Il gioco sport calcio: Il calcio per i bambini dai 6 ai 10 anni.

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Il gioco sport calcio: Il calcio per i bambini dai 6 ai 10 anni.
Il gioco sport calcio: Il calcio per i bambini dai 6 ai 10 anni.
Il gioco sport calcio è una attività collettiva, con la palla, di situazione, aciclico, simmetrico, di tipo misto (aerobico,
anaerobico alternato). Non deve essere considerato il Gioco del Calcio in miniatura, ma una attività ludico sportiva,
socializzante, partecipativa, di comunicazione, che produce uno sviluppo armonico del corpo. Utilizzando le capacità sensopercettive, si educheranno gli schemi motori di base che, attraverso l’educazione e lo sviluppo delle capacità motorie
(condizionali e coordinative e di flessibilità articolare), si trasformeranno in abilità motorie, migliorando,
contemporaneamente, la capacità di prestazione individuale.
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SISTEMA SENSO MOTORIO
SCHEMI MOTORI-ABILITA’
MOTORIE
PRESTAZIONE MOTORIA
Per poter raggiungere questi obiettivi, l’istruttore deve conoscere i bambini sotto i diversi aspetti (cognitivo, affettivo,
sociale, motorio), deve conoscere bene i fondamentali calcistici e deve saper programmare il proprio lavoro.
Le capacità motorie individuali, a questa età, devono essere educate e sviluppate giocando, i fondamentali calcistici devono
essere presentati sotto forma di gioco (dal semplice al difficile). L’importante è non pretendere, prima del tempo,
l’esecuzione perfetta dei gesti tecnici, cioè prima che il lavoro di educazione e strutturazione degli schemi motori sia stato
completato. L’istruttore durante le lezioni di gioco sport calcio (non allenamenti in quanto trattasi di proposte educativo
ludico motorie) dovrà spiegare correttamente gli esercizi gioco, li lascerà provare (senza correggere troppo) verificando poi
attraverso esercizi gioco e gare se il gesto è stato appreso.
Il Giocare a calcio a 6/7/8 anni non deve essere solo gioco con la palla, ma anche gioco con il proprio corpo, con i
compagni, sapersi orientare nello spazio e nel tempo, adattarsi alle diverse situazioni che si verificano durante il gioco.
Mentre con i bambini di 9/10 anni l’istruttore deve continuare il lavoro iniziato precedentemente, deve far capire il perchè
di un gesto e di un movimento in relazione a quanto si sta svolgendo il gioco. E’ questa l’età d’oro della motricità, nella
quale si deve evitare di far automatizzare i gesti, ma si dovrà costruire una gestualità detta plastica cioè adattabile.
L’istruttore dovrà essere paziente, rispettare i ritmi di apprendimento individuali, le percentuali di lavoro generale e
specifico.
PROGRAMMA DIDATTICO E TECNICO
6/7/8 ANNI
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lavoro sugli schemi motori di base
insegnamenti dei fondamentali in forma globale
3 contro 3 in forma libera
9/10 ANNI
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lavoro sull’educazione e sullo sviluppo delle capacita’ motorie
insegnamento dei fondamentali e loro combinazioni
dal 3 contro 3 al 7 contro 7 libero
Nel processo di apprendimento in questa fascia d’età si è ritenuto di proporre la suddivisione in due tappe
dove occorre prevedere il raggiungimento di alcuni obiettivi fondamentali. Il passaggio da una tappa a quella
successiva deve avvenire con la necessaria gradualità e con una attenta considerazione dell’esigenza di una
indispensabile acquisizione e di un sufficiente grado di stabilizzazione dei contenuti della precedente. Ogni
tappa creerà così la basi per un gioco via via sempre piu’ evoluto. La prima è una fase preparatoria le cui
varie esercitazioni a carattere ludico creeranno i prerequisiti su cui poggia la tappa successiva.
Il tempo di apprendimento varia in dipendenza della destrezza motoria, dello stato condizionale e dal tempo
dedicato alle esercitazioni.
METODOLOGIA SUGGERITA
Questi obiettivi potranno essere raggiunti impegnando una corretta metodologia che tenga presente i prerequisiti necessari affinchè il bambino possa realizzare correttamente l’atto motorio specifico del gioco.
Nell’avviamento al gioco sport calcio le proposte di approccio previste sono diverse; qui di seguito illustrerò
alcune esercitazioni a puro scopo esemplificativo.
Tutte le esercitazioni sono proposte ludicamente e con difficoltà crescente tenendo presente la necessità di :
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variare l’esecuzione del movimento;
variare il ritmo e la velocita’ di esecuzione;
combinare abilita’ gia’ automatizzate;
variare le informazioni attraverso l’impegno dell’analizzatore acustico, visivo, cinestesico;
eseguire i movimenti variando lo spazio d’azione.
ATTIVITÀ PROPOSTE
IL CONTROLLO DELLA PALLA
Dal momento che l’esecuzione degli esercizi di controllo, generali e specifici, può divenire noiosa e poco
gratificante, e poichè ciò dovrebbe essere il contenuto delle prime sedute all’avviamento al gioco sport del
calcio è opportuno che le esercitazioni siano proposte sottoforma di attività ludica o giochi finalizzati. Ciò
consentirà di raggiungere due obiettivi : il primo è quello di avvicinare i ragazzi al calcio in modo divertente
con una attività non ancora specifica ; il secondo, utilizzando giochi, perseguire l’obiettivo in un buon
controllo della palla con i piedi.
FORME DI GIOCO
1. BOOWLING
Vengono formate delle squadre di 4/5 ragazzi. Davanti ad ogni squadra vengono posti, ad una distanza di
circa 10 metri, 6 clavette o coni disposti a triangolo. Ogni ragazzo ha una palla e tira sui bersagli uno dopo
l’altro. Vince la squadra che prima abbatte tutte le proprie clavette.
2. LEPRI E CACCIATORI
Vengono formate due squadre. I componenti della prima (le lepri) saranno in possesso della palla, i
componenti della seconda (i cacciatori) saranno senza palla ; in uno spazio delimitato al via dell’istruttore le
lepri dovranno mantenere il possesso della palla guidando la stessa con i piedi all’interno del quadrato,
evitando l’intervento dei cacciatori che cercheranno a loro volta di buttare fuori dal quadrato la palla delle
lepri.
Vince la squadra che impiega meno tempo a buttare fuori dal quadrato la palla delle "lepri".
3. SPARVIERO
Viene scelto un giocatore che fa lo sparviero. Egli deve rimanere nello spazio centrale della metà campo e,
quando grida : "sparviero", tutti gli altri, partendo da uno dei lati corti, cercano di attraversare il campo
guidando la palla con i piedi per raggiungere il lato opposto, senza farsi toccare la palla dallo sparviero. I
giocatori catturati si uniscono allo sparviero per aumentare le dimensioni del raggio d’azione. A ogni
successivo passaggio, i giocatori catturati vanno a unirsi allo sparviero.
4. GIOCARE AI CINQUE PASSAGGI
Divire la squadra in due geuppi. I giocatori della squadra in possesso di palla devono passarsela tra loro per
cinque volte consecutive. Quelli della squadra avversaria cercano di intercettare i passaggi, se ci riescono, la
conquistano, iniziando aloro volta a passarsela.
5. PALLA AVVELENATA
Una squadra all’interno del cerchio di centrocampo e una all’esterno. Al segnale dell’istruttore, uno dei
componenti della squadra esterna lancia la palla cercando di colpire gli avversari all’interno del cerchio. Il
giocatore toccato dalla palla viene eliminato, quale sia il modo di contatto, al volo o dopo uno o piu’
rimbalzi della aplla a terra. Al termine del tempo stabilito per il gioco, si contano i giocatori rimasti nello
spazio interno, le squadre si scambiano i ruoli e inizia la seconda fase.
6. CALCIARE CONTRO IL MURO
Ogni bambino è in possesso di una palla e la calcia contro il muro colpendolo con la parte superiore del
piede. Prima di calciarlo nuovamnete lo fa rimbalzare per terra. Chi riesce ad effettuare piu’ passaggi
consecutivi.
7. GARA DI PALLEGGIO
Semplicemente una gara di palleggi che si può dividere in una gara di quantità e numero ed una di abilità e
fantasia.
8. RISPONDI AL LANCIO
A gruppi di sei. Cinque componenti hanno un pallone e lo lanciano, in rapida successione, al compagno di
fronte a loro. Quest’ultimo, a sua volta, senza fermarlo e colpendolo con un piede lo rilancerà al compagno
precedente.
9. STAFFETTA
Gara fra due file di giocatori, il primo di ogni fila con il pallone corre verso il segnale lo tocca e ritorna a
consegnare la palla al compagno.
10. GARA DI VELOCITA’
Tutti i giocatori posti su una riga con un pallone, vince chi arriva prima ad un segnale prestabilito in un
quadrato disegnato a terra con dei delimitatori, a 10 metri di distanza
11. IL TUNNEL
Formare due gruppi. Uno è disposto con i suoi componenti in piedi, in ordine sparso per il campo di 15 x 15
mt, a gambe divaricate. I componenti dell’altro corrono per il campo controllando il pallone con i piedi e
facendolo passare tra le gambe dei compagni del primo gruppo quante piu’ volte riescono in un minuto.
12. BANDIERA
Due squadre sono poste su due righe contrapposte ; ogni squadra è formata da giocatori aventi un numero, i
quali una volta chiamati devono correre verso l’istruttore, impossessarsi della palla (bandiera) e cercare di
far gol nella porta posta di fronte allo istruttore.
In ogni disciplina sportiva, tra i tanti, vi è un elemento tecnico che la caratterizza. Nel calcio questo
elemento è rappresentato dal tiro in porta. Oltre ad essere l’aspetto caratterizzante, esso rappresenta
l’elemento motivante del gioco in quanto l’interesse del bambino è rivolto principalmente alla realizzazione
della rete.
Sfruttando questo interesse si possono introdurre i primi approfondimenti tecnici passando progressivamente
da situazioni di gioco ad esercitazioni specifiche. Per facilitare l’apprendimento saranno utilizzati dei giochi
finalizzati attraverso cui i bambini potranno eseguire il gesto tecnico in forma globale e spontanea. In questo
modo essi eseguiranno il tiro in maniera naturale e tecnicamente piu’ che valida. Pertanto verranno proposte
delle progressioni con lo scopo di agevolare l’itinerario didattico.
GIOCHI PROPEDEUTICI
I giochi che saranno eseguiti per l’utilizzazione del tiro in forma globale, saranno raggruppati secondo le seguenti
caratteristiche:
A. tiri su un bersaglio fisso
B. tiri su un bersagli mobile
C. tiri su un bersaglio, fisso o mobile, difeso da un avversario.
A.
GIOCHI CON TIRO SU BERSAGLIO FISSO
1. PALLA SULLE PANCHE
Due squadre si trovano contrapposte dietro una linea di tiro. Al centro vengono poste delle panche consopra
dei coni. I ragazzi tirano sulle panche per far cadere gli attrezzi nel campo avversario. Vince la squadra che
colpisce piu’ coni.
2. CHI CENTRA LA CASSA
Due squadre si distribuiscono su due terreni di gioco diversi. Ogni ragazzo ha una palla e cerca di calciarla
all’interno di una cassa aperta. Chi sbaglia il tiro recupera la palla e si riporta dietro la linea di tiro prima di
effettuare un nuovo tentativo. Vince la squadra che realizza per prima cinque centri.
B.
GIOCHI CON TIRO SU BERSAGLIO MOBILE
1. PALLA NEL CORRIDOIO
L’istruttore fa rotolare delle palle mediche all’interno di un corridoio formato dai ragazzi delle due squadre.
Chi colpisce la palla per primo conquista un punto. Vince la squadra che per prima realizza dieci punti.
2. PALLA CANNONE
Nei quattri lati di un quadrato si dispongono quattro squadre composte da 5/6 giocatori ciascuna. Al centro
del quadrato viene posta una palla medica. Ogni ragazzo ha una palla. Al via i ragazzi tirano sulla palla per
cercare di inviarla nel terreno avversario(zone delimitate). Dopo un minuto sul proprio terreno acquisisce un
punto di penalità. Vince la squadra che dopo uno stabilito numero di esecuzioni ha meno penalità.
C.
GIOCHI CON TIRO SU UN BERSAGLIO DIFESO DA UN AVVERSARIO
1. 4 CONTRO 3: COLPIRE LA PALLA
Vengono tracciati due centri concentrici di 6 e 1 metro di diametro. All’interno del cerchio piu’ piccolo
viene posta la palla medica. 4 attaccanti, contrastati da tre difensori, cercano di colpire la palla per farla
uscire dal cerchio. Sia gli attaccanti che i difensori non possono entrare all’interno del cerchio. Vince la
squadra che impiega meno tempo.
2. 4 CONTRO 3: COLPIRE LA LEPRE
All’interno di un cerchio di 6 m. di diamentro 4 attaccanti si passano la palla, contrastati da 3 difensori, per
cercare di colpire la lepre che si sposta all’interno del cerchio. Vince la squadra che riesce a colpire la lepre
piu’ volte in due minuti (utilizzare la palla di gomma piuma).
Dopo questa breve esposizione di attività adeguate alle fasce d’età prese in considerazione vorrei terminare
questo primo articolo sottolineando il fatto che : per essere funzionali e influire positivamente su tutte le
dimensioni della personalità del bambino le attività proposte devono essere praticate in forma ludica, variata,
polivamente e partecipata. L’importanza della ludicità nell’insegnamento del calcio risponde al bisogno
primario del fanciullo di una forma gratificante e motivata delle attività. Il gioco è quindi sempre da
sollecitare e gestire in tutte le sue forme e modalità. Compito dell’istruttore sarà di programmare e suggerire
i giochi piu’ idonei al raggiungimento degli obiettivi prefissati.