Quindici danzatori nella spirale del gesto e dell

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Quindici danzatori nella spirale del gesto e dell
COMUNICATO STAMPA
Bolzano, 18 luglio 2015
Quindici danzatori nella spirale del gesto e dell’accumulo: l’astro
della coreografia francese Rachid Ouramdane per la prima volta
a Bolzano Danza martedì 21 luglio 2015
BOLZANO – Per la prima volta a Bolzano Danza, l’astro della coreografia francese Rachid
Ouramndane presenta al Teatro Comunale il suo nuovissimo Tenir le temps, lavoro per quindici
interpreti della sua compagnia L’A. su musica originale del compositore Jean-Baptiste Julien.
Teatro Comunale, Sala Grande, 21 luglio h 21. A seguire incontro con il coreografo nel
foyer del Teatro.
Quarantaquattrenne coreografo di origini algerine, Ouramdane ha sempre articolato i suoi lavori
intorno a temi politici convinto che il danzare sia un modo per ancorarsi al mondo. Chiamato a
creare per grandi ensemble dal 2013 ha cambiato linea poetica con POLICES ! (lavoro per 13
ragazzi e 24 adulti) e Tout autour (per 24 danzatori del Ballet de l’Opéra de Lyon), lavori che
hanno incrociato una scrittura coreografia che riposa su dei principi di accumulo. Non si esime il
nuovissimo Tenir le temps, nato per la sua compagnia L.A., lavoro che ha debuttato l’1 luglio al
Festival di Montpellier e che Bolzano Danza accoglie in prima italiana.
“Se la pratica dell’accumulo - dichiara Ouramdane - appare ciclicamente nella storia dell’arte,
ogni volta esamina nuove forme con delle risonanze politiche differenti. Immagino in Tenir le
temps di sottomettere quindici interpreti a una meccanica che li supera fatta di azioni ritmate,
d’effetti di movimento ‘a domino’, di valanghe e reazioni a catena. Al limite della saturazione”.
Un lavoro sull’urgenza della saturazione del mondo quello che Rachid Ouramdane ha creato sul
ritmo ripetitivo della partitura originale per pianoforte e altri strumenti del compositore JeanBaptiste Julien. I corpi dei danzatori si muovono in un gigantesco carillon, si evitano, si toccano,
accelerano, saltano, fuggono in un continuo gioco di sincronizzazione tra densità e vuoto.
Vivono sottomessi da un certa ‘meccanica’ che li trascende.
“L’incontro della scrittura ripetitiva del compositore Julien - spiega ancora Ouramdane - con la
mia personale scrittura fatta di debordamenti sarà il tentativo di investire una temporalità
‘precipitata’. Questo caos scenico porterà a una riflessione: chi mantiene il controllo nella
velocità della società di oggi?
Tra le fonti del lavoro il film sperimentale svizzero di Peter Fischli e David Weiss (1988) Le
cours des choses, nel quale gli eventi si susseguono per ‘effetto domino’: un’esplosione fa
ruotare un pneumatico, che colpisce un bancale, che a sua volta fa rovesciare una bottiglia di
acido.
Precede lo spettacolo di Rachid Ouramdane il secondo appuntamento di Anticorpi Explo, con la
coreografa Mara Cassiani. Dopo il successo ottenuto alla scorsa edizione del Festival con Uno
su Uno, Cassiani torna con un nuovo progetto artistico dal titolo Europa. Artista formatasi con il
Teatro Valdoca e la Societas Raffaello Sanzio, Cassiani fonda la sua ricerca su nuove
iconografie, riti e linguaggi che scaturiscono dall’impatto con i nuovi media. Per Europa – dal
nome della sesta luna del pianeta Giove – avvia un’indagine sulle aspettative di vita e sul
rapporto corpo/spazio. Immerso nel buio il suo corpo rifrange le luci che lo circondano, disegna
lo spazio, pulsa e espande il suo ‘essere vivente’ all’ambiente circostante. Umanizzare e
infondere vitalità è il suo ruolo. Teatro Studio, 21 luglio, h 20
Rachid Ouramdane
Dopo il diploma al CNDC di Angers nel 1992 si lancia nella carriera di interprete con
Emmanuelle Huynh, Odile Duboc, Hervé Robbe, Meg Stuart, Christian Rizzo, Alain Buffard e
Julie Nioche con cui co-dirige dal 1996 al 2007 la compagnia Fin Novembre. Nel 2007 fonda la
compagnia L’A. con la quale, attraverso un minuzioso lavoro di raccolta di testimonianze tenta
di contribuire attivamente al dibattito sociale. Ouramdane crea il solo autobiografico Loin…
(2008), poi di ritorno da un viaggio in Brasile Des Témoins ordinaires (2009); da un viaggio in
Cina Sfumato (2012). Nel 2014 crea Tout autour per 24 ballerini del Ballet de l’Opéra de Lyon.
Nel 2005 è stato ‘Artista associato’ alla Bonlieu Scène Nationale d’Annency e dal 2010 al
Théâtre de la Ville di Parigi.
Jean-Baptiste Julien
Dopo il tranining professionale in pianoforte e contrabbasso, si dedica al free jazz e
all’improvvisazione musicale, in particolare con il gruppo Palo Alto. Parallelamente insegna
armonia, composizione e conduce workshop d’orchestra al Caen Jazz Action. Crea due album
e compone colonne sonore per diversi film. Pratica free music con Seijiro Marayama, Patrice
Grente, Deborah Lennie-Bisson. Dal 2009 lavora per L’A./Rachid Ouramdane.
www.bolzanodanza.it