lettera finale-1 - Unione Reno Galliera

FRONTESPIZIO PROTOCOLLO GENERALE
REGISTRO:
Protocollo generale
NUMERO:
0030902
DATA:
01/04/2015
OGGETTO:
Relazione finale degli interventi a seguito dell’episodio collettivo verificatosi a
Poggetto.
SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE DA:
Luciana Prete
DATI DI FASCICOLAZIONE:
[376-500/2015] DSP P 15-03-01 Pareri e provvedimenti
CLASSIFICAZIONI:
[15-03-01] Pareri e provvedimenti
DOCUMENTI:
File
Hash
PG0030902_2015_Lettera_firmata:
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L'originale del presente documento, redatto in formato elettronico e firmato digitalmente e' conservato a
cura dell'Azienda USL di Bologna secondo normativa vigente.
Ai sensi dell'art 3 c4-bis Dlgs 82/2005 e s.m.i., in assenza del domicilio digitale le amministrazioni
possono predisporre le comunicazioni ai cittadini come documenti informatici sottoscritti con firma digitale
o firma elettronica avanzata ed inviare ai cittadini stessi copia analogica di tali documenti sottoscritti con
firma autografa sostituita a mezzo stampa predisposta secondo le disposizioni di cui all'articolo 3 del Dlgs
39/1993.
Dipartimento di Sanità Pubblica
Area Igiene e Sanità Pubblica
Unità Operativa Complessa Igiene e Sanità Pubblica Pianura
Al Sindaco del Comune di San Pietro in
Casale
[email protected]
ia.bo.it
Al Dirigente Scolastico dell' Istituto
Comprensivo
I.C. Di San Pietro In Casale
[email protected]
Rita Ricci
Area Dip.le Promozione della Salute
Donna e Bambino
Berardina Colaiuda
UOS Pediatria Territoriale OVEST
OGGETTO:
Relazione finale degli interventi a seguito dell’episodio collettivo verificatosi a Poggetto.
Come da accordi, a conclusione degli interventi, si inoltra la relazione complessiva relativa al recente
episodio collettivo di gastroenterite che ha interessato a fine marzo la Scuola Elementare “Gianni Rodari”
di Poggetto.
Dopo aver ricevuto anche gli ultimi esiti analitici, pervenuti nel pomeriggio del 31 marzo, siamo in grado di
confermare definitivamente che si è trattato di un episodio collettivo di gastroenterite virale da Noroviru
s, non correlabile agli alimenti consumati nella mensa scolastica.
Peraltro, come già anticipato, il virus in questione è molto diffuso ed è frequentemente responsabile di
gastroenteriti sia infantili che dell’adulto, che si possono manifestare in forma sporadica (casi
apparentemente isolati) o epidemica all’interno di collettività (come nel caso in questione); l’infezione una
volta risolta (senza necessità di terapie specifiche oltre all’idratazione e alla dieta) non lascia complicanze.
Per evidenziare gli elementi che hanno condotto a tali conclusioni si riprende e completa la sintesi degli
interventi disposti dall’UO Igiene e Sanità Pubblica Pianura in collaborazione con i Veterinari e la Pediatria
territoriale dell’AUSL, in costante collegamento con la Scuola e l’Amministrazione comunale.
Il 19 marzo è pervenuta una segnalazione, da parte di un cittadino, del fatto che numerosi bambini di
una classe della Scuola Elementare Rodari di Poggetto avevano manifestato sintomatologia
gastroenterica con sintomi caratterizzati soprattutto da vomito ed in alcuni casi diarrea.
La segnalazione proveniva da un genitore il cui figlio non aveva sintomi ma sono state avviate il giorno
stesso opportune verifiche interne ed esterne, per valutare le caratteristiche e la dimensione
dell’episodio e per poter verificare un’eventuale correlazione con il consumo di alimenti. Nello specifico,
Dipartimento di Sanità Pubblica
U.O.C. Igiene e Sanità Pubblica Pianura
Via Libertà, 45 40016 S.Giorgio di Piano
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l’UOS Profilassi malattie infettive pianura non aveva ricevuto alcuna segnalazione (la cosiddetta “denuncia
di malattia infettiva”) di sospetta tossinfezione alimentare relativa a bambini della Scuola Rodari; comunque
sono stati successivamente interpellati pediatri di libera scelta del territorio che hanno riferito di una diffusa
presenza di gastroenteriti, in corso da almeno una decina di giorni, verosimilmente virali, con insorgenza in
giorni e territori diversi.
Il 20 marzo, insieme alla Pediatria territoriale, acquisiti gli elenchi dei bambini di tutta la scuola, sono state
avviate le interviste epidemiologiche alle famiglie, raccogliendo informazioni sulla presenza o meno di si
ntomi ed, in caso affermativo, sulle caratteristiche degli stessi, data, ora di insorgenza e durata. A tutti,
malati e sani, veniva chiesto anche quali alimenti del menù scolastico fossero stati consumati (per
poter calcolare i tassi di attacco e i rischi relativi rispetto ai diversi alimenti consumati).
Non escludendo a priori la correlazione con i pasti, in attesa di completare tutte le interviste, con il
contributo della Dirigente scolastica sono state raccolte informazione relative alle altre Scuole dell’Istituto
Comprensivo servite dallo stesso Centro pasti, rilevando assenze corrispondenti alla media stagionale,
senza picchi particolari, a differenza di quanto occorso a Poggetto. Inoltre, non sono stati segnalati altri
casi a carico di utenti sensibili, anche anziani, serviti dallo stesso centro pasti.
Nella stessa giornata del 20 marzo sono stati avviati i controlli (sopralluogo ispettivo e campionamento)
presso il Centro Produzione Pasti Se.R.A. di San Pietro in Casale e presso il terminale all’interno della
scuola stessa.
Sono stati prelevati 4 campioni di alimenti: purè, arista, parmigiano reggiano e grana padano presenti nel
pasto del 18 marzo.
Nonostante le condizioni igieniche di entrambe le strutture siano risultate conformi, visto il caso specifico, si
è prescritto un intervento di sanificazione straordinaria presso i locali cucina e refettorio della scuola.
Nessuno fra gli addetti alla preparazione ed alla distribuzione dei pasti presentava sintomi né li riferiva per i
giorni precedenti.
Nei giorni successi sono proseguite le interviste alle famiglie, arrivando a definire meglio la dimensione
dell’episodio e a formulare ipotesi più precise: è emerso che complessivamente 56 bambini hanno avuto
sintomi gastrointestinali (caratterizzati soprattutto da vomito e crampi addominali ed in alcuni casi anche
da diarrea e febbre). Nella maggior parte dei casi la sintomatologia era in via di risoluzione, ma è emerso
anche qualche caso all’interno delle famiglie, verificatosi nei giorni precedenti la segnalazione ed altri, più
numerosi, nei giorni successivi (verosimilmente casi secondari). Nessun alimento è risultato avere un
rischio relativo significativamente diverso rispetto ad un altro.
Sono risultate inoltre ammalate anche 3 insegnanti (2 in contemporanea coi primi casi, la terza
successivamente come probabile caso secondario).
Ai fini diagnostici, alcune famiglie avevano già ricevuto dal medico curante richiesta di accertamenti
laboratoristici, in particolare per coprocoltura (esame che ricerca batteri patogeni nelle feci); poiché gli
elementi acquisiti con le prime interviste orientavano fortemente verso un’origine virale, per poterne avere
la certezza sono stati presi specifici accordi con il Laboratorio di Virologia dell’Azienda Ospedaliera
S.Orsola-Malpighi per la ricerca di Norovirus. Tale ricerca infatti non è prescrivibile routinariamente né
prenotabile a CUP e richiede l’utilizzo di contenitori diversi da quelli utilizzati per le coprocolture. La
possibilità di tale esame nonché le modalità di raccolta e conferimento erano state comunicate alle famiglie
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contattate a partire da venerdì 20 marzo sera, cioè non appena avuta conferma della fattibilità da parte del
Laboratorio. Il 23 marzo ci sono stati recapitati 12 campioni specifici per la ricerca del Norovirus, provenienti
da bambini di classi diverse (anche grazie alla fattiva collaborazione di un genitore), e da noi consegnati al
Laboratorio virologico del Sant'Orsola.
Gli esiti ci sono stati anticipati preliminarmente la sera del 23, formalizzati il 25 e da noi trasmessi
direttamente agli interessati. Gli esiti hanno evidenziato la presenza di Norovirus in 4 campioni,
provenienti da bambini appartenenti a classi differenti. Tale dato, apparentemente numericamente
esiguo, è sufficiente per confermare che tutti i casi correlati sono, con ogni probabilità, determinati dallo
stesso virus. Per la “definizione di caso”, infatti,
è sufficiente la presenza di sintomi specifici e la
correlazione con almeno un caso confermato; si precisa, come comunicato anche ai diretti interessati, che
anche la presenza di alcuni campioni negativi in soggetti sintomatici indica che al momento dell’analisi il
virus era già stato eliminato dall’organismo (poiché ovviamente non è stato possibile raccogliere i campioni
al momento dell’insorgenza dei primi sintomi). A ulteriore conferma, non sono pervenuti esiti di coprocolture
(di bambini o di personale addetto alla ristorazione) che evidenziassero la presenza di patogeni diversi.
Per condurre l’indagine a 360 gradi, pur non essendo in presenza di sintomi che potessero far ipotizzare
salmonellosi, il Responsabile dell'UO Veterinaria ha effettuato un sopralluogo che ha confermato le buone
condizioni e modalità di gestione delle galline presenti nell'area cortiliva della scuola.
Gli esiti analitici relativi agli alimenti, comunicatici il 31 marzo in forma completa dal Laboratorio
dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, e che verranno trasmessi al Gestore della Mensa e
all’Amministrazione Comunale, hanno escluso l’implicazione di Stafilococchi coagulasi positivi,
Enterotossina stafilococcica, Bacillus cereus e Norovirus per tutti gli alimenti prelevati riferiti al pasto
del 18 marzo.
Confidiamo che gli elementi esposti contribuiscano a collocare l’episodio nella giusta dimensione e a
consolidare il clima sereno, di fiducia reciproca e di comunicazione leale che abbiamo potuto apprezzare fin
dai primi giorni all’interno della scuola e con le famiglie interpellate.
Cordiali saluti
Firmato digitalmente da:
Luciana Prete
Responsabile procedimento:
Luciana Prete
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