Cava di marmo arabescato di San Giovanni Bianco
Transcript
Cava di marmo arabescato di San Giovanni Bianco
39 L’ECO DI BERGAMO MARTEDÌ 14 OTTOBRE 2014 Valli Brembana e Imagna Cava di marmo arabescato Estrazione solo sotterranea San Giovanni Bianco, il progetto per riaprire la miniera comunale Ogni anno 3.500 metri cubi. Il sindaco: attendiamo l’autorizzazione San Giovanni Bianco GIOVANNI GHISALBERTI «Le possibilità di tornare a cavare marmo arabescato orobico sono buone. Ci crediamo. Attendiamo il responso alle nostre osservazione presentate al commissario». Il sindaco di San Giovanni Bianco Marco Milesi è ottimista: il Comune, proprietario della cava Corna d’Albe, punta a tornare in miniera, a estrarre 3.500 metri cubi l’anno del prezioso marmo rosso, ma anche grigio e rosa. Il progetto presentato era compatibile sia col piano cave provinciale del 1999 sia con quello del 2008, quest’ultimo poi sospeso. «Nella bozza presentata dal commissario però – continua il sindaco – è cambiata la perimetrazione dell’area, e la possibilità estrattiva per il nostro Comune si è ridotta. Probabilmente si è visto che negli anni nessuno ha cavato in quell’area – nonostante la presenza di materiale – anche perché il Comune aveva in essere un contenzioso (ora risolto, ndr) e la richiesta era bassa. Il commissario, quindi, ha mantenuto la volumetria complessiva di un milione di metri cubi ma ha ridimensionato la perimetrazione della cava comunale. Abbiamo presentato le necessarie osservazioni e siamo in attesa. Entro fine anno dovremmo sapere se la nostra proposta è stata accettata». Sempre nella stessa zona, in località Paglio, ci sono altre due società che hanno richiesto di tornare a estrarre marmo: anche loro hanno presentato osservazioni al commissario per il piano cave e sono in attesa di risposta. Cava chiusa dal 1992 Nei giorni scorsi progetto e iter sono state illustrati al Consiglio comunale. L’estrazione riguarda la cava Corna d’Albe, chiusa dal 1992, di marmo arabescato (nelle sue quattro colorazioni), «un IN BREVE ALMENNO S. B. Disegno artistico Al via le lezioni L’Antenna europa del Romanico organizza un corso di dieci lezioni di disegno artistico dal titolo «Disegnare mani e piedi»: Mar Aguilar insegna anatomia artistica, dal 15 ottobre al 17 dicembre, ogni mercoledì dalle 20,45 alle 22,45, nella sala conferenze del museo di San Tomè ad Almenno San Bartolomeo. Info al 340.6151078. Cervo ucciso a Lenna Sulle tracce dei colpevoli ALMENNO S. S. Incontro sulla dislessia Domani, alle 20,30, nella sala polivalente della scuola media di via Europa ad Almenno San Salvatore, si terrà un incontro dal titolo «Pigrone o dislessico?», con esperti dell’Associazione italiana dislessia per conoscere i disturbi specifici dell’apprendimento. SAN GIOVANNI BIANCO I libri di Forlani sulla Palestina La cava di marmo arabescato orobico a San Giovanni Bianco La scheda Sta alla base della Pietà in San Pietro L’arabescato orobico, formatosi 225 milioni di anni fa, è considerato uno dei marmi più pregiati d’Italia (sta alla base, per esempio, della Pietà di Michelangelo): la vena attraversa i territori di Camerata Cornello (dove sono attive già alcune cave) e San Giovanni Bianco, fino ad arrivare in Val Seriana. Le varietà attualmente in commercio sono: il rosso, il rosato, il grigio-rosa e il grigio. La cava comunale di San Giovanni Bianco, secondo una stima, avrebbe ancora 700 mila metri cubi di materiale da cavare, in particolare di arabescato orobico di colore rosso, quella considerato più pregiato. mercato – spiega il sindaco Milesi – che si è recentemente riattivato grazie alle richieste provenienti soprattutto da India e Corea del Sud». Estrazione fino al 2018 «La coltivazione è stata prevista esclusivamente in sotterraneo, senza il coinvolgimento del bosco – prosegue il primo cittadino – e per i movimenti a cielo aperto si useranno esclusivamente i piazzali già esistenti. Si è scelto di estrarre solo sottoterra sia perché il marmo è coperto da decine di metri di materiali non commerciabili sia per la tutela ambientale». Il progetto presentato – che tiene conto anche delle richieste delle altre due società di estrazione – prevede una produzione complessiva di circa 15.000 metri cubi da estrarsi entro il 9 luglio 2018 (circa 3.500 metri cubi l’anno). «Il dimensionamento – prosegue il sindaco – è stato fatto sulla base di valutazioni commerciali, di impatto ambientale e per ridurre al minimo l’impatto nel percorrere il tratto di strada che dalla cava porta alla strada provinciale. Per questo tratto è stata prevista la realizzazione di una bretella per bypassare la frazione della Portiera». Non sono, peraltro, previste discariche, in quanto anche il materiale di scarto sarà commercializzato (come avviene nelle altre cave di arabescato orobico in attività). Il progetto è già stato sottoposto positivamente a Valutazione di incidenza al Parco delle Orobie. «La riapertura della cava conclude Milesi - potrebbe permettere di avere un importante ritorno economico per il nostro Comune. Si punta anche a lavorare direttamente in valle il materiale, in modo che possa essere fornito sul mercato il prodotto finito. In questo modo si verrebbe a creare un indotto economico importante». 1 ©RIPRODUZIONE RISERVATA Venerdì, alle 20,30, nella sala polivalente di San Giovanni Bianco, si terrà la presentazione dei libri «Di-Sperare in Terra di Palestina» e «D-Sperare in Terra di Palestina 2» di Mimma Forlani, diari dei pellegrinaggi di pace 2009 e 2012 con testi poetici di Mahmud Darwish, Murid al-Barghuthi, Samih al-Qasim, letture di Diego Bonifacio e Aide Bobio. Mostra fotografica a cura di Alessandra Stivali partecipante alla missione di pace 2012. PIAZZATORRE Cacciatori in festa al centro sportivo Sabato, dalle 19, al centro sportivo di Piazzatorre, si terrà la Festa del cacciatore. Organizza la sezione locale. Il cervo trovato a Lenna Lenna Il cerchio si stringe attorno ai presunti colpevoli che sabato mattina a Lenna hanno decapitato un cervo. A sostenerlo è la polizia provinciale di Bergamo. «È certamente un atto di bracconaggio – dicono dalla sede centrale – e una volta individuati con certezza i responsabili provvederemo con la sanzione prevista per il reato». La carcassa del cervide è stata privata della testa e abbandonata nel prato che costeggia la pista ciclabile nella località Cornamena. Tra le ipotesi, i bracconieri avrebbero voluto impossessarsi dell’intero animale ma hanno abbandonato parte del cervide perché disturbati dall’abbaiare di un cane. È quasi ovvio, però, che gli autori del gesto rivenderanno il prezioso trofeo, dotato di un ampio palco di corna a giudicare dal corpo (180 chili il peso stimato). Il Sindacato venatorio italiano è intervenuto per evitare che il ruolo del cacciatore sia confuso con quello illecito del bracconiere. «Bracconiere è colui che violando la legge esercita l’attività venatoria in orari, giorni e mezzi non consentiti per trarne vantaggio economico, cacciatore invece è colui che pratica l’attività venatoria con mezzi consentiti, nei giorni consentiti, e nel pieno rispetto delle leggi sulla caccia – precisa la portavoce Barbara Mazzali –. Si ponga fine una volta per tutte a questi paragoni impropri che offendono un’intera categoria di cittadini onesti. La terminologia “cacciatore di frodo” è fuorviante e impropria». 1 Eleonora Arizzi