Capit - Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze

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Capit - Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
BIBLIOTECA
50122
NAZIONALE
Firenze – Piazza Cavalleggeri, 1 – Tel. 055/249191
LABORATORIO
CENTRALE
Fax 055/2342482 –
DI
http://www.bncf.firenze.sbn.it
RESTAURO
50121, Firenze – P.zza S.Ambrogio,2 –
RESTAURO VOLUMI ANTICHI
CAPITOLATO TECNICO
Questo capitolato tecnico è stato prodotto dal Settore Restauro della Biblioteca Nazionale
Centrale di Firenze. Per il restauro delle parti metalliche e il recupero delle assi lignee si
può fare riferimento a: Restauro dei libri antichi. Specifiche di intervento, a cura
dell’Istituto Centrale per la Patologia del Libro e della Biblioteca Nazionale Centrale di
Firenze.
Per il restauro di volumi moderni e manoscritti e per il restauro senza smontaggio si
prevedono ulteriori, specifici capitolati tecnici.
I. Collazione
Far precedere a qualunque operazione sul volume, la collazione delle carte secondo il
sistema illustrato in allegato (cfr. alleg. 1 )
II. Scucitura
Aprire i fascicoli al centro, sollevare i fili di cucitura e dei capitelli con una spatola a punta
tonda, tagliare i fili con le forbici e sfilare i bifoli da ciascun fascicolo con delicatezza.
Lasciare i fascicoli di guardia assemblati ai contropiatti; nel caso in cui ne sia previsto il
recupero staccare le controguardie a secco, con impacco di Tylose MH 300 p. al 6%
oppure con soluzione idroalcolica al 50%. Se sul dorso delle carte è presente adesivo o
altro materiale di indorsatura, distaccare a secco oppure previo inumidimento con vapore
acqueo. Se sussistessero problemi di solubilità degli inchiostri: ammorbidire con impacco
di Tylose MH 300 p. al 6 %.
III. Spolveratura
Usare pennelli morbidi, insistere sulla linea di piegatura, muovendo verso l’esterno delle
carte.
IV. Pulitura a secco
Eliminare i residui di fango con spatole, bisturi, pennelli e gomme WISHAB.
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Laboratorio di Restauro – tel. 055/24919401 fax 055/24919402 – e mail: [email protected]
V. Operazioni per via umida
V. 1. smacchiamento delle eventuali macchie di sostanze grasse (es. nafta)
V. 1.1. per tamponamento: tamponare l'area interessata con cotone idrofilo imbevuto
di trielina (tricloroetilene) e lasciare quindi depositare la sostanza grassa su una carta
assorbente appositamente inserita sotto la carta prima del trattamento col solvente.
V. 1.2 su tavola aspirante: utilizzare la tecnica descritta al punto V.1.1;
V.1.3 per immersione: nel caso in cui le macchie si presentino molto estese,
immergere la carta in trielina (tricloroetilene).
N.B. le tre tecniche sopra descritte devono sempre essere eseguite con l’ausilio di un
sistema aspirante.
V.2. fissaggio:
V.2.1 a pennello: per le tavole a colori, applicare, con un pennello morbido,
solo sulle zone solubili, una soluzione di gelatina sciolta a bagnomaria in acqua
demineralizzata, al 3%;
V.2.2 a spray: per le tavole in bianco e nero (nerofumo), applicare, solo sulle
zone solubili, una miscela di Primal E 411/Plextol B500 (precedentemente essiccata)
al 2-3% in alcool etilico e rimuoverla successivamente a lavaggio e deacidificazione,
con un bagno in alcool etilico.
V.3 rimozione di vecchi restauri ed imbrachettature:
V.3.1. rimozione vecchi restauri
V.3.1.1. PER CARTE CON INCHIOSTRI NON SOLUBILI:
in acqua (poi cfr. § V.e.1 deacidificazione per immersione).
V.3.1.2 PER CARTE CON INCHIOSTRI SOLUBILI:
- a secco
- con impacco di Tylose MH 300p al 6% in soluzione acquosa. Nel
caso di frammentazioni, di zone particolarmente deboli o danneggiate:
velare provvisoriamente sul lato opposto della carta, con velina pre-trattata
con Primal AC 33 al 30% (cfr. § XIV. Preparazione sostanze) , applicata con
alcol etilico, a freddo e quindi rimossa con alcol etilico oppure rimuovere i
restauri su tavola aspirante.
V. 3. 2 rimozione velature
Per la rimozione di velature totali o parziali, concordare il sistema di distacco col
direttore dei lavori nominato dall’Amministrazione.
V. 3. 2.1. Velatura con crepeline o carta giapponese (adesivi organici)
2
V. 3.2.1.1 PER CARTE CON INCHIOSTRI NON SOLUBILI:
- a secco
- in acqua
In ambedue i casi o velando provvisoriamente sul lato opposto della
carta, con velina pre-trattata con Primal AC 33 al 30% (preparata
come sopra), applicata con alcol etilico, a freddo e quindi rimossa con
alcol etilico oppure rimuovere la velatura su tavola aspirante.
V.3.2.1.2 PER CARTE CON INCHIOSTRI SOLUBILI:
- a secco
- con impacco di Tylose MH 300p al 6% in soluzione acquosa,
procedendo via via al distacco di piccole porzioni di carta.
In ambedue i casi o velando provvisoriamente sul lato opposto della
carta, con velina pre-trattata con Primal AC 33 al 30%, applicata con
alcol etilico, a freddo e quindi rimossa con alcol etilico oppure
rimuovere la velatura su tavola aspirante.
V.3.2.2. Velatura a Primal
V.3.2.2.1 PER CARTE CON INCHIOSTRO NON SOLUBILE :
- in alcol etilico
- per immersione: velare provvisoriamente con
procedimento indiretto, sul lato non velato, con Tylose MH 300
p. al 2% (cfr. § VI. c. 3), successivamente immergere la carta
in alcol etilico.
- a tampone: tamponare su tavola aspirante
- in acetone (nel caso la velatura non si distacchi in alcol etilico)
- per immersione, velare provvisoriamente con
procedimento indiretto, sul lato non velato, con Tylose MH 300
p. al 2% (cfr. § VI. c. 3); successivamente immergere la carta in
acetone.
- a tampone: tamponare su tavola aspirante
V.3.2.2.2 PER CARTE CON INCHIOSTRO SOLUBILE
Non rimuovere
V. 4. lavaggio:
interfogliare i bifoli aperti con wet-strenght-paper oppure tessuto non tessuto, ed adagiarli
su un'asse galleggiante posta nel liquido di lavaggio. Eseguire le operazioni di lavaggio in
vasca termostatata, con acqua deionizzata, a temperatura non superiore ai 35°C,
sostituita frequentemente fino al raggiungimento della sua completa limpidezza. Eliminare
eventuali residui solidi mediante pennellature di superficie, con direzione centro-periferia,
immergendo preventivamente un pennello morbido in soluzione di MHEC Tylose MH 300
p. al 2%. Nel caso in cui l’acqua non penetri in profondità all’interno delle carte, eseguire
un bagno preliminare con alcol etilico e acqua miscelati in parti uguali.
V:5. deacidificazione:
V.5.1 per immersione:
3
- in mezzo acquoso: immergere ogni bifolio lavato in soluzione
semisatura di idrossido di calcio Ca(OH)2 , per le carte di testo ed le
tavole in bianco e nero; oppure bicarbonato di calcio Ca(HCO3)2 (g1.5
per litro), per tavole a colori e note manoscritte, per un tempo non
inferiore a 30’.
- in mezzo alcolico: immergere ogni bifolio in soluzione alcolica di
propionato di calcio per un tempo non inferiore a 30’.
V.5.2 a spray:
- in mezzo alcolico: spruzzare la soluzione alcolica di propionato di
calcio (g 3.5 per litro) in alcool etilico su ogni bifolio.
- in mezzo non alcolico: spruzzare su ogni bifolio una soluzione
commerciale di carbonato di magnesio in perfluoro eptano oppure di
metossimetilmagnesio in propanolo.
V:6 rinsaldo:
dopo le operazioni di deacidificazione, lasciar asciugare completamente le carte e poi
eseguire il rinsaldo, a pennello, con movimenti dal centro alla periferia, con metilcellulosa
Tylose MH 300 p, diluita in acqua di deacidificazione a percentuale variabile dallo 0,6
all'1% secondo necessità.
V.7 asciugatura:
al termine delle operazioni, lasciar asciugare completamente le carte sui telai.
V.8 sgommatura:
una volta che le carte sono asciutte, procedere ad una eventuale "sgommatura" di quelle
aree dove, per motivi vari, siano rimasti anche piccoli depositi sotto forma di particelle
solide.
VI. Operazioni di restauro alle carte
VI.1 rattoppo
utilizzare carta giapponese di spessore, colore e grammatura adeguati rispetto alle carte
del volume, facendo uso di adesivo MHEC Tylose MH 300 p. diluito in acqua al 4%, per
risarcire strappi o integrare lacune; il restauro deve essere eseguito con la tecnica di
incisione e strappo o della scarnitura, seguendo il contorno della lacuna.
VI.2 applicazione di brachette
VI.2.1 imbrachettatura: incollare una striscia di carta giapponese di adeguati
spessore, colore e grammatura rispetto alle carte del volume, lungo la linea di
piegatura del bifolio danneggiato; nel caso di fascicoli costituiti da più bifoli, incollare la
striscia di carta giapponese all’interno del bifolio centrale ed all’esterno degli altri
bifoli.
Piegare le carte a umido (prima che le brachette siano completamente asciutte),
ponendo al centro di ciascun fascicolo ripiegato un cartoncino; una volta imbrachettati
due-tre fascicoli, riporli tra due cartoni e sistemarli sotto peso.
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VI.2.1.1 nel caso di un libro costituito da fascicoli di due sole carte (bifoli),
formare un nuovo fascicolo, imbrachettando tre bifoli per volta unendo, cioè,
con una brachetta, il primo bifolio col terzo; passare il filo di cucitura al
centro del secondo bifolio ed agganciare contemporaneamente anche la
brachetta;
VI.2.1.2 nel caso di un libro costituito da fogli singoli, imbrachettare questi
ultimi due a due, formando fascicoli di quattro carte;
VI.2.2 prolungamento: applicare le brachette alle tavole (o carte) di dimensione minore
rispetto a quella del volume, tagliando strisce di carta giapponese di adeguati
spessore, colore e grammatura rispetto a quelli del volume, larghe circa 10 cm ed
incollandole sul verso delle tavole (o carte), portare queste ultime alla misura
desiderata e piegarle così da andare “a battere “ alcuni millimetri prima della linea di
adesione fra prolungamento e tavola sottostante; nel caso di tavole doppie, calcolare
un prolungamento di circa 3 cm;
VI.2.3. compensazione: preparare strisce di carta giapponese di adeguati spessore,
colore e grammatura rispetto a quelli del volume, piegarle alla stessa dimensione del
prolungamento e distribuirle poi all’interno del volume così da evitare la formazione di
pacchetti rigidi;
VI.2.4 brachetta cucita: per compensare e prolungare fascicoli molto voluminosi,
ripiegare su se stessa la carta giapponese di adeguato spessore, colore e grammatura
rispetto a quelli del volume, in modo da formare una brachetta da cucire al fascicolo.
VI.2.5 mantice: piegare a fisarmonica un foglio di carta giapponese di adeguato
spessore, colore e grammatura rispetto a quelli del volume, in maniera da coprire i
fascicoli lungo la linea di piegatura e cucirlo ai supporti contemporaneamente ai
fascicoli medesimi.
VI.3 velatura:
VI.3.1 velatura diretta: far aderire carta giapponese di bassa grammatura
tramite adesivo Tylose MH 300p al 2% preparato in una soluzione al 80% di
acqua e lasciato rigonfiare in 20% di alcol, utilizzando un pennello morbido.
Effettuare la velatura sul verso delle carte, a meno che la tavola (o la totalità
del testo del foglio da trattare) si trovi sul verso stesso;
VI.3.2 velatura con velo precollato: far aderire carta giapponese di bassa
grammatura precollata con una miscela di 30 % di Plextol B500, 30% di Primal
E411 e 40% di acqua demineralizzata (cfr. § XIV Preparazione delle sostanze).
Effettuare la velatura sul verso delle carte, a meno che la tavola (o la totalità del
testo del foglio da trattare) si trovi sul verso stesso.
Vi.3.3 velatura indiretta: stendere la miscela di Tylose MH 300 p. al 2 % su di
una superficie liscia sulla quale far aderire, aiutandosi con due bacchette di
legno, la carta giapponese di bassa grammatura, distaccare immediatamente e
far aderire sulla carta da velare.
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Effettuare la velatura sul verso delle carte, a meno che la tavola (o la totalità
del testo del foglio da trattare) si trovi sul verso stesso.
VII. Preparazione dei fogli di guardia
Eseguire i fogli di guardia in carta Ingres di grammatura e colore simili a quelli delle carte
del libro, con struttura conforme ai seguenti schemi (cfr. alleg. 2 ):
1) legatura in tutto cuoio: struttura F;
2) legature in mezzo e quarto di cuoio o pergamena: struttura D o F;
3) legatura in pergamena: struttura A o C;
VII.1 interventi particolari :
VII.1.1.ricollocare i fogli di guardia
originali, da recuperare,
rispettivamente
dopo le carte di guardia anteriori e prima delle carte di guardia posteriori;
VII.1.2 ricollocare i cartellini con gli ex libris, nella sede indicata nelle
schede di restauro.
VII.2 esecuzione del loose guard:
formare un sistema di due brachette in carta giapponese, lunghe
quanto i fascicoli e larghe ciascuna circa 20-30 mm (proporzionate,
comunque, alle dimensioni delle carte) e cucirle insieme,
rispettivamente, al primo ed all'ultimo fascicolo, avvolgendoli. Dopo la
cucitura, incollare i lembi esterni di entrambe le brachette sulle carte
di guardia adiacenti (cfr. alleg. 3 ).
VIII. Cucitura
VIII.1 legatura in tutto cuoio:
- cucitura in rilievo, su nervi in canapa, singoli o doppi, eseguita con filo di puro lino o
cotone, a punto pieno, avvolgente, con passaggi di compensazione, in numero sufficiente
a coprire completamente il supporto di cucitura;
VIII.2 legature in quarto di cuoio:
- cucitura su nervi in canapa come al punto a);
- cucitura su nastri di lino da mm 5 a mm 10 - a seconda del formato - eseguita a punto
pieno, con filo di puro lino o cotone, passante all’esterno del supporto, intrecciato col filo
del fascicolo sottostante;
VIII.3 legature in pergamena floscia e semifloscia:
VIII.3.1 cucitura in rilievo, su linguette allumate, singole o doppie, eseguita con filo
di puro lino o cotone, a punto pieno, avvolgente, con passaggi di compensazione, in
numero sufficiente a coprire completamente il supporto di cucitura;
VIII.3.2 cucitura su nastri di lino come al punto b);
VIII.3.3 cucitura ad archivio;
IX. Preparazione dei quadranti per la legatura
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IX.1 legature rigide (di norma, per legature in tutto cuoio e quarto di cuoio):
IX.1.1 per incartonatura: formare i quadranti tramite due cartoni: uno fibrato
Avana, esente da lignina, di grammatura adeguata ed uno 100% cotone, "a
lunga conservazione" (cfr. G.U. 19.9.1983, n. 257), tagliati a misura ed
utilizzati secondo la direzione di macchina (verso del cartone). Smussarli
leggermente lungo i due lati dei labbri esterni, lungo il morso ed in
corrispondenza degli angoli, per eliminare gli angoli vivi; la loro dimensione
deve essere tale da superare quella del corpo del libro di circa mm 6-10,
andando a formare l'unghiatura. Il cartoncino a lunga conservazione deve
trovarsi sul contropiatto, a contatto del corpo del libro;
IX.1.2 per split (di norma, per legature in quarto di cuoio): incollare fra loro due
cartoni Cagliari, di grammatura diversa, ponendo quello più leggero all'interno
del quadrante e farli aderire per tutta la superficie del quadrante stesso tranne
per la parte più vicina al morso. Nella zona senza adesivo che si forma tra i
due cartoni, inserire ed incollare i nastri di cucitura adeguatamente ridotti.
Compensare il contropiatto con cartoncino 100% cotone, "a lunga
conservazione" (cfr. G.U. 19.9.1983, n. 257). Eseguire uno split profondo
circa 4-6 cm.
IX.2 legature semiflosce:
tagliare a misura del corpo del libro un cartoncino 100% cotone, "a lunga
conservazione" (cfr. G.U. 19.9.1983, n. 257) ed inserirlo all’interno dei
rimbocchi;
IX.3 legature flosce:
senza;
IX.4 legature in assi:
scegliere assi in legno di cipresso o faggio opportunamente stagionato,
selezionate dalla parte centrale del tronco e private dell’alburno.
IX.4.1 assi a vista: smussare leggermente lungo i due lati dei labbri
esterni, lungo il morso ed in corrispondenza degli angoli, per
eliminare gli spigoli; tagliare le assi in modo che la loro dimensione
sia tale da superare quella del corpo del libro di circa mm 6-10,
andando a formare l'unghiatura. Formare una ribattitura nell’asse in
maniera da alloggiare esattamente lo spessore del cuoio di copertura
del dorso.
IX.4.1.1 assi a vista con sguancio: eseguire la lavorazione
descritta al punto d1 eseguendo un ulteriore taglio sui labbri
delle assi così da ottenere un angolo di 45° che dovrà poi
essere leggermente smussato.
IX.4.2 assi non a vista: smussare leggermente lungo i due lati dei
labbri esterni, lungo il morso ed in corrispondenza degli angoli, per
eliminare gli spigoli; tagliare le assi in modo che la loro dimensione
sia tale da superare quella del corpo del libro di circa mm 6-10,
andando a formare l'unghiatura.
X. Assemblaggio del corpo del libro ai quadranti
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X.1 nervi singoli:
- incartonatura a due fori, allineati uno dietro l'altro o fatti in modo che il
secondo si trovi leggermente sfalsato rispetto al primo, alla distanza dal
morso rispettivamente di circa cm 1,5 il primo e di circa cm 4 il secondo;
per l'alloggiamento dei nervi eseguire due scanalature: una sull'esterno del
quadrante, tra il morso (A) ed il primo foro (B) ed una sull’interno del
quadrante, tra il primo foro (B) ed il secondo foro (C);
X.2 nervi doppi:
- incartonatura a tre fori, eseguiti alle stesse distanze indicate nel
precedente punto a) ma disposti a triangolo equilatero, col vertice rivolto
verso il morso; le scanalature devono essere eseguite: una sulla parte
anteriore del quadrante, dal morso (A) al primo foro (B) e due sulla parte
posteriore, dal primo foro (B) al secondo foro (C) e dal primo foro (B) al
terzo foro (D).
In entrambi i casi, effettuare i fori col punteruolo; inserire le corde, opportunamente
sfilacciate nella parte finale, nei fori -con passaggio dei quadranti secondo l'andamento
esterno/interno/esterno-, alloggiarle nelle scanalature, farle aderire con adesivo, tagliarle
a livello della superficie del cartone e ribatterle.
Eseguire le scanalature con la sgorbia.
X.3 nastri :
X.3.1. incartonatura a due fori a sezione rettangolare: realizzare i fori ad
una distanza dal morso rispettivamente di circa cm 1,5 il primo e di circa cm
4 il secondo; mantenere per il passaggio del quadrante, un andamento
simile a quello dell'incartonatura del nervo singolo; eseguire le scanalature,
anch'esse a sezione rettangolare, con lo scalpello;
X.3.2. split seguire il sistema illustrato al precedente § IX. a2.
X.3.3. cartella (di norma per legature in pergamena floscia): fissare il corpo
del libro alla coperta solo tramite l'inserimento delle controguardie sotto i
rimbocchi;
X.4 archivio (di norma, per legature in pergamena flosce):
fissare il corpo del libro alla coperta solo tramite l'inserimento delle
controguardie sotto i rimbocchi;
X.5 linguette allumate (di norma, per legature in pergamena flosce e semiflosce):
infilare i supporti di cucitura attraverso il piatto con andamento internoesterno-interno, tramite un sistema di 2 o 3 fori, eseguiti con una fustella, a
sezione rotonda.
XI. Esecuzione dei capitelli
XI.1. per le legature in tutto cuoio e in quarto di cuoio: ripieno in corda di canapa
cucita con filo di puro lino o cotone, ancorato alla catenella, passato al centro dei
fascicoli, con cadenza 1 a 1 o 1 a 2; sopracucitura con fili in cotone colorato,
"ritorto fiorentino".
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Ove non indicato nella scheda, scegliere i colori della sopracucitura intonati a
quello del cuoio della coperta.
XI.1.1 capitelli mozzi: tagliare il supporto all'altezza del primo e
dell'ultimo fascicolo, in modo che si presenti in linea con i quadranti;
XI.1.2. capitelli incartonati: eseguire l’incartonatura come al § X. a.
XI. 2. per legature in pergamena: ripieno in pelle allumata cucito con filo di puro lino
o cotone, ancorato alla catenella, passato al centro dei fascicoli, con cadenza 1 a 1
o 1 a2; infilati come indicato nel § X. e.
XII. Esecuzione dell'indorsatura
Eseguire il tondo, tenendo il volume su una superficie piana e battendo con un martello
stondato il dorso dei fascicoli, fino a conferire al dorso medesimo una forma
semicircolare. Incartonare quindi il volume e tesserne i capitelli; sistemarlo poi nel
torchio ed effettuare l’indorsatura.
XII.1 dorso attaccato: realizzare l’indorsatura incollando sul dorso dei
fascicoli, con Tylose MH 300 p. al 6%, porzioni di lino e/o di carta
giapponese in corrispondenza degli scomparti e, su queste, tasselli in cuoio
al naturale, opportunamente assottigliati con la stecca piana e la carta
vetrata, proporzionalmente alla dimensione del dorso; far aderire su questa
indorsatura, con Tylose MH 300 p. al 6%, il cuoio della coperta;
XII.1.1 nel caso in cui sia stato richiesto un dorso liscio,
compensare con l’indorsatura in cuoio, di cui al punto XII.a, lo
spessore dei supporti di cucitura;
XII.2 dorso staccato: realizzare l’indorsatura incollando sul dorso dei
fascicoli, con Tylose MH 300 p. al 6%, porzioni di lino e di carta giapponese
in corrispondenza degli scomparti;
XII.3 dorso con tubo:
XII.3.1 dorso con nervi in rilievo: eseguire l’indorsatura come al
precedente punto XII. a; costruire lungo tutta la superficie del
dorso, un tubo in carta giapponese di adeguato spessore,
precedentemente soppannata con lino; far aderire al dorso,
staffilare il tubo ed incollarlo successivamente al cuoio della
coperta;
XII.3.2 dorso liscio: compensare con l’indorsatura in cuoio, di cui al
§ XII. a, lo spessore dei supporti di cucitura; eseguire l’indorsatura
come al precedente § XII. a; costruire lungo tutta la superficie del
dorso, un tubo in carta giapponese di adeguato spessore,
precedentemente soppannata con lino, da far aderire al cuoio
della coperta.
XII.4
mantice:
cfr. § VI. b. 5.
XIII. Esecuzione della coperta
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XIII. 1 Coperta nuova
XIII.1.1 per le legatura in tutto cuoio: coperta in capra a concia vegetale;
dorso attaccato (cfr. § XII. a); punte tagliate a quartabuono oppure con i lati
sovrammessi (all'italiana);
XIII.1.2 per legature in quarto di cuoio: coperta in capra a concia vegetale
e tela tipo Buckram (o carta Roma, opportunamente rinsaldata con
pennellature di Metilcellulosa MHEC Tylose MH 300 p. al 2%), leggermente
sovrastante il cuoio del dorso; far aderire quest’ultimo sul quadrante per un
quarto della misura del quadrante medesimo; dorso attaccato o con tubo
(cfr. § XII. c); punte cieche di pergamena fine, ai quattro angoli dei piatti,
lasciate a vista per circa 3 mm. Nel caso di legature in assi lignee: lasciare
a vista.
XIII.1.3 per legature in quarto di pergamena: coperta in pergamena di
agnello o vitello e carta Roma, opportunamente rinsaldata con pennellature
di Metilcellulosa MHEC Tylose MH 300 p. al 2%, leggermente sovrastante la
pergamena del dorso; far aderire quest’ultima al quadrante per un quarto
della misura del quadrante medesimo; dorso con tubo (cfr. § XII. c); punte
cieche di pergamena fine, ai quattro angoli dei piatti, lasciate a vista per
circa 3 mm;
XIII.1.4 per legature in mezzo cuoio: coperta in capra a concia vegetale e
tela tipo Buckram (o carta Roma, opportunamente rinsaldata con
pennellature di Metilcellulosa MHEC Tylose MH 300 p. al 2%), leggermente
sovrastante il cuoio del dorso; far aderire quest’ultimo al quadrante per un
terzo della misura del quadrante medesimo, punte in cuoio, di misura
equivalente, ai quattro angoli dei piatti; dorso attaccato o con tubo (cfr. § XII.
a-c); Nel caso di legature in assi lignee: lasciare a vista.
XIII.1.5 per legature in mezza pergamena: coperta in pergamena di agnello
o vitello e carta Roma, opportunamente rinsaldata con pennellature di
Metilcellulosa MHEC Tylose MH 300 p. al 2%, leggermente sovrastante la
pergamena del dorso; far aderire quest'ultima al quadrante per un terzo della
misura del quadrante medesimo, punte in pergamena, di misura
equivalente, ai quattro angoli dei piatti; dorso con tubo (cfr. § XII. c);
XIII.1.5 per legatura in pergamena floscia e semifloscia:
XIII.1.5.1 con quadranti infilati: eseguire una coperta in
pergamena, con rimbocchi di dimensione tali da poter essere ancorati dai
due nervi più estremi e da rispettare la proporzione 1, 2, 3 rispettivamente
per i tagli testa, davanti, piede (ad esempio, con il rimbocco del taglio di
testa di 4 cm rispettivamente quello davanti dovrà essere di 5 cm e quello di
piede di 6 cm); realizzare una serie di tagli in maniera da incastrare i
rimbocchi senza l’uso di adesivo, eliminarne l’angolo vivo in T e P, in
prossimità delle cerniere; sagomare, in corrispondenza dei rimbocchi
anteriori, labbri di dimensione tale che vadano a coprire il taglio davanti del
corpo del libro per circa due terzi; per il passaggio dei supporti di cucitura:
eseguire con una fustella, a sezione rotonda, due (linguetta singola) o tre
(linguetta doppia) fori per il passaggio di ciascuna linguetta di cucitura; in
prossimità della serie di fori di rientro delle linguette, accennare con la
stecca d’osso, una linea di piegatura della pergamena, alla quale i fori per il
rientro (esterno-interno) delle linguette di cucitura siano tangenti. Tangente
alla linea di piegatura del dorso, realizzare la serie di fori di uscita (interno10
esterno). Inserire le controguardie al di sotto dei rimbocchi. Infilare due lacci
di chiusura in pelle allumata sul taglio davanti rispettivamente a circa ¼ e ¾
della altezza della coperta, a due fori. Nel caso di pergamena semifloscia:
inserire un cartoncino 100% cotone, a lunga conservazione (cfr. G.U.
19.9.1983, n. 257) all'interno dei piatti.
XIII.1.5.2 con quadranti a cartella: eseguire una coperta in
pergamena, con rimbocchi di dimensione tali da rispettare la
proporzione 1, 2, 3 rispettivamente per i tagli testa, davanti, piede (cfr.
f 1); realizzare una serie di tagli in maniera da incastrare i rimbocchi
senza l’uso di adesivo, eliminarne l’angolo vivo in T e P, in prossimità
delle cerniere; inserire le controguardie al di sotto dei rimbocchi. Nel
caso di pergamena semifloscia: introdurre un cartoncino 100%
cotone, a lunga conservazione (cfr. G.U. 19.9.1983, n. 257) all'interno
dei piatti.
XIII.1.6 Esecuzione di nuovi fermagli
Realizzare due coppie di fermagli, graffa e contrograffa, di forma
rettangolare, senza decorazioni, in ottone, da fissare alle assi con chiodini
sempre di ottone. Formare due bindelle con una linguetta di pergamena
ricoperta dello stesso cuoio della coperta, a cui ancorare le graffe con
chiodini di ottone. Intagliare nelle assi degli incassi, rispettivamente per
alloggiare la contrograffa sul piatto posteriore e la bindella in cuoio su quello
anteriore. Calcolare la misura delle bindelle in proporzione allo spessore del
volume e tale da rendere necessaria solo una leggera pressione per aprire i
fermagli stessi. Nel caso in cui la legatura sia in tutto cuoio, alloggiare sia la
contrograffa che la bindella al di sotto della coperta.
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XIII.2 Rimontaggio coperta originale
XIII.2.1 Recupero dei quadranti e della coperta in tutto cuoio originali:
XIII.2.1.1 con libro smontato: eseguire una nuova cucitura, utilizzando nervi di
dimensione e spaziatura simili all’originale (ad eccezione dei nervi in traccia per cui
cfr. § XII a 1), incartonare attraverso i passaggi originali, dopo aver sollevato a
secco la coperta in cuoio in prossimità delle cerniere e la controguardia con
impacco di Tylose MH 300 p. al 6% o con soluzione idroalcolica al 50%.
Aggiungere dei nuovi fogli di guardia (cfr. § VII). Eseguire una nuova indorsatura
come al § XII c. Riutilizzare i quadranti e la coperta, reintegrando le parti mancanti
con cuoio di colore e spessore adeguati a quelli della coperta originale. Sollevare la
coperta originale lungo i confini della lacuna, a secco, scarnirla opportunamente
dalla parte interna, incollarvi la nuova porzione di cuoio e scarnire di nuovo lungo la
linea di congiunzione, per eliminare l’eventuale, eccessivo spessore; far quindi
aderire al quadrante con Tylose MH 300 p. al 6 % .
XIII.2.1.1.1. con dorso frammentato o cerniere danneggiate: eseguire
una nuova cucitura, indorsatura, incartonatura come al § B 1.1, e un nuovo
dorso in cuoio simile per spessore e colore a quelli dell’originale da inserire,
utilizzando Tylose MH 300 p. al 6%, al di sotto delle cerniere originali,
opportunamente scarnite al loro interno. Far quindi aderire i frammenti del
dorso originale al nuovo dorso in cuoio scarnendone prima il profilo.
XIII.2.1.1.2. con dorso mancante: eseguire una nuova cucitura,
indorsatura, incartonatura come al § B 1.1, e un nuovo dorso in cuoio simile
per spessore e colore a quelli dell’originale da inserire, utilizzando Tylose
MH 300 p. al 6%, al di sotto delle cerniere originali, opportunamente scarnite
al loro interno.
XIII.2.1.1.3 angoli dei quadranti danneggiati o mancanti: eseguire un
taglio a V nel centro dello spessore del cartone originale, inserirvi un cartone
nuovo; scarnire il cartone originale sulle due facciate ed incollare da
ambedue le parti, vari strati di cartone fino a raggiungere lo spessore
dell’originale; sagomare l’angolo ed Incollare il cuoio nuovo con Tylose MH
300 p. in soluzione acquosa al 6 %.
XIII.2.1.1.4 in caso di cuoio particolarmente secco, una volta
completato il restauro, trattare la coperta originale con una miscela di olio di
piede di bue e lanolina.
XII.2.1.2 con libro da non smontare: cfr. Capitolato restauro senza smontaggio.
XIII.2.2 Recupero della sola coperta in tutto cuoio originale (da effettuarsi solo sui
volumi alluvionati):
XIII.2.2.1 con libro smontato: eseguire una nuova cucitura, indorsatura, come al §
B 1.1. Realizzare due nuovi quadranti (cfr. § IX), avendo cura di rispettare le
dimensioni della coperta originale ed incartonarli come al § B 1.1. Riutilizzare la
coperta originale come al § B 1.1.
XIII.2.2.1.1 in caso di cuoio particolarmente secco cfr. B 1.1.4
XIII.2.2.2. con libro da non smontare: da non effettuarsi.
XIII.2.3 Recupero del solo dorso in cuoio originale (da effettuarsi solo sui volumi
alluvionati):
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XIII.2.3.1 con libro smontato: eseguire una nuova legatura come al § B 2.1 e
completare eseguendo una nuova coperta in tutto cuoio simile per spessore e
colore all’originale su cui far poi aderire il dorso originale con Tylose MH 300 p. al
6%, dopo averne opportunamente scarnito il perimetro.
XIII.2.3.1.1 in caso di cuoio particolarmente secco cfr. B 1.1.4
XIII.2.3.2 con libro da non smontare: da non effettuarsi.
XIII.2.4 Recupero della coperta e dei piatti in quarto o in mezzo di cuoio originali:
XIII.2.4.1 con libro smontato: eseguire una legatura come al § B 1.
XIII.2.4.1.1 restauro degli strappi della coperta in carta: far aderire al
quadrante, con Tylose MH 300 p. al 6%, i lembi degli strappi;
XIII.2.4.1.2 restauro delle lacune della coperta in carta: distaccare la carta a
secco, con impacco di Tylose MH 300 p. al 6% oppure con soluzione
idroalcolica al 50%. Restaurare la carta come al § VI.
XIII.2.4.1.3 restauro delle punte in cuoio: cfr. § B 1.1.3
XIII.2.4.1.4 restauro delle punte cieche in pergamena: cfr. § B 1.1.3
XIII.2.4.1.5 in caso di cuoio particolarmente secco cfr. B 1.1.4
XIII.2.4.2 con libro da non smontare: cfr. Capitolato restauro senza smontaggio.
XIII.2.5 Recupero delle coperte in pergamena:
XIII.2.5.1 recupero coperta in pergamena floscia:
XIII.2.5.1.1 distendere la coperta originale:
XIII.2.5.1.1.1: inserire la coperta in un sandwich così composto: foglio
di polietilene, carta assorbente bagnata, foglio di Gore-tex, coperta in
pergamena, foglio di tessuto non tessuto, foglio di polietilene
XIII.2.5.1.1.2: inserire la coperta in cella di umidificazione
XIII.2.5.1.2 reintegrare le lacune con pergamena di adeguato spessore e
colore scarnendo la coperta dalla parte interna e facendo aderire la nuova
pergamena con colla d’amido, scarnire di nuovo lungo la linea di
congiunzione, per eliminare l’eventuale, eccessivo spessore; sottoporre a
leggera tensione tramite apposite clips.
XIII.2.5.1.3 eseguire una nuova cucitura, aggiungendo nuovi fogli di guardia
(cfr. § VII),
XIII.2.5.1.3.1 in caso di coperta originale a cartella, eseguire una
nuova cucitura su nastri o ad archivio;
XIII.2.5.1.3.2 in caso di coperta originale infilata, eseguire una nuova
cucitura e/o nuovi capitelli su linguette allumate, utilizzando supporti
di dimensione e spaziatura simili all’originale, infilandoli attraverso i
passaggi originali senza eseguire nuovi fori.
XIII.2.5.1.4 rimontare la coperta originale evitando di produrre nuove
pieghe.
XIII.2.5.1.5 far aderire le nuove controguardie ai rimbocchi con Tylose MH
300 p. al 6 %.
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XIII.2.5.2 recupero coperta in pergamena semifloscia:
XIII.2.5.2.1 eseguire le operazioni dal § B 5.1.1 a 5.1.4.
XIII.2.5.2.2 inserire i quadranti in cartoncino
XIII.2.5.2.2.1 nel caso in cui si debbano recuperare i quadranti
originali infilare i nuovi supporti nei fori originali;
XIII.2.5.2.2.2 nel caso in cui si debbano eseguire nuovi quadranti,
tagliarli a misura della coperta da un cartoncino 100% cotone, a
lunga conservazione (cfr. G.U. 19.9.1983, n. 257) e inserirli all'interno
dei piatti;
XIII.2.5.2.3 eseguire le operazioni dal § B 5.1.5 a 5.1.6
XIII.2.5.3 recupero coperta in tutta pergamena rigida: far riferimento alle
operazioni descritte ai § B 1, B 2, B3 utilizzando in sostituzione del nuovo cuoio,
pelle allumata di adeguato spessore e colore. Non eseguire il trattamento di cui al §
B 1.1.4
XIII.2.5.4 recupero coperta in quarto o mezza pergamena: far riferimento alle
operazioni descritte al § B 4 utilizzando in sostituzione del nuovo cuoio, pelle
allumata di adeguato spessore e colore. Non eseguire il trattamento di cui al § B
1.1.4
XIII.2.6 Recupero delle assi lignee
Cfr. Restauro dei libri antichi. Specifiche di intervento, messe a punto dall’Istituto Centrale
per la Patologia del Libro e dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
OPERAZIONI FINALI
La Ditta è tenuta ad incollare sulla controguardia posteriore di ciascun volume restaurato,
un foglio con il proprio nome e la sintesi dei lavori svolti. Deve inoltre consegnare la
legatura originale di ciascun volume completa di tutte le sue parti ed eventuali frammenti
delle carte non riposizionabili, in buste separate recanti ognuna la collocazione del volume
e, nel caso di opere in più volumi, il numero del volume cui si riferisce ciascun elemento.
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XIV. Preparazione delle sostanze
XIV. 1. Preparazione miscela Plextol/Primal
Preparazione adesivo per velatura: Miscelare secondo le proporzioni indicate: 30% di
Plextol B500 , 30% di Primal E411 e 40% di acqua demineralizzata. Stendere la miscela
ottenuta su vetro, utilizzando una pennello a setole morbide. Lasciare aderire il velo 502.
far asciugare completamente. Staccare il velo dal vetro e applicarlo col lato lucido a
contatto con il documento originale, tamponando con alcol etilico. Lasciare asciugare
sotto pesi leggeri.
Preparazione adesivo per velatura provvisoria : Miscelare secondo le proporzioni indicate:
30% di Primal AC 33 e 70% di acqua demineralizzata. Stendere la miscela ottenuta su
vetro, utilizzando una pennello a setole morbide, lasciare aderire il velo 560, rimuoverlo
immediatamente dal vetro medesimo e appenderlo sul bordo di un tavolo in maniera da
far scolare l’eccesso di adesivo.
Preparazione adesivo per rattoppi su inchiostri solubili: fare essiccare completamente la
miscela Primal E 411 50% e Plextol B 500 50%. Sciogliere in alcol etilico e usare
immediatamente.
XIV. 2. Preparazione Tylose MH 300p.
Per i rattoppi e le imbrachettature : preparare il Tylose MH 300p. al 4% facendo rigonfiare
il 20% di alcol e il Tylose in polvere ed aggiungendo, successivamente, l’80% di acqua
tiepida. Mescolare e lasciare rigonfiare.
Per velature indirette: preparare il Tylose MH 300p. al 2% facendo rigonfiare il 20% di
alcol e il Tylose in polvere ed aggiungendo, successivamente, l’80% di acqua tiepida.
Mescolare e lasciare rigonfiare.
Per il rinsaldo: Tylose MH 300p, dallo 0,6 % all’1% in sola acqua
Per il distacco dei vecchi restauri su carte con inchiostro solubile, l’indorsatura e
l’adesione dei cartellini : preparare il Tylose in sola acqua, alla percentuale del 6%
XIV. 3. Preparazione propionato di calcio
Versare un litro di alcol etilico in una beuta (o in un qualsiasi contenitore con il collo
strozzato). Riscaldare e aggiungere lentamente, poco prima dell’ebollizione, 3.5 grammi
di propionato di calcio. Raggiunto il bollore, cominciare a mescolare delicatamente fino
alla completa trasparenza del liquido. Lasciare raffreddare e utilizzare tramite un
vaporizzatore.
XIV. 3 Preparazione dell’idrossido di calcio
Porre l’idrossido di calcio in un contenitore di acqua demineralizzata fino ad ottenere un
deposito sul fondo del recipiente; prelevare la soluzione chiara a cui aggiungere una pari
quantità di acqua demineralizzata così da ottenere una soluzione semisatura.
XIV. 4. Preparazione bicarbonato di calcio
Porre il carbonato di calcio in un contenitore colmo di acqua demineralizzata e chiuso non
ermeticamente; farlo poi gorgogliare con anidride carbonica per non meno di 2 ore.
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XIV. 5. Preparazione miscela di lanolina e olio di piede di bue
Miscelare 125 gr. di lanolina, 125 gr. di olio di piede di bue e 7 gr. di cera d’api
precedentemente scaldati e disciolti. Nel caso in cui la cera tendesse a non amalgamarsi,
aggiungere una minima quantità di trementina fino ad ottenere un composto omogeneo
XIV. 5. Test di solubilità
Utilizzare una micropipetta Pasteur. Lasciare cadere una goccia di liquido sulla superficie
da testare. Non appena la goccia viene assorbita capillarmente lasciare cadere un’altra
goccia. Usare della carta assorbente per assorbire la seconda goccia, avendo cura di non
strofinare. Gli inchiostri non sono solubili se la carta assorbente, una volta asciutta, risulta
completamente bianca.
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ELENCO DEI MATERIALI
Gomme WISHAB
Tricloroetilene (trielina) da utilizzarsi sotto cappa aspirante
Gelatina
Acqua demineralizzata
Alcol etilico
Metilidrossietilcellulosa (Tylose MH300P)
Wet-strenght paper
Tessuto non tessuto (Reemay)
Idrossido di calcio
Bicarbonato di calcio
Carte giapponesi
Primal AC33
Primal E 411
Plextol B500
Carta Ingres
Corde in canapa
Fili di lino o cotone naturale
Fili di cotone colorato (ritorto fiorentino)
Nastri in lino
Cartone tipo Cagliari
Cartone fibrato Avana
Cartoncino puro cotone a lunga conservazione (Fabriano)
Pelle allumata
Cuoio a concia vegetale
Pergamena di capra
Tela Buckram
Carta Roma
Lanolina
Olio di piede di bue
Cera d’api
Dispositivi di sicurezza per l’operatore:
Uso di guanti in lattice durante i trattamenti con solventi (alcol, trielina) e durante la
pulitura a secco
Uso di camice e mascherina antipolvere durante la pulitura a secco
Uso della cappa aspirante per i trattamenti con solventi (trielina)
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