n. 12 - DOMENICA 25 NOVEMBRE

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n. 12 - DOMENICA 25 NOVEMBRE
Domenica 25 novembre 2012
Forse hanno capito che l’attesa di Dio, per Giovanni Battista, è qualcosa di vero, non solo di rituale. Allora si immergono nelle acque del fiume e volto lo sguardo al cielo, confessano i loro peccati e chiedono nuova forza per vivere con più pienezza e vera speranza i giorni della vita. N.° 12
Questo battesimo di Giovanni è il segno dell’inquietudine religiosa che agita il cuore dell’uomo in ogni cultura e in ogni tempo della storia. Questo battesimo di Giovanni è segno di quella voce interiore, spiritua‐
le, che ci fa alzare gli occhi al cielo e cercare Dio, attendere Dio, invoca‐
re una Luce che illumini il nostro cammino. Questo battesimo di Gio‐
vanni è segno dell’attesa di Dio, che interessa e coinvolge tutta l’umanità, nessuno escluso, perché ogni uomo ed ogni donna devono onestamente riconoscere di essere un mistero a sé stessi. Informatore settimanale della Parrocchia sant’Ambrogio - Milano
SECONDA DOMENICA DI AVVENTO
ISAIA 19,18-24; SALMO 86; EFESINI 3,8-13; MARCO 1,1-8; 2ªSETTIMANA - ANNO C
Chi pensa di possedere Dio...
NON ATTENDE PIU’ DIO
Niente misteri invece per i sacerdoti del Tempio, niente attesa, niente sguardi che scrutano l’orizzonte, loro – gli uomini del sacro – sanno già tutto quello che serve: Dio è un’elenco di insegnamenti, è decalogo scolpito su pietra talmente fredda da raggelare i cuori. Per loro Dio è qualcosa, non qualcuno. Niente misteri per i potenti, adagiati sui loro divani, intenti solo a conservare ad ogni costo i loro privilegi che li tra‐
scinano sempre di più nella disperazione. Tanti misteri invece per i po‐
veri, i semplici, gli afflitti, che sopravvivono a stento nelle miserie della vita, che sono come pecore senza pastore. Non attende Dio chi pensa di possederlo. Un brano di un teologo ame‐
ricano, Paul Tillich, ci può aiutare e provocare un poco: “Penso al teolo‐
go che non aspetta più Dio, perché ritiene di possederlo in un edificio dottrinale. Penso all’uomo di Chiesa che non aspetta più Dio perché lo ha chiuso in un rito o nella istituzione. Penso al credente che non aspet‐
ta più Dio perché lo identifica con una stanca e muta tradizione. Non è facile sopportare questo non possedere Dio, questo aspettare Dio”. Siamo in attesa di Dio, non di un suo surrogato. Anche noi, come Gio‐
vanni il Battista, dobbiamo alzare lo sguardo, puntare in alto, scrutare l’orizzonte e attendere Dio, soltanto Lui, niente meno di Lui. Diac. Jacopo
Giovanni il Battista si veste con quello che trova in giro: indos‐
sa una pelle di cammello cinta da una striscia di cuoio che for‐
se è la briglia che qualche carovana ha perso lungo le polvero‐
se strade del deserto di Giuda. Lui vive lì, nel deserto. Il Battista si nutre di quello che trova in giro: cavallette e mie‐
le selvatico, una dieta molto originale, per noi raffinati euro‐
pei anche un po’ raccapricciante. In giro, specialmente negli ambienti austeri e solenni del Tempio di Gerusalemme, negli appartamenti lussuosi dei potenti, si dice che il Battista non è un tipo raccomandabile, anzi, è uno che disturba la quiete pubblica, un provocatore, un sognatore, uno sfaccendato, u‐
no che non è allineato né con il potere politico né con l’insegnamento ufficiale della religione. Alcuni nel popolo ‐ come al solito ‐ dicono che è un profeta. Ma a Giovanni il Battista, che si accontenta di quello che trova in giro e vive nel deserto, non interessa quello che in giro si dice di lui: a lui sopra ogni cosa non basta quello che in giro si dice di Dio: lui vuole di più, lui si aspetta di più. Forse per questo in tanti, tantissimi vanno da lui, sulle rive del Giordano, sfidando gli occhi giudicanti dei potenti di turno. DOMENICA 25 NOVEMBRE 2012
UNA PROPOSTA NELL’ANNO DELLA FEDE
Celebrazione eucaristica festiva (in Basilica): SS. Messe ore 8.00 ‐ 10.00 ‐ 11.00 (in latino) ‐ 12.15 ‐ 18.00 ‐ 19.00 Ore 17.00: Vespro in canto, Adorazione e Benedizione Eucaristica
LUNEDI’26
Ore 17 ‐ 18, Prima Media MARTEDI’ 27
Ore 17 ‐ 18, Quinta Elementare SANT’AMBROGIO/INSIEME.
Interrogativi sulla fede,incontro con don Umberto Oltolini, alle ore 17.30 in sala San Satiro. MERCOLEDI’ 28
Ore 17 ‐ 18, Terza Elementare GIOVEDI’ 29
Ore 17 ‐ 18, Quarta Elementare IL PORTICO DEI CERCATORI DI DIO. Ore 18.30, in Sala sant’Ambrogio, “Le ragioni del credere”. DOMENICA 2
DICEMBRE
Ore 18, alla santa messa canta il Coro “Digter”, musiche di Buxtheude, Purcell e Schubert. Ore 19, alla santa messa canta il coro “Cantemus Domino”, musiche di Bach, Perosi. “IL PORTICO DEI CERCATORI DI DIO”
CREDERE O NON CREDERE
A cura di don Giovanni Marcandalli
NEI GIOVEDI’ DI AVVENTO
ORE 18.30
Grande partecipazione al primo incontro del “Portico dei cercatori di Dio”, che ha affrontato e approfondito le ragio‐
ni di chi si definisce non credente. Invitiamo a partecipare al secondo appuntamento: GIOVEDI’ 29 NOVEMBRE (in sala sant’Ambrogio)
LE RAGIONI DEL CREDERE
GIOVEDI’ 13 DICEMBRE
DIVERSE FIGURE DI CREDENTI
GIOVEDI’ 20 DICEMBRE
LA FEDE, STUPORE GIOIOSO DI UN INCONTRO
Si avvicinano le feste di sant’Ambrogio. La comunità parrocchiale si sta preparando a vivere grandi giorni di festa che avranno inizio il 6 dicembre, alle 18, con
il “Discorso alla Città” di Sua Eminenza il Cardinale Angelo Scola, e proseguiranno
fino all’8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione. La Basilica resterà aperta
anche nell’orario del pranzo, ci sarà un mercatino di beneficenza sotto il portico,
l’oratorio offrirà caldarroste, piatti caldi e ristoro…e accoglienza! Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti… se qualcuno vuole dare una mano è il benvenuto!
Per informazioni rivolgersi ai sacerdoti.