1a giornata di studio sui substrati Risultati dell`attività
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1a giornata di studio sui substrati Risultati dell`attività
1a giornata di studio sui substrati Risultati dell’attività sperimentale sui substrati di coltivazione Costantino Cattivello, Renato Danielis ERSA – Servizio ricerca, sperimentazione, assistenza tecnica e divulgazione Udine, Sala Ajace, 3 dicembre 2010 1960 Dalla terra alla torba • Messa a punto delle modalità di impiego della torba Studio fabbisogni nutritivi piante in contenitore • 1970 C’è torba e torba… • Definizione caratteristiche fisiche e chimiche substrati • 1980 Non di solo torba… • Studio sul comportamento di nuovi componenti organici e non, in sostituzione parziale della torba • 1990 Nasce il “made in Italy” professionale • Studi rivolti ad una migliore comprensione dell’ interazione terriccio-tecnica colturale-pianta • 2000 • • 2010 Un’occhiata su questi primi cinquant’anni Su misura è bello Metodi analitici comuni, normativa nazionale substrati Substrati come strumento per la gestione fitosanitaria ed agronomica I substrati diventano “intelligenti” SETTORI DI INTERVENTO Vivaismo orto-floricolo e forestale piantine da orto annuali da fiore forestali Colture in vaso diffuse in FVG Ciclamino Poinsettia Azalea Geranio Surfinia Torba: tematiche affrontate Autoriscaldamento: definita l’incidenza del fenomeno, i risvolti sulle caratteristiche fisiche e i riflessi sullo sviluppo della pianta; Rigonfiamento: definita l’entità del fenomeno in relazione al grado di decomposizione, alla quantità di acqua aggiunta ed al tempo; Aspetti idrologici: miglioramento bagnabilità, capillarità, velocità di imbibizione; Correzione pH: definita l’influenza del tempo, del grado di decomposizione e della granulometria; Sistema di raccolta: influenza sulle caratteristiche fisiche. Influenza della granulometria, del tempo e del grado di decomposizione della torba sulla stabilizzazione del pH Variazione del pH dopo 7 gg - Torba H3 Media delle granulometrie -Torba H3 8 20 7 7,27 pH in H20 6 6,37 19,3 18 16 16,3 14 12 5 (%) 10 4 8 4,32 7,9 6 3 4 2 2 Tal quale Tempo O dopo 7 gg 0 Torba (H3) 0-5 mm Torba (H3) 10-20 mm Torba (H3) 20-40 mm Variazione del pH dopo 7gg (%) Media delle granulometrie, torba H5 8 7 7,35 pH in H 2O 18 18,3 16 6 6,3 15,2 14 12 5 4 20 (%) 10 8 4,3 6 4 3 2 2 0 Tal quale Tempo O dopo 7 gg Torba (H5) 10-20 mm Torba (H5) 20-40 mm Influenza delle modalità di raccolta e lavorazione della torba sulle caratteristiche fisiche Torba da mattonella (H3) 0-20 mm 15 Torba fresata (H3) 0-20 mm +13,4 10 5 +8 (%) 0 -4 -5 Restringimento Vol. aria Vol. H2O Cap. H2O g g-1 Porosità D. apparente -10 -10 Questo comportamento si spiega in larga parte con la drastica riduzione della frazione più fine (< 2 mm) Variazione granulometria al cambiare del sistema di raccolta e lavorazione 120 (vol./vol. %) 100 80 60 ≥ 2mm / ≤ 20mm - 34,4 % < 2 mm 40 20 0 Torba da mattonella 0-20 mm Torba fresata 0-20 mm Vivaismo ortofloricolo e forestale Qualità plantula: miglioramento nel breve e medio termine (post vendita); Stress da trapianto: riduzione della durata operando sul substrato (preparati microbiologici, pH); Qualità apparato radicale: controllo spiralizzazione, radicazione; Potere tampone: studiata l’influenza del grado di decomposizione della torba impiegata; Composizione botanica e grado di decomposizione influenzano il potere tampone delle torbe. Torba bruna irlandese (H5) vs Torba bionda baltica (H2) POMODORO 500 uS/cm 3000 uS/cm LATTUGA • Il diverso potere tampone delle torbe condiziona il loro comportamento CETRIOLO T.Irlandese H5 -100% T. Baltica H2-100% T. Irlandese H5-100% 500 uS/cm T. Baltica H2-100% 3000 uS/cm CAVOLO VERZA La concimazione presente nel substrato fa la differenza… Formula concimante più diffusa: 140 mg/l N; 160 mg/l P2O5; 180 mg/l K2O + microelementi N 2/3 NH4 1/3 N03 C/A: indice di robustezza C/B: indice di compattezza A B C Aumento NO3 e riduzione NH4: Indice di compattezza C/B * 30 ** * 25 20 15 ns (%) 10 ns ns 5 0 -5 Tomato Aubergine Pepper Savoy Cucumber Cabbage Lettuce Aumento NO3 e riduzione NH4: Indice di robustezza C/A 10 ns ns 5 (% ) ns * 15 ns ns 0 -5 2/3NH4 1/3NH4 1/3NO3 2/3NO3 -10 -15 Tomato Aubergine Pepper Savoy Cucumber Cabbage Lettuce Aumento NO3 e riduzione NH4:sostanza secca fogliame *** 60 50 40 30 ) (% 20 10 0 -10 * *** * ns T omato Aubergine Pepper * Savoy Cabbage Aumento NO3 e riduzione NH4 : indice di radicazione *** 60 40 20 (%) 0 ns ns ns ns ns -20 -40 Cucumber Lettuce Tomato Aubergine Pepper Savoy Cucumber Lettuce Cabbage Colture in vaso Tipi substrati: valutazione prodotti in commercio sulle principali specie coltivate; Aspetti fitosanitari: valutazione comportamento preparati microbiologici; Stabilità: studiato l’effetto del diverso grado di decomposizione delle torbe nel corso della coltivazione di ciclamino e poinsettia; Cocco: valutazione in laboratorio e coltivazione del comportamento di diverse frazioni. Valutazione di preparati microbiologici per il controllo della fusariosi del ciclamino Nel corso di un biennio di prove alcuni preparati microbiologici hanno mostrato di possedere una capacità di contenimento della fusariosi del ciclamino paragonabile al testimone chimico tuttavia la prevenzione resta la MIGLIORE ARMA in mano al coltivatore (Colture Protette n°9, 2008) Comportamento di componenti organici diversi dalla torba: il cocco Fibra+midollo midollo RISULTATI DEGLI STUDI ANALITICI La ritenzione idrica del midollo di cocco è paragonabile ad una torba di medio-alta qualità: 8-9 g/g peso secco, circa tre volte superiore all’ammontare di acqua trattenuta dalla fibra. Il restringimento (perdita di volume) è molto basso, inferiore al 15% e pari alle migliori torbe in commercio. L’acqua disponibile per le piante è pari al 16,5% per il midollo di cocco (come una torba di media qualità); 9,9% per la miscela di fibra+midollo e del 3,5% per la sola fibra. La capacità di riumettamento è superiore ad una torba quando l’U.R. scende al di sotto del 55%. 60,0 50,0 40,0 Acqua (%) fibra Midollo Cocco 30,0 Fibra Cocco Fibra+Midollo Cocco 20,0 10,0 0,0 -10 -20 -30 - 40 -50 -60 -70 -80 -90 -100 cm cm cm cm cm cm cm cm cm cm RISULTATI DELLE PROVE COLTURALI Geranio voto complessivo radicazione compattezza n° infiorescenze parigino irrig.soprach. pt. Fiorite voto complessivo radicazione n° infiorescenze parigino fl-rifl pt. Fiorite radicazione Zonale f.r. COCCO NO COCCO differenze NON signif. piante fiorite uniformità compattezza ed uniformità n° infiorescenze altezza n° getti uniformità 12 a 10 Testimone 30% COCCO 20% COCCO 10% COCCO 8 b b Radicazione(0-5max) 4 2 0 Fiori+boccioli(N°) b 6 b a a b cocco 10% cocco 20% a Voto(0-5) ab cocco 30% b test ab Le diverse frazioni di cocco influenzano positivamente, ma in varia misura, la radicazione 20% 20% Mid. 20% Test (T) Mid.gross. + fibre Midollo(M) 20% 20% Mid. 20% Test (T) Midollo(M) + fibre Mid.gross. 20% Test (T) 20% 20%Mid.+ Midollo(M) Mid.gross. fibre Le diverse frazioni di cocco influenzano anche la stabilità nel tempo La diffusione dei risultati Incontri tecnici Via web Pubblicazioni Il futuro dei substrati in Italia: sfide ed opportunità Maggior sostenibilità ambientale ed economica delle produzioni; Maggiore stabilità meccanica e microbiologica; Nuovi ambiti di impiego; Nuovi materiali; Sphagnum farming; Riduzione della variabilità fra le partite, nel corso del tempo; Sicurezza di impiego dei substrati per la pianta e…per l’operatore. Grazie per l’attenzione Un sentito ringraziamento alle aziende che nel corso degli anni hanno ospitato le prove, ai numerosi collaboratori che hanno prestato il loro qualificato aiuto, ed in particolare a: Laura Pagani Elena Della Donna Luca Cisilino Ermanno Germano Il mistero è quanto di più bello ci possa capitare di trovare, è l’unica fonte di autentica arte, scienza e fede. Chi non sa più provare meraviglia o sgomento è morto perchè i suoi occhi sono chiusi. A. Einstein E-mail: [email protected] [email protected]