Felice Anno Nuovo, 2009!!! - Agostiniani dell`Assunzione

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Felice Anno Nuovo, 2009!!! - Agostiniani dell`Assunzione
alma
ADVENIAT
REGNUM
TUUM
Gennaio 2009, Nr. 1 ( 2 )
PERIODICO DELL’ASSUNZIONE
Editoriale
AGENDA
10 GENNAIO:
Incontro Alleanza
La comunità vi trasmette
i suoi migliori e sinceri auguri
nel nuovo anno.
Felice Anno Nuovo, 2009!!!
AGOSTINIANI DELL’ASSUNZIONE
Via Borgo Pinti, 58
50121, Firenze
Italia
tel. 0552478420
e-mail:
[email protected]
www.assunzionisti.it
Responsabile della pubblicazione:
Fra Florentin Halandut
e-mail: [email protected]
Eravamo quasi 40 000 persone, la maggior parte
giovani, venuti da quasi tutta l’Europa, a partecipare
all’incontro di preghiera organizzato dalla comunità
ecumenica de Taizé. Quest’anno l’incontro si è svolto a
Bruxelles, la capitale europea, dal 29 dicembre al 2
gennaio. Come ogni anno, il titolo dell’incontro era
“Pellegrinaggio di fiducia sulla terra” e come testi per la
riflessione e le preghiere, oltre ai testi biblici, ci era
proposta la lettera scritta dalla comunità di Taizé
all’occasione di un simile incontro per i paesi africani, in
Kenya.
La giornata cominciava nelle parrocchie dove
alloggiavamo (la maggior parte dei partecipanti alloggiava
nelle famiglie) dove era proposto un tempo di preghiera,
nell’ormai conosciuto stile di Taizé, seguito da un momento
di condivisione in piccoli gruppi. Ciò che si viveva in questi
piccoli gruppi, soprattutto al livello delle testimonianze, era
ben più che sufficiente per avere degli elementi di
riflessione lungo la giornata o intenzioni nella nostra
preghiera quotidiana. A mezzogiorno e sera, dopo aver
“condiviso il pane materiale”, mangiando tutti insieme,
partecipavamo alla “condivisione del pane spirituale”,
unendoci nella preghiera. I frutti di queste preghiere non
sono mancati e sicuramente non mancheranno; infatti, una
giovane ragazza, partecipante a quest’incontro, testimonia:
“Questo incontro mi ha ricordato l’importanza di
consacrare alcuni minuti della propria giornata per essere
soli con il Signore, in silenzio, per condividere con lui,
giorno dopo giorno. Grazie, di cuore, per avermi aiutata a
ritrovare me stessa durante questi momenti di riflessione
personale.”
In preghiera siamo entrati anche nel nuovo anno.
Tutti insieme, di diverse nazioni, culture, lingue o
confessione religiosa, a cavallo tra i due anni, eravamo uniti
in preghiera, innalzando lodi al nostro unico Dio. Dopo la
preghiera era proposto un momento di festa e condivisione,
con la partecipazione di tutti i paesi.
L’anno prossimo l’incontro si svolgerà a Poznan,
Polonia, dal 28 dicembre all’1 gennaio 2010.
STORIA
PADRE EMANUELE D’ALZON
- i primi passi nel ministero apostolico Al ritorno in Francia, dopo la ordinazione sacerdotale (1834), padre Emanuele d’Alzon, nonostante gli inviti dei
suoi amici a Parigi, resta fedele alla sua decisione di essere al servizio della sua diocesi di origine, Nîmes, dove resterà
fino alla sua morte. Arrivato nella sua diocesi, si mette subito a disposizione del vescovo e nel 1839 sarà nominato
ufficialmente vicario generale della diocesi di Nîmes e rimarrà in questa funzione fino al 30 settembre 1878. Durante
questi anni (particolarmente fino al 1845, l’anno della fondazione della Congregazione degli Agostiniani
dell’Assunzione) il padre d’Alzon impegnerà tutte le sue forze in varie attività apostoliche:
1. Servizio amministrativo della diocesi: vicario generale, il padre d’Alzon si mette a la disposizione del suo
vescovo nell’amministrazione della diocesi; partecipa ai consigli episcopali, accompagna il vescovo nei suoi viaggi
apostolici, apre scuole cristiane e fa venire nella diocesi varie comunità religiose. Attento alla formazione spirituale e
dottrinale dei futuri sacerdoti, predica ritiri spirituali ai seminaristi. Diverse opere diocesane sono nello stesso tempo
oggetti della sua attenzione e devotamente.
2. Il ministero della predicazione: A parte il lavoro amministrativo, padre d’Alzon gioiva sempre di aver la
possibilità di lavorare per “presentare e difendere la fede”. Volendosi vicino al suo auditorio, già dall’inizio della sua
missione, inizia a predicare in modo particolare durante i tempi di Avvento e Quaresima.
3. Le opere per la formazione dei giovani: Durante i suoi studi, padre d’Alzon aveva sempre manifestato un
interesse per la gioventù e manteneva il ricordo delle esperienze che aveva vissuto a Parigi. La prima opera della quale
si è caricato fu un Corso di istruzione per il catechismo di perseveranza di Nimes, per i grandi alunni del Collegio
Reale con la partecipazione di altri studenti o anche adulti. Con lo stesso scopo creo più tardi l’Opera della gioventù,
attraverso la fusione di due società fondate da lui per gli alunni dalle classi dirigente e lavoratrice. Alla fine del 1837,
d’Alzon può dire che è “il maestro di quasi tutti i bambini da 12 a 15 anni, di Nimes”.
4. Le opere per la formazione degli adulti: Dal 1836 al 1837, padre d’Alzon da ogni lunedì conferenze sulla
filosofia e sulla religione a un pubblico di persone già impegnate sul piano umano e cristiano. Negli ambiti poveri, con
la collaborazione delle suore di Saint Vincent de Paul, dopo aver aperto delle scuole gratuite per i bambini, padre
d’Alzon crea un centro di formazione delle istitutrici e organizza una scuola degli adulti, chiamata anche scuola del
mattino. Si trattava di dare l’istruzione elementare, umana e cristiana, che queste donne, lavoratrici e domestiche, non
potevano acquisire; il loro lavoro quotidiano le obbligava a venire alle 5 del mattino, e ogni martedì, padre d’Alzon
celebrava la Messa e commentava il Vangelo. Varie vocazione religiose sono nate in questi contesti.
5. Le opere di misericordia:
arrivato nella diocesi, padre d’Alzon
riceve dal vescovo in
amministrazione un asilo per i
bambini poveri e orfani, la
Providence (Provvidenza).
Collaborò nello stesso tempo, con
grande ardore, a diverse opere
presente nella diocesi: un Rifugio per
le penitenti, le Conferenze SaintVincent de Paul etc.
Padre Emanuele d’Alzon (in centro, in abito religioso)
in mezzo ad alunni del collegio dell’Assunzione di Nimes
6. Il ministero delle confessioni:
prima di condurre alla santità le
anime generose, padre d’Alzon dava
a chiunque lo chiedeva il sacramento
della penitenza. Ai penitenti che
ritornavano a Dio offriva, con la sua
amicizia, il sostegno della sua
preghiera.
AGOSTINIANI DELL’ASSUNZIONE
SPIRITUALITÀ
Incontro GESÙ sul …
Leggendo EMANUELE D’ALZON
Nimes, il 23 giugno 1840
LAGO DI TIBERIADE
(Mc. 1,14s.; Mt. 4,18s.)
Dio nel Primo Testamento invitò molte volte gli
uomini a “seguirlo”, ascoltarlo o no era
questione di vita o di morte eterna, infatti, si può
essere quaggiù dei “vivi morti”.
Deuteronomio 13.4 «Seguirete il SIGNORE, il
vostro Dio, lo temerete, osserverete i suoi
comandamenti, ubbidirete alla sua voce, lo
servirete e vi terrete stretti a lui».
Gesù, durante i tre anni di vita pubblica, più
volte chiamò uomini e donne a seguirlo,
creando il popolo della Nuova Alleanza, il
Regno di Dio sulla terra, i Cieli Nuovi e la Terra
Nuova, la Chiesa, Famiglia di Dio.
Mt 16. 24 «Allora Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a sé
stesso, prenda la sua croce e mi segua.
Seguimi! Segui “Me”.
Gesù lancia un appello alla libertà dei discepoli
e del lettore, che continuando la lettura e
meditazione del vangelo potrà fare la loro
esperienza.
Senza libertà di scelta nulla accade di
importante e l’uomo vive mosso da meccanismi
inconsci del suo passato, o del presente
fisiologico e culturale.
Il poter decidere è solo la premessa della
libertà.
Aderire a Lui è liberarsi da tutto ciò che ostacola
la libertà di realizzare la propria vita, è la
decisione che ci libera e ci permette di
conoscere Lui e noi stessi.
Ognuno di noi è chiamato a conoscersi alla
Luce dello sguardo di Gesù, della sua Parola e
azione.
Noi non sappiamo accettarci per quello che
siamo, la Luce del suo sguardo d’amore ci
toglie la pretesa di guardare alla realtà con la
nostra sola intelligenza, che sovente è tenebra,
perché vorremmo la realtà in base ai nostri
bisogni, desideri, e la deformiamo.
Ci sentiamo incapaci di realizzarci perché il
confronto con la realtà personale e degli altri è
duro.
Guardare con gli occhi del Signore apre a verità
che non vediamo con i nostri, sia su Dio che
sugli uomini.
“Lampada ai miei passi è la tua Parola”.
Ho bisogno del tuo parere riguardo a una materia di
discussione. Ho predicato due giorni fa, e la predica sembra
esser piaciuta, anche se per motivi totalmente contrari. Una
persona ha trovato che non c’era abbastanza ordine; un’altra ha
trovato che ero di un rigore logico prodigioso; qualcuno ha detto
che la mia predica era molto buona, perché era piena di idee; un
altro che ne aveva troppe. Vorrei quindi sapere cosa ne pensi
riguardo alle idee da mettere in una predica: è meglio che ce ne
siano poche, ben trattate, o un più grande numero un poco
sovrappose?
Penso che oggi dobbiamo seminare e, per questo,
dobbiamo buttare pensieri negli spiriti lasciando loro il compito
di far germogliare il grano; d’altra parte, è incontestabile che c’è
un’ignoranza profonda della religione che obbliga a fare lunghe
spiegazioni delle cose più semplici, se vogliamo esser compresi.
Emanuele d’Alzon
[Lettera del padre d’Alzon a sua sorella, Augustine,
consultandola riguardo alle idee da mettere in una predica che
doveva fare in un pensionato per il ritiro di preparazione alla
Leggendo SANT’AGOSTINO
Non t'invocavo ancora con gemiti affinché
venissi in mio aiuto. Il mio spirito era piuttosto
attratto dalla ricerca e mai sazio di discussioni. Lo stesso
Ambrogio era per me un uomo qualsiasi, fortunato secondo il
giudizio mondano perché riverito dalle massime autorità; l'unica
sua pena mi sembrava fosse il celibato che praticava. Delle
speranze invece che coltivava, delle lotte che sosteneva contro
le tentazioni della sua stessa grandezza, delle consolazioni che
trovava nell'avversità, delle gioie che assaporava nel ruminare il
tuo pane entro la bocca nascosta del suo cuore, di tutto ciò non
potevo avere né idea né esperienza. Dal canto suo ignorava
anch'egli le mie tempeste e la fossa ove rischiavo di cadere.
Non mi era infatti possibile interrogarlo su ciò che volevo e
come volevo.
Caterve di gente indaffarata, che soccorreva nell'angustia,
si frapponevano tra me e le sue orecchie, tra me e la sua bocca.
I pochi istanti in cui non era occupato con costoro, li impiegava
a ristorare il corpo con l'alimento indispensabile, o l'anima con
la lettura. Nel leggere, i suoi occhi correvano sulle pagine e la
mente ne penetrava il concetto, mentre la voce e la lingua
riposavano. Sovente, entrando, poiché a nessuno era vietato
l'ingresso e non si usava preannunziargli l'arrivo di chicchessia,
lo vedemmo leggere tacito, e mai diversamente. Ci sedevamo in
un lungo silenzio: e chi avrebbe osato turbare una
concentrazione così intensa? […] Anche la preoccupazione di
risparmiare la voce, che gli cadeva con estrema facilità, poteva
costituire un motivo più che legittimo per eseguire una lettura
mentale. Ad ogni modo, qualunque fosse la sua intenzione nel
comportarsi così, non poteva non essere buona in un uomo
come quello.
AGOSTINIANI DELL’ASSUNZIONE
TESTIMONIANZE
Le sfide dell’educazione
Pellegrinaggi
- date da notare La comunità sta organizzando due
pellegrinaggi per quest’anno. Per ora facciamo solo
un accenno e nei prossimi numeri vi offriremo più
informazioni (percorso, prezzi, etc). Vi preghiamo
quindi di notare già queste date e trasmetterli ai vostri
conoscenti, se per caso ne sono interessati:
•
Lourdes: dal 11 al 16 agosto, durante la festa
dell’Assunzione.
•
Terra Santa: l’ultima settimana di agosto, le
date sono ancora da definire; con la durata di 8
giorni visitando Nazareth (e dintorni) e
Gerusalemme (e dintorni).
Se desiderate informazioni supplementari, potete
rivolgervi in qualunque momento alla comunità o
scrivendo all’indirizzo mail [email protected].
N come nascite...
Il 26 dicembre 2008, è nato Giovanni, il
secondo figlio di Franca e Carlo Brandini.
Una preghiera per la pace
Tutti siamo, anche minimamente, informati di
cosa succede in alcune parte della Terra. Come
uomini e cristiani, non possiamo rimanere indifferenti
a ciò che accade intorno a noi. Non desideriamo qui
esprimere i nostri pensieri o giudizi a riguardo, ma
invitarvi ad agire nel modo più accessibile e concreto
per noi: pregando. Non dimentichiamo perciò, lungo
la nostra giornata, di pregare per tutto ciò che
succede, dai conflitti militari fino alle crisi di ogni
genere.
Preghiera per l’unità dei cristiani
18-25 gennaio
Dal 18 al 25 gennaio, in tutto il mondo, le
Chiese cristiane celebrano la settimana di preghiera
per l’unità dei cristiani. Durante questa settimana vari
momenti, da conferenze e preghiere, sono proposte in
ogni diocesi. Chi ha la possibilità è invitato quindi a
prenderne atto e parteciparci. Chi non ha invece la
possibilità, per varie ragioni, lo invitiamo a non
dimenticare almeno di fare una preghiera secondo
questa intenzione. Per noi, Assunzionisti, l’unità dei
cristiani è sempre stata al cuore della nostra vita.
Per altre notizie e per informazioni supplementari,
consultate il nostro sito:
www.assunzionisti.it
Essere veri
Il mio lavoro di insegnante (per diversi anni alle
elementari, attualmente alle superiori) mi ha posto di fronte a
quotidiani confronti con me stessa, con gli alunni e i
colleghi. Relazioni talvolta non facili per mancanza di
autenticità.
L’autenticità è una qualità fondamentale e preziosa
compagna di viaggio per un educatore. E’ l’autenticità che
consente di costruire relazioni educative positive.
Nel percorso educativo l’educatore si “scopre” in
prima persona come colui che per primo decide e mostra chi
è e dove sta andando. Prima di trasmettere nozioni
l’educatore diventa colui che mostra che la vita, nonostante
tante ombre, è bella e vale la pena viverla pienamente.
L’incontro con il “sapere” diventa un viaggio
affascinante sulle tracce di tantissimi uomini e donne che ci
hanno lasciato sin dai tempi antichi testimonianze preziose in
tutti i campi della conoscenza.
L’educatore accoglie benevolmente e con sapienza
ciascun alunno e lo accompagna in un viaggio affascinante e
impegnativo.
Guardare diritto e lontano
Ciò che conta in una relazione educativa è aiutare
l’alunno a rivolgere lo sguardo fiducioso verso la meta,
l’obiettivo da raggiungere .
Per i piccoli si tratterà di imparare a leggere e scrivere,
per i più grandi sapersi orientare consapevolmente in questa
società sempre più complessa.
L’educatore deve mettersi “dalla parte dell’altro “, per
tentare di comprenderlo, ma anche per capire come l’altro
percepisce e giudica
gli atteggiament i
dell’educatore nei
suoi riguardi.
C h e
s i a
genitore, insegnante o
qualsiasi altro, un
educatore disponibile
a crescere lui stesso
nella
r e la z io n e
educativa dona una
grande ricchezza, la
forza contro ogni
paura per procedere
alle vere conquiste.
Annalisa BIFULCO
AGOSTINIANI DELL’ASSUNZIONE
Annalisa e Maria Glaidis