dall`europa - Comune di Lecce

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dall`europa - Comune di Lecce
notiziario n.
120
l e c c e
ventidue febbraio 2012
in questo numero
dall'europa
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d i
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dall'italia
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c o m u n e
IPA GRECIA-MACEDONIA 2007-2013, 2° invito a presentare
proposte
Pubblicata la relazione generale 2011 sull’attività dell’Unione
Europea
Erasmus compie 25 anni e diventa “for All”
Una raccolta di buone pratiche per promuovere l’inclusione
sociale
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Gu 42 del 20.1: legge 10/2012 su sovraindebitamento e processo
civile
Gu 42 del 20.1: legge 9/2012 su sovraffollamento carceri
Gu 39 16.2: assegno maternità anno 2012
No all'ingresso in Comune degli assunti dalle società, obbligo di
concorso
Segretari comunali, stop alla doppia maggiorazione
Riforma del lavoro: i sussidi saranno solo due
Decertificazione, tanti i nodi ancora da sciogliere
Patto stabilità: circolare esplicativa del Ministero Tesoro
dalla puglia
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Burp 24 del 16.2: “Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca” Proroga
termini per la presentazione delle domande
dal comune
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Il 6 e 7 marzo si vota per eleggere i rappresentanti sindacali
Ultima settimana per progettare il logo “Lecce capitale europea
della cultura”
giurisprudenza
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CdS 803/2012 su revoca assessori
CdS 708/2012 su verbali concorso
Tar Veneto 234/2012 su permesso di costruire
fuorisacco
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Omaggio a “l’usignolo d’Italia”, Tito Schipa
“Il tempo del ritorno”. Le cromìe fluorescenti di Gianfranco Langatta
dall'europa
IPA GRECIA-MACEDONIA 2007-2013, 2° invito a presentare proposte
Scadenza:
16/05/2012
ore 16.30
Descrizione:
Il Programma Grecia- ex Repubblica iugoslava di Macedonia IPA 2007-2013, è un programma
transfrontaliero di cooperazione territoriale europea, cofinanziato dall'Unione europea nel quadro
dello Strumento di assistenza di preadesione (IPA). Il Programma si concentra sulla promozione
dello sviluppo economico e sociale nelle zone di confine e assiste la cooperazione per affrontare
sfide comuni in settori quali l'ambiente, il patrimonio naturale e culturale e la salute pubblica.
Obiettivi:
Gli obiettivi strategici che costituiscono la struttura politica per la convergenza in materia di
intervento sono:
• miglioramento della cooperazione transfrontaliera, finalizzato alla promozione dello sviluppo
economico sostenibile attraverso interventi comuni e la facilitazione delle relazioni
transfrontaliere;
• valorizzazione delle risorse ambientali e del patrimonio culturale della zona interessata dal
programma volto a promuovere azioni comuni per la protezione dell'ambiente naturale e culturale
e la mobilitazione del patrimonio e delle risorse naturali e culturali risorse
Il presente invito a presentare proposte è aperto a entrambe le priorità del programma e a 6
Misure specifiche:
PRIORITA' E MISURE
1. Promozione dello sviluppo economico e sociale nelle zone di confine
•1.1 sviluppo economico
•1.2 valorizzare le risorse umane
•1.3 promuovere un turismo sostenibile
•1.4 proteggere la vita umana
2. Promozione delle risorse ambientali e del patrimonio culturale delle aree interessate dal
programma
2.1 promuovere e tutelare le risorse ambientali del territorio
2.2 promuovere e tutelare il patrimonio naturale e culturale del territorio
Le aree interessate sono consultabili al punto 4 della call
Beneficiari:
Il presente invito si rivolge a:
a. autorità pubbliche nazionali, regionali o locali;
b. organismi di diritto pubblico, dotati di personalità giuridica, istituiti per soddisfare
specificatamente bisogni di interesse generale (non aventi carattere industriale o commerciale) e
che soddisfano almeno una delle condizioni descritte al punto 6 della call;
c. organizzazioni private: le organizzazioni senza scopo di lucro fondate secondo il diritto privato
possono essere ammesse condizioni descritte al punto 6 della call;
d. organizzazioni internazionali
Importo disponibile:
Il bilancio totale disponibile nel quadro del presente bando è di 14.010.347,00 €.
Modalità di partecipazione:
Il bilancio totale disponibile è ripartito per paese e priorità, così come descritto nel punto 5 della
call
I costi totali ammissibili dei progetti proposti devono variare da un minimo di 150.000,00 € fino ad
un massimo di 1.200.000,00 €
Il budget minimo per progetto partner non può essere inferiore a 30.000,00 €.
I progetti dovranno essere conclusi in un periodo di diciotto (18) mesi
Il numero totale dei partner del progetto non deve essere superiore a cinque (5).
Le proposte di progetto devono essere presentate entro il 16 Maggio 2012, ore 16:30
Per ottenere ulteriori informazioni sulla procedura di candidatura del progetto è possibile
contattare il Segretariato Tecnico Congiunto (tel: 30-2310 024051), o l'Autorità di Gestione (tel:
030-2310 469.600).
Testo e documentazione completa
pore 210212
Pubblicata la relazione generale 2011 sull’attività dell’Unione Europea
Ogni anno la Commissione europea pubblica una relazione generale che fornisce un resoconto
delle principali iniziative e dei risultati di maggior rilievo dell'anno precedente.
Anche per il 2011 questa relazione è stata prodotta ed il testo è stato suddiviso in 5 capitoli:
■ rafforzare la governance economica nell'Unione europea (con una cronologia degli eventi e delle
decisioni principali in questo settore)
■ una crescita più decisa
■ maggiore attenzione per i cittadini UE
■ un'Unione europea più forte nel mondo
■ rafforzamento della responsabilità, dell'efficienza e della trasparenza nell'UE
Per la prima volta la relazione è disponibile anche in versione e-book ottimizzata per telefoni
cellulari o tablet.
pore 200212
Erasmus compie 25 anni e diventa “for All”
Il progetto Erasmus compie 25 anni ed il suo successo è tale che il programma sta addirittura per
raddoppiare nella formula “Erasmus for All” che riunirà tutti gli attuali programmi UE e
internazionali nel campo dell'istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport sostituendo
sette programmi esistenti e fondendoli in un unico programma. A fine gennaio il Commissario
europeo responsabile per l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, Androulla
Vassiliou, ha celebrato a Bruxelles il programma nato nel 1987 che ha permesso a 3 milioni gli
studenti di beneficiare di un periodo di studio o di collocamento lavorativo all'estero. "Erasmus è
una delle grandi riuscite dell'Unione europea: è il nostro programma più noto e più popolare" ha
detto Vassiliou. "Gli scambi Erasmus - ha spiegato - consentono agli studenti di migliorare le loro
conoscenze delle lingue straniere e di sviluppare abilità come l'adattabilità migliorando le loro
prospettive occupazionali. Esso offre inoltre agli insegnanti e al personale degli istituti di istruzione
l'opportunità di vedere come funziona l'istruzione superiore in altri paesi così da poter riportare in
patria le prassi ottimali". "Le richieste di partecipazione - continua il Commissario Vassiliou -
superano di gran lunga le risorse disponibili in diversi paesi. Questo è uno dei motivi per cui
prevediamo di estendere le opportunità di studio e di formazione all'estero nell'ambito del nuovo
programma che abbiamo proposto in tema di formazione e gioventù, Erasmus for All. Nell'anno
accademico 2011-2012 più di 250 000 studenti beneficeranno del programma Erasmus.
Attualmente è aperto il bando per il Programma Erasmus Mundo, programma di mobilità e
cooperazione nel settore dell'istruzione superiore e i cui obiettivi principali sono contribuire ad
ampliare e a migliorare le prospettive di carriera degli studenti e favorire la comprensione
interculturale tramite la cooperazione con paesi terzi, per rafforzare lo sviluppo sostenibile
dell'istruzione superiore anche in tali paesi. Chi fosse interessato a partecipare al bando, può
consultare il sito internet della Regione Valle d'Aosta, nella sezione Europa/programmi
tematici/inviti o può prendere contatto direttamente con l'Ufficio di rappresentanza della Regione
autonoma Valle d'Aosta a Bruxelles: e-mail [email protected] - tel 0032 (0) 2 2821850.
europuglia 200212
Una raccolta di buone pratiche per promuovere l’inclusione sociale
EUROCITIES - le Città per l'inclusione attiva - ha pubblicato una raccolta di buone pratiche e di
progetti innovativi realizzati all'interno delle 9 città aderenti alla rete - Birmingham, Bologna, Brno,
Copenhagen, Cracovia, Lille Metropole-Roubaix, Rotterdam, Sofia e Stoccolma - per promuovere
l'inclusione sociale.
In questa raccolta vengono presentati nove esempi innovativi di promozione dell'inclusione attiva
in un contesto urbano. L'obiettivo è di mostrare come l'innovazione sociale possa contribuire
all'inclusione attiva delle persone nella società, nonché di alimentare il più ampio dibattito sull'
innovazione sociale e l'inclusione attiva. I risultati possono anche contribuire ad agevolare lo
scambio di buone pratiche tra le città e le parti interessate a livello nazionale ed europeo.
EUROCITIES è una rete dinamica di nove città europee - Birmingham, Bologna, Brno, Copenhagen,
Cracovia, Lille-Roubaix, Rotterdam, Sofia e Stoccolma - ognuna delle quali ha istituito un
Osservatorio a cura della Autorità Locale (LAO) all'interno della propria amministrazione. Il loro
scopo è quello di condividere informazioni, promuovere l'apprendimento reciproco e svolgere
attività di ricerca in merito all'attuazione delle strategie di inclusione attiva a livello locale.
pore 200212
dall'italia
Gu 42 del 20.1: legge 10/2012 su sovraindebitamento e processo civile
LEGGE 17 febbraio 2012, n. 10 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22
dicembre 2011, n. 212, recante disposizioni urgenti in materia di composizione delle crisi da
sovraindebitamento e disciplina del processo civile.
Gu 42 del 20.1: legge 9/2012 su sovraffollamento carceri
LEGGE 17 febbraio 2012, n. 9 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge
211/2011, recante interventi urgenti per il contrasto della tensione detentiva determinata dal
sovraffollamento delle carceri.
Gu 39 16.2: assegno maternità anno 2012
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DELLA FAMIGLIA
Rivalutazione per l'anno 2012 della misura degli assegni e dei requisiti economici, ai sensi
dell'articolo 65, comma 4, della legge 23 dicembre 1998, n. 448 (assegno per il nucleo familiare
numeroso) e dell'articolo 74 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (assegno di maternità)
No all'ingresso in Comune degli assunti dalle società, obbligo di concorso
Reinternalizzare i servizi pubblici all'interno dell'ente pubblico non salva i dipendenti della
partecipata che prima gestiva quei servizi.
Nelle società partecipate dagli enti locali per la gestione di beni e servizi si sono avute, negli anni,
molte assunzioni di personale per le quali, essendo le società dei datori di lavoro privati, non si
sono esperite procedure concorsuali. Riportare ora all'interno dell'ente la gestione dei servizi
esternalizzati presenta il problema del personale di queste società partecipate. L'articolo 31 del
Dlgs 165/2011, in caso di trasferimento d'azienda, prevede una specifica tutela dei dipendenti in
servizio, ma la Corte dei Conti a Sezioni riunite, interpellata all'uopo, ha prodotto la delibera
4/CONTR/2012 con cui ritiene che i vincoli dell'accesso al lavoro dipendente nella pubblica
amministrazione deve avvenire sempre e comunque attraverso un concorso pubblico (articolo 97
della Costituzione). Allora sono tre le tipologie di dipendenti della società partecipata che vengono
coinvolti dalla questione. La prima tipologia è quella dei dipendenti che prima facevano parte
dell'ente e che sono stati trasferiti nella società partecipata a seguito del trasferimento dei sevizi.
Questo personale per entrare negli enti pubblici ha sostenuto un regolare concorso pubblico e ora
si trova in una posizione meno rischiosa, perché per lui non si pone il problema del concorso
pubblico. La seconda tipologia è rappresentata dal personale assunto direttamente dalla società
partecipata senza alcuna procedura concorsuale. I lavoratori rientranti in questa tipologia sono
quelli più a rischio, perché non sembrano esserci appigli per salvare la loro posizione. Per loro si
prospetta la risoluzione del rapporto di lavoro per giustificato motivo oggettivo, anche se resta
però da considerare la posizione che prenderà il giudice del lavoro. C'è infine la terza tipologia,
quella dei dipendenti assunti direttamente dalla società partecipata, ma dopo il superamento di
una selezione rispettosa dei principi dettati dall'articolo 35 del Dlgs 165/2011. I dubbi sul destino di
questi lavoratori non sono stati chiariti nemmeno dalla deliberazione della Corte dei Conti.
Pertanto, su di loro è conveniente avere un comportamento prudente, visto che considerarli
dipendenti pubblici appare rischioso. Certo che, considerando i vincoli in materia di riduzione
progressiva della spesa di personale, i problemi sul Patto di stabilità, il vincolo del rapporto tra
spesa di personale e spesa corrente, i nuovi ingressi sottoposti al 20%, e infine la sorte dei
dipendenti assunti dalla società senza concorso, si capisce che è praticamente impossibile pensare
per questi lavoratori la reinternalizzazione negli organici dell'ente pubblico partecipante.
Tiziano Grandelli, Mirco Zamberlan, ilsole24ore 200212
Segretari comunali, stop alla doppia maggiorazione
Si arricchisce di un nuovo episodio la lunga querelle sul rapporto tra maggiorazione di posizione dei
segretari comunali (con lo scopo di retribuire funzioni aggiuntive rispetto a quella base di
segretario) e la maggiorazione retributiva per il "riallineamento stipendiale" (ossia il
"galleggiamento" che assicura al segretario una retribuzione almeno pari a quella del dirigente
apicale).
Due anni fa il Tribunale di Pistoia, in contrasto con le posizioni dell'Aran, della Ragioneria dello
Stato e della Funzione Pubblica, aveva sentenziato che i due istituti non si influenzavano fra di loro
e, quindi, essi non si riassorbivano, ma anzi si sommavano. Tale posizione è stata poi sposata anche
dai Tribunali della Spezia, di Rimini, dell'Aquila, di Mantova. Di recente, invece, la Corte d'Appello
di Firenze, nella sentenza 160/2011, ha affermato che le percentuali di maggiorazione riconosciuta
al segretario per incarichi aggiuntivi non vada applicata sulla retribuzione di posizione già adeguata
a quella del dirigente apicale grazie al galleggiamento qualora il segretario non abbia fornito la
prova del fatto che l'incarico aggiuntivo rappresenti e abbia rappresentato un onere maggiore di
quanto non lo sia in un'altra realtà amministrativa dove l'incarico aggiuntivo non sia stato affidato.
Senza questa prova (invero, difficile da presentare) non si può applicare la maggiorazione, non
essendo dimostrato un pregiudizio concreto rapportato alla natura e all'impegno dell'incarico
aggiuntivo rispetto all'incarico di base. Poi, con una decisione che sta a metà tra la posizione
dell'Aran e della Ragioneria dello Stato e quella delle organizzazioni sindacali, il giudice di secondo
grado ha spostato la questione, passando da un piano strettamente interpretativo (che era sempre
stato preso in considerazione da entrambe le parti, fino a quel momento) ad un piano più
concreto, che attiene in sostanza all'aspetto probatorio. Al di là del merito della questione, questa
nuova tappa della querelle ci fa capire che ogni sentenza fa storia a sé e che quindi, oltre a
ragionare sulle più corrette interpretazioni, è necessario che l'ente gestisca il rapporto di lavoro in
modo equo e corretto, nel rispetto sua del lavoratore sia degli interessi della pubblica
amministrazione.
Renato Ruffini, ilsole24ore 200212
Riforma del lavoro: i sussidi saranno solo due
Il ministro del Lavoro, ieri, al quarto incontro con le parti sociali per la riforma del mercato del
lavoro, ha presentato lo schema dei futuri ammortizzatori sociali. Questi saranno solo due: quello
che prenderà il posto dell'attuale cassa integrazione (ordinaria e straordinaria) e l'indennità per la
disoccupazione involontaria.
Con l'ammortizzatore che sostituirà la cig si sosterranno i lavoratori in caso di crisi congiunturale o
in quelli di ristrutturazione (ma non nel caso di fallimenti o di chiusure di imprese). Con l'indennità
di disoccupazione si sosterranno i lavoratori che abbiano perso il posto di lavoro. Questa indennità
prenderà il posto dell'indennità di mobilità, dell'indennità di disoccupazione e dei
prepensionamenti. La sua durata dovrebbe essere commisurata agli anni di lavoro e,
probabilmente, all'età del lavoratore e ai suoi carichi familiari. Queste due forme di ammortizzatori
dovrebbero coprire tutti i lavoratori, senza distinzione di settore o di dimensione di impresa;
continueranno ad essere a base assicurativa. Si intensificheranno i controlli, però, per evitare che
vengano utilizzati "senza fine". Il ministro Fornero ha dichiarato che questi ammortizzatori si
baseranno su risorse certe ("utilizzeremo i soldi che abbiamo" ha detto Fornero) ed entrerà in
vigore non prima dell'autunno 2013, con la speranza anche che a quel tempo l'economia italiana
sia uscita fuori dal grave stato di crisi in cui si trova ora. Tra le novità emerse nell'incontro di ieri ci
sarebbe anche quella relativa ad una ricalibratura dei contributi figurativi, che non dovrebbero più
essere calibrati sulla retribuzione, bensì sull'indennità di disoccupazione. Questa ipotesi è da
confermare, ma già lascia perplesse le controparti. Emma Marcegaglia, leader di Confindustria ha
detto che, siccome tra il 2002 e il 2012 le imprese hanno pagato molto per la cig, la cigs e la
mobilità, "se ora vengono tolte alcune forme di tutela allora deve diminuire anche il costo per le
aziende". Per Raffaele Bonanni della Cisl questa ipotesi contrasterebbe con il principio della tutela
delle persone: "L'indennità di disoccupazione nel suo apice è al 60% della retribuzione mentre la
cig, sempre al suo apice, è all'80% della retribuzione. Pensate quale retrocessione si sarebbe per i
contributi figurativi dei lavoratori". Comunque, la riforma degli ammortizzatori sociali renderebbe il
loro pagamento più strettamente connesso all'effettiva partecipazione del lavoratore alle politiche
attive di formazione e rioccupazione. Spariranno invece la cassa integrazione lunga di anni, così
come i pensionamenti anticipati (che ogni anno assorbono 1,5 miliardi di spesa). Nell'incontro di
ieri si è anche parlato di riordino degli incentivi alle assunzioni e alla trasformazione dei contratti
flessibili in contratti standard. Ma queste questioni saranno approfondite nel prossimo incontro,
giovedì 23 febbraio. Nell'incontro che si terrà il 1° marzo si tratterà, invece, della flessibilità in
uscita.
Davide Colombo, ilsole24ore 210212
Decertificazione, tanti i nodi ancora da sciogliere
Dal 1° gennaio 2012 gli uffici pubblici non possono richiedere né rilasciare certificati da esibire ad
altre Pubbliche Amministrazioni né ai Gestori di Pubblici Servizi (Enel, Telecom, ACI), ciò a seguito
dell’entrata in vigore della legge di stabilità 2012, L.183/2011. Le Pubbliche Amministrazioni e i
Gestori di pubblici servizi sono infatti obbligati ad operare esclusivamente con le autodichiarazioni
prodotte dai cittadini, favorendo la decertificazione voluta dalla legge. Gli Uffici comunali dello
Stato Civile e dell’Anagrafe potranno quindi rilasciare i certificati solamente ad uso privato. Tuttavia
– come denuncia un articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore di oggi – “la norma sta facendo
aumentare giorno per giorno le richieste di informazioni da un ente pubblico all'altro, per esempio
dai Comuni alle Camere di commercio. Oggi le amministrazioni devono procurarsi direttamente le
informazioni dagli enti certificanti, o chiederle ai cittadini, che possono fornirle tramite
autocertificazione (eccetto i casi in cui l'autocertificazione è esclusa, come per il certificato di
origine di una merce, i certificati medici, sanitari, veterinari, di conformità Ce, di marchi e
brevetti)”. Per il Segretario generale Anci, Angelo Rughetti “il rischio è che invece di andare verso
una semplificazione, si vada verso una sempre più diffusa mancanza di verifica su questa marea di
autocertificazioni. L'Anci – ricorda Rughetti - ha proposto più volte la creazione di una porta di
dominio comunale, per lo scambio elettronico di informazioni tra le Pubbliche amministrazioni”. Il
problema da risolvere resta quello della comunicazione fra le banche dati a livello nazionale.
“L’Unione delle Camere di commercio si sta attrezzando: tra poco sarà disponibile un unico sito
web gestito da Infocamere per conto di tutte le Camere di commercio, da cui ogni amministrazione
potrà accedere alle informazioni delle banche dati camerali. Le Pa, tramite questo sito, potranno
verificare in via telematica le autodichiarazioni prodotte da cittadini e imprese e chiedere così i
principali prospetti camerali relativi all'impresa o alla persona che ha fatto l'autodichiarazione. Per
le pratiche indirizzate allo sportello unico per le attività produttive, le imprese possono già evitare
di presentare al Comune il certificato di iscrizione alla Camera di commercio”.
anci 200212
Patto stabilità: circolare esplicativa del Ministero Tesoro
E’ stata firmata la Circolare esplicativa n. 5/2012 della Ragioneria generale dello Stato, concernente
il Patto di stabilità interno per il triennio 2012-2014, per le Province e i Comuni con popolazione
superiore a 5.000 abitanti, disciplinato dagli articoli 30, 31 e 32 della legge 12 novembre 2011 n.
183 (Legge di stabilità 2012). Il provvedimento contiene criteri interpretativi per l’applicazione
delle nuove regole da parte degli enti locali evidenziando, in particolare, le novità previste rispetto
alle regole degli anni precedenti.
http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/CIRCOLARI/2012/Circolare-del-14-febbraio-2012-n-5.html
ancitel 150212
dalla puglia
Burp 24 del 16.2: “Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca” Proroga termini per la presentazione
delle domande
DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO CACCIA E PESCA 14 febbraio 2012, n. 16
Regolamento (CE) n. 1198/2006 Fondo Europeo per la Pesac (FEP) 2007-2013 - Delibera G.R. n.
1149/09. Approvazione e pubblicazione sul B.U.R.P. del bando regionale relativo alla Misura 3.3
“Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca” Proroga termini per la presentazione delle domande.
dal comune
Il 6 e 7 marzo si vota per eleggere i rappresentanti sindacali
Il 6 (dalle 8.00 alle 18.00) e il 7 (dalle 8.00 alle 14.00) marzo prossimi, presso l'aula Consiliare di
Palazzo Carafa, si vota per eleggere la nuova RSU. Lo scrutinio è previsto per l'8 marzo 2012.
Ricordiamo che tutti i dipendenti possono (e dovrebbero) votare e che è possibile esprimere un
massimo di due 2 preferenze: si vota scrivendo il nome e cognome dei candidati prescelti (non
troverete il nome prestampato sulla scheda).
Riportiamo (in ordine progressivo) le 5 liste con tutti i candidati:
LISTA N. 1 FP CGIL
LISTA N. 2 CSA
LISTA N. 3 UIL
LISTA N. 4 CISL
LISTA N. 5 DICCAP
Mazzotta
Franco detto
Gianfranco
Miggiano
Piergiovanni
Mazzotta
Angelo
Giumentaro
Addolorata
Allegro
Vincenzo
Maggiore
Fernando
Renisi
Claudio
Lazzari
Domenico
Sicuro
Fabio
De Iaco
Antonio
Miccoli
Cosimo detto
Enrico
Barba
Pietro
Quaranta
Raffaella
Primiceli
Antonio
Potì
Anna
Gigante
Anna
Serio
Sergio
Ciccarese
Giuseppe
Tornese
Alessandro detto
Sandro
Palumbo
Mariano
Gorgoni
Pasquale
Dadamo
Doria
Ferdinando detto Luigia
Gianpiero
Borgia
Rosalba
Elia
Daniele
Carrozza
Francesco
Brunetti
Renato
Faggiano
Rosa Maria
Arnesano
Alessandra
Brunetti
Roberto
De Cillis
Leonardo
Margiotta
Gianluca
Ponzi
Maria
Colizzi
Giuseppe
Pirrazzo
Margherita
Tondo
Giuseppe
Gallucci
Luisella
De Lucia
Vincenzo
Kotlar
Simona
Pareo
Ruggero
Mazzotta
Antonio
Scorrano
Leonardo
De Nunzio
Salvatore
Guido
Emiliana
Ultima settimana per progettare il logo “Lecce capitale europea della cultura”
Il 29 febbraio prossimo scade il termine per l'invio delle proposte grafiche per la realizzazione del
logo “Lecce capitale europea della cultura 2019”. Un'apposita commissione esaminerà gli elaborati
ricevuti, scegliendo le 5 proposte ritenute più valide a livello progettuale e più efficaci nella
comunicazione dell'iniziativa. Successivamente, queste 5 proposte saranno oggetto di un
sondaggio pubblico via internet: il logo più votato diverrà il simbolo ufficiale per rappresentare la
nostra città in quest'ardua sfida.
Per saperne di più
giurisprudenza
CdS 803/2012 su revoca assessori
Con la sentenza 803/2012 il Consiglio di Stato conferma che il riferimento a mutate esigenze
programmatiche basta a motivare la revoca degli assessori. In questa materia, infatti, il giudice
amministrativo difetta del sindacato di merito tassativamente previsto dalla legge per altre ipotesi
(cfr. art. 134 cod. proc. amm.) ed il suo controllo sull’esercizio della funzione pubblica è
condizionato dal connotato latamente politico della scelta che, pertanto, è insindacabile in sede di
legittimità, se non per profili puramente formali concernenti la violazione di specifiche disposizione
normative dettate per la nomina e la revoca degli assessori. Su questo punto, pertanto, il Consiglio
di Stato, non si discosta dalla solida posizione della giurisprudenza secondo cui gli atti di nomina e
revoca degli assessori degli enti territoriali non hanno natura politica in quanto non sono liberi
nella scelta dei fini, essendo sostanzialmente rivolti al miglioramento della compagine di ausilio al
vertice dell’ente e sottoposti alle eventuali specifiche prescrizioni dettate dalle fonti primarie e
secondarie (in particolare gli statuti degli enti medesimi).
ancitel 200212
CdS 708/2012 su verbali concorso
La carenza, nei verbali della commissione d'esame, della puntuale descrizione del prescelto modus
corrigendi non determina la nullità o la invalidità dei verbali stessi. In tal senso deve, invero,
rilevarsi che la irregolarità delle operazioni di verbalizzazione non comporta necessariamente la
illegittimità delle sottostanti operazioni valutative, atteso che non sussiste alcuna preclusione
formale o sostanziale circa la possibilità di rettificare o integrare il contenuto di un verbale in
precedenza stilato, purché, ovviamente, non sussistano elementi i quali depongano nel senso che il
contenuto del primo o del secondo verbale non sia veritiero. Nei termini di cui innanzi, occorre,
dunque che, accanto agli eventuali elementi di mera irregolarità, compaiano ulteriori elementi
sintomatici, dai quali dedurre la non corrispondenza sostanziale di quanto riportato nel processo
verbale con l'effettiva attività svolta dalla commissione.
Ilsole24ore 140212
Tar Veneto 234/2012 su permesso di costruire
Il permesso di costruire non può essere negato quando già esistano opere di urbanizzazione
primaria. E’ quanto stabilisce il Tar di Venezia nella sentenza 234/2012. Il permesso di costruire è
subordinato alla esistenza delle opere di urbanizzazione primaria, o alla previsione da parte del
Comune dell'attuazione delle stesse nel successivo triennio, ovvero all'impegno degli interessati di
procedere all'attuazione delle medesime contemporaneamente alla realizzazione dell’intervento
oggetto del permesso. La giurisprudenza, invero, si è occupata soprattutto delle ipotesi in cui le
norme di attuazione richiedevano la previa predisposizione di un piano di lottizzazione per il
rilascio del titolo edilizio, ritenendo che il permesso di costruire rilasciato in assenza di tale
adempimento non fosse da qualificare solo per questo illegittimo. E secondo il consolidato
orientamento giurisprudenziale, riecheggiato in questa pronuncia dai giudici del Tribunale
amministrativo di Venezia, ciò che occorre verificare, anche in ipotesi di previa presentazione di un
piano attuativo, è, oltre allo stato di edificazione della zona, il suo grado di urbanizzazione primaria
e secondaria, in relazione all'adeguatezza e fruibilità delle opere di urbanizzazione medesime, a
fronte della consistenza dell’intervento stesso e dell'incremento del carico urbanistico da questo
discendente.
Ancitel 200212
fuorisacco
Omaggio a “l’usignolo d’Italia”, Tito Schipa
IL 24, 25 e 26 febbraio la Stagione Lirica di Lecce dedica un grande omaggio all’illustre Tito Schipa,
con “L’elisir d’amore” di Donizetti, melodramma giocoso in due atti, la cui aria “Una furtiva lacrima”
ha reso il tenore celebre nel mondo. L’Opera va in scena nel Teatro Politeama Greco, con la regia di
Tito Schipa Jr., e sotto la direzione di David Agiman; la scenografia è affidata agli studenti
dell'Accademia di Belle Arti di Lecce. Il cast vedrà protagonisti, tra gli altri, i vincitori del "Concorso
Tito Schipa" svoltosi a dicembre. Info: www.politeamagreco.it; tel. 0832.241468.
“Il tempo del ritorno”. Le cromìe fluorescenti di Gianfranco Langatta
Apre i battenti presso il Castello Carlo V il nuovo progetto d’arte “Il tempo del ritorno”, con le opere
del leccese Gianfranco Langatta “Pagine sparse”. In esposizione nove opere del 1977 caratterizzate
da una forte teatralità che spesso travalica la dimensione della tela, come accadde con la
memorabile “strisciata di colore” realizzata a Roma tra Campo de' Fiori e Piazza Navona; degno di
nota anche l’uso di particolari cromìe fluorescenti. L’autore, attivo per lungo tempo tra Roma e
New York , è scomparso in Brasile nel dicembre del 2010. La mostra si chiude il 6 marzo.
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Nel dubbio, togli. Togli sempre. Cominciando dagli aggettivi
Carlo Fruttero, (1926 –2012), scrittore e traduttore.
accadde oggi
nel 1495 re Carlo VIII di Francia entra a Napoli, reclamandone il dominio;
nel 1931 viene varata la Amerigo Vespucci: il veliero è tuttora utilizzato per l'addestramento
degli allievi dell'Accademia Navale di Livorno.
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a cura dell'ufficio documentazione del settore “politiche comunitarie”
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marco laudisa – laura starace
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