qualità... che sfida il tempo

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qualità... che sfida il tempo
qualità...
che sfida il tempo
qualità...
qualità...che sfida il tempo
che sfida il tempo
qualità...
che sfida il tempo
qualità... che sfida il tempo
Il mondo sta cambiando a una
velocità siderale. I gusti sono in
continua mutazione. La rete ha
scardinato le leggi di mercato.
Oggi le parole chiave sono:
prosumer, impollinazione,
crowdsourcing, partecipazione,
social network, empatia,
user generated content…
parole che fino a qualche anno fa
non facevano parte dell’alfabeto
del business.
Non esiste più un unico mercato di
massa, ma masse di mercati di
nicchia.
Tutto sta cambiando.
Anche le vecchie parole
assumono oggi nuovi significati.
IL LUSSO OGGI SIGNIFICA ‘ALTRO’
Il lusso non è più legato a prodotti costosi o
a status symbol.
Oggi il lusso è soggettivo. è diverso da persona
a persona. Un tempo il bene di lusso veniva
spiegato basandosi esclusivamente sul
prodotto.
Oggi il lusso è fondato sull’esperienza, su
come quel bene e quel servizio è vissuto dalle
persone e non più sulle caratteristiche o sul
prezzo.
Oggi il lusso è un verbo. Il lusso è parola attiva,
non è più qualcosa che viene pensato, prodotto
e venduto sul mercato. Quello che ora conta
è il sensuale, meraviglioso feeling che le
persone cercano da un prodotto di lusso.
Oggi il lusso è personalizzazione, è
l’impressione di avere qualcosa che è stato
realizzato solo per te.
Quindi lusso non è più ostentazione, distinzione
e puro narcisismo, bensì esperienza unica,
intensa, discreta e basata su valori condivisi.
IL TARGET ORMAI NON ESISTE PIÙ
Oggi concetti come consumatore, cluster,
target da colpire, sono ormai obsoleti e ‘fuori
corso’. Nel 2007 Time magazine ha eletto
persona dell’anno ‘YOU’, ovvero tutti coloro
che si esprimono pubblicamente attraverso
testi, video e podcast audio e che stanno
condizionando fortemente non solo i media e
l’informazione, ma anche le decisioni aziendali.
Oggi sono le persone che con i propri
comportamenti, le loro mutazioni e la loro
creatività influenzano, ispirano e influiscono
fortemente sulle scelte delle multinazionali.
IN UNO SCENARIO SEMPRE PIÙ RAPIDO
E GLOBALE È TEMPO ANCHE DI
RIPENSARE AL MADE IN ITALY.
Il concetto di made in italy ha, in molti casi,
perso il suo senso, quantomeno letterale. La
politica della delocalizzazione industriale è
purtroppo una pratica diffusa e praticata dalla
gran parte delle aziende italiane.
Il made in italy in alcuni casi rimane ancora
figlio degli anni ‘80, legato a vecchi stereotipi,
agli status symbol, all’ostentazione e
all’edonismo fine a se stesso.
In questo contesto nasce ITALIA
INDEPENDENT. La vision, la mission e la
“filosofia”di Italia Independent sono, in gran
parte, contenuti nel proprio nome.
L’Italia non è solo il luogo dove opera e risiede
l’azienda, ma è anche il principale luogo
ispiratore e motore del progetto-azienda Italia
Independent.I progetti di I-I sono ideati,
concepiti, realizzati e interamente prodotti
all’interno dei confini italici.
I.I. è un progetto che nasce dall’urgenza di
aggiornare il made in italy, di fare un reload al
made in italy, di dare vita a un MADE IN ITALY
2.0
Con questo claim e questa filosofia non si
vuole rinnegare il lavoro più che ventennale
compiuto da chi ha costruito il made in italy.
Desideriamo aggiornarlo. Metterlo al passo
con i tempi.Uscire dagli stereotipi e sintonizzarsi
con il mondo globale che si muove
rapidamente.
ITALIA INDEPENDENT
si propone di realizzare “personal belongings”:
oggetti unici e innovativi, espressione diretta
dell’esperienze e dei gusti delle persone
indipendenti.
L’INDIPENDENTE è un uomo libero, è colui
che non ha timore di essere se stesso: è un
beauty seeker, sceglie la “bellezza” a
prescindere da griffe, marche etc..
L’INDIPENDENTE rifiuta l’omologazione di
massa, anzi utilizza la propria creatività e fantasia
per mixare stili diversi e si rende riconoscibile
attraverso dettagli.
L’INDIPENDENTE è un passionale, non è
indifferente alla realtà che lo circonda, ma la
osserva e ne coglie i frammenti più rilevanti.
L’INDIPENDENZA è quindi un mindset.
Trascende l’età, la nazionalità, la cultura, la
religione, il sesso.
Stile, qualità e artigianalità - i tre capisaldi del
m.i.I. - non sono piu’ sufficienti per emergere
in questo nuovo contesto.
È necessario fare un reload: ricaricare i concetti
per acquisire informazioni aggiornate.
È necessaria continuità e miglioramento, ma
anche rottura rispetto al passato.
AGGIUNGERE INNOVAZIONE ALLA
TRADIZIONE
Per la persona indipendente la qualità non
basta. Un prodotto o un marchio oggi è
percepito come nuovo solo se ha una forte
innovazione nel concetto, nei materiali, nella
funzionalità. Ferma restando la reale italianità.
Per Italia Independent l’innovazione consiste
nell’utilizzare nuovi materiali quali il kevlar, la
cordura di DuPont, il Goretex o il carbonio
insieme a tessuti “nobili” come il cashmere di
Loro Piana o il lino per realizzare delle
interpretazioni di prodotti classici.
Da qui è nato il tuxedo jacket in cordura, il
vaso in tessuto, la borsa in kevlar, gli occhiali
in carbonio.
INNESTARE VELOCITÀ
ALL’ARTIGIANALITÀ
Italia Independent crede nel made in italy inteso
come cura nei dettagli, qualità, stile, semplicità
e processi produttivi artigianali.
Per questo lavoriamo con piccole e medie
aziende e artigiani che eccellono nella loro
categoria: Arfango per la scarpe fatte a mano,
sartoria Sartena per il taglio delle giacche e
dei vestiti, la camiceria Finamore di Napoli per
il quattro bottoni I-I.
Ma a questa cura e artigianalità va associata
la rapidità e la capillarità che oggi solo la rete
può dare.
Tutti i prodotti Italia Independent saranno venduti
prevalentemente in rete sul sito
www.italiaindependent.com e in pochi
selezionati fashion store partner del progetto
I-I (Barneys a New York, Colette a Parigi, Corso
Como 10 e Biffi a Milano, Luisa Via Roma a
Firenze).
DALLA COLLEZIONE AI PEZZI UNICI
Il made in italy si porta dietro una serie di retaggi
anni ’80: la collezione, lo status symbol, il total
look e la griffe.
Italia Independent vuole essere libera di operare
e indipendente da certe costrizioni o simboli
senza più significato.
Italia Independent non è obbligata a presentare
ogni 4-6 mesi collezioni stagionali; preferisce
invece parlare di no season e introdurre nuovi
pezzi unici quando questi siano davvero
innovativi e originali.Il concetto di pezzo unico
è legato principalmente alle modalità di
realizzazione artigianale dei prodotti I-I.
ABBINARE LA CONTAMINAZIONE ALLO
STILE.
Molto è già stato detto e fatto. La vera creatività
oggi sta nel remixare esperienze e stili differenti.
Nel caso di Italia Independent l’associazione
di materiali di origine diversa e la fusione di
tradizione e innovazione rappresentano la
filosofia e il valore principale del progetto.
Uno dei temi ricorrenti tra i pezzi unici I-I è
quello di reinterpretare con stile un capo
d’abbigliamento o un’icona riconoscibile: da
qui deriva il progetto di realizzare un classico
blazer in felpa oppure il candelabro in carbonio.
Contaminazione significa anche distribuire la
propria visione su diversi mercati,
dall’abbigliamento all’home decor, dagli occhiali
alle auto. Italia Independent è un marchio
nomade e dinamico, libero e indipendente
dalle costrizioni merceologiche.
SOSTITUIRE LA NATURALE
IMPERFEZIONE ALLA SOPORIFERA
(E SPESSO SIMULATA) ECCELLENZA
Siamo umani. Siamo una forza. Perché siamo
naturali. E quindi imperfetti.
Basta con la qualità totale vista come concetto
guida di un prodotto. Le persone indipendenti
riconoscono un plus nella naturalità e nella
congenita imperfezione.
I prodotti I-I per i materiali utilizzati e per il
processo produttivo artigianale saranno diversi
l’uno dall’altro, ognuno con piccole imperfezioni
- il più delle volte impercettibili - e per questo
unici. Tutti gli occhiali fluo sono colorati
interamente a mano, questo li rende realmente
unici.
Le persone indipendenti non sono perfette, e
perciò preferiscono circondarsi di cose uniche
e imperfette che rappresentino la loro
complessa identità.
PASSARE DALLO STATUS SYMBOL AL
“ME UNIQUE SYMBOL”
La persona indipendente rifiuta l’omologazione
di massa e non ha bisogno di prodotti o feticci
come segnali di riconoscimento da ostentare,
ma si circonda di cose belle e intense per
condividerne i valori, estetici e simbolici.
Senza alcuna smania d’ostentazione. Il fine
ultimo è il raggiungimento di una soddisfazione
intima e profonda, una gratificazione concreta.
DALL’AZIENDA DI PRODOTTI DI MODA A
UN MARCHIO DI PROGETTI DI STILE
Per tutte le caratteristiche distintive che abbiamo
elencato e che differenziano Italia Independent
da altri marchi e aziende operanti sul mercato.
Questo significa da una parte essere
indipendenti e liberi dalle costrizioni
merceologiche e di categorie e dall’“obbligo”
di presentare collezioni stagionali, dall’altra
significa lavorare su dei progetti realizzati e
disegnati all’interno di Italia Independent, e
lavorare poi con aziende italiane che
rappresentano l’eccellenza nella categorie in
cui operano.
Quest’approccio significa anche una modalità
nuova di lavorare che parte dall’idea, alla ricerca
dei materiali e successivamente
all’individuazione del fornitore giusto, il tutto
con un continuo monitoraggio e controllo del
processo da parte di Italia Independent.
DALLE CAMPAGNE PUBBLICITARIE AL
BLOG
Anche la comunicazione di I-I, di conseguenza,
è destinata a differenziarsi rispetto ai suoi
competitor, in linea con i profondi cambiamenti
che il mondo del business e la società dei
consumi hanno attraversato in questi ultimi
anni. I-I non fa campagne pubblicitarie above
the line.
Preferisce invece utilizzare la rete e il proprio
blog, contenuto all’interno del sito, per
concentrare tutta l’informazione e
comunicazione sulla propria attività.
Consapevoli del fatto che oggi sono le persone
che con i propri comportamenti, le loro
mutazioni e la loro creatività influenzano, ispirano
e influiscono fortemente sulle scelte delle
aziende, abbiamo aperto, attraverso il blog,
uno spazio libero di comunicazione con le
persone indipendenti: non solo acquirenti dei
pezzi unici I-I, ma anche persone che utilizzano
lo spazio del blog per esprimere le loro opinioni.
Nel blog non parliamo solo delle attività di I-I
ma anche di economia, mercato, globalità,
marketing, architettura, arte, costume,
artigianato, web 2.0, futuro sostenibile, materiali,
politica, Cina, abbigliamento…Gli utenti del
blog vengono coinvolti direttamente nella fase
dell’ideazione dei pezzi unici e della
presentazione sul mercato.
Italia Independent è quindi una sfida.
Una sfida al mercato, alle convenzioni
e ai vetusti stereotipi.
Be independent.
Italia Independent: made in Italy 2.0
BORSALINO & ITALIA INDEPENDENT
UNA NUOVA PRESTIGIOSA
COLLABORAZIONE A PITTI UOMO 2009
Borsalino & Italia Independent: la freschezza
della novità che non dimentica l’esperienza
della tradizione.
Borsalino vuol dire Cappello da oltre 150 anni,
150 anni di storia e tradizione, ma soprattutto
di stile mai tramontato che lo hanno reso
protagonista dell’eleganza firmata Made in Italy.
Italia Independent, giovane marchio di progetti
di stile fondato da Lapo Elkann, capace di
fondere insieme tradizione e innovazione,
eleganza classica e stile contemporaneo,
unendo il saper fare del Made in Italy con
materiali e tessuti tecnici, innovativi e versatili.
Due realtà, due aziende, due brand unite da
un progetto che vede il cappello come opera
d'arte, manufatto prezioso e frutto di una
sapiente e centenaria artigianalità che si sposa
con l’approccio e lo stile contemporaneo.
In occasione di Pitti Uomo 2009, Borsalino e
Italia Independent presenteranno tre speciali
modelli “Borsalino fatto a mano per Italia
Independent”.
Il primo è un cappello in feltro la cui lavorazione
dura sette settimane e raggiunge la perfezione
solo dopo 72 passaggi, ripiegabile
all'occorrenza nella tasca e poi nuovamente
indossato senza difetto alcuno. Il modello è
disponibile in svariati e freschi abbinamenti
cromatici blu klein e azzurro, marrone e viola,
lavanda e rosso lampone. Il secondo modello
è realizzato in Cordura®, lo stesso materiale
usato per il tuxedo jacket di Italia Independent;
ed infine il terzo modello utlizza un pannolana
con fantasie, realizzate in esclusiva per I-I,
ispirate dallo stile grunge di Seattle e dal
peacoat I-I.
"Una delle prerogative di Italia Independent è
quella di reinterpretare le icone d'abbigliamento
e renderle più vicine allo stile contemporaneo.
Lo abbiamo già fatto con la giacca da smoking,
con il doppiopetto e con il piumino" racconta
Lapo Elkann "Oggi per me è un onore poter
collaborare con un marchio di stile storico e
globale come Borsalino. Con questa
operazione il nostro comune obiettivo è quello
di trasformare un'icona evergreen dell'eleganza
in un nuovo oggetto di culto anche per le
generazioni più giovani".
“In passato abbiamo creato generazioni di stile,
oggi creiamo lo stile delle nuove generazioni
-aggiunge Roberto Gallo AD e Presidente della
Borsalino - ed è questo uno dei motivi principali
che ci ha spinto verso la partnership con Italia
Independent, la loro capacità di unire passato
presente e futuro mantenendo elevata la qualità
e l’eleganza del prodotto.”
I SEGRETI DEL FELTRO E I MAESTRI
BORSALINO
I cultori del cappello dicono di Giuseppe
Borsalino: “Le sue erano le più abili mani da
cappellaio che si fossero mai viste.”
Cappelli pregiati, lavorati rigorosamente a mano
con i materiali migliori. Il ciclo produttivo del
feltro si è sviluppato nel tempo, ma l’artigianalità
è ancora quella degli inizi. Il vero segreto dei
“Borsalino” sta nelle mani di chi lo produce,
perché il feltro parla nelle mani, mani forti e al
tempo stesso sensibilissime, capaci non solo
di sentire le minime imperfezioni, ma anche di
riconoscere al tatto la qualità e il tipo di pelo.
Ecco come nasce un vero Borsalino… dalla
soffiatura alla spedizione:
Soffiatura: è l’avvio della produzione del vero
Borsalino che permette di definire la qualità
del melangio e quindi del futuro cappello. Il
cappello è prodotto in varie qualità di pelo:
garenne, lepre, coniglio, e rat mousquet. Il
pelo viene mescolato e soffiato in una speciale
macchina, chiamata appunto soffiatrice.
Imbastitura: Il secondo passaggio è
l’imbastitura. Il processo avviene tramite
macchine “imbastitrici”. Per mezzo di un
processo d’aspirazione, il pelo in caduta si
attacca al cono che rotea all’interno di una
campana e viene fissato definitivamente grazie
a un getto di acqua calda.
Prefollatura: Una volta formata la campana
di feltro, si procede a un primo rafforzamento
tramite le “gheise” e “rollettine”. Queste
macchine, sfruttando il movimento meccanico,
permettono alle fibre di saldarsi efficacemente
tra di loro e quindi di ottenere un feltro più
compatto.
Visitaggio: in questa fase ogni cloche viene
sottoposta a un accurato controllo per scoprire
eventuali difetti. Le cloche che non rispondono
ai rigorosi criteri di qualità vengono scartate e
non più riutilizzate.
Bagnaggio: Si procede quindi alla prima
riduzione della misura della Cloche tramite il
bagnaggio.
Follatura: Le Cloche vengono ridotte
ulteriormente e raggiungono le dimensioni
desiderate grazie a un passaggio attraverso
tre differenti macchine. (Per feltri particolarmente
pesanti si utilizza una speciale apparecchiatura
detta follone a martelli, la quale sintetizza in
un'unica operazione i passaggi nelle follatrici.)
Assemblaggio Bollette: Dopo l’asciugatura,
i feltri vengono passati nel “Magazzino in bianco”
in cui avviene l’assemblaggio e la suddivisione
per qualità e colore.
Tintura: Si passa quindi alla tintura dei feltri,
che viene eseguita in macchine a pressione
atmosferica, alla temperatura di ebollizione, in
un tempo variabile dai 90 ai 240 minuti in base
al peso dei feltri.
Macchinette - Apprettature - Sbridaggio
Dopo la tintura, i feltri passano alle macchinette
per un’ulteriore fase di riduzione delle
dimensioni, con un processo analogo a quello
del bagnaggio. Si procede quindi
all’apprettatura per mezzo di una sostanza
naturale (gommalacca) e al cosiddetto
sbridaggio, cioè alla prima informatura.
Informatura Scotti: In questo passaggio al
feltro vengono date la forma e la misura
desiderate per mezzo di calchi in alluminio
posizionati in una macchina funzionante a
vapore e ad aria compressa.
Pomiciatura - Informatura di Seconda
Queste fasi consentono al cappello il
raggiungimento di quella qualità eccelsa che
distingue un Borsalino da un normale cappello.
Nella pomiciatura viene lavorata la superficie
del feltro attraverso macchine speciali e
particolari carte smerigliate (in alcuni casi viene
usata anche la pelle di pescecane).
Nell’informatura di seconda, invece, viene data
la forma definitiva alla cloche.
Visitaggio: Nel visitaggio il feltro viene
sottoposto ad un ulteriore controllo, appunto
visitato, per rilevare eventuali difetti sfuggiti in
precedenza.
Bridaggio: Il bridaggio consente al feltro,
grazie a una speciale apparecchiatura, di
essere preparato per ricevere la forma definitiva
del cerchio.
Finissaggio: Questa è la fase finale che
racchiude gli ultimi passaggi: guarnizione,
cucitura della fodera, cucitura del marocchino,
cucitura del canneté, applicazione di altri
accessori eventualmente richiesti dal cliente,
stiratura, ulteriore visitaggio, collaudo finale,
imballo e spedizione.
Tutto questo ciclo ha una durata media di
circa sette settimane.
Nomen omen dicevano i latini, il destino e la
natura di “care label” sono racchiusi nel suo
nome.
CARE come cura,attenzione e rispetto.
CURA della ricerca della qualità del denim
cimosato e degli altri materiali utilizzati.
ATTENZIONE per il dettaglio e per l'impatto
ambientale.
RISPETTO nei confronti del processo di
lavorazione, verso i partner produttivi e,
specialmente, verso l'acquirente finale che,
attraverso l'utilizzo nel tempo, modellerà il jeans
sul proprio corpo rendendolo unico.
In alcuni modelli della collezione, la label, cioè
l'etichetta retrocinta (Paper Patch) è "vergine";
il marchio Care Label si rende visibile solo a
seguito dell'uso prolungato o dopo il lavaggio.
SONO JEANS CHE NON HANNO BISOGNO
DI UN'ETICHETTA PER AVERE UNA PROPRIA
IDENTITÀ.
Quindi Care label è inteso sia come
"marchio attento"sia come "etichetta di
manutenzione/lavorazione"per evidenziare la
qualità dei materiali e della realizzazione.
Il cimosato è il vero denim originale prodotto
sui vecchi telai a navetta; il colore della cimosa
è riportato come segno identificativo nella tasca
posteriore del jeans e sul quinto taschino.
I bottoni, in puro rame, con l'uso e l'ossidazione
cambiano colore e scoprono il logo della
"family" ovvero il tipo di jeans, a cui
appartengono.
Dettagli, dicevamo. Come il pendente porta
iPod in denim ricamato, le stampe interne
stampate in serigrafia e che contengono la
password per accedere al blog di Care Label,
oppure l'originale scatola che contiene i jeans.
STILE, PASSIONE, PROFESSIONALITÀ,
ESPERIENZA, CREATIVITÀ, CURA E RISPETTO
sono le parole chiave che identificano Care
Label.
Per questo ci piace parlare di European Way
of Denim; un percorso che miscela passato
e innovazione, stile classico e tagli
contemporanei, artigianalità nella lavorazione
e creatività nelle soluzioni.
Il nuovo vecchio mondo del denim è ideato,
disegnato, prodotto e lavato interamente in
Italia. Quindi Care è anche recupero e
valorizzazione di quel "saper fare" e
professionalità di cui l'Italia è piena.
CON CARE LABEL IL JEANS DIVENTA CIÒ
CHE È.
Il jeans Care Label nasce con l'obiettivo di far
vivere l'esperienza personalizzata del denim.
Chi indossa i Care Label non è un semplice
consumatore, bensì l'ultimo e il più importante
anello della catena produttiva del valore.
EUROPEANDENIMLINE
European denim line significa passione per il
jeans ed esperienza internazionale da quasi
vent'anni, quella di Leopoldo Durante e del
suo team di lavoro.
Il progetto Care Label è reso possibile anche
dai partner, che,con entusiasmo, hanno voluto
condividere i valori e le intenzioni del progetto.
Come Enrico Gallo della Torinonovantuno che,
oltre ad occuparsi della distribuzione, ha messo
a disposizione il suo know how strategico per
il progetto e Lapo Elkann che con la sua
passione per la qualità e l'artigianalità si è
entusiasmato per i concetti e per lo stile Care
Label.
TESSUTI/CIMOSATI
La cimosa red/blue certifica l'originalità di Care
Label.
Nella versione dry indaco o destroyed bull
sono realizzati i capostipiti dell'idea di cultoamore che è alla base dei nostri jeans.
Oltre alla versione black con cui è realizzato
anche il progetto AMFAR, la white in indaco
vegetale ed our flag con il tricolore italiano.
C’era una volta Pantofola d’Oro, un marchio artigianale, convinto che
il prodotto avesse un’anima, che la qualità fosse il suo vero fondamento,
capace di parlare al cuore dei più grandi atleti e campioni.
Quel marchio c’è ancora, si chiama Pantofola d’Oro ed è divenuto leggenda
perché nella sostanza non è mai cambiato: stessa dedizione, stessa voglia
di interpretare, anno dopo anno, i sentimenti del proprio tempo.
L’ultima collezione si chiama “PDO1”, frutto della
collaborazione con Lapo Elkann recentemente entrato a
far parte nell’advisory board.
Non proprio un caso, dal momento che il prodotto di
punta della collezione è la “Allenamento ‘66”, evoluzione
del modello omonimo, così chiamata nel 1966 da John
Charles, bomber bianconero e pupillo dell’avvocato Agnelli.
Una sinergia che si è concretizzata su tutti i fronti: in
termini di prodotto, con Italia Independent, e in termini
di comunicazione, con Independent Ideas. La factory
creativa si è occupata del progetto complessivo di rebranding, rivisitando l’heritage e gli aneddoti più
significativi e poetici della storia del brand.
Come quello di Emidio Lazzarini, storico fondatore di Pantofola d’Oro, che amava regalare una polo in
coordinato ai giocatori che indossavano le sue scarpe. Una tradizione rivitalizzata in una speciale linea
di Polo , proposte singolarmente o in abbinata alla scarpa, disponibili a partire dalla primavera estate
2009.
Accanto all’antica bottega, il primo monomarca
Nella splendida cornice del centro storico di Ascoli, una location
carica di significato. A pochi passi dall’ubicazione dell'antica
bottega aperta dai Lazzarini nel 1886, in un affascinante palazzo
d’epoca, si trova il concept store di Pantofola d'Oro.
All’interno, i nuovi modelli uomo e donna Pantofola d’Oro
1886 e Pantofola d’Oro Sport mentre per i più piccoli sono
disponibili le versioni “mignon” by Pantofolina.
Servizio post-vendita
Sostituzione delle suole Pantofola d’Oro
La risuolatura viene effettuata nei nostri laboratori artigianali di Ascoli Piceno. Per usufruire di
questo servizio è sufficiente riconsegnare le scarpe al rivenditore autorizzato. Le stesse, risuolate,
potranno essere ritirate dopo 20 giorni. Il costo dell'intervento varia a seconda del tipo di suola
utilizzata. È inoltre possibile acquistare soltanto le suole, sia in cuoio sia in gomma, nel caso si
preferisca far effettuare il lavoro al proprio calzolaio di fiducia.
Scarpe su misura, oggi
Qualità, tradizione, materiali pregiati, sapienza artigiana
"Su misura" è sinonimo di qualità, tradizione, materiali pregiati, sapienza
artigiana. Il marchio Pantofola d’Oro è sinonimo di tutti questi valori. E oggi
li ripropone in una formula nuova, vincente e caratterizzante per chi la sceglie.
Qualità unica e garantita
Ogni Pantofola d'Oro è acconpagnata da un certificato di garanzia e unicità
Questo Certificato garantisce l’acquisto di un’autentica Pantofola d’Oro. Ogni scarpa
viene realizzata rigorosamente a mano, come vuole la nostra secolare tradizione. Le
piccole differenze che si possono riscontrare, anche tra gli esemplari di uno stesso paio,
non sono da considerarsi imperfezioni, bensì testimonianze dell’unicità di questa
calzatura che racchiude in sé tutte le caratteristiche dell’opera d’arte.