Sanità veterinaria
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Sanità veterinaria
Anno 9 - n. 4 - Agosto 2006 RIVISTA BIMESTRALE D’INFORMAZIONE SCIENTIFICA a cura dell’Osservatorio Epidemiologico Veterinario della Regione Lombardia Regione Lombardia Direzione Generale Sanità - Servizio Veterinario Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna Osservatorio Epidemiologico Veterinario Regionale - Via Bianchi, 9 - 25124 Brescia S ommario Anno 9 - n. 4 - Agosto 2006 RIVISTA BIMESTRALE D’INFORMAZIONE SCIENTIFICA a cura dell’Osservatorio Epidemiologico Veterinario della Regione Lombardia 3 Editoriale 4 WebGIS in Lombardia: un nuovo strumento a disposizione dei servizi veterinari Regione Lombardia Direzione Generale Sanità - Servizio Veterinario Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna Osservatorio Epidemiologico Veterinario Regionale - Via Bianchi, 9 - 25124 Brescia di Zanardi G., Bonazza V., Stefini G., Cantoni R. Direttore responsabile Cesare Bonacina Direttore scientifico Ezio Lodetti 10 Redattore Giorgio Zanardi L’anagrafe delle aziende zootecniche e degli allevamenti della regione Lombardia di Antoniolli P., Tranquillo V., Ghilardi P., Del Puppo E. Responsabile comitato redazione Giorgio Zanardi Comitato di redazione M. Astuti, P. Cordioli, M. Domenichini, P. Antoniolli, L. Gemma, C. Genchi, G. Gridavilla, A. Lavazza, A. Palma, V.M. Tranquillo 16 Comunicazione e formazione Hanno collaborato a questo numero G. Zanardi, Bonazza V., Stefini G., Cantoni R., Antoniolli P., Tranquillo V., Ghilardi P., Del Puppo E. Segreteria di redazione M. Guerini L. Marella Fotocomposizione e Stampa Editrice Vannini - Gussago (BS) Editore Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia ed Emilia Romagna “Bruno Ubertini” Tutti coloro che vogliono scriverci, devono indirizzare le lettere al seguente indirizzo: “L’OSSERVATORIO” rubrica “La posta dei lettori”, via Bianchi, 9 - 25124 Brescia - tel. 030 2290259-235; oppure utilizzare la posta elettronica: [email protected] L’Osservatorio e i numeri del precedente Bollettino Epidemiologico possono essere consultati anche sul sito web http:\\www.oevr.org Editoriale Anagrafe zootecnica e sistema informativo geografico sono i due argomenti che si coniugano, non a caso, in questo numero, per presentare lo stato dell’arte di un elemento fondamentale del sistema informativo veterinario lombardo. La descrizione della banca dati regionale delle anagrafi zootecniche e i suoi principi ispiratori costituiscono l’architettura del lavoro presentato, che viene sottoposto all’attenzione degli addetti ai lavori per una maggiore comprensione dei meccanismi e delle regole che organizzano il database. Il WebGIS o sistema geografico informativo in rete della regione Lombardia è il risultato, fortemente voluto dall’OEVR, di un progetto mirato a rendere un servizio ai servizi veterinari regionali e delle aziende sanitarie locali. Il sistema realizzato è stato pensato, infatti, per gestire in fase ordinaria e straordinaria il territorio, non solo a livello centrale, ma anche a livello locale. Rappresenta la sintesi del lavoro di georeferenziazione eseguito in questi anni in collaborazione con i servizi veterinari delle aziende sanitarie lombarde, reso funzionale alle necessità operative dei colleghi sul territorio. Le potenzialità d’utilizzo e di sviluppo di quest’applicativo, che è stato collegato all’anagrafe zootecnica, sono notevoli e saranno implementate nel tempo. WebGIS è un obiettivo raggiunto di notevole importanza, che viene messo a disposizione come strumento d’ausilio nella gestione epidemiologica delle malattie. Non solo: esso rappresenta l’esempio di come il lavoro sinergico svolto dai servizi veterinari lombardi possa essere sintetizzato in uno strumento di governo utile ai fini della programmazione sanitaria sul territorio. G. Zanardi L’OSSERVATORIO 3 Web gis in Lombardia: un nuovo strumento a disposizione dei servizi veterinari Zanardi G.1, Bonazza V.2, Stefini G.3, Cantoni R.3 Introduzione riali remoti attraverso le funzioni di un normale browser Internet, senza necessità di acquistare software specializzato. Il G.I.S. (Geographic Information System) è sorto alla fine degli anni ’70, attraverso l’integrazione degli sforzi compiuti in molteplici campi di studio (cartografia, urbanistica, marketing management, etc.). In campo veterinario, le prime pubblicazioni su alcuni possibili utilizzi del G.I.S. nell’ambito del controllo delle malattie animali risalgono agli ultimi 15 anni (Sanson et al., 1991; McGinn et al., 1996; Pfeiffer and Hugh-Jones, 2002). Gli obiettivi generali di un G.I.S. sono l’acquisizione, la gestione, l’analisi, l’accesso, la presentazione e il trasferimento di dati territoriali. Si tratta di dati relativi a “eventi o fenomeni direttamente o indirettamente associati ad una localizzazione terrestre” - come si legge nei documenti del Technical Committee 211 dell’ISO - organizzati in unità informative, denominate entità (feature). Ogni entità viene associata: - ad una rappresentazione geometrica, che ne descrive posizione, forma, estensione; - ad una rappresentazione topologica, che modellizza la relazione spaziale con altre entità (adiacenza, connessione, inclusione); - ad un record di attributi non spaziali, impiegati per la classificazione e la caratterizzazione estesa dell’entità nel dominio di analisi del sistema. Gli attributi contengono tipicamente chiavi di collegamento a database relazionali, consentendo l’integrazione di banche dati di varia natura. Le attività degli utenti di un sistema G.I.S. si concretizzano nella generazione di mappe, cioè di insiemi di entità raggruppate (ed eventualmente ridefinite), sulla base di criteri di natura spaziale (ad esempio ricadenti in un certo contorno, oppure adiacenti ad altre, oppure appartenenti ad un certa rete ecc.) e non spaziale (aventi per esempio in comune il valore o il range di un certo attributo). I sistemi WebGIS estendono all’ambiente internet/intranet molte delle funzionalità proprie dei G.I.S., consentendo di accedere a database territo- Sanità veterinaria WebGIS open source L’implementazione dell’applicativo WebGIS è stata eseguita utilizzando Mapserver. MapServer è un ambiente di sviluppo open source per la realizzazione di applicazioni web, che richiedano la pubblicazione di mappe su internet (WebMapping), originariamente sviluppato dall’Università del Minnesota in cooperazione con la NASA. In informatica, “open source” (termine inglese che significa sorgente aperta) indica un software rilasciato con un tipo di licenza gratuita, per la quale il codice sorgente è lasciato alla disponibilità di un’ampia comunità di sviluppatori, in modo che attraverso questa collaborazione il prodotto finale possa raggiungere una complessità e potenzialità maggiori di quanto potrebbe ottenere un singolo gruppo di programmazione. A questo proposito si vuole sottolineare come le politiche definite nelle “Linee Guida del Governo per lo sviluppo della società dell’informazione”, rimarchino il ruolo dei sistemi open-source nello sviluppo dei progetti di e-government, che sono ritenuti in grado di determinare “vantaggi in termini di contenimento dei prezzi, trasparenza (e quindi sicurezza), non dipendenza da un singolo fornitore, elevato grado di riutilizzo, accessibilità per le piccole realtà di sviluppo (economie locali). Il progetto WebGIS all’OEVR La realizzazione del progetto WebGIS è la naturale evoluzione dell’esigenza di dotarsi di un sistema di gestione territoriale, che si è manifestata fin dalla nascita dell’Osservatorio Epidemiologico della Lombardia. D’altro canto, l’esigenza di disporre di uno strumento in grado di acquisire e gestire informazioni spaziali a scopo epidemiologico è sempre stata una 4 L’OSSERVATORIO priorità nello sviluppo progettuale delle attività dell’Osservatorio. Dopo i primi anni di acquisizione dell’attrezzatura hardware e software e di formazione al suo uso, si ricorda che tra la fine del 1998 e l’inizio del 1999, l’OEVR realizzò un progetto di fattibilità di acquisizione delle coordinate geografiche degli allevamenti, paragonando l’efficacia di tre sistemi: puntamento manuale tramite cartografia, puntamento manuale tramite cartografia digitalizzata e georeferenziata, utilizzo di G.P.S. (Global Positioning System) o puntatore satellitare. Il lavoro fu svolto su 673 aziende bovine dell’ASL di Brescia, considerando territori di pianura, collina e montagna (vedi rivista n° 1 della rivista “L’Osservatorio” del 2000). L’epidemia di influenza aviaria ad alta patogenicità del 1999-2000 fu l’evento che diede impulso alla fattiva georeferenziazione degli allevamenti avicoli, perché l’emergenza evidenziò la necessità di poter seguire l’evoluzione dell’epidemia e la sua gestione, non solo dal punto di vista temporale ma anche spaziale. Altra tappa fondamentale nel progressivo approccio al WebGIS è stata la realizzazione del programma di georeferenziazione “Geo-Zoo”, un applicativo utilizzabile in ambito locale da parte dei servizi veterinari delle aziende sanitarie lombarde a partire da ottobre del 2003 e il cui utilizzo ha consentito di giungere alla georeferenziazione di quasi 30.000 allevamenti alla fine del 2005. Infine, il salto di qualità ottenuto con la messa in rete del G.I.S. della veterinaria lombarda. Il progetto Web-GIS si è concretizzato a luglio 2006, dopo una fase di studio e collaudo pilota eseguito dai servizi veterinari delle AA.SS.LL. di Brescia e della Vallecamonica, con la presentazione dell’applicativo revisionato e la formazione dei referenti anagrafe e della georeferenziazione dei servizi veterinari delle aziende sanitarie lombarde. Scopo del progetto è stato quello di mettere a disposizione dei servizi veterinari locali uno strumento gestionale del territorio di facile utilizzo, sia per l’ordinaria che per la straordinaria amministrazione. Inoltre, la messa in rete del G.I.S. consente di consultare e visualizzare in tempo reale gli aggiornamenti delle coordinate geografiche e la loro distribuzione territoriale da parte di tutti i fruitori del sistema. Non da ultimo, è importante sottolineare la interconnessione realizzata tra l’applicativo WebGIS e l’anagrafe zootecnica regionale, che tramite il proprio accesso permette di georeferenziare ex novo o L’OSSERVATORIO cambiare le coordinate degli allevamenti, utilizzando la cartografia tecnica regionale e le ortofotocarte, messe a disposizione dall’ applicativo WebGIS. Il sistema WebGIS WebGIS prevede due diverse modalità di utilizzo, per la georeferenziazione e per la gestione del territorio. La prima funzionalità (georeferenziazione) è fruibile tramite l’accesso nel sito dell’Anagrafe Regionale attraverso la propria identificazione, e consente di georiferire una nuova azienda o modificare le coordinate di una già esistente. Nella pagina di modifica azienda, è presente un tasto “georeferenziazione”, che lancia automaticamente l’applicativo. Alla seconda funzionalità (gestione del territorio) si accede direttamente attraverso il sito dell’Osservatorio Epidemiologico Veterinario Regionale (www.oevr.org), previa identificazione. In questa modalità non è possibile registrare o modificare puntamenti, ma sono disponibili vari strumenti per la consultazione, l’interrogazione, la misurazione e la produzione di mappe e report. Il WebGIS consente ai Servizi Veterinari delle AA.SS.LL. non solo di consultare la posizione dei propri insediamenti, ma anche di utilizzare strumenti supplementari per la gestione ordinaria e straordinaria del territorio di competenza. Ad esempio, determinare le zone di protezione e sorveglianza in caso di focolaio di malattia infettiva, calcolare la distanza fra siti georiferiti e qualsiasi elemento presente sulla mappa, valutare i percorsi viari, estrarre automaticamente il numero di alleva- Figura 1. Struttura del WebGIS 5 Sanità veterinaria sta delle informazioni sanitarie sia amministrative. La tecnologia scelta per produrre il servizio WebGIS è stata quella di usare un software “Opensource”, per il quale non è stato necessario acquistare alcuna licenza relativa agli strumenti di produzione delle mappe e all’utilizzo di database, in quanto gli strumenti utilizzati appartengono alla categoria del free (libero), sviluppato dai più illustri centri di ricerca internazionali (figura 1). Gli unici costi necessari hanno riguardato l’attrezzatura hardware (server Web), l’infrastruttura di rete (collegamento ad internet e costo di connessione) e infine progettazione, sviluppo e personalizzazione dell’intero sistema. I soli requisiti per poter utilizzare i servizi offerti dallo strumento WebGIS sono il possesso di un collegamento ad internet e la disponibilità di un comune browser per la navigazione, come ad esempio Microsoft Explorer, Mozilla, Netscape, Opera, etc. Questi requisiti minimi rendono chiunque in grado di accedere a tale servizio, utilizzando esclusivamente le risorse a propria disposizione, senza la necessità di acquistare alcunché di aggiuntivo. Tabella 1. Informazioni costitutive del WebGIS. Confini Amministrativi CTR Carta Tecnica Regionale Informazioni cartografiche Ortofoto a colori Modello digitale del terreno (orografia) Georeferenziazioni siti zootecnici Parametri Amministrativi Sistemi informativi Anagrafi zootecniche menti presenti ed i capi allevati in una determinata zona, avere la visione globale degli insediamenti sul territorio e rendersi conto del contesto territoriale in cui è inserito un determinato fenomeno (e.g.. focolaio). Il WebGIS rappresenta un prezioso strumento di servizio, mirato ad aggiornare ed integrare il sistema informativo territoriale regionale, naturalmente collegato all’anagrafe zootecnica e suscettibile di implementazione, sia dal punto di vi- Figura 2. Schermata operativa del WebGIS Sanità veterinaria 6 L’OSSERVATORIO Figura 3. Strumenti per la georeferenziazione Le informazioni presenti nel WebGIS sono elencate nella tabella 1. dell’azienda attraverso l’apposito strumento “Georiferisci Azienda”, divenuto attivo ad una scala di visualizzazione maggiore di 1:10.000 (figura 3). A questo punto, la nuova posizione dell’azienda è evidenziata da un cerchio di colore rosso. Nella parte destra della maschera, sotto ai dati di identificazione dell’azienda, sono presenti i pulsanti per la conferma o l’annullamento dell’operazione: la conferma prevede la chiusura della finestra di WebGIS quindi i dati relativi alle coordinate dell’azienda saranno aggiornati istantaneamente nella banca dati anagrafica. Nel caso si intenda invece modificare la posizione di un’azienda già precedentemente georiferita, il sistema esegue uno zoom centrando l’azienda stessa; la scala di visualizzazione sarà già sufficiente per avere a disposizione lo strumento “Georiferisci Azienda” attraverso il quale, con un clic del mouse si elimina e si sostituisce la georeferenziazione precedente. Due tasti, a sinistra nella barra degli strumenti, consentono di zoomare e centrare rispettivamente il comune e l’azienda su cui si sta operando. WebGIS per la georeferenziazione L’applicativo web di georeferenziazione si caratterizza per l’essenzialità della schermata operativa, sulla quale sono predisposti pochi ed intuitivi strumenti, che riguardano le fasi di navigazione, la gestione dei supporti cartografici e chiaramente la georeferenziazione puntuale delle aziende (figura 2). Le procedure operative si esplicano nel riconoscimento dell’ambito territoriale attraverso gli strumenti di visualizzazione e nella successiva indicazione della posizione geografica dell’azienda attraverso un semplice click del mouse. Nel caso in cui si stia procedendo alla fase di georeferenziazione per un’azienda non precedentemente georiferita, in automatico il sistema procederà ad uno zoom sull’estensione dell’intero territorio comunale identificato attraverso il codice aziendale dell’oggetto da georiferire. Sarà quindi possibile procedere ad un riconoscimento del territorio ed alla successiva identificazione spaziale L’OSSERVATORIO 7 Sanità veterinaria WebGIS prevede inoltre la possibilità di georiferire un’azienda attraverso l’inserimento delle coordinate rilevate con apparecchiatura GPS: (figura 2) il sistema colloca quindi il cerchio rosso nella posizione indicata, ma la georeferenziazione non sarà comunque effettiva fino alla conferma. regionale oppure attraverso dati anagrafici e il sistema mostrerà la mappa del territorio circostante. Man mano che aumenta la scala di visualizzazione, il sistema mostra automaticamente nuovi elementi territoriali. Il massimo dettaglio viene raggiunto con la visualizzazione della Carta Tecnica Regionale (figura 4-B) e della ortofotocarta a colori (figura 4-C). Quest’ultimo dettaglio consente di identificare in maniera chiara ed assoluta qualsiasi struttura zootecnica. Quando la ricerca delle aziende interessa una porzione estesa di territorio, lo strumento automaticamente mostra l’estensione territoriale interessata ed evidenzia sulla mappa le strutture, elencandole in una lista tabellare di elementi trovati. È possibile salvare il risultato della ricerca sul proprio PC in diversi formati, tra cui MS Excel. Per ogni azienda zootecnica è possibile visualizzare in tempo reale i relativi dati anagrafici. WebGIS per la gestione del territorio Di seguito vengono elencate le funzionalità presenti nel sistema WebGIS per la gestione del territorio. L’accesso al sistema mostra l’intero territorio regionale (figura 4-A). L’operatore può decidere di ingrandire una parte della mappa attraverso strumenti di zoom, oppure di effettuare ricerche specifiche; ad esempio, per l’identificazione topografica di un determinato comune, il sistema visualizzerà la mappa relativa alla sua estensione territoriale. È inoltre possibile ricercare un’azienda zootecnica attraverso il suo codice Figura 4. Diverse scale di visualizzazione: A schermata di apertura, B Carta Tecnica Regionale, C Fotografia Aerea Sanità veterinaria 8 L’OSSERVATORIO È inoltre possibile scaricare (in vari formati) un’immagine della cartografia visibile sullo schermo (figura 5-C), mantenendo comunque i parametri di georeferenziazione, e potendola utilizzare con qualsiasi software G.I.S. o CAD. Il sistema è in grado di produrre un file stampabile, in formato PDF, contenente le mappe, le zone di protezione e sorveglianza, la eventuale documentazione amministrativa relativa alla gestione di un focolaio (figura 5-D). Se l’operatore riscontra anomalie nella posizione dell’azienda oppure nei dati anagrafici può segnalarle attraverso un opportuna maschera. È in fase di progettazione la definizione di specifiche funzioni che permetteranno all’operatore di intervenire direttamente sui dati, modificando la georeferenziazione oppure l’anagrafica dell’azienda. Lo strumento WebGIS permette di identificare l’azienda ove è presente un focolaio e tracciare i confini (buffer) delle aree di protezione e di sorveglianza (figura 5-A), ottenere automaticamente l’estrazione di tutte le aziende zootecniche ricadenti in tali ambiti territoriali e salvarne l’elenco in un foglio Excel. È possibile effettuare misurazioni di distanze ed aree (figura 5-B): l’area di produzione dell’azienda, oppure l’area dei fabbricati, o ancora la distanza in linea d’aria tra due aziende e la distanza stradale tra due o più località o aziende. 1. Veterinario Dirigente Responsabile OEVR c/o IZS Brescia 2. Veterinario Contrattista OEVR c/o IZS Brescia 3. Ingegnere Consulente OEVR, Centro di competenza in rilevamento e geomatica TOPOTEK del Consorzio Inn. Tec. Brescia Figura 5. Alcuni strumenti di gestione del territorio: A creazione di un’area di sorveglianza, B misurazione di distanze ed aree, C esportazione dell’immagine e degli elenchi aziende, D stampa L’OSSERVATORIO 9 Sanità veterinaria L’anagrafe delle aziende zootecniche e degli allevamenti della regione Lombardia Antoniolli P.1, Ghilardi P.1, Del Puppo E.2, Tranquillo V.3 ne di far fronte a specifiche esigenze regionali. Scopo di questo articolo è di descrivere i principi ispiratori alla base dell’organizzazione della BDR, al fine di poter comprendere meglio le modalità di fruizione del servizio nella maniera più efficace ed efficiente possibile. Premessa Il patrimonio zootecnico e le attività ad esso correlate esistenti nella regione Lombardia rappresentano la più grande realtà produttiva nazionale. Su un territorio di circa 24.000 kmq sono presenti le attività zootecniche di allevamento riassunte nelle tabelle successive, che costituiscono il 40% del patrimonio suinicolo ed avicolo nazionale ed il 25 % di quello bovino. In una realtà così importante e complessa, le attività di programmazione sanitaria, monitoraggio e sorveglianza epidemiologica necessitano di un supporto informatico basato sull’archiviazione dei dati anagrafici delle strutture zootecniche e delle loro caratteristiche, come per esempio la localizzazione geografica, le specie allevate, le tipologia d’allevamento, etc. Nel 1996 la Regione Lombardia fece uscire una serie di regole e di norme specifiche tese a regolamentare l’organizzazione dell’anagrafe informatizzata bovina; successivamente la Comunità Europea ed il Ministero della Sanità emanarono precise disposizioni in merito alla realizzazione di un’unica banca dati nazionale relativa alla specie bovina e, più recentemente, alle altre specie zootecniche. A partire dal 2000, a livello regionale è stata attivata l’anagrafe bovina informatizzata (Banca Dati Regionale o BDR) derivata, almeno in fase iniziale, dall’unificazione di archivi locali presenti presso le Aziende Sanitarie Locali e le Associazione Provinciali Allevatori (APA): in questa fase furono rilevati numerosi problemi derivanti dal fatto che ciascun archivio locale aveva una propria architettura e le relative informazioni erano finalizzate a gestire specifiche e diverse esigenze locali (sanitarie, amministrative, funzionali, etc.). Nel corso degli anni, e non senza difficoltà, si è proceduto ad un lavoro di normalizzazione delle basi dati e si è posta particolare cura alla verifica dell’allineamento delle informazioni presenti in Banca Dati Nazionale (BDN) con quella presenti in BDR, pur cercando di mantenere una certa autonomia decisionale-organizzativa della BDR, al fi- Sanità veterinaria Organizzazione della BDR In BDR sono disgiunte le informazioni che si riferiscono alla localizzazione fisica delle strutture utilizzate per l’allevamento ed il commercio degli animali, da quelle che definiscono l’attività di allevamento vero e proprio. Questo aspetto porta ad un’organizzazione gerarchica della informazioni che permette di descrivere con un corretto dettaglio la realtà su cui si trovano ad operare i Servizi Sanitari, permettendo loro di gestire sia gli aspetti tipicamente sanitari (piani di controllo, monitoraggio, sorveglianza, etc.) che quelli agro-zootecnici (quote latte, premi PAC,etc.) e di far fronte ai diversi debiti informativi verso i livelli superiori (Regione, Ministero Salute e U.E). Azienda Zootecnica In BDR per Azienda Zootecnica (AZ) si definisce il luogo fisico in cui viene svolta l’attività di allevamento, di commercio o di esposizione di animali delle specie zootecniche. L’identificazione di ciascuna AZ avviene attraverso un CODICE AZIENDALE (COD_AZ) che, in accordo con le regole Comunitarie, corrisponde all’unita’ epidemiologica in cui sono presenti una o più unità zootecniche. Il COD_AZ è un codice alfanumerico così composto: IT XXX YY 999 IT XXX YY 10 Sigla dello Stato Italia; Codice ISTAT del comune in cui ha sede l’azienda; Sigla automobilistica della provincia cui appartiene il comune; L’OSSERVATORIO 999 Numero progressivo (da 001 a 999), che identifica l'azienda all'interno di quel comune. Ad ogni COD_AZ vengono collegate una serie d’informazioni, che consentono la sua localizzazione sul territorio: - località (provincia, comune, indirizzo); - coordinate geografiche; - coordinate catastali; - ASL di appartenenza; - distretto ASL di appartenenza. Ad oggi sono censite 40.074 AZ , la cui distribuzione territoriale è illustrata nella tabella 1. Nella maggioranza dei casi la stessa figura risulta essere sia il proprietario/responsabile che il detentore. Unità Zootecnica (UZ) Ogni AZ può ospitare una o più delle seguenti UNITÀ ZOOTECNICHE, corrispondenti ad altrettante tipologie di attività (sono censite 20 tipologie di attività tra cui: allevamento, stalle di sosta, centri raccolta, etc.). Le attività prevalenti (tipologie di UZ) censita in BDR sono rappresentate nella tabella 2. Tabella 2. Attività prevalenti presenti in BDR Tabella 1. Distribuzione delle aziende zootecniche censite in Lombardia, suddivise per ASL di competenza. codice tipo unità Numero descrizione unità ASL N° aziende AL Allevamenti Bergamo 7.739 CA Commerciante Avicolo Brescia 7.661 Valcamonica 2.324 Como 3.191 Cremona 2.171 Lecco 1.956 Lodi 999 CP Circolo Ippico 11 Mantova 3.850 CR Centri Raccolta 2 Milano Città 96 FA Impianti F.A. 8 Milano 1 961 IN Incubatoi 8 Milano 2 551 IP Ippodromi 2 Milano 3 641 SC Scuderie 80 Pavia 2.112 SS Stalle Sosta 176 Sondrio 3.650 ZC Zoo/Circo Varese 2.172 totale 40.074 3 Dettaglio Ambulante CF Commerciante Avicolo 64 Dettaglio Sede Fissa CI Commerciante Avicolo 4 Ingrosso 6 Alle singole UZ presenti nell’AZ viene attribuito un SOTTOCODICE (numero progressivo da 1 a 99), che le identifica all’interno della stessa Azienda. Quindi, il COD_AZ + relativo SOTTOCODICE rappresenta il CODICE dell’UNITA’ ZOOTECNICA. Nello specifico, possiamo identificare l’allevamento e la stalla di sosta come segue: Figure La BDR distingue i ruoli che le varie persone fisiche o giuridiche (FIGURE) svolgono rispetto all’UNITA’ ZOOTECNICA: - proprietario inteso come titolare giuridico della proprietà degli animali allevati; - responsabile (nel caso di “fiere/esposizioni”, “mercato”, “alpeggio” e “centro raccolta” o “stalla di sosta”) inteso come titolare della relativa autorizzazione sanitaria; - detentore: colui che svolge le funzioni di cura e custodia degli animali. L’OSSERVATORIO 53.744 allevamento: insieme di uno o più animali di una determinata specie, con specifica tipologia/orientamento produttivo, che fa riferimento ad un proprietario. Quindi, l’allevamento è sempre definito dalla combinazione delle seguenti informazioni: 11 Sanità veterinaria assegnato un solo codice all’omino rosso A/5 Mentre all’omino giallo che è anche proprietario di bovini da carne saranno assegnati due sottocodici A/6 e A/7. A differenza delle informazioni relative all’AZ che risultano relativamente più stabili nel tempo, quelle delle UZ sono caratterizzate da una rilevante dinamicità. E’ fondamentale che l’attivazione di nuove UZ e le variazione di quelle già esistenti siano comunicate e registrate in anagrafe nel rispetto dei tempi previsti, sia per mantenere correttamente aggiornata l’anagrafe e la documentazione che ne deriva (cedole, COD_AZ + PROPRIETARIO + ATTIVITA’ (allevamento) + SPECIE + TIPOL. Per le sole specie avicole, anche l’informazione relativa al DETENTORE determina l’identificazione di un allevamento diverso. In altre parole, nel settore avicolo, nel caso di medesima azienda, medesima specie, medesima tipologia produttiva e medesimo proprietario, devono essere considerati distinti gli allevamenti i cui detentori sono diversi (caso tipico è quello della soccida); stalla di sosta: insieme di uno o più animali di una determinata specie, che fa riferimento ad un commerciante che li detiene, ai fini della relativa commercializzazione, per un periodo non superiore a 30 giorni. Essa è definita dalle seguenti informazioni: COD_AZ + PROPRIETARIO + ATTIVITA’ (stalla sosta) + SPECIE In figura 1 è riportata una descrizione grafica del sistema adottato in BDR per il censimento delle AZ e delle corrispettive UZ. La sezione A della figura 1 mostra due aziende zootecniche (A e B) che sono censite in BDR mediante i rispettivi COD_AZ. Ogni singolo codice è univocamente caratterizzato da una coppia di coordinate geografiche, che ne identificano la posizione territoriale e rappresenta una singola Unità Epidemiologica. Nella sezione B vi è un ingrandimento dell’azienda zootecnica A che, come si può osservare, è caratterizzata da differenti edifici (capannoni). L’immagine propone alcune ipotetiche realtà che potrebbero essere presenti nell’AZ A . Si può osservare che uno stesso proprietario (omino dello stesso colore) ha un allevamento di suini e un allevamento di avicoli. In questo caso, per le regole sopra indicate, sono assegnati due differenti sottocodici A/1 (per i suini) e A/2 (per gli avicoli). Sempre nella stessa AZ, ma in altri edifici un altro proprietario (omino blu) alleva sia suini che bovini da carne. Anche in questo caso saranno due differenti sottocodici a caratterizzare queste due UZ A/3 per i suini e A/4 per i bovini da carne. Nella stessa azienda esistono anche due differenti proprietari (omino rosso e omino giallo) che allevano bovini da riproduzione. In questo caso sarà Sanità animale Figura 1. Unità aziendale e Unità Zootecniche 12 L’OSSERVATORIO passaporti, modelli 4, registri di stalla, ecc.), sia per evitare, a cascata, il determinarsi di anomalie del sistema. Tabella 3. Gestione dei dati relativi alle specie allevate 1. Specie allevate LA BDR gestisce informazioni relativi ai seguenti gruppi zootecnici: - BOVIDI (bovini, bufalini, bisonti, yack) - OVI-CAPRINI (ovini, caprini, lama, alpaca) - SUIDI (suini, cinghiali) - AVICOLI (polli, tacchini, anatre, oche, ecc.) - EQUIDI (cavalli, asini, muli, bardotti) - CUNICOLI (conigli, lepri) - APISTICI (api) - CERVIDI (daini, caprioli, camosci, cervi) - ITTICI (trote, pesci gatto, branzini, etc.) - ALTRI GRUPPI (bachi da seta, rapaci, esche, etc.) Per alcuni gruppi viene esclusivamente censita la presenza dell’unità zootecnica sul territorio regionale, per altri viene trattato anche il censimento dei capi presenti ad una certa data, altri ancora possono gestire la movimentazione per partita, altri per singolo capo, come emerge nello schema rappresentato in tabella 3. Tra i vari gruppi zootecnici trattati sussistono differenze sul livello di approfondimento del trattamento dei dati. Gestione Gestione movimen- movimentatazione per zione per partita capo Anagrafica allevamento BOVIDI X OVI-CAPRINI X X X SUIDI X X X* AVICOLI X X X EQUIDI X X CUNICOLI X X APISTICI X X CERVIDI X ITTICI X ALTRI GRUPPI X X X partenenza, le coordinate geografiche, gli estremi catastali) ed il responsabile della struttura. Il codice delle altre unità, codice univoco dell’entità in oggetto, è così composto: XXX ZZ YY W XXX ZZ YY 2. Tipologia d’allevamento La tipologia d’allevamento è strettamente correlata alla specie allevata. In BDR per ogni specie appartenente a differenti gruppi zootecnici sono state codificate differenti tipologie di allevamento. W 3. Modalità di allevamento Sono codificare 15 modalità di allevamento differenti per gruppo zootecnico e specie, ma solo nell’allevamento avicolo definiscono una Unità Zootecnica secondo quando visto sopra. Codice ISTAT in cui ha sede l’altra unità Sigla provincia Progressivo numerico all’interno del comune Tipo unità P = pascolo M = fiera/mercato C = clinica/ospedale veterinario 5. Capi e consistenze La gestione anagrafica dei capi presenti nei singoli allevamenti è molto differente a seconda del gruppo e della specie allevata.: per i bovidi (bovini e bufalini) ogni singolo capo viene censito dalla banca dati attraverso il codice della marca applicata e per ciascun capo vengono registrate tutte le movimentazioni che l’animale ha effettuato dalla nascita al decesso. Per ogni capo è prevista l’iscrizione e la registrazione di tutte le movimentazioni di ingresso e/o d’uscita. Ogni uscita d’allevamento deve essere obbligatoriamente legata ad un ingresso già registrato a sistema tabella 4. 4. Altre unità Le altre unità zootecniche identificano particolari tipologie di attività (pascolo, fiera/mercato, clinica/ospedale veterinario) che hanno la caratteristica di non registrare la proprietà degli animali che in esse transitano Come attributi hanno quindi tutte le informazioni di localizzazione territoriale (quali l’indirizzo, il comune, la provincia, l’ASL ed il distretto di ap- L’OSSERVATORIO Censimento consistenza alla data Specie 13 Sanità animale stenza nella BDR viene dettagliata in arieti/becchi, femmine adulte, rimonte e altro. In BDN attualmente viene fornito solo il totale dei capi. Inoltre, sono presenti alcune funzioni, che consentono la registrazione per partita delle movimentazioni d’ingresso e d’uscita. Attualmente le tipologie di movimentazione gestite sono illustrate in tabella 5. Tabella 4. Gestione delle movimentazione dei singoli capi bovini Tipo movimento Ingresso/uscita Descrizione I Nato In Stalla I Nato In Stalla (Parto Gemellare) I Acquistato Da Paesi UE I Acquistato Da Paesi Terzi I Prima Iscrizione Pregressa I Introdotto Con Modello I Acquistato Da Stalla Di Sosta I Rientro da Paese Estero I Acquistato Da Fiera/Mercato I Rientro da Fiera/Mercato Mancata Vendita U Uscito Con Modello U Uscito Verso Stalla Di Sosta U Uscito Per Macellazione U Deceduto U Uscito Verso Paese Estero U Smarrimento U Furto U Abbattuto U Uscito Verso Fiera Tabella 5. Gestione delle movimentazione degli ovi-caprini Tipo movimento Ingresso/uscita I Nato in Stalla I Acquistato Da Paesi Cee I Acquistato Da Paesi Terzi I Acquistato Da All. Italiano I Acquistato Da Fiera o Mercato I Acquistato Da Stalla Di Sosta I Rientro da Fiera/Mercato Mancata Vendita U Uscito Con Modello U Uscito Verso Stalla Di Sosta U Uscito Per Macellazione U Deceduto U Uscito Verso Fiera Per il gruppo dei suidi, in maniera analoga a quanto avviene per gli ovi-caprini, è gestita la registrazione della consistenza verificata ad una certa data e della consistenza media annuale. La consistenza nella BDR viene dettagliata in verri, scrofe, scrofette, lattonzoli, magroncelli, magroni e grassi. In BDN attualmente viene fornito solo il totale dei capi. A breve verranno realizzate delle funzioni che consentiranno la registrazione per partita delle movimentazioni d’ingresso e d’uscita. Per quel che concerne l’allevamento avicolo la situazione è un più complessa. La realtà avicola lombarda è caratterizzata dalla presenza prevalente di allevamenti a carattere industriale, che allevano in genere una sola specie, ma oltre a questi ne esistono anche molti altri in cui sono allevate specie differenti e con consistenze numeriche molto variabili. In quest’ultimo caso sono state definite le seguenti regole: - deve essere aperto uno specifico allevamento (con attribuzione di relativo sottocodice) per ciascuna specie rappresentata da più di 250 capi; In fase d’iscrizione viene fatta una serie di controlli al fine di evitare l’inconsistenza della base dati. Ad esempio viene controllato, a fronte dell’iscrizione di un capo nato in stalla, che la madre del capo sia presente nell’allevamento al momento della nascita (sia in BDR che in BDN), sia femmina ed abbia un’età compatibile e sia trascorso un periodo sufficiente da un eventuale precedente parto. Ogni motivo d’iscrizione o di movimentazione ha i propri controlli. Alcuni controlli sono effettuati contestualmente alla digitazione, altri sono necessariamente svolti dalla procedura di “Controlli a posteriori”. Le consistenze dell’allevamento di bovidi sono determinate dalla presenza in stalla dei vari bovini, ovvero da un movimento d’ingresso dei singoli bovini senza la relativa uscita. Per il gruppo degli ovi-caprini è gestita la registrazione della consistenza verificata ad una certa data e della consistenza media annuale. La consi- Sanità animale Descrizione 14 L’OSSERVATORIO - le altre specie presenti (ciascuna rappresentata da un numero di capi inferiore a 250), devono essere registrate con l’indicazione della consistenza media annuale in un unico allevamento, in cui la specie considerata è quella maggiormente rappresentativa La BDR gestisce anche gli allevamenti a carattere rurale, in particolare sono censiti quegli allevamenti di particolare interesse epidemiologico. Considerando che in queste realtà la consistenza numerica è relativamente ridotta, non viene applicata la regola dei 250 capi per la definizione di allevamento; inoltre, la presenza contestuale di molte specie avicole in questi allevamenti comporta la regola di registrazione in BDR sulla base della specie prevalente allevata tra quelle presenti. In ogni caso è previsto il censimento della consistenza verificata e della media annuale di tutte le specie presenti in allevamento. Vengono, inoltre, registrati tutti gli accasamenti di animali che riportano, per specie e categoria, il numero di capi introdotti in azienda, la loro età, il sesso ed in quale data è prevista la loro macellazione e quindi lo svuotamento. In BDR, per ciascuna specie sono state definite le categorie di cui dettagliare la consistenza; ad esempio per i tacchini sono previste le categorie da ingrasso, da riproduzione, allievi. In BDN attualmente viene fornito solo il totale dei capi. 1.Veterinario Dirigente Servizi Veterinari della Regione Lombardia 2. Unità Operativa Applicazioni Agricoltura e Veterinaria, Lombardia Servizi. 3.Veterinario Dirigente OEVR c/o IZS Brescia Per i gruppi equidi e cunicoli è gestita solo la registrazione della consistenza verificata ad una certa data e della consistenza media annuale, suddivise per categorie. Accesso alla BDR Attualmente possono accedere all’applicativo differenti tipologie di utenze con differenti livelli d’accesso, nella tabella 6 sono evidenziati i fruitori del sistema con le funzioni di competenza. Tabella 6. BDR: accessi e ruoli RUOLO TIPO ACCESSO REGIONE Consultazione FORNITORI MARCHE Registrazione Solo relativamente alla gestione marche DISTRIBUTORI MARCHE Registrazione Solo relativamente alla gestione marche VETERINARI ASL Registrazione Solo relativamente ad allevamenti di loro competenza territoriale ENTE DELEGATO Registrazione Solo relativamente ad allevamenti a loro delegati ALLEVATORE Consultazione Solo relativamente a propri allevamenti READER Consultazione e.g.. NAS, G.F., Uff. provinciali L’OSSERVATORIO Note 15 Sanità animale Comunicazione e formazione Dal 23 al 25 febbraio 2007, si terrà a Vienna il Meeting Internazionale sulle Malattie Emergenti e la loro Sorveglianza (IMED). La minaccia della pandemia influenzale, il bioterrorismo, e la consapevolezza dopo il focolaio di SARS che nuove malattie possono manifestarsi in ogni luogo e in qualunque momento hanno drammaticamente aumentato la nostra preoccupazione. A questo proposito, ProMED-mail, il Programma per il Monitoraggio delle Malattie Emergenti organizza questo meeting, co-sponsorizzata dal Centro Europeo per laPrevenzione e il Controllo delle Malattie, l’OIE, la Commissione Europea e l’Ufficio Regionale per l’Europa del WHO. Gli argomenti che saranno trattati saranno i seguenti: modelli di sorveglianza di rilevazione e di reporting delle malattie follow up al Epidemic Intelligence Meeting del ECDC; antibiotico resistenza; zoonosi; reservoirs animali per i patogeni emergenti; agenti di Bioterrorismo e guerra biologica; minacce di specifiche malattie: Influenza Aviaria, C. difficile, Antrace, West Nile,Febbri emorragiche virale, Encefalopatie Transmissibili Spongiformi. Il programma preliminare sarà disponibile in luglio 2006 sull’indirizzo http://imed.isid.org. La scadenza per la sottomissione degli abstract è il 1° dicembre 2006. Dal 9 al 12 ottobre 2006 si terrà a Bergen in Norvegia la Conferenza Globale sulla Salute degli Animali Acquatici organizzata dall’OIE. Il programma del convegno verterà su 9 sessioni, in cui saranno affrontati temi quali la cooperazione tra i portatori d’interesse nella gestione delle malattie degli animali acquatci, l’infrastruttura per la sorveglianza delle malattie e la risposta all’emergenza, la comunicazione e la rete informativa, l’educazione e il training nella salute degli animali acquatici, il benessere e le conclusioni con le raccomandazioni per lo sviluppo futuro. Il convegno si chiuderà con una visita tecnica. Gli obiettivi della Conferenza sono i seguenti: sviluppare un programma per il coinvolgimento e la cooperazione tra veterinari e altre autorità come quelle della pesca e dell’ambiente, la comunità scientifica e il settore privato nella gestione della salute degli animali acquatici; chiarire i ruoli e le responsabilità dei portatori d’interesse, inclusa la rilevazione precoce della malattia, la risposta all’emergenza e il reporting; aumentare la capacità dei paesi a preparare e rispondere alle emergenze; scambiare le ultime informazioni scientifiche in material di malattie e emergenti e di benessere; supportare l’OIE e I Paesi membri nello sviluppo di una scienza basata sull’approccio alla gestione della salute degli animali acquatici e l’implementazione di standards OIE internazionali, inclusi quelli relativi al benessere.