Su «Dossier» i leader che fanno la differenza

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Su «Dossier» i leader che fanno la differenza
36 Speciale editoria
a cura di Arcus Multimedia
IN EDICOLA CON «IL GIORNALE»
Su «Dossier» i leader
che fanno la differenza
Gli uomini, le idee, le imprese che rendono grande il nostro Paese
La risposta alla demagogia da chi ha preferito il fare alle parole
A sinistra, Luca Zaia,
governatore della
Regione Veneto.
Qui in basso, Roberto Zuccato,
presidente di Confindustria
Veneto. Nella foto a destra,
l’avvocato Marco De Bellis
di Maria Elena Golfarelli
Imprenditori, professionisti,
uomini di cultura ed esponenti
delleistituzioni.Sonoquestiileader che attraverso Dossier, in edicola a dicembre, raccontano il sistema Paese.
Dossier, la voce del gotha dell’economia e della politica italiana, nell’ultima edizione dell’annoraccontaicasiimprenditoriali
più significativi del 2013. Abbiamo interpellato gli uomini e le
donne simbolo del «fare impresa». Protagonisti dell’economia
italiana che lottano ogni giorno
per affermarsi sul mercato. Capitani d’industria che esprimono i
propri pareri senza perdersi in
inutili demagogie, mossi dalla
convinzionecheilfuturodell’Italia necessita di certezza, di punti
fermi.
Un pragmatismo che, come ci
insegna la nostra storia, salva le
aziende dall’immobilismo della
burocraziaedellelungagginidella Pubblica amministrazione.
Dossierevidenzialeconnessioni ele integrazioni strategiche tra
cultura economica e cultura dellalegalità.Dallesuepagineparlano avvocati, tributaristi, docenti
di diritto. Sono gli esponenti del-
l’universo giuridico a cui Dossier
dà la possibilità d’esprimersi.
Sullarivistaemergequantoitemi del diritto e del fisco siano
quanto mai vitali per lo sviluppo
di un’Italia che desidera restare
al centro delle dinamiche economiche globali. Uno spazio libero
da dogmi rivolto al confronto tra
le menti più brillanti e produttive
Sabato 14 dicembre 2013 il Giornale
delPaese.Spazioancheaitemilegati alle politiche sanitarie. Anche in questo numero la direzione di Raffaele Costa, essendo stato uno dei più eccellenti ministri
della Sanità della Repubblica italiana, è una garanzia.
Interpelliamo la gestione virtuosadelsistemasanitario,perrestituire dignità a tutti quegli operatori messi in ombra dai casi di
malasanità che ricoprono le primepaginedeigiornali.Analizziamo le prospettive di sviluppo del
settore, sia in termini economici
che scientifici. Fondamentali le
parolediFernandoZilio,neopresidente di Unioncamere Veneto,
cuièdedicatalacopertina.«Dobbiamo ridare progressivamente
fiduciaainostriimprenditori»,dichiara Zilio. Dare una risposta
concretaalleesigenzedeltessuto
produttivo. È questa la sfida, il
monito che i leader di Dossier
esprimono a voce alta. Un monito posto al centro della politica
del governatore del Veneto, Luca
Zaia,icuipianivengonoanalizzati nei reportage della nuova edizione.
A intervenire è anche Roberto
Zuccato,presidentediConfindustriaVeneto,cherimarcal’imprescindibilesfidadellosviluppo internazionale per le nostre imprese. «Servono uomini e risorse per
affrontareimercatiesteri-dichiara Zuccato -. Dobbiamo partire
dalleaggregazioni,dalleretid’impresa, e tutto ciò che favorisce sinergie ed economie di scala. Su
questo fronte le associazioni di
categoriapossonogiocareunruolo nel creare servizi mirati e di tutoraggio, magari in collaborazione con il sistema universitario».
Concretezza e realismo. Sono
queste le basi della ripresa. Un
diktat che gli imprenditori devono assimilare facendone il fulcro
della loro raison d’etre.
FOCUS
Licenziamento dei dirigenti:
quando i motivi
sono solo organizzativi
di Marco De Bellis*
Iprincipalicontratticollettivistabilisconocheillicenziamentodeldirigentedebbaesserecomunque«giustificato».La«giustificatezza»riferitaallicenziamentodeldirigente è una nozione giuridica che non coincide con
quella di giusta causa o di giustificato motivo riferita agli
altri dipendenti. Essa investe un concetto molto più ampioacausadellapeculiaritàdellafiguradeldirigente,del
livello gerarchico ricoperto e del grado di affidamento e
di fiducia richiesto.
Alparidiqualsiasialtrodipendente,ildirigentepuòessere licenziato legittimamente soltanto nel caso in cui
venga soppressa la posizione di lavoro in cui è inserito (i
cosiddettimotivioggettivioorganizzativi)oppurenelcasodiunasuagravemancanza(motivi disciplinari o soggettivi). Il primo caso è il più comune in questi
tempi: non bisogna dimenticare,
infatti, che il dirigente è il dipendentepiùcostoso.Leragioniorganizzative sono tutte riconducibili
alla soppressione della posizione
ricoperta dal dirigente licenziato.
Nessun dipendente con lo stesso
inquadramento potrà assumere la medesima posizione
(anche se tale posizione, pur formalmente diversa, nei
fatti si rivelasse identica). Per verificare la legittimità del
licenziamento,dunque,ildatoredilavorodevedimostrare l’effettività della soppressione. A differenza di ciò che
accade con gli altri dipendenti, non è necessario dimostrareanchel’impossibilitàdiadibireildipendenteadaltre mansioni nell’ambito dell’organizzazione aziendale
(ilc.d.repechage).Aifinidellalegittimitàdellicenziamento sono irrilevanti sia l’ampiezza della riorganizzazione
siaimotiviimprenditorialichehannocondottoalladecisione aziendale. Il dirigente licenziato per soppressione
dellaposizionehadirittodiottenere,inaggiuntaallecompetenze di fine rapporto, anche l’indennità sostitutiva
del preavviso. Nel caso in cui il licenziamento fosse ritenutoingiustificato,competerebbealdirigenteun’ulteriore indennità prevista della contrattazione collettiva.
*Avvocato del Foro di Milano
Golfarelli Editore
www.golfarellieditore.it
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