Serbia - Progetto Arredo-Legno - Ministero dello Sviluppo Economico

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Serbia - Progetto Arredo-Legno - Ministero dello Sviluppo Economico
Progetto Arredo-Legno/Serbia
Studio di prefattibilità
STUDIO DI PREFATTIBILITA’
ARREDO/LEGNO – SERBIA
Roma, Luglio 2008
Indice
Premessa : Scopo e limiti dello studio di pre fattibilità
4
Parte Prima – La situazione interna ed estera del settore
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1 Mercato del cluster
1.1 Il prodotto e la strategia commerciale
1.2 Il mercato italiano
1.3 Il mercato estero
2 Il Processo
2.1 L’acquisto di materie prime
2.2 La segagione e le prime lavorazioni
2.3 Le lavorazioni finali del cluster
2.4 Le attività della società di gestione del cluster internazionale
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Parte Seconda – Il progetto di internazionalizzazione
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1 Fasi di sviluppo del progetto
1.1 Prima fase del progetto
2 La scelta del paese partner nella prima fase
3 La scelta delle imprese che costituiscono il Cluster e la filiera italiana
4 La struttura internazionale delle imprese italiane
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Parte Terza – Accordi di collaborazione italo-serbi
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1 Principi su cui fondare la collaborazione internazionale
2 Proposta italiana di costituzione della filiera italo-serba
2.1 Le prime lavorazioni
2.1.1 Segheria, essiccazione,scorniciatura
2.1.2 Derulatura (peeling, sfogliatura)
2.1.3 Tranciatura
2.2 Piattaforma logistica e di controllo
2.3 Unità di assistenza tecnica pre-post vendita-show room
2.4 Società di gestione del cluster internazionale
3 Filiera italo-serba e accordi condivisi dalle due parti
4 Agevolazioni locali e sistema fiscale per le imprese in Serbia
4.1 Incentivi finanziari
4.2 Sistema fiscale e incentivi
5 Sistema di trasporti
5.1 L’importanza delle vie d’acqua
5.2 Le strade e le ferrovie
6 – Sistema assicurativo e bancario
6.1 I rischi connessi all’operazione
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6.2 Le banche presenti in Serbia
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Parte quarta - La nuova iniziativa e il suo avviamento
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1 finalità della quarta parte dello studio
2 La società di scopo e la cantierabilità del cluster
3 La presentazione del progetto alle banche e l’avviamento del ciclo
di vita della iniziativa
4 Come finanziare lo studio di fattibilità
5 Opportunità di finanziamento dell’iniziativa
5.1 La partecipazione di Simest (L 100/90) e del Fondo unico di
Venture Capital (L 296/06) al capitale della nuova iniziativa
5.2 Il finanziamento agevolato per le operazioni di penetrazione
commerciale all’estero (L394/81)
5.3 Agevolazione dei crediti all’esportazione (DL 143/98)
5.4 Linee di credito a imprese estere per l’acquisto di macchinari italiani
5.4.1Linea di credito agevolato del Governo italiano per le PMI serbe 65
6 Esempio di finanziamento della iniziativa allo studio e i rischi connessi
6.1 I soci privati
6.2 Lo studio di fattibilità
6.3 La società di gestione della filiera italo-serba
6.3.1 Flessibilità del modello e riduzione dell’impegno iniziale
6.4 La copertura dei rischi diversi connessi alla iniziativa
7 Considerazioni finali
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Appendice –
8 Altre informazioni sul paese partner, utili allo studio
8.1 Foreste – Proprietà tipologia e certificazione del legname
8.2 Industria locale del legno e dell’arredo
8.3 Gli scambi internazionali della Serbia nei primi 9 mesi 2007
8.4 Collaborazione con l’Italia e i paesi dell’area
8.5 Costi operativi e di trasporto
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Allegato – Indagine originale – Wood and Forniture Industry in Serbia
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Premessa : scopo e limiti dello studio di pre fattibilità
L’aggregazione in cluster di più PMI esistenti, è una fra le molteplici modalità
di internazionalizzazione di singole imprese.
Le ragioni che giustificano l’adozione di questa tecnica possono essere le più
varie; qui possiamo riassumere brevemente le nostre: le PMI aventi un
potenziale innovativo di un territorio, si aggregano allo scopo di dare vita ad una
nuova struttura internazionale; partecipando alla quale ciascuna di esse potrà
agganciare il processo di sviluppo dei commerci mondiali. Il nucleo fondatore,
composto dalle PMI di settore del territorio, garantisce nel tempo lo sviluppo
del potenziale innovativo che risiede in tutte le singole imprese che partecipano
al cluster”.
Considerato
quanto
sopra,
l’azione
pilota
di
“Tutoraggio
per
l’internazionalizzazione” realizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico
(MISE) in collaborazione con la Simest S.p.A., si pone come obiettivo quello di
promuovere e, dove possibile, partecipare a costruire detta struttura, o “veicolo”,
affiancando le PMI innovative nel processo di identificazione, condivisione e
verifica del modello di business più idoneo per inserirsi sul mercato
internazionale. Il tutoraggio termina a questo punto, quando la proposta di
collaborazione internazionale è stata individuata, e la sua realizzabilità
verificata.
Per un cluster di imprese, lo scopo progettuale condiviso costituisce la base su
cui si costruisce il business da svolgere in comune.
Identificata e condivisa l’idea progettuale fra gli imprenditori, l’attività di
Tutoraggio si ripromette di verificare, per le istituzioni e con gli imprenditori
selezionati,
la reale esistenza delle condizioni di pre fattibilità dell’idea
condivisa (progetto di larga massima e i partner disposti a realizzarlo).
Il primo passo, pertanto, dell’azione di Tutoraggio è diretto a fornire, alla
aggregazione di PMI, elementi e informazioni utili per poter valutare l’ipotesi
progettuale internazionale attorno alla quale costruire la corretta aggregazione.
Quindi, si operano le scelte sulla base: a) delle caratteristiche tecnico-finanziarie
specifiche delle singole imprese che compongono la filiera; b) delle situazioni
attuali e prospettiche del settore in cui esse operano; c) dei flussi commerciali
mondiali che individuano le aree dove localizzare le strutture che gestiscono per
le imprese il business internazionale.
In fine si effettuano le verifiche di realizzabilità presso le controparti
istituzionali pubbliche e private coinvolte nel processo. Di fatto, nei Paesi esteri,
le amministrazioni pubbliche centrali hanno un peso determinante nei processi
autorizzativi, come ad esempio: concessioni di permessi e nulla-osta, vincoli
doganali, etc. Tutto ciò rende complesso e costoso alle singole imprese private,
acquisire le informazioni necessarie per effettuare le proprie scelte di
investimento. In molti casi é opportuno condividere con le autorità pubbliche
estere accordi ad hoc, diretti a stabilire le soluzioni più idonee per garantire un
regolare svolgimento delle attività e la salvaguardia degli investimenti delle
imprese.
Sulla base delle predette considerazioni, il presente documento illustrerà: le
analisi preliminari svolte per aiutare le imprese a definire: lo scopo comune
progettuale; l’ipotesi operativa della filiera internazionale del settore legnoarredo condivisa; il Paese estero scelto per collaborare alla realizzazione della
filiera; la struttura operativa e gli accordi tra gli attori che rendono cantierabile il
progetto.
Lo studio costituirà una proposta attraente per quegli investitori che ricercano
iniziative con buone prospettive di sviluppo e redditività, siano essi del settore o
meno. Lo scopo del MISE è proprio quello di fornire alle imprese un aiuto per
realizzare uno Studio di pre fattibilità CANTIERABILE, ovvero presentabile a
investitori e/o specialisti di cluster venture. L’apporto del MISE, in questo caso,
consiste nella fornitura gratuita alle imprese di professionalità e competenze in
materia di montaggio e verifica ( preliminary due diligence) di investimenti
internazionali di cluster di PMI.
L’innovazione tecnologica, la qualità dei processi e dei prodotti, le capacità
imprenditive del cluster, se vengono sommate alle competenze di un soggetto
privato esperto di cluster venture internazionale (privati di settore e/o fondi di
private equity ), rendono il progetto BANCABILE. Il progetto infatti sarà tale,
quando esistono i partner che garantiscono sia le competenze di gestione della
nuova iniziativa che quelle imprenditive del cluster. Quando ciò si realizza
inizia il processo di internazionalizzazione delle imprese aggregate (early stage)
con lo Studio di Fattibilità
del
Nuovo Modello di Business. Una volta
consolidato il nuovo modello di business, le imprese del cluster e la società che
lo rappresenta sono inseriti a tutti gli effetti nel mercato internazionale.
MISE e Simest possono partecipare alle nuove iniziative, realizzate all’estero sia
dalla società di scopo del cluster, che dalle singole imprese italiane. Le modalità
di partecipazione di Simest e MISE alle imprese all’estero sono esemplificate in
un apposito capitolo dello Studio.
PARTE PRIMA – La situazione interna ed estera del
settore
1 - Il mercato del cluster
Abbiamo esposto in premessa le condizioni che permettono alle nostre imprese
di eliminare i limiti dimensionali, strutturali e gestionali che caratterizzano le
singole PMI.
Possiamo ora, a ragione, considerare il mercato del cluster senza vincoli di
spazio, e l’internazionalizzazione come inserimento del cluster in posizione
competitiva nel processo di sviluppo del commercio mondiale.
Pertanto, a differenza di quanto si considera nei progetti di investimento delle
iniziative singole che svolgono una porzione di attività del ciclo produttivo su
mercati limitati, il cluster deve fare in modo che tutte le attività comprese nella
catena del valore dei propri prodotti, siano competitive a livello internazionale.
La competizione internazionale condiziona le scelte del nostro cluster e
stabilisce le priorità da assegnare ai mercati . Il mercato dell’iniziativa è quello
in cui si realizzano le condizioni migliori e il cluster raggiunge il suo scopo.
Nello studio di pre fattibilità ci rifacciamo alle analisi svolte da fonti autorevoli
di settore: associazioni di categoria, società di ricerche di settore, pubblicazioni
specialistiche, e interviste a imprenditori e professionisti del campo.
Se analizziamo i diversi fattori di convenienza e incrociamo i flussi degli degli
scambi, ricaviamo le aree di maggiore interesse per i nostri prodotti e per il loro
sviluppo nel tempo (ved. fig. 2). All’interno delle aree di maggior interesse va
scelto il paese ritenuto più affidabile e disponibile per una collaborazione
internazionale durevole, in cui localizzare la piattaforma di area
La verifica “all’ultimo minuto” dei fattori di convenienza e competitività
dell’investimento, sono stati eseguiti in progress dagli esperti del team di
progetto, nel corso dei contatti diretti con le istituzioni, gli esperti e le imprese
dei paesi con cui si vuole collaborare.
Fig. 2 – Flussi commerciali dei prodotti della filiera
internazionale
1 Area centro
e sud est
Europeo
Filiera
italo – serba
2 Area
Nord africana
e M. orientale
Filiera
ItaloTunisina
Cluster PMI ital.
Filiera
italo - cinese
4 Area
orientale
Filiera
Italo - USA
3 Area
nord
americana
Sebbene sottoposto ad accelerazioni di cambiamento, cui occorre adeguarsi in
tempo utile, esperti di settore prevedono che nel prossimo ML Termine il
sistema legno arredo-casa, a livello mondiale
presenterà, nelle aree
rappresentate in figura, un trand di crescita mediamente dell’ordine del 9-10%
annuo. L’ampio insieme geografico coinvolto dal progetto, presuppone che il
gestore del progetto, per inserirsi nei flussi commerciali mondiali di fig. 2,
possieda le competenze per attivare collaborazioni internazionali di alto
contenuto innovativo e per collegare in rete le attività produttive e i servizi di
fig. 1. Le aree di maggior interesse rappresentate nello schema, sono servite, ai
fini della pianificazione di MLT di progetto , da piattaforme attraverso le quali il
Gruppo potrà scambiare prodotti e servizi . Le principali aree di sviluppo del
mercato si confermano essere: l’UE, l’area orientale e la CSI.
Il nord America è un mercato ricco e di “tendenza”, che va’ presidiato
comunque, difficile da mantenere, ma che le imprese che partecipano alla nostra
filiera sono in grado di gestire. L’attuazione del piano industriale della filiera,
prevede la costituzione della prima piattaforma internazionale in Serbia, dove le
imprese italiane potranno acquisire legname da zone temperate, ottimizzarne la
trasformazione e la distribuzione utilizzando il patrimonio innovativo italiano e
le risorse del territorio serbo.
In una fase successiva del piano, alle essenze temperate, dovranno essere
aggiunte quelle tropicali, il cui acquisto, trasformazione e distribuzione, avranno
base e filiere in Africa e Asia, e completeranno la disponibilità di legname di
ogni tipo in cambio di prodotti e innovazione. Come per la filiera italo serba la
localizzazione migliore delle piattaforme, oggi indicata in funzione delle fonti di
materia prima e dei mercati di sbocco, in fig. 2, sarà analizzata più
profondamente e verificata via via che si realizzano le fasi del progetto
1.1 – Il prodotto e la strategia commerciale
Le Associazioni di categoria promuovono insieme ad altre associazioni di
settore convegni finalizzati a trattare l’argomento dei “nuovi modelli di business
per il sistema legno-arredo” che , nella concezione ormai caratterizzata nel
modello italiano di abitare vede, sempre più integrato il settore del legno-arredo
a quello delle costruzioni. L’architettura e il design devono operare integrando
l’arredo all’edilizia, per imporre sempre più nel mondo l’italian lifestyle.
La ragione di questa scelta è una logica conseguenza del lavoro che la nostra
industria del legno-arredo ha già svolto, a livello internazionale, per imporre un
modello di abitare italiano, che occorre ora supportare e rafforzare con
programmi di sostegno all’innovazione e agli investimenti internazionali.
Questo nuovo modello di business coinvolge un insieme di soggetti, istituzioni e
progetti, ovviamente distribuiti nel contesto internazionale, a partire dal sistema
delle imprese. Ed è proprio in questa prospettiva che si deve sviluppare la nostra
filiera per contribuire a raggiungere il fine comune del nuovo modello di
business del settore. Un numero di PMI si unisce per affrontare il mercato
internazionale e competere con il suo know how esclusivo: l’italian lifestyle.
Abbiamo precisato le peculiarità del prodotto italiano da promuovere, e ora
dobbiamo ricercare le particolari caratteristiche delle imprese dei nostri territori,
che devono essere inserite nel processo di sviluppo internazionale dell’abitare
italiano.
Analizzando l’universo delle imprese meridionali italiane attraverso le banche
dati, emerge la sproporzione tra nord e sud del rapporto popolazione residente e
imprese del settore legno-arredo ( nel sud e nelle isole vi è il 5% delle imprese).
Dall’analisi emerge altresì che nello stesso territorio le grandi imprese
internazionali del settore sono soltanto due . La causa di questa situazione di
squilibrio è però dovuta in generale a fattori oggettivi, come la lontananza del
territorio dalle fonti di materia prima e dai mercati ricchi dell’Europa dell’ovest.
Le imprese del nord, vicine alle fonti di approvvigionamento delle materie prime
e ai mercati di vendita dei prodotti, hanno invece raggiunto nel tempo un
notevole grado di sviluppo.
Preoccupante per le due province di Bari e Matera, presenti fra quelle italiane
esportatrici di mobili, la riduzione del 25% circa del loro export nel 2006
rispetto al 2005.
Oggi le cause generali di squilibrio tra nord e sud sono venute meno, e i territori
meridionali hanno molte più opportunità di prima, almeno pari a quelle che
l’industria del nord aveva prima del suo sviluppo.
L’economia
italiana
del
settore
trarrebbe
beneficio
dalla
maggiore
industrializzazione del settore nei territori meridionali, in due modi: a) le fonti
aggiuntive di acquisto di materie prime consentiranno alle imprese meridionali
di integrare le produzioni delle imprese del nord a costi competitivi; b) le
imprese meridionali, sviluppandosi, miglioreranno la distribuzione di prodotti
finiti non meridionali sul proprio territorio, e renderanno più competitiva la
distribuzione di questi prodotti verso i paesi del sud-est Europa, del nord Africa
e del medio oriente, a loro più vicini.
Per internazionalizzarsi le imprese del sud opereranno integrandosi nel sistema
italiano esistente rafforzando e promuovendo l’italian lifestyle.
Da tutto quanto sopra emerge che questa strategia di internazionalizzazione per
cluster, consente di agevolare un maggior numero di PMI, e di utilizzare un
aiuto pubblico innovativo (assistenza professionale) e concreto indispensabile
per sostenere il nuovo modello di business integrato che le associazioni stanno
realizzando per sostenere la sfida della concorrenza mondiale.
1.2 - Il mercato italiano
Il continuo sviluppo che ha caratterizzato il settore per tanti anni in Italia si è
interrotto nel 2005/6 (ved tab.1). L’analisi di settore avrebbe evidenziato una
serie di ragioni che hanno agito, sia sulle esportazioni italiane che sui consumi
interni, e che possiamo riassumere brevemente così: 1) la stasi dei mercati
tradizionali europei; 2) la concorrenza dei paesi dove le imprese europee hanno
delocalizzato le produzioni; 3) la grande distribuzione di prodotti standardizzati
e fai-da-te in mano a catene straniere.
Tabella 1- sistema legno-arredo (M.ni)
Descrizione
2004
2005
2006
Fatturato alla produzione
38.076
36.957
38.070
Esportazioni
12.328
11.958
12.653
Importazioni
5.772
6.019
6.820
Saldo eximp.
6.556
5.939
5.834
31.519
31.018
32.236
Consumo interno apparente
Export/fatturato %
32,4
32,4
33,2
Addetti
412.403
409.749
409.826
Imprese
83.084
81.023
79.344
Questa crisi è avvenuta in controtendenza con l’andamento del mercato
mondiale del legno-arredo, dove il consumo di prodotti e di legname, è in
continua crescita.
L’industria italiana ha reagito con l’innovazione , il design, e la diminuzione dei
margini ma, sul terreno dell’internazionalizzazione, non ha potuto opporre
iniziative capaci di contrastare la concorrenza e cogliere le nuove opportunità.
Come si sa le nostre imprese sono prevalentemente di modeste dimensioni,
presentano strutture insufficienti per imporre all’estero il nostro prodotto,
vendono
tecnologia
e
non
know
how,
delocalizzano
senza
potersi
internazionalizzare.
Abbiamo perso mercato di fronte ad una competizione internazionale decisa e
forte, a cui va opposta una risposta innovativa, di peso e qualità, che coinvolga
le imprese e le istituzioni su progetti e settori integrati. Questo monito, lanciato
dalle associazioni degli imprenditori all’inizio di quest’anno, è già stato
trasformato in azione di promozione di” un nuovo modello di business” originale
per l’impresa italiana, dove i due settori, Arredo e Costruzioni, si integrano per
affrontare la competizione mondiale. Questo approccio allo sviluppo
sprovincializza l’azione delle imprese ponendo l’accento sull’italian way of
living come scopo del sistema nazionale del settore. In sede istituzionale si
constata finalmente il sorgere di una volontà di favorire l’integrazione delle
imprese del settore nel contesto nazionale per reagire alla competitività estera. Il
tutoraggio è una prima risposta che il MISE e la Simest stanno dando in tema di
internazionalizzazione per concorrere a questo sforzo di innovazione.
La domanda di manufatti in legno nel mondo è in continua crescita (fonti
autorevoli indicano una crescita del 9-10% annuo). Le nostre imprese hanno
dato un notevole contributo alla creazione di nuovi semilavorati a base di legno,
realizzando miglioramenti nell’impiego della materia prima e nella salvaguardia
dell’ambiente. Tuttavia il consumo di legno in Italia è passato dal 1999 al 2006
da 0,09 mc. per abitante a 0,13 mc. per abitante, e aumenterà nel 2010 fino a
0,18 mc.. Praticamente il consumo nazionale raddoppierà in 20 anni, con un
tasso di crescita crescente. L’Italia è il quarto produttore mondiale (10% del
totale) e il maggior esportatore in assoluto ( 20% del commercio mondiale) è
facile calcolare il beneficio per la nostra economia se fossimo in grado di non
perdere le posizioni già acquisite.
La UE ha promosso una road map per incentivare il consumo di legno e derivati
nelle costruzioni perché, assieme ad altri benefici ( leggerezza, sicurezza,
durabilità, ecc.),
migliora la conservazione del carbonio e l’ambiente. La
continua attenzione alla cura dei boschi in Europa, incrementa la resa delle
foreste
e la disponibilità di risorsa.
Ogni anno nel nostro continente la
superficie netta delle foreste è in continuo aumento, e già oggi si taglia solo il
65% della crescita annua disponibile . La integrazione dei paesi europei e delle
normative di salvaguardia dell’ambiente, agevolano la creazione di un habitat
dove l’impiego del legno si integrerà sempre più alle costruzioni .
Quanto sopra è sufficiente a giustificare, sia l’impegno verso l’adozione di un
nuovo modello di business basato sull’integrazione dei due settori, sia
l’innovazione in campo internazionale volta a cogliere le opportunità di sviluppo
che tale processo porterà al nostro sistema.. L’aggregazione di PMI in filiera
internazionale e la integrazione dei settori legno-costruzioni, generano un
rafforzamento dell’italian lifestyle a salvaguardia del nostro k/h,
sia
sul
mercato nazionale in risposta all’invadenza delle produzioni estere, che sul
mercato internazionale eliminando le facili imitazioni del “singolo pezzo o
macchina”.
In campo nazionale le PMI delle regioni meridionali presentano due punti deboli
fondamentali che ostacolano il loro inserimento in condizioni di competitività
nel sistema produttivo italiano. Il primo riguarda l’approvvigionamento delle
materie prime e il secondo le insufficienti competenze tecnologiche del
prodotto.
Il primo limite impedisce alle imprese meridionali di competere con la
concorrenza, per lo sviluppo nel territorio di lavorazioni di semilavorati e finiti
per le imprese più avanzate del paese. Il secondo ostacolo impedisce di
concorrere a razionalizzare la distribuzione sul territorio meridionale di prodotti
finiti di imprese nazionali.
In breve la disponibilità di legname a condizioni competitive permetterebbe alla
PMI meridionale di partecipare al processo produttivo con le altre imprese
nazionali già affermate. Scambiando semilavorati contro prodotti finiti e
tecnologia, le PMI meridionali potenziano il sistema nazionale e possono
partecipare allo sviluppo del nuovo modello di business nazionale.
L’industria nazionale del legno-arredo sviluppa un fatturato alla produzione di
circa 40.000 Mni di €. per oltre 400.000 addetti; di questo totale il 30% concerne
la carpenteria e la falegnameria. Lo scarso contenuto tecnologico di questo
comparto ha facilitato un certo sviluppo delle imprese meridionali, che trovano
clienti fra le imprese di costruzioni e nel fai-da-te (falegnameria artigianale)
dello stesso territorio. L’adozione di un modello di business integrato arredocostruzioni, trascinerà ulteriormente all’espansione la produzione e la tecnologia
del comparto.
Se, come vedremo analizzando le prospettive del commercio estero per le nostre
regioni, consideriamo l’internazionalizzazione uno strumento di innovazione per
l’ottimizzazione dei flussi commerciali mondiali, e la filiera meridionale avesse,
come avrà, lo scopo di favorire la distribuzione dei nostri prodotti nell’area
stessa di provenienza delle materie prime, le imprese della nostra filiera
contribuirebbero alla diffusione del k/h nazionale.
Abbiamo più che sufficienti ragioni per confermare che , a parità di condizioni
di acquisto della materia prima, l’impresa meridionale che si aggrega a filiera
per formare un gruppo internazionale di acquisto delle materie prime e di
prodotti semilavorati e finiti, troverà nel mercato nazionale, un largo consenso
del sistema produttivo e un notevole orizzonte di sviluppo in quello
internazionale.
1.3 Il mercato estero
L’impresa italiana del settore è fortemente esposta verso l’esterno, anche se gli
altri settori, l’alimentare e la moda ad esempio, non lo sono in minor misura.
Eppure la nostra produzione continua ad essere in posizione ottimale e in certi
casi di leadership mondiale. Anche per il legno-arredo, come per l’alimentare,
la nostra industria non è riuscita a sfruttare le notevoli opportunità di sviluppo
che il mercato mondiale offre per acquisire il nostro modello alimentare e di
abitare.
Noi
riteniamo
che,
se
le
imprese
affrontano
il
tema
dell’internazionalizzazione del settore come suggerisce la UE (road map) e le
associazioni di categoria promuovono il nuovo modello di busines integrato,
l’amministrazione pubblica è in grado, come in questo caso, di agevolarle
fornendo l’assistenza
necessaria per la copertura istituzionale e quella
finanziaria per lo studio di pre fattibilità.
E’appena il caso di sottolineare che le amministrazioni pubbliche, devono
affrontare progetti di valenza territoriale, e che gli investitori privati devono
investire con finalità strettamente commerciali. Detto questo il cluster; aperto
alla partecipazione delle PMI del territorio, e lo studio di pre fattibilità, garanzia
dell’imprenditore privato per la cantierabilità del progetto, sono fattori
indispensabili per una collaborazione combinata ed efficace pubblico/privato.
Come detto in apertura di capitolo, internazionalizzare significa scegliere le
condizioni più competitive per realizzare il ciclo produttivo nel mercato globale.
La catena del valore del nostro prodotto presenta due eventi critici, uno
all’inizio e l’altro alla fine del processo: l’acquisto di materie prime e la
fornitura di un prodotto esclusivo, integrato e flessibile.
Su questi due eventi si deve concentrare il complesso delle attività di filiera e, in
loro funzione, viene organizzata la piattaforma che collega direttamente
l’industria ai mercati.
Prendiamo in considerazione l’area europea (60% del nostro export); nell’area
esistono per le nostre imprese le migliori condizioni di approvvigionamento di
essenze temperate e un bacino di utenza per i nostri prodotti di alcune centinaia
di milioni di persone. L’area è scomponibile in più zone di sicuro sviluppo e
diverso interesse: l’Europa dell’ovest, un mercato maturo, ma influenzato già
dai nostri prodotti; l’Europa dell’est , in rapida crescita e molto ricettivo della
nostra tecnologia; il sud-est Mediterraneo e il Medio oriente povero di legno e
bisognoso di k/h italiano. In queste aree si colloca il più importante punto di
intersezione dei flussi di scambio delle materie prime e dei prodotti finiti per le
nostre industrie, il centro prioritario di interesse per la localizzazione della prima
filiera internazionale. La collaborazione per gli investimenti verrà quindi
ricercata con il paese dell’area con cui creare e sviluppare una piattaforma
internazionale competitiva e durevole a conduzione e maggioranza italiana.
Lo studio di pre fattibilità si limita a definire e verificare la cantierabilità della
fase di realizzazione della prima filiera internazionale del cluster stimandone
tutte le componenti tecnico-economico-finanziarie . Perciò il mercato estero da
valutare per la fase di avviamento (early stage)
della nuova iniziativa
comprende, oltre alla sub fornitura delle imprese esportatrici italiane, il mercato
del sud-est Europa e quello nord africano più vicino.
Una volta Consolidato il Modello di Business del cluster il processo di sviluppo
di internazionalizzazione comporterà l’inserimento nei rimanenti flussi
commerciali mondiali. A tal fine dovranno stabilirsi forme di collaborazione
stabili (centri di assistenza, piattaforme e filiere ) nelle aree che rappresentano
“ottimi” di flussi di scambio di materie prime-prodotti (Africa e Asia) e di
innovazioni-prodotti ( nord America).
Come vedremo nel prosieguo dello studio il processo internazionale che la
newco dovrà affrontare è complesso e impegnativo, perché la nostra impresa
possa competere con le multinazionali straniere già molto affermate in
Occidente e con le nuove imprese di paesi dinamici come la Cina , la Polonia e
il Messico.
Le statistiche dei commerci internazionali dimostrano che il mercato del legno
arredo cresce con un tasso di gran lunga maggiore di quello della produzione
mondiale. Il fattore di crescita del mercato del legno arredo del 9% annuo circa,
è confermato e rafforzato dall’incremento verificatosi nell’apertura dei mercati
commerciali mondiali, che in pochi anni è passata dal 20 al 30%.
Possiamo senz’altro affermare che esistono le condizioni oggettive di mercato
internazionale molto favorevoli per lo sviluppo dell’industria del settore, una
realtà questa molto importante per la occupazione del settore manifatturiero
italiano.
2 - Il processo
Il processo internazionale relativo alla prima fase del progetto, che qui trattiamo,
riguarda le operazioni del ciclo produttivo che vengono svolte in Italia e nel
paese partner per realizzare i prodotti ( legno-arredo) da distribuire nei mercati
dell’area.. L e altre componenti complementari al legno-arredo, che servono a
realizzare il modo di abitare italiano (ved. fig.1), non vengono approfondite in
questo studio, anche se servono a completare l’insieme delle attività comprese
nel processo stesso, esse formeranno oggetto di approfondimento, se necessario,
quando verrà eseguito lo studio di fattibilità.
Fig. 1 – Settore legno – arredamento integrale
1 –Produzione e
distribuzione di
Legno e arredo
5 -Gestore del Gruppo e dei
servizi per l’internazionaliz.
3 -Prodotti complementari
per arredare gli ambienti
(idraulica,termica,
elettrica, elettronica,
giardino, altri)
6-Imprese nucleo,
Fondi e istituzioni
,Utenti e imprese
Associati
2 - Tecnologia di prodotto e
di processo del legno
(Materiali,macchine,
processi)
--Gestione rete internaz. di
collaboratori.
4 - Prodotti non legno per le
costruzioni
(inerti, laterizi, colle, isolanti,
ceramiche , altri,.)
Attorno ai diversi soggetti che costituiscono il nucleo proprietario del progetto
(6) e che alimentano il processo di sviluppo, sono articolate: le attività operative
selezionate di settore (1); le innovazioni tecnologiche materiali (2); i prodotti
complementari accessori dell’arredo (3); i prodotti che favoriscono l’accesso e
il contracting con le imprese di costruzione e le utenze finali (4). Il gestore del
gruppo internazionale di settore (5), fornisce tutti i prodotti e i servizi che
necessitano al gruppo per svolgere il ruolo e raggiungere lo scopo del soggetto
economico, propone le strategie della società e le applica durante l’intero ciclo
di vita dell’iniziativa.
2.1 – L’acquisto di materie prime
Nell’area di operazioni della prima filiera estera l’acquisto delle materie prime è
centralizzato. Tutte le essenze sono acquisite prevalentemente con trattative
annuali, preferendo l’approvvigionamento di tronchi in modo da utilizzare al
meglio prodotti, sfridi, scarti e massimizzare la qualità in funzione degli
impieghi. Trattandosi di risorse strategiche la quantità e la tipologia delle
forniture prevista, di larga massima, necessaria ad avviare economicamente la
filiera iniziale, viene verificata in sede di accordo con le istituzioni del paese in
cui sarà localizzata la filiera e, se necessario, con i paesi di provenienza del
legname. Oltre al costo del materiale, la sua qualità è fondamentale per ottenere
il prodotto finale desiderato, e, se possibile, per cercare di massimizzare in
assoluto il valore del prodotto finale.
La conoscenza tecnico-professionale delle proprietà intrinseche dei
materiali, la capacità contrattuale internazionale del cluster, e la
collaborazione del paese in cui si installa la filiera estera, sono fattori
importanti per la determinazione dei costi di approvvigionamento e la
tracciabilità (Supply Chain Management). Queste caratteristiche devono
essere garantite perché la operazione sia distintiva del nostro k/h e
competitiva.
L’acquisto delle materie prime dovrebbe preferibilmente essere fatto in forma di
tronchi. Altre modalità di fornitura possono essere necessarie o convenienti a
seconda dei casi. La piattaforma può contenere materiali destinati a imprese
diverse dalla filiera, nella misura in cui questa operazione porti beneficio al
cluster e tenuto conto che questo è costituito per la vendita di k/h italiano.
2.2 – La segagione e le prime lavorazioni
Il costo del legname e la sua possibile utilizzazione possono essere definiti
correttamente solo dopo aver completato alcune operazioni. Di qui l’importanza
di governare le attività che precedono la fornitura delle imprese italiane, e/o di
quelle locali, che dovranno utilizzare il legname. Il costo del legname, oltre che
dal prezzo della materia grezza è fortemente influenzato dallo scarto, dallo
sfrido e dal costo delle prime lavorazioni del manufatto ottenibile da queste
lavorazioni.
Dal deposito della piattaforma, che riceve le materie prime dalle diverse fonti
esterne, vengono prelevate e lavorate in funzione dei fabbisogni, le essenze in
modo da ottimizzare il margine tra il valore finale del pezzo e il suo costo. Le
attività che consentono di massimizzare il margine sono in sintesi le seguenti:
-
il taglio
-
la essiccazione
-
la scortecciatura
-
la derulatura
-
la tranciatura
Questa premessa è alla base della scelta di dotare la filiera di una unità di
lavorazione “sul posto prescelto” per poter stimare costi e ricavi dei materiali
prima di decidere dove e come destinarli.
Le tecnologie disponibili in Italia, con poche integrazioni estere, consentono di
assicurare il massimo risultato in termini sia di qualità che di costo. Occorre
verificare fra le altre cose, che nel paese esistano le condizioni per l’acquisto di
macchinari italiani. Questa preferenza agevola l’esclusività dei processi di
lavorazione e la qualità del prodotto nel tempo.
Al fine di realizzare un prodotto caratterizzato dalla specifica cultura e
gusto italiani, la tecnologia, il processo e la loro gestione sono elementi
essenziali di distinzione e di competitività del nostro k/h.
La qualità e la competitività dei manufatti ottenuti dalle prime lavorazioni in
loco, consentiranno al cluster di distribuire sul mercato locale, la produzione che
non viene utilizzata a copertura del fabbisogno delle imprese italiane del cluster
e di altre del settore non associate.
2.3 – Le lavorazioni finali del cluster
Nell’apposito capitolo dello studio ( ved. p.1.1) abbiamo dimostrato che non vi
può essere internazionalizzazione se non risolvendo entrambi i punti deboli delle
imprese del nostro cluster e cioè: l’approvvigionamento stabile e competitivo
delle essenze temperate e il rapporto diretto impresa - mercato per la fornitura
nel tempo di k/h esclusivo. Abbiamo anche affermato, e lo studio lo dimostrerà,
che la soluzione dei punti deboli comporta l’impiego di risorse non disponibili
presso le singole imprese ma necessarie, e da organizzare nella struttura della
iniziativa internazionale del cluster.
Preso atto della situazione attuale del settore produttivo nel meridione, si deve
prevedere che inizialmente le nostre imprese potrebbero apportare al cluster in
prevalenza prodotti semi lavorati e singoli componenti, ma potrebbero non
essere in grado di garantire la innovazione dei materiali e delle forniture di linee
di arredo sufficienti a soddisfare i fabbisogni della clientela desiderata.
Le imprese che certamente possiamo aggregare al cluster subito, possono
soddisfare una domanda di semi lavorati e componenti che , a condizioni di
mercato, possono essere destinati:1) al mercato locale dei piccoli produttori di
arredi; 2) ai produttori nazionali di arredi; 3) alle imprese di costruzioni e
ristrutturazioni; al fai-da-te e alla falegnameria artigianale.
Le imprese che prevediamo di aggregare subito produrranno quindi, anche se
non tutte fin dall’inizio:
-
pannelli e antine
-
altri
componenti
per
arredi
-
infissi e parquet
-
carpenteria
e
falegnameria
La tecnologia che assicura la competitività e la qualità di questi prodotti è
assicurata dalla industria italiana dei macchinari e delle attrezzature del settore, e
può essere disponibile. Le caratteristiche dei prodotti, dei materiali e dei servizi (
progettazione , design, qualità, assistenza, logistica, ecc.) orientate al nuovo
modello di business integrato del legno-arredo che le imprese meridionali non
possiedono, sono fornite dalle imprese italiane dell’arredo più qualificate.
Sarebbe illogico pensare che le imprese italiane agiscano separatamente se,
come auspicato dalle associazioni di settore, per mettersi al riparo della forte
competizione internazionale, il sistema nazionale deve sprovincializzarsi per
imporre al mercato l’italian lifestyle. Le imprese del nostro territorio
integrandosi con le imprese italiane che hanno il k/h necessario, possono
scambiare: componenti contro prodotti finiti; innovazione e assistenza contro
mercato e logistica.
Il product mix da offrire all’estero viene stabilito dalla newco internazionale, che
svolge una politica commerciale per il cluster, condivisa dalle singole imprese
che sottoscrivono gli accordi di partecipazione. Fra gli accordi si prevede la
distribuzione dei prodotti finiti di marchio del cluster sul territorio dei paesi in
cui opera la nostra filiera.
Pertanto le imprese italiane del cluster oltre a distribuire i loro prodotti
effettueranno anche la distribuzione di prodotti, materiali e assistenza di imprese
convenzionate, necessari a completare l’offerta di k/h
italiano. Mentre per
l’acquisizione e la distribuzione dei prodotti sul territorio nazionale, provvedono
le singole imprese del cluster, le attività e gli investimenti relativi alla
distribuzione dei prodotti, nei paesi serviti dalla filiera sono compito della
società di gestione internazionale.
2.4 – Le attività della società di gestione del cluster
internazionale
La filiera iniziale considera il solo settore del legno - arredo e le operazioni che
fanno capo direttamente alla società di gestione internazionale. La società opera
con una struttura articolata come segue :
-
la/e società di prime
lavorazioni
-
la piattaforma nel paese
della filiera estera
-
la
piattaforma
per
l’export
-
le show room nei paesi
esteri dove si distribuisce il k/h del cluster
La società di gestione opera in totale autonomia dalle singole imprese, integra le
loro attività e competenze per svolgere il ruolo internazionale. Le principali
attività che svolgono la società di gestione (e le sue articolazioni) sono di
seguito riassunte:
-
1) la stipula e il controllo
dei contratti di acquisto di materie prime e distribuzione dei prodotti (ved.
punto 2.1)
-
2) la gestione ottimale
delle prime lavorazioni delle materie prime (ved. punto 2.2)
-
3) l’acquisto e la cessione
di materiali, tecnologie e innovazioni materiali e immateriali
-
4)
il
controllo
della
qualità e la tracciabilità di prodotti, processi, servizi del ciclo produttivo
globale
-
5) l’assistenza pre e post
vendita
-
6) la stesura e il controllo
degli accordi di collaborazione con i terzi in ogni paese
-
7) la stipula e il controllo
dei contratti di distribuzione
In fig. 3 si riporta lo schema di flusso del ciclo produttivo della filiera iniziale
internazionale.
Come si può notare le attività che svolge la società di gestione, per affermare
nel mercato il nuovo modello di business, richiedono competenze di alto livello
professionale e investimenti di natura prevalentemente immateriale, da
destinare in larga parte a ricercare e sviluppare rapporti di collaborazione con
sorgenti di conoscenze nazionali ed estere, utili per esaltare e migliorare
l’ottimo potenziale tecnologico e qualitativo della nostra industria.
Nella fase iniziale di realizzazione della filiera, oltre alle competenze
internazionali di finanza e garanzie, di marketing e di contratti di fornitura, di
qualità e di affidabilità di materiali, di prodotti, di processi, di progettazione e
design di prodotti e materiali di arredo, dovranno essere investite risorse per la
formazione dei tecnici e il consolidamento dei rapporti di collaborazione
internazionale in ogni campo dell’iniziativa, compresa la ricerca e lo sviluppo
interni ed esterni al cluster.
Le indagini ISTAT condotte negli ultimi anni hanno messo in evidenza che la
percentuale di imprese che introducono innovazioni tecnologiche in questo
settore è superiore alla media, specialmente nel comparto dell’arredamento.
L’innovazione, dicono le stesse fonti ufficiali, è orientata ai processi , nel
comparto del legno; mentre nell’arredo è maggiormente rivolta al prodotto con
prevalenza nella progettazione e nel design . La percentuale delle spese
destinate all’innovazione è suddivisa in due blocchi ; il primo riguarda apparati
tecnologici e informatici (70%), e il secondo invece riguarda le innovazioni
immateriali (30%).
Le PMI investono prevalentemente in acquisizione di
macchinari e attrezzature e non possiedono competenze e mezzi per
investimenti immateriali; così rimangono neglette la ricerca interna ed esterna
all’impresa per: progettazione, design, assistenza, marketing, finanza, logistica,
qualità, collaborazioni, contrattistica, legislazione, ecc. .
La strategia di internazionalizzazione, e le attività conseguenti, come
dimostrato più sopra, richiedono invece investimenti prevalentemente
immateriali e competenze internazionali tali da invertire il rapporto attuale. Ciò
significa che le PMI del mezzogiorno più che quelle del nord dovranno
investire molto in investimenti immateriali. Il principale gap delle nostre
imprese è immateriale; è quindi auspicabile che gli aiuti che possono venire da
associazioni, UE, e istituzioni pubbliche nazionali riguardino investimenti
immateriali, come in effetti avviene con il tutoraggio per la pre fattibilità.
Fig. 3 – Filiera iniziale italo-serba
Società di gestione del Cluster internazionale italo-serbo del legno-arredo
- Acquisto legnami
- Tecnologia
° tronchi
° assi e semilavorati
° impianti, macch.
° prodotti
° engineering, design,
° materiali
° servizi
° contracting, franchising
° show room
Acquisto materiali e prime lavoraz.
Segheria
Derulatura
- essicaz.
Tranciatura
- compensati
impiallicciati
- Assistenza clienti
Lavorazioni finali e distribuzione
Fornitori
Arredo
ital
- compensati
grezzi
- taglio
- Qualità
Piattaforma
Serbia
- Logistica e
servizi alle unità
produttive e
distribut. cluster
Piattaforma
Italia– estero
- Logistica e
Componenti
div.x arredi
servizi alle unità
produttive e
distribut. Cluster
Infissi e
parquet
Scorniciat.
Carpenteria e
falegnameria
- semilavorati e
parti di legno
Assistenza clienti legno arredo centro-est Eur.
Show room
Pannelli e
antine
Assistenza clienti legno arredo sud/med
Show room
Distributori convenzionati “legno – arredo” di Area
La disponibilità permanente di materie prime di qualità in quantità desiderate e a
prezzi competitivi, senza irrigidire la propria struttura patrimoniale e finanziaria
con investimenti fissi eccessivi, è un obiettivo cui le migliori PMI meridionali
aspirano da sempre. Il solo mercato meridionale dell’edilizia, della falegnameria
artigianale e della produzione di componenti per l’arredo, sarebbe sufficiente a
consentire lo sviluppo e la profittabilità di un gruppo di PMI che si aggregano
per l’approvvigionamento del legname.
Possiamo affermare con certezza che un nucleo iniziale di imprese che
dispongono di un fabbisogno di legname complessivo sufficiente a garantire un
volume di produzione minimo per raggiungere il punto di equilibrio, hanno una
ragione più che sufficiente per costituire una iniziativa cantierabile che
garantisse quanto sopra.
Abbiamo altresì precisato ai punti precedenti che la ottimizzazione del costo dei
materiali dipende anche dal recupero degli sfridi e dei materiali di qualità non
apprezzabili per il nostro mercato. Sappiamo anche con certezza che i semi
lavorati e gli sfridi che escono dal processo di lavorazione dell’unità di prime
lavorazioni, a tecnologia e gestione italiana, sono competitivi a livello locale.
Pertanto sarà conveniente che la società di gestione del cluster stabilisca fin
dall’inizio rapporti con imprese dell’area per distribuire i semi lavorati e gli
sfridi prodotti dalla unità per le prime lavorazioni.
Ma alla continuità delle forniture e alla stabilità relativa dei prezzi, legata alle
fonti e non più agli intermediari, si aggiungono per le nostre PMI altri vantaggi.
Uno di questi consiste nel poter fornire inizialmente componenti alle imprese
italiane più grandi e qualificate dell’arredo; queste sarebbero ben liete di
aumentare, anche a parità di condizioni,
competitivi.
il numero dei loro sub fornitori
Un’ulteriore vantaggio si offre alle stesse imprese che producono componenti,
perché possono ora sfruttare la struttura di distribuzione costituita all’estero, e
fornire semi lavorati e componenti alle imprese locali.
Abbiamo in precedenza dimostrato che l’aggregazione nel cluster consente alle
PMI di internazionalizzarsi, se il cluster è in grado di affrontare l’intero ciclo di
vità del prodotto e che, a tale scopo, le nostre imprese devono collaborare con
quelle imprese italiane che detengono un k/h internazionale.
La disponibilità permanente di materie prime e la presenza o vicinanza nei
mercati di area (meridione, sud-est Europa, nord Africa e M.O.), favoriscono
rapporti di scambio di reciproco interesse tra le PMI dei territori e le maggiori e
più evolute imprese a livello internazionale del nostro paese. Questa
collaborazione consente alle imprese del cluster di agganciare immediatamente
il processo di sviluppo internazionale, e al cluster stesso di giocare un ruolo
attivo nella strategia di settore trovando supporto nelle pubbliche istituzioni e
nelle associazioni di categoria.
Se l’approvvigionamento di materie prime, stabile e competitivo, permette di
superare il punto di maggiore debolezza del ciclo produttivo delle PMI, la
collaborazione tra le imprese italiane apre alle imprese del cluster l’enorme
mercato
dell’arredo, e il cluster potrà partecipare allo sviluppo del nuovo
modello integrato di business.
Per la assistenza e la distribuzione dell’arredo nei territori meridionali, le singole
imprese del cluster provvederebbero in proprio e con proprie strutture; mentre
l’assistenza e la distribuzione all’estero, rientrano nelle attività della società di
gestione e delle sue strutture.
PARTE SECONDA - Il progetto di internazionalizzazione
1 – Fasi di sviluppo del progetto
Le fasi di sviluppo del progetto di internazionalizzazione delle imprese del
settore nelle regioni dell’obiettivo 1, si riferiscono al montaggio, all’avviamento
e allo sviluppo di una nuova iniziativa che progetta realizza e gestisce le attività
internazionali di un cluster di imprese di settore, per inserirle stabilmente nel
processo di sviluppo mondiale.
Lo studio di pre fattibilità cantierabile è la prima parte della fase di montaggio
di un progetto di investimento innovativo, che viene denominata “Seed”. La
seconda parte della fase seed corrisponde alla ricerca del partner gestore
(finanziario e internazionale) col quale i soci operativi della iniziativa devono
realizzare lo studio di fattibilità.
Il programma di assistenza tecnica alle regioni dell’obiettivo 1 ha lo scopo di
fornire una serie di studi pilota cantierabili e una metodologia concreta di
assistenza alle PMI che chiedono il sostegno pubblico per internazionalizzarsi.
Il tutoraggio fornisce una assistenza diretta alle imprese e anticipa una forma di
sostegno alla realizzazione di progetti di internazionalizzazione di PMI
realizzabili con la metodologia del cluster.
Questa metodologia consente alle regioni di intervenire in sostegno di
aggregazioni di imprese che sono rappresentative di attività economiche
significative del territorio, capaci di imprimere con l’internazionalizzazione un
impulso allo sviluppo del locale patrimonio di capacità, competenze, esperienze
e risorse.
Lo scopo che il progetto si ripromette di raggiungere a MLT è molto ampio;
esso infatti riguarda il settore integrato del legno-arredo e costruzioni, ma
questo lavoro vuole rappresentare un caso di studio; un progetto pilota
cantierabile che permetta poi di essere sviluppato e dimensionato come
desiderano i soggetti economici che gestiranno l’iniziativa.
Pertanto le fasi di sviluppo del progetto nel loro complesso porteranno a
realizzare l’intero ciclo di vita di una nuova iniziativa innovativa, condivisa da
un cluster di imprese che costruiscono insieme uno strumento di aggregazione e
unificazione di un sistema produttivo e distributivo internazionale .
L’internazionalizzazione nella sua totale espressione si ripromette di realizzare
la copertura delle aree di mercato che comprendono i punti di maggior
confluenza dei flussi commerciali dei prodotti, e che orientativamente oggi
abbiamo sintetizzazto in figura 2.
1.1 – Prima fase del progetto
L’obiettivo della prima fase è quello di proporre e realizzare un modello di
business che consenta al cluster e alle imprese aggregate di inserirsi nel processo
di sviluppo internazionale.
Le analisi ai punti 2 Mercati, e 3 Processo Produttivo, definiscono le aree e
l’insieme delle attività che rientrano nel modello di business che il cluster e le
imprese devono attuare nella prima fase di realizzazione.
Il mercato che interessa la prima fase comprende :
-
l’area
del centro e del
sud-est europeo
-
il meridione e lalcune
imprese esportatrici del centro-nord italiano che collaborano con la filiera.
Le rimanenti aree di mercato del progetto di internazionalizzazione vengono
rinviate alla seconda fase, quando il nuovo modello di business si sarà
consolidato, e potranno essere affrontate aree più distanti e problematiche più
complesse.
Nelle aree prioritarie la produzione comprende:
- legname (latifoglie temperate e conifere)
- semilavorati
- componenti e parti finite
- prodotti per l’arredo
La società di gestione del cluster con le sue strutture gestisce l’acquisto, la prima
lavorazione, la distribuzione e le attività di assistenza internazionale all’estero.
Le imprese singole svolgono in Italia e in autonomia le attività produttive, la
distribuzione e l’assistenza per il mercato nazionale.
In questo modo si collegano direttamente il mercato internazionale delle materie
prime alle imprese italiane e queste al mercato dei prodotti della stessa area.
Quando queste condizioni sono realizzate, il modello di business del cluster può
espandersi all’interno del più ampio processo di sviluppo internazionale.
2 - La scelta del paese partner della prima fase
Analizziamo innanzitutto il paese prima di scendere nel particolare della località
dove realizzare il primo insediamento all’estero della filiera, perché sono
prioritarie nel nostro caso, le componenti di rischio che il paese presenta e che
possono compromettere la collaborazione internazionale nell’area in cui
realizzare la nuova iniziativa. Tra i paesi dell’area del centro e sud-est Europa, la
Serbia presenta una serie di vantaggi di peso strategico, più numerosi rispetto
agli altri paesi dell’area; primo fra tutti è la breve distanza dai nostri territori e la
sua centralità rispetto ai maggiori mercati di approvvigionamento del legno e di
distribuzione del prodotto. Un secondo vantaggio è rappresentato dalla
semplicità del sistema di incentivi e dai minori costi delle attività che si
vogliono svolgere nel paese. Un terzo, ma non meno interessante fattore, perché
concordabile a livello pubblico, è il privilegio riservato ai commerci tra Serbia e
Russia. La Russia si conferma essere un mercato in fase di crescita, favorito da
un rapido aumento del tenore di vita e una spiccata propensione al consumo di
prodotti occidentali, e tra questi sono apprezzati quelli italiani. La Russia è un
importante fornitore di conifere e betulla, materie prime essenziali per la nostra
filiera. Ultimo fattore di importanza vitale per le attività che si vogliono
svolgere in Serbia, è la disponibilità di personale qualificato, che consente: un
rapido avvio alla nostra iniziativa, un minor costo di formazione, una migliore
qualità.
In Serbia sono riconosciuti eccellenti la tecnologia e lo stile di vita italiani, e
risulterà più facile far accettare la decisione che
la guida del processo di
sviluppo dell’iniziativa sarà italiana. Esistono inoltre concrete facilitazioni (linee
di credito) per l’acquisto di macchinari italiani, oltre alla disponibilità di imprese
serbe da acquisire o con cui collaborare.
Si trovano nell’area stessa, paesi in cui vi sono minori costi della manodopera e
maggiori incentivi, ma questi vantaggi sono di breve durata e di secondaria
importanza rispetto ai fattori che riteniamo essenziali per il successo della nostra
iniziativa.
Da quanto sopra si evince che la Serbia è il paese, che può meglio degli altri,
offrire la possibilità di contribuire concretamente al processo di sviluppo
internazionale del settore. Vedremo poi anche i rischi che devono essere
affrontati e il modo per ridurli entro limiti accettabili.
La proposta di collaborazione, che verrà formulata nello studio, fa emergere
indiscutibilmente il potenziale che la iniziativa possiede e i vantaggi che
vengono offerti all’industria locale, se verrà condiviso il progetto innovativo del
cluster di imprese, e il modello di sviluppo italiano. La partecipazione, anche se
in minoranza, di partner serbi nell’iniziativa, consentirebbe a questi e al paese di
inserirsi nel processo di sviluppo mondiale del settore.
La scelta del sito dove ubicare la filiera sarà concordata con i partner serbi e
verificata con le autorità locali preposte . La disponibilità di siti è notevole e
faciliterà la decisione del gestore, che potrà organizzare la logistica e il controllo
della filiera, per il minimo trasbordo dei materiali e dei prodotti.
3 - La scelta delle imprese del cluster
Al punto 2 parte I^ è stato sintetizzato per lo studio, l’intero ciclo di vita del
prodotto. Le attività elencate permetterebbero di realizzare in modo ottimale, il
primo stadio dell’internazionalizzazione del settore del legno-arredo, nell’area di
mercato afferente la prima fase del progetto. In figura 3 abbiamo schematizzato
la unità operative italiane e quelle della società di gestione internazionale, che
formano l’intero sistema che realizzerà il modello di business da consolidare.
Dovendo scegliere le imprese da aggregare nel cluster, è stata predisposta una
prima griglia di selezione che escluda quelle che, per qualsiasi ragione, non
rispondano ai seguenti criteri :
-
hanno sede nei territori
ob.1 e svolgono attività nel settore da almeno tre anni
-
condividono lo scopo e i
limiti del progetto e le metodologie per la sua attuazione
-
sviluppano un volume di
affari superiore a 5 M.ni
-
dispongono
di
una
situazione economico-finanziaria ammissibile ai finanziamenti anche
agevolati, e alla partecipazione di istituti preposti allo scopo
-
hanno la volontà e i mezzi
per svolgere il ruolo da loro condiviso nello studio e nella attuazione
dell’iniziativa
Le imprese sono state contattate attraverso associazioni di categoria, operatori
nazionali, istituzioni e agenzie di investimento.
Le imprese che aderiscono via via
al progetto, e che vengono ritenute
ammissibili dal team di tutoraggio, a far parte del gruppo iniziale che costituirà
la filiera e la società di scopo, disporranno della documentazione e della
competenza relativa allo studio e al suo perfezionamento per renderlo
cantierabile.
Le materie prime che la società di gestione sarà orientata ad approvvigionare,
nelle forme e dalle fonti più affidabili e competitive estere, sono
indicativamente:
-
il faggio
-
la quercia
-
il rovere
-
la betulla
-
il pioppo
-
l’abete bianco
-
il pino
Le unità di prima lavorazione del cluster in Serbia processano i materiali su
indicazione della società di gestione, che li pianifica per soddisfare innanzitutto
le unità di lavorazione e di commercializzazione dei semi lavorati italiane. La
pianificazione centralizzata delle produzioni di semi lavorati in Serbia,
comprende anche la distribuzione sul mercato locale e nelle aree vicine, dei semi
lavorati e dei sottoprodotti di processo richiesti da utenti dell’area.
Si prevede che l’unità di prime lavorazioni in Serbia processi inizialmente in un
anno un volume di circa 70.000 mc. di legname grezzo, con una resa media pari
al 50%, destinato per tre quarti al mercato italiano (25.000 mc.), ed il rimanente
al mercato locale.
La piattaforma logistica serba si situerà inizialmente in un’area adiacente le
unità di prime lavorazioni, così da svolgere agevolmente le attività di servizio
alla produzione e alla distribuzione estera .
Le imprese di produzione italiane richiedono i materiali necessari alla società di
gestione internazionale e le conferiscono semi lavorati e prodotti finiti di loro
produzione e/o da loro distribuiti in collaborazione con le imprese italiane
maggiori.
La società di gestione allestisce nel luogo prescelto una unità di assistenza alla
vendita con show room di area; questa svolge assistenza, il contracting,
seleziona i distributori dell’area,
integra e controlla l’assistenza da questi
prestata ai clienti, promuove i prodotti e sollecita l’ innovazione richiesta dal
mercato.
Le imprese di produzione italiane partecipanti possono sempre concordare di
diversificare le produzioni e offrire al gestore variazioni qualitative e
quantitative di prodotti.
Al gestore spetta il compito di suggerire alle imprese del cluster ogni
adeguamento di strutture e di conoscenze, interne ed esterne alla filiera,
mantenere la competitività internazionale dei soci.
Le competenze e gli apporti che le imprese italiane devono fornire al cluster per
realizzare con successo il modello di business desiderato, sono sinteticamente
indicate nello schema di figura 3. Queste permettono di attivare e sviluppare i
comparti produttivi compresi nello studio. Se inizialmente le produzioni
conferibili direttamente dalle nostre imprese, non potessero soddisfare il mix di
offerta desiderato è opportuno che le stesse, pur rispettando gli obiettivi socio
economici territoriali irrinunciabili, provvedano con alleanze, certamente
disponibili in campo nazionale, a integrare i prodotti.
Volendo aggregare specificità produttive differenti e ridurre al minimo le
sovrapposizioni di produttori nel cluster, si ritiene che le imprese che
partecipano all’iniziativa dovrebbero essere almeno quattro produttive e due
commerciali.
Queste daranno vita ad una società di gestione che dispone di una unità di prime
lavorazioni, una piattaforma logidtica, una unità di assistenza e show room di
area.
Per attivare i diversi comparti produttivi che alimentano lo sviluppo di settore e
del territorio le sei imprese da aggregare nel cluster opereranno nei 4 comparti
seguenti:
-
a)
costruzioni,
ristrutturazioni, falegnameria artigianale, fai-da-te
-
b) infissi, parquet, pareti
-
c) componenti, moduli,
oggettistica per arredi
-
d)
pannelli,
antine,
compensati per arredi
Le imprese della filiera stipuleranno accordi di collaborazione o costituiranno
joint venture con imprese italiane di livello internazionale che producono mobili
per:
-
cucine
-
salotti e camere
-
uffici
,
esercizi
commerciali e comunità
Le stesse imprese, in cambio di componenti, acquisiranno prodotti, tecnologia e
k/h internazionali, per competere sui mercati in cui sono presenti (meridione
d’Italia, sud-est europeo, sud mediterraneo).
Le imprese italiane aggregate nella filiera che ricevono dalle unità di prima
lavorazione in Serbia circa 16 M.ni (2/3 di 23) di €. di semi lavorati, con i quali
scambiare prodotti e tecnologia con le imprese italiane maggiori, potrebbero
fornire al gestore per la distribuzione nell’area del sud-est europeo, propri
componenti, arredi e materiali commercializzati per un importo aggiuntivo che
non è troppo stimare di almeno 10 Mni di €..
Con questi acquisti la società di gestione porterebbe il suo volume d’affari a 33
Mni di €. sui quali gravare le spese della struttura internazionale e il proprio
margine.
4 – La struttura internazionale delle imprese italiane – I^
fase del progetto
La struttura che si intende costituire all’estero per internazionalizzare le nostre
imprese presenta, dal lato investimenti, due aspetti tra loro estremamente
diversi; a) l’acquisto all’estero di materie prime e la loro pre lavorazione;
caratterizzato da investimenti materiali importanti, che richiedono d’essere
effettuati a blocchi durante la prima fase del progetto; b) l’acquisto all’estero di
prodotti finiti dall’Italia e la loro distribuzione sui mercati locali, caratterizzato
da investimenti prevalentemente immateriali che, per loro natura, richiedono di
essere realizzati via via che progredisce il programma di produzioni proprie , e
si sviluppano rapporti di collaborazione che le integrano. Queste attività infatti
richiedono l’impegno di competenze internazionali e la partecipazione di
soggetti esteri, esterni al cluster, fino al consolidamento del nuovo modello di
business. Servono per far ciò risorse straordinarie per: assistenza, formazione,
ricerca e innovazione.
Il cluster svolge le attività previste nella prima fase, (indicate al punto 2 parteI^),
in due momenti .
Con il primo gruppo di investimenti si dovrà permettere la attuazione del
modello di busines facendo leva sulle produzioni delle imprese del territorio :
- completare la gamma di materie prime pre trattate
- avviare la distribuzione di semilavorati e componenti delle proprie unità
produttive
- stabilire rapporti di collaborazione con imprese internazionali italiane
Il secondo blocco serve a completare gli investimenti e le competenze interne ed
esterne per:
- realizzare e ampliare tipologie di produzione di semilavorati
- avviare la distribuzione di arredi e completare quella di componenti e di
semilavorati all’estero
- ottimizzare la rete di assistenza internazionale dell’area
Abbiamo esemplificato la struttura internazionale articolandola per svolgere le
attività indicate al punto 2 . Sono stati stimati in prima approssimazione i dati
significativi della filiera e riepilogati di seguito:
========================================================
Rif. Unità
Descrizione
Volume affari/a
Dipend.
Investimenti
==========================================================
1
Prime
Lavoraz.
Segheria e scorni
ciatura
“
“
13.000.000
60
3.500.000
Sfogliatura
7.000,000
20
3.500.000
Tranciatura
3.000.000
20
2.500.000
2
Piattaforma Logistica e Contr.
12
700.000
3
Show room Assistenza distrib.
18
1.100.000
4
Società di
Cluster internazio Prime l.+compon.
Gestione
nale
Totali
+arredi=33Mni
23.000.000
28
158
920.000 *
11.220.000
(*) Non sono comprese, fra le spese della società di gestione, quelle relative
all’impiego delle competenze professionali di livello internazionale, capaci di
far attuare immediatamente il programma allo studio e la realizzazione del
nuovo modello di business. Queste professionalità coprono 3 tipi di prestazioni
che di seguito riportiamo :
a) affiancamento dei due massimi responsabili (CEO e Finanza)
per tutta la 1^ fase :
acquisti e produzione (ricerca fornitori e contratti, certificazione acquisti di
prodotti e processi, programmazione ordini,... );
engineering e contracting (applicazione di prodotti e materiali, specifiche e
contratti, assistenza ai clienti per progetti e design , qualità,…);
tecnologie I.T.C.:(R & S. per innovazione di processi, materiali, prodotti,
organizzazione produttiva e distributiva,…);
commerciale : ( mix dei mercati, dei prodotti, dei servizi, di merci;
pianificazione delle vendite, dei prezzi, della promozione, proposte di
innovazione, …) ;
logistica e sicurezza: (gestione piattaforme, trasporti, depositi, spedizioni,
contratti, controlli, documentazione , assicurazioni,…);
b) formazione dei tecnici locali
Engineering e contracting: assistenza progettazione e design;
c) formazione del personale d’ordine;
programma di formazione continuo per l’assimilazione del k/h e del modello di
business del cluster.
Per l’avvio e il consolidamento di una iniziativa internazionale nuova e
innovativa, oltre al supporto dell’intervento pubblico, e delle imprese, occorre
affiancare ai gestori e ai manager, risorse umane e conoscenze esterne alla
struttura ordinaria, perché il quadro internazionale sia operativo da subito. Le
spese per queste risorse non dovrebbero gravare sulla gestione di avviamento
(early stage) del modello , ma essere capitalizzate fino al suo consolidamento.
Una volta completata la prima fase dell’internazionalizzazione, quando con
relativamente poche integrazioni agli investimenti, potranno raggiungersi ben
altri livelli di volume di affari e di margini, la struttura internazionale sarà
autonoma, e le spese per questi investimenti immateriali ammortizzate.
Per il consolidamento del modello di business innovativo internazionale,
abbiamo stimato spese, distribuite nei primi cinque anni per professionisti
esterni, pari a c.a 4,0 Mni.
PARTE TERZA _ Accordi di collaborazione
1 – Principi su cui fondare la collaborazione internazionale
Per operare stabilmente nel paese estero e mantenere relazioni stabili fra le due
diverse realtà territoriali, occorre innanzitutto iricercare una concreta
collaborazione istituzionale basata su rapporti di affari che portino beneficio ad
entrambe le comunità interessate .
Una collaborazione che rispetta queste condizioni non è precaria e su di essa si
può costruire il nostro progetto.
Uno dei fattori di cantierabilità dello studio poggia sull’esistenza di valide basi
su cui fondiamo la collaborazione tra le istituzioni e gli imprenditori dei nostri
due paesi; se queste sono solide e sufficienti per mantenere un rapporto di medio
lungo termine in questo settore.
Scopo del progetto invece è quello di creare un modello di business che porti a
sviluppare il modo di abitare italiano. A nostro avviso i benefici di questa
strategia sono comunque notevoli per entrambi i territori. Perciò
abbiamo
ritenuto possibile costruire strutture internazionali basate in Serbia che, collegate
a quelle delle imprese italiane, aggancino il flusso mondiale dei commerci di
settore.
Questo modello è la logica espressione di un insieme di fattori connessi con le
nostre tradizioni e competenze ed è garanzia di successo per le parti interessate.
La Serbia e le sue imprese che partecipano al progetto, possono disporre in casa
propria di moderne strutture, anche per i loro scopi specifici. Si tratta di strutture
innovative, che comportano impegni notevoli e continuativi, che valorizzano il
know/how consentendo ritorni di sicuro interesse. Le imprese serbe disporranno
di prodotti e assistenza italiani per distribuirli nell’area del sud- est europeo.
Oltre a impiegare personale di ogni livello nelle strutture internazionali del
cluster, le maestranze locali disporranno di formazione e di conoscenze di alto
livello, in ogni anello della catena mondiale del valore dei prodotti. Formazione
ed esperienze che serviranno per valorizzare le loro potenzialità e le loro risorse.
Abbiamo enunciato alcuni vantaggi per le imprese serbe, ed ora esponiamo le
condizioni che a nostro avviso sono irrinunciabili, se vogliamo eliminare
ostacoli che potrebbero impedirci di raggiungere i risultati attesi e pregiudicare
lo scopo del progetto.
La prima condizione è quella che consente di fare della Serbia la base di
acquisto delle latifoglie temperate e delle conifere a condizioni competitive. A
tal fine le istituzioni locali preposte si attiveranno, affinché le imprese possano
raggiungere detta condizione, anche approvvigionandosi nei paesi vicini, che
mantengono buone relazioni commerciali
(ad es. ex URSS e CEFTA).e
dispongono di materie prime essenziali.
La seconda condizione consiste nel favorire la centralità serba per la
distribuzione di prodotti nell’area. Le istituzioni locali si dovranno attivare per
favorire la distribuzione dei prodotti dalla piattaforma verso i paesi vicini
sfruttando le condizioni di maggior favore previste da accordi commerciali.
La terza condizione consiste nell’accettare la nuova iniziativa come unico
investimento, anche se per esigenze diverse, le unità operative del cluster
dovessero essere costituite in società separate. Si rischierebbe altrimenti di non
ottenere quegli incentivi, commisurati all’ammontare degli investimenti e alla
occupazione, che a nostro avviso sono invece giustamente dovuti.
Le istituzioni, gli enti e i privati che sono coinvolti nel progetto condividono gli
accordi di massima e si impegnano a sottoscriverli.
2- Proposta italiana di costituzione della filiera
Dai capitoli precedenti si rileva che per eseguire la prima fase del progetto si
richiede l’apporto di tre soggetti essenziali, che svolgono ruoli specifici nella
filiera:
- i partner italiani
- il gestore delle attività internazionali
- i partner serbi
I partner italiani acquistano materie prime estere lavorate, e conferiscono
prodotti, materiali e assistenza.
I partner serbi conferiscono beni e servizi locali e distribuiscono all’estero
prodotti italiani.
Il gestore delle attività internazionali del cluster organizza e gestisce le sue
strutture , le attività e i rapporti con i terzi pubblici e privati.
Le attività di internazionalizzazione che i partner italiani intendono proporre alle
controparti serbe per avviare un nuovo modello di business, da consolidare nel
corso della prima fase del ciclo di vita della iniziativa, vengono di seguito
brevemente spiegate e dimensionate.
Tutte le unità internazionali della filiera fanno inizialmente capo alla società di
gestione, a meno che non emergano in seguito motivi per separarle fin
dall’inizio.
La filiera proposta potrebbe subire modifiche se vi fosse una controproposta
serba condivisibile dalle imprese italiane; il dimensionamento di massima
stimato sarà definito solo con lo studio di fattibilità.
2.1 - Le Prime lavorazioni
Abbiamo ampiamente motivato gli obiettivi che le imprese si ripromettono di
raggiungere con la localizzazione delle prime lavorazioni in Serbia. Abbiamo
anche individuato quali operazioni eseguire sui materiali per poter ottenere
questi obiettivi in modo durevole; ora si è scelto di avviare le operazioni
seguenti durante la prima fase del progetto.
2.1.1- Segheria , essiccazione, scorniciatura
Queste operazioni vengono eseguite con impianti italiani costituiti da: una linea
automatizzata di segagione, essiccatoi, aspirazione e macinatura, caldaia per
produrre energia e calore, scorniciatrici, officina manutenzione attrezzature e
mezzi di movimentazione. Il tutto dimensionato per processare mediamente c.a
60 mc di tronchi in un turno di 8 ore . Stimando che la resa in lavorati, sia poco
più del 50%, la capacità produttiva annua massima su tre turni giornalieri, per
220 giorni l’anno permette di raggiungere un volume di prodotto pari a 22.000
mc. per un valore stimabile di 13 Mni.
Il personale occorrente su tre turni si stima in
responsabile.
60 persone oltre a un
Inizialmente si utilizza un terreno di 20.000 mq di cui 5.000 coperti, nei quali
allocare tutte le unità operative, salvo gli uffici della società di gestione e
dell’unità di assistenza.
La spesa complessiva per il terreno si valuta in 400.000 €; i fabbricati (tra
capannoni e uffici), 1,5 Mni. Nel caso specifico si ritiene utile offrire alle
imprese locali l’opportunità di apportare gli immobili. La spesa complessiva per
altri investimenti fissi si stima in 2 Mni.
2,1,2 – Derulatura (sfogliatura o peeling)
Operazione di notevole importanza per le imprese italiane di produzione di
pannelli e componenti derivati. Si è preferito stimare una capacità produttiva
limitata in questa fase (10.000 mc/anno), per completare le lavorazioni senza
appesantire la spesa per gli investimenti. Le fasi di lavorazione del processo
sono sufficienti a realizzare una vasta tipologia di pannelli, ma non prevedono
inizialmente l’incollaggio e la pressatura a più strati del compensato.
Investimenti 3,5 Mni
Personale 20 unità
Fatturato 7Mni
2.1.3 – Tranciatura
L’operazione viene eseguita con lo stesso scopo seguito per la derulatura cioè,
completare il ciclo delle prime lavorazioni moderando le quantità iniziali. La
tranciatura infatti è generalmente competitiva anche se eseguita in Italia, ma può
servire localmente come cessione di know how e attività dimostrativa e
formativa.
Investimenti 2,5 Mni
Personale 20 unità
Fatturato
3 Mni
2.2 – Piattaforma logistica e di controllo
La piattaforma fornisce alle unità di lavorazione e di distribuzione i seguenti
servizi centralizzati :
- trasporti di materie prime, materiali, semilavorati,finiti.
- spedizioni e dogane
- deposito di merci
- controlli di qualità: prodotti, servizi, processi; certificazione
la piattaforma è ubicata nel terreno delle unità di lavorazione fino a quando i
depositi lo consentono .
La piattaforma richiede investimenti per uffici, pesatura . laboratorio prove e
controlli sui materiali, movimentazione interna ed esterna , attrezzature di pre
montaggio e assiematura commesse, H/w e S/W per la qualità, il supply chain
management, gestione magazzini, ricevimento e distribuzione merci. La spesa
per investimenti si stima in 700.000 €. Le unità lavorative previste sono 12.
2.3 - Unita di assistenza pre e post vendita – show room
Per reggere la competizione estera le nostre imprese del territorio devono
integrarsi nel sistema legno-arredo italiano. DIVERSIFICAZIONE E
FLESSIBILITA’ sono le due caratteristiche che distinguono il sistema italiano,
e pongono le nostre imprese al riparo dalla competizione estera. L’assistenza pre
e post vendita è lo strumento insostituibile per superare l’isolamento in cui si
trova attualmente la nostra impresa, perché:
- la pone a diretto contatto con l’utenza
- valorizza la qualità e le competenze tecnologiche del sistema
- permette di organizzare un modo di abitare unico e innovativo
L’assistenza all’estero comporta elevate spese immateriali che possono essere
ammortizzate solo se i margini e i volumi del business sono adeguati.
L’elevata competenza professionale richiesta in fase di studio, avviamento e
consolidamento della nuova iniziativa richiede un apporto di professionisti che
affianchino i tecnici interni e i distributori nelle show room per tutto il periodo.
Il contatto con i clienti (assistenza)
è opportuno che avvenga in uffici
accoglienti e facilmente raggiungibili in città, mentre la prima show room, se
ragionalmente vicina, può essere ricavata nell’area delle prime lavorazioni.
L’attività svolta dall’unità di assistenza può essere così riassunta:
- promozione fiere, convegni dimostrazioni
- progettazione e design dei prodotti e dei materiali da installare
- redazione di ordini e di condizioni contrattuali
- assistenza al cliente dopo la consegna
- formazione e assistenza ai distributori
- fornitura di materiali e attrezzature ai distributori
Le spese per investimenti dell’unità (450.000 €.) si riferiscono a: allestimento
uffici e show room, materiale dimostrativo, H/W e S/W per progettazione e
design.
Il personale è composto da 2 tecnici, 2 contrattisti , 3 d’ordine e 1 responsabile.
Due professionisti affiancheranno il responsabile e formeranno il personale per
tutto il periodo di avviamento.
2.4 – Società di gestione del cluster internazionale
La nuova iniziativa non può essere paragonata all’investimento che una impresa
singola realizza all’estero per uno scopo suo specifico. Nel nostro caso la società
di gestione è lo strumento che svolgerà per il gruppo di imprese associate, le
funzioni che mancano alle singole per entrare e competere nel mercato globale.
Le singole imprese quindi investono nella società di gestione per acquisire
mercato e competenze che a loro mancano. Per questo l’apporto di
professionalità esterne ( ved. punto 4 parte II) è indispensabile per gestire
progetto e iniziativa.
Di seguito elenchiamo brevemente le funzioni e le competenze che consentono
alla società di realizzare il modello di business desiderato:
- direzione generale: studio, realizzazione, consolidamento dell’iniziativa;
rapporti con gli organi sociali , i terzi, le istituzioni
- finanza e amministrazione: bilanci e controllo di gestione, rapporti con banche
, assicurazioni, soci, clienti e fornitori
- acquisti e produzione: ricerca fornitori materiali contrattazione e certificazione,
programmazione e controllo prodotti e processi
- engineering e contracting: R.&S. di: specifiche di qualità, assistenza per
progettazione e design
- ITC : R.&S. per innovazione di: processi , materiali, prodotti per produzione,
logistica e distribuzione
- commerciale: mix dei mercati, dei prodotti, dei servizi, pianificazione vendite,
prezzi, promozione, proposte innovative
- logistica : gestione piattaforme, trasporti, depositi, spedizioni, contratti e
documentazione qualità
Di seguito indichiamo gli investimenti e le spese pluriennali che la società dovrà
sostenere per svolgere l’attività in locali in affitto: arredo e attrezzature ufficio,
studio di fattibilità, spese di costituzione, H/W e S/W per le direzioni, per un
totale stimato in 570.000 €..
Personale : 28 unità
responsabili 2
dirigenti e tecnici 10
d’ordine 16
La società di gestione inoltre utilizzerà i professional che consentiranno al suo
management di superare la fase iniziale del progetto. La spesa ( ved. parte II
punto 4) stimata in 4 Mni, sarà sostenuta nei primi cinque anni di attività.
3 – Filiera italo – serba e accordi di collaborazione condivisi dalle due parti
Le istituzioni serbe preposte alla produzione del legname, alla sua
trasformazione e al commercio internazionale, non hanno sollevato obiezioni
alle nostre proposte di filiera a conduzione italiana. Hanno invece evidenziato
alcune difficoltà per stabilire a priori i limiti entro i quali si possono ottenere le
condizioni da noi riportate nell’apposito punto 1 parte III^. La normativa sulle
agevolazioni finanziarie , fiscali, commerciali, è molto ampia e soggetta a
modifiche e aggiornamenti, per cui una interpretazione puntuale e preventiva
sarebbe oggettivamente difficoltosa o impossibile. Ma l’interesse per il progetto
è tale per cui ci hanno suggerito di inviare ai singoli rappresentanti delle
istituzioni preposte, quesiti specifici per consentire loro di suggerire i modi per
l’assistenza o l’agevolazione possibili sui singoli argomenti. Per ora hanno
assicurato che faranno quanto in loro potere per eliminare perplessità e ostacoli,
ma sarà nostra cura avviare una corrispondenza sui seguenti argomenti:
1 – gli incentivi commisurati agli investimenti fissi e alla occupazione, possono
essere considerati in testa alla società di gestione, anche se eseguiti da società
controllate.
2 – per i contratti di acquisto continuativo di materie prime dai paesi CEFTA e
Russia viene nominato un incaricato cui fare riferimento per dare applicazione
corretta alle norme previste dagli appositi accordi.
3 – le importazioni sistematiche in Serbia di legno arredo dall’Italia, destinati a
paesi terzi (prodotti in transito) possono essere oggetto di assistenza come in (2).
L’obiettivo da raggiungere è quello di avere la manifestazione di interesse
scritta, a fornire assistenza istituzionale su argomenti legalmente accertati.
Quando lo studio di pre fattibilità sarà terminato e le imprese italiane saranno
definite, potremo avviare approfondimenti con le Istituzioni per argomenti più
specifici.
4 - Agevolazioni, vincoli locali e sistema fiscale per le imprese in Serbia
Le agevolazioni che la Serbia offre a chi si insedia sul suo territorio, diverse da
quelle finanziarie e fiscali, sono già trattate in altre parti dello studio (accordi e
condizioni generali doganali e commerciali).
Il paese esce da un periodo molto travagliato, ma da alcuni anni si è indirizzato
nella logica del sistema di libero mercato, con risultati sempre più apprezzabili,
per cui gli investimenti esteri ormai trovano un ambiente simile a quello di altri
paesi della zona, che sono da più tempo sulla via della normalizzazione e dello
sviluppo. Il ruolo della pubblica amministrazione pesa ancora molto sulle
attività produttive correnti e, per tale motivo, è molto importante il supporto
delle istituzioni italiane e serbe per accelerare la corretta impostazione della
operazioni relative ad un progetto di internazionalizzazione.
4.1 – Incentivi finanziari
Contributi governativi senza rimborso sono assegnati a progetti di investimento
nell’attività industriale produttiva ( si trascura in questa fase l’attività per servizi
internazionali e di ricerca e sviluppo ), che prevedono importi minimi di spesa
per investimenti tra 1 e 3 Mni di €. in funzione del comune di insediamento, e
non meno di 50 nuovi occupati.
Per ogni assunto a tempo indeterminato il contributo è compreso tra 2 e 5.000
€/addetto.
L’Agenzia SIEPA che valuta l’investimento assegna un punteggio in funzione
dei seguenti parametri:
- referenze dell’investitore
- partecipazione di fornitori nazionali nel prodotto finito e gli effetti
dell’investimento sulle imprese locali
- la sostenibilità e la fattibilità dell’investimento
- gli effetti sul settore ricerca e sviluppo
- gli effetti sul settore risorse umane
- l’impatto ambientale
- il trend internazionale attuale nel settore dell’investimento
- l’impatto dell’investimento sulla comunità locale
- il sostegno che il comune accorda per la concessione di permessi necessari e
possibili agevolazioni
La SIEPA erogherà in 4 rate i contributi stessi al verificarsi dei seguenti eventi:
- al contratto di vendita/affitto del terreno
- al rilascio del permesso di costruzione
- al rilascio dell’abitabilità e collaudo delle costruzioni
- all’assunzione degli addetti dichiarati nel progetto
4.2 – Sistema fiscale e incentivi
Il sistema fiscale normale in Serbia , per le imprese è molto competitivo rispetto
ai paesi dell’area .
Le imprese a capitale straniero sono equiparate alle imprese locali. Non vi sono
limiti al trasferimento di utili.
Le tasse sugli utili delle imprese ( 10% flat) sono le più basse tra i paesi
dell’area.
Le tasse sugli utili da proprietà o operazioni finanziarie e immobiliari
(witholding) sono pari al 20% .
Le tasse sulle proprietà immobiliari per le imprese che hanno una contabilità
sono pari allo 0,4%.
I contributi sociali a carico delle imprese sono:
- per previdenza 11%
- per infortuni e malattia 6,15
- per disoccupazione 0,75
La remunerazione del personale è allineata con quella dell’area .
Gli incentivi fiscali sono di diversa natura ed entità, ma qui riportiamo soltanto
quei due che sono significativamente importanti per il nostro studio.
1) Esenzione delle tasse sugli utili delle imprese per un periodo di 10 anni se :
- l’investimento eccede l’ammontare di 7,5 Mni
- durante la realizzazione dell’ ìnvestimento vengono assunte almeno 100 unità
lavorative aggiuntive
2) Esenzione dalle tasse dovute per concessioni governative per investimenti per
5 anni, dal giorno di completamento dell’investimento.
I crediti fiscali sugli investimenti, per gli oneri contributivi sui nuovi assunti e
altre agevolazioni previste non vengono qui indicate, perché sono assorbite nel
nostro caso, dalla esenzione di cui in 1.
Sono esenti da dogana le spese per investimenti e i materiali per gli stessi.
Altre minori agevolazioni possono essere utilmente acquisite attraverso una
attenta lettura dei casi agevolati (ved. materiale illustrativo della SIEPA, a
disposizione presso Simest).
5 – Sistema di trasporti
La situazione dei trasporti è uno dei punti chiave del progetto di
internazionalizzazione in questione, e la verifica dello stato delle cose nell’area
di nostro interesse è stata oggetto di un serio esame.
L’analisi deve abbracciare tutti gli aspetti che possono influire sul processo e sul
mercato, e considerare l’attuale situazione e la prospettiva di medio lungo
termine. La Serbia esce da un duro conflitto che l’ha resa l’ultimo paese
dell’area a iniziare un processo di coinvolgimento nel sistema occidentale. I
nuovi equilibri politici mondiali consentono alla Serbia di avere uno sbocco al
mare mediterraneo attraverso il Montenegro, e a quest’ ultimo di disporre di un
entroterra di ampie dimensioni e prospettive di sviluppo. Con la Russia esistono
sempre forti legami socio culturali, ma essendo venuti meno i motivi di strategia
politica contrastanti con l’occidente, la Serbia può svolgere una certa funzione di
collegamento fra i paesi dell’Europa occidentale e quelli della parte orientale.
Sussiste tuttora una certa differenza tra la legislazione e le strutture
amministrative serbe che la applicano rispetto a quelle occidentali, che crea
difficoltà alle attività delle nostre imprese e ai loro affari se non vengono trovate
formule di compromesso a protezione dei diritti oggettivi. Si fa riferimento ad
esempio alle dogane, ai diritti di proprietà, ai conflitti commerciali, e via di
questo passo , per cui una attenta politica di copertura dei rischi si rende
comunque necessaria per un investitore straniero.
Tornando al tema dei trasporti possiamo affermare che ormai l’accesso al mare
mediterraneo della Serbia non è più un problema politico per l’Europa, e quindi
possiamo analizzare gli altri aspetti che riguardano una delle fondamentali forme
di comunicazione che sono le vie d’acqua e, prima di ogni altra, il mare.
I Balcani rappresentano per l’Italia un’area di notevole interesse in particolare
per il nostro Sud, che è diviso da poche centinaia di Km. di mare da regioni che
sono invece ancora molto lontane dal resto d’Europa. Queste regioni sono in
forte crescita e costituiscono un ponte verso altri paesi più ad est,
particolarmente ricchi di materie prime e potenziali mercati di sbocco per le
merci italiane. Il nostro paese è alla ricerca di una strategia di penetrazione
commerciale concreta, che tenga conto dei collegamenti e delle infrastrutture già
esistenti in loco.
Il Nostro nord gode di una situazione stradale e ferroviaria migliore di quella
meridionale per l’accesso da nord-est . Vi sono alcune criticità sul percorso
stradale e ferroviario, ma sono problemi in via di soluzione entro il 2010.
La presenza italiana nell’area però si posiziona nel nord dei Balcani e lungo la
fascia costiera fino all’Albania, ma non penetriamo all’interno, dove ci sono
regioni attualmente poco sviluppate, ma con un potenziale di crescita economica
e vicine a mercati molto ricettivi.
Tutte le analisi sul potenziale di sviluppo commerciale tra le due aree indicano
che, Mezzogiorno e Balcani, possono commerciare molto di più di quanto
facciano oggi. Il sud del nostro paese ha difficoltà ad accedere in modo diretto
ed economicamente vantaggioso ai balcani; il 90% del trasporto avviene su nave
, ma si ferma sulla costa, dove trova i porti di Bar e Durazzo oppure i porti
greci.
Bar è in migliori condizioni rispetto a Durazzo, anche se abbisogna di un
potenziamento delle attrezzature; da Bar parte la via di accesso più breve per
Belgrado, cuore dei Balcani, dove esistono importanti vie di collegamento e il
porto fluviale su Danubio e Sava.
La via stradale Bar-Belgrado è ora in cattive condizioni, anche la ferrovia
abbisogna di miglioramenti, ma è agibile anche se è a binario unico e con
limitazioni relative all’altezza delle gallerie; queste non consentono il trasporto
su rotaia di camion e di container high cube.
Due progetti italiani sono stati presentati per migliorare il trasporto intermodale
e le strutture ferroviarie di questo tracciato.
La grande importanza che riveste questa via di comunicazione per lo sviluppo
dei commerci dei due paesi, Montenegro e Serbia, è dimostrato dal volume dei
finanziamenti già approvati per la sua sistemazione da WB, BERS, BEI, e
Governo serbo. Possiamo dare per certa la sistemazione a medio termine di
questa via di comunicazione che rappresenta la chiave di volta per lo sviluppo
delle nostre imprese, non solo di questo settore. Le merci tra la Puglia e la
Romania su strada devono percorrere oggi 2.200 Km . Con il percorso in
questione la distanza si dimezzerebbe.
La linea marittima commerciale Bari -Bar già oggi agibile, potrebbe proseguire
seppure con le limitazioni attuali, fino a Belgrado, dove incontrerebbe l’altra via
d’acqua, il Danubio.
Per accelerare l’adeguamento delle infrastrutture già finanziate e posizionarsi in
anticipo rispetto ai competitors, occorre però effettuare una integrazione
produttiva in un’area vasta, che con questo tracciato esprima il potenziale
sviluppo dei redditi da esportazione, progettazione, trasporti, distribuzione,
innovazione e convergenza di capitali. Costituendo a Belgrado il centro di
raccolta e prima lavorazione del legname, e il centro di distribuzione dell’arredo,
si dà contemporaneamente impulso alla integrazione produttiva e al
rafforzamento della penetrazione commerciale, nell’area con centro nel cuore
dei Balcani.
5.1 – L’importanza delle vie d’acqua
L’importanza che riveste il collegamento idro-viario Adriatico - Danubio, ha
spinto gli studiosi del politecnico di Milano a costituire un consorzio per
sviluppare diverse ipotesi progettuali, che dessero uno sbocco nel Mediterraneo
alla più importante e consistente rete idro-fluviale europea, realizzando un asse
nord-sud Adriatico-Danubio. Il consorzio che ha proposto alcuni studi di
fattibilità del “ProgettoAdriatico” per il transito di natanti della classe V
europea, o anche, treni equivalenti di natanti, prevedeva di incanalare fino ad un
volume di merci di 120 Mni di t/anno, nei due sensi di marcia. La proposta
prevedeva il superamento di un dislivello di 140 metri, con la tecnica dei pozzi
di sollevamento, e gallerie nei due sensi di marcia. L’idrovia realizzerebbe il
collegamento nord-sud senza trasbordo . Il progetto è stato bocciato dalla CE
perché turberebbe l’equilibrio dei corsi d’acqua . (E’ molto più probabile che
l’ostracismo della Germania e di altre nazioni localizzate lungo il corso del
Danubio, abbiano escluso l’Italia dalla partita.)
Le prerogative delle vie d’acqua rispetto alle altre in alternativa sono numerose,
ma possiamo sintetizzarle così :
- contenuti consumi di energia e scarso inquinamento
- velocità medie più elevate di quelle attuali
- minori trasbordi dei carichi
- possibilità di raggiungere il maggior numero possibile di nazioni europee
Il vettore che meglio risponde a questi requisiti è la nave. Le navi fluviali/marine
del tipo V di 2.000 ton., trasportano quanto 85 autotreni o 40 carri ferroviari.
Queste navi possono tranquillamente fare la navigazione Bar – Bari e quella
costiera lungo le regioni del mezzogiorno con Hub a Taranto, Palermo, Gioia
Tauro, Salerno, ecc.. Con gli stessi tipi di navi si effettua la navigazione fluviale
che mette in comunicazione quasi tutti i paesi tra il Mar Nero e la Germania.
Uno dei problemi che limitano il trasporto sull’acqua italiano risiede nel fatto
che non abbiamo accesso all’immenso “sistema” Danubio, la grande arteria
centrale europea che smista le merci, con affluenti e canali, dai Paesi Bassi al
Mar Nero e viceversa. Dal Mar Nero poi si accede ai grandi fiumi russi senza un
solo trasbordo.fino al mare del nord.
Gli unici ad essere completamente tagliati fuori da questo enorme sistema di
comunicazione europeo siamo noi italiani.
Se le nostre regioni meridionali si collegano con 450 Km di ferrovia da Bar a
Belgrado, e si attrezzano con una struttura logistica internazionale, quale quella
proposta, possono creare un accesso economico, veloce e ormai permanente ai
mercati di interesse, non solo per se stesse, ma anche per tutte le altre regioni del
paese.
E’ appena il caso di sottolineare che, per il potenziale che questo sistema di
trasporto riveste per Bari e i porti meridionali, oggi sofferenti per mancanza di
traffici, il supporto, che con il nostro progetto, le regioni offrono alle imprese
per la loro internazionalizzazione, potrebbe essere rafforzato da una piattaforma
logistica territoriale che raccoglie molto più dei traffici del settore legno-arredo.
Il collegamento Adriatico – Danubio rappresenta inoltre una scorciatoia per i
traffici tra il nord Europa e il canale di Suez . Dal mar del Nord non
occorrerebbe più percorrere l’intero corridoio 7 fino a Costanza lungo il
Danubio, per giungere nel Mar Nero e poi arrivare al Mediterraneo fino a Suez,
attraversando il Bosforo ed il mar Egeo. Tra il 2003 e il 2005 il traffico SuezEuropa è passato da 550 Mni di t. a 652 Mni di t.. Quanto di questo traffico
potrebbe essere captato dalla
logistica italo-serba presente?
5.2 - Le strade e le ferrovie
Bari-Bar-Belgrado con una nostra struttura
Oltre al collegamento via terra tra Bar e Belgrado, di cui già abbiamo parlato,
sono importanti i collegamenti tra Belgrado e le località fonti di materie prime
non serbe, e quelli con i mercati del centro e del sud-est europeo per la
distribuzione dei prodotti.
L’accentramento degli acquisti di materie prime in Serbia, permette di
pianificare, selezionare e ottimizzare le modalità di approvvigionamento delle
materie prime nell’ordine : via acqua, via ferrovia, su gomma.
La distribuzione dei prodotti, da Belgrado ai paesi clienti, potrà invece
prevalentemente essere fatta su gomma, perché i collegamenti stradali tra le
principali città di paesi vicini, ora accettabili con difficoltà superabili, nella
maggior parte dei casi, sono sempre più preferiti e veloci (70-80%) di quelli
ferroviari.
La comunità europea prevede che a Belgrado si incontrino due dei dieci corridoi
paneuropei, il 7° e il X°. Ai nostri effetti il 7° corrisponde alle nostre finalità; il
percorso si identifica con quello del Danubio, gran parte delle opere da
realizzare consistono in migliorie o nel ripristino di quelle già esistenti, e non
condizionano l’avviamento della nostra iniziativa, mentre sono al centro
dell’interesse comunitario.
6 - Sistema assicurativo e bancario
6.1 - I rischi connessi all’operazione
Malgrado i miglioramenti ottenuti dal paese dopo i conflitti causa della
dissoluzione della federazione, il sistema bancario è ancora fragile e in una
situazione generale per molti aspetti instabile. Il consistente debito estero, la
incerta situazione nel Kosovo, la notevole incidenza delle spese per il
mantenimento di una forte presenza pubblica nell’economia, portano a
mantenere alto il rischio paese.
La Sace, di concerto con le altre istituzioni europee, mantiene il rischio paese a
livello 7° ma, anche a titolo di incentivo, le operazioni di investimento sono
assicurabili previa valutazione caso per caso. Il nostro governo vanta ancora un
credito consistente verso la Serbia, anche se inferiore a quello di Francia e
Germania. Molti sono gli ostacoli che si frappongono sulla strada del riordino
del sistema amministrativo e giudiziario, fra questi il potere dell’oligarchia
radicata sul territorio e la difficoltà di imporre sacrifici alle categorie legate alla
burocrazia, sono solo alcuni. Oggi in certi settori il salario medio raggiunge
livelli già alti rispetto agli altri paesi dell’area, come, ad esempio, nelle aziende
di servizi pubblici e nelle banche, dove il salario medio è di c.a 600 €/mese.
Come conseguenza di questo stato di cose il credito è oneroso e di difficile
reperimento. Il nostro governo ha cercato di contribuire a creare mercato,
promuovendo linee di credito per l’acquisto di macchinari italiani, con la
formula dell’accordo tra banche locali , banche italiane e Sace.
Ma gli investimenti diretti italiani in Serbia sono, in proporzione, inferiori alla
importanza che assumono già ora i commerci fra i due paesi; fonti qualificate
assicurano che in prospettiva l’incremento dei commerci fra i due paesi sarà
molto consistente. La causa di questo scarso interesse per gli investimenti
sembra risiedere, nella difficoltà di eliminare i numerosi pericoli che tuttora
esistono anche al di là del puro rischio finanziario.
Eppure la forza di attrazione che ha il paese verso l’Europa, per la sua felice
collocazione geografica e politica, ha già spinto un numero considerevole di
imprese italiane di ogni settore a stabilirsi in Serbia.
Pertanto l’iniziativa allo studio deve essere considerata prudentemente ad alto
rischio finanziario e commerciale, e quindi dovrà essere adeguatamente
garantita da assicurazioni e posta al riparo dai pericoli di altra natura connessi
all’esercizio dell’attività produttiva, commerciale e internazionale. La proposta
italiana per la realizzazione della filiera italo-serba, dovrà perciò essere
accompagnata da specifici accordi con le istituzioni preposte alle attività di
settore e all’internazionalizzazione. In Serbia comunque operano le IFI e tra
queste , per quanto attiene al rischio sugli investimenti, la MIGA.
6.2 – Le banche presenti in Serbia
In Serbia operano una quarantina di banche nazionali, di diversa natura, private
e pubbliche. Oltre a queste vi sono banche estere, prevalentemente europee,
come : Credit Agricole, Societè General, Lhb bank, Raiffeisenbank, Alpha
bank., National Bank of Greece, Procredit Bank , ecc..
Le banche italiane presenti anche attraverso loro partecipate, sono: Monte dei
Paschi, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Intesa - S.Paolo, Unicredit. Sono
altresì presenti la Findomestic e le Assicurazioni Generali per le operazioni del
loro settore.
La scarsa efficacia dei tribunali, in merito alla salvaguardia dei diritti
commerciali, contribuisce a rendere precario e incerto il sistema del credito e
costose le operazioni finanziarie, anche per le nostre banche.
In questo periodo sette banche italiane, in accordo con Sace, hanno concesso
linee di credito per l’acquisto di macchinari italiani da parte di soggetti serbi, per
un totale di diverse centinaia di Mni di €.; la concessione dei finanziamenti
viene effettuata tramite banche locali, appositamente convenzionate, e riguarda
prevalentemente operazioni fino a 2 Mni circa cadauna.
Simest opera in Serbia a sostegno delle imprese italiane, partecipando fino al
25% del capitale delle società che queste costituiscono all’estero; gestisce i
fondi del MISE che
incrementano la partecipazione della Simest fino al
massimo del 49% del capitale delle stesse società. La Simest inoltre gestisce
fondi per agevolare, con le modalità previste dalla legge, le seguenti operazioni
delle imprese italiane all’estero:
- la vendita di beni di investimento all’estero
- la partecipazione alle gare di appalto
- la penetrazione commerciale
- gli studi di fattibilità e lo start up
La Simest può assistere le imprese italiane per altre operazioni connesse alla
realizzazione di iniziative di internazionalizzazione, per le quali si rinvia al sito
apposito.
La Serbia, ha acquisito il diritto alle agevolazioni tariffarie europee riservate ai
paesi di prossima adesione, ma può comunque beneficiare di tutte le
agevolazioni concesse alle imprese italiane che investono in un paese che non fa
parte della CE.
PARTE QUARTA – La nuova iniziativa e il suo
avviamento
1 – finalità della quarta parte dello studio
Scopo dello studio di prefattibilità non è quello di indicare una sequenza di
operazioni attraverso le quali far calare dall’alto una proposta di investimento.
La proposta è stata frutto di analisi rigorose, basate su dati certi e attuali,
avvalorata da esperienze e deduzioni logiche esplicitate con le imprese, che
prevede l’adozione di strumenti di vario genere disponibili e accessibili. Durante
le numerose occasioni di incontro con le associazioni e con le imprese dei
diversi settori,
oggetto degli studi di prefattibilità fin qui realizzati, abbiamo
avuto modo di recepire le istanze e le preoccupazioni che hanno espresso i
rappresentanti delle stesse, quando gli sono state sottoposte le proposte e
discusse le alternative sui diversi argomenti che il progetto affronta. Abbiamo
risposto subito quando possibile in modo esaustivo, e quando non è stato
possibile lo abbiamo fatto in seguito, trovata una soluzione ai problemi sorti. La
metodologia per realizzare questo genere di progetti non è, e non può essere, una
sola, ma abbiamo individuato proposte e strumenti adatti ad ogni caso specifico,
seguendo una traccia generale basata su esperienze già acquisite in tema di
investimenti internazionali. Naturalmente le modalità di attuazione e gli
strumenti sono modellati sulla nostra realtà economica, politica e sociale nel
rispetto delle norme e delle raccomandazioni della CE e del mondo degli affari.
Le imprese che hanno fin qui partecipato, direttamente o indirettamente allo
studio, potrebbero essere le stesse che lo realizzeranno o meno, ma questo studio
rimane valido nel contesto suggerito, anche se realizzato da soggetti diversi,
purché si rispettino i principi, più volte richiamati, e su cui si basa
l’internazionalizzazione di aggregazioni di imprese.
Proprio per le ragioni di cui sopra le modalità di realizzazione del progetto che
vengono suggerite in questa parte del lavoro, possono cambiare in funzione dei
soggetti che, a cantierabilità avvenuta, renderanno il progetto bancabile,
assumendo l’impegno di realizzarlo. Questa parte dello studio è importante
perché stà a dimostrare che la cantierabilità è effettiva e possibile nelle ipotesi
che il capitolo sviluppa, e risponde a quella domanda che spesso è una
discriminante per la partecipazione delle imprese al Cluster: ”Come e chi
realizza questo progetto? Quanto ci costa?
2 - La società di scopo e la cantierabilità del cluster
Le imprese che costituiscono il cuore dell’iniziativa sono quelle che abbiamo
selezionato con i criteri esposti al capitolo 3 della parte II^ e che rappresentano
direttamente e/o in collaborazione con altre imprese italiane dell’arredo, l’intero
settore del legno-arredo della nostra iniziativa.
E’ risultato chiaro dallo studio che, per la realizzazione del progetto, occorrono
competenze manageriali e di business internazionali, spesso non presenti nel
cluster iniziale, e/o non delegabili ad uno solo dei partner operativi.
Il Manager internazionale prescelto dalle imprese del cluster dovrà gestire il
progetto e l’iniziativa per loro conto, e partecipare alla formulazione del
business plan da presentare alle banche finanziatrici.
Nel nostro caso diamo per scontato naturalmente che il gruppo di imprese
selezionato e che partecipa al cluster abbia i requisiti economici e patrimoniali
eligibili ai finanziamenti e alle forme di agevolazione del sistema finanziario
previste dal business plan.
Le imprese del cluster e il gestore sono quindi in grado di proporre la
costituzione di una società di “scopo”, per realizzare il modello di business
internazionale, che qui è stato ipotizzato per grandi linee, ma che sarà definito
nello studio di fattibilità in ogni dettaglio.
3- la presentazione del progetto alle banche e l’avviamento del ciclo di vita
della nuova iniziativa
La serie di verifiche fatte durante la fase di montaggio del progetto, hanno
esplorato tutti gli argomenti che possono rientrare in una due diligence
preliminare, svolta da potenziali soci per valutare una nuova iniziativa all’estero
in via di montaggio. Qui di seguito riepiloghiamo gli argomenti trattati nel corso
dell’analisi e che, approfonditi dove necessario nello studio di fattibilità,
rendono finanziabile il progetto.
1 - l’associazionismo tra imprese selezionate dello stesso settore e territorio,
unite in un progetto comune che non pregiudica, anzi stimola, l’innovazione e la
indipendenza delle singole imprese
2 - la partecipazione istituzionale al progetto necessaria a eliminare i potenziali
ostacoli ai commerci con il paese estero
3 -la partecipazione di manager privati qualificati cui affidare la gestione delle
attività internazionali della iniziativa
4 – un aiuto di stato che dimostri l’interesse delle istituzioni in un progetto che
stimola l’innovazione e la competitività delle PMI del territorio
5 – l’analisi dell’intero processo produttivo internazionale e la scelta di una
strategia condivisa da seguire per inserire l’iniziativa nel processo di sviluppo
mondiale del settore
6 – la selezione di imprese già collaudate che uniscono le loro capacità, i loro
business, le loro garanzie per sviluppare insieme la loro attività all’estero
7 – la selezione dei mercati di interesse comune e la scelta di un piano per
avviare, consolidare e sviluppare un proprio modello di business internazionale
8 – la definizione di una filiera internazionale condivisa con il paese partner
della prima fase del progetto
9 – la definizione di accordi che favoriscono la competitività dell’iniziativa
10 – la indicazione di possibili modalità concrete di finanziamento della
iniziativa comune
Il progetto presentato alle banche italiane dalle imprese soci e dal gestore è
riassunto in un Business Plan che permette di realizzarlo. Il Business Plan
comprende la proposta di partecipazione del sistema bancario alla realizzazione
dell’iniziativa. Lo studio di fattibilità di cui il business Plan è una sintesi, deve
contenere le informazioni che agevolano la verifica (due diligence) che le
banche devono fare per decidere, se approvarlo e come partecipare. Lo studio di
prefattibilità e il tutoraggio agevolano quindi: sia la scelta dei partner, che la
realizzazione dello studio di fattibilità. Quando le imprese hanno individuato nel
gestore il necessario raccordo per tutti i loro rapporti internazionali con le
istituzioni e i terzi in Italia e all’estero, possono iniziare insieme il ciclo di vita
della nuova iniziativa. Il gestore riunisce la compagine sociale dell’iniziativa in
una società di “scopo”, che si impegna verso i terzi a realizzare il modello di
business, spiegato opportunamente nello studio di prefattibilità, nello studio di
fattibilità, nel business plan. E’ la società di scopo che presenta la richiesta di
intervento alle banche, alle istituzioni, ai terzi che devono avere rapporti di
diverso genere con l’iniziativa. La società di scopo attuerà il programma
costruendo la struttura che gestirà l’attività economica decisa dai soci.
Nel nostro caso una volta realizzata la società di gestione in Serbia, questa
assumerà l’attività operativa della filiera per l’area di mercato ad essa attribuita
(centro e sud-est europeo) dando inizio all’attività internazionale del cluster.
4 – Come finanziare lo studio di fattibilità
Le modalità di finanziamento dello studio di fattibilità dipendono dalle diverse
situazioni in cui si è giunti alla cantierabilità.
Volendo indicare una modalità concreta di finanziamento nella ipotesi da noi
formulata al precedente punto 2, si aprono tre possibilità: a- il finanziamento del
gestore che lo apporterà in capitale nella nuova iniziativa (Business Angel); b- il
finanziamento di uno dei soci che vuole trovare un tornaconto nella nuova
iniziativa, pattuito con gli altri soci; c- il finanziamento di tutti i soci pro quota
con il contributo della Regione di loro appartenenza (se venisse concesso in
contropartita del ritorno internazionale atteso sul territorio).
E’ stata istituita di recente una forma di finanziamento che l’ICE gestisce per
finanziare studi di fattibilità eseguiti da gruppi di almeno 4-5 imprese che
vogliono internazionalizzarsi. La domanda di finanziamento dello studio di
fattibilità deve essere sottoposta, nei termini previsti dall’apposito Bando,
all’esame di un organo che la valuta e le assegna un punteggio; in base al
punteggio vengono selezionati i progetti per l’ammissione al contributo.
L’entità del contributo è pari al 75% delle spese ammesse per lo studio, fino ad
un massimo di 150 M.ni..
Fra le attività di assistenza alle imprese la Simest, su richiesta delle stesse
imprese, può effettuare il Business Plan e il coordinamento tra i consulenti, le
imprese e le istituzioni.
5 – Opportunità di finanziamento dell’iniziativa
Nei capitoli precedenti abbiamo esplorato la possibilità di ottenere agevolazioni
in Serbia e quale situazione presenta il sistema bancario e assicurativo per le
imprese italiane.
Praticamente le agevolazioni locali comportano risparmi di costi di gestione e
non prevedono fonti di finanziamento degli investimenti.
Il credito bancario locale, ancorché oneroso, è di difficile reperimento.
In sostanza le fonti di finanziamento possibili sono :
- le linee di credito per l’acquisto di macchinari italiani in Serbia
- i finanziamenti delle banche in Italia alle imprese soci e alle loro iniziative
- i finanziamenti della Simest alle imprese italiane per la penetrazione
commerciale e le agevolazioni per l’esportazione di macchinari
- la partecipazione della Simest e del Fondo unico al capitale delle società
italiane all’estero.
5.1 – La partecipazione della Simest (L.100/90) e del Fondo unico di
Venture Capital (L.296/06) al capitale della nuova iniziativa.
La Simest ha fra le sue forme di sostegno alle imprese italiane all’estero, la
partecipazione al capitale azionario della società estera. Per le istituzioni estere
che non dispongono di strutture e competenze adeguate per valutare il
proponente, la partecipazione della Simest in una impresa, sottende una garanzia
patrimoniale, di validità imprenditoriale e di competenza gestionale. Per una
iniziativa di nuova costituzione, in un paese con scarsi strumenti di indagine e di
valutazione, la partecipazione della Simest, oltre a rafforzare l’immagine di
un’impresa senza trak record, nel nostro caso rende proponibile un progetto
complesso a lento realizzo.
La partecipazione della Simest e del Fondo al capitale di rischio secondo la
legislazione vigente, spiegate ampiamente sul sito internet,. vengono di seguito
riassunte per il caso in esame:
a – la partecipazione della Simest può raggiungere il 25% del capitale sociale
della impresa estera; riscattabile entro 4-8 anni.
b- i soci privati della Simest, nel nostro caso riuniti nella società di scopo,
possono chiedere alle loro banche il finanziamento, fino al massimo del 90% del
51% del capitale sociale della società estera.. Sul finanziamento bancario la
Simest concede all’impresa un contributo semestrale agli interessi, nella misura
del 50% del tasso di riferimento vigente (oggi equivalente al 2,69%);
c – I soci privati, ottenuta la partecipazione della Simest, possono inoltre
chiedere l’intervento aggiuntivo nel capitale della società estera, al Fondo unico
di Venture Capital gestito da Simest. La quota del Fondo non può comunque
eccedere il doppio della partecipazione di Simest, e l’ammontare delle due
partecipazioni pubbliche non può superare il 49% del capitale sociale della
società estera. Il riscatto della partecipazione pubblica è legato a quello Simest ,
il tasso è quello BCE più 0,5 (oggi 4,5%), la garanzia sul riscatto della quota del
Fondo, a differenza della partecipazione Simest, non è richiesta.
Le condizioni applicate per le partecipazioni di Simest e del Fondo sono decise
in assoluto, al momento della delibera e comunque, in linea di massima,
nell’intorno delle condizioni generali riportate nell’esempio che verrà esposto
più oltre.
Le prerogative di gestione dell’azionista pubblico, nella società e nella
assemblea, sono delegate agli azionisti privati. Le modalità di riscatto della
partecipazione di Simest e del Fondo sono anch’esse concordate a priori con i
privati.
5.2 – Il finanziamento agevolato per le operazioni di penetrazione
commerciale all’estero (L.394/81)
Di seguito evidenziamo solo i dati utilizzabili per la previsione di copertura del
fabbisogno nell’ipotesi in esame. L’ammissibilità al finanziamento agevolato è
legata all’esistenza delle premesse specificate nel sito apposito di Simest.
L’impresa nazionale che deve avviare la distribuzione all’estero di prodotti
italiani, può richiedere a Simest di avvalersi di un finanziamento per la copertura
dell’85% delle spese di un programma di penetrazione commerciale permanente,
fino al massimo di 2,06 M.ni..
Il programma può comprendere, in sintesi, le spese per la show room, il
magazzino (affitto o acquisto), il materiale dimostrativo e la formazione del
personale di assistenza pre e post vendita. Il tasso applicato sul prestito è pari al
40% del tasso di riferimento (oggi 2,20%), e la restituzione deve avvenire in
sette anni, di cui due di pre-ammortamento.
Le spese di realizzazione della struttura distributiva permanente nel nostro caso,
possono essere finanziate se il richiedente fosse una delle società italiane che
forniscono prodotti finiti e K/H anche alle imprese del cluster (ved. pagg 17 e 18
dello studio). La società di gestione della filiera, essendo una società estera che
produce e commercializza materie prime e semilavorati esteri, non può essere la
richiedente del finanziamento agevolato, ma può fornire tutto il materiale e la
formazione in loco alla società italiana di cui sopra che lo richiede. In tal modo
le società italiane che partecipano al sistema, anche se non in qualità di soci
dell’iniziativa, possono concorrere agli investimenti per la parte distributiva
dell’arredo, riducendo in tal modo gli impegni a carico del cluster.
5.3 - Agevolazione dei crediti all’esportazione (D.Lgs. 143/98)
La possibilità di finanziare i fornitori, che concedono dilazioni di pagamento alle
imprese estere che acquistano macchinari italiani, attraverso il credito fornitore,
consente alla impresa di pagare i macchinari, gli impianti, le progettazioni, i
lavori e i servizi italiani a condizioni sostenibili, con una certa flessibilità e in
molti casi in linea con i ritmi di ammortamento. Questa facoltà può essere
utilizzata nei casi come il nostro in cui gli investimenti fissi raggiungono importi
considerevoli e il credito nel paese è costoso e difficile da ottenere. Rimane però
da verificare se il rischio della banca italiana è coperto da garanzia SACE, se ciò
non fosse la banca potrebbe richiedere specifica garanzia.
Il vincolo che abbiamo assunto nel progetto, di utilizzare tecnologia italiana,
dovrebbe favorire i fornitori a regolare il finanziamento di operazioni tra
imprenditori
dello stesso paese. Le nostre banche possono finanziare le
forniture fatte alla nostra impresa all’estero a condizioni concordate in sede
OCSE, se le operazioni sono accettate e coperte da assicurazione SACE. La
Simest concede un contributo agli interessi richiesti dalle banche sui
finanziamenti, che rende competitiva l’operazione. Il montaggio dell’operazione
avviene presso la banca di fiducia dei fornitori, questa banca sottopone alla Sace
la richiesta di copertura assicurativa. Se la copertura SACE non fosse ritenuta
possibile per la nostra iniziativa, perchè di nuova realizzazione, l’operazione
potrebbe essere finanziata dai soci privati e in minima parte (15%) dai fornitori
stessi (con dilazioni).
Come vedremo più avanti nel modello di finanziamento ipotizzato vi sono altre
voci da finanziare, ad esempio gli acquisti di materie prime, che non trovano
possibilità di copertura né in Serbia né in altri paesi dove si prevede di
acquistarle; l’opportunità di ottenere un finanziamento da fornitori di impianti e
da soci, può coprire temporaneamente il fabbisogno per le scorte, finché queste
non potranno trovare più convenienti e appropriate fonti di credito. Ciò avverrà
progressivamente quando la nostra iniziativa avrà consolidato il suo modello di
business iniziale, e i fornitori di merci e le banche esteri adegueranno le loro
modalità di concessione del credito.
5.4 – Linee di credito a imprese estere per l’acquisto di macchinari italiani
Al punto 6.2 della parte III abbiamo ricordato che le banche italiane, hanno in
corso linee di credito a favore di imprese serbe che acquistano macchinari
italiani. Questa opportunità può essere sfruttata nel caso in cui alcune
lavorazioni debbano essere delegate a imprese locali, disposte ad integrare la
loro attività a quella della filiera italiana. Nel nostro caso se il gestore vedesse
l’opportunità di limitare gli investimenti diretti ( ved. punto 6.3.1 di questa
parte), o volesse proporre la partecipazione di imprese serbe al progetto,
potrebbe favorire queste ultime consentendo loro di accedere alle suddette linee
di credito (ad es. assicurando contratti di fornitura ).
5.4.1- Linea di credito agevolata del Governo Italiano per le PMI serbe
La cooperazione italiana allo sviluppo finanzia l’acquisto di macchinari italiani
effettuati da PMI, fino ad un importo massimo di 1 M.ne di €. cad., al tasso del
4,9% annuo massimo, con rimborso entro 8 anni a rate semestrali. Le operazioni
avvengono attraverso tre banche locali di cui due italiane (Unicredit e Intesa di
Belgrado). Presso l’Ambasciata Italiana è costituita una unità tecnica di
assistenza che agevola le PMI locali che vogliono accedere alla linea di credito.
Simest collabora attivamente con le Istituzioni e con le banche impegnate in
questo paese (come in altri paesi di particolare importanza per i nostri commerci
vedi Russia e Cina) per assistere le imprese italiane che effettuano investimenti e
cessioni di tecnologia.
6 – Esempio di finanziamento della nuova iniziativa allo studio, e i rischi
connessi
6.1 - I soci privati
Quattro imprese italiane dei comparti indicati nello schema di figura 3
(lavorazioni finali), stringono rapporti di collaborazione con 2 imprese del legno
arredo di livello internazionale (ved.punto 2.3 parte I). Le 4 imprese dei territori
e le 2 imprese avanzate di settore, costituiscono il socio operativo italiano del
Gestore per la produzione e distribuzione dei prodotti italiani. I soci privati
italiani della iniziativa costituiscono la società di scopo, che realizza lo studio di
fattibilità, da sottoporre ai finanziatori ed ai terzi che partecipano al progetto.
6.2 Lo studio di fattibilità
La stesura dello studio è compito del Gestore che può accedere a professionalità
e ricerche esterne; l’importo delle spese dello studio sono sostenute dai soci
privati e saranno capitalizzate fra quelle della società di gestione da costituire.
6.3 – La società di Gestione della filiera italo-serba
Al punto 4 parte II abbiamo sintetizzato gli investimenti fissi stimati per la
realizzazione del nuovo modello di business internazionale della filiera. Gli
investimenti consentono di realizzare almeno 33 Mni/a. di volume di affari dei
quali 23 Mni provengono da acquisti e semilavorati in Serbia e 10 Mni dalle
produzioni italiane. Gli acquisti di legname si regolano in contanti; le scorte di
materia prima corrispondono a circa 4 mesi, per cui il fabbisogno per scorte di
legname si stima pari a circa 3,5 Mni. Le rimanenti spese per manodopera,
utilities e spese correnti da anticipare sugli incassi, si possono stimare in due
mesi per circa 1 M.ne . La stima di massima del fabbisogno di circolante è di 4,5
Mni., cui far fronte con mezzi propri e credito da fornitori.
Il fabbisogno minimo necessario per garantire la realizzazione dell’iniziativa
sarebbe in prima approssimazione di 11,7 + 4,5 = 16,2 Mni .
Volendo riservare ai soci serbi l’apporto di terreni e fabbricati per un valore di
circa 1,7 Mni., le altre fonti italiane devono coprire 14,0 Mni, nel modo
seguente:
a - 10.0 Mni in capitale sociale (oltre 1,7 Mni dei serbi)
b – 4,5 Mni di finanziamento soci e credito all’esportazione per macchinari
forniti alla iniziativa.
Nell’ipotesi che la proposta, compresa nel piano finanziario di massima venisse
accettata dai finanziatori, il capitale sociale potrebbe essere così costituito:
1 - apporto dei soci privati italiani ( 5,0 Mni, 43% ) di cui 4,5 finanz. agevolato
2 – apporto di Simest (2,5 M.ni, 21% )
3 – apporto del Fondo unico (2,5 Mni, 21%)
4 – apporto di soci serbi (1,7 Mni, 15%)
Il rimborso dei finanziamenti ai soci italiani per capitale (9,5 Mni) potrebbe
avvenire come di seguito:
- quanto ai finanziamenti delle banche ai soci italiani (4,5 Mni) : in sette anni
con rata costante per capitale e interessi di 763.000 €/a., ad un tasso del 5%
annuo;
- quanto alle quote Simest e Fondo (5,0 Mni) : la quota capitale può essere
rimborsata al termine del periodo di 7 anni , mentre il servizio del debito può
essere concordato in una quota annua che stimiamo oggi (solo a titolo di
esempio) pari al 5% dell’importo, e cioè ca 250.000 €/a..
Nel complesso l’onere annuo per il rimborso del prestito per capitale nel primo
periodo è poco superiore a 1 Mne di €./a..
Si ipotizza di rinviare il momento del riscatto della quota Simest-Fondo, a
quando la società ha consolidato la sua attività; le opportunità di credito a quella
data saranno ben diverse da quelle iniziali, e il fabbisogno per capitale sarà
proporzionalmente minore. A quella data potrebbe anche essere convertito in
capitale sociale il finanziamento soci di 3,0 M.ni.
Si rinvia al Business Plan di dimostrare il dettaglio dei flussi, “fabbisogni e
coperture” comprensivo di quelli di gestione, che qui abbiamo solo indicato
(figura 4) con modalità adeguate allo scopo che si ripromette lo studio di pre
fattibilità.
Abbiamo affrontato la copertura di tutte le spese connesse con gli investimenti
materiali e le spese pluriennali ammortizzabili. Alla parte III ^ 2.4 abbiamo
messo in evidenza che l’internazionalizzazione comporta anche un maggiore
impegno per investimenti immateriali, che non sempre possono essere sostenuti
da iniziative nuove come la nostra. Il Business Plan dovrà mettere in evidenza,
molto realisticamente, come far fronte a tutti gli impegni ritenuti indispensabili
per una iniziativa come questa. La spesa per innovazione dovrebbe poter trovare
copertura nel margine d’impresa, ma potrebbe però non essere agevole coprire
tali investimenti con i risultati economici della prima fase.
Fig. 4 – Struttura “fonti e impieghi” iniziale
€/ML
11,7
Fabbisogni
Investimenti fissi e spese
Scala: 1=0,5
Coperture
€/ML
Capitale sociale soci italiani
(attraverso finanziamenti
bancari)
4,5
Capitale sociale soci italiani
0,5
Capitale sociale soci serbi
1,7
6.3.1 – Flessibilità del modello e possibile riduzione dell’impegno
Il modello e gli investimenti dell’esempio sono dimensionati per realizzare
all’estero un controllo diretto più ampio possibile dell’intero processo
produttivo. Questa impostazione da la precedenza al conseguimento del
successo dell’iniziativa nella fase più delicata di avvio del progetto, delegando
all’esterno il minor numero di attività che potrebbero compromettere o
rallentarne lo sviluppo.
Rimangono aperte, comunque a discrezione del gestore, le opportunità di
finanziamento richiamate ai punti 5.2, 5.4. 5.4.1. Qualora le imprese del cluster
desiderassero ridurre il loro impegno potrebbero agire come segue:
- 1) aumentare l’impegno delle imprese di arredo italiane, interessandole alla
penetrazione commerciale (Legge 394);
- 2) aumentare l’impegno delle imprese serbe trasferendo all’esterno della
società di gestione lavorazioni (sub forniture) da eseguire con macchinari
italiani;
- 3) rinviare ad una seconda fase di investimenti la tranciatura.
La riduzione degli investimenti fissi non deve far derogare dal principio
imperativo di tenere sotto controllo l’intero ciclo produttivo. Ad una riduzione
sensibile degli investimenti fanno seguito modifiche più o meno sensibili alle
altre voci collegate che qui non abbiamo ritenuto utile di dettagliare per rinviarle
al momento dell’incontro con il gestore.
6.4 - La copertura dei rischi connessi con la iniziativa
Abbiamo visto che i rischi per il patrimonio e le attività commerciali possono
essere coperti, quando opportuno, da apposite assicurazioni (ved. punto 6 parte
III).
La copertura dei fabbisogni finanziari è resa possibile, anche alle PMI con un
buon track record, da strumenti istituzionali, bancari e assicurativi nazionali che
limitano l’eccessiva onerosità e indeterminatezza delle fonti estere.
Rimane comunque il limite imposto dalle norme sul credito concesso dalle
banche alle nuove iniziative, che deve essere coperto da garanzie a prima
richiesta. Le garanzie che il sistema creditizio può richiedere sono un ostacolo
spesso insuperabile per le imprese che non dispongono di evidenze patrimoniali
sufficienti.
La situazione patrimoniale che le imprese possono offrire per le garanzie non è
spesso agevole da dimostrare. comunque l’attività della nuova iniziativa deve
ancora manifestarsi, e le banche non dispongono di rapporti documentati su un
giro di affari che si deve consolidare. Le garanzie da fornire al sistema per
ottenere il credito sono un argomento chiave che il Gestore deve valutare
quando compone il cluster.
La copertura dei costi per l’internazionalizzazione connessi con il montaggio
della iniziativa sono in questo caso sostenuti dal tutoraggio.
Vi sono ancora tre tipi di rischio connessi alla fase iniziale della vita di questa
iniziativa, che sono di seguito così riassunti:
- il funzionamento del cluster (la collaborazione fra imprese soci del cluster)
- la mancanza di esperienza nella nuova iniziativa (nuovo modello di business)
- il continuo aiuto istituzionale necessario alla innovazione e competitività
internazionale
Questi rischi, che si elimineranno quando il nuovo modello di business viene
attuato e consolidato, fino ad allora devono poter essere valutabili .
Nel caso in esame si ipotizza che il gestore possa dimostrare di assolvere alle
seguenti funzioni:
- consolidare e sviluppare la collaborazione fra le imprese guida del territorio
- garantire i terzi sulla capacità di gestire il modello di business avviato
- favorire i rapporti e le collaborazioni con le fonti di innovazione di settore
Non v’è dubbio che oltre alla levatura internazionale, il gestore debba anche
disporre dell’assistenza delle istituzioni internazionali e di professionisti esperti.
Nello studio parte III^ 2.4 abbiamo indicato le professionalità che devono
affiancare il gestore nella fase iniziale dell’iniziativa.
Con queste professionalità manageriali disponibili il rischio ancora da coprire
potrebbe essere circoscritto alla sola assistenza delle istituzioni preposte alla
internazionalizzazione del territorio. Se le istituzioni preposte forniscono questa
assistenza, chi deve verificare il nuovo soggetto e il suo progetto può effettuare
la valutazione di tutti i rischi connessi con una iniziativa che presenta molti
aspetti di complessa realizzabilità.
In ultima analisi rimangono ineliminabili solo le garanzie che le singole imprese
devono fornire a copertura degli affidamenti che le banche e la Simest
forniscono, e che abbiamo stimato rispettivamente in 6 + 2,5 milioni.
Nell’ipotesi di equivalenza dei 7 soci iniziali, le garanzie da concedere ai
finanziatori sarebbero all’inizio di circa 1,2 milioni ciascuno.
Esula da questo studio la ricerca di forme di copertura anche di queste forme di
garanzia, ancora inusuali nel mercato italiano dei capitali.
7 – Considerazioni finali
Possiamo concludere che se lo studio di pre fattibilità è cantierabile, la
competitività della nuova iniziativa è una logica conseguenza delle scelte alla
base dello studio stesso. Infatti le varie componenti di costo delle operazioni di
tutto il ciclo produttivo internazionale sono state minimizzate, così come sono
stati invece massimizzati i risultati (ricavi) delle operazioni stesse, perché
espressione del potenziale intrinseco nelle nostre produzioni. Lo sviluppo
internazionale del settore è accertato incontrovertibilmente da dati storici e
tendenziali di fonti attendibili. La competitività futura è garantita dalla continua
innovazione programmata nella struttura e nella strategia proposte.
E’ prassi corrente considerare il progetto di internazionalizzazione delle PMI
realizzabile, se si accerta che lo studio di pre fattibilità proposto con il
Tutoraggio è cantierabile . Se ciò è accertato, si sarebbero raggiunti gli scopi
perseguiti da MISE, Regioni e Simest con l’assistenza tecnica, infatti :
- MISE - ha sostenuto l’internazionalizzazione delle PMI meridionali in
particolare;
- le Regioni – per aver favorito l’inserimento dei propri territori nei circuiti
internazionali;
- Simest- che rinnova gli strumenti per lo sviluppo degli investimenti delle
imprese italiane all’estero.
L’accertamento della cantierabilità di questo progetto si può effettuare
rispondendo positivamente alle questioni seguenti :
1 – la collaborazione all’estero negli acquisti e nella logistica distributiva è:
- completa
- durevole
- competitiva
2 – la collaborazione in Italia è basata su :
- soci produttori affidabili
- comprovate esperienze commerciali internazionali
- innovazione strutturata
3 – la struttura internazionale garantisce :
- autonomia di gestione
- autofinanziamento
- integrazione nel processo internazionale
4 – la gestione della struttura internazionale è:
- manageriale
- nell’interesse dei soci produttori
- condivisa e indivisibile tra soci e gestore
5 – le risorse disponibili sono competitive:
- approvvigionamento di materie prime
- tecnologia
- processi produttivi
- logistica internazionale
6 – ammissibilità dei proponenti e del progetto:
- managerialità adeguata
- track record positivo delle imprese soci
- modello di business valido
- supporto istituzionale del progetto
7 - agevolazioni necessarie
- tutoraggio MISE/Regioni/Simest
- partecipazione Simest/Fondo
- affidamento di MISE, Simest, Regioni al progetto e all’iniziativa
Il gestore interessato al progetto può trovare nello studio di prefattibilità risposte
positive alle domande di cui sopra, supportate da fonti certe, aggiornate e
sufficienti per valutare anche il notevole potenziale reddituale della nuova
iniziativa.
Le imprese soci partecipano alla realizzazione di uno strumento che risponde
alla loro aspettativa di essere attori nel processo di sviluppo del settore e di
garantire, attraverso la sua gestione, la loro competitività internazionale e il
conseguente profitto.
8 – Appendice allo studio –
- Altre informazioni sul paese partner utili allo studio
La situazione delle attività produttive in Serbia è in forte trasformazione .
Abbiamo espressamente commissionato una indagine che desse informazioni
aggiornate al dicembre 2007. Dati e informazioni consentono di farsi un quadro
del settore al momento dell’indagine e devono essere trattati come tali. Le
informazioni qui riportate integrano quelle già contenute nello studio.
8.1 – Foreste – Proprietà, tipologia e certificazione del legname
Il 51% delle foreste è proprietà dello stato gestito per il 92% dalle compagnie di
stato Serbiashume e Vojvodinashume. La proprietà privata è molto frazionata e
sottoposta al controllo delle compagnie di stato. Le vendite avvengono per
trattativa tra venditore e acquirente in tutti i casi in cui il venditore è un’ azienda
privata. Le aziende pubbliche adottano ormai prevalentemente il metodo delle
aste.
Le tipologie di legname prevalenti sono: faggio (47%), quercia (25%), altre
latifoglie (17%) e conifere (11%).
La produzione totale di legname è di c.a. 3 M.ni di mc./a.; 2 M.ni sono forniti da
aziende pubbliche. Il 70% del legname tagliato viene usato come legna da
ardere; la produzione è molto inferiore alle disponibilità e all’incremento annuo
delle foreste, ma molte località non sono ancora infrastrutturate per la raccolta.
Significativa è la disponibilità di faggio e di quercia, mentre per le altre essenze
di particolare interesse per la nostra industria ( in particolare abete bianco,
betulla, pioppo e rovere), occorre creare rapporti stabili con paesi vicini
(balcanici) e amici (Russia , Ucraina), tutti raggiungibili anche via fiume.
I prezzi delle materie prime sul luogo sono maggiori rispetto alle fonti più
convenienti, ma ciò dipende in gran parte dalla incapacità di organizzare e
pianificare rapporti durevoli e profittevoli con fornitori qualificati.
Una parte delle foreste hanno già ottenuto la certificazione FMC e sono a buon
punto le procedure per rendere la gestione delle rimanenti foreste compatibile
con la legislazione europea sull’ambiente.
8.2 – Industria locale del legno e dell’arredo
Le industrie del settore sono oltre 2.500; delle quali il 98% è costituito da
piccole imprese, prevalentemente impegnate nella segagione., produzione di
componenti e di imballaggi, mobili e carta.
La maggiore quantità della produzione è destinata all’industria delle costruzioni.
La Serbia è il secondo maggior produttore di segati di faggio e il terzo
produttore in assoluto fra i paesi balcanici. Molte segherie sono piccole e
localizzate in aree rurali. Le grandi segherie (tra 3.000 e 5.000 mc.) possono
produrre il 55% di segato.
I pannelli truciolari prodotti localmente ( 100.000 mc.) sono inferiori alla
quantità richiesta dall’area.
La produzione locale dei pannelli compensati e di quelli impiallicciati ha subito
una continua diminuzione in forza della crisi delle grandi aziende di stato e della
continua decadenza degli impianti. Il paese è stato costretto a esportare tronchi
di pioppo e di faggio per pannelli, anziché produrre in casa derivati. La
produzione si è ridotta a 10.000 mc.
Pannelli truciolati e di fibre compresse sono prodotti grezzi e in una sola località
(Kurshumlia), in quantità di 40.000 mc.. ad uso del mercato locale. Il prodotto di
qualità è però importato da Ungheria e Germania.
Pannelli di legno massello laminato, prevalentemente di faggio, se ne producono
14.000 mc. .
Componenti per edilizia come porte e finestre sono prodotte in 275 imprese ed
in buona parte esportate nei paesi ex URSS. Il legno prevalentemente usato è il
noce, l’abete rosso e bianco. Il legno laminato per strutture portanti e pareti di
moderna progettazione e design, sostitutive di altri materiali ( cemento, mattoni,
ferro, ) sono prodotte da imprese locali anche se in quantità ancora poco
significativa. Buone sono le prospettive di esportazione per l’area e la Russia in
particolare, dove operano da tempo numerose imprese di costruzioni serbe.
Il mercato serbo del mobile per abitazione, ufficio, comunità ha subito una vera
esplosione negli ultimi anni.
L’industria del mobile locale è prevalentemente di media- grande dimensione
(73% del prodotto) ; le piccole imprese si aggiudicano invece il 27% della
produzione. La qualità del prodotto è relativamente bassa ; composta per il 70%
con pannelli truciolati, poco competitiva e di incerto design.
La domanda per prodotti di qualità, innovativi e competitivi è molto forte, sia
localmente che nelle aree già servite da fornitori serbi (Russia, Medio Oriente,
Balcani).
8.3 – Gli scambi internazionali della Serbia nei primi nove mesi del 2007
Incrociando i dati sugli scambi intrernazionali (Tab.5), con quelli sugli scambi
con i paesi della regione (Tab.6), si ricavano alcune indicazioni
molto
importanti che fotografano la situazione e le opportunità che si offrono in Serbia
per le nostre PMI..
Tab.5- Totale scambi con l’estero del settore (gennaio – settembre 2007)
Deficit -
Surplus -
prodotti di legno segato
13.189.156 USD
Pannelli a base di legno
90.111.691 “
TOTALE materie prime
-103.300.847 USD
mobili in totale
50.092.589 USD
porte e finestre
31.425.500 “
imballaggi
7.900.555 “
altri prodotti in legno
8.209.525 “
TOTALE prodotti finali
97.628.169 USD
Tab.6– Scambi internazionali con paesi dell’area (gennaio – ottobre 2007)
USD
Rif
Export
44
Import
Legno e prodotti in legno
Bulgaria
4.851.841
6.046.782
Differenze
Romania
2.040.823
8.838.222
20.107.204
1.447.487
Ukraine
3.576.981
2.204.098
Bosnia and Herzegovina
9.769.739
57.587.493
40.346.588
76.124.082
Bulgaria
2.421.023
1.495.438
Romania
1.476.193
1.012.105
Russian Federation
2.293.699
425.690
202.838
1.030.226
24.548.155
11.373.920
30.941.908
15.337.379
71.288.496
91.461.461
Russian Federation
Totale doganale tariffa 44:
94
- 35.777.494
Mobil
Ukraine
Bosnia and Herzegovina
Totale doganale tariff a 94:
TOTALE legno e prodotti in legno:
+15.604.529
- 20.172.965
Un paese con disponibilità eccedenti di materie prime, presenta un deficit
proprio in questo comparto, evidentemente derivato anche dalla scarsa
competitività delle prime lavorazioni (segati e pannelli) è questo un deficit
eliminabile dalle nostre tecnologie.
Le agevolazioni ai commerci tra i paesi dell’area CEFTA e Russia non sono
assolutamente sfruttate. Per mancanza di qualità, innovazione , logistica, e
assistenza tecnica. L’unico paese che presenta una certa vivacità negli scambi è
quello più povero la Bosnia. La Russia il paese più ricco e più disposto a
collaborare con i serbi, riceve meno materie prime della Bosnia, non fornisce
materie prime di cui è ricco, e ancora, non acquista che pochi prodotti finiti. Gli
altri paesi dell’area svolgono un ruolo marginale rispetto al potenziale che
ciascuno di loro possiede. Certamente le nostre imprese sono in grado di
sfruttare meglio la situazione.
8.4 – Collaborazione con l’Italia e i paesi dell’area
La Serbia non raggiunge l’1 percento delle nostre importazioni. Tra le merci
importate di maggior peso, meritano menzione solo carta e cartoni e non il
legno. Una delle primarie aziende italiane, ha acquistato una grande impresa
produttrice di pannelli di compensato con l’intento di ristrutturarla. Altre
imprese hanno investito nel settore
della trasformazione del legno e della
produzione di mobili, in zone franche o attraverso privatizzazioni. Ci risultano
allo studio iniziative per localizzare centri di acquisto e di prime lavorazioni. Da
tutto quanto si evince dalle indagini le due ragioni che motivano gli investimenti
italiani in Serbia sono di due ordini : la lavorazione per conto e l’acquisto di
materie prime ; questi obiettivi fini a se stessi non sono classificabili come
internazionalizzazione e, nel nostro settore, sono assolutamente incoerenti con la
realtà internazionale.
Fino ad ora la maggior collaborazione con il nostro paese riguarda altri settori ,
uno in particolare merita interesse anche per le nostre imprese, ed è la continua
espansione del sistema bancario e assicurativo italiano in Serbia.
Di particolare interesse è l’accordo di cooperazione tra i paesi del sud-est
Europa CEFTA. Il Central European Free Trade Agreement comprende i paesi
della Tab. 6.
Uno degli aspetti rilevanti del trattato è la possibilità di acquistare da uno dei
paesi ( ad esempio Bosnia) tronchi, e riesportare prodotti da queste derivati in
tutti gli altri paesi senza oneri.
Altro aspetto dell’accordo è il seguente: i prodotti esportati dalla Serbia sono
considerati di origine serba se il valore aggiunto serbo è superiore al valore dei
componenti acquistati negli altri paesi dell’area e della UE.
Importante è l’accordo duty free con la Russia firmato nel 2000. Esso recita che
il paese importatore considera l’origine del prodotto in base ai principi del
WTO, vale a dire che, i prodotti in cui il maggior valore aggiunto è stato
generato in Serbia sono serbi di origine e , in base all’accordo, sono esenti da
dogana all’ingresso in Russia. Questo accordo è il primo siglato dalla Russia con
paesi non CSI.
La lista dei prodotti esclusi dall’agevolazione viene aggiornata ogni anno; in
questo momento sarebbero esclusi i mobili in legno.
L’accordo con la UE stabilisce che i prodotti di origine serba siano esenti da
dogana e altre imposte, mentre il paese mantiene lo status di “extra UE” per ciò
che riguarda gli aiuti comunitari.
Legno e mobili sono esclusi da oneri doganali sia all’esportazione che
all’importazione. E’ comunque possibile adottare la clausola della temporanea
importazione, se le merci finali (mobili) sono destinate a mercati diversi da
quello serbo.
8.5 - Costi operativi e di trasporto
I costi della manodopera in assoluto non sono fra i più bassi dell’area (400 – 600
€/m.); la convenienza è invece relativa alla prestazione, perché il personale in
generale ha ricevuto una migliore formazione professionale, da un sistema
scolastico ben sviluppato nel settore forestale e da un’industria del legno di
lunga tradizione. I maggiori benefici si riscontrano nell’assunzione di personale
di particolare valore tecnico e internazionale (tecnici, quadri e laureati) che,
dopo aver assimilato il modello di business italiano e a contatto continuo con il
nostro sistema , potrà collaborare a buon livello in un contesto internazionale.
I costi delle utilities sono competitivi; parte considerevole dell’energia
necessaria per le prime lavorazioni potrà derivare dal riciclo degli scarti
I trasporti rappresentano un problema centrale da valutare con un’ottica molto
ampia di tempo e di spazio. Le informazioni sull’argomento sono ben trattate
nello studio.
Possiamo aggiungere in generale che i costi via camion da 80 mc. sono
mediamente pari a 1 €/km. per il trasporto e altri 80 euro per l’imbarco del
veicolo; questi sono superiori al costo ferroviario e fluviale. Il costo del
trasporto rientra in una più ampia categoria riassunta nella logistica. Esiste una
sufficiente struttura di trasporti, depositi, spedizioni, che può essere utilizzata
per organizzare completamente la logistica in modo efficiente e competitivo.
--------------------------------
– Alcuni riferimenti utili alle imprese del settore che intendono localizzarsi
SIEPA – Agenzia per la promozione degli investimenti e delle esportazioni
3, Vlajkoviceva St. 11.000 Belgrado – Tel 00381 11 3398 550 fax 814
Serbiashume – Impresa pubblica per la gestione delle foreste
113, Bulevar M. Pupin Novi Belgrad – Tel/fax 00381 11 3113091
Serbian Chamber of Commerce and Industry - WWW. Pks.co.yu
Cooperazione italiana allo sviluppo - Kneza Milosa,56 – tel 00381113621
ALLEGATO
(Indagine aggiornata di esperti serbi di settore commissionata dal Team di progetto MISESimest- Originale in lingua inglese)
.
WOOD AND FURNITURE INDUSTRY IN SERBIE
POSIBILITIES OF COOPERATIONS WITH ITALIAN COMPANIES
December 2007
INDEX
PREFACE........................................................................................................................................................................84
INTRODUCTION...........................................................................................................................................................86
1.
REPUBLIC OF SERBIA.....................................................................................................................................87
1.1. General data................................................................................................................................................... 87
1.2. About Serbia .................................................................................................................................................. 87
2.
FORESTS IN SERBIA ........................................................................................................................................90
2.1. Composition and structure ............................................................................................................................ 90
2.2. Ownership and management......................................................................................................................... 91
2.3. Wood supply................................................................................................................................................... 92
2.3.1. PRICES OF THE WOOD IN SERBIA..........................................................................................................................92
2.4. Environment protection................................................................................................................................. 93
3.
FOREST BASED INDUSTRY IN SERBIA.......................................................................................................94
3.1 Sawmills .......................................................................................................................................................... 94
3.1.1. LIST OF SAWMILLS COMPANIES IN SERBIA ...........................................................................................................94
3.2. Wood board production ................................................................................................................................. 97
3.2.1. LIST OF COMPANIES IN SERBIA ............................................................................................................................98
3.3. Joinery and enginery wood products ............................................................................................................ 99
3.3.1. LIST OF COMPANIES IN SERBIA ..........................................................................................................................100
3.4. Furniture...................................................................................................................................................... 103
3.4.1. LIST OF THE FURNITURE COMPANIES IN SERBIA ................................................................................................104
4.
WOODPRODUCTS FOREIGN EXCHANGE ..............................................................................................107
4.1. Total Serbian wood products foreign exchange ......................................................................................... 107
4.2. Business cooperation with Italy .................................................................................................................. 109
4.2.1. COMMERCIAL TRADE WITH ITALY .....................................................................................................................109
4.2.2 ITALIAN COMPANIES IN SERBIA, DIRECT INVESTMENT, JOINT-VENTURE ...........................................................110
4.2.3. ITALIAN GOVERNMENT SUPPORT PROJECTS ......................................................................................................111
5.
POSIBILITIES OF COOPERATION WITH COUNTRIES IN THE REGION.........................................112
6.
SETTING UP FOREST BASED BUSINESS IN SERBIA .............................................................................113
6.1. Opportunities of investments and business benefits ................................................................................... 113
6.1.1. CONSTRUCTION PROCESS IN SERBIA .................................................................................................................114
6.1.2. CLASSIFICATION AND PRICES OF THE CONSTRUCTION LEND ..............................................................................115
6.1.3. ENERGY PRICES .................................................................................................................................................115
6.1.4. TAX SYSTEM IN SERBIA ....................................................................................................................................116
6.1.5. INVESTMENT INCENTIVES..................................................................................................................................117
6.1.6. OTHER INCENTIVES ...........................................................................................................................................118
6.1.7. LOW OPERATING COSTS .....................................................................................................................................118
6.1.8. COMPETITIVE LABORS COSTS ............................................................................................................................118
6.1.9. TRANSPORT COSTS ............................................................................................................................................119
6.2 Market advantages........................................................................................................................................ 120
6.2.1. FREE TRADE AGREEMENT WITH RUSSIA ............................................................................................................120
6.2.2. SERBIA – CEFTA MEMBER ...............................................................................................................................120
6.2.3. ADRIATIC NEW NEIGHBORHOOD PROGRAM – ASVILOC.................................................................................121
6.3 Providing business services .......................................................................................................................... 121
6.3.1. CUSTOMS DUTY AND CUSTOMS PROCEDURE ......................................................................................................122
6.3.2. BANKS...............................................................................................................................................................122
6.3.3. INSURANCE COMPANIES ....................................................................................................................................123
6.3.4. SERBIAN INVESTMENT AND EXPORT PROMOTION AGENCY - SIEPA.................................................................124
7. LIST OF 154 LEADING ENTERPISES IN THE SECTOR OF FOREST BASED INDUSTRY IN
SERBIA..........................................................................................................................................................................125
8. IMPORTANT INSTITUTIONS FOR THE FOREST BASED INDUSTRY.......................................................140
9. CONCLUSIONS .......................................................................................................................................................143
PREFACE
The information collected in this way was used to compile a purpose-oriented study of the Serbian forestry and
wood-processing industry.
All this activities was realized by expert’s team:
1.
Mr. Radisav Marjanovic, University degree in Economics – Team leader, Member in Association of
Consultants, instructors and promoters of entrepreneurship of Serbia – Belgrade, [email protected]
2.
Mr. Raso Milic, Wood processing engineer, Team member, today on the position: Secretary in
Association of forestry, Wood Processing Industry and Pulp and Paper Industry – Serbian Chamber of
Commerce, [email protected]
3.
Mr. Zoran Berbatovic, Wood processing engineer; Team member, today on the position: Advisor for
the wood processing industry in the Serbian Chamber of Commerce. [email protected]
The country profile and business information’s represented in this Study provide only general information’s for
the whole sector.
Mr. Radisav Marjanovic, Team leader
INTRODUCTION
Serbia is a country currently undergoing the privatisation process, with a number of former state-owned and
public companies being privatised. This opens wide opportunities for investment, from the purchase of
companies, additional capital investments, or setting up new businesses. For this reason, the study will include
an overview of the scale and structure of the trade between Serbia and Italy, together with examples of the
investments in this region so far.
Also included in the study are the conditions and advantages offered to Italian companies who want to set up an
own business in Serbia, then the conditions related to purchasing a company in the privatisation process,
possibilities in the area of collaboration, sales of Italian equipment and technology, as well as other forms of
business cooperation.
The aim of the information enclosed here is also to demonstrate the advantages for those who are starting a
business in Serbia, provided by the existing governmental support and the stimulation measures, as well as the
market support and cost-alleviation measures.
There is a survey of the current condition of the local manufacturers that today operate in this sector, as well as a
survey of the local companies, classified according to the type of their business, together with contact details.
The brief analysis of the trade exchange that has existed between the two countries so far contains details of the
structure of this exchange, as well as the results of other forms of the cooperation that exists in this area.
This brief analysis comprises an overview of the opportunities to use raw materials form other counties in the
Balkans, most of all the countries – signatories of the CEFTA agreement on free trade, as well as using the
advantages of the bi-lateral agreement on cooperation with Russia.
There is an overview of the customs tariffs and the customs procedure, as well as the conditions of using
business-supporting services such as shipping services, transportation of goods, banking services, insurance, etc.
This is accompanied by a survey of institutions in Serbia that are relevant to the business operation in the field of
forestry and wood industry.
Last but not least, this study ought to provide and easier and simpler access to business information, as well as an
incentive for business people considering investments into this market, and making use of the advantages that it
offers. In this way, the authors hope to contribute to the advancing and extending the business collaboration of
Italy and Serbia, in the domain of forestry and wood-processing industry.
1. REPUBLIC OF SERBIA
1.1. General data
Official Name: Republic of Serbia;
Legal System: Based on the Serbian Constitution of 2006;
Political Structure: President, Unicameral Assembly with 250 seats;
Population: 7, 5 millions;
Area: 88.361 sq km
Geographic Position: South East Europe, central part of Balkan Peninsula; borders Albania, Montenegro,
Bosnia and Herzegovina, Croatia, Hungary, Romania, Bulgaria and FYR Macedonia.
Official language: Serbian
Currency: Dinar (CSD), 1 EUR = 80 CSD (November 28, 2007)
1.2. About Serbia
The area of the Republic of Serbia covers 8.836.100 hectares. Forests and other wooded land occupy 2.429.577
ha. Forest percentage in Serbia is 27.3% and it differs per individual regions, e.g. forest percentage in Vojvodina
- 6.8%, Central Serbia - 32.8%, Kosovo and Methodical - 39.4%.
Development possibilities are 1, 5 millions hectares more and reaching 45% of the whole state area.
State and public ownership accounts for 51% and private ownership are 49% of the overall area of forests and
other wooded land.
Structure of the forests has nearly next appearance:
Beech
47%
Oak
25%
Conifers 11%
Poplar
1%
Others
16%
Timber supply in the forests of Serbia is circa 235 million m3, i.e. 101.6 m3/ha, current (annual) volume
increment is circa 6.2 millions m3, i.e. 2.67 m3/ha.
Average net annual production under State control is cca 1, 1 million m3, of which timber is 430.000 m3, and
cordwood 646.000 m3.
In order to achieve sustainable forest development and root out illegal logging, lumbering is managed by public
enterprises Srbijašume and Vojvodinašume. These enterprises determine the quality of wood, and establish
quantities for companies and individuals engaged in lumbering.
State Enterprise for Forest Management "Srbijasume", was established in 1991 based on the Forest
Law, basic activities are following:
Forest maintenance and regeneration, reconstruction and reclamation of degraded forests and brush
land, production of forest seeds and nursery stock and establishment of new forests and forest
plantations, enhancement and utilization of multiple benefit functions of forests;
Production of forest assortments and exploitation of other forest products and their transport, forest
recreation, game breeding and hunting, and other aspects of forest utilization;
Design, construction and maintenance of forest roads, parks and green spaces for recreation and
other facilities used in forest management;
Development of the programs, projects and plans of forest management;
Soil surveying for special purposes;
Professional jobs in private forests wholesale and retail foreign trade
Forest resources and forest land shall be especially managed to meet the social, economic, cultural and spiritual
needs of the present and future generations." (Agenda 21)
The concept of sustainable forestry development in Serbia includes multifunctional (integral) forest management
which consists of following:
- Maximal use of the site production potential and forest tree species genetic potential, together with the
maintenance of forest productivity, stability and vitality;
- Conservation of forest ecosystems and natural biodiversity, as well as the existing natural rarities - relic and
endemic species and forest communities;
- The implementation of the above principles in practical forest management in Serbia is the same in the state
and proprietary forests. In Serbia, there are three systems of forest management: stand management, selection
management - single-tree selection management and management on typological basis.
The significance of forest protection for Serbia's forestry is extremely high and SE "Srbijasume", pursuant to the
Forest Law and plan documents, organizes and implements forest protection against plant diseases and insect
pests, forest protection against game, forest protection against fire and forest protection against illegal usurpation
and utilization, as well as forest protection against various biotic factors.
The system of forest planning consists of forest management plans: Forest Management Plan for Serbia; General
forest management plan for forest regions; Special forest management plan for management units, Forest
management program for private forests and Annual operational plan of forest management in the compartments
Production of Special forest management plan for 1.372.180 ha of states forest is continuous job. Each ten years
practice surveying and making of Special forest management plan, average of year arrange about 130.000 ha of
forest
With 7, 5 million people, the Serbian market is among the largest in the SEE region.
Additionally, Serbia is in the middle of the SEE Free Trade Zone which provides duty free access to a market of
55 million people. Furthermore, Serbia is the only country outside the CIS that enjoys a free trade agreement
with the Russian Federation, offering tariff free access to an increasingly attractive market of 150 million people.
Resulting from a high degree of natural diversity, a vast array of broadleaved and conifer tree species can be
found throughout the country. The forest area is spread across the territory of Serbia and differs by region. There
are two major natural and geographical areas:
• The Lowlands of Vojvodina, in the North, characterized by a mosaic distribution of native vegetation,
meadow–steppe, woodland–steppe and sand character. Together with the wetlands and marsh terrain along and
between the rivers Danube, Sava, Tisa and Tamiš, they provide extremely favorable conditions for oak and
poplar.
• High–mountainous areas located in Central Serbia include the Balkan, Dinaric and Carpathian mountain
chains; provide diverse climatic conditions for broadleaved trees – especially beech.
With its highly diverse landscape, from fertile plains to high mountainous regions, and with mild continental
climate, Serbia is home to a wide range of both coniferous and deciduous species. This variety of species offers
endless opportunities in forest based industries.
The century’s long experience with forests and wood oriented products has created a strong base for industry as
well as a skilled and productive workforce with a wealth of experience.
The necessary skill set for wood processing industry is being constantly built on. There are twenty two high
schools specialized in wood processing, while the Forest Sciences Faculty at the Belgrade University educates
thousand of young people each year.
Serbian companies have a long standing tradition of cooperation with foreign buyers. Exceptional human capital
available at very competitive prices with high quality raw materials provides opportunities on the domestic as
well as foreign markets.
Presently, the forest based industry, along with the rest of the economy of Serbia, is in the process of transition.
This opens many opportunities for investors especially through the privatization process. It is expected that the
privatization process in plywood, hardboard and particle board production plants will be completed soon.
The local market traditionally has a continuous high demand and is well supplied with wood and wooden
products. With recent developments in the economy, as well as with more foreign direct investments coming into
Serbia, this market is constantly growing. This can especially be said for the Serbian furniture market – domestic
companies produce high quality furniture which successfully rivals the imports.
Serbian suppliers are also well known for their production of wooden seat and furniture parts.
2. FORESTS IN SERBIA
2.1. Composition and structure the value of 228 millions USD.
Broad leaves dominate the forest in Serbia with 87%, while the remaining part consists of all kinds of conifers.
The main tree groups of Serbian natural forests are beech (47%), followed by oak (25%) and other broadleaves.
Current situation in the region about possibilities of supplying poplar, birch and white fir, in the form of: logs
batten /planks/ and semi-products is, that there are possibilities of supplying huge quantities.
For this tree kind of wood the current situation in Serbia is:
1.
2.
3.
Birch - There is in Serbia only about 20.000 m3 yearly,
Poplar - We have in Serbia 700.000 m3 yearly
White fir – Small quantity in Serbia, only about 20.000 m3 yearly
Bigger quantity of the logs there are in other countries in the region.
The main wood kind export quality in Russia is birch and white fir, and from Ukraine and Romania oak
logs
Mixed broadleaved and conifers stand with approximately 6.8% and 3%, respectively.
Main tree species of the natural forests are beech (Fagus moesiaca), followed by oak Quercus ssp), and other
broadleaves. Natural stand of conifers are confined to the south and southeastern part of the country, with main
tree species being Pinus nigra, Pinus silvestris, Picea abies and Abies alba. (
Besides natural growth, Serbia pays great attention to reforestation.
Plantations are spread throughout Serbia and are usually nonspecific stands where species depend on the
characteristics of landscape and eco–system. The plantations located in Central Serbia predominately grow
coniferous species, especially pines (mainly Pinus nigra) and spruce (Picea abies and cover two–thirds of all land
dedicated for plantations.
Only a third of all plantations are dedicated to growing broadleaves. Broadleaved plantations are located in
northern parts of Serbia. The flat and fertile soil of Vojvodina, crisscrossed by rivers, creates the perfect
environment for poplar (Euro American black poplar clone) growth. Approximately 95% of all plantations found
here are poplars. Other species grown are oak and other hardwood species.
2.2. Ownership and management
Some of the main sectors of Serbian economy are those that utilize natural resources. Forest based industries in
Serbia have always played an important role in the economic development of Serbia. Regulation of these
industries, being so versatile in nature, is divided between the competencies of two ministries. As one of the
prime natural resources of Serbia, forests are managed by the Directorate of Forest within the Ministry of
Agriculture, Forestry and Water Management. On the other hand the timber and wood processing industry, as
well as all industrial policies and economic development, fall under the competencies of the Ministry of
Economy.
Forests in Serbia are both state and privately owned. State owned forests make a 51% and are mostly managed
by Srbijašume (85%). Smaller portions are managed by Vojvodinašume (7.5%), national parks (6.5%) and
educational and research institutions (1%). Srbijašume and Vojvodinašume
are public enterprises founded by the state to manage state owned forests, to develop, maintain and regenerate
forests, manage plantations, reconstruct and reclaim forests and brush land, produce forest seeds and nursery
stock and establish new forests and forest plantations, etc.
GROWING STOCK OF SE "SRBIJASUME"
TOTAL GROWING STOCK VOLUME SE "SRBIJASUME"
The remaining 49% of forest area is owned and managed by private owners.
Privately owned forests are scattered, fragmented and small in size (on average approximately 0.5ha). Bigger
holdings with more substantial potential for development are very rare, but produce good quality hard wood
timber used in solid wood furniture manufacturing. All activities conducted in privately owned forests are done
under the supervision of Srbijašume and Vojvodinašume
2.3. Wood supply
In order to achieve sustainable development of forests, enable forest development and root out illegal logging;
lumbering is managed by public enterprises Srbijašume and Vojvodinašume.
These enterprises determine the quantity of wood required from domestic sources and the quantities are allotted
to companies/individuals engaged in lumbering. They are revised and adjusted depending on market
requirements and availability and accessibility of timber.
The annual volume of timber felled for commercial purposes in Serbia is approximately 3 million cubic meters,
out of which approximately 2 million are produced in state owned forests by state enterprises and 827,000 m3 is
felled in privately owned forests. Almost two thirds (70%) of all felled wood is used as fire–wood while the
remaining 30% are mainly saw and veneer logs.
Beech wood is most often supplied to the Serbian wood market, with an annual supply of 1.4 million m3.
Among softwood species, poplar is the highest in demand, especially in northern Serbia where this species are
abundant.
Conifers represent a relatively small share of the total amount supplied and cut. There is a steady demand for
pine and spruce especially for use in construction and building industry.
Existing plantations account for 6% of total production of forest assortment in Serbia.
The main species is poplar which makes up almost 60% of total production, while the rest comes from
coniferous species.
The wood market in Serbia is dominated by round wood which is most frequently used in forest based industries
In the past, most of the wood produced came from state owned enterprises, however, recent data of Srbijašume
and Vojvodinašume indicate that private companies are becoming more active.
Beech and oak are the most consumed specific in the furniture productions, while the poplar is used in the
production of peeled veneer for plywood. Softwood is most used in construction, and to a small extent in
furniture and the productions of doors and windows frames. Laminated elements are being increasingly used in
the productions of windows.
Wood is also used in Serbia for the production of wooden houses. Softwood (spruce and fir) are mainly used for
this kind of productions.
2.3.1. Prices of the wood in Serbia
The foundation of the Public owned company “Srbijašume” (1991) established a new organizational system in
the forest management in Serbia, and concentrated authority and competencies with administrative board. Also,
significant control trough this company was established over privately owned forests.
In Serbia the sale of round wood a price list has been dominant, but from 2000 auctions have started. Auctions as
a way of selling are becoming an increasingly important part of wood sales, especially in Vojvodina, where the
sales of oak and poplar are dominant.
In the private forest, wood is must often sold by negotiation between seller and buyer.
Round wood prices in Serbia, 1996 -2007, (USD m3)
1996
2002
2007
Saw logs - Class II
Beech
36,50
41,00
67,00
Oak
79,50
82,00
113,00
Fir - spruce
50,00
54,40
71,00
Beech
31,20
30,80
50,00
Oak
63,20
56,40
71,00
Fir - spruce
38,50
40,50
51,00
Saw logs - Class III
2.4. Environment protection
Protecting the environment is crucial for the quality of life of present and future generations. The challenge is to
combine it with continuing economic growth in a way which is sustainable over the long period of time. Forest
based industries all across the globe rely on sustainable development and the good management of forests to
further develop this industry.
The Ministry of Environmental Protection brings together researching and economic development in Serbia.
With assistance from the EU, Serbia has drafted a National Environmental Strategy, streamlining the Serbian
legislation and economic development in line with EU legislations and policies. In line with these commitments,
the Government of the Republic of Serbia established the Environmental Protection Agency (SEPA) to develop,
regulate and implement procedures in the field of environmental protection based on best practices, as well as
develop and maintain the National information system for environmental protection.
One of the most important steps regarding environmental protection is the acquiring Forest Management
Certification, in order to ensure sustainable use of the forests in Serbia. Over time, this will enable companies
from this industry to export more successfully to the markets that require wood
that originates from managed forests.
3. FOREST BASED INDUSTRY IN SERBIA
Forest based industry, as an important part of the Serbian economy, has a relatively high share in industrial
production (3.63%). This segment of the economy, GDP (1.24%) and based on domestic raw materials,
maintained a constant positive foreign trade balance since the World War II.
Today, there are more then 2,500 companies engaged in wood processing. The majority of them produce sawn
wood (1,500) and furniture (400). Most companies are privately owned (about 96%). There has been little
foreign investment in this sector (only about 2% of all companies have foreign capital. The industry is dominated
by small enterprises (98%) which predominately deal with sawn wood production, joinery manufacturing, and
production of packaging and veneer.
Many opportunities in sawn wood, engineered wood products, furniture, and paper 96% of companies
are privately owned.
Production of forest based industry is closely linked to the construction industry, matching its outputs to the
demand of the construction industry. The Serbian real estate market is growing and many new buildings
(residential areas, office buildings, etc.) are rising, increasing the domestic market demand. In addition, many
Serbian construction companies are employed in Russian Federation causing the demand, in furniture industry,
to further increase.
3.1 Sawmills
Sawmills have a long standing tradition in Serbia. The first sawmills appeared at the very beginning of the 19th
century. Even today Serbia is the 2nd largest producer of sawn beech wood and 3rd largest producer of sawn
hardwood in the Balkans.
Sawn wood, together with furniture is the most significant forest product of the wood processing industry in
Serbia. Sawmills make up 63% of total number of wood processing companies. At the same time, sawn wood
accounts for 37.2% of exports in this sector. Most sawmills are small, located in rural areas and operate only
during the warm season. Large sawmills, with annual capacities of 3,000 – 5,000 m3, hold 55% of installed
capacity for sawn wood production.
Existing raw material base drives sawmill production and most sawmills produce sawn hardwood.
Annual production of sawn hardwood in Serbia exceeds 300,000 m3, and 70% of this is sawn beech wood. Other
significant species of wood in Serbia are, poplar (11.4%), oak (8.3%) and ash (2.7%).
At next few pages we present actual list of the biggest sawmills companies in Serbia.
3.1.1. List of sawmills companies in Serbia
1. "DRVOPROMET" LESKOVAC
16000 Leskovac
tel: 016/51-076 52-297
1.MAJA 130
fax: 016/87-187
Dir: DOBRIVOJE KOCIĆ
2. MICROTRI
11040 Beograd
KARADJORDJEVA 65
Dir: RAJKO MARIĆ
3. „JELAK” TUTIN
36320 Tutin
VIDRENJAČKA 1
Dir: MAHDIJA DUDIĆ
tel: 011/620324
tel: 020/87188
4. "SAVA" HRTKOVCI,
22427Hrtkovci
tel: 022/455-230 455-011
VOJVODE STEPE17
fax: 022/455-022
011/3167-440; www: www.sava.co.yu email: [email protected]
dir: PREDRAG FILIPOVIĆ
5. "BLAGOJEVIĆ" ZLOĆUDOVO
16000 Leskovac
ZLOĆUDOVO
6. 'SIMPO DRVO', VRANJE
17500 Vranje
RADNIČKA 12
7. -"DRVO-KOMERC" DONJE ZUNIČE
19345 Donje Zunice
8. "DRVOTRADE NV" ZEMUN
11271 Surčin
VOJVODJANSKA 370
9. 'ZLATIĆ' KRALJEVO
tel: 016/788655
fax: 016/788659
dir: DRAGAN BLAGOJEVIĆ
tel: 017/812446
fax: 017/812446
tel: 019/79548
dir: ROZMIR GOLUBOVIĆ
tel: 011/8442-452
dir: VLADO ILIĆ
36000 Kraljevo
tel: 036/311087
DIMITRIJA TUCOVIĆA 42 fax: 036/21725
dir: LJUBINKO ZLATIĆ
10. "DRVO-MIX" KONAREVO-KRALJEVO
36201 Mataruška Banja tel: 036/811141
dir MIODRAG UROŠEVIĆ
11. "ROUKIS ELEMENT" BRESTOVAC
16253 Brestovac
tel: 016/78221
dir: ROUKIS GEORGIOS
12. "JAVORAC" BRUS
37223 Razbojna tel: 037/839-022; 839-022
dir: DANIJELA SAVIĆ
13. "RANDJELOVIĆ" STROJKOVCE
16203 Vučje
14. "CAN IMPEX" BEOGRAD
tel: 016/401863 dir: ZORAN RANĐELOVIĆ
11000 Beograd
dir: DRAGAN ZELJIĆ
KRUNSKA 53 tel: 011/344-3647
fax: 011/438-904
15. ARTINJAN
36210 Vrnjačka Banja tel: 036/663841
RUDJINAČKI PUTINSTVA bb
dir: ČEDOMIR ARTINOVIĆ
16. "SLOŽNA BRAĆA ZORAN I NELE"
31320 Nova Varoš PRVA NOVA 14 tel: 033/64085
dir: VOJKO PURIĆ
17. "GROZD" IVANJICA
32250 Ivanjica STAROVLAŠKA 72 tel: 032/663535
fax: 032/660552 www: http://www.grozd.co.yu
dir: BORICA VULOVIĆ
18. "GORŠTAK" KALUDJERSKE BARE
31256 Perućac
19. "DRVOPROMET" IVANJICA
32250 Ivanjica tel: 032/ 661-113
VENIJAMINA MARINKOVIĆA 306
dir: TOMISLAV RABRENOVIĆ
20. "HOMOLJE-DRVO" OSANICA
12317 Osanica tel: 012/430-127 fax: 012/430-164
dir: MILAN BRNDUŠIĆ
21. 'UTENZILIJA' LESKOVAC
16000 Leskovac tel: 016/241760 fax: 016/244234
DURMITORSKA 1 www: http://www.utenzilijale.co.yu
dir: MIJODRAG NEDELJKOVIĆ email: [email protected]
dir: PETAR TEŠIĆ
22. ZZ "OSANICA-AGRAR" OSANICA
12316 Krepoljin
dir: RADIŠA BRNDUŠIĆ
tel: 012/430101
23. "LIPA-STIL" POJATE
37214 Pojate tel: 037/811-811 fax: 037/811-727
INDUSTRIJSKA ZONA B.B.
dir: TOMISLAV ŽIVKOVIĆ
24. "CHAMPION-L" LESKOVAC
16000 Leskovac tel: 016/244823 fax: 016/244823
11.OKTOBRA 8
dir: BOGDAN TESLA
25. "BLAŽEX" KRALJEVO
36000 Kraljevo tel: 036/333135
NASELJE MOŠE PIJADE bb
dir: MILORAD ARNAUTOVIĆ
26. "POREČ" DONJI MILANOVAC
19220 Donji Milanovac tel: 030/86-296 fax: 030/86-296
dir: TODOR VELINOV
27. "NOVA OSANICA" OSANICA
12316 Krepoljin tel: 012/431139 fax: 012/430159
dir: RADIŠA BAIMOVIĆ
28. "DRVO" DESPOTOVAC
35213 Despotovac tel: 035/611331
SAVE KOVAČEVIĆA 26
dir: BRANISLAV MILETIĆ
29. "DRVOPRODUKT-KOCIĆ" STROJKOVCE
16203 Vučje; dir: GORAN KOCIĆ
30. 'MTI' KRALJEVO
36000 Kraljevo dir: BRANISLAV ILČIĆ
INDUSTRIJSKA BB
31. "MONO" IVANJICA
32252 Prilićki Kiseljak
fax: 032/666-355 tel: 032/666-632
dir: NOVAK PETROVIĆ
32. 'M.T.C.-STRELA' BEOGRAD
11000 Beograd SVETOG SAVE 4 tel: 011/339401
dir: NENAD NIŠEVIĆ
33. ATLAS-WOOD
36000 Kraljevo tel: 036/24726 fax: 036/22467
HAJDUK VELJKOVA 109
dir: BRANIMIR ZINDOVIĆ
34. "MORNA FOREST" LJUBOVIJA
15320 Ljubovija INDUSTRIJSKA ZONA bb
dir: PREDRAG MIHAJLOVIĆ
35. "FOREST" MLADENOVAC
11400 Mladenovac tel: 011/8237-558; 655-501
BULEVAR VOJVODE MIŠIĆA 14 www: www.forest.co.yu
dir: DRAGAN PAVLOVIĆ
36. "GORA-PROMET" ŠABAC
15000 Šabac tel: 015/75-007
D.ŽIVANOVIĆA TRNDŽE 7
dir: BRANO MILIDRAGOVIĆ
37. "JELA-UNIVERZAL" RADALJEVO
32252 Prilićki Kiseljak tel: 032/669-220
dir: NEDELJKO POPOVIĆ
38. DIV CHABROS Drvana industruja d.o.o
15300 Loznica, Industrijska zona b.b. 015 811 689
Direktor: Dragoljub Vučetić
e-mail: [email protected]
3.2. Wood board production
Particle boards
Particle board is the wood product with the highest demand in Serbia. It is generated by the market–driven
growth in high–quality furniture production. Serbian furniture producers make more than 100,000 m3 particle
boards annually.
Even though large quantities of utilizable wood waste are available and the demand generated by the furniture
industry for particle boards is very high, this demand is not met by an increase in domestic production, but rather
by large imports of particle board into Serbia.
Since particle boards are high in demand on the domestic as well as neighboring markets, this represents a
significant and highly profitable investment opportunity. One of these opportunities is the particle board factory
SPIK Ivanjica. It was established in the town of Ivanjica, in the heart of the region with easy access to raw
materials. Being that this was a large company, it was divided into 4 entities which are presently in the process
of privatization.
Plywood and Veneer
Over the past 15 years, veneer and plywood production have been slowly declining for two reasons. First veneer
in Serbia was produced by state owned companies, which are now being privatized. Secondly, “veneer quality”
logs have generally been exported, rather than processed locally and then
exported as a higher–value product.
Currently, peeled veneer makes up about 90% of the total veneer production, out of this peeled poplar veneer is
the leading product, while the rest is mainly beech. Other, more significant veneer presently produced in Serbia
is beech, oak, ash and walnut veneer.
Poplar and beech are primarily used species for the manufacture of plywood boards which are mainly utilized in
furniture and packaging production. Produced in tree companies the total plywood production capacity is 10,000
m3 annually with main export markets being Italy Germany, Macedonia and Hungary.
Hardboard
In terms of volume, hardboard is the main fiberboard product in Serbia. The production of hardboard has
fluctuated significantly in the past. After a drastic decline by 61% in 1999, production started to increase in 2000
and has been on the rise since. Today, hardboard is produced solely at Kuršumlija A.D. in Southern Serbia.
Although produced at only one location, its capacity is over 40,000 m3 annually. Raw hardboard dominates
domestic hardboard production which has been used in door manufacturing, while improved hardboard is
imported, mainly from Hungary and Germany.
Solid wood boards
There has been a significant increase in the production of solid laminated wood board. Produced mainly from
beech these products are ranked with A/B quality and with annual production of 14,000 m3. Edge–glued panels
for stairs, tables and furniture parts are predominantly produced.
The expansion of small, privately owned companies, especially in Central Serbia, has generated a substantial
increase in the export of solid wood boards. Main export markets are Germany and Italy.
3.2.1. List of companies in Serbia
1)"KOPAONIK" KURŠUMLIJA
18430 Kuršumlija tel: 027/381-122 381-462 fax: 027/381-479
KOSOVSKA 67
www: www.kopaonik-kursumlija.co.yu email: [email protected]
2) "NOVI DRVNI KOMBINAT"
SR.MITROVICA
22000 Sremska Mitrovica
tel: 022/221-955
DJURE DANIČIĆA 10
fax: 022/221-626
email: [email protected]
dir: MILAN PAJIĆ
3) "ART & DECOR" NOVI SAD
21000 Novi Sad
tel: 021/622-888 511-00
TEMERINSKA 115
fax: 021/511-00
www: www.artdecor.co.yu
email: [email protected]
dir: ALEKSANDAR GEGIĆ
21000 Novi Sad tel: 021/402-330 401-640; 479-0328
SUBOTIČKA 6
email: [email protected]
dir: ZOLTAN NEMET
4) "EUROKANT" NOVI SAD
5) "MANCOM" NOVI BEOGRAD
11070 Novi Beograd
tel: 011/3161-309 311-5376
LENJINOV BULEVAR 10 Z dir: DUŠAN MANDRPA
6) "ŠIK KUČEVO" KUČEVO
12240 Kučevo
BOŽE DIMITRIJEVIĆA 4
dir: DRAGIŠA MATIĆ
7) "DIAMOND T.M.B."
26000 Pančevo
NIKOLE TESLE 2
dir: TEŠO MARKOVIĆ
tel: 013/347-593 342-965
email: [email protected]
8) "VRANJKOVIĆ-LINEA" VETERNIK
21206 Veternik
NOVOSADSKI PUT bb
dir: ZORAN VRANJKOVIĆ
9) FILOS
32205 Trbušani
TRBUŠANI
tel: 032/391471
dir: MILOMIR OTAŠEVIĆ
10) "BACUS INTERCOMER" BEOGRAD
11) 'ŠPIK-IVERICA' IVANJICA
11000 Beograd
PANČEVAČKI PUT 56
11030 Beograd
NIKOLAJA GOGOLJA 42
13) "S.C.S. PLUS" KNJAŽEVAC
19350 Knjaževac
KNJAZA MILOŠA 9
email: [email protected]
dir: LIDIJA NIKOLIĆ
11060 Beograd
VIŠNJIČKI VENAC 12
15) 'WOOD-EAST' BEOGRAD
16) KOLAREVIĆ d.o.o. Pojate
tel: 011/3318-295
dir: MERI STEVANOVIĆ
32250 Ivanjica
tel: 032/661-166
VENIJAMINA MARINKOVIĆA 139 email: [email protected]
dir: MILIĆ SPASOJEVIĆ
12) 'ALPO' BEOGRAD
14) "TEHNOMONTAŽA"-BEOGRAD
tel: 012/852-289 852-066
fax: 012/852-246
tel: 011/545878
dir: ALEKSANDAR POLIMAC
tel: 019/730-080 730-081
fax: 019/732-906
11060 Beograd
SLOBODANA JOVANOVIĆA 3
Ćićevac, Pojate, Industrijska zona bb
tel: 011/784821
dir: KOČA ĐOKIĆ
tel: 011/4620251
dir: SONJA DINIĆ
tel. 037/805-202
Dir. Dušan Kolarevic
3.3. Joinery and enginery wood products
Joinery
Production of solid wood joinery has a long tradition in Serbia. A large number of companies (275) produce high
quality windows and doors, and significant quantities have been directly exported to Russia and EU countries.
Door production is dominated by solid oak wood. However spruce and fir are also common production
materials. Domestic companies use high quality metal accessories for joinery along with ecological coating and
can comply with any other consumer request.
Joinery production is closely linked to the construction industry, matching its outputs with the demand the
construction industry shows.
Local market depths are determined by the construction market demands, thus an increase in construction
unilaterally draws a demand for more joinery.
The Serbian real–estate market is growing and many new buildings (residential areas, office buildings etc) are
being built, increasing the domestic market demand for joinery. This demand is further increased by the Serbian
construction companies building abroad, which purchase joinery for these projects from Serbian joinery
producers.
This indirect export of Serbian produced joinery is one of the main reasons for the recent increase in joinery
production.
Engineered wood products
Throughout the world timber has been traditionally used in construction. The latest trends and developments in
this area have brought innovative new products to substitute the traditional ones.
Sophisticated and modern construction provides interesting alternatives for the use of timber, making timber a
competitive building material for even most demanding projects. In addition to its versatility, timber production
has an additional advantage, as the industry can supply semi–finished parts, which are easily transported and
quickly assembled.
Compared to concrete construction, engineered wood products are expected to develop technologically and excel
in construction, as wood is a non–toxic, organic building material with good insulating qualities and excellent
weight–strength ratio.
The production of engineered wood in Serbia is in its developing stages. The unusual structure of horse training
building in Zobnatica Bačka Topola is renowned for its expression of innovative design. The roof structure is
made of laminated wood. Its form demonstrates elegance and an insight into the possibilities of designing
wooden structures.
Engineered wood products are yet to be promoted and their application in business is likely to grow over time.
The fact that this market segment is neither dominated nor saturated by producers represents an attractive
investment opportunity.
3.3.1. List of companies in Serbia
1)'PROFINE' ZEMUN
11080 Zemun
tel: 011/2101986 2101987
BATAJNIČKI DRUM
fax: 011/3076012
email: [email protected]
dir: BOJAN PREDOJEVIĆ
2)TOPAL 1994
11000 Beograd
CERSKA 60
3)"DOMIS" MIOKOVCI
32205 Trbušani
tel: 032/221-408 882-405
TRBUŠANI
fax: 032/226-145 880-407
email: [email protected]
dir: DRAGAN KUZMANOVIĆ
4) KOMUNALIJA "NOVI DOM" BANJA
KOVILJAČA
15316 Banja Koviljača
M.TITA 146
dir: SAŠA MILOJEVIĆ
5) RAKOČ
15300 Loznica
LJUTICE BOGDANA 41
6) 'INTERNATIONAL LABAT TRADE'
BEOGRAD
11030 Beograd
LEPOSAVE VUJOŠEVIĆ 16
7) "NIKOS" ĆUPRIJA
35230 Ćuprija
DOSITEJA OBRADOVIĆA 2
8) "TRIFUNOVIĆ" PRANJANI
32308 Pranjani
9) "DANILO BOŠKOVIĆ" GRDELICA
16220 Grdelica
RADNIČKA B.B.
dir: MIODRAG STOJANOVIĆ
tel: 016/831-810
fax: 016/831-601
10)'S-COMPANY' BEOGRAD
11090 Beograd
RUJICA 10 A
tel: 011/585033
dir: MILOŠ SEKULIĆ
11)'ALBO' BOR
19210 Bor
JOVANA DUČIĆA BB
12)"DRVOPROMET-KULA" BEOGRAD
11060 Beograd
tel: 011/712-616 712-478
ZRENJANINSKI PUT 43 B dir: VIŠNJA JAMEDŽIJA
37000 Kruševac
tel: 037/38125
PREDRAGA STANOJEVIĆA 62
dir: LJUBODRAG
13)"LIMES" KRUŠEVAC
tel: 011/341931
dir: BRANKO STEVANOVIĆ
tel: 015/818-271 271-272 286-284
fax: 015/818-285
tel: 015/889341
dir: NEBOJŠA RAKOČEVIĆ
tel: 011/500742
dir: SNEŽANA RADOIČIĆ
dir: MOMIR MATIĆ
tel: 032/841-112 841-585
841-451 064/1440-737
PRANJANI
fax: 032/841-585
www: www.trifunovic.co.yu
email: [email protected]
dir: VESNA ĐIKANOVIĆ
tel: 030/33911
dir: NEBOJŠA JOVANOVIĆ
ĐURKOVIĆ
14)"ŠPIK-SLOGA" IVANJICA
661-705
32250 Ivanjica
tel: 032/661-030 lok.135
VENIJAMINA MARINKOVIĆA 139
www: www.spik.co.yu/sloga
email: [email protected]
dir: STANOJLE BOŠKOVIĆ
fax: 032/663-322
15)"DRVO PROFIL PLUS" NOVI SAD
415 467-314
16)"ZO-MONT" BEOGRAD
246
21000 Novi Sad
tel: 021/893-291 361-
PREŠERNOVA 5
dir: STANKO ĐORĐIĆ
fax: 021/361-415
11090 Beograd
tel: 011/3055-174 5321583-633
GOČKA 45
www: www.zomont.co.yu
email: [email protected]
dir: MILAN GRUBJEŠIĆ
fax: 011/5321-246
17)"NOMI-KOMERC" NOVI SAD
21000 Novi Sad
SIRIŠKA 42
dir: nepoznato
18)"BEOESKORT" BEOGRAD
11000 Beograd
UČITELJA VLADE ILIĆA 24
dir: BOGDAN OSTOJIĆ
tel: 011/2577-199
fax: 011/2577-199
19)"BESKO" VLASOTINCE
16210 Vlasotince
tel: 016/871-281
22.DIVIZIJE 162
fax: 016/871-151 871-281
email: [email protected]
dir: PEJČIĆ BRATISLAV
20)TM-PROJEKT
11000 Beograd
OBILIĆEV VENAC 4
21)TRADEUNIQUE
11000 Beograd
KARADJORDJEVA 89
email: [email protected]
dir: MIRKO LATINOVIĆ
tel: 011/653353
fax: 011/648953
22)"SAVACIUM" ŠABAC
15000 Šabac
CARA DUŠANA 14
dir: ZORAN MLADENOVIĆ
tel: 015/20647
fax: 015/20647
23)"DRVOMONT" TEMERIN
dir: JELENA RADOVANOVIĆ
21235 Temerin tel /fax: 021/842-061 844-850 844-860
NOVOSADSKA 509-511
www: http//www.drvomont.com
email: [email protected]
dir: NEDELJKO MILOSAVAC
24)"MV-TRADE" NOVI SAD
21000 Novi Sad
KOSANČIĆ IVANA 18
tel: 021/29570
dir: BOŽIDAR MARKOVIĆ
25)"MB-TRADE" JAGODINA
35220 Ribare
RIBARE
26)"TOPLICA DRVO" BEOGRAD
11000 Beograd
VISOKOG STEVANA 43
tel: 011/3282-192 2634-264
www: www.toplicadrvo.co.yu
fax: 011/2186-488
email: [email protected]
dir: GRADIMIR SIMIJONOVIĆ
27)"ISTAR-PANNELI" VETERNIK
21206 Veternik
NOVOSADSKI PUT 71
28)'OŠTRELJ-PROMET' JAJINCI
11000 Beograd
BULEVAR JNA 14 A
dir: MILENKO LUKIĆ
tel: 035/274203
dir: BORIŠA JOVANOVIĆ
tel: 021/423803
dir: MIOLJUB DŽAKOVIĆ
tel: 011/663840
fax: 011/992194
29)POSLOVNI CENTAR SABA
14000 Valjevo
CERSKA 1
www: http://www.sabapc.com
email: [email protected]
dir: ALEKSANDAR VUJIĆ
tel: 014/220160
fax: 014/220160
30)'TRANZIT KOMERC' PETROVAC
OBRENOVIĆ
12315 Rašanac
dir: DOBRIVOJE
VELIKI POPOVAC
31)"JAVOR PROMET" ŠABAC
15000 Šabac
TRG REVOLUCIJE bb
32)"LJIN" RAŠKA
36350 Raška
MIODRAGA NIKOLIĆA 10
dir: GOLUB PENDIĆ
33)"ENTES PLUS" BEOGRAD
11050 Beograd
SLANAČKI PUT 26
34)"JASEN" JAGODINA
35000 Jagodina
RAKITOVSKI PUT B.B.
dir: PREDRAG KRSTIĆ
dir: DOBRIVOJE MIRKOVIĆ
tel: 036/76107
fax: 036/76107
tel: 011/2972-223
dir: ANA JOVANOVIĆ
tel: 035/231-846 222-285
011/347-3345
fax: 035/222-285
35)MAGNAT & COALA INVEST
21000 Novi Sad
BRANIMIRA ĆOSIĆA 31
tel: 021/451011
dir: DUŠANKA ČAGOROVIĆ
36)"VLADUR" STANIŠIĆ
25284 Stanišić
ŽELJKA PARAĐINA145
tel: 025/830294
dir: NADA RADMILOVIĆ
37)'SVT KOMERC' ČAČAK
32000 Čačak
ULICA 49 97
dir: SRBOLJUB LAZOVIĆ
tel: 032/233203
fax: 032/380002
38)"ZIPPRO" D.O.O. BEOGRAD
11060 Beograd
SLANAČKI PUT 26
dir: GORAN ŽANKOVIĆ
tel: 011/756770
fax: 011/756770
39)TETRA
15000 Šabac
BEOGRADSKI PUT bb
dir: DRAGAN NEŠIĆ
40)'EURODOMICA-YU' BEOGRAD
11000 Beograd
NJEGOŠEVA 22
41)"EURO DRVO" JAGODINA
35000 Jagodina
VINORAČKI PUT bb
42)"WINDOORS" VRBAS
21460 Vrbas
SAVE KOVAČEVIĆA 95
dir: ERIĆ DRAGOSLAV
tel: 021/518636
fax: 021/06363
43)"INFOWOOD" RUMENKA
21201 Rumenka
KISAČKI PUT B.B.
dir: DUŠAN JOŠANOVIĆ
tel: 021/716-014
fax: 021/716-014
tel: 011/437047
dir: DRAGIŠA DJOKOVIĆ
tel: 035/226838
dir: ZDRAVKO SPASIĆ
44)"UNIDAS" BEOGRAD
11090 Beograd
tel: 011/233-4699
DJUJE I DRAGOLJUBA 1 B www: www.unidas.co.yu
email: [email protected]
dir: DRAGAN BOJOVIĆ
45)'MAXMARA' ZRENJANIN
23000 Zrenjanin
KOČIĆEVA 44
46)"YU-DOMINO" NOVI SAD
21000 Novi Sad
RUMENAČKA150
47)"ARBOL" ZEMUN
11080 Zemun
SIME ŠOLAJE 30
48)"JELOVICA" KRAGUJEVAC
34000 Kragujevac tel: 034/304-831 333-400
035/323-217
INDUSTRIJSKA ZONA B.B. ILIĆEVO
fax: 034/304-830
www: www.jelovica.co.yu
email: [email protected]
dir: PEĐA JOVANOVIĆ
49)"EURO FALC" BORČA
11211 Borča tel:
011/3321-373 3321-365
ZRENJANINSKI PUT 132a fax: 011/3321-373 3321-365
www: www.eurofalc.co.yu
email: [email protected]
dir: STEVO JEKIĆ
50)'STAMENKOVIĆ' ODŽACI
25250 Odžaci
dir: TOMISLAV STAMENKOVIĆ
SOMBORSKI PUT BB
51)'MATRIX SOUND' ŠABAC
15000 Šabac
PROTE SMILJANIĆA 34/2
52)"ARAT" BEOGRAD
11050 Beograd
tel: 011/2759-595 750-434
SEVERNI BULEVAR 5 B
dir: PETAR STANTIĆ
53)"BEODRVO-PLUS" BEOGRAD
54)"LIPA" SRPSKA CRNJA
dir: MOMIR KOVAČEVIĆ
dir: DRAGAN JOVANOVIĆ
tel: 011/195701
dir: STEVAN ŠIJAN
tel: 015/343281
dir: RADISAV SIMIĆ
11060 Beograd
tel: 011/3317-740 3317-027
BLOK SUTJESKA 251 D – KOTEŽ email: [email protected]
dir: NEBOJŠA DUTINA
23220 Srpska Crnja
BEOGRADSKA B.B.
dir: DRAGAN IVANKOVIĆ
tel: 023/811-340
fax: 023/811-518
3.4. Furniture
Serbian furniture market is a demanding, versatile market which generates many possibilities for furniture
producers. With the recent developments in the economy, and increase in foreign investment and foreign
company representation, the home and office furniture markets have blossomed.
All categories of furniture and furnishings are produced in Serbia: household furnishings, furniture for offices,
shops, hotels, restaurants, nurseries and schools. A number of these companies also manufacture interior cabinets
and custom furniture (small furniture units, closets, kitchens).
Most of the production in Serbia is carried out by large companies (47.05%). Even though they account for 92%
in numbers, small companies produce 28.5% of the total output value in furniture production.
Medium sized companies make up only 7% of the total number of furniture producers and produce 24.45% of
the manufactured value of all furniture. These family owned companies are well known for producing stylish,
well designed furniture and have been successfully exporting to the EU market for years.
They often team up with construction companies and provide furniture and furnishings for buildings throughout
Serbia, Russia, Middle East and other markets. Furniture is generally produced from particle boards.
Only 30% of all furniture is produced from solid wood, and great potential for investment lies in this relatively
unexplored sector.
Good quality raw materials and modern design, teamed with low operational costs, provide a solid base for
investment in this sector. Demand for high quality solid wood furniture is ever present locally as well as on
foreign markets.
3.4.1. List of the furniture companies in Serbia
1)"SIMPO" VRANJE
17500 Vranje
tel: 017/422-280, 422-911
RADNIČKA 12
fax: 017/424-136
www: www.simpo.co.yu
email: [email protected]
dir: BUDIMIR MIHAJLOVIĆ
2) "DALLAS COMPANY" D.O.O. TUTIN
36320 Tutin
REVOLUCIJE bb
www: www.dallas-company.com
email: [email protected]
dir: LJUTVO HAJROVIĆ
tel: 020/811-611
fax: 020/811-711
3) GESIM INDUSTRIJA
17542 Vranjska Banja
INDUSTRIJSKA ZONA bb
email: [email protected]
dir: VOJKAN ALEKSIĆ
tel: 017/545233
fax: 017/545235
4) "JANKOVIĆ" NOVI SAD
21000 Novi Sad
KIŠ ERNEA 2
email: [email protected]
dir: BOŽO JANKOVIĆ
5) "PINOLES" BEOGRAD
11000 Beograd tel: 011/3086-390 064/1439-514
JUŽNI BULEVAR 2
fax: 011/2440-742
www: www.pinoles.co.yu
email: [email protected]
dir: DEJAN MIJATOVIĆ
6) "GAJ-INŽINJERING I OPREMANJE"
11080 Zemun
tel: 011/3162-140 3162-129
CARA DUŠANA 266
fax: 011/617-142
www: www.gajinženjering.co.yu
email: office@gajinženjering.co.yu
dir: RAJKO VUKOVIĆ
7) "MEBLO SAN" ŠABAC-CEROVAC
15224 Cerovac
VALJEVSKI PUT B.B.
dir: LJUBIŠA ŠUJIĆ
tel: 015/212-222
fax: 015/212-222
8) "BUDUĆNOST" SUBOTICA
24000 Subotica
LOŠ0NJSKA 8
email: [email protected]
dir: EMIL ČABARKAPA
tel: 024/546-317
fax: 024/553-166
tel: 021/400-401 412-091
fax: 021/301-545 412-091
9) "SLOGA DPDI" VLADIČIN HAN
17510 Vladičin Han
INDUSTRIJSKA ZONA B.B.
email: [email protected]
dir: ŽIVKO STAMENKOVIĆ
tel: 017/473-028
fax: 017/472-783
10) "NAPREDAK" POŽEGA
31210 Požega
KNJAZA MILOŠA 70
email: [email protected]
dir: VUKOSAV PROTIĆ
tel: 031/816-254
fax: 031/816-296
11) "TINA" KNJAŽEVAC
19350 Knjaževac
KASARSKA bb
dir: VLADA VASILJEVIĆ
tel: 019/731728
fax: 019/731803
12) "BAJMOK INDUSTRIJA
24210 Bajmok tel: 024/762-568 762-003
762-490
ŠTROSMAJEROVA 14
fax: 024/762-568
www: www.inbajmok.com
email: [email protected]
dir: ŽELJKO VOJINOVIĆ
NAMEŠTAJA" BAJMOK
13) "ATLAS" UŽICE
31000 Užicetel: 031/512-244 011/2414-897
ŽIČKA B.B. BG-BULEVAR KRALJA fax: 031/512-244
ALEKSANDRA 433 email: [email protected]
dir: ŽIVORAD JOVOVIĆ
14) "UKRAS" BELA PALANKA
18310 Bela Palanka
tel: 018/855-139 855-401
SRPSKIH VLADARA 92
fax: 018/855-303
email: [email protected]
dir: NOVICA STOJČEV STOJAN STOJANOV
15) "8.OKTOBAR" BEČEJ
21220 Bečej
tel: 021/812-482 815-627
MOŠE PIJADE 194
fax: 021/816-164
email: [email protected] [email protected]
dir: v.d. SLOBODAN CVETKOVIĆ
16) "PROGRES" SVRLJIG
18360 Svrljig
tel: 018/821-009 882-396
HADŽIĆEVA 43
fax: 018/821-023
www: www.progres-svrljig.co.yu
email: [email protected]
17) "DRALONI" POŽAREVAC
12000 Požarevac
tel: 012/222-000 221-000
TABAČKA ČARŠIJA
fax: 012/223-000
email: [email protected]
dir: DRAŠKO STOJIĆEVIĆ
18) "JAVOR" PETROVAC NA MLAVI
12300 Petrovac na Mlavi tel: 012/331-239 331-138
SRPSKIH VLADARA 3
fax: 012/331-943
email: [email protected]
dir: LJILJANA GOMILANOVIĆ
19) "TAPOS" OSEČINA
14253 Osečina
tel: 014/51-935 51-572
BRAĆE NEDIĆA 10
fax: 014/51-572
www: www.tapos.co.yu
email: [email protected]
dir: RADOVAN TODOROVIĆ
20) "EI-PAK" ALEKSINAC
18220 Aleksinac tel: 018/873-630 801-837
TIHOMIRA ĐORĐEVIĆA B.B.
fax: 018/873-631
www: http://www.eipak.co.yu
email: [email protected]
dir: TOMISLAV ČOLIĆ
21) "CRVENA JABUKA" D.O.O.
11060 Beograd
tel: 011/753-633 754-466
DJURE DJAKOVIĆA 37
fax: 011/767-793
email: [email protected]
dir: MILAN JOVANOVIĆ
22) "EXTRAFORM" SENTA
24400 Senta
KARAĐORĐEVA B.B PF.37
www: www.extraform.co.yu
email: [email protected]
dir: DEŽE ČAKI
tel: 024/815-161
fax: 024/815-161
23) "MARATON LDN" MAČVANSKA
MITROVICA
22202 Mačvanska Mitrovica
ALEKSANDRA STANKOVIĆA 22/A
email: [email protected]
dir: MILAN LEKAREVIĆ
tel: 022/224113
fax: 022/224 113
24) "VOJVODINA" NOVA PAZOVA
22330 Nova Pazova
CARA DUŠANA bb
25) "ELASTOFLEX" NOVI BEOGRAD
11070 Novi Beograd
NEHRUOVA 51A 1.SPRAT LOKAL 83
email: [email protected]
dir: ZORICA ŠOPIĆ
tel: 022/331410
dir: PETRUŠIĆ
tel: 011/3087-782
fax: 011/3187-782
26) "OMEGA PROMET INDUSTRIJA
NAMEŠTAJA" ŠABAC
15000 Šabac
tel: 015/347-461 360-780
SMILJANIĆEVA 11/1
fax: 015/360-780
www: www.omega-promet.co.yu
email: [email protected]
dir: BRANISLAV PETROVIĆ
27) "DEKOR" KRUŠEVAC
37000 Kruševac
tel: 037/441-408 441-409
JASIČKI PUT B.B.
fax: 037/23-022
www: www.dekor.co.yu
dir: DUŠAN PETROVIĆ
28) "VIZOR" TEMERIN
21235 Temerin
ŽELEZNIČKA 23
www: www.vizor.co.yu
email: [email protected]
dir: RADE ZEJAK
tel: 021/845-848
fax: 021/845-849
4. WOODPRODUCTS FOREIGN EXCHANGE
4.1. Total Serbian wood products foreign exchange
Serbian companies have a long standing tradition of collaboration with foreign buyers. Exceptional human
capital available at very competitive prices, as the average monthly salary is €194, together with high quality raw
materials provides equal opportunities on the domestic and foreign markets.
Most of the furniture companies are able to produce all categories of furniture and furnishing. They often team
up with construction companies and provide full service for buildings throughout Serbia and Europe. According
to official statistics, export of furniture and parts has increased 12% in 2005 in the main export markets such as:
Italy, Greece and Germany.
The overall foreign trade in the Republic of Serbia, for the period of January - December 2006 amounted to
$19,600.2 million, representing a 31.2% increase, compared to the same period in 2005.
The value of export amounted to $6,427.9 million, which was a 43.4% increase when compared to the same
period in 2005, while the value of imports amounted to $13,172.3 million, which was a 25.9% increase relative
to the same period in 2005.
The deficit amounted to $6,744.4 million, which was an increase of 12.8% in relation to the same period in 2005.
The export - import ratio equaled 48.8% and was higher if compared to the same period in 2005 when it was
42.8%
The major foreign trade partners in export in the reference period were: Italy ($926.0 million, 14.41% of total
export), Republic of Bosnia and Herzegovina ($749.0 million, 11.65% of total export), Germany ($637.0
million, 9.91% of total export), Republic of Montenegro ($616.3 million, 9.59% of total export), Russian
Federation ($ 311.1 million, 4.84% of total export), Republic of Macedonia ($300.3 million, 4.67% of total
export), Republic of Slovenia ($253.4 million, 3.94% of total export), Republic of Croatia ($251.0 million,
3.90% of total export), France ($235.1 million, 3.66% of total export), and Hungary ($188.3 million, 2.93% of
total export).
The overall foreign trade in the Republic of Serbia, for the period of January - December 2006 amounted to
$19,600.2 million, representing a 31.2% increase, compared to the same period in 2005.
The value of export amounted to $6,427.9 million, which was a 43.4% increase when compared to the same
period in 2005, while the value of imports amounted to $13,172.3 million, which was a 25.9% increase relative
to the same period in 2005.
The deficit amounted to $6,744.4 million, which was an increase of 12.8% in relation to the same period in 2005.
The export - import ratio equaled 48.8% and was higher if compared to the same period in 2005 when it was
42.8%
Wood products export-import total exchange in the period of January – September 2007 is shown on the next
page.
Wood products total foreign exchange
USD
(January – September 2007.)
Export
47.489.871
wn wood products
ood based panels and board
ywood
rdboard
bred wood
nels
her panels
ndows and doors
ckaging wood products
her wood products
FURNITURE
- 13.189.156
- 90.111.691
5.289.000
- 47.220.000
- 36.800.000
- 1.308.000
- 10.073.000
31.425.500
7.900.555
8.209.525
3.353.932
741.256
51.220.072
8.807.819
8.341.516
1.171.704
24.413.216
28.703.765
- 4.987.584
- 430.448
26.806.856
92.826.844
42.734.255
50.092.589
37.511.584
Furniture total:
Sawn wood products
Wood based panels and board
60.679.027
111.650.499
4.411.000
48.500.000
43.300.000
1.800.000
13.640.000
21.136.909
2.562.256
4.517.046
21.538.808
9.700.000
1.280.000
6.500.000
492.000
3.567.000
52.562.409
10.462.811
12.726.571
ood chairs
fice wood furniture
chens wood furniture
hers furniture wood products
Deficit -
Import
13.189.156 USD
90.111.691 USD
TOTAL DEFICIT ROWMATERIALS: 103.300.847 USD
Surplus -
Furniture total
Windows and doors
Packaging wood products
Other wood products
50.092.589 USD
31.425.500 USD
7.900.555 USD
8.209.525 USD
TOTAL SURPLUS FINALPRODUCTS: 97.628.169 USD
TOTAL DEFICIT
5.672.678 USD
4.2. Business cooperation with Italy
4.2.1. Commercial trade with Italy
The major foreign trade partners in export in the reference period were: Italy ($926.0 million, 14.41% of total
export), Republic of Bosnia and Herzegovina ($749.0 million, 11.65% of total export), Germany ($637.0
million, 9.91% of total export), Republic of Montenegro ($616.3 million, 9.59% of total export), Russian
Federation ($ 311.1 million, 4.84% of total export), Republic of Macedonia ($300.3 million, 4.67% of total
export), Republic of Slovenia ($253.4 million, 3.94% of total export), Republic of Croatia ($251.0 million,
3.90% of total export), France ($235.1 million, 3.66% of total export), and Hungary ($188.3 million, 2.93% of
total export).
Italy is a first-class trade partner for Serbia. These two countries are tied by complementary economic
structures, traditionally good business relationships, as well as geographical and natural bonds. The
cooperation in earlier times was characterised by well-balanced trade, important agreements in the
field of joint investments and manufacture cooperation, and an enviable level of banking, financial,
transportation and tourism cooperation as well.
According to the available data, for the first time after 14 years, the trade with Italy in 2004, exceeded
the volume it had reached in 1991 - the best year that far. In 2005 we observed a small rise in the
commercial trade - 5,3 % (with a much better balance between import and export- 72,2% compared to
43.1% recorded in 2004).
In 2005, the trade brought USD 1, 565,3 million. However, even more important is the fact that Italy became the
second export partner for Serbia, and its third largest import partner. Meanwhile, by balancing import and export
at 72%, the earlier problem of trade gap is being surpassed. Export to Italy represents 14, 4 % of the total Serbian
export.
In 2006, the results of commercial trade with Italy were even more successful. Italy became the first partner of
the Serbian economy (according to the value of export), and the balance between export and import rose to 84,2
%. Exports for the Italian market rose to 27,6% of the total Serbian exports in the EU market. According to the
trade balance, Italy occupies the first place, in comparison with the results we achieved with other EU partners
and EU taken as a whole (52.9%).
Export and import between Serbia and Italia
(In million USD)
Year
Export
1991
662,0
1996
180,6
1997
272,3
1998
310,8
1999
157,3
2000
222,6
2001
311,6
2002
330,3(2)*
2003
347,7 (2)*
2004
447,7 (2)*
2005
656,5 (2)*
2006
926,0 (1)*
Import
591,0
434,6
482,1
507,8
332,9
389,8
500,4
652,7(3)*
727,2(3)*
1.039,3(3)*
908,8(3)*
1099,6(4)*
(*) Place between export-import partners in the period 2002 – 2006.
Total
1.253,0
615,2
754,4
818,6
490,2
612,4
812,0
983,0
1.074,9
1.486,7
1.565,3
2.025,6
The structure of the export in the Italian market is dominated by the final-processing work in the clothing and
shoe industry, export of metals (brass pipes and various types of aluminium products), black metallurgy (coldrolled metal sheets), wooden industry (cut timber elements and veneer), agricultural and food produce
(mushrooms, sweet beet, frozen fruits and vegetables), tyres for vehicles, raw hide (‘vet-blue’), polyethylene,
magnesium....
In 2005 the biggest volume in import was recorded in the following areas: raw materials and additional material
for the clothing and shoe industry ( final processing work for Italian partners), machines for packing and plastics
industry, new and used cars and trucks, household appliances, furniture and parts, seamless pipes, sweets, paper
and cardboard, marble, granite, etc.
If we compare the structure of goods in import and export, we can say that the majority of the goods for Italian
market is raw material and its primary processing; as for the import, there is a significant share of the general
commodities (which in general characterise our trade with other countries worldwide).
A large part of our processing industry is not involved in trade with Italy, although in the earlier period (19801990) it was this exact sector that was a pillar of the commercial trade with Italy. For this reason, the trade was
well-balanced and based on long-term relationships (implying trade cooperation and mutual investments on both
sides).
4.2.2 Italian companies in Serbia, direct investment, joint-venture
The industrial cooperation with Italy, in spite of the fact that is far bellow the volume of the exchange of goods,
(with 14% share during 1990s, in the whole of the commercial trade with Italy) was a segment of cooperation
where significant agreements were realized (the car industry, farming machinery, machines for food processing
industry etc. ). In this sector, Italy has around USD 38 billion of worldwide investment, but some of the
instruments of support that exist in Italy in this area, are still not available to the Serbian industry.
As for now, the investments in Serbia are small-scale, individual ones, with the few exceptions, such as the
cooperation between Iveco and Zastava Trucks and DMB - Lombardini as well. There is a considerable interest
to build infrastructural BOT systems in the energy and communication sectors (roads and railways), and there is
also an interest for investments in the current privatization process (sugar refineries). As for now, the dominant
forms of investment are investments in the trade sector, in the form of joint companies established as public
limited company (the so-called d.o.o.).
In the process of privatisation so far and according to the new law, the Italian company Bitumen Addiggehas
bought a surface quarry ( Kijevo – Straževica), and the Piero Zanela company purchased the Zlatibor Marble
quarrry. The Franko Kaporale Company from Peskara together with Gemax from Beograd has started building a
factory for the production of stone slabs. In the area of building materials production, there is the company
Alkalinea which, together with Građevinar from Kraljevo, has built a plant for the production of prefabricated
curtain walls.
Italians have also invested in the sugar industry (SFIR from Vicenza has become the principal owner of the sugar
factory in Senta and Nova Crnja) as well as in the pharmaceutical industry - medication packaging (Zanini Hemofarm). Togetehr with the Bertele Company, Hemofarm has also invested in the plastics factory in Vršac.
Italian partners are considerably interested in investing in the wood-manufacturing sector (opening a furniture
factory in the free zone of Bačka Palanka, by the Kaza Italija Company). In a recently privatised woodprocessing plant 'Crni Vrh", the Italian owner started a new production, and in Leskovac the new factory of
plywood materials is being built. In 2006, the well-known Italian manufacturer of plywood slabs Fantoni from
Udine bought the ŠPIK from Ivanjica (it is planned to invest Euro 30 million to reach the production target of
300,000m3 plywood blocks).
The shoe manufacture is another very interesting sector for cooperation, which is shown by the existing
successful cooperation between our companies- Mladost from Bijelo Polje, Laki Line from Cacak, Solid from
Subotica, Milateks from Simanovci and Kulskan Factory Aska with Italian partners- Filante, Lorekanti, Olip,
Gian Pietro.
A similar type of cooperation exists in the fabrics industry as well - Fibest is the owner of ATEKS Belgrade,
Golden Lady has opened a stockings factory In Valjevo, and Dale Karbonare invested in a spinning-mill located
in Paraćin. For a number of years now, there has been a successful cooperation between Diana from Sremska
Mitrovica and Fruška Gora from Ruma and the well known Italian companies- Gucci, Prada, Max Mara.
In the sector of fabric Industry Company Manifatture Settentrionali will build a plant for high fashion items in
Vrbas. At the same time, there is a production of pyjamas and lingerie for the Italian market. The Pompea and
Fulgar companies are planning to invest USD 25.5 million in Zrenjanin (production of stockings and artificial
fibre).
The metal-processing sector has also had its examples of successful cooperation: the Pometon of Venice has
formed a joint venture with the Bor smeltery, which will enable the planned increase of the capacity for the
production of copper powder. The Krušik of Valjevo has had a long- term cooperation with Cedite- components
for hunting ammunition, while Zastava is producing cog-wheels for Usko, Modena.
Milan Blagojević from Smederevo is widening the cooperation in the field of home appliances and kitchen
utilities with Candy and Girmi. The existing collaboration between Trial and Marangoni can be described as
promising.
The area of communal services is also the sector where Italian companies are at a comparative advantage, which
is exemplified by the successful joint venture between Fast Park and Parking Servis (prefabricated parking
spaces), a project of Italian government to clean the environment in Pancevo and waste separation and baling in
Novi Sad (Makpres).
The industrial cooperation is characterized by a small number of sectors (transportation means, farming
machinery, household appliances). In certain cases, this can be a sign of the incentive to expand the existing
level of cooperation, to add new dimensions to it.
However, generally speaking, the conclusion is that the modern trends in the Italian economy are not matched in
an adequate way, since there is an absence of agreements of counter-trade in the form of advanced technology,
an area where Italy is a global market leader (electronics automatics, robotics). Having this in mind, we must
observe the special importance of the started cooperation between Fiat and Zastava in the production of the
Punto.
Banking and financial cooperation is a very important sector for the free trade between the two countries.
Unfortunately, Italian banks failed to establish a permanent presence in our market, in the form of regional
branches. For this reason we can view the purchase of the Delta Bank by Banca Intesa (2005), and Nova Banka
by Findomestik- Finkomes Trasta and Panonska Banka by San Paolo (2006), as a great incentive for the trade
cooperation. Unicredito has become the major owner in the newly-formed integration with HVB and Austria
Kreditanstalt (which already existed in Serbia).
It is necessary to establish the former regular financial and trade cooperation between banks of both countries. In
relation to this, it is good to observe the forming of medium-term credit lines for imports of equipment, between
Vojvodjanska Banka and Banca Agricola Mantovana and Banca Antoniana Popolare Veneto. In the sector of
insurance, Asikurazzioni Generali has bought the majority of the Delta Insurance.
In 2006, there were a large number of tourists from Italy (14.883) in Serbia, which significantly contributed to
the development of the tourism sector in Serbia).
4.2.3. Italian Government support projects
The Italian government has a special contribution to the development of the financial cooperation, by its
donation for the investment fund for the new-opened agency for the insurance of export credits.
As an incentive to the credit sector in Serbia, the Italian government has approved a credit line of around Euro
33.25 million, with favourable terms (4.9% annual interest rate, 8 years credit period, with a grace period of 2
years), which can be taken at Komerciajlna Banka, Banca Intesa and Uncreditbank Srbija a.d.
There is also the Economic Aid Programme, as a special contribution to the trade cooperation between the two
countries. This Programme, the so-called ‘Law 84’ of 2001, provides the funds of LIT 300 billion (Euro 300
million), for different kinds of financial help to the Balkan region. Italian institutions and companies from Italy
(Finest, Simest, Informest,Unionkamere..) have helped to invest resources for various purposes and
projects(development of small and medium-sized companies, re-structuring of the economy, staff training, reorganisation of institutions ...). With reference to this, in March 2004, a Technical Aid project to the chamber
system of Serbia was started and successfully completed with the help of the Milan Chamber of Commerce
(Promos). A continuation of the cooperation is expected.
Meanwhile, the Balkan - Online Project is being realized (information exchange through a shared web site), in
cooperation with the Trieste Chamber of Commerce and Informest. In December 2006, the green light was
given to the Project of Advancing the Competitiveness and Cooperation between the Serbian chamber of
commerce and the Komora Veneta union (the so-called ‘Intereg 3A’ initiative).
There is an expected approval of the Logistics project, signed by the Serbian chamber and the union of the
Italian chambers of commerce. This project is planned to design an inter-modal logistics platform for Serbian
and Italian firms, in the area of cooperative production, shipping, packing and manipulating goods. All of these
projects are aimed at linking Serbian and Italian companies, so that they include visits by delegations, as a
standard form of activity.
5. POSIBILITIES OF COOPERATION WITH COUNTRIES IN THE REGION
There are very big potential of possible cooperation with companies in the region, in the sector of forest and
furniture.
According local trade regulations Serbian market is open to import and export of wood and wooden products, in
trade exchange with all other countries.
It is especially interesting for the members of a trade agreement between countries in Central and South-Eastern
Europe – CEFTA.
The Central European Free Trade Agreement (CEFTA) include the following countries: Albania, Bosnia and
Herzegovina, Croatia, FYR Macedonia, Moldova, Montenegro, Serbia and the United Nations Interim
Administration Mission in Kosovo
In the business cooperation between those countries we can certainly point to the trade performed within the socalled: active improvement (additional processing of semi-finished products), with the possibility to re-export,
as a special lucrative form of trade opportunity. It means, if we import logs from Bosnia and Herzegovina, final
product we can export to any other country.
Total foreign exchange January – October 2007, between Serbia and five countries in the region, at the sector of
wood and wooden products, we can see in the table below. These figures will make a better picture about current
business cooperation between Serbia and his neighbourhood.
Wood products foreign exchange between Serbia and some countries in the Region
January – October 2007
USD
Export
44
Difference
Wood and wooden products
Bulgaria
4.851.841
6.046.782
Romania
2.040.823
8.838.222
20.107.204
1.447.487
Ukraine
3.576.981
2.204.098
Bosnia and Herzegovina
9.769.739
57.587.493
40.346.588
76.124.082
Bulgaria
2.421.023
1.495.438
Romania
1.476.193
1.012.105
Russian Federation
2.293.699
425.690
202.838
1.030.226
24.548.155
11.373.920
Total custom tariff 94:
30.941.908
15.337.379
TOTAL WOOD AND WOODEN PRODUCTS:
71.288.496
91.461.461
Russian Federation
Total custom tariff 44:
94
Import
- 35.777.494
Furniture
Ukraine
Bosnia and Herzegovina
6. SETTING UP FOREST BASED BUSINESS IN SERBIA
6.1. Opportunities of investments and business benefits
+15.604.529
- 20.172.965
6.1.1. Construction Process in Serbia
Assessment of Urban Conditions
This assessment is being done based on the extract from the Urban Plan or the Act on Urban Conditions, not older than 6
moths. Both documents are issued by the competent city, or municipal authorities, or the ministry competent for urbanism
affairs.
Acquiring Construction Land
Construction land can be acquired by leasing land, obtaining the “right to use” land, or converting agricultural land into
construction land.
Obtaining a Construction Approval
Prior to the construction of a structure, a potential investor is obliged to obtain the construction approval and prepare the
technical documentation for the construction (general project, conceptual project, main project, execution project and as-built
project).
As part of the application, the following should be submitted:
An excerpt from the Urban Plan or the Act on Zoning Conditions, not older than 6 months;
A conceptual project, in compliance with the excerpt or the act referred to in the point 1 of this paragraph;
A proof of ownership, or leasehold rights to the construction land, or property rights in an object, or the right to use nondeveloped construction land;
Other proofs required in the Urban Plan or the Act on Zoning Conditions.
The construction approval is issued within 15 days from the date of submission of the application. The approval for
infrastructural works is issued by the ministry in charge of the construction industry (the Ministry of Capital Investment),
while the issuance of the approval for other structures is the responsibility of the municipality.
The construction approval expires 2 years after being issued, if the construction hasn’t been started. The approval is not
obligatory for the construction of auxiliary structures, nor is it necessary for adaptation or renovation, but it is necessary for
the reconstruction of premises.
Notice of the Start of Construction
The investor is obliged to provide the office in charge of issuing the construction approval with the name of the contractor,
construction start date and completion target date within a period of 8 days before the construction starts. Also, an investor
shall submit the confirmed main project, report on completed technical control, construction approval, proof of payment of
compensation for the development of construction land, and proof that the administrative fee has been paid. In addition, an
investor shall also report to the municipality office in charge of inspection that the construction of the structure has started.
Construction
Throughout the construction phase, the investor must have construction documents (if the main project does not contain
details required for the construction process) and provide supervision.
Technical Inspection
A technical inspection of a structure is done upon the completion of construction i.e. the completion of all the works specified
in the construction approval and defined in the main project, or upon the completion of a part of the structure for which an
occupancy permit may be issued in accordance with the Law.
Upon the request submitted by the investor, a technical inspection may also be carried out simultaneously with the
construction process, if it would not be possible to verify the actual condition of certain parts of the structure after its
completion.
A technical inspection includes the control of compatibility of as-built conditions with the construction approval and
technical documentation on the basis of which the structure was constructed, as well as with the technical regulations and
standards applicable to certain trades or materials, equipment and installations.
Probation Occupancy
To ensure the suitability for the use of a structure, an assessment and verification of installations, devices, machinery,
stability or safety of structure, devices and equipment for environmental protection may take place. If envisaged by the
technical documentation, the commission in charge of technical inspection may propose to the relevant office to approve
probation occupancy, provided the conditions are met. The probation period that cannot last longer than 1 year. Upon the
expiration of a probation period, an investor is obliged to submit the results of the probation occupancy to the relevant office.
Obtaining an Occupancy Permit
To obtain an occupancy permit, the investor must submit the main project (with possible changes made during construction)
which is compatible with the construction approval and the technical inspection of a structure.
Structures may be put in operation only upon obtaining the occupancy permit. The office competent for issuing the
construction approval issues the occupancy permit within 7 days from the date of receiving the commission’s findings which
have established the structure to be suitable for use.
A structure is suitable for use: if it is constructed in accordance with the construction approval and technical documentation
that served as the basis for construction, if evidence of the required quality of works and materials, installations and
equipment is provided by an authorized organization, if a survey of the structure has been provided, and if other prescribed
conditions have been fulfilled.
Registration in the Cadastre
The final stage in the construction process is the registration of a structure in the real Estate Cadastre, after the occupancy
permit is obtained.
6.1.2. Classification and prices of the construction lend
The Law on Planning and Construction classifies all land into two categories:
- Construction land, and
- Agricultural land
Construction land is the land on which structures have been built and the land that serves for the regular use of
these structures, as well as the land that, in accordance with the Law, is designated by the corresponding plan for
the construction of structures and their regular use.
Construction land can be:
- Public construction land, and
- Other construction land
Public construction land is land on which public structures of common interest (roads, schools, hospitals,
infrastructure, etc) have been built, as well as the land designated for the construction of such structures. This
kind of construction land is exclusively in state property.
Other construction land is construction land not classified as public construction land – it is not intended for the
construction of public structures of common interest and public areas. As such, it is designated for the
construction of other structures – residential, offices, industrial facilities, etc. Other construction land is
transferable and can be found in all types of ownership.
Construction land may be used as developed or non-developed land. Developed construction land is land
improved with structures which are constructed according to the Law and are intended for permanent use.
Non-developed construction land is land on which:
- No structures are erected,
- Existing structures were constructed contrary to the Law,
- Temporary structures exist.
Agricultural land is subdivided into:
- Cultivable, and
- Uncultivable
Cultivable agricultural land encompasses fields, gardens, orchards, vineyards and grazing fields. A cultivable
land user has the obligation to till the soil or use it in accordance with its purpose.
Non-cultivable land encompasses all other unlisted types of agricultural land.
Agricultural land can be re-classified, i.e. it can be changed into construction land.
Lend current prices are formulated on the market and now are in the relation:
-
Construction land 20
Agricultural land 0,50
-
250 EUR/m2
2,00 EUR/m2
6.1.3. Energy prices
In the next table are presented mains energy sources and current prices for the normal supplying.
Energy and water consumption usually depend of technological requests and possibilities of the supplying.
Energy / fuel /
Electric power supply
Measurement unit
Price per
Measurement
unit €
Kilowatt/h
0,02
Cubic meter
0,20
Gasoline / petrol
Liter
0,90
Gas – for cars
Liter
0,54
Cubic meter
0,37
Water
Gas for industrial use
All kind of the energy is accessible in the towns and in the neighbourhood. Investor has to analyze possibilities
of supplying before starting building erection.
6.1.4. Tax System in Serbia
Corporate profit tax is the second lowest in Europe, VAT, salary tax and social insurance contributions are
highly competitive in comparison to CEE.
VAT
The VAT rates are as follows:
The standard VAT rate – 18% (for most taxable supplies);
The lower VAT rate – 8% (for basic food stuffs, daily newspapers, utilities etc.).
In addition to these tax rates, there is a 0% tax rate with the right of deduction of the input VAT which applies to export of
goods, transport and other services in direct relation with export, international air transport, etc. A 0% tax rate without the
right of deduction of the input VAT applies to trading in shares and other securities, insurance and reinsurance, and the lease
of apartments, business premises, etc.
The input VAT is the VAT calculated and paid by a taxpayer to its supplier on purchasing goods and services. The output
VAT is the VAT which a taxpayer calculates and charges on goods and services provided to customers. A taxpayer can offset
the input VAT against its output VAT. However, the input VAT paid on some products and services (such as cars,
motorcycles, entertainment costs, home electric appliances) cannot be deducted against the VAT calculated on output.
VAT is payable at each stage of the turnover of goods and services, as well on the import of goods.
The taxable base is the fee for products and services sold, including customs duties, excise taxes paid, transportation and
insurance costs or any other cost relating to the sale of goods and services.
Tax liability arises on the first day that any of the following events occur:
The sale of goods and services;
The collection of a fee, if the fee or a part of the fee has been collected prior to the sale of goods and services;
The day on which customs duty is applied (in case of imported goods).
There are two reporting periods for the VAT:
Each calendar month for taxpayers whose turnover in the previous 12 months was over RSD 20,000,000 (or approximately
€230,000) or who predict that turnover in the next 12 months will be above the RSD 20,000,000 threshold; or
For taxpayers whose turnover is between RSD 2,000,000 and RSD 20,000,000 the reporting period is 3 months.
Corporate Profit Tax
Corporate profit tax is paid at the uniform rate of 10%. Non-residents are taxed only based on their income
generated in Serbia. The taxable base is profit determined by adjusting the accounting profit as stated in the
profit and loss statement and in accordance with IFRS, accounting legislation, and the provisions of the Corporate Profit Tax
Law.
Personal Income Tax
The personal income tax rate is 12% for salaries, while other personal income is predominantly taxed at the rate
of 20%.
Personal income tax is payable by individuals on different sources of income generated throughout the calendar
year.
In case of personal income tax on salaries, the person taxed is the employee, but the employer is responsible for
calculating and paying personal income tax on behalf of his employees. The taxable base is the gross salary,
which includes the net salary and social security contributions.
Annual Income Tax
The annual income is subject to a 10% tax. The annual income tax is levied on the income earned by residents.
Such income includes income received in Serbia and income earned worldwide. The annual income tax applies
on the income exceeding the amount of 3 times the average annual salary for Serbian citizens. For non-Serbian
citizens, the annual income is taxed if exceeding the amount of 5 times average annual salary in Serbia. The tax
rate is 10% for the annual income below the amount of 8 times average annual salary, and 15% for the annual
income above the amount of 8 times average annual salary.
Property Tax
The rate of the property tax depends on whether the taxpayer maintains business accounts. For taxpayers who
maintain business accounts, the rate is 0.40%. For taxpayers who do not maintain business accounts, the rate is
progressive and depends on the tax base.
Property tax applies to immovable property where an individual has rights of ownership, usufruct, residence,
utilization, time sharing right, a long term lease holding (for a period of longer than one year), and utilization of
city, public or other state owned building land with an area of more than 10 acres. In this case, immovable
property is considered to be land, residential and commercial buildings, office space, garages, buildings and
recreational space.
Individuals or legal entities which hold any of the above mentioned rights on immovable property in Serbia are
subject to the property tax.
Social Insurance Contributions
Rates for mandatory social security contributions are:
11% for pension and disability insurance,
6.15% for health insurance, and
0.75% for unemployment insurance.
Social security contributions are paid by both the employer and the employee. The base for calculation of social
security contributions is the gross salary. The minimum base for contributions is 40% of the average monthly
salary in Serbia, while the maximum base is 5 times the average monthly salary.
6.1.5. Investment Incentives
Taxpayers investing in fixed assets are entitled to a tax credit of up to 20% of the value of the investment made
in that year. The tax credit is limited to 50% of estimated tax in the year of the investment. The unused portion of
the tax credit can be carried forward up to 10 years.
In the year of investment, taxpayers classified as small companies are entitled to a tax credit of up to 40% of the
value of their investments in fixed assets. In this case, credit is limited to 70% of assessed tax in the year of the
investment.
Certain industries, including agriculture, are entitled to receive a tax credit of up to 80% of investments made in
purchasing fixed assets with their own financing. The unused portion of any such credit can be carried forward
for up to ten years.
Taxpayers who employ new workers are entitled to a tax credit equal to the gross salary of their new employees
plus related social security contributions.
Taxpayers who invest over CSD 600 million (around 7.5 millions Euro) in fixed assets and employ at least 100
new workers are not liable for corporate income tax for up to ten years, provided that those assets are used for
the activities for which the taxpayer is registered.
6.1.6. Other incentives
- Import of equipment and other assets, including construction materials representing a foreign entity, are
investment exempt from customs duties. The liberalization of property laws made it possible for foreigners to
own real estate.
Investment Incentives
- Financial incentive: Production from €2,000 up to €5,000 of state grants per new job created;
Services: from €2,000 up to €10,000 of state grants per new job created;
R&D: from €5,000 up to €10,000 of state grants per new job created.
Tax Incentives:
- A 10-year corporate profit tax holiday for investment over €7.5 million and 100 new employees;
- Corporate profit tax credits up to 80% of the fixed assets investment;
- Carrying forward of losses over a period up to 10 years;
- Accelerated depreciation of fixed assets;
- A 5-year corporate profit tax holiday for concessions;
- Salary tax base deduction in the fixed amount of €60 a month;
- Salary tax exemptions for employees under 30 and over 45 years;
- Annual income tax deductions up to 50% of the taxable income;
- Social insurance contributions exemptions for employees under 30 and over 45 years;
- Customs-free imports of equipment based on foreign investment.
6.1.7. Low operating costs
Serbia’s tax system is highly conducive to investments featuring the following unique benefits:
One of Europe’s lowest corporate profit tax rates set at 10%;
Value Added Tax (VAT), salary tax and social insurance contributions are highly competitive compared to
Central and Eastern Europe;
A 10-year corporate profit tax holiday for investments over €7.5 million and 100 new employees,
Tax credits for investing in fixed assets up to 80% of the invested amount;
State subsidies for creating new employment
6.1.8. Competitive labors costs
Skilled and productive labor force has proven to be one of Serbia’s major competitive advantages in the global
investment market. With a unique combination of high-quality and low-cost skill-set, it is widely regarded as a
strong business performance driver.
Unlike most transition countries in Central and Eastern Europe, Serbia fostered extensive relationships with
Western economies for decades. A list of blue-chip companies maintaining strong ties with local partners is lead
by Siemens, Alcatel, General Motors, FIAT, IKEA and many others. Throughout years of cooperation Serbian
workers have received specific know-how and adopted advanced technology applications and rigorous quality
control standards.
Having vast experience in manufacturing and management, local staff requires minimum training to adopt
cutting-edge technologies and assembly processes. The skill level of local labor force is reflected in high
industrial productivity increasing at 11.4% over the past five years.
The quality of Serbia’s intellectual capital is based on its educational system generating well- educated, fastlearning, multilingual, and IT literate people. Technical education is particularly strong, thus high school
students perform among the best in mathematics, physics and IT international competitions.
In recent years the number of university graduates grew by almost 14% annually averaging 14,370, while 1/3 of
all students graduate from technical universities.
Labor costs in Serbia are comparable to those in the regional EU membership candidate countries, while
standing at merely 40% of their level in Eastern Europe EU countries. In addition, low utility costs are a strong
factor in reaching high profit margins
A monthly salary, in average in Serbian industry is 25.000 CSD or nearly 300 EUR. With additions of the taxes
we have 65% more or in average 500 EUR. It means, Company have to pay for one worker yearly 6.000 EUR.
6.1.9. Transport costs
Transport of the wood and wooden products, at Serbian export and import, are usually organized by trucks,
railway and sometime on the river transportation.
Delivery of goods, in the process of export, is usually organized by road transportation. For the truck delivering
our enterprises need licenses – allowance, for the passing trough some foreign countries. Ministry of
infrastructure is responsible for this process and getting allowance is not so log and so complicate.
Transport companies have an approximately calculation for the truck transport cost in the relation between: one
kilometer of the transport road are equal one euro cost, with some correction from time to time.
The tentative cost of the transportation is circa 1000 EUR per truck (with the capacity of 80 cubic meters,
travelling from Serbia to Northern Italy). There is sufficient supply of the professionally organised transportation
at the Serbian market.
Railway transport participation are less then road way of transport and are mainly used for the transportation of
the sawn wood products.
From the year 2006 on The Danube River, there is regular boat transport line between Belgrade and Constance in
Romania. This line is very useful for the transport good packed in the containers. It will be advantage for
delivering and importing goods from Romania, Bulgaria and Ukraine.
Serbia’s greatest comparative advantage is its geographic position that represents a natural transportation hub for
the whole Southeast Europe.
The Danube River, with its 580 kilometers through Serbia represents a natural connection between Middle East,
central Europe and Western Europe. Besides river Danube, when river transportation is concerned, Serbia offers
outstanding potential.
The Tisa River, with the network of the domestic channel Danube–Tisa–Danube totaling 600km, has the
potential to become an International Navigable Route. The Sava River offers great potential and provides an
excellent transportation route for goods to countries in the region: Slovenia, Croatia, and Bosnia and
Herzegovina.
Transport costs by railway from Belgrade to the port Bar is in average 500 EUR per one wagon. In one wagon is
possible to lading two times more quantity then in one truck, but this way of transport need today in average two
weeks in one direction. It is explanation why companies don’t use this way of transport.
6.2 Market advantages
6.2.1. Free trade agreement with Russia
A free trade agreement with Russia signed in August 2000 makes Serbia particularly attractive to foreign
investors and manufacturers. The agreement stipulates that the importing country regulates the rules of origin, in
accordance with WTO principles, meaning that goods produced and with prevailing value added in Serbia are
considered of Serbian origin, therefore free of customs when entering the Russian market.
The list of products not covered by the duty free agreement is updated annually, and it currently includes:
- Poultry,
- Starch,
- White sugar,
- Foamy vines,
- Vermouth vine,
- Ethyl alcohol,
- Cigarettes,
- Cotton fabric, and
Motor vehicles.
The accord is the first such agreement Russia has signed with any country outside the Commonwealth of
Independent States.
6.2.2. Serbia – CEFTA Member
The Central European Free Trade Agreement (CEFTA) is a trade agreement between countries in Central and
South-Eastern Europe that has replaced bilateral agreements between the countries in the region: Albania, Bosnia
and Herzegovina, Croatia, FYR Macedonia, Moldova, Montenegro, Serbia and the United Nations Interim
Administration Mission in Kosovo. It is in effect as of 26th July 2007 and provides companies that operate in
Serbia an opportunity to reach a 30 million people market free of customs and boundaries.
Also, the Agreement stipulates accumulation of products origin, meaning that products exported from Serbia are
considered of Serbian origin if integrated materials are originating from any other CEFTA country, European
Community, Iceland, Norway, Switzerland (including Liechtenstein) or Turkey, provided that such products
have undergone sufficient processing (where the value added there is greater than the value of the materials
used) in Serbia
EU Regulations
European Union's Stabilization and Accession Process has allowed Serbia exceptional trade measures, enabling
export of all products originating from Serbia without customs and other fees, with exception of wine and baby
beef.
In addition, the EU Agreement abolished customs duties and quantitative limitations for import of Serbian textile
products and guarantees to maintain the same policies in the future (based on the EU Autonomous Trade
Measures).
Using this strategy the Serbian export of mentioned products will become entirely free. In reciprocity, the
Republic of Serbia obliges itself to gradually, until 2008, liberalizes customs tariffs for import of EU textile
products.
US
The trade with US is pursued under Generalized System of Preferences (GSP). The GSP program currently
provides preferential duty-free entry for more than 4,650 products, including most manufactured and
intermediate goods and selected agricultural and primary industrial products. Certain sensitive goods are not
eligible for duty-free entry under GSP, which generally includes most textile products, leather goods and
footwear. The list of eligible goods is reviewed and adjusted twice per year with input from U.S. industries.
WTO
Serbia is not a member of the World Trade Organization, but is anticipating joining WTO before 2008. In
December 2005 Serbian authorities have underwent first round of talks with WTO representatives and the next
meeting of the working group is held in May 2006.
6.2.3. Adriatic New Neighborhood Program – ASVILOC
ASVILOC - "Integration Actions of the Agencies for the Local Economic Development for the Promotion of the
Territory and the Adriatic Cross-Border Small and Medium Enterprises
INTERREG/CARDS-PHARE Duration of the project: 18 months.
Program aims is to creating and supporting the framework for the cooperation among the small and medium
enterprises of the two Adriatic shores, strengthening the strategic role of the cross-border Agencies of the Local
Economic Development by supporting innovation, cooperation and internationalization processes, company
modernization and staff turnover. The project has the overall aim of supporting the expansion process of the
socio-economic structure of the target areas, developing the capacity building of the Agencies for the Local
Economic Development to encourage cross-border cooperation and integrating the small and medium enterprises
and their syndicates.
The actions of the project will have their effects on the following target groups:
direct beneficiaries - the Agencies for the Local Economic Development working at a local and regional level on
the IAR and EAC territories; local public bodies in the Adriatic cross-border territory; Small and Medium
enterprises working on the Adriatic territory
indirect and potential beneficiaries - Trade associations, syndicates and chambers of commerce which work at a
cross-border level to support the small and medium enterprises; public regional bodies responsible for
development policies, cooperation and the neighborhood of the Adriatic Area, The operating structures
supporting EA; the connecting network of the Agencies of the European Development and in general the
residential population of the identified target area of the proposal.
The lead partner of AsviLoc project is Sviluppo Marche SPA. The partners of the project are: Local Economic
Development Agency in Shkodra (Teuleda - Albania), Local Economic Development Agency - Entrepreneurs'
Centre of Vukovar-Srijem County (LEDA - Croatia), Foreign Investment Promotion Agency (FIPA - Bosnia and
Herzegovina), Serbia Investment and Export Promotion Agency (SIEPA - Serbia), Consortium for
Development of Polesine (CONSVIPO - Italy), Province of Isernia (Italy), Information and Documentation
Centre for International Economic Cooperation (INFORMEST - Italy), Istrian Development Agency (IDA Croatia) and Municipality of Apatin (Serbia)
6.3 Providing business services
6.3.1. Customs duty and customs procedure
Wood and wooden products are classified to Section IX- Chapter 44 of the International Customs Tariff.
All products mentioned here are classified as unlimited import – export regime. (LB).
The import customs duty ranges from 1% for trunks, planks, and other products in the category of preliminary or
partly processed items, to 10% for the advanced-processed products, such as wooden doors and windows.
For all imported wooden products, the VAT is paid, in the amount of 18% of the product's value. The export is
absolutely free and without any financial liabilities; however, it does include shipping costs.
Furniture is classified as Chapter 94 of the Customs Duty Tariff. The export and the import of it are absolutely
free and without any financial liabilities. The import customs duty is 20%, with the VAT of 18% added to the
base cost of the customs clearance.
Clearance is done by a licensed shipping agent, at the order and against the specifications of the exporter. The
following documentation must be submitted:
1. Invoice for the goods undergoing the clearance,
2. Accompanying documents (phytological and sanitary certificate),
3. CMR or other shipping document,
4. The unified customs document, the so-called JCI,
5. EUR – 1 – Certificate of the Origin of Goods.
The shipping costs amount to Euro 25-40 per truck, depending on how much work is to be done. For each
vehicle there is a tax of Euro 45 to be paid. So the shipping costs including taxes amount to around Euro 80
EUR per vehicle.
In trade with countries – signatories of the CEFTA agreement, as well as with Russia, with which there is an
extra trade agreement signed, there is a duty-free regime, with VAT to be paid, and the obligatory submission of
the EUR.1 document. Ukraine is not a signatory of this agreement.
Temporary import and export is very important, because it opens the opportunity to organize the jobs of final
and additional processing of semi-finished products (the so-called active improvement) and gives the possibility
of re-exporting.
When this customs option is practised, the customs office in charge must receive the necessary specifications of
the basic material consumption, and the customs guarantee that the goods in question will returned to their
original source abroad. For this procedure, the payee of the customs must also possess a registered customs
warehouse.
The tentative cost of the transportation is circa 1000 EUR per truck (with the capacity of 80 cubic meters,
travelling from Serbia to Northern Italy). There is sufficient supply of the professionally organised transportation
at the Serbian market.
From the above text, it is obvious that the Serbian market is open to import and export of wood and wooden
products, in trade exchange with other countries. We can certainly point to the trade performed within the socalled active improvement (additional processing of semi-finished products), with the possibility to re-export, as
a special lucrative form of trade opportunity.
The expected opening of Ukraine’s large market to CEFTA ought to add to the opportunities that currently exist
here.
The customs clearance is performed shipping- forwarding agencies, with professional knowledge and experience
in trade exchange with Italy. The shipping agencies organise the transportation according to clients’
requirements, and provide services of expert consulting in import and export procedures.
6.3.2. Banks
As a result of substantial reforms in the financial sector, the banking system in Serbia is widely assessed as
sound and efficient. The ownership structure is dominated by foreign banks and continuing expansion of their
organizational network.
The ownership structure in the banking sector is indicated below:
21 banks in majority ownership of foreign shareholders,
9 banks in majority ownership of domestic private shareholders,
9 banks in majority ownership of the State.
Due to banking mergers and bankruptcies since 2004, the total number of banks has been cut down from 47 to
39. Over the same period, the overall balance sheet has increased by 67% to around € 9.8 billion, with an 11%
rise in lending activities and strong financial performance in 2006. Furthermore, banks have participated with
44.3% in the overall GDP.
By introducing a broad range of high-quality banking services, foreign banks bring the sector close to western
standards, providing full support to the local business community and fuelling robust economic growth. The
standard package of services available in most commercial banks includes:
Deposit operations (all kinds of deposits),
Credit operations,
Foreign exchange and foreign currency transactions,
Issuing operations (securities and credit cards),
Treasury operations (money market foreign exchange),
Custody operations (safekeeping and handling securities),
Stock exchange related operations (purchase and sale of securities),
Guarantee operations (extending warranties, guarantees, endorsements),
Documentary operations,
Electronic banking,
Cash management,
Intermediation (broker role in trading in securities),
Purchasing and collection of claims,
Other financial services: the external payment operations and external loan operations.
During the last couple of years banks have recorded a continuous expansion of their organizational network as a
result of their business activities and competition increase. Throughout 2004 and 2005 there were 394 business
units, branches, and counters opened. By the end of 2005 there were 1,867 business units, branches and counters
in total. Out of the existing banks the biggest growth has been achieved by the group of foreign banks, whilst
state and private banks have decreased a number of operating units throughout 2005. This movement may be
explained by the increase in banks that have been taken over by foreign owners in the period between 2003 and
2005.
Also, insurance companies have gone through a recent expansion and currently there are 17 players in the
market.
When it comes to leasing companies, majority is foreign owned and dealing with new and used equipment,
including passenger cars. Furthermore, the Big four consulting companies in accounting, auditing and
management consulting are present in Serbia.
6.3.3. Insurance companies
Like the banking system in Serbia, the local insurance sector has seen strong recent growth. The total balance
sheet of insurance companies amounted to about € 559 million in March 2006, while the insurance premiums
reached € 114 million. Out of the total premium sum, non-life insurance accounted for 90.7%.
Currently, there are 17 players in the market, with 6 of them being foreign owned. Following the investment by
Italian Generali Group in early 2006, other major global insurance companies are expected to start operations in
the country, particularly through privatization and acquisitions.
6.3.4. Serbian Investment and Export Promotion Agency - SIEPA
The Export Promotion team of SIEPA is here helping foreign companies to find the Serbian business partner that
best suits your needs. Their main goal is the promotion of Serbian goods and services on foreign markets.
This task is carried out through:
- Identifying local partners and suppliers, including meeting facilitation,
- Maintaining investment and exporters databases,
- Delivering sector analysis and studies,
- Helping Serbian exporters service international markets,
- Assisting in promotion of domestic products at international fairs,
- An effective cost-sharing development grant program which enhances the competitiveness of Serbian
companies.
SIEPA publications and materials on doing business in Serbia, as well as detailed sector analyses and studies
feature numerous business opportunities in our country.
They would like to invite you to contact their specialized staff ready to assist you and your business interests.
Information packages about law, industries, sectors, business practices, and general doing business in Serbia is
tailored and, may be, confidential based on your company’s needs and requests. If you would like the best access
to the opportunities and intelligence gathered by their expert team, do not hesitate to contact us. Working with
them is simple and effective.
7. LIST OF 154 LEADING ENTERPISES IN THE SECTOR OF FOREST BASED INDUSTRY IN SERBIA
No
01.
02.
03.
04.
05.
06.
07.
08.
09.
10.
Enterprise name
"AMB-GRAFIKA"
21000 Novi Sad
dir: BOŠKO BLAŽIĆ
"AMBIENTAL ECO"*
11080 Beograd-Zemun
dir: ZORAN RAKIĆ
"ANKORA"*
21000 Novi Sad
dir: NEMANJA SAVKOVIĆ
"ANKORA FORMA" *
21000 Novi Sad
dir: NEMANJA SAVKOVIĆ
"A-REA"
21000 Novi Sad
dir: MILE ŠAVIJA
"ARTINVEST"*
11080 Beograd
dir: MILAN HABEK
"ART DECOR"*
36300 Novi Pazar
dir: NEĐAT DOLJAK
"ART & DECOR"**
21000 Novi Sad
dir: ALEKSANDAR GEGIĆ
"ASTRA"*
21000 Novi Sad
dir: NIKŠA DUJMOVIĆ
"ATLAS"*
Address, Telephone
FUTOŠKI PUT 67
tel: 021/401-588 4891-666
fax: 021/400-601
BATAJNIČKI PUT 6-0
tel:011/3163-073 624-264
063/850-9088
faks: 011/192-265
BUL.DESPOTA STEVANA 5
tel: 021/6368-535
faks: 021/
SUBOTIČKA 96
tel:021/466-605 469-015
faks: 021/469-015
BEOGRADSKI KEJ 49
tel: 021/4892-400
fax: 021/421-699
JOVANKE RADAKOVIĆ 23-25
tel: 011/2710-284 2774-692
faks: 011/2711-080
7. JULI 56
tel: 020/314-222
faks: 020/
TEMERINSKA 115
tel: 021/622-888 511-00
faks: 021/511-00
ĐAKONA AVAKUMA 33
tel: 021/411-514 021/411-516
faks: 021/411-516
ŽIČKA B.B.
E-mail, Web-site
[email protected]
[email protected]
Production program
Promotion materials for the wood
products industry
www.ambiental.co.yu
[email protected]
[email protected]
Styled furniture productions, still
furniture and interiors
[email protected]
Furniture productions according the
clients orders
www.ankora.co.yu
[email protected]
Furniture products made from solid
wood boards and particle board
[email protected]
Furniture productions
www.artinvest.co.yu
[email protected]
www.artdecor.com
[email protected]
Kitchens furniture, elements for the
kitchens and different kind of
wardrobes
Interior design and productions,
doors for thr public buildings
www.artdecor.co.yu
[email protected]
Solid wood boards productions and
furniture elements
www.astrans.net
[email protected]
Office furniture productions
www.atlasuzice.com
Productions of the high quality office
31000 Užice
dir: ŽIVORAD JOVOVIĆ
11.
12.
"AVALA-ADA"
11060 Beograd
dir: SONJA JOKSIMOVIĆ
"AXON COMPANY"*
Pećani-Kragujevac
dir:
13.
"AZZURO"*
24000 Subotica
dir: EVA BARANJI
14.
"BACUS INTERCOMER"*
11000 Beograd
dir: STANIŠA MLADENOVIĆ
15.
"BAMBUS RATAN DIZAJN"*
14210 Ub-Šarane
dir: ZORA PAUNOVIĆ
"BAJMOK INDUSTRIJA
NAMEŠTAJA "*
24210 Bajmok
dir: ŽELJKO VOJINOVIĆ
"BELCOM"
32300 Gornji Milanovac
dir: VOJKAN ANDRIJEVIĆ
"BEODRVO-PLUS"*
11080 Beograd-Kotež
dir: NEBOJŠA DUTINA
"BEOTELEPROM"
11000 Beograd
dir: BILJANA STOJANOVIĆ
"BESKO"*
16210 Vlasotince
dir: PEJČIĆ BRATISLAV
16.
17.
18.
19.
20.
BG-BULEVAR KRALJA
ALEKSANDRA 433
tel: 031/512-244
011/2414-897
PUT ZA ADA HUJU 9
tel: 011/2075-400
fax: 011/2773-222
KANICOVA B.B.
BG-BLAGOJA RANKOVIĆA 20
tel: 034/370-328 011/8026-546
faks: 011/371-758 011/8026-547
PUT JOVANA MIKIĆA 32
tel: 024/546-057
011/3239-146 064/1142-065
faks:024/546-057
PANČEVAČKI PUT 56
tel: 011/3318-849 3318-295
064/139-4040 (STANIŠA)
faks: 011/3318-295
BRANKA KRSMANOVIĆA 5
tel: 014/471-204 011/405-172
faks: 011/405-172
ŠTROSMAJEROVA 14
tel:024/762-568 024/762-003
024/762-490
faks: 024/762-568
OBILAZNI PUT 55
tel: 032/720-545
fax: 032/726-004
BLOK SUTJESKA 251 D
tel: 011/3317-740 3317-027
faks: 011/
JOVANA POPOVIĆA 3
tel: 011/2466-131
fax: 011/3971-068
22.DIVIZIJE 162
tel: 016/871-281
faks: 016/ 871-151 871-281
[email protected]
furniture and pieces furniture
cowered with skin.
www.avalaada.co.yu
[email protected]
Packaging products and papers
confection
www.axon.co.yu
[email protected]
[email protected]
Equipments for the furniture
productions
www.azzuro.co.yu
[email protected]
Productions of the kitchens and
bathrooms furniture
[email protected]
Furniture and equipments
www.ratan.co.yu
[email protected]
Production of the unique furniture
pieces made from exotic woods
www.inbajmok.com
[email protected]
Tables and chairs productions
[email protected]
Furniture and equipments
[email protected]
Joinery and enginery wood products
www.beoteleprom.co.yu
[email protected]
. Furniture and equipments
[email protected]
Production of the unique furniture
pieces made from exotic woods
21.
22.
23.
24.
25.
26.
27.
28.
29.
30.
31.
32.
"BOSIS"
14221 Popučke
dir: BOGOLJUB PANTELIĆ
"BRABO"*
11427 Vranić
dir: AGAPIJE BOJOVIĆ
"BUDUĆNOST"**
35000 Jagodina
dir: TOMISLAV JOVANOVIĆ
"BUDUĆNOST"*
24000 Subotica
dir: EMIL ČABARKAPA
"BUJOTO"*
11000 Beograd
dir: LJUPČO STOJKOVSKI
"CHAMPION-L" **
16000 Leskovac
dir: BOGDAN TESLA
"CHIGO-LINE"*
21000 Novi Sad
dir: MILAN ĐONOVIĆ
"CNL TEAMWORK"*
32000 Čačak
dir: MILOMIR MIHAILOVIĆ
"COLUMBO"*
11080 Beograd-Zemun
dir: NENAD STOJANAC
dir: MILE ČERGIĆ
"CRVENA JABUKA"*
11060 Beograd
dir: MILAN JOVANOVIĆ
"CVC"*
31230 Arilje
dir: VELIMIR CVETIĆ
"ĆULUM TAPETARIJA"*
11273 Beograd-Batajnica
dir: MOMČILO ĆULUM
BEOGRADSKI PUT B.B.
tel: 014/783-141
fax: 014/783-161
LJUBOMIRA ŽIVKOVIĆAŠPANCA 24
tel:011/3582-364 2331-965
faks: 011/3582-364 2331-965
KABLOVSKA B.B.
tel: 035/221-205
faks: 035/225-336
LOŠ0NJSKA 8
tel: 024/546-317
faks: 024/553-166
KNEZ MIHAILOVA 41-45
tel: 065/2222-300 018/547-731
faks: 011/634-680
RADOJA DOMANOVIĆA 1
tel: 016/244-823
faks: 016/244-823
MAJEVIČKA 7
tel:021/443-499 011/2613-155
faks:021/ 443-499
VOJVODE STEPE 79/1
tel: 032/ 226-061 47-051
faks: 032/ 221-060
PRVE PRUGE 33/8
tel: 022/341-328
064/1683-332 064/1298-196
faks: 022/341-328
DJURE DJAKOVIĆA 37
tel: 011/753-633 754-466 765-196
faks: 011/767-793
CEROVA B.B.
tel: 031/892-170 893-010
faks: 031/891-110
MAJORA Z RADOSAVLJEVIĆA 24
tel: 011/8482-919 063/8096-364
faks:011/8482-919
www.bosis.co.yu
[email protected]
Office furniture productions
www.brabo.co.yu
[email protected]
Roof windows productions.
[email protected]
Solid wood furniture
[email protected]
The oaks unique pieces furniture
products with arts applications
[email protected]
Design and production of unique
furniture
[email protected]
www.champion_l.co.yu
Sown wood products and furniture
elements
www.chig-line.co.yu
[email protected]
Solid wood furniture for the
restaurants and public buildings
www.cacak-pa.co.yu
[email protected]
Furniture made from the different
kinds of the boards
[email protected]
Interior products made from solid
wood materials
[email protected]
Furniture and interior productions
[email protected]
Wood equipments for the restaurants
and hotels
www.culum-tapetarija.co.yu
[email protected]
Reparations of the furniture and
production of final products
33.
"DALLAS COMPANY"*
36320 Tutin
dir: LJUTVO HAJROVIĆ
34.
"DEKOR"*
37000 Kruševac
dir: DUŠAN PETROVIĆ
"DIZAJN"*
21208 Sremska Kamenica
dir: DRAGANA I VITOMIR
MRĐANOV
"DOMING"*
14000 Valjevo
dir: ĐORĐE KORAĆ
"DOMIS"*
32205 Miokovci
dir: DRAGAN KUZMANOVIĆ
35.
36.
37.
38.
39.
40.
41.
42.
43.
"DOMPRODUKT"*
37000 Kruševac
dir: MIHAJILO MIKA
VASILJEVIĆ
"DONAU TRADING"*
11000 Beograd
dir: NEMANJA RANDJIĆ
"DRALONI"*
12000 Požarevac
dir: DRAŠKO STOJIĆEVIĆ
"DRVOMONT"*
21235 Temerin
dir: NEDELJKO MILOSAVAC
"DRVOPROMET"**
16000 Leskovac
dir: DOBRIVOJE KOCIĆ
"DRVO-TEX"*
11211 Beograd-Borča
REVOLUCIJE B.B.
BG-MASARIKOVA 5
tel: 020/811-611 812-021
011/2684-773
faks: 020/811-711
JASIČKI PUT B.B.
tel: 037/ 441-408 441-409
faks: 037/23-022
SLAVKA RODIĆA 41
tel: 021/ 462-862
faks: 021/462-322
www.dallas-company.com
[email protected]
Upholstered products, furniture made
from boards, kitchen furniture etc.
www.dekor.co.yu
Styled and dining room furniture
productions
www.dizajnparquet.com
[email protected]
Wood stairs and parquet productions
BIRČANINOVA 87
tel:014/224-109 063/219-582
faks: 014/224-109
Trbušani
tel: 032/221-408 i 882-405
faks: 032/226-145 i 880-407
[email protected]
Doors productions
[email protected]
Joinery and enginery wood products
CARA LAZARA 53
tel: 037/21-277 21-276
037/876-198 867-102
faks: 037/30-163
MIŠARSKA 5
tel: 011/3242-373 3035-120
064/1180-544 063/212-069
faks: 011/3242-373
TABAČKA ČARŠIJA 4
tel: 012/222-000 i 221-000
faks: 012/223-000
NOVOSADSKA 509-511
tel: 021/842-061 844-850
faks: 021/842-061 844-850
1.MAJA 130
tel: 016/52-711 232-911 52-297
faks: 016/51-076 87-187
VIII NOVA 17
tel: 011/3328-116 427-592
[email protected]
Sawmills products
www.donau.co.yu
[email protected]
Tables, chairs, and others pieces
furniture
[email protected]
Exclusive furniture, modern furniture
pieces covered with skin
www.drvomont.com
[email protected]
Windows and doors productions
[email protected]
Sawn wood products, veneer, tables
and chairs productions
www.drvotex.co.yu
[email protected]
Solid wood home furniture
productions
44.
45.
46.
47.
48.
49.
50.
51.
52.
53.
54.
dir: MILOVAN GRABIĆ
"DRVOTRADE NV"*
11271 Beograd-Surčin
dir: VLADO ILIĆ
"DUNAV"*
25260 Apatin
dir: PREDRAG KRNETA
"ĐUĐA"*
36000 Kraljevo
dir: MIODRAG MILOVANOVIĆ
"EI-PAK"*
18220 Aleksinac
dir: TOMISLAV ČOLIĆ
"ELASTOFLEX"*
11070 Novi Beograd
dir: ZORICA ŠOPIĆ
"EKO GRAFO DUGA"
34220 Lapovo (varoš)
dir: LJUBISAV KOJIĆ
"EKOJURING"*
21230 Žabalj
dir: STEVAN IĐIDOV
"ENTERIJER"*
21131 Petrovaradin
dir: JELICA JOVANOVIĆ
"ESTIA"
11070 Novi Beograd
23
20,261
dir: PETAR BAJIĆ
email: [email protected]
"EURO-FALC"*
11211 Beograd
dir: STEVO JEKIĆ
"EUROKANT"*
21000 Novi Sad
dir: ZOLTAN NEMET
faks: 011/3328-116
VOJVODJANSKA 370
tel: 011/ 3191-627 8442-452
faks: 011/3191629
TRG OSLOBODJENJA 9
tel: 022/773-522
faks: 022/772-181
ŽIČA 756
tel: 036/817-125 817-126
faks: 036/816-615
TIHOMIRA ĐORĐEVIĆA B.B.
tel: 018/873-630 801-837
faks: 018/873-631
NEHRUOVA 51A 1.SPRAT LOKAL
83
tel: 011/3087-782
faks: 011/3087-782
KRALJA PETRA I 3
tel: 034/853-305
fax: 034/851-656
VIDOVDANSKA 149
tel: 021/831-251
faks:021/831-243
ŠENOINA 14
tel: 021/825-250 826-180
faks: 021/ 825-082
BATAJNIČKI DRUM 6N
tel: 011/3180-273 633-987
063/232-043
faks: 011/3164-251
ZRENJANINSKI PUT 132a
tel:011/3321-373 3321-365
faks: 011/3321-373 3321-365
SUBOTIČKA 6
tel:021/402-330 401-640
479-0328 479-0288
faks: 021/402-330 401-640
[email protected]
www.drvotrade.izlog.org
Furniture and interior productions
www.dunav-apatin.co.yu
[email protected]
[email protected]
www.djudja.co.yu
[email protected]
[email protected]
www.eipak.co.yu
[email protected]
Kitchens and bathrooms furniture
productions
Interior products, doors and home
elements
[email protected]
Beds productions
[email protected]
Packaging products.
www.ekojuring.co.yu
[email protected]
Furniture productions
www.enterijer.co.yu
[email protected]
Interior and modern furniture
productions
Pieces furniture made from solid
wood, particle boards and panels
[email protected]
Productions of the kitchens and
bathrooms furniture
www.eurofalc.co.yu
[email protected]
Joinery wood products and
application in the public buildings
[email protected]
Productions of the ABS and PVC
stripes for the furniture made fro
boards materials
55.
56.
57.
58.
59.
60.
61.
62.
63.
64.
65.
66.
"EXTRAFORM"*
24400 Senta
dir: DEŽE ČAKI
"FER SHOP"*
11000 Beograd
dir: OLIVER STEVANOVIĆ
"FOREST"**
11400 Mladenovac
dir: DRAGAN PAVLOVIĆ
"FORMA"*
18000 Niš
dir: BOBAN MILANOVIĆ
"FORMANOVA"*
25000 Sombor
dir: ZORAN STRIČEVIĆ
"GAJ-INŽENJERING I
OPREMANJE"*
11080 Beograd-Zemun
dir: RAJKO VUKOVIĆ
"GAJ STOLARIJA"*
22300 Stara Pazova
dir: RAJKO JORGIĆ
"GESIM INDUSTRIJA"**
17542 Vranje
dir: VOJKAN ALEKSIĆ
"GROZD" **
32250 Ivanjica
dir: BORICA VULOVIĆ
"HARMO-ENT"*
34000 Kragujevac
dir: MILOŠ JEGDIĆ
"IMPREGNACIJA"*
37210 Ćićevac
v.d. TOPLICA JOVANOVIĆ
"INOVA"*
31318 Kokin Brod
dir: MILIVOJE DUMBELOVIĆ
KARAĐORĐEVA B.B PF.37
tel: 024/815-161
faks: 024/815-161
KABLARSKA 5
tel:011/3690-644 3639-239 2471-431
021/551-000
faks: 011/3690-644
BUL. VOJVODE MIŠIĆA 14
tel: 011/821-5331 361-3050
faks: 011/8215-331
KNJAŽEVAČKA 2
tel: 018/577-044
faks: 018/711-320
BEOGRADSKA 3
tel: 025/27-433
faks: 025/38-533
CARA DUŠANA 266
tel: 011/3162-140 3162-129 3161953
faks: 011/617-142
GOLUBINAČKI PUT B.B. P.fah 141
tel: 022/315-092
faks: 022/315-092
INDUSTRIJSKA ZONA B.B.
tel: 017/ 545-233
faks: 017/ 545-235
STAROVLAŠKA 72
tel: 032/663-535
faks: 032/660-552
KANCOVA B.B.
tel: 034/370-328 063/602-446
faks: 034/371-758
Karađorđeva 58
tel: 037/811-107
faks: 037/811-265
KOKIN BROD
tel: 033/86-101 86-240 86-100 86149 83-775
www.extraform.co.yu
[email protected]
Upholstered products, furniture made
from boards, kitchen furniture etc
www.fer-shop.com
[email protected]
Accessories for the furniture
www.forest.co.yu
[email protected]
[email protected]
www.forma.inter.net
Home and garden furniture
productions
Tables, chairs, and others pieces
furniture
[email protected]
Bathrooms furniture products
www.gajinženjering.co.yu
office@gajinženjering.co.yu
Design and interiors productions and
applications
[email protected]
Solid woods beech furniture products
[email protected]
Joint venture SIMPA - Serbia and
GESIM Italia
www.grozd.co.yu
Sawn wood products
www.harmo-ent.co.yu
[email protected]
[email protected]
www.impregnacija.co.yu
[email protected]
Wardrobes productions
[email protected]
Home furniture productions
Impregnated wood products for the
industry
67.
68.
69.
70.
71.
72.
73.
74.
"INTERCELL"
15000 Šabac
dir: MILIVOJ ROSIĆ
"INTERDRVO"**
34000 Kragujevac
dir: DRAGAN STOJIĆ
kont.o: VESNA PETROVIĆ
"INTERGLOBUS"*
32000 Čačak
dir: DANKO RADIVOJEVIĆ
"JANKOVIĆ ENTERIJER"**
21000 Novi Sad
dir: BOŽO JANKOVIĆ
"JASEN" INDUSTRIJA
NAMEŠTAJA**
36000 Kraljevo
dir: LJUBOMIR KIRIDŽIĆ
"JAVOR"*
12300 Petrovac na Mlavi
dir: LJILJANA GOMILANOVIĆ
"JELA"*
35000 Jagodina
dir: JELENA JOVANOVIĆ
"JELOVICA"*
34000 Kragujevac
dir: PEĐA JOVANOVIĆ
75.
"JEVTIĆ"*
37266 Obrež
dir: DEJAN JEVTIĆ
76.
"KOLPA TRADE"*
24000 Subotica
faks: 033/86-242
INDUSTRIJSKA ZONA B.B.
tel: 015/225-00
faks: 015/
[email protected]
Paper bags productions
ŠPANSKIH BORACA B.B.
tel: 034/381-425 332-115
(Vesna 063/666-215)
faks: 034/381-422 305-285
www.intersped..kg.com
[email protected]
Furniture productions
ČEDOMIRA VASOVIĆA 37
tel: 032/221-411
faks: 032/221-411
KIŠ ERNEA 2 ILI FUTOŠKI PUT 8587
tel: 021/400-401 412-091 403-990
faks:021/301-545 412-091
INDUSTRIJSKA B.B.
tel: 036/332-044 22-356
faks: 036/23-073
www.interglobus.co.yu
[email protected]
Tables, chairs and cupboards for the
schools
[email protected]
Interiors and joinery products
www.jasen.co.yu
[email protected]
Interiors and joinery products
[email protected]
Solid woods furniture
www.jela.co.yu
[email protected]
Home furniture made from different
kinds of boards
www.jelovica.co.yu
[email protected]
Kitchens furniture and others home
products
[email protected]
Sawmills products and furniture
productions
www.kolpa.si
[email protected]
Bathroom furniture and equipments
SRPSKIH VLADARA 3
tel: 012/331-239 331-138
faks: 012/331-943
VINORAČKI PUT B.B.
tel: 035/240-860 225-477
faks: 035/240-860
INDUSTRIJSKA ZONA B.B.
ILIĆEVO
tel: 034/304-831 333-400 035/323217
faks: 034/304-830
SAVE KOVAČEVIĆA 13
tel: 037/811-120 811-222 811-000
011/697-617
faks: 037/811-000 811-222
BANIJSKA 2
tel: 024/548-143 548-149
dir: RUDI TOMPA
77.
78.
79.
80.
81.
82.
83.
84.
85.
86.
"KOLZEC GLOBAL STICKS"**
11000 Beograd
dir: RADOSLAV ZEČEVIĆ
"KOPAONIK ŠIK"*
18430 Kuršumlija
dir: SLAVIŠA RISTIĆ
šef termoenergetike:
MILOVANOVIĆ VUJADIN
"KTITOR"*
11080 Beograd- Zemun
dir: BOBIŠA MATOVIĆ
"LAGADO"*
17520 Bujanovac
dir: SAĐA ĐORĐEVIĆ
"LAZAREVIĆ R.P.S."
19000 Zaječar
dir: LAZAREVIĆ SLAVOLJUB
"LEG SISTEM"*
11080 Beograd
dir: BRANISLAV RADNIĆ
"LEPENKA"
23330 Novi Kneževac
dir: ALEKSANDAR IVOŠEVIĆ
"LITOPAPIR"
32000 Čačak
dir: MIROSLAV VESOVIĆ
"LOLA PREDUZETNIŠTVO"**
11030 Beograd
dir: ŽARKO MILIĆEVIĆ
"MARATON LDN" **
22202 Mačvanska Mitrovica
dir: MILAN LEKAREVIĆ
548-153
faks: 024/548-143
TRG NIKOLE PAŠIĆA 5/7
tel: 0113239-504 3232-127
faks: 011/3239-369
KOSOVSKA 67
tel: 027/381-122 381-462
(Vujadin 063/498-386)
faks: 027/ 381-479
ALTINA, DOBANOVAČKI PUT 58
tel: 011/3070-700
faks: 011/3070-777 316-2917
KARAĐORĐA PETROVIĆA 173
BG-DRAGORSKA 3
tel: 017/651-116 653-388
22-280 011/3976-415
faks: 017/
NIKOLE PAŠIĆA 37
tel: 019/425-950
faks: 019/422-146
PREGREVICA 4
tel: 011/613-734 3165-647 3165-633
064/1103-734
faks: 011/3165-649 3165-647
CARA DUŠANA 45
tel: 0230/81202
fax: 0230/81-415
HAJDUK VELJKOVA 52
tel: 032/224-555
fax: 032/224-002
JUGOSLOVENSKA 2
tel: 011/570-234
faks: 011/577-255
ALEKSANDRA STANKOVIĆA 22/A
tel: 022/ 224-113
faks: 022/ 224-113
www.kolzec.co.yu
[email protected]
Furniture productions
www.kopaonikkursumlija.co.yu
[email protected]
Established 1948. Production of the
parquets, plywood and boards and
furniture’s
www.ktitor.com
[email protected]
Design, consulting, interior
production and equipment production
www.lagado.co.yu
[email protected]
[email protected]
Exclusive furniture, modern furniture
pieces covered with skin
[email protected]
Sawn wood and primary wood
processing
www.legsistem.co.yu
[email protected]
Home furniture products
www.lepenka.co.yu
[email protected]
Paper boards products
www.litopapir.co.yu
[email protected]
Sweden company.
Paper packaging products
[email protected]
Wood processing, paper packaging
etc.
[email protected]
Office and schools furniture
productions
87.
88.
89.
90.
91.
92.
93.
94.
95.
96.
97.
"MATIS"*
32250 Ivanjica
dir: DRAGAN RAJKOVIĆ
"MAX EXPORT"*
37222 Veliki Kupci
dir: DRAGAN MAKSIMOVIĆ
"MEBEL"*
36210 Vrnjačka Banja
dir: SLAVOLJUB SAVIĆ
"MILMARK"*
11000 Beograd
dir: VEROLJUB TOMIĆ
"MOCA"**
37222 Jablanica
dir: DRAGAN PETRONIJEVIĆ
"MODUL"*
18000 Niš
dir: LJILJANA STOJANOVIĆ
"MRVIĆ STYL"*
22400 Ruma
dir: ŽELJKO MRVIĆ
kont.o: MILINKOVIĆ
DUŠANKA
"N.J. KOMPANIJA"*
19350 Knjaževac
dir: SLAVOLJUB MIHAJLOVIĆ
"NAMEŠTAJ NIKOLAJEV"*
21000 Novi Sad
dir: LAZAR NIKOLAJEV
"NAMEŠTAJ ŽIVANOVIĆ"*
34321 Desimirovac
dir: MILUTIN ŽIVANOVIĆ
"NAMEŠTAJ DŽAGIĆ"*
15000 Šabac
NASELJE SENJAK B.B.
tel: 032/651-060 651-159
faks: 032/651-060
VELIKI KUPCI
tel: 037/884-115
063/8280-079 063/604-457
faks: 037/884-115
TRSTENIČKA 18
tel: 036/631-080
faks: 036/631-083
BORSKA 7 V
NUŠIĆEVA B.B.
tel: 011/3511-876 3581-303 3235943 2390-326
faks: 011/3581-303
tel: 037/ 658-222
faks: 037/658-224
VAZDUHOPLOVACA B.B.
tel: 018/018/584-667 584-668
faks: 018/ 584-750 584-667
ŽELJEZNIČKA 100
tel: 011/422-839
faks: 011/429-179
KNJAZA MILOŠA 11
tel: 019/734-438 730-257
faks: 019/ 730-258
LAZE NANČIĆA 62
tel: 021/365-558
faks: 021/365-558
DESIMIROVAC
tel: 034/561-019 i 561-014
faks: 034/561-190
POCERSKA B.B.
tel: 015/347-052 063/211-083
[email protected]
Wardrobe and cupboards productions
www.maxexport.co.yu
[email protected]
Solid wood furniture products made
from the nuts board and cherry
woods
[email protected]
Styled furniture, interiors
www.milmarkstil.co.yu
[email protected]
Kitchen furniture made according on
the clients orders
[email protected]
Sown wood board and elements
made from the beech wood
www.modul.co.yu.
[email protected]
Upholstered furniture products
[email protected]
Upholstered furniture products
www.njkompanija.co.yu
[email protected]
Poplar and beech veneer products
and furniture components
www.namestajnikolajev.com
[email protected]
Home furniture products
www.zivanovic.com
[email protected]
Parquet productions
Furniture productions
[email protected]
Upholstered furniture products
98.
99.
100.
101.
102.
103.
104.
105.
106.
107
108.
dir: PREDRAG DŽAGIĆ
"NAPREDAK"*
31210 Požega
dir: VUKOSAV PROTIĆ
faks: 015/347-052
KNJAZA MILOŠA 70
tel: 031/816-254
faks: 031/ 816-296
"NATRON"
23000 Zrenjanin
dir: SRĐAN STEFANOVIĆ
"NOVART"*
34000 Kragujevac
dir: DEJAN ĆIRIĆ
"NOVI DRVNI KOMBINAT"*
22000 Sremska Mitrovica
dir: MILAN PAJIĆ
"OMEGA PROMET IND.
NAMEŠTAJA"*
15000 Šabac
dir: BRANISLAV PETROVIĆ
"PEARLHOME"*
11000 Beograd
dir: JELENA SOKIĆ
"PINOLES"*
11000 Beograd
dir: DEJAN MIJATOVIĆ
"PLANETA ASISTENCIONI
SERVIS"*
11000 Beograd
dir: RODOLJUB ČOLAKOVIĆ
"PROFINE"**
11080 Beograd
dir: BOJAN PREDOJEVIĆ
"PROGRES"*
18360 Svrljig
dir: RANKO JOVIĆ
"R.K." *
25250 Odžaci
[email protected]
www.napredak.biz
Oaks furniture home productions
SAVE TEKELIJE 26
tel: 023/544-752 48-530
fax: 023/543-530 44-752
INDUSTRIJSKA 7
tel: 034/335-855
faks: 034/335-856
DJURE DANIČIĆA 104
tel: 022/213-235 224-284
faks: 022/212-626
SMILJANIĆEVA 11/1
tel: 015/347-461 360-780
faks: 015/360-780
www.natron.co.yu
[email protected]
Packaging products
www.novart.co.yu
[email protected]
Furniture made from different kind
of board productions
[email protected]
Poplars plywood productions, oaks
veneer and parquet productions
www.omega-promet.co.yu
[email protected]
Furniture made from different kind
of board productions
HILANDARSKA 16
tel: 011/3247-186
faks: 011/3237-635
JUŽNI BULEVAR 2
tel: 011/3086-390 2458-292
064/1439-514
faks: 011/2440-742
RESAVSKA 30 B
tel: 011/3035-080
faks:011/3035-070
[email protected]
Office furniture "HERMAN
MILLER".
www.pinoles.co.yu
[email protected]
Interior implementations.
Import and distribution of boards
"KRONOSPAN".
[email protected]
[email protected]
Furniture made from different kind
of board productions
Representative "BIESSE" machines
for the wood processing
Home furniture products
www.progres-svrljig.co.yu
[email protected]
Furniture for the restaurants and
hotels
www.geocities.com/adrkodzac
i
Furniture by clients orders
BATAJNIČKI DRUM B.B.
tel: 011/2192-806
faks: 011/3076-012
HADŽIĆEVA 43
tel: 018/821-009 882-396
822-158 821-153 821-217
faks: 018/821-023
GRAČANIČKI PUT B.B.
tel: 025/743-070 746-765
dir: RADOSLAV KATANČEVIĆ
109.
"RIŠONE"*
11211 Beograd-Borča
dir: NEBOJŠA ŽIVKOVIĆ
110.
"ROUKIS ELEMENT"*
16253 Brestovac
dir: ROUKIS GEORGIOS
kont.o: MITROVIĆ SAŠA
"R.V.M."
36000 Kraljevo
dir: DRAGOVAN LUKOVIĆ
"SAVA-DRVNO IND.
PREDUZEĆE"*
22427 Hrtkovci
dir: PREDRAG FILIPOVIĆ
"SEDIA"*
21000 Novi Sad
dir: MILENA VUJOVIĆ
dir: MIRJANA GRUBEŠIĆ
"SEZAM TRADE"*
11070 Novi Beograd
dir: STEVO DAVIDOVIĆ
111.
112.
113.
114.
115.
"SIMPLECOM"*
11000 Beograd
dir:
116.
"SIMPO"*
17500 Vranje
dir: BUDIMIR MIHAJLOVIĆ
kont.o.: SVETOZAR KRSTIĆ
iz.dir
"SIPEX"
21000 Novi Sad
dir: KOS SLAVKO
117.
744-505
faks: 025/746-332
PETRA DRAPŠINA 40
tel: 011/3329-951 3320-373
065/2001-080 3322-264
faks: 011/3320-373
BRESTOVAC
tel: 016/782-210 821-302
(SAŠA 063/429-210)
faks: 016/821-302
TRG SRPSKIH RATNIKA 41
tel: 036/329-100 331-213
fax: 036/329-200 334-196
VOJVODE STEPE 17
tel: 022/455-230 455-010 455-011
011/3167-440
faks: 022/455-022
PARTIZANSKA 18
tel: 021/443-778 443-779 443-780
faks: 021/443-779
PROLETERSKE SOLIDARNOSTI
41A
tel: 011/3114-881 3190-970
064/2500-310
faks: 011/3113-564
RADOVANA SIMIĆA-CIGE 32A
tel: 011/3973-786 469-999 465-836
063/8394-270
faks: 011/3975-124
RADNIČKA 12
tel: 017/422-280 011/637-420
(SVETOZAR 063/276-368)
faks: 017/424-136
GRČKOŠKOLSKA 7/I
tel: 021/525-853
fax: 021/523-763
[email protected]
[email protected]
Furniture made from different kind
of board productions
[email protected]
www.roukis.co.yu?
Sawn wood products
[email protected]
Paper boards boxes productions
www.sava.co.yu
[email protected]
Parquet made from oak and ash
Stairs made from wood
[email protected]
Office and others chairs
[email protected]
. Upholstered furniture products and
interiors
[email protected]
Office and public buildings furniture
productions
www.simpo.co.yu
[email protected]
[email protected]
Productions all kinds of home
furniture
[email protected]
Home furniture products
118.
119.
120.
121.
122.
123.
"SLOGA DPDI"*
17510 Vladičin Han
dir: ŽIVKO STAMENKOVIĆ
"SRBIJAŠUME"
11070 Novi Beograd
dir: VOJISLAV JANKOVIĆ
fax:
011/3115029
www:
http://www.srbijasume.co.yu
email:
[email protected] dir:
VOJISLAV JANKOVIĆ
"SRNA S 91"*
11276 Beograd-Jakovo
dir: SNEŽANA STEFANOVIĆ
"STAMENOVIĆ NAMEŠTAJ"*
34000 Kragujevac
dir: GORAN STAMENOVIĆ
"STEFANI MOBILI"*
11300 Smederevo
dir: ŽIVKO ANĐELKOVIĆ
"STIL-JASEN"*
36320 Tutin
dir: HOT KENAT
124.
"STILO ENTERIJERI"*
21000 Novi Sad
dir: DESIMIR BILBIJA
125.
"S.C.S. PLUS"*
19350 Knjaževac
dir: LIDIJA NIKOLIĆ
"ŠIMŠIČ"*
11000 Beograd
dir: RADIMIRKA ŠIMŠIĆ
"ŠIPAD-SRBOBRAN"*
126.
127.
SUVA MORAVA bb
tel: 017/ 473-028
faks: 017/ 472-783
LENJINOV BULEVAR 113
tel:011/311-5026
fax: 011/311-5029
MARŠALA TITA165
tel: 011/8416-006 063/210-614
faks: 011/8416-006
KAJMAKČALANSKA 59
tel: 034/335-800 371-271 063/618748
faks: 034/335-800 371-271
MOSTARSKA 19
tel: 026/ 224-742 617-072
faks: 026/ 617-072
VELJE POLJE B.B.
tel: 020/811-730 063/662-120
063/657-777
faks: 020/87-641
DIMITRIJA TUCOVIĆA 3
BG-T.C. PIRAMIDA
tel: 021/450-062 458-954
064/3565-249 063/563-656
faks: 021/450-062
KNJAZA MILOŠA 9
tel:019/730-080 730-081
faks: 019/732-906
GAVRILA PRINCIPA 69-71
tel: 011/646-831 3671-323
faks: 011/
TURIJSKI PUT bb
[email protected]
Office and schools furniture by
orders
www.srbijasume.co.yu
[email protected]
State enterprise for the forest
management
[email protected]
Productions of the stripes made from
polypropylene and yarn.
[email protected]
Kitchens furniture and equipments
for the public buildings
www.stefani.co.yu
[email protected]
Upholstered furniture products and
interiors for the hotels and
restaurants
Upholstered home furniture products
www.stiljasen.co.yu
[email protected]
www.stilo.co.yu
[email protected]
Interiors and equipments for the
shops and warehouse.
[email protected]
Schools furniture , export quality
www.simsic.co.yu
Beds made from the dryad beech
wood
www.sipad.co.yu
Furniture made from different kind
128.
129.
21480 Srbobran
dir: MIROSLAV KARAĆ
"ŠPIK IVERICA"*
32250 Ivanjica
dir: NIKOLA LUKOVIĆ
"ŠPIK-SLOGA" *
32250 Ivanjica
dir: STANOJLE BOŠKOVIĆ
130.
"ŠVABIĆ"*
34300 Aranđelovac
dir: ZLATKO ŠVABIĆ
131.
"TAPETARIJA
KONSTANTINOVIĆ"*
22000 Sremska Mitrovica
dir: DEJAN KONSTANTINOVIĆ
"TAPOS"*
14253 Osečina
dir: RADOVAN TODOROVIĆ
"TETRA PAK PRODUCTION"
11050 Beograd
dir: JEROME BAYLE
"TIHOS"*
11000 Beograd
dir: BRANISLAV CVETKOVIĆ
"TINA"**
19250 Knjaževac
dir: VLADA VASILJEVIĆ
"TIPOGRAFIJA"
25250 Odžaci
dir: BRANISLAV
VUJINOVIĆ
"TIS"*
32250 Ivanjica
dir: DRAGOMIR LAZOVIĆ
"TMB DIAMOND "*
26000 Pančevo
132.
133.
134.
135.
136.
137.
138.
tel: 021/730-201 731-155
faks: 021/731-952
VENIJAMINA MARINKOVIĆA 139
tel: 032/661-166
faks: 032/663-320
VENIJAMINA MARINKOVIĆA 139
BG-CRNOTRAVSKA B.B.
tel: 032/661-030 (L153) 661-705
faks: 032/ 663-322
BUKOVIK
tel: 034/742-297
011/3117-192 011/3117-194
faks:034/742-281 011/3117-194
ŠEĆER SOKAK 28
tel: 022/225-900
faks: 022/211-777
[email protected]
of board productions
[email protected]
Particle boar productions
Company belong to Italian company
FANTONY
Construction of the woods buildings
www.spik.co.yu/sloga
[email protected]
www.svabic.co.yu
[email protected]
Kitchen furniture production,
cupboards and others
www.konstantinovic.co.yu
[email protected]
[email protected]
Upholstered furniture products and
interiors for the hotels and
restaurants
BRAĆE NEDIĆA 10
tel: 014/51-935 51-572
faks: 014/51-572
BULEVAR AVNOJA 44
tel: 011/414-966
fax: 011/414-093
CVIJIĆEVA 119
tel: 011/3320-511 3292-277 762-764
faks: 011/762-764
KASARSKA B.B.
tel: 019/731-728
faks:019/731-803
SOMBORSKI PUT B.B.
tel: 025/742200
faks: 025/
www.tapos.co.yu
[email protected]
Upholstered furniture products
www.tetrapak.com
[email protected]
Packaging for food industry products
[email protected]
Furniture made from ecological
materials
[email protected]
Home furniture products
email: [email protected]
Packaging products
SENJAK B.B.
tel: 032/651-922 651-923
faks:032/660-121
NIKOLE TESLE 2
tel: 013/ 347-593
[email protected]
Different kind of boards and
furniture products
[email protected]
Furniture made by clients orders .
139.
140.
141.
142.
143.
144.
145.
146.
147.
148.
149.
dir: TEŠO MARKOVIĆ
"TOPLICA DRVO"*
11000 Beograd
dir: GRADIMIR SIMIJONOVIĆ
"TRADEUNIQUE" **
11000 Beograd
dir: MIRKO LATINOVIĆ
"TRIFUNOVIĆ"*
32308 Pranjani
dir: RANKO TRIFUNOVIĆ
dir: VESNA ĐIKANOVIĆ
"UKRAS"*
18310 Bela Palanka
dir: NOVICA STOJČEV
dir: STOJAN STOJANOV
"UKRAS"*
35223 Veliki Popović
dir: NOVICA STOJČEV
dir: STOJAN STOJANOV
"UMETNOST"*
24300 Bačka Topola
dir: MILANKO POPOVIĆ
"UMKA"**
11260 Umka
dir: MILOJEVIĆ MIJODRAG
"UNA SAN IVKOVIĆ"*
11000 Beograd
dir: DUŠKO IVKOVIĆ
"UNIDAS"*
11000 Beograd
dir: DRAGAN BOJOVIĆ
"VIZOR"*
21235 Temerin
dir: RADE ZEJAK
"VOJVODINAŠUME"
faks: 013/342-965
VISOKOG STEVANA 43a
tel: 011/3282-192 2186-488
faks: 011/ 2634-264
KARADJORDJEVA 89
tel: 011/653-353
faks: 011/648-953
BG- 29.NOVEMBRA 29
tel: 032/841-112 841-451
011/3242-064
faks: 032/841-585
SRPSKIH VLADARA 92
tel: 018/855-139 855-401
faks: 018/855-303
www.toplicadrvo.co.yu
[email protected]
Windows and doors for the buildings
construction
[email protected]
Furniture products
www.trifunovic.co.yu
[email protected]
Chairs and tables made fro the solid
wood
[email protected]
Home furniture productions
tel: 035/621-331
faks: 035/621-592
www.ukras.com
[email protected]
Elements for the wood frames
MLINSKA 5
tel: 024/715-340 711-320 711-340
715-027
faks: 024/714-098
TRINAESTOG OKTOBRA 1
tel: 011/3602-600 3602-700
faks: 011/8026-995
BULEVAR KRALJA ALEKSANDRA
321Ž
tel: 011/3820-285 063/245-378
063/329-473
faks: 011/3820-281
DJUJE I DRAGOLJUBA 1 B
tel: 011/233-4699
faks: 011/
ŽELEZNIČKA 23
tel: 021/845-848
faks: 021/845-849
PRERADOVIĆEVA 2
www.umetnost.co.yu
[email protected]
Sold wood home furniture
www.umka.co.yu
[email protected]
Paper board products
[email protected]
Furniture home products
www.unidas.co.yu
[email protected]
Joinery wood products
www.vizor.co.yu
[email protected]
Office, schools and home furniture
products
[email protected]
State enterprise for the forest
150.
151.
152.
153.
154.
21000 Novi Sad
dir: LJUBOMIR LETIĆ
"XINARIS XL"*
19215 Bor-Zlot
dir: ZLATKO ŠAPONJIĆ
"ZNAMGRAF"
32000 Čačak
dir: ZORAN ŠPAJAKOVIĆ
fax: 032/374135
email: [email protected]
dir: ZORAN ŠPAJAKOV
"ZO-MONT"*
11090 Beograd
dir: MILAN GRUBJEŠIĆ
"ŽAKO"*
24340 Stara Moravica
dir: OSKAR BURNAĆ
"8. OKTOBAR"*
21220 Bečej
v.d. SLOBODAN CVETKOVIĆ
tel: 021/431-644
fax: 021/433-139
PETRA GRAMIĆA B.B.
tel: 011/3472-060 011/3472-061
faks:011/011/3473-505
BULEVAR OSLOBOĐENJA 17
tel: 032/374-511
fax: 032/374-135
GOČKA 45
tel: 011/3055-174 5321-246
583-633
faks: 011/5321-246
KUDELJARSKA 36
tel: 024/741-224 741-205
faks: 024/741-224
MOŠE PIJADE 194
tel: 021/812-482 815-627
faks: 021/816-164
management
www.xemi.com
[email protected]
Home furniture productions
[email protected]
Packaging products made from paper
boards
www.zomont.co.yu
[email protected]
Joinery wood products
www.zako.co.yu
[email protected]
Still furniture and elements
[email protected]
[email protected]
Home furniture products
8. IMPORTANT INSTITUTIONS FOR THE FOREST BASED INDUSTRY
Public Enterprise for Forest Management – “Srbijašume”
Bulevar Mihajlo Pupin 113, 11070 Novi Beograd
Tel / Fax+381 11 311 30 91;
www.srbijasume.co.yu
Established by the Forest Law, Srbijašume’s main responsibility is the management of all state owned forests in
Serbia.
With a Head office in Belgrade, Srbijašume has forest estates throughout Serbia along with Forest Management
Units in the field.
Other Srbijašume responsibilities include:
• Cultivation, protection, conservation and utilization of forests.
• Raising and utilization of game.
• Engineering, construction and maintenance of forest roads.
• Preparation of management programs and plans.
• Technical operations in private forests.
• Advancement and utilization of public–beneficial functions of forests.
• Wholesale and retail trade of forest products.
Government of the Republic of Serbia
Belgrade, Bulevar Mihaila Pupina 2
tel: 3139-977, 3139-988, 3139-986, 3014-213
fax: 3139-985
[email protected]
[www.srbija.sr.gov.yu]
The official web site of the Government of Serbia, with up-to-date political, economic, and other information on
Serbia. Contact details of all the government representatives, ministries, and relevant institutions.
Ministry of Agriculture, Forestry and Water Management
Belgrade, Nemanjina 22
tel: 3065-038; 3065-039; fax: 3616-272
www.minpolj.sr.gov.yu
[email protected]
Ministry of Agriculture, Forestry and Water Management is responsible for agricultural development and protection,
use and promotion of agricultural areas, forestry and water, flora and fauna; rural development; the food industry;
water economy and water management (except water distribution); as well as other activities specified by the law.
Within the Ministry, the Directorate for Forests specifically deals with forestry policy, improvement and use of
forests and game, execution of measures for protection of forests and game, control of seeds and seedlings in
forestry, as well as other tasks determined by law.
The Directorate has a normative and regulatory function, operating through two departments:
• Department for Inspection Coordination
• Department of Forestry and Hunting
Ministry of Economy and Regional Development
Belgrade, Bulevar kralja Aleksandra 15
tel: 3347-231; fax: 3346-770
[www.merr.sr.gov.yu]
Ministry of Economy’s competencies among other include: business and financial restructuring of enterprises;
privatization; bankruptcy; structural adjustment of the economy; creating proposals of economic policy measures
aimed at ensuring growth of overall industrial production and of specific branches; proposals of investment
incentives; SMEs development; coordination of activities relating to capital value appraisal; coordination of
activities relating to creation of ownership ties between Serbian enterprises and strategic foreign investors; drafting
of regulations in the fields of entrepreneurship and enterprises, privatization and bankruptcy and other regulations
relating to the overall market reform; impact of economic policy measures on developments in the overall industrial
production.
Ministry of Finance
Belgrade, Kneza Milosa 20
tel: 3614-007; 3614-214; fax: 3618-961
[email protected]
[www.mfin.sr.gov.yu]
Information regarding the macroeconomic climate and conditions in Serbia, relevant laws and regulations, and
contacts of the financial institutions in Serbia.
Ministry of Energy and Mining
Belgrade, Kralja Milana 36
Cabinet: 3631-595; fax: 3616-603
[email protected]
[www.mem.sr.gov.yu]
Useful information regarding the energy and mining sector in Serbia, investment opportunities in the energy sector,
and relevant laws and regulations.
Ministry of Trade and Services
Belgrade, Nemanjina 22-26
tel: 3618-852; 3613-404; fax: 3610-285
[email protected]
[www.mtu.sr.gov.yu]
Information on the tourism sector in Serbia, relevant laws and regulations, ongoing projects, surveys, activities of
the ministry, news and events, and internal trade information and regulations.
Ministry of Science
Belgrade, Nemanjina 22-26
tel: 3616-516; 3616-584; 2688-047; fax: 3616-516; 3616-584
[email protected]
[www.mntr.sr.gov.yu]
Activities of the ministry, information on technology and science in Serbia, announcements, relevant laws and
regulations, and national science programs.
Ministry of Infrastructure
Belgrade, Nemanjina 22-26
tel: 3616-431; fax: 3617-486
Ministry of Telecommunication and Information Society
Belgrade, Nemanjina 22-26
tel: 3065-698; fax: 3631-645
Ministry of Labour and Social Policy
Belgrade, Bulevar Mihaila Pupina 2
tel: 3112-916; 3113-432; fax: 3114-650
www.minrzs.sr.gov.yu
[email protected]
Ministry of Environmental Protection
Belgrade, Omladinskih brigada 1, SIV 3
tel: 3131-357; 3131-359; fax: 3131-394
www.ekoserb.sr.gov.yu
Institute of Forestry – Belgrade
www.izas.org.yu
The Institute of Forestry was established in 1946 as an independent scientific research organization. Since 1998 it
operates as a constitutional part of Srbijašume.
It is involved in scientific research and engineering in horticulture, wildlife management, erosion control, forest
utilization and wood processing.
Institute of Lowland Forestry and Environment in Novi Sad
www.polj.ns.ac.yu
Established in 1958, the Institute of Lowland Forestry and Environment is the only institution for poplar and willow
growing in Serbia.
It is a part of the Faculty of Agriculture of the University of Novi Sad. The Institute activity is concerned with the
fundamental and applied scientific research on the improvement of lowland forest tree species (Poplars, Willows,
Pedunculate Oak, Narrow Leaved Ash and bee keeping plant species).
The Institute is a member of IUFRO. It is also involved in activities of EUFORGEN and FAO International Poplar
Commission.
Faculty of Forestry
www.sumarskifakultet.beograd.co.yu
The Faculty of Forestry was established in 1920 as a division of the University of Agriculture in Belgrade. In1949 it
became an independent faculty of the University of Belgrade.
The Faculty has four specialization courses in: forestry, wood processing, landscape architecture and erosion
control.
The Faculty manages an experimental station consisting of 6,000 hectares of forest, two sawmills, a forest nursery
and a centre with facilities for meetings, seminars and other similar functions.
Serbian Chamber of Commerce and Industry
www.pks.co.yu
A database of Serbian companies, activities, contacts of the international representative offices, related regulations,
information on the various trade fairs, trade related information, and useful links.
The Chamber of Commerce is composed of 15 associations from different branches of industry. The Association of
Forestry, Wood Processing, Cellulose and Paper Industry is one of its constituent organizations.
Most of the members from the forestry sector are state organizations, with members from wood processing sector
being mostly private firms.
The Association of Forestry, Wood Processing, Cellulose and Paper Industry’s main activities are: analyzing the
work of these five groups, following the economic policy measures and their influence on the work of these groups,
and making suggestions to the relevant ministry (in the area of customs regulations, protection of minimum prices of
sawn timber, determining the premiums for companies oriented towards export).
This Association is sub–divided into several groups:
• Group for forestry.
• Group for primary wood processing.
• Group for final wood processing.
• Group for paper and cellulose production.
• Group for export.
9. CONCLUSIONS
1. Forests and other wooded land in the Republic of Serbia covers 2,5 million hectares.
State and public ownership accounts for 50.91% and private ownership are 49.09% of the overall area of forests and
other wooded land.
Structure of the forests has nearly next appearance: beech 47%, oak 25%, conifers 11%,
poplar 1% and others 16%.
2. Natural increase of the whole wood quantity in Serbia is nearly 7 millions cubic meters, yearly. Cutting quantity
is more then 3 millions cubic meters, but quantity of logs suitable for the longer production is only 1 million cubic
meters. Other 2, 5 millions cubic meters are use today like technical wood and partly for the heating needs.
3. Public Enterprise for Forest Management – “Srbijašume” are established by the Forest Law, with main
responsibility is the management of all state owned forests in Serbia.
With a Head office in Belgrade, Srbijašume has forest estates throughout Serbia along with Forest Management
Units in the field.
4. Today in Sebia, there are more then 2,500 companies engaged in wood processing. The majority of them produce
sawn wood (1,500) and furniture (400). Most companies are privately owned (about 96%). Sawmills make up 63%
of total number of wood processing companies.
5. Annual production of sawn hardwood in Serbia exceeds 300,000 m3, and 70% of this is sawn beech wood. Other
significant species of wood in Serbia are, poplar (11.4%), oak (8.3%) and ash (2.7%).
6. The overall foreign exchange in the Republic of Serbia, for the period of January - December 2006 amounted to
$19,600.2 million, representing a 31.2% increase, compared to the same period in 2005. The major foreign trade
partners in export in the reference period were: Italy ($926.0 million, 14.41% of total export),
7. Italian companies are considerably interested in investing in the wood-manufacturing sector (opening a furniture
factory in the free zone of Bačka Palanka, by the Kaza Italija Company). In a recently privatised wood-processing
plant 'Crni Vrh", the Italian owner started a new production, and in Leskovac the new factory of plywood materials
is being built. In 2006, the well-known Italian manufacturer of plywood slabs Fantoni from Udine bought the ŠPIK
from Ivanjica (it is planned to invest Euro 30 million to reach the production target of 300,000m3 plywood blocks).
8. Serbia offer many oopportunities of investments and business benefits, investment and other incentives, with low
operating costs.
Skilled and productive labor force has proven to be one of Serbia’s major competitive advantages in the global
investment market. With a unique combination of high-quality and low-cost skill-set, it is widely regarded as a
strong business performance driver.
SOURCES:
-
Serbian Chamber of Commerce, Belgrade,
-
Serbian Investment and Export Promotion Agency - SIEPA
-
Public Enterprise for Forest Management “Srbijašume”, Belgrade,
-
Serbian Foreign Trade Statistic,
-
Statistical yearbooks of Serbia,