COMPRENSORIO DI PRIMIERO Programma amministrativo

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COMPRENSORIO DI PRIMIERO Programma amministrativo
COMPRENSORIO DI PRIMIERO
Provincia autonoma di Trento
Programma amministrativo
2006 - 2007
Il voto dell’Assemblea del 14 novembre 2005 per l’elezione del Presidente e della Giunta
ha rappresentato per il nostro Comprensorio:
- un segno di discontinuità rispetto al passato con l’individuazione all’interno dell’Assemblea di
una maggioranza che ha rappresentato, almeno in parte, il superamento di un assetto
istituzionale legato esclusivamente al ruolo dei sindaci e delle rispettive maggioranze comunali;
- l’indicazione, a larga maggioranza, di un percorso capace di interpretare in modo efficace e
dinamico il periodo di transizione verso la nuova Comunità di Valle prevista dalla riforma
istituzionale provinciale.
E’ realistico prevedere che entro il prossimo anno si arriverà alla costituzione della
Comunità con l’approvazione del relativo statuto, nonché alla prima elezione dei componenti
dell’Assemblea e dei suoi organi esecutivi: tutto ciò segnerà un ulteriore, forte momento di
discontinuità rispetto ai riferimenti istituzionali attuali.
Siamo, dunque, chiamati a riservare in questo periodo una grande attenzione ai temi
istituzionali e nello stesso tempo è necessario anche individuare alcune linee e alcuni punti
programmatici che abbiano come riferimento temporale il periodo 2006 - 2007, ma che siano tali da
assicurare operatività e un indirizzo politico valido anche per la nuova Comunità.
Certamente nella nostra realtà, dove non sono messi in discussione gli ambiti territoriali, il
passaggio dal Comprensorio alla Comunità sarà più facile; ma non si possono escludere a priori
tempi di sovrapposizione più o meno lunghi, con le relative incertezze, che possono derivare ad
esempio dal fatto che la costituzione e l’elezione dell’assemblea della Comunità è regolata da tempi
fissati in legge, mentre i Comprensori continueranno a svolgere le loro funzioni fino al
trasferimento di quelle previste nella legge di riforma, che potrebbero avvenire in tempi diversi e
non coincidenti.
Ad ogni modo il nostro obiettivo deve essere quello di assicurare il miglior passaggio
possibile tra Comprensorio e Comunità, avendo presente comunque che occorre garantire continuità
ai servizi erogati dal Comprensorio - soprattutto in campo sanitario e socio assistenziale - e che non
può venir meno l’impegno a dare risposte positive alle esigenze e alle aspettative della Valle.
A questo riguardo ci sono nodi e scelte di natura politica rispetto ai quali spetta a questa
Assemblea pronunciarsi. La Giunta comprensoriale sottopone perciò alla valutazione e al voto
dell’Assemblea il presente documento programmatico che si articola in due aspetti: il primo di
carattere istituzionale riguardante la costituzione in seno all’Assemblea di una Commissione per lo
Statuto, e la formulazione di specifiche linee di indirizzo a supporto di tale Commissione; il
secondo relativo ai punti programmatici che si intendono proporre ed affrontare nei prossimi due
anni.
COMMISSIONE PER LO STATUTO
Si propone di costituire una Commissione per l’elaborazione di uno schema di statuto per la
nostra prossima Comunità, formata da otto membri, uno in rappresentanza di ciascun Comune, dei
quali sei espressi dalle componenti assembleari che appoggiano la attuale Giunta e due espressi dal
gruppo di minoranza recentemente costituitosi. E’ opportuna la presenza dei capigruppo delle due
componenti formalmente dichiaratesi.
Si tratta d una proposta che riteniamo equilibrata perché rappresentativa dal punto di vista
territoriale, ma anche rispettosa delle dinamiche che si sono verificate in seno all’Assemblea e,
quindi, dei rapporti esistenti tra maggioranza e minoranza.
Per l’attività della Commissione si propongono le seguenti linee d’indirizzo:
1) lo schema di statuto sarà inviato ai Sindaci per le fasi successive previste dalla legge di riforma
e, per conoscenza, al Presidente del Comprensorio;
2) il Presidente della Commissione avrà cura di annotare le singole proposte dello statuto che
hanno raccolto l’unanimità o i due terzi dei voi dei componenti della Commissione;
3) non saranno previste in prima istanza disposizioni specifiche per l’elezione diretta dei membri
dell’Assemblea della Comunità d Valle, pur auspicando un voto unanime per l’individuazione di
modalità specifiche per la formazione degli organi della Comunità;
4) saranno recuperati, per quanto possibile e compatibile, gli aspetti dello statuto in vigore del
nostro Comprensorio, con particolare riferimento alle finalità previste per la Comunità, agli
strumenti di intervento e agli obiettivi di gestione unificata dei servizi pubblici;
5) sarà prestata particolare attenzione all’organizzazione dei servizi pubblici d’interesse locale, con
l’obbligo previsto nella legge di riforma di esercizio in forma associata, in modo da assicurare
efficienza, efficacia ed economicità, anche prevedendo nuove forme di organizzazione e di
gestione, diverse da quelle in essere;
6) saranno esaminati e proposti i compiti, le funzioni e le attività di competenza dei Comuni da
attribuire alla Comunità per la gestione associata, nonché i relativi rapporti giuridici ed
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economici; si ritiene utile sottoporre a verifica critica le modalità con le quali il Comprensorio
esercita attualmente determinate funzioni su delega dei Comuni;
7) sarà tenuto conto nello schema di statuto della previsione relativa alla attivazione di un sistema
di monitoraggio e di controllo interno relativamente al funzionamento amministrativo della
Comunità.
PUNTI PROGRAMMATICI
Con riferimento all’orizzonte temporale fissato, pare opportuno definire quei punti
programmatici specifici che rappresentano delle vere e proprie priorità rispetto alle esigenze della
nostra Valle e che hanno bisogno di essere affrontate e positivamente risolte in tempi brevi.
Ciò non significa fare “la lista della spesa”, anche perché questi punti fanno riferimento a
indicazioni di carattere generale, tali da dare un senso e una prospettiva a quanto proposto. A questo
proposito richiamiamo lo schema di Programma di Sviluppo Provinciale per la XIII legislatura,
condiviso con specifiche osservazioni da parte della Assemblea nello scorso mese di dicembre
2005. Per quanto riguarda invece l’attività del nostro Comprensorio il riferimento è al documento
presentato in sede di nomina del Presidente (14 novembre 2005), il documento accompagnatorio al
bilancio di previsione per il 2006, il documento infine presentato dalla Giunta comprensoriale in
occasione dell’incontro con il Presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai (27
febbraio 2006).
Del Programma di Sviluppo provinciale facciamo convintamente nostri i due grandi
principi ispiratori: il principio della sostenibilità e il principio della sussidiarietà responsabile.
La sostenibilità, intesa come equilibrio delle componenti economiche, sociali ed ambientali
viene assunta come obiettivo e principio fondativo, ribadito anche con il perseguimento della
coesione economica, sociale e territoriale della nostra Comunità di Valle. In termini di governance,
del processo di programmazione può essere opportunamente utilizzabile l’esperienza maturata con
il processo di Agenda 21 Locale.
Il principio di sussidiarietà responsabile significa che le decisioni a carattere programmatico
che si rivolgono alla valorizzazione delle risorse e delle capacità progettuali locali possono e
devono essere sviluppate dal nostro territorio. E’, ancora una volta, il tema della nuova Comunità
investita di responsabilità di programmazione, ma anche di gestione di procedure pubbliche e
fornitura di servizi, in cui il decentramento decisionale dovrà favorire la “programmazione
partecipata”, cioè un processo di partenariato e partecipazione finalizzato a costruire una visione
condivisa del futuro del Primiero ed attivare una progettualità diffusa.
Ma affinché ciò diventi realtà dobbiamo chiedere con forza, in tutte le sedi e in tutte le
occasioni, concrete e ben definite misure di sostegno e di accompagnamento da parte della PAT,
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tali da consentire l’analisi e la definizione di obiettivi e priorità delle politiche d’intervento da
attuare in Valle.
In particolare riteniamo che il Comprensorio/Comunità debba impegnarsi ad individuare gli
indirizzi relativi ad alcune aree tematiche e a definire le dimensioni territoriali, all’interno del
proprio ambito, dell’azione pubblica, anche ricorrendo ad un’apposita consulenza esterna.
LE AREE TEMATICHE
1. Amministrazione pubblica
Il rafforzamento della capacità amministrativa e la modernizzazione delle pubbliche
amministrazioni di Comuni/Comunità, dovranno essere obiettivi centrali delle nostre politiche,
orientate a rilanciare l’azione amministrativa, il governo dei processi decisionali, gli assetti
organizzativi e di gestione condivisa fra più soggetti istituzionali (Provincia, Comunità, Comuni), le
procedure di selezione e valutazione dei progetti, il riconoscimento e l’integrazione delle
prospettive delle imprese nei progetti territoriali e il coinvolgimento dei privati.
Nell’ottica descritta assume particolare rilievo la riorganizzazione complessiva del sistema
delle risorse umane a disposizione delle amministrazioni pubbliche locali: si intende cioè necessario
un confronto tra gli enti per la definizione di un programma di riassetto complessivo delle dotazioni
organiche di ciascun ente e delle funzioni dalle stesse svolte; ciò nel perseguimento del principio
della razionalizzazione delle risorse anche finanziarie e della adeguatezza del personale alle
funzioni da esercitare.
Due le iniziative specifiche che si intendono portare avanti in questo settore. La prima
riguarda la realizzazione di un sito Web del Comprensorio - Comunità di informazione e di servizio
per il cittadino; la seconda riguarda la redazione di un bilancio sociale del Comprensorio. Detta
iniziativa appare opportuna in relazione alla recente Direttiva del Dipartimento Funzione Pubblica
(in G.U. n. 63 dd. 16.03.2006) con la quale si sono rese più chiare le modalità e la forma dei
“Bilanci Sociali” degli Enti. Con l’intento di esplicitare meglio l’utilizzo delle risorse economiche
destinate alla collettività, con particolare riguardo al settore sociale, la redazione di tale Consuntivo
sarà da attivarsi anche dal Comprensorio C2, dapprima in via sperimentale (non è infatti un
Documento obbligatorio) e poi - specie se sarà apprezzato dall’utenza e dalla pubblica opinione – in
via definitiva.
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2. Servizi al cittadino
Il modo più efficace per perseguire a livello della nostra Valle obiettivi di produttività,
competitività ed innovazione, accompagnati da una forte attenzione all’inclusione sociale e alla
qualità della vita e dell’ambiente, è quello di produrre e promuovere servizi collettivi che,
privilegiando la qualità del lavoro e del fare-impresa, determinino attrattività per le persone e per i
capitali.
In particolare per i servizi pubblici privatizzati e soggetti a liberalizzazione - campo questo
che vede la nostra realtà territoriale in uno stadio avanzato attraverso l’azione di ACSM s.p.a. - si
ritiene opportuno attivare, in coordinamento con la Provincia, forme di regolazione e di vigilanza a
tutela del consumatore/utente, attraverso le quali sia possibile monitorare il processo di modifica
delle condizioni di erogazione dei servizi nel senso auspicato di miglioramento della qualità. In
questo settore dovrà essere assicurato, pure in coordinamento con i Comuni, un ruolo centrale di
“cabina di regia” alla Comunità, anche per definire con la Provincia gli ambiti ottimali di
erogazione.
In tal senso il Comprensorio intende dare una priorità a definire un quadro razionale e
sostenibile al ciclo dei rifiuti che entro il prossimo anno dovrà essere meglio precisato in termini
organizzativi, di gestione e di tariffe. Facendo riferimento alle proprie competenze in materia,
l’Ente intende anche verificare la possibilità di soluzioni gestionali delle strutture dedicate al ciclo
dei rifiuti diverse dalle attuali e dirette a razionalizzarne l’utilizzo e ad abbattere i costi relativi.
Nel settore dei servizi pubblici il comparto cultura - scuola riveste un ruolo fondamentale.
Non appare più procrastinabile, ad esempio, un completo riassetto del sistema attuale dei servizi
culturali (gestione delle biblioteche, attività culturali sovracomunali), che richiede la messa a punto
di un sistema integrato e associato tra Comuni. Ciò permetterà da subito la razionalizzazione del
servizio al cittadino e alla collettività e la individuazione di risorse aggiuntive di derivazione
provinciale. Permetterà inoltre una maggiore incisività nella tutela e nella valorizzazione del
patrimonio, della storia e della cultura locali, come elementi di identità, di qualità e di appartenenza.
Un primo passo in questo senso è stato fatto nominando il Consiglio di Biblioteca la cui attività di
programmazione a livello sovracomunale assicurerà anche il coinvolgimento comunale.
Nel progetto di riorganizzazione del settore troveranno spazio anche le grandi
manifestazioni sovracomunali, mentre la biblioteca diventerà fulcro e centro di proposta di
approfondimenti, momenti di dibattito e di crescita e punto di riferimento costante per la
collettività.
Per quanto riguarda invece i giovani, a livello provinciale è partita la proposta di costituire
un tavolo a favore delle politiche giovanili nelle periferie. Il nostro Comprensorio, primo in
Trentino, credendo negli obiettivi che la Provincia si proponeva, ha costituito nell’estate del 2005
un tavolo locale rappresentativo di tutte le Amministrazioni, tavolo che sta lavorando e
programmando progetti a favore dei giovani. Si intende in proposito proseguire nella
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sperimentazioni di questo nuovo strumento rappresentato dai Piani Giovani di Zona coinvolgendo a
tutti i livelli le componenti sociali a diretto contatto con i giovani (parrocchie, società sportive,
gruppi organizzati, ecc.).
Il patrimonio immateriale costituito dall’attuale offerta scolastica di Valle, che vede la
presenza di più Istituti pubblici e privati con una diversificata proposta formativa, non deve
rimanere estraneo alle politiche di indirizzo dell’ente sovracomunale. E’ infatti suo compito
garantire che detto patrimonio non venga meno in prospettiva futura né in termini qualitativi, né in
termini di presenza sul territorio, né in termini di offerta scolastica complessiva. Il Comprensorio
deve tuttavia farsi carico anche del rispetto degli indirizzi provinciali in materia, diretti a
razionalizzare ed ottimizzare le risorse complessive e la loro distribuzione sul territorio: in tal senso
ci si impegnerà a studiare forme collaborative tra Istituti e tra Scuola e settori della società civile
interessati, perché l’assetto attuale interpreti al meglio le effettive esigenze formative locali.
Un ruolo attivo si avrà anche nella diffusione delle opportunità offerte dai Fondi
Comunitari: promuovere la conoscenza alle diverse categorie interessate (dai privati al pubblico)
dei finanziamenti che l’Unione Europea mette a disposizione dei propri cittadini, attraverso
l’individuazione di un punto di riferimento facilmente raggiungibile e consultabile. Iniziative
interessanti sono già state individuate e vengono proposte in ambito giovanile, sia a livello
individuale che di gruppo, affinché possano cogliere l’occasione di vivere esperienze utili alla loro
crescita, ma anche con possibili effetti positivi sulle comunità di cui fanno parte.
La notevole e preziosa raccolta documentale di cui si compone il “Centro Studi Negrelli”,
verrà arricchita dal materiale proveniente dal “Fondo Grois Negrelli” di Roma. Si procederà quindi
all’organizzazione ed elaborazione in formato elettronico dello stesso, per renderlo consultabile
presso un punto di pubblica lettura, con l’obiettivo di facilitarne l’accesso alla ricerca ed allo studio.
Si ritiene opportuno avviare un’indagine conoscitiva sulle condizioni strutturali,
psicrometriche e igieniche dell’intero impianto della piscina comprensoriale. Questa procedura
permetterà di valutare gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che ormai, ad una
prima analisi, non sembrano più procrastinabili, per una gestione sicura ed efficiente di tale
impianto, che riveste notevole importanza per tutti i Comuni del Comprensorio di Primiero.
Peraltro, relativamente alla gestione delle strutture turistico – sportive, il Comprensorio ha
intenzione di coinvolgere i Comuni nell’approfondire nuove modalità più snelle rispetto alle attuali.
In proposito si potrebbe pensare alla costituzione di una società a partecipazione pubblica alla quale
potrebbe essere affidata tutta la gestione ordinaria e straordinaria degli impianti di valle ( piscina,
campi sportivi, palazzetti, palestre, ecc.), con evidenti vantaggi sia in termini di efficienza che di
economicità.
Infine è intenzione dell’esecutivo rivedere gli ambiti dell’edilizia abitativa, individuando
possibilmente un unico ambito compatibilmente con le direttive che verranno impartite con
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l’adozione del nuovo regolamento di attuazione della Legge Provinciale in materia. Ciò anche al
fine di accogliere le istanze più volte emerse in sede di discussione assembleare in merito a tale
problematica.
3. Le politiche sociali, del lavoro e per la sanità
E’ necessario innanzitutto riarmonizzare i due settori. Il riparto tra Politiche Sanitarie e
Politiche Sociali operato in Provincia, con la creazione di due distinti Assessorati di riferimento,
comporta ricadute territoriali non positive. Molti servizi alla persona sono la sintesi delle due azioni
Sanitaria e Sociale: doverne bipolarizzare le fonti di indirizzo crea sconcerto tra gli utenti e forti
apprensioni tra gli operatori. Una chiara e forte richiesta di atti di indirizzo unitari da parte dei due
Assessorati, con direttive a firme congiunte, andrà dunque perseguita dal Comprensorio e dalla
futura Comunità di Valle. Utile, per una maggiore efficacia dell’azione rivendicativa, si ravvisa il
dialogo ed il coinvolgimento sul tema di tutti i Comprensori della Provincia, mediante un’iniziativa
concertata a livello di Conferenza dei Presidenti Comprensoriali.
Completare il “pacchetto di servizi all’utenza del C2”. La recente firma della “Convenzione
Sanitaria” per i rapporti con la U.L.S.S. n. 2 di Feltre è una prima, fondamentale conquista di
garanzie per l’utenza Sanitaria del Comprensorio. Da sola però non basta: occorre completarla, al
meglio, con i “Protocolli Sanitari” della c.d. “Piccola Convenzione”. Nel dettaglio, gli stessi,
stabiliranno le modalità operative con cui la “Convenzione” deve sviluppare i propri effetti.
Serve, inoltre, chiudere la partita sanitaria con alcune misure urgenti e da tempo sollecitate
che portino a:
a) risolvere la questione “Primo intervento Sanitario”, attivando la presenza di personale medico o
infermieristico ad elevata preparazione, che sia in grado di dare la copertura del servizio 24 ore
su 24, con correlata certezza di funzionamento dell’elisoccorso, anche notturno;
b) razionalizzare le risorse e le professionalità, nella considerazione che sul territorio del C2 è
presente un gruppo di medici e di infermieri ottimamente preparati e ben disponibili. E’ una
risorsa che va solo utilizzata meglio, senza eccessivo dispendio di energie. L’informatica è da
introdurre con maggior incisività, creando e “mettendo in rete” i medici con i centri di analisi di
diagnostica, sia semplice che avanzata. Va studiata qualche ulteriore forma collaborativa fra i
medici di famiglia, soprattutto al fine di estendere l’apertura al pubblico degli ambulatori, anche
nel pomeriggio;
c) migliorare e ampliare alcune presenze specialistiche. Il Servizio di Neuropsichiatria Infantile e
di Psicologia, è attualmente presente sul territorio del C2 una volta alla settimana. E’ del tutto
insufficiente, specie se messo in relazione alla costante crescita della domanda, proveniente sia
dal mondo scolastico che dalle stesse famiglie, alle prese con problemi crescenti di
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disgregazione dei nuclei; di disadattamento dei figli, allo scomporsi e ricomporsi di famiglie
sempre più anomalo; di crollo delle funzioni educative di base, proprie dei nuclei familiari forti
e coesi;
d) completare la rete dei Servizi in Convenzione. La presenza sul territorio della A.P.P.M.
(Associazione Provinciale Problematiche Minorili), che gestisce il Centro “Peter Pan” a Canal
San Bovo può consentire l’attivazione di un “Punto di Aggregazione” per adolescenti in stato di
disagio. Analogamente l’estensione al S.E.R.T. di Feltre della operatività sul C2 prevista dalla
“Convenzione” per la prevenzione e la cura delle tossicità, consentirà una più marcata e incisiva
azione di merito.
Tra i compiti del Comprensorio a breve scadenza rientrano anche il completamento delle
funzioni del consultorio familiare e la razionalizzazione del servizio sociale del Comprensorio. La
struttura – che da pochi mesi è stata avviata dall’Azienda Sanitaria Provinciale, in base alla
specifica direttiva della Giunta Provinciale – va migliorata e potenziata, con l’implementazione di
alcune “funzioni sociali” assolutamente necessarie alla buona rispondenza alle attese dell’utenza, da
parte della Struttura. Prima fra tutte la “Mediazione Familiare”, per la quale il Servizio Sociale del
Comprensorio ha già personale adeguatamente preparato. La presenza professionale, nel
Consultorio Familiare, di una Assistente Sociale del Comprensorio che – a regime – sarà di 18 ore
settimanali (e quindi a part-time) andrà adeguatamente compensata, pena la riduzione sensibile
dell’efficacia del Servizio Sociale dell’Ente. Relativamente a tale ultimo Servizio, andrà
attentamente monitorata la riorganizzazione complessiva dello stesso, recentemente introdotta
d’intesa tra Assessorato-Presidenza e Servizio di Segreteria. La individuazione di funzioni
operative specifiche, in capo alle quattro aree del Servizio (coordinamento e programmazione;
minori; adulti; anziani) con una referenzialità diretta al Funzionario preposto al Servizio
Programmazione del Comprensorio e con l’introduzione del metodo della “riunione operativa”
settimanale, alla quale potrà partecipare il Segretario comprensoriale, designato quale “Referente
Responsabile del Servizio”, rappresenterà – auspicabilmente – una ulteriore razionalizzazione
migliorativa di questo Vitale Organo del Comprensorio. La impone non solo la delicatezza delle
funzioni assolte, peraltro in modo sicuramente ineccepibile (talché è stata anche recentemente
esclusa l’opportunità di ricorrere alla esternalizzazione del Servizio di Assistenza Domiciliare); ma,
e soprattutto, la quantità delle risorse messe a disposizione del Settore Sociale dal Bilancio del
Comprensorio, risorse che lo impegnano per il 46,44% del suo ammontare complessivo di Parte
Corrente.
La attuale Amministrazione crede inoltre fermamente nella necessità di favorire la
costituzione di una Cooperativa Sociale a livello locale. Alcune attività collaterali svolte dal
Servizio Sociale Comprensoriale (pasti a domicilio; trasporto emodializzati), infatti, sono da tempo
affidate o al volontariato o a ditte private. Nell’ottica di una più razionale gestione di tali attività (e
di altre che potrebbero essere avviate) l’iniziativa proposta, costituita fra Operatori Volontari ed
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altri soggetti interessati, potrebbe gestire – con idonea Convenzione – tutto il comparto delle
funzioni da svolgere in out-sourcing in modo da alleggerire il Servizio, lasciando allo stesso le sole
competenze dirette, per le quali servono, soprattutto, la professionalità e la competenza delle
Assistenti Sociali e degli O.S.A. (Operatori Socio Assistenziali) già in forza al Comprensorio. Alla
proposta Cooperativa potranno essere affidati altri servizi, già funzionanti come quello di
lavanderia; oppure da istituire, tipo l’assistenza ai malati, sia ospedalizzati che ricoverati presso le
Case di Riposo; il tutto avuto riguardo al mutare delle necessità assistenziali della popolazione.
Proseguirà da parte del Comprensorio il coordinamento sovracomunale dell’Azione 10,
ossia dei lavori socialmente utili per l’occupazione lavorativa temporanea di soggetti deboli in
iniziative di utilità collettiva. Viene i tal senso confermata la gestione del “Progetto di abbellimento
urbano rurale”, che garantisce l’occupazione per una durata di 6/7 mesi a 37 lavoratori distribuiti su
diverse tipologie di soggetti in difficoltà occupazionale, sociale e di invalidità. Il progetto viene
svolto attraverso la composizione di squadre comunali sull’intero territorio valligiano, con la sola
eccezione di Sagron Mis, realizzando soprattutto lavori vari di manutenzione, decespugliamento,
sfalcio, pulizia e cura di strade, sentieri, parchi e giardini.
A questo progetto, si aggiunge da quest’anno il “Progetto di valorizzazione beni culturali ed
artistici”, indirizzato a lavori straordinari di tipo tecnico e/o amministrativo, impiegando 2 soggetti
femminili per un periodo indicativo di 5 mesi; con tale ultima iniziativa il Comprensorio vuole dare
una prima dimostrazione di poter e voler effettivamente iniziare ad assumere nel settore culturale
un ruolo più pregnante, nell’ottica di un approccio innovativo al sistema dei servizi.
E’ chiaro, peraltro, che le ipotesi programmatiche ed operative qui illustrate sono state
redatte a regime legislativo vigente. Poiché è in avanzata fase l’approvazione di una nuova legge
provinciale di riordino del settore, la quale prevede distinti livelli di programmazione (P.S.P. Piano
Sociale Provinciale; P.S.C. Piano Sociale Comprensoriale), sarà necessario rivederle ed adeguarle
opportunamente non appena ciò si renderà possibile.
4. Innovazione e ambiente
Lo sviluppo e la diffusione dei risultati della ricerca, dell’innovazione e del trasferimento
tecnologico rappresentano anche per la nostra Valle - con i temi della sostenibilità e certificazione
ambientale, del risparmio energetico e della mitigazione degli effetti ambientali legati alle attività
produttive e al turismo - il perno al centro della strategia per la competitività, lo sviluppo e la
coesione. La presenza sul nostro territorio del parco naturale provinciale “Paneveggio - Pale di San
Martino” richiede un comune sforzo per far sì che gli interventi di valorizzazione ecologica e tutela
della biodiversità assumano, attraverso l’individuazione di indirizzi condivisi, rilievo strategico
nell’ambito delle politiche di sviluppo e di coesione.
Due sono le azioni che si propongono nel breve periodo:
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- la prima riguarda la certificazione ambientale EMAS del Comprensorio, dei Comuni e del
settore acqua di ACSM s.p.a., oltreché la realizzazione di alcuni interventi proposti dall’Agenda
21 Locale;
- la seconda riguarda la verifica e, in caso positivo, l’avvio del progetto “My Valley Net”, relativo
alla realizzazione di una serie di servizi connessi alla dorsale in fibra ottica Bellamonte - Canal
San Bovo, convinti come siamo che lo sviluppo della società dell’informazione non risiede tanto
nelle infrastrutture (indispensabile mezzo), quanto nella qualificazione della domanda e
nell’effettiva capacità di utilizzazione delle tecnologie disponibili.
LE DIMENSIONI TERRITORIALI
E’ nella particolare articolazione di risorse, di soggetti e di interessi presenti in Valle che le
singole azioni tematiche (o settoriali) possono integrarsi, che conoscenza locale ed esterna possono
combinarsi, creando “pacchetti” di servizi promotori di sviluppo.
Siamo convinti che il Primiero può svolgere alcune funzioni specifiche e peculiari
nell’ambito del sistema trentino:
- di tutela e promozione di quell’”unicum ambientale” costituito dal gruppo dolomitico delle Pale
di San Martino e dalla foresta di Paneveggio;
- di valorizzazione e diffusione delle energie rinnovabili (idroelettrica e biomasse) e delle risorse
legate alla filiera foresta - legno;
- di sviluppo della cooperazione interregionale con il Veneto, per i rapporti particolari con il
Feltrino e il Bellunese (viabilità, sanità, commercio).
In queste direzioni devono essere sviluppati specifici progetti ed iniziative.
La dimensione territoriale ha anche bisogno di alcuni indirizzi nuovi e diversi rispetto al
passato:
a) una più coraggiosa selezione delle priorità, accompagnata da una valutazione diffusa e
partecipata;
b) una apertura locale alla conoscenza esterna, detenuta dalle Università e da centri provinciali di
ricerca, dal sistema creditizio, dai gestori di multi-utilities, dal sistema dei mediatori dei flussi
nazionali e internazionali del turismo;
c) una integrazione tra le diverse scale di programmazione (provinciale, di area vasta, comunale)
anche attraverso la stipula di intese istituzionali e di accordi di programma, accompagnate da
una forte integrazione anche con le politiche di bilancio ordinario dei singoli Comuni.
Nella nostra realtà territoriale, caratterizzata da un lato dai Comuni dell’Alto Primiero (con
esclusione di Sagron Mis) a forte economia turistica e dall’altro dai Comuni della bassa Valle del
Cismon e del Vanoi con economie più diversificate e meno turistiche, assumono un peso prioritario
le politiche rivolte rispettivamente al “sistema economico e delle reti”, al “sistema turistico” e al
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“sistema rurale”, nell’ambito dei quali si inseriscono alcune iniziative in fase di definizione o già in
fase di realizzazione.
1. Sistema economico e delle reti
Il sistema economico delle nostre Valli, oltre che sugli assi portanti del turismo e della
agricoltura, si regge in gran parte sulle piccole e medie imprese artigiane (nei settori della
lavorazione del legno e della impiantistica) ed industriali (quasi esclusivamente nel settore
dell’edilizia). Il sistema denota qualche elemento di sofferenza, dettato prevalentemente da
situazioni esterne e riconducibili alla generale situazione economica di livello più ampio.
Tuttavia si possono individuare alcuni elementi di analisi che riguardano le responsabilità
di decisione degli enti locali: tra questi la dislocazione sul territorio dei siti produttivi, le reti interne
di comunicazione, una politica di sviluppo basata sulle risorse rinnovabili.
Indipendentemente da quanto prevedrà la nuova disciplina urbanistica provinciale, che
seguirà a ruota la riforma istituzionale, si crede che l’ente intermedio non possa non riappropriarsi
anche ora in qualche modo delle responsabilità di governo complessivo del territorio, e ciò non
tanto per sovrapporsi alle competenze urbanistiche incardinate nell’Ente Comune, quanto piuttosto
per dare alle stesse Amministrazioni comunali elementi coerenti di analisi del proprio territorio
diretti a meglio definire le scelte pianificatorie di competenza.
Si pensa, per esempio, alla urgente necessità di ridefinire il sistema complessivo degli
insediamenti produttivi che, sparsi e parcellizzati su tutti i Comuni, non soddisfano più le esigenze e
le richieste degli operatori del settore artigiano. Analoga opportunità si ripresenta anche per materie
comunque connesse ad un governo del territorio che richiede una visione più ampia di quella
comunale: definizione delle regole di classificazione e di utilizzo del patrimonio rurale, sistema
della viabilità interna, localizzazione degli impianti produttivi di energia e funzionali al ciclo dei
rifiuti.
E’ pertanto necessario, e rientra negli obiettivi individuati quali prioritari, la definizione di
un primo strumento di studio complessivo del territorio che, sulla scorta della analisi della
situazione attuale, produca da subito alcuni indirizzi utili per le scelte nei settori della pianificazione
sopra indicati.
Tale strumento si propone inoltre di eliminare alcune anomalie urbanistiche (o perlomeno
di ridurle) in tutte quelle zone, generalmente in prossimità dei confini catastali dei singoli Comuni,
in cui sussistono difformità urbanistiche a fronte invece di omogeneità territoriale ed orografica. E’
importante che lo studio interagisca con il Piano di Parco per una reale efficacia in tutte quelle aree
e zone oggetto di problematiche anche di carattere ambientale. La realizzazione degli elaborati
dovrebbe essere restituita, oltre che su tradizionali elaborati cartacei, anche tramite
implementazione di procedure informatizzate con strumenti G.I.S. ipotizzati nell’ambito del
progetto S.I.T., di cui si dice oltre.
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Il Comprensorio di Primiero è inoltre interessato al progetto di realizzazione di un sito
Internet all’interno del quale potrebbe essere implementato un sistema di gestione dei dati
cartografici e fotografici, nell’ambito del miglioramento della gestione per la standardizzazione e
diffusione delle informazioni geografiche attinenti le attività di consultazione territoriale da parte di
soggetti pubblici e privati del Primiero – Vanoi – Mis., tramite un sistema informatico di gestione
territoriale SIT.
L’iniziativa si prefigge la possibilità di realizzare la gestione di una banca dati cartografica
informatizzata unica a livello comprensoriale, che supplisca alla attuale mancanza di omogeneità
dei numerosi elaborati cartografici e dati analitici del territorio comprensoriale. L’obiettivo è di
fornire uno standard concordato da parte dei soggetti pubblici e privati coinvolti sulla gestione
dello stesso.
In proposito, sono state predisposte alcune linee guida generali unitamente ad una ipotesi di
modello organizzativo, che vedrebbe coinvolte tutte le Amministrazioni comunali, l’Ente Parco,
A.C.S.M. S.p.A., Azienda Ambiente S.r.l., A.P.T. San Martino di Castrozza - Primiero - Vanoi.
L’implementazione di questo sistema verrebbe realizzata attivando una collaborazione con l’Istituto
Comprensivo Superiore di Primiero (corso costruzioni, ambiente e territorio) e con il supporto di
professionalità esterne.
Oltre a tali azioni, che riguardano la problematica nel suo complesso, si possono
individuare alcune iniziative puntuali, legate alle seguenti priorità:
a) il rafforzamento del tessuto economico diversificato attuale, attraverso la messa a disposizione
delle imprese di servizi legati al proprio sviluppo: razionalizzazione e implementazione delle
aree produttive; rete delle comunicazioni informatiche; creazione di tavoli di concertazione tra
ente pubblico, associazioni di categoria, mondo della scuola;
b) la valorizzazione delle risorse naturali (acqua, legno) in un’ottica generale di rispetto
dell’ambiente e di prevenzione dei rischi, mediante la individuazione di forme gestionali, anche
societarie, che privilegino l’entrata nel mondo produttivo e del lavoro delle risorse umane locali,
anche ad alta scolarizzazione;
c) il miglioramento della rete viaria di mobilità interna, fermo restando il coordinamento con la
Provincia per il miglioramento della viabilità di accesso alla Valle; in questo senso risulta
prioritaria la verifica in tempi brevi con le strutture provinciali per poter addivenire alla
definizione di un progetto di fattibilità relativo alla circonvallazione dell’abitato di Fiera di
Primiero e alle modalità di collegamento tra i comuni di Transacqua, Tonadico e Siror e al
potenziamento – con messa in sicurezza – delle tratte Lausen-Caoria e Ponte Ronco-Passo
Broccon nel Comune di Canal San Bovo;
d) azioni programmatorie in materia di mobilità alternativa intese quali ipotesi di collegamento,
all’interno del comprensorio di Primiero, che si discostano dal tradizionale trasporto su gomma;
le soluzioni proposte si basano su un sistema di sviluppo sostenibile, di basso impatto per le
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risorse naturali, in accordo con la programmazione urbanistica provinciale e con contenuto di
forte innovazione tecnologica. Contestualmente alle azioni sulla messa in rete delle aree sciabili,
la giunta comprensoriale ha ritenuto opportuno avviare uno studio preliminare che contempli
l’ipotesi di mobilità alternativa in una visione di più ampio raggio coinvolgendo anche i paesi
del fondovalle. La progettazione di massima e le valutazioni preliminari saranno affidate ad un
gruppo di progettisti coordinati dall’Università di Ingegneria/Architettura di Trento, che
opereranno a titolo gratuito. L’ipotesi, condivisa dalle stesse società impiantistiche di San
Martino, prevede il collegamento con il fondovalle in modo tale da garantire un reciproco
indotto sia a livello di risorse alberghiere che di utenza turistica sportiva.
2. Sistema turistico
La recente pubblicazione da parte dell’Osservatorio provinciale per il turismo del volume
“Il Trentino turistico e i suoi territori. Un’analisi quantitativa”, evidenzia bene i punti di forza e le
criticità del sistema turistico del Primiero.
Da un lato: non si può parlare di un monosettore turistico, perché sono presenti anche i
comparti dell’agricoltura, dell’industria e dei servizi; il comparto alberghiero è più sviluppato
rispetto al livello generale del Trentino, indice di una vocazione ben radicata, mentre vi è un ruolo
sottodimensionato delle seconde case.
Dall’altro: si registra, in termini assoluti, una contrazione della permanenza media
maggiore rispetto a quella provinciale; pur registrando una doppia stagionalità, presenta una
marcata concentrazione delle presenze estive (luglio, agosto); ha uno spiccato carattere di turismo
interno (di prossimità), non in grado di intercettare grossi numeri sul mercato internazionale.
Due sono perciò gli obiettivi su cui puntare:
a) fare della ski area del Primiero una delle stazioni di eccellenza nel panorama sciistico trentino,
uscendo da una situazione che oggi si caratterizza di medio livello, pur con una buona dotazione
di impianti e piste;
b) valorizzare ed ampliare l’offerta estiva con proposte innovative per vivere la montagna in estate,
di
promozione
del
turismo
rurale
e
naturale,
l’offerta
di
benessere
e
l’offerta
culturale/congressuale.
Al primo obiettivo si collegano le iniziative promosse dal Comprensorio, in collaborazione
con le società di gestione degli impianti: quella per risolvere l’annoso problema della messa in rete
dell’area sciabile di san Martino di Castrozza con quella di passo Rolle; così quella relativa alla
predisposizione di un progetto complessivo di riassetto societario per una gestione unitaria del
sistema piste - impianti; quella per avviare uno studio preliminare sul collegamento tra l’area di San
Martino e il fondovalle; quella indirizzata alla realizzazione della fondovia San Martino - lago di
Calaita.
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Al secondo obiettivo sono da ricondurre le azioni volte alla valorizzazione
turistico/ambientale della Val Canali, con il Comune di Tonadico e l’Ente Parco in veste di soggetti
realizzatori di diversi interventi, nonché la ridefinizione dell’area proposta per la pratica sportiva
del golf.
3. Sistema rurale
Occorre essere consapevoli che in una zona di montagna come la nostra non è sufficiente
indicare le priorità strategiche di sviluppo nell’obiettivo, pur importante, di accrescere la
competitività dei settori agricolo e forestale.
Soprattutto in una realtà come la nostra il sistema rurale deve essere considerato come un
insieme di risorse e di attori sui quali si può puntare per migliorare l’attrattività dell’intero
territorio, come un sistema che deve essere fortemente integrato al sistema turistico.
Sono dunque gli obiettivi collegati alla diversificazione dell’economia, al miglioramento
della qualità della vita, alla migliore gestione del territorio che diventano strategici: agricoltura e
selvicoltura di qualità, attività economiche collegate all’offerta di servizi, attività artigianali, attività
economiche collegate allo sviluppo di risorse energetiche e di servizi ambientali.
L’azione dovrà volgere ad assicurare un adeguato livello di servizi collettivi, per attrarre
imprese e risorse umane qualificate, arginare i fenomeni locali di calo della popolazione e di
abbandono del territorio, rafforzare la competitività delle produzioni locali e delle loro filiere,
migliorando la commercializzazione dei prodotti.
In questo quadro generale, gli interventi previsti riguardano:
a) il progetto legno per promuovere le risorse forestali locali e le filiere foresta - legno e legno energia;
b) l’individuazione urgente di modalità sostenibili e condivise di smaltimento dei liquami
provenienti dall’attività zootecnica;
c) il sostegno e il potenziamento del progetto di “Strada dei formaggi delle Dolomiti”.
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Il programma amministrativo delineato nel presente documento costituisce una prima
proposta operativa sottesa alle linee di indirizzo a suo tempo esplicitate dalla Giunta comprensoriale
nel momento della sua costituzione. Il criterio di lavoro da subito seguito, che prevede il continuo
confronto tra gli organi comprensoriali, con i Comuni e con la cittadinanza, sottende anche ora la
possibilità di implementazione successiva della proposta medesima, sulla quale in questa fase si
chiede l’avallo per quanto più possibile esteso di tutte le componenti assembleari.
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Tonadico, aprile 2006
IL PRESIDENTE
Cristiano Trotter
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