La Rubbettino nasce nel 1972 grazie ad una intuizione di Rosario

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La Rubbettino nasce nel 1972 grazie ad una intuizione di Rosario
La Rubbettino nasce nel 1972 grazie ad una intuizione di Rosario Rubbettino, giovane segretario di Scuola
Media che, animato dalla passione per la carta stampata, decide di lasciare “
il posto sicuro”per lanciarsi in
questa iniziativa imprenditoriale.
Gli inizi dell’
attività non sono però facili. Il luogo in cui Rubbettino opera è una zonaa carattere
prevalentemente agricolo, priva di strutture e di personale specializzato. La mancanza di collegamenti rapidi
col resto d’
Italia e l’
inefficienza degli uffici pubblici fanno sembrare impossibile la sfida intrapresa. Il primo
volume di 600 pagine, interamente stampato a piombo, è un libro di filosofia. La tipografia non haancora
una linotypee per la composizionebisogna affidarsi ad unalinotypia di Cosenza. Maè presto chiaro che la
linotype, considerata a quel tempo un’
attrezzatura tipografica d’
avanguardia, bisogna averla e, a rate, ne
viene acquistata una.
Nel 1976 l’
azienda si dota di un primo vero e proprio stabilimento industriale (destinato ad opere di
ampliamento ogni due anni) fornito di nuove tecnologie: le linotype fanno posto ai primi sistemi di
composizione elettronica, il piombo fa spazio alla stampa offset. Arrivano i primi videoimpaginatori e con
essi la prima fotounità, i tavoli per il montaggio delle pellicole, i torchi, le prime macchine da stampa offset.
Lo stabilimento però, nonostante gli ampliamenti, diventa presto insufficiente per le nuove esigenze. Viene
cosìprogettato un nuovo impianto di circa 12 mila m2 che verrà completato alla fine del 1999.
Con il nuovo stabilimento, la Rubbettino incrementa anche il proprio parco macchine offset. Alla tipografia
vengono affiancati un reparto di prestampa e il reparto di legatoria e allestimento.
Negli anni successivi l’
azienda cresce ancora inserendosi anche nel mondo della cartotecnica e della stampa
su rotativa.
Parallelamente all’
aziendagrafica cresce la casa editrice omonima che oggi ha raggiunto un’
importanza di
livello nazionale e che annovera tra i suoi collaboratori prestigiosefirme del mondo del giornalismo, della
politica, dell’
economia e dell’
accademia.
La scommessa imprenditoriale di Rosario Rubbettino è stata quella non solo di far fiorire e affermare la
propria azienda, ma di far sviluppare un’
intera realtà locale legando la crescita economicadella propria
impresa a quella materiale e sociale del territorio in cui essa opera.
Giulio Sapelli, ricordando il suo incontro con Rosario Rubbettino, ha scritto: “
qui ho ritrovato gli ideali
olivettiani della mia giovinezza[…] In libreria incontro i libri Rubbettino e sulla carta geografica scopro che
Soveria Mannelli è su su, abbarbicata sulla Sila e che in mezzo allo sfasciume pendulo di cui Giustino
Fortunato mi parlava sempre dai suoi libri, un manipolo di pazzi (nel senso sapienziale greco del termine),
contro quello sfasciume lottava”
.