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E. P.A.P. Ente di Previdenza e Assistenza Pluricategoriale
Via Vicenza, 7 - 00185 Roma
Tel: 06 69.64.51 -- Fax: 06 69.64.555
E-mail: [email protected] -- Sito web: www.epap.it
Codice fiscale: 97149120582
GUIDA ALL'ESTRATTO CONTO
Estratto
conto
2014
L'estratto conto è una comunicazione annuale che l'Ente invia a tutti gli iscritti per consentire loro di conoscere la propria
posizione, di chiedere chiarimenti, di provvedere ai pagamenti ancora dovuti e/o segnalare eventuali anomalie
riscontrate.
Per le esperienze degli anni passati non si può leggere correttamente l'estratto conto se non è ben chiaro che lo stesso
considera i contributi dovuti fino al 2012, mentre i versamenti effettivamente eseguiti sono aggiornati al 1 marzo 2014 (ad
esclusione di quelli con causale A14 e B14) ed attribuiti con il criterio della "spalmatura" prioritaria sui debiti più
antichi. La spalmatura prevede che i versamenti effettuati di volta in volta siano attribuiti alle scadenze debitorie più
lontane nel tempo. Ciò significa che se, ad esempio, risulta un debito relativo al dovuto del saldo del contributo soggettivo
del 2000, i versamenti effettuati successivamente a tale data saranno utilizzati prima per coprire il debito 2000 e
l'eventuale residuo sarà destinato a copertura delle scadenze successive al 2000.
Questo meccanismo è applicato in osservanza all'art. 1193 del Codice Civile che così recita nel II comma "omissis il
pagamento deve essere imputato al debito scaduto; tra più debiti scaduti, a quello meno garantito: tra più debiti
ugualmente garantiti, al più oneroso per il debitore; tra più debiti ugualmente onerosi, al più antico...". Tra l'altro il
meccanismo è a tutela dell'iscritto poiché in questo modo si riduce l'applicazione di interessi relativi a debiti più lontani nel
tempo che risulterebbero quindi di importo più elevato, a causa dell'accumularsi delle sanzioni.
L'estratto conto è composto da 4 schede suddivise in quadri come segue.
SCHEDA A
Data di riferimento dell'estratto conto.
A.1 QUADRO ANAGRAFICA ISCRITTO
Contiene alcuni dati relativi alla Sua iscrizione all'Ente ed in particolare:
matricola: codice univoco identificativo dell'iscritto
codice fiscale
categoria professionale
ordine territoriale
data prima iscrizione albo
numero iscrizione albo
assicurazione sanitaria: ultimo periodo di copertura assicurazione sanitaria
assicurazione LTC: ultimo periodo di copertura assicurazione LTC
A.2 QUADRO ISCRIZIONE ENTE
Contiene alcuni dati relativi alla Sua iscrizione all'Ente ed in particolare:
iscritto all'Epap dal: data prima iscrizione
variazioni posizione
posizione attuale: attivo/cessato
A.3 QUADRO VERSAMENTI ED ACCREDITI EFFETTUATI
Contiene tutti i versamenti che risultano accreditati sulla Sua posizione previdenziale e la data di accredito degli stessi.
Questo estratto conto è aggiornato con i versamenti accreditati all'Ente al 1 marzo 2014, ad esclusione di quelli con
causale A14 e B14.
Con causale "PE" sono indicati i versamenti che l’Ente ha attribuito alla Sua posizione previdenziale per effetto di
provvedimento di riconciliazione dei modelli reddituali (mod. 2), o a seguito di rateizzazioni, o delibere CDA.
SCHEDA B
Contiene i seguenti quadri:
B.1 QUADRO POSIZIONE REDDITUALE E CONTRIBUTIVA
Contiene i contributi soggettivo, di solidarietà, integrativo e di maternità dovuti all'Ente suddivisi per anno di competenza.
Il calcolo dei contributi dovuti è stato effettuato prendendo a riferimento il reddito e/o compenso netto e il reddito lordo e/o
volume d'affari da Lei dichiarato con i modelli 2 inviati e acquisiti.
In questa sezione viene anche effettuata l'attribuzione degli importi versati a copertura della contribuzione dovuta per
ciascun anno.
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Guida all’estratto conto
Al riguardo ricordiamo che ai fini dell'attribuzione del versato alle singole poste debitorie si è utilizzato il criterio
della cosiddetta "spalmatura".
Ciò può condurre ad un importo nella voce "importo versato per anni successivi al 2012" inferiore alle somme
effettivamente versate a titolo di acconto per l'anno 2013, poiché in parte o tutte "utilizzate" per coprire il debito
pregresso.
Qualora le somme versate non dovessero essere sufficienti a coprire i contributi dovuti (annualità chiuse fino al modello 2
relativo al 2012), alla voce "importo versato per anni successivi al 2012" risulterà il valore "0 (zero)" e alla voce
"debito di capitale contabilizzato al netto di eventuali sanzioni" verrà evidenziato l'importo da versare per sanare la
contribuzione dovuta fino al saldo 2012.
B.2 QUADRO RATEIZZAZIONE SOGGETTIVO E SOLIDARIETA' 1996 – 1999
Questa sezione è compilata solo per coloro che hanno usufruito della rateizzazione della contribuzione soggettiva e di
solidarietà dovuta per gli anni 1996 - 1999. Se compilata contiene:
numero rate prescelto: da 1 a 12
numero rate pagate: da 1 a 12
saldato: SI/NO
dettaglio dell'importo delle rate pagate: totale, quota capitale, quota interessi
dettaglio rate non pagate: totale, quota capitale, quota interessi
importo di altri versamenti girocontato a versamenti rate: anche in questo caso, per favorire l'iscritto si è
adottato il criterio della spalmatura, utilizzando versamenti non destinati alla rateizzazione a copertura delle
rate eventualmente scoperte.
B.3 TOTALE SCHEDA
Se in questo quadro è presente una somma a credito significa che l'importo indicato è quello residuo dopo che sono stati
attribuiti i versamenti relativi al dovuto per l'anno 2012. Tale importo è considerato quale somma versata a titolo di
acconto 2013.
Se, invece, in questo quadro è presente un importo (evidenziato dal segno negativo) a debito significa che per
regolarizzare la contribuzione dovuta negli anni fino al 2012 è necessario effettuare un versamento con le modalità
descritte nell'allegato relativo al pagamento. Sottolineiamo che l'esistenza di una posizione debitoria implica che,
per effetto del criterio della spalmatura, gli eventuali versamenti effettuati a titolo di acconto 2013 sono stati
interamente utilizzati per la copertura del debito contributivo emerso in relazione a quanto dovuto sino all'anno
2012.
SCHEDA C
Contiene i seguenti quadri:
C.1 QUADRO SCALARE SANZIONI PER RITARDATO PAGAMENTO
Può essere composta da una o più pagine.
In questo quadro sono elencati i contributi dovuti in base alle scadenze contributive e i versamenti da Lei effettuati in
funzione alle date di accredito.
Pur rendendoci conto della natura tecnico-contabile dell'argomento, per garantire la maggiore trasparenza possibile,
vengono di seguito forniti alcuni elementi basilari di lettura e comprensione di questa scheda.
Il modello utilizzato è uno scalare di tipo bancario. Pertanto sono presenti le seguenti colonne:
valuta
dare
avere
progressivo
GG (giorni)
numeri
sanzioni
descrizione totali
Di seguito diamo la spiegazione delle colonne.
Con "valuta" viene indicato:
la valuta di accredito dell'importo versato se alla voce "descrizione totali" è presente la dicitura "versamento".
La somma versata è indicata nella colonna "avere";
la data di scadenza (quindi di addebito) dell'importo dovuto se alla voce "descrizione totali" è presente la
dicitura di un contributo dovuto (ad esempio: 1° acconto integrativo 2000, 2° acconto integrativo 2000, etc). La
somma dovuta è indicata nella colonna "dare".
Guida all’estratto conto
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Con "dare" viene indicato l'importo del contributo dovuto alla scadenza descritta nella colonna "valuta". Nella colonna
"descrizione totali" viene indicato il tipo di contributo dovuto alla relativa scadenza.
Con "avere" viene indicato l'importo versato alla data descritta nella colonna "valuta". Nella colonna "descrizione totali"
viene riportata la dicitura "versamento".
Con "progressivo" viene indicato l'importo che risulta dalla sommatoria tra l'importo indicato nella colonna "dare" (intesa
come numero negativo, in quanto è un importo dovuto all'Ente) e quello indicato nella colonna "avere" (inteso come
numero positivo, in quanto è un importo versato all'Ente) aumentato dell'importo della colonna "progressivo" della riga
precedente. L'importo indicato nel progressivo è appunto uno "scalare", in quanto aumenta quando sono presenti importi
versati e diminuisce quando sono presenti importi dovuti.
In alcuni casi l'importo indicato nella colonna "progressivo" può presentare un valore negativo in corrispondenza di una o
più date della colonna "valuta". Questo vuol dire che la somma degli importi dovuti a quella data è superiore alla somma
degli importi versati e questo genera una "scopertura". La durata della "scopertura" viene misurata in "giorni" (GG) i quali,
moltiplicati per il valore del capitale dovuto, generano i "numeri", che sono alla base del calcolo delle sanzioni per
ritardato pagamento.
Con "GG" (giorni) vengono indicati i giorni di ritardato pagamento in presenza di un valore negativo della colonna
"progressivo". Tale valore è pari al totale dei giorni della contribuzione dovuta ad una determinata scadenza ("valuta")
rimasta "non coperta" dai versamenti effettuati alla stessa valuta. I giorni si contano dal giorno successivo all'ultimo utile
per il pagamento (scadenza) fino a quello del versamento stesso.
Per effetto della c.d. "spalmatura" qualsiasi versamento successivo alla data di scadenza interrompe il calcolo dei giorni e
quindi delle sanzioni.
Con "numeri" viene indicato l'importo del debito moltiplicato per i giorni di ritardato pagamento.
Per esempio, dato per "- 2.821,92 euro" il debito e "27" i giorni di ritardato pagamento, i numeri sono:
- 2.821,92 X 27 = - 76.191. Come già detto, i "numeri" sono la base di calcolo delle sanzioni.
Con "sanzioni" vengono indicati gli importi degli eventuali interessi via via attribuiti per ritardato pagamento o per
pagamento di importi inferiori a quanto dovuto relativi all'anno stesso.
In fondo alla scheda C.1 è indicato:
il saldo delle sanzioni per ritardato pagamento calcolato fino alla data dell'estratto conto;
le sanzioni per ritardato pagamento versate/rateizzate fino alla data dell'estratto conto;
le residue sanzioni per ritardato pagamento fino alla data dell'estratto conto;
le eccedenze di sanzioni fino alla data dell'estratto conto.
Sono inoltre presenti i tassi legali vigenti tempo per tempo applicati.
SCHEDA D
Contiene i seguenti quadri:
D.1 QUADRO COMUNICAZIONI ANNUALI
Vengono indicati i modelli 2 (dichiarazioni reddituali) presentati e le sanzioni calcolate e versate in caso di ritardata,
omessa o infedele presentazione degli stessi.
In data 06/09/2006 il CdA dell'Ente ha deliberato di non richiedere gli importi dovuti per ritardato invio dei modelli 2,
purché gli stessi siano stati inviati all'Ente entro la data della delibera. Per effetto della suddetta delibera dei modelli
reddituali le sanzioni applicate per i modelli 2 spediti entro la data del 06/09/2006, sono quindi state "riconciliate". La
riconciliazione dei modelli 2 dà luogo a versamenti con causale "PE" riscontrabili anche in scheda A.3.
D.2 QUADRO MONTANTE CONTRIBUTIVO
In questo quadro è evidenziato il calcolo del montante contributivo alla data dell’estratto conto.
Il montante individuale dell'iscritto è pari alla somma dei contributi soggettivi rivalutati annualmente su base composta al
31 dicembre di ciascun anno.
Il tasso di rivalutazione è pari alla variazione media quinquennale del prodotto interno lordo (PIL) nominale, calcolata
dall'ISTAT, con riferimento al quinquennio precedente l'anno da rivalutare.
D.3 RIEPILOGO IMPORTI DOVUTI DAL 1996 AL 2012
Questo quadro riporta le somme a credito e/o a debito, sia del capitale sia delle eventuali sanzioni.
Gli importi di capitale risultanti a credito possono essere, dietro richiesta dell'iscritto, girocontati a capitale. Solo in caso di
cessazione dell'attività libero professionale e/o di cancellazione dall'Albo i suddetti importi possono essere richiesti in
restituzione.
Gli eventuali importi di sanzioni a credito possono essere, dietro richiesta dell'iscritto, restituiti o girocontati a capitale.
La modulistica per la richiesta di restituzione degli importi versati in misura maggiore al dovuto è disponibile sul sito
internet dell'Ente all'indirizzo www.epap.it.
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Guida all’estratto conto
COME ED ENTRO QUANDO SEGNALARE EVENTUALI
ANOMALIE
Allo scopo di velocizzare l'aggiornamento dei nostri archivi, abbiamo predisposto, come per gli anni passati, un modello
(modulo di segnalazione dati errati o mancanti) attraverso il quale Lei può comunicarci le eventuali anomalie riscontrate.
La preghiamo, qualora avesse riscontrato delle incongruenze nella Sua posizione contributiva, di segnalarcele, tramite il
suddetto modello, entro 30 giorni dalla ricezione della presente.
COME PAGARE
tramite bollettino postale:
C/C postale n° 55718100 intestato a ENTE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA PLURICATEGORIALE – EPAP
Bisogna indicare sul bollettino postale il proprio codice fiscale, la causale (E14) e il proprio cognome e
nome.
tramite bonifico bancario, che può essere effettuato anche on line utilizzando la propria carta di credito o, meglio, la
EpapCard oppure presso qualsiasi sportello Bancario utilizzando le seguenti coordinate bancarie:
Banca Popolare di Sondrio
di Viale Cesare Pavese, 336 - 00144 Roma
IBAN: IT74Q0569603211000069000X37
CIN: Q
ABI: 05696 CAB: 03211
C/C: 000069000X37
Bisogna indicare sul bonifico il proprio codice fiscale, la causale (E14) e il proprio cognome e nome.
tramite bonifico bancario presso qualsiasi sportello Bancario utilizzando le seguenti coordinate bancarie:
Banco Posta
di Viale Europa, 175 - 00144 Roma
IBAN: IT28O0760103200000055718100
CIN: O
ABI: 07601 CAB: 03200
C/C: 000055718100
Bisogna indicare sul bonifico il proprio codice fiscale, la causale (E14) e il proprio cognome e nome.
Sia che il versamento venga effettuato con bonifico bancario o con bollettino postale, La invitiamo ad indicare la
corretta causale di pagamento indicata sopra.
Le richiediamo di effettuare il pagamento delle somme a Suo debito il prima possibile e comunque entro e non oltre la
data indicata. Gli interessi sanzionatori riprenderanno infatti a decorrere dal giorno successivo alla data indicata nella
disposizione di bonifico (allegato 1).
ATTENZIONE: L'importo evidenziato sul bonifico è comprensivo solo del valore che l'iscritto è obbligato a pagare entro la
data indicata. Non è indicata l'eventuale contribuzione dovuta in acconto per l'anno 2013, qualora non fosse stata versata
oppure versata in misura minore al dovuto (vedere per maggiori informazioni la spiegazione del quadro B3 TOTALE
SCHEDA), né gli importi che possono essere differiti alla prossima scadenza contributiva, come meglio specificato di
seguito.
Nel caso si volesse effettuare il bonifico di importo diverso rispetto a quello comunicato (comprensivo, per esempio,
anche degli importi che possono essere differiti), si ricorda di inserire correttamente la causale così come descritta nella
disposizione di bonifico o sul bollettino postale.
QUANDO NON SI
DEVE PAGARE
Attenzione!
Se l'importo delle sanzioni è inferiore a 10,00 euro Lei può differire il pagamento delle stesse fino al momento in cui non
supereranno 10,00 euro. In questo caso le sanzioni non si azzerano, ma il pagamento della sanzione diventa obbligatorio
a partire dalla cifra di 10,00 euro.
Qualora l'importo del debito capitale sia inferiore a 50,00 euro può decidere di non pagare subito e di effettuare il
pagamento - senza ulteriore aggravio sanzionatorio - contestualmente alla prossima scadenza contributiva dell'Ente.
Dunque se l'iscritto ha un debito in conto capitale inferiore a 50,00 euro e/o un debito per sanzioni inferiore a 10,00 euro,
può scegliere di non pagare le sanzioni e di pagare il debito capitale non subito, ma in occasione della prossima
scadenza contributiva dell'Ente.
Si raccomanda di consultare oltre alla presente guida, anche le informazioni contenute nell'estratto conto e nella
lettera di accompagnamento dello stesso.