavori, fra cui
straordinari reperti di scultura monumentale,
rilievi in onice e pitture
murali riproducenti
credenze religiose
e racconti mitici,
statuette in ossidiana
e pietra verde, vasi in
terracotta dipinta o
Giaguaro, 350-650 d.C.
Teotihuacan, Complesso di Xalla
INAH, Museo Nacional de
Antropología, Città del Messico
Maschera antropomorfa, Azcapotzalco,
San Miguel Amantla, Città del Messico.
500-600 d.C.
intarsiata,
bracieri in terracotta con
richiami antropomorfi, mitologici e rituali,
testimoniano la raffinatezza, la creatività e la
passione per l’arte e la decorazione di un popolo
la cui capacità espressiva, la sapienza, l’abilità
e la cultura continuano ad essere ammirate e
studiate ancora oggi. Molto prima dell’arrivo della
civiltà europea sul suolo americano, Teotihuacan
era conosciuta da tutti i popoli che abitavano
nello stesso territorio e il rispetto per il suo nome
si profuse in tutte le culture che occupavano
quello che oggi è il Messico e parte dell’America
centrale.
L’origine più remota di Teotihuacan si fa risalire
intorno al II secolo a.C. nella zona centrale
del Messico, ove si stabilì e proliferò, fino a
raggiungere nel corso dei secoli una popolazione
stimata di 150.000 abitanti; da lì estese il proprio
dominio fino a comprendere la maggior parte del
Messico attuale.
La città di Teotihuacan raggiunse il culmine del
suo splendore nel periodo compreso tra il 150 e il
550 d.C.
L’impero eccelse in ogni genere di arte,
spesso apportando soluzioni originali, ma anche
rielaborando e diffondendo elementi provenienti
da altre aree del Mesoamerica e, attraverso
l’importazione di materiali litici, anche dal grande
Nord.
mostre
The exhibition, Teotihuacan. City of the Gods, the
most important ever devoted exclusively to the
pre-Columbian civilization of Teotihuacan
(2nd b.C. - 7th centuries AD), is designed
to acquaint the public for the very first time
with the history, art and culture of one of the
most prestigious, mysterious and fascinating
civilizations of Mesoamerica, which dominated
the entire region before the coming of the
Aztecs.
Numerous exhibits discovered in the digs of
the central zone of the city, currently one of the
most important archaeological sites in Mexico,
allow visitors to explore a
pre-Columbian society
whose still unsolved
mysteries and enigmas
continue to intrigue and
to arouse unparalleled
interest. Over 400
masterpieces,
ranging from
fantastic monumental
works of sculpture to
onyx carvings and murals
depicting religious beliefs
and myths, statuettes in
obsidian and jade, painted
or inlaid terracotta vases
and terracotta braziers
with anthropomorphic,
mythological and liturgical
figures testify to the
sophistication, the creativity
and the passion for art and
design of a people whose
capacity for expression,
Scultura antropomorfa, 300-400 d.C.
INAH, Zona Arqueológica de Teotihuacan
whose
wisdom, and
whose skill and
culture are still
enormously
admired and
closely studied
today. Long before
the first European
ever reached the
shores of the American
continent, Teotihuacan
was known and admired
by all the peoples who
lived in the region, respect
for its name spreading to
Maschera di
Malinaltepec,
and permeating all of the
100 - 650 d.C. (Guerrero,
cultures that occupied what
Malinaltepec)
INAH, Museo
has now become Mexico and a
Nacional de
Antropología,
part of Mesoamerica.
Città del Messico
Teotihuacan is believed to have
been founded around the 2nd century
b.C. in the central region of Mexico, where it
consolidated and grew until, a few centuries
later, it had a population of almost 150,000 and
it held sway over most of modern Mexico. The
city reached the peak of its splendor between
150 and 550 AD. The city excelled in every field
of art, frequently devising original solutions of
its own while also revisiting and disseminating
elements that the capital attracted from the
whole of Mesoamerica, and even importing
stone materials from the great continent to lying
to the north.
Credit per tutte le immagini:
Consejo Nacional para la Cultura y las Artes – Instituto Nacional de Antropología e Historia,
México. Photo: Martirene, Alcantara, assistant Olivier Dekeyser
Mexcoliamoci
visita e laboratorio
Tra sculture monumentali, statuette votive, maschere
e affreschi, un percorso per scoprire miti e credenze di
un popolo misterioso che dominò il Centro America ancor
prima degli Aztechi. In laboratorio per rievocare le tradizioni e le
atmosfere che si ritrovano ancora oggi nella cultura messicana.
scuole - infanzia e primaria
dal martedì al venerdì dalle 11.30 alle 13.30;
ingresso € 4,00 per alunno (gratuito per scuola dell’infanzia);
attività € 80,00 per gruppo classe
prenotazione obbligatoria tel. 06 39967200
alle classi che partecipano a due laboratori (uno al Palazzo
delle Esposizioni e uno alle Scuderie del Quirinale) viene
applicata la tariffa speciale di € 70,00 per gruppo
famiglie
ragazzi 7 > 11 anni
domenica dalle 11.00 alle 13.00
attività + ingresso mostra € 12,00 per ragazzo
prenotazione consigliata € 1,50 - tel. 06 39967500
Mexcoliamoci
exhibition and workshop
Amid monumental sculptures, votive statuettes, masks and
frescoes, an itinerary to discover the myths and beliefs of a
mysterious people who ruled Central America even before the
Aztecs. Then a workshop to evoke traditions and atmospheres
that are still found today in Mexican culture.
school - kindergarten and primary school
Tuesday through Friday from 11:30am to 1:30pm;
admission € 4.00 per student (free for kindergarten classes);
activities € 80.00 per class group
reservation required tel. 06 39967200
Classes taking part in two workshops (one at the Palazzo
delle Esposizioni and one at the Scuderie del Quirinale) can
purchase a special ticket for € 70.00 per class group
families
7 > 11 years old
Sunday from 11.00 am to 1.00pm
activity and entrance to the exhibition € 12.00 per child
booking recommended € 1.50 tel. 06 39967500
9 novembre ‘10 > 27 febbraio ‘11
Scultura che rappresenta una divinità della morte
400-600 d.C.
INAH, Museo Nacional de Antropología, Città del Messico
ACTIVITIES AND WORKSHOPS FOR SCHOOLS AND FAMILIES
ATTIVITÀ E LABORATORI PER SCUOLE E FAMIGLIE
mostre
CARLOS AMORALES
REMIX
Carlos Amorales (nato a Città del Messico nel 1970)
ha conquistato la scena internazionale per la sua
sorprendente capacità visionaria e per la sensibilità
ultramoderna con la quale elabora, mescolandoli,
molteplici e opposti elementi. In questa mostra,
la sua prima in Italia, sperimenta un inedito modo
di accostare le opere: sei poderose installazioni
realizzate tra il 2005 e il 2010 si susseguono senza
soluzione di continuità e in parte si sovrappongono.
È un’amplificazione del principio di ibridazione su cui
fonda tutto il suo lavoro e da cui deriva il titolo della
mostra Remix, prelevato dal linguaggio musicale. Su
gran parte dello spazio espositivo corre il disegno a
matita El estudio por la ventana [Gettare lo studio dalla
finestra] del 2010. Nella galleria grande, il disegno
fa da sfondo ai settecentocinquantuno frammenti di
Drifting Star [Stella alla deriva] del 2010. Black Cloud
[Nuvola nera] del 2007 è l’impressionante sciame di
farfalle nere, la cui presenza può essere interpretata
come una minaccia o come il segno di una
forza collettiva: un’opera monumentale,
che ha la solidità di
una massa e
la leggerezza
di un’ala di
lepidottero.
Alcune pareti
sono tappezzate
dai manifesti
di Why Fear
the Future?
Carlos Amorales, The Skeleton Image Constellation
(Liquid Archive), particolare, 2009
Courtesy dell’artista e di Yvon Lambert, Parigi - New York
Carlos Amorales, Black Cloud, particolare, 2007
Collezione Diane e Bruce Halle
[Perché temere il futuro?] del 2005. The Skeleton
Image Constellation (Liquid Archive) [La costellazione
dell’immagine-scheletro (Archivio liquido)] del 2009,
sono le cartoline con
oltre mille immagini
prelevate dal personale
archivio di Amorales,
chiamato Archivo líquido
[Archivio liquido], offerte
in dono ai visitatori.
Nella performance
Spider Galaxy [La
galassia del ragno],
Galia Eibenschutz e in
seguito le studentesse
dell’Accademia
Nazionale di Danza
indossano un costume
dalle vaghe sembianze
di un uccello esotico.
Tutte le opere in mostra
derivano dal poderoso
Archivo líquido,
l’archivio digitale avviato da Amorales alla fine degli
anni Novanta e in continua espansione, cui l’artista
attinge per la realizzazione di ogni suo nuovo lavoro.
Sono immagini ricavate da libri, foto dello stesso
Amorales o scaricate da Internet, che, trasformate
attraverso processi inventivi e tecnici, diventano
disegni, diapositive, video, collage, dipinti, sculture,
installazioni, copertine di dischi.
L’Archivo líquido è un sorta di glossario e per
Amorales è importante che altri lo possano utilizzare
e interpretare, estendendone il significato. Al Palazzo
delle Esposizioni un gruppo di studenti ha installato,
interpretandoli, i lavori El estudio por la ventana e
Black Cloud. La loro collaborazione, coordinata dallo
Studio Amorales, si è svolta nell’ambito del seminario
del professor Claudio Zambianchi della Facoltà di
Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di
Roma “La Sapienza”.
La mostra è curata da Daniela Lancioni, curatore
senior del Palazzo delle Esposizioni.
Carlos Amorales (born in Mexico City in1970)
stepped to the fore on the international scene with
his surprising visionary capacity and the ultramodern
sensitivity with which he elaborates and mixes
multiple and opposite elements. In this show, his
first in Italy, he experiments with an unprecedented
way of setting the works together:
six powerful installations, created
between 2005 and 2010, in an
uninterrupted succession and in
part overlapping. The exhibition
title Remix, a musical term, derives
from this choice of amplifying the
hybridisation process on which
all his work is based. Much of the
exhibition space is occupied by
the 2010 pencil drawing El estudio
por la ventana [Throwing the Studio
out the Window]. In the large gallery
the drawing forms a background to the
seven hundred and fifty-one fragments
of Drifting Star (2010). Black Cloud (2007) is a
remarkable swarm of black butterflies whose presence
may be interpreted as a threat or as the sign of
collective strength: a monumental work, seductive
and enveloping, which has the solidity of a mass and
the lightness of a lepidopteron wing. Several walls
are covered with the posters of Why Fear the Future?
Sopra e al centro: Carlos Amorales, The Skeleton Image Constellation
(Liquid Archive), particolare, 2009
mostre
Carlos Amorales, Drifting Star, particolare, 2010
Courtesy dell’artista e di Yvon Lambert, Parigi - New York © foto Claudio Abate
mostre
(2005). The Skeleton Image Constellation (Liquid
Archive) of 2009 comprises cards with more than a
thousand images, drawn from Amorales’ personal
Archivo líquido (Liquid Archive) and offered as gifts
to visitors. In the performance Spider Galaxy (2007)
Galia Eibenschutz, and subsequently students from
the Accademia Nazionale di Danza, wear a costume
that vaguely resembles an exotic bird. All the works
on show derive
from the huge
Archivo líquido, a
digital archive which
Amorales began in
the late 90s. It is in
continual expansion
and the artist draws
on it for each new
work: images taken
from books, photos
by Amorales himself
or downloaded
on Internet which,
transformed through
inventive and technical processes, become drawings,
slides, videos, collages, paintings, sculptures,
installations and disc covers. The Liquid Archive is
a kind of glossary and Amorales feels it important
that others should use and interpret it, extending its
significance. At the Palazzo delle Esposizioni a group
of students installed, interpreting them, the works
El estudio por la ventana and Black Cloud. Their
collaboration, coordinated by Amorales Studio, took
place in the context of a seminar held by Professor
Claudio Zambianchi of the Facoltà di Scienze
Umanistiche dell’Università degli Studi di Roma
“La Sapienza”.
The exhibition is curated by Daniela Lancioni, senior
curator at the Palazzo delle Esposizioni.
appuntamenti
9 novembre 2010, ore 18.30
incontro con Carlos Amorales
Sala Cinema
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
dal 13 novembre ‘10 al 27 febbraio ‘11
il sabato dalle 11.00 e la domenica dalle 16.00
performance Spider Galaxy
La performance, eseguita dalle studentesse dell’Accademia
Nazionale di Danza, si svolgerà nell’arco di un’ora circa.
dal 24 novembre 2010, ore 19.00
spot! lettura guidata di un’opera
20 minuti un’opera
Un calendario di appuntamenti per approfondire le opere
della mostra Carlos Amorales. Remix, un ideale percorso in
quattro tappe attraverso le grandi installazioni dell’artista
messicano. Ogni appuntamento contribuirà a svelare i segni
dell’immaginario artistico di Amorales e a seguire le suggestioni
della sua più recente ricerca. Gli appuntamenti, organizzati dai
Servizi educativi - Laboratorio d’arte del Palazzo delle Esposizioni in
collaborazione con l’Università degli Studi “La Sapienza”, saranno
preceduti, mercoledì 24 novembre 2010, da un incontro con
Daniela Lancioni, curatrice della mostra. Da mercoledì 1 dicembre,
saranno gli studenti i veri protagonisti di questo viaggio, in una serie
di letture guidate, opera dopo opera, per presentare al pubblico
le installazioni di Carlos Amorales e l’esperienza vissuta in prima
persona nell’allestimento della mostra con lo Studio Amorales
e con il professor Claudio Zambianchi.
mercoledì 24 novembre, ore 19.00
Carlos Amorales. Remix
con Daniela Lancioni, curatrice della mostra
mercoledì 1 dicembre e 26 gennaio, ore 19.00
Drifting Star, 2010
mercoledì 15 dicembre e 9 febbraio, ore 19.00
Black Cloud, 2007
mercoledì 29 dicembre e 23 febbraio, ore 19.00
El estudio por la ventana, 2010
mercoledì
12 gennaio, ore 19.00
The Skeleton Image Constellation (Liquid Archive), 2009
info
Partecipazione inclusa nel biglietto della mostra
È necessario arrivare 15 minuti prima dell’inizio dell’attività
mostre
5 ottobre ‘10 > 9 gennaio ‘11
Hugo Brehme,
Zapata con fucile, fascia e sciabola, Cuernavaca, 1915 ca.
Fondo Archivio Casasola. SINAFO-Fototeca Nazionale dell’INAH.
La mostra riunisce un’inedita
selezione di fotografie sulla
Rivoluzione messicana
che, attraverso undici nuclei
tematici, racconta la storia
dei cruciali accadimenti politici
e dei leggendari movimenti
armati avvicendatisi nel paese
dal 1910 al 1920.
179 immagini in bianco e
nero di formidabile impatto visivo,
provenienti dai fondi della Fototeca
Nazionale dell’Instituto Nacional
de Antropología e Historia di
Città del Messico, raccontano i
dieci anni della Rivoluzione messicana
seguendo due livelli di lettura, quello delle
testimonianze storiche dei fatti accaduti
e quello dell’interpretazione formale ed
estetica di quei fatti, attraverso lo sguardo
rivolto dai singoli fotografi ad una congiuntura
storica vissuta in modo diretto e partecipato.
La Rivoluzione messicana è stata la
prima grande rivolta sociale del mondo
moderno e nacque come movimento
politico teso all’instaurazione di una
vera democrazia che prevedesse la
partecipazione dei contadini ai processi
di spartizione e sfruttamento delle terre.
La vertiginosa modernizzazione del paese
precedente la Rivoluzione si era infatti fondata
su un’inarrestabile espansione delle grandi
proprietà terriere che aveva obbligato centinaia
di migliaia di contadini a convertirsi in peones,
salariati senza alcun potere, o a emigrare nelle
città alla ricerca di miseri impieghi.
Le profonde differenze di classe che si
andarono accentuando generarono lo
scatenarsi di una guerra cruenta che si
concluse solo nel 1920. La mostra prende
in esame tutte le fasi di questo lungo conflitto,
mettendo a fuoco di volta in volta le diverse
esperienze di vita sottese dalle tragiche vicende
della storia rivoluzionaria. Costruita sulla base di un
criterio cronologico, la rassegna restituisce l’immagine
romanzesca dei grandi caudillos, ma soprattutto
riscatta la rappresentazione del quotidiano e i
processi sociali innescati dalla rivoluzione. Le figure
dei principali leader rivoluzionari, come Emiliano
Zapata, Pascual Orozco, Pancho Villa sono messi in
evidenza nel percorso della mostra. Infine, è stato
integrato alla mostra uno specifico programma
musicale intitolato Suoni della Rivoluzione,
che attraverso 33 tracce di diversi generi
musicali singolarmente commentate,
intende facilitare ulteriormente
l’immersione dello spettatore nel clima
dell’epoca.
Autore sconosciuto, Truppe maderiste entrano in un villaggio al galoppo, 1911 ca.
Fondo Archivio Casasola. SINAFO-Fototeca Nazionale dell’INAH.
mostre
Cruz Sánchez, Refugio Sánchez, capo
zapatista di Tepotzlán, Morelos, 1914 ca. Fondo Magaña-Cerda. Istituto di Ricerche
sull’Università e l’Istruzione – UNAM
This exhibition, Pictures of a Revolution, comprises
a selection of photographs of the Mexican
Revolution never shown before. Divided into eleven
theme-based sections, it tells the story of the
crucial political events and of the legendary armed
movements that rocked the country between 1910
and 1920.
179 black and white photographs of extraordinary
visual impact, taken from the archive collections in
the National Photothèque of the Instituto Nacional
de Antropología e Historia in Mexico City, tell the
story of the ten-year-long Mexican Revolution at two
different levels of interpretation: both as a historical
account of events, and as examples of formal and
aesthetic interpretation arising from the individual
photographers’ different takes on an historical and
political occurrence that each one of them was
experiencing very much in the first person.
The Mexican Revolution, the first great social
uprising in the modern world, began as a political
movement seeking to establish genuine democracy,
with peasant farmer participation in the shareout
and working of the land. The country’s heady
modernization before the revolution was based
Autore sconosciuto, Esecuzione di Marcelino
Martínez, Arcadio Jiménez e Hilario Silva per
omicidio, Chalco, 28 aprile 1909. Fondo Archivio
Casasola. SINAFO-Fototeca Nazionale dell’INAH.
on the ongoing expansion of large landholdings,
thus forcing hundreds of thousands of peasant
farmers into the role of peones, salaried workers
with no say in anything, or else driving them to
emigrate in search of gloomy jobs in the cities. The
huge gap between the social classes, which was
getting worse rather better, eventually sparked the
outbreak of a bloody war that ended only in 1920.
This exhibition explores all of the phases in the long
conflict, focusing on the various real-life experiences
that lay beneath and behind the tragic events in the
history of the Revolution. Built in accordance with
a chronological criterion, the retrospective shows
us the swashbuckling image of the great caudillos,
but above all it sheds light on daily life and on the
social processes triggered by the Revolution while
highlighting the role of the leading players in the
drama, men like Emiliano Zapata, Pascual Orozco
and Pancho Villa. Last but not least, the exhibition
is accompanied by a tailor-made musical program
entitled Sounds of the Revolution, which uses 33
tracks of varying musical genres with individual
commentary, designed to further enhance the
visitor’s full immersion in the feel and mood of the
period.
Diritti universali per le immagini:
Sistema Nacional de Fototecas – Fototeca Nacional, INAH
incontri
incontri a
TEOTIHUACAN
11 novembre ‘10 – 17 febbraio ‘11
importanti campagne di scavo a Teotihuacan, che hanno
portato a scoperte sensazionali e rivelato i legami della
pianificazione urbana con la cosmologia e la vita rituale,
che comprendeva cruenti sacrifici umani.
25 novembre, ore 18.30
In occasione della grande mostra Teotihuacan. La città
degli Dei, al Palazzo delle Esposizioni arriveranno ogni
settimana i più grandi esperti internazionali - provenienti
appositamente dal Messico, per illustrare le loro ricerche
sul campo - e i nostri maggiori studiosi di culture indigene
americane, per raccontare una delle civiltà più straordinarie
e misteriose della storia dell’umanità.
Grazie alle testimonianze di questi grandi archeologi e
antropologi il pubblico avrà una visione completa non
solo sull’arte e la cultura, ma anche su tutti gli aspetti più
rilevanti di questa grande civiltà precolombiana, come
la religione e i sacrifici, le usanze e la vita quotidiana, la
società e la politica. I meravigliosi reperti esposti nelle sale
acquisteranno così nuova vita, svelando in parte il loro
significato nascosto, il mistero custodito gelosamente nel
silenzio millenario di un’arte, espressione di una civiltà
tanto raffinata quanto remota.
Davide Domenici
11 novembre, ore 18.30
9 dicembre, ore 18.30
Alejandro Sarabia González
L’antica città di Teotihuacan, Patrimonio dell’umanità
Un viaggio verso la città delle meraviglie con una
guida d’eccezione, il Direttore dell’area archeologica di
Teotihuacan, alla scoperta di un luogo unico nel mondo
antico nel campo delle arti plastiche e architettoniche per
dimensioni, raffinatezza estetica e per l’influenza che ha
esercitato sulle culture successive.
18 novembre, ore 18.30
Saburo Sugiyama
La forma della città e la vita rituale
Saburo Sugiyama alterna l’insegnamento in prestigiose
università giapponesi e statunitensi, alla direzione di
Scrittura e potere
A Teotihuacan non conoscevano la scrittura? L’enigma
che ha sconcertato da sempre gli studiosi di questa
potente ed evoluta civiltà, inizia a sciogliersi grazie alle
recenti analisi, svolte sul campo da uno dei nostri maggiori
esperti, che ‘legge’ nella pittura il messaggio di un grande
progetto politico.
2 dicembre, ore 18.30
Miguel Báez
Chi governa a Teotihuacan?
Chi fosse a capo della città resta un mistero: non sono
state trovate tombe e palazzi regali, né si conoscono il
volto o il nome di uno dei suoi leader. Una delle ipotesi
più interessanti per spiegare questo fenomeno unico è
l’esistenza di un governo collegiale di alti funzionari.
Sergio Botta
La religione di Teotihuacan e il “nucleo duro”
mesoamericano
Teotihuacan fu un grande centro sacro, da lì si diffuse
nell’intera area culturale il “nucleo duro” delle concezioni
religiose mesoamericane, che è sopravvissuto oltre l’arrivo
degli spagnoli sino ai giorni nostri, nelle tradizioni delle
popolazioni indigene del Messico.
16 dicembre, ore 18.30
Laura Laurencich Minelli
Pensiero e logica della civiltà di Teotihuacan
Secondo i parametri del Vecchio Mondo, risulta
inspiegabile come una “civiltà della pietra”, che non
incontri
utilizzava la ruota e la moneta, sia divenuta una grande
potenza. Un’archeologa e antropologa, grande esperta
dell’America indigena, svela l’originalità del pensiero alla
base del mondo teotihuacano.
13 gennaio, ore 18.30
Alessandro Lupo
Un crocevia di forze, uomini e dei
Dopo aver costituito un fondamentale punto di riferimento
mitologico per le grandi civiltà che dominarono l’altopiano
centrale del Messico dopo la sua scomparsa, Teotihuacan
è ancor oggi un luogo di incontro e ispirazione per diverse
forme contemporanee di religiosità.
assenza dei “teotihuacani” da tutti i testi antichi, la sua
manifestazione più evidente.
10 febbraio, ore 18.30
Linda Manzanilla
La vita domestica
Una grande archeologa messicana illustra la vita all’interno
dei nuclei multifamiliari e dei quartiere multietnici di
Teotihuacan, città che rappresenta un’eccezione in
Mesoamerica per le dimensioni e il grado di pianificazione
urbana, la struttura corporativa e il carattere di centro
sacro.
17 febbraio, ore 18.30
20 gennaio, ore 18.30
Alessandra Pecci
Mangiare a Teotihuacan
Cosa mangiavano, come cucinavano e quali erano i cibi
preferiti degli antichi abitanti di Teotihuacan? Uno sguardo
curioso sulle loro tavole grazie ai materiali rinvenuti negli
scavi, che hanno permesso di ricostruire quali fossero le
risorse naturali disponibili e come venissero utilizzate.
Rubén Cabrera
Le recenti osservazioni nella Piramide della Luna
Un archeologo attivo nella area di Teotihuacan, illustra il
misterioso significato di alcuni insoliti e inquietanti reperti
conservati all’interno di questo straordinario e colossale
edificio: uccelli sacri, serpenti, felini che spesso venivano
sacrificati assieme agli esseri umani.
27 gennaio, ore 18.30
Alfredo López Austin
Il mito della nascita del Sole e della Luna
Uno tra i maggiori antropologi di fama internazionale,
grande conoscitore delle culture precolombiane, racconta
il mito più affascinante di Teotihuacan, che al di là della sua
forza simbolica e della bellezza letteraria, occupa un ruolo
centrale nella cosmogonia dei popoli mesoamericani.
3 febbraio, ore 18.30
Giovanni Gentile G. Marchetti
Teotihuacan e la Tula dei Toltechi
Da un esame delle fonti letterarie in relazione a
Teotihuacan e ai Toltechi e da un confronto con i
risultati degli studi archeologici, emerge una clamorosa
contraddizione che vede, nella sorprendente (e vistosa)
Informazioni
Palazzo delle Esposizioni – Sala Cinema
scalinata di via Milano 9A, Roma
www.palazzoesposizioni.it
INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI
Possibilità di prenotare riservata ai soli possessori della
membership card
musica
cinema
Juan Carlos Laguna
CINEMEXICO
concerto
20 novembre 2010
20 gennaio - 13 febbraio 2011
La chitarra messicana nel mondo
apertura straordinaria con ingresso gratuito alla mostra
dalle ore 20.00 alle ore 02.00
concerti alle ore 21.00 e 22.30
Un’opportunità straordinaria per ammirare i capolavori
artistici di Teotihuacan, guidati dalle note trascinanti e
suggestive del grande chitarrista classico messicano
Juan Carlos Laguna. In occasione di Musei in Musica, il
Palazzo delle Esposizioni propone un originale concerto
all’interno delle sale espositive, per mettere a confronto
i reperti di questa grande civiltà precolombiana con le
sonorità avvolgenti della tradizione più recente, in un
dialogo entusiasmante tra la ricerca musicale di un artista
contemporaneo e la cultura di uno degli imperi antichi più
affascinanti del centro America.
Juan Carlos Laguna è considerato dalla critica internazionale
il più grande chitarrista classico del suo paese e tra i
maggiori a livello mondiale, sia per la sua perfezione tecnica
che per la straordinaria capacità interpretativa. Ha ottenuto
riconoscimenti in prestigiosi concorsi internazionali, ha
suonato con le principali orchestre e si è esibito come
solista in teatri e festival non solo in Messico e America
Latina, ma anche negli Stati Uniti e nelle principali capitali
europee e asiatiche. La sua intensa produzione discografica
è pubblicata in tutto il mondo e i maggiori musicisti
contemporanei hanno composto opere appositamente
per lui.
Informazioni
Palazzo delle Esposizioni
via Nazionale 194, Roma
www.palazzoesposizioni.it
INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI
L’epoca d’oro del cinema messicano
in collaborazione con Filmoteca de la UNAM
Dopo la retrospettiva dedicata a Luis Buñuel, il Palazzo
delle Esposizioni torna all’época dorada del cinema
messicano, uno dei capitoli più interessanti e a noi
sconosciuti della storia del cinema, che raggiunse la sua
massima espressione negli anni ’40 del secolo scorso.
Durante la seconda guerra mondiale, la posizione del
Messico schierato con gli Alleati, incoraggiò grandi
investimenti statunitensi in ambito cinematografico, che
sostennero lo sviluppo di un’intensa attività produttiva
nel paese, favorendo le potenzialità artistiche di autori
di grande genio, quali Emilio Fernández. L’impianto
melodrammatico tradizionale raggiunge nei loro
capolavori una complessità psicologica e una ricchezza
estetica di grande modernità per sperimentazione e
audacia. Questi grandi registi si impossessarono dei
principali generi hollywoodiani, dal melodramma alla
commedia musicale, saturandone gli elementi attraverso
un immaginario originale e corrosivo. Furono così capaci
di dare sfogo alle inquietudini della modernità assillante
e di tradurne i conflitti in personaggi antitetici dalla
forte carica simbolica, come la prostituta o la santa, o
in situazioni estreme, come l’esplosione di una vitalità
sensuale o l’accanirsi del destino che la frustra, aprendo
inediti scenari analitici ben oltre la matrice folkloristica di
superficie.
cinema
20 e 21 gennaio, ore 21.00
27 e 28 gennaio, ore 21.00
Flor Silvestre
Enamorada
di Emilio Fernández. Con Dolores del Río,
Pedro Armendáriz. 1943 (91’)
v. o. con sottotitoli in italiano
Il 20 gennaio introduce la rassegna
Stefano Tedeschi, Università di Roma
“La Sapienza”
Il Messico insanguinato dalle lotte
rivoluzionarie fa da sfondo al leggendario film rivelazione
del grande maestro Emilio El Indio Fernández, che con
questa opera, considerata una delle più belle del cinema
messicano, getta le fondamenta di un nuovo linguaggio
cinematografico.
22 e 23 gennaio, ore 21.00
María Candelaria
di Emilio Fernández. Con Dolores del Río,
Pedro Armendáriz. 1943 (110’)
v. o. con sottotitoli in italiano
Capolavoro che ha fatto conoscere
a livello internazionale il fenomeno
del cinema messicano e il talento del
grande regista, che scolpisce con vigore
istintivo e appassionato la tragedia degli indios sul volto
splendente di Dolores del Río, già stella di Hollywood.
Palma d’oro a Cannes.
25 e 26 gennaio, ore 21.00
La perla
di Emilio Fernández. Con Pedro Armendáriz,
María Elena Marqués. 1945 (85’)
v. o. con sottotitoli in italiano
La visionarietà accesa e
melodrammatica di Fernández raggiunge
un esito straordinario con un altro
dramma di passioni primitive e arcaiche:
il tragico apologo di un povero pescatore che crede di
sfuggire alla miseria quando trova la più bella perla mai
vista.
di Emilio Fernández. Con Pedro Armendáriz,
María Félix. 1946 (92’)
v. o. con sottotitoli in italiano
Melodramma di passioni forti alleggerito
dai toni della commedia, rappresenta
una punta del cinema di Fernández,
che ha modellato un personaggio
indimenticabile - una “bisbetica domata” shakespeariana
alle prese con la Rivoluzione - per la grande stella del
cinema latino, la meravigliosa María Félix.
29 e 30 gennaio, ore 21.00
Nosotros los pobres
di Ismael Rodríguez. Con Pedro Infante, Evita
Muñoz. 1947 (125’)
v. o. con sottotitoli in italiano
Dramma a tinte fosche ambientato
nei sobborghi di Città del Messico, tra
prostitute tisiche e uomini senza scrupoli,
è il più grande successo di pubblico
del cinema messicano di tutti i tempi, il monumento della
cultura popolare nazionale, dallo stile pieno di eccessi,
barocco e meravigliosamente mostruoso.
1 e 2 febbraio, ore 21.00
Aventurera
di Alberto Gout. Con Ninón Sevilla, Tito
Junco. 1949 (101’)
v. o. con sottotitoli in italiano
Un filone cinematografico tipicamente
messicano, fiorito nel periodo d’oro, è il
melodramma da cabaret, che unisce il
noir al musical: giovani donne innocenti
finiscono in sordidi night-club e devono difendere la loro
innocenza da ogni genere di depravazione. Aventurera
rappresenta il capolavoro di culto del genere, grazie alla
sublime ed esplosiva Ninón Sevilla.
cinema
3 e 4 febbraio, ore 21.00
10 e 11 febbraio, ore 21.00
La mujer del puerto
Distinto amanecer
di Arcady Boytler. Con Andrea Palma,
Domingo Soler. 1933 (76’)
v. o. con sottotitoli in italiano
Film d’atmosfera e pieno di fascino, che
negli anni ’30 anticipa molte tematiche
del decennio successivo: è la storia di
una prostituta, archetipo di un filone
cinematografico senza equivalenti negli altri paesi, che non
risparmia alcun eccesso del melodramma, dall’omicidio
all’incesto.
di Julio Bracho. Con Andrea Palma, Pedro
Armendáriz. 1943 (108’)
v. o. con sottotitoli in italiano
Il ritmo e la tensione del noir al servizio di
tematiche di attualità, come la corruzione
politica e le lotte sindacali, fanno di
questa pellicola una delle migliori del
periodo, lontana dall’innocente folklore delle ambientazioni
rurali, svela l’altra faccia del paese: la mostruosa
evoluzione della metropoli con i suoi ambienti sordidi.
5 e 6 febbraio, ore 21.00
12 e 13 febbraio, ore 21.00
Doña Bárbara
Campeón sin corona
di Fernando de Fuentes. Con María Félix,
Julián Soler. 1943 (138’)
v. o. con sottotitoli in italiano
Protagonista di questo capolavoro
melodrammatico è la femme fatale del
Messico, María Félix, considerata la
Marilyn Monroe latina per la sua bellezza
inebriante e la prorompente sensualità. Conquistò la
fama proprio con la straordinaria interpretazione di Doña
Bárbara, la crudele divoratrice di uomini che ha turbato
generazioni di messicani con la magia del suo sguardo.
di Alejandro Galindo. Con David Silva,
Amanda del Llano. 1945 (100’)
v. o. con sottotitoli in italiano
Punto di riferimento obbligato per
conoscere il cinema classico messicano,
di cui rappresenta uno dei momenti più
alti, costruisce il migliore ritratto della
realtà messicana del ventesimo secolo, attraverso la
storia di un boxer e del suo tentativo di riscatto sociale nei
bassifondi della metropoli.
8 e 9 febbraio, ore 21.00
Ay Jalisco no te rajes
di José Rodríguez. Con Jorge Negrete,
Gloria Marín. 1941 (120’)
v. o. con sottotitoli in italiano
Capolavoro di grande successo
del genere popolare nazionale per
eccellenza, la commedia ranchera, una
sorta di western avventuroso, trapiantato
nel clima e nell’identità culturale del paese, tra sparatorie e
inserti canori.
Informazioni
Palazzo delle Esposizioni – Sala Cinema
scalinata di via Milano 9A, Roma
www.palazzoesposizioni.it
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dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
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e di laboratorio appositamente
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dal Palazzo e proposte dai partner
culturali di Azienda Speciale Palaexpo
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•acquistare, con la tariffa “ridotto
speciale”, il biglietto d’ingresso
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culturali del Palazzo
Per informazioni www.palazzoesposizioni.it
mostra Teotihuacan
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vettura ufficiale
Palazzo delle Esposizioni - Roma, via Nazionale 194 - www.palazzoesposizioni.it
Orario / Opening hours
Domenica, martedì, mercoledì e giovedì: dalle 10.00 alle 20.00
Venerdì e sabato: dalle 10.00 alle 22.30 - Lunedì chiuso
L’ingresso è consentito fino a un’ora prima della chiusura
Sunday, Tuesday, Wednesday, Thursday: from 10:00am to 8:00pm
Friday and Saturday: from 10:00am to 10:30pm - Closed on Monday
Last admission one hour before closing time
Biglietti / Tickets
Intero € 12,50 - ridotto € 10,00 - gruppi € 10,00 e scuole € 4,00
per studente (min. 10 -
max. 25 studenti) dal martedì al venerdì eccetto festivi;
gruppi € 12,50 sabato, domenica e festivi - prenotazione obbligatoria a pagamento
(gruppi € 25,00 e scuole € 15,00)
Il biglietto permette di visitare tutte le mostre in corso al Palazzo delle Esposizioni
Full price € 12,50 - reduced price € 10,00 - groups € 10,00 and schools € 4,00
each
student (min. 10 - max. 25 students) Tuesday to Friday (holidays excluded);
groups € 12,50
Saturday, Sunday and holidays - reservation required (groups € 25,00
and schools € 15,00)
Tickets allow to visit all the ongoing exhibitions at Palazzo delle Esposizioni
Grazie a Lottomatica ingresso gratuito per gli under 30 il primo mercoledì del mese
dalle 14.00 alle 19.00
Thanks to Lottomatica free entry for the under 30 the first Wednesday of the month
from 2:00pm to 7:00pm
Biglietto integrato Palazzo delle Esposizioni e Scuderie del Quirinale
Intero € 18,00 - ridotto € 15,00 - Scuole € 6,00 per studente
(min. 10 - max. 25 studenti)
È valido per 3 giorni dalla data di emissione
One-price tickets for Palazzo delle Esposizioni and Scuderie del Quirinale
Full price € 18,00 - reduced price € 15,00 - Schools € 6,00 each student
(min. 10 - max. 25 students) - Tickets are valid for 3 days from date of emission
Informazioni e prenotazioni / Information and reservations
Singoli e gruppi / individuals and groups tel. 06 39967500
Scuole / schools tel. 06 39967200 - www.palazzoesposizioni.it - [email protected]
Visite guidate / Guided tours
Visite guidate individuali in italiano
mostra Teotihuacan
sabato e domenica 10.30/12.00/16.30/18.00
Mostra Carlos Amorales sabato e domenica 12.15/16.45
Visita singola € 4,00 - visita a due mostre € 7,00
Gruppi: 1 mostra € 100,00 / 2 mostre € 165,00 (min. 10 - max. 25 persone)
Scuole: 1 mostra € 80,00 / 2 mostre € 130,00 (min. 10 - max. 25 studenti)
Prenotazione obbligatoria per gruppi e scolaresche
Individual guided tours in Italian
Teotihuacan exhibition on Saturday and Sunday
10:30am/12:00pm/4:30pm/6:00pm Carlos Amorales exhibition on Saturday and Sunday 12:15pm/4:45pm Guided tour one exhibition € 4,00 – two exhibitions € 7,00
Groups: 1 exhibition € 100,00 / 2 exhibitions € 165,00 (min. 10 - max. 25 people)
Schools: 1 exhibition € 80,00 / 2 exhibitions € 130,00 (min. 10 - max. 25 students)
Reservation required for groups and schools
Servizi / Gallery Facilities
Ristorante, libreria e caffetteria
Audioguide in italiano e in inglese: singola € 4,00; doppia € 6,00
Restaurant, bookshop and café
Audioguide in Italian and English: individual € 4,00; double € 6,00
Catalogo /Catalogue
Teotihuacan - Carlos Amorales