il nostro viaggio relazione cl. 5

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il nostro viaggio relazione cl. 5
IL NOSTRO VIAGGIO A PALERMO
Lunedì 20 Maggio - ore 6:50, cinque pulmini pronti sulla piazza di Occimiano ad
aspettare i ragazzi del coro “Fiori musicali” (formato da alunni di 3°e 5°elementare e
da ragazzi della scuola secondaria).
Poco alla volta sono arrivate le macchine sulle quali si potevano vedere i visi
preoccupatissimi dei genitori e quelli raggianti dei ragazzi.
Orgogliosi e vigili, invece, i volti degli accompagnatori: il prof. Ernesto Berra
(nonché Sindaco), la Prof.ssa Daniela Liparota (Direttrice del Coro), la maestra
Valeria Olivieri (sempre pronta ad affiancare i suoi ragazzi in queste esperienze così
speciali)
e Carla Marchisio (l’impiegata comunale che cura abitualmente e
pazientemente i dettagli di questo genere di viaggi).
Di lì a poco sarebbe iniziata un’avventura eccezionale: cinque giorni a Palermo per
cantare durante la cerimonia del 23 Maggio, nell’aula Bunker in cui si è svolto il
maxi processo alla mafia.
Per molti di noi si trattava del “battesimo dell’aria”e l’arrivo in aeroporto è stato
emozionante.
Armati di carta d’identità e valigia ci siamo diretti tutti a fare il
check-in, sotto la guida del professor Ernesto Berra, sindaco e accompagnatore del
gruppo.
Dopo il check-in, abbiamo aspettato circa un’ ora prima di imbarcarci: per un po’
l’aereo ha viaggiato lentamente per raggiungere la pista di decollo. A quel punto i
motori hanno accelerato e ci siamo sentiti il cuore in gola e la schiena attaccata al
sedile. In un attimo ci siamo trovati in aria! Le cose diventavano sempre più piccole,
come le strade, i campi… fino a scomparire.
Un’oretta e mezza di viaggio e siamo arrivati all’ aeroporto di Palermo “Falcone e
Borsellino”.
Recuperati i bagagli dal nastro trasportatore ci siamo recati al pullman che sarebbe
stato a nostra completa disposizione per gli spostamenti a Palermo.
Siamo passati da Capaci, proprio là dove è stata fatta esplodere l’auto di Falcone.
Ci siamo fermati e il prof. Berra ci ha fatto vedere il monumento che testimonia
questo terribile fatto e una casetta bianca con la scritta “NO MAFIA” dalla quale è
partito il segnale per far esplodere l’auto di Falcone.
Verso le 13,30 abbiamo raggiunto l’aula bunker dell’Ucciardone, dove ci aspettavano
gli organizzatori della FONDAZIONE FALCONE.
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Tutti eravamo molto emozionati nel vedere quel luogo così importante nella lotta alle
mafie.
Ci è stato offerto uno squisito pranzo al sacco che abbiamo consumato insieme a
ragazzi di altre scuole .
Nel pomeriggio si sono svolte le prove, piuttosto impegnative, considerati certi
cambiamenti!
Abbiamo finalmente raggiunto l’albergo Genoardo Park Hotel in cui avremmo
soggiornato.
Fino a quel momento nessuno di noi sapeva con chi sarebbe stato in camera.
Ci hanno consegnato le chiavi elettroniche e gli abbinamenti delle camere.
Tutti noi eravamo felici di poter dormire con i nostri amici.
La mattina seguente, dopo esserci svegliati e aver fatto colazione, abbiamo preso il
pullman che ci avrebbe portati al Municipio di Palermo, che si trova in Piazza
Pretoria.
Davanti al Municipio c’era un’enorme fontana: la Fontana della Vergogna.
Sopra il portone principale c’è un’aquila: il simbolo della città di Palermo.
Dopo aver ammirato la “scultura” di quell’ animale e conosciuto la sua storia siamo
finalmente entrati nell’ edificio: era ben diverso dal nostro Comune!
La cosa che ci è saltata subito all’occhio è stata la sua eleganza, la sua raffinatezza e
che ogni stanza aveva il proprio nome secondo alcuni criteri come il colore; ad
esempio la stanza gialla, la stanza rossa…
Un’altra cosa che ci ha impressionati è stata la statua dove è rappresentato un
serpente che si nutriva del corpo di un genio. Questo sta a testimoniare che i Siciliani
erano molto “aperti” ai nuovi popoli con cui dividevano la loro isola.
Nella sala consiliare abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare il discorso del nostro
Sindaco contro la mafia e di sentirci come delle cariche istituzionali.
Vittoria ed Elena, nelle vesti di Presidente e Vicepresidente del C.C.R., hanno seguito
il Sindaco con un loro discorso, ringraziando tutte le persone che hanno reso possibile
il viaggio (soprattutto il prof. Berra) e ricordato il loro viaggio a Bruxelles per la
consegna del premio Nobel per la pace.
Finita la visita al Municipio e il pranzo, il pullman a nostra disposizione ci ha
“scarrozzati” davanti all’aula Bunker per le prove.
Terminato il secondo giorno, passiamo al terzo giorno: interamente a nostra
disposizione.
Siamo partiti dalla cattedrale di Monreale! E’ una vera e propria
opera d’arte. La guida che ci ha accompagnati ha voluto darci alcune informazioni a
proposito della Cattedrale: a vederla dall’esterno dà l’impressione di essere spoglia e
che quasi, quasi non dovrebbe meritare il titolo di Cattedrale. Entrando, però, ci ha
fatto cambiare totalmente l’idea iniziale, lasciandoci con il fiato sospeso. Questo
perché l’interno è ricoperto di mosaici; il materiale dominante è l’oro. La struttura
interna di quest’opera d’arte è stata costruita in soli 80 anni; anche se per noi sembra
moltissimo, in realtà è un tempo brevissimo per costruzioni di questo genere!
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Finita l’interessante visita alla Cattedrale abbiamo avuto l’opportunità di ammirare
una struttura altrettanto bella, ma completamente diversa da quella precedente: il
Duomo di Palermo. Rispetto alla Cattedrale esso è molto più bello all’esterno.
Allora concludiamo con una domanda: meglio essere come la Cattedrale di Monreale
(brutti fuori e belli dentro) o come il Duomo di Palermo (belli fuori e brutti dentro)?
Durante il ritorno in hotel, il Sindaco ci ha comunicato che dieci di noi sarebbero
dovuti andare in aula Bunker per provare; eravamo un po’ agitati perché non
sapevamo cosa ci attendeva (intanto gli altri sarebbero andati in piscina).
Stravolti siamo andati a dormire: il giorno seguente era finalmente quello della
commemorazione .
In quel momento, sul palco, in attesa dei Ministri e delle varie Cariche dello Stato,
avevamo il cuore che batteva a mille.
Alcuni ragazzi hanno avuto l’occasione di sedersi tra i Ministri; altri, invece, li hanno
interrogati; altri ancora hanno ricordato le frasi di alcuni Giudici morti per la mafia.
Poi tutti insieme abbiamo cantato “Batti cinque”, “Pensa” e “l’inno di Mameli”.
Anche una scuola di Palermo ha interpretato a suo modo un bans: l’ “Anti-Mafia
Style”!
A concludere la giornata è stato il corteo del pomeriggio.
Verso le 17,45 siamo arrivati all’albero di Falcone dove, alle ore 17:58, c’è stato il
minuto di silenzio ed il lancio dei palloncini tricolore in cielo, per ricordare i caduti
per la mafia (la strage dei Capaci).
Durante questa bellissima giornata abbiamo incontrato i nostri compagni della scuola
secondaria che, accompagnati dalla nostra maestra Franca Barbesino, dalla
professoressa Donatella Mutti, dall’Assessore Francesco Perracino e dal Consigliere
Comunale Maurizio Vola, erano arrivati a Palermo nientemeno che con la “Nave
della Legalità”.
La nostra avventura si è conclusa con un po’ di mare e il rientro in aereo.
Si era capito di essere arrivati …
C’era un freddo …!
E allora, baci e abbracci e tutti, finalmente a prendere le coccole di mamma e papà
!!!!!!!!!!!!
Nei nostri cuori rimarrà per sempre la volontà di sconfiggere le ingiustizie e la
consapevolezza che la mafia, la cattiveria e le crudeltà in genere si combattono con
l’impegno quotidiano di ognuno e non soltanto con l’impegno straordinario di pochi.
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