BREVE VIAGGIO IN PROVENZA

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BREVE VIAGGIO IN PROVENZA
BREVE VIAGGIO IN PROVENZA
Dal 5 all’8 settembre 2014
5 settembre: Città di Castello - Arles (715 km.)
Ore 5.00 ritrovo dei partecipanti presso il Parcheggio E. Ferri Ansa del Tevere e partenza
per Arles.
Soste lungo il percorso.
Ore 12.00 arrivo a Sanremo o dintorni e pranzo libero.
Ore 14.30 partenza per Arles.
Ore 20.30 arrivo e sistemazione in hotel.
Cena in hotel e pernottamento.
6 settembre : Arles - Les Baux de Provence - Avignone - Arles (105 km.)
Prima colazione in hotel.
Ore 8.30 partenza per la visita di Arles.
La città ha un passato glorioso: emporio commerciale greco-massaliota, assunse
caratteristiche propriamente urbane in età romana, divenendo una delle metropoli più
fiorenti delle Gallie. Fu fra i massimi centri religiosi dell'occidente romano e, di fatto, una
delle capitali dell'Impero in età costantiniana. In epoca medievale fu capitale di uno stato, il
regno di Arles, che si estese per gran parte della Francia centro orientale e sud-orientale e
dell'odierna Svizzera. I suoi prestigiosi monumenti romani (l'Anfiteatro, il Teatro antico, Le
Terme di Costantino, la necropoli degli Alyscamps) unitamente alla cattedrale romanica di
Saint Trophime e ad altri insigni edifici antichi, medievali e moderni sono entrati a far parte
del Patrimonio dell'Umanità nel 1981 e hanno permesso alla città di fregiarsi del titolo di
ville d'art et d'histoire (città d'arte e storica).
Ore 11.30 partenza per Avignone.
Ore 12.30 arrivo e pranzo.
Ore 14.30 visita della città.
Il nome della città risale a circa il VI secolo a.C., quando si trovava nei territori dei Galli
Cavari (Aouenion). Del nome esistono due interpretazioni: "città del vento violento" o
"signore del fiume". Altre fonti ne fanno rimontare l'origine al termine celtico mignon
(palude costiera), preceduto dall'articolo.
Avignone è conosciuta come antica città papale, a seguito della scelta di papa Giovanni
XXII nel 1316 di farne la propria sede. In totale otto papi governarono sul seggio cittadino,
dei quali due scismatici, risiedendo nel castello detto "Palazzo dei Papi" che fu
progressivamente ampliato dai vari pontefici. Il 20 agosto 1372 ad Avignone venne firmato
il famoso trattato di pace da Giovanna I di Napoli e Federico IV di Aragona e con l'assenso
di Papa Gregorio XI che pose fine al conflitto dei Vespri siciliani. Nel 1791, durante la
rivoluzione francese, la città venne occupata militarmente e votò per l'annessione alla
Francia, ufficializzata nel 1797 dal Trattato di Tolentino.
Ore 16.30 partenza per Les Baux de Provence, piccolo comune che si trova su uno
sperone roccioso e famoso per il suo castello. La città, nel 1642, venne concessa alla
famiglia Grimaldi, reggente il Principato di Monaco, come marchesato francese. Oggi, il
titolo di Marquis des Baux rimane alla famiglia Grimaldi, anche se sotto l'aspetto
amministrativo la città è completamente affidata alla Francia. Il titolo viene
tradizionalmente portato dall'erede al trono del principato monegasco. Nel 1822 il minerale
denominato bauxite venne scoperto presso Les Baux dal geologo Pierre Berthier.
Ore 18.00 partenza per il rientro in hotel.
Ore 20.30 Cena in ristorante tipico in centro città.
Pernottamento in hotel.
7 settembre Arles - Nimes - Aigues Mortes - St. Maries De La Mer - Arles (153 km.)
Ore 8.00 partenza per Nimes e visita della città. Il centro abitato ha origini preromane ma
assunse caratteristiche urbane in età romana, divenendo una delle più importanti e fiorenti
città delle Gallie. La presenza di prestigiosi monumenti romani come l'Anfiteatro, la Maison
Carrée, la Tour Magne, la Porta d'Arles, i resti del Tempio di Diana, e, nelle sue vicinanze,
di una delle più straordinarie opere di ingegneria dell'antichità romana, il Ponte del Gard,
hanno valso alla città l'appellativo di Roma francese. Oltre che per il cospicuo patrimonio
architettonico e monumentale, Nîmes è anche conosciuta per l'importanza dei suoi musei,
per la vivace vita culturale e sociale e per il fascino che gli deriva da una doppia eredità
regionale, di Provenza e della Linguadoca, che tanta parte ha avuto nella sua storia..
Ore 11.30 continuazione per Aigues Mortes. Il nome di Aigues-Mortes deriva dalle paludi e
dagli stagni che si trovano tutto intorno al comune (dal latino Aquae Mortuae attraverso
l'occitano Aigues Mortes; in entrambe le lingue si traducono con "acque morte"). Il
toponimo viene più volte riportato da Ludovico Ariosto nell'Orlando Furioso come Lito
d'Acquamorta. Il territorio del comune è costituito in parte da una pianura umida e dagli
stagni della Camargue. Nel 1240 Luigi IX di Francia, con l'obiettivo di ottenere per il suo
regno uno sbocco sul Mediterraneo, ottenne dall'Abbazia, grazie ad uno scambio, il
controllo del villaggio e delle terre circostanti; insieme ottiene anche il controllo delle
imposte sulla produzione del sale. Fu proprio dal porto di Aigues-Mortes che Luigi IX salpò
due volte per partecipare alla settima crociata, nel 1248, ed alla ottava crociata nel 1270
su flotte interamente armate dai genovesi. Nell'agosto del 1893 fu teatro di uno scontro tra
operai francesi e italiani, tutti impiegati nelle saline di Peccais, che ben presto degenerò in
un vero e proprio pogrom contro gli italiani. Il numero finale delle vittime non fu mai
accertato con sicurezza, si va da un minimo di 9 morti secondo le stime ufficiali riportate
dalla stampa francese alle 50 vittime di cui parlò il Times di Londra. Altre fonti riportano un
numero molto più elevato. Secondo alcune fonti si arriva a 400 vittime. La tensione che ne
seguì fece sfiorare la guerra tra i due paesi.
Ore 14.30 partenza per St.Maries de la Mer. Il nome attuale risale al 1838. Le "Marie" che
danno il nome al paese sono Maria Maddalena, Maria Salomé e Maria Jacobé, che
secondo la leggenda sarebbero arrivate in questi luoghi assieme alla serva Sara, dopo
aver vagato in mare su una barca priva di remi. Le statue delle tre donne si trovano nella
chiesa del paese: le due Marie raffigurate sulla barca, scultura che viene portata in
processione nella ricorrenza dello sbarco, mentre a Sara, diventata la patrona dei gitani, è
dedicata la statua nella cripta. Diverse leggende narrano che una barca sulla quale si
trovavano molti seguaci di Gesù di Nazaret in fuga dalla Palestina (oltre alle tre Marie,
Marta, Lazzaro, Massimino, la serva Sara la Nera) approdasse su questi lidi dopo le prime
persecuzioni in patria e che qui questi personaggi portassero il credo cristiano. Accadde,
questo, nel 48. Dapprima giunsero nel territorio dell'odierna Martigues, a la Couronne,
dove dopo lungo peregrinare trovarono finalmente un pozzo di acqua potabile: per tal
motivo il luogo d'approdo è chiamato ancora oggi Santo Terro, "santa terra", dove vi è una
cappella dedicata alla Santa Croce, la chiesetta della Sainte-Croix, il famoso pozzo e la
supposta impronta di un piede di Lazzaro. Due volte l'anno vi è una processione alla
cappella. Da qui, imbarcata l'acqua potabile necessaria, i santi personaggi avrebbero
proseguito per la Camargue. Dall'abitato di Saintes-Maries-de-la-Mer, mentre Maddalena
si sarebbe diretta verso Saint-Maximin-la-Sainte-Baume, Lazzaro a Marsiglia, Marta a
Tarascon, Maria Salomé, Maria Jacobé e Sara si sarebbero stabilite vicino all'oppidum
evangelizzando la regione. Una famosa versione di questa storia è contenuta nella
Legenda Aurea di Jacopo da Varazze (sec. XIII). La leggenda vuole anche che le paludi
della Camargue fossero abitate da un terribile mostro, la tarasque che passava il tempo a
terrorizzare la popolazione. Santa Marta, con la sola preghiera, lo fece rimpicciolire in
dimensioni, così tanto da renderlo innocuo, e lo condusse nella città di Tarascon. Qui però
i cittadini terrorizzati uccisero la creatura.
Ore 15.30 arrivo e minicrociera sul Rodano, per godere di scenari pittoreschi fra la
Camargue e la Provenza. Questa zona è famosa per la varietà e la tipicità dei suoi
paesaggi, è la terra dei cavalli bianchi, dei fenicotteri rosa, delle distese colorate di viola e
dei canneti
Ore 18.00 rientro a Arles
Ore 20.30 cena e pernottamento in hotel
8 settembre Arles - Grasse - Città di Castello (725 km.)
Ore 7.30 partenza per Grasse
Ore 9.30 visita di una fabbrica per la distillazione delle essenze e la produzione di profumi.
Grasse è ritenuta la capitale mondiale del profumo grazie a un'industria che risale al XVI
secolo, basata sulle raffinate tecniche di lavorazione delle materie prime locali. La
coltivazione dei fiori occupa infatti buona parte del territorio e si contraddistingue per la
qualità di elementi quali il gelsomino, dall'aroma particolarmente delicato grazie al fatto di
essere coltivato al limite settentrionale della zona geografica in cui tale pianta cresce
naturalmente, e la rosa centifolia, una Specie di Rosa denominata anche "rosa di maggio
di Grasse"
Ore 14.30 partenza per il rientro a Città di Castello.
Soste lungo il percorso. Cena libera.
Ore 23.00 arrivo previsto
La quota comprende:
Bus GT privato Andata e Ritorno
sistemazione in hotel Arles Plaza o similare 3* Superiore in centro città
Pasti in hotel come da programma
Pranzi in ristorante come da programma
Le bevande durante i pasti ( ¼ vino + ½ minerale per persona)
Tutte le visite guidate
Ingressi
Assicurazione
Accompagnatore Cate in Tour
La quota non comprende:
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cena dell’8 settembre;
pranzi;
gli extra personali di ogni genere;
mance;
tutto quanto non espressamente indicato ne “La quota comprende”.