Intervento prof. E. Ferroglio - Nuovi parassiti
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Intervento prof. E. Ferroglio - Nuovi parassiti
Agente Ospite Ambiente Landscape ecology • I cambiamenti ambientali occorsi nell’ultimo secolo, abbinati agli altrettanto grandi cambiamenti culturali hanno portato a nuovi scenari che sono spesso alla base delle “Emerging Infectious Diseases” • La perdita di Habitat ha ridotto la “resilienza” delle popolazioni selvatiche. • Alcune specie opportunistiche hanno aumentato areale e densità. • In alcune aree (i.e. montagne, città) il contatto tra selvatici e domestici è molto più frequente. • Molte più specie opportunistiche anche in città. Wildlife/livestock interfaccia è un importante rischio per la sanità pubblica. Ma non dimentichiamo gli effetti diretti della gestione faunistica. Francia Proporzione di mammiferi introdotti – Un quinto • Roditori (7/33) – Un quarto • Carnivori (4/16) • Lagomorfi (1/4) – Metà • Ungulati (5/10) Tempestiva individuazione • Patogeni poco conosciuti e/o sconosciuti (Umingmakstrongylus pallikuukensis). • Camelostrongylus (Camelidi). • Usutu virus merlo in Austria nel 2001 • Physaloptera sibirica segnalata nelle volpi nel 1995 e rinvenuta in tutto il Piemonte nel 1996. Wildlife disease surveillance in Europe: state of the art Focal • Free ranging Wildlife – Reported to OIE since 1993 • Source: Both collection of data & notification. Multicentric NODE Enquiries Author Year Leighton* 1994 Briones et al. 2000 Gortazar et al. 2005 OIE (MöRNER) 2006 1993/94 – 2000/01 – 2005 National programmes and wildlife health status perception in Europe 2005 OIE report Czech Rep. Poland Slovenia Andorra Latvia Lithuania Slovak Rep. Spain Estonia Ukraine Ireland Bulgaria Romania Brucellosis Listeriosis Cysticercosis Trichomoniasis Avian Tuberculosis Finland Trichinellosis Toxoplasmosis Pseudotuberculosi s Norway Austria Sweden Echinococcus multilocularis Boznia Herzegovina Albania UK Main occurrences (>10) Rabies Sarcoptic Mange Netherlands Italy France Number of occurences Salmonellosis Pasteurellosis Avian Influenza Nuovi agenti segnalati nella fauna in Piedmonte dal 1995 Thelazia callipaeda Volpe, cane gatto ? Physaloptera sibirica Setaria tundra Camelostrongylus mentulaus Brucella abortus Brucella melitensis Volpe, tasso, gatto capriolo capriolo ? Traslocazione Circo? Camoscio Stambecco Bovini Ovini Physaloptera sibirica • • • • Nematode appartenente alla Superfamiglia Spiruroidea Famiglia Physalopteridae Subfamiglia Physalopterinae. • Ciclo di trasmissione indiretto: - Predatori ospiti definitivi - Coleotteri ospiti intermedi Parassita adulto a livello gastrico Distribuzione geografica limitata Siberia e aree montuose legata ad aree caratterizzate da climi freddi 1973 segnalazione sulle Alpi 1993 segnalazione Cantabri e Pirenei Materiali e Metodi: • Campione analizzato dal 1996 al 2008: 608 esemplari di volpi • Ricerca del parassita a livello gastrico • Conteggio, determinazione del sesso e classificazione dei nematodi (chiavi di Quentin e Biocca, 1976) Habitat di appartenenza (Pianura, Collina: <800 mslm, Montagna: ≥800 mslm) Collina Prevalenza di Physalopetra sibirica nelle volpi esaminate: 2.63% (IC95%: 1.51-4.24; N=608) 592 16 N° Pos N° Neg Prevalenza di P. sibirica in relazione all’habitat di rinvenimento 6.43 7 Habitat 6 + - Prev.(%) IC95% Pianura 1 290 0.34 (0.01-1.90) Collina 3 132 2.22 (0.46-6.36) Montagna 11 160 6.4 (3.25-11.22) 5 4 Prevalenza 2.22 3 2 1 0.34 0 Pianura Collina Montagna χ2 =16.36, p≤ 0.05 Spagna 19/260 7.31% Prevalenza di P. sibirica in relazione al sesso Sesso + - Prev.% IC95% 2.86 3 2.37 Femmine 8 280 2.8 (1.2-5.4) Maschi 7 297 2.3 (0.9-4.7) 2.5 2 Prevalenza 1.5 1 0.5 0 Femmine Maschi χ2 0.01: p>0.05 Prevalenza di P. sibirica in relazione all’età 4.22 Età + Giovani 3 71 Adulte 13 512 2.5 (1.3-4.2) - 4.5 Prev.% IC95% 4 3.5 2.54 3 2.5 4.1 (0.8-11.4) Prevalenza 2 1.5 1 0.5 0 Giovani Adulte χ2 0.16: p>0.05 Distribuzione di P.sibirica in Piemonte e Valle d’Aosta Campione volpi esaminate 1-5 Montagna 5-10 11-30 31-60 Collina 436 204 parassiti adulti in 16 volpi positive: 137 femmine e 67 maschi Abbondanza = 0.34 Intensità d’infezione = 12.75 Associazione con rogna 11/15 P. sibirica + 5/593 P.sibirica – χ2 241: p>0.000001 Conclusioni • Prima segnalazione di P. sibirica nella volpe sulle Alpi • Areale esteso ad Alpi Cozie, Graie e Pennine • La volpe risulta un ospite frequente per questo nematode nelle aree di montagna • Prevalenza simile a quella rinvenuta in Spagna. • Confermata associazione con aree montane Conclusioni • Ospite intermedio?? • Valutazione areale sulle Alpi e presenza sugli Appennini • Ipotesi su origine. Residuo glaciazioni??? • Domestici • Effetti sulla life history degli ospiti Thelazia callipaeda, nematode della famiglia Spiruroidea, endemico nel Sud e nell’estremo Est dell’Asia Ampio spettro d’ospite, uomo incluso La prima segnalazione in Europa è stata in un cane in Piemonte nel 1988, successivamente altri casi in cani che avevano soggiornato in Piemonte. Recentemente è stato segnalato anche un focolaio in Basilicata Sono state avanzate due ipotesi relative alla comparsa di questo nematode in Europa: ∗Una importazione casuale dall’Asia attraverso cani e/o gatti infetti. ∗Infezione dei cani e dei gatti a partire da un ignoto serbatoio selvatico. Obbiettivo del lavoro: verificare la presenza e la distribuzione di Thelazia callipaeda nella volpe in Piemonte Materiali e metodi Tra il 1994 e il 2002 sono state esaminate 964 volpi per verificare la presenza del nematode nel sacco congiuntivale. Prevalenza di Thelazia callipaeda nella volpe volpi negative volpi positive 5,6% N=964 Risultati Suddivisione per età 8,00% 6,00% 4,00% 2,00% 0,00% Giovani 139 χ2 23,76; p 0.05 Adulti 748 Suddivisione per sesso 8,00% 6,30% 5,20% 6,00% 4,00% 2,00% 0,00% Maschi 446 χ2 0,46; p 0.5 Femmine 404 Suddivisione per habitat 8,00% 7,30% 6,90% 6,00% 4,00% 2,20% 2,00% 0,00% Pianura Collina 407 Montagna 232 272 χ2 7,6; p 0.006 Suddivisione per periodo di ritrovamento 8,00% 6,20% 6,50% 6,00% 5,20% 3,50% 4,00% 2,00% 0,00% Dic-Feb 434 χ2 2,3; p 0.51 Mar-Mag 229 Giu-Ago 96 Set-Nov 198 Rapporto tra femmine immature e femmine mature nei diversi periodi dell’anno 80,0% 72,7% 60,0% 40,0% 13,5% 20,0% 2,6% 0,0% 0,0% Mar-Mag Giu-Ago Set-Nov Dic-Feb χ2 trend 10.03; p 0.00001 Conclusioni • Thelazia callipaeda è presente in quasi tutte le aree analizzate • La prevalenza nei diversi anni non è variata in modo significativo • La prevalenza osservata nella volpe non differisce in modo significativo da quanto osservato nelle stesse aree nel cane. • La trasmissione sembra avvenire soprattutto nei mesi estivi • Ulteriori indagini in corso per valutare nella stessa area il ruolo delle diverse specie (selvatiche e domestiche) e la specie vettore (ricerca di Amiota variegata ?) e la sua stagionalità. • Caratterizzazione delle Thelazie italiane e comparazione con quelle asiatiche. • Presenza di altri Spiruroidea (Physaloptera sibirica) asiatici nelle Alpi ed in Spagna. Thelazia callipaeda Volpe, cane gatto ? Physaloptera sibirica Setaria tundra Camelostrongylus mentulaus Brucella abortus Brucella melitensis Volpe, tasso, gatto capriolo capriolo ? Traslocazione Circo? Camoscio Stambecco Bovini Ovini Mycoplasma congjuntivae Ashworthius spp. Hypoderma diana Brucella suis Camoscio, stambecco Cervo, capriolo Ovini Cervo, capriolo Traslocazione cinghiale Traslocazione Traslocazione Mycobacterium Cervo, capriolo ? paratuberculosis Neospora Cervo, capriolo, ? caninum camoscio, volpe, stambecco, Euhoplopsyllus glacialis Ctenophtalmus agyrtes Eimeria honessi, E.paulistana, E.environ Trichostrongylus calcaratus Passalurus nonannulatus Obeliscoides cunicoli Silvilago Traslocazione Silvilago Traslocazione Silvilago, lepre Traslocazione Silvilago Traslocazione Silvilago Traslocazione Silvilago, lepre Traslocazione Nodular skin diseases Francisella tularensis Rictularia spp. lepre immissioni lepre Traslocazioni lupo ? M. bovis cervo Traslocazioni M.bovis cinghiale ? Leishmania infantum volpe Cane E non dimentichiamo Fascioloides magna • Introdotta nel 1862 • Apparentemente la presenza di patogeni nella fauna parrebbe legata alla “sfiga“ dei selvatici di vivere in aree dove ci sono veterinari che si occupano di ecopatologia. • La prevenzione, soprattutto attraverso il controllo delle immissioni, resta l’azione più rilevante. Patogeno Uomo Ospite Ambiente Grazie!! It seems that we use the word “wildlife species” instead of “game species”. This is probably due to the fact that in every contry there is a contribution of hunting association to researches on Wildlife diseases. Nobody is asking “how healtry are healtry screws?”