xxx congresso nazionale di buiatria

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xxx congresso nazionale di buiatria
ottenuti con le modifiche già adottate.
Si coglie l’occasione per ribadire
la necessità di ridurre il costo relativo al testaggio dei soggetti nati da
trapianto embrionale. Gli allevatori
ritengono che tale scelta riduca
notevolmente la possibilità di utilizzare questo importante strumento
per il miglioramento selettivo.
Certi che questo documento sarà
di stimolo per quanti in Anafi lavorano per la crescita della zootecnia
da latte italiana, auspichiamo una
sempre più stretta collaborazione tra
la Nazionale e la periferia.
Augurando buon lavoro cogliamo
l’occasione per porgere i nostri migliori saluti.
Il presidente di Sezione Frisona
ALBERTO CARAMASCHI
DALL’APA DI CREMONA
Proposta di revisione di alcuni
aspetti dell’operatività Anafi
1. Indici sintetici: valori negativi
attribuiti a caratteri oggetto di selezione - Pur riconoscendo la necessità di elaborare una classifica dei riproduttori stilata sulla base di un indice di selezione sintetico, si richiede di riconsiderare l’opportunità di
comprendere nello stesso caratteri
cui viene attribuito un peso negativo; in particolare per l’ILQM appare
illogico e contrario alle scelte quotidianamente fatte dagli allevatori attribuire al carattere «latte prodotto»
un peso fortemente negativo, probabilmente originato più da valutazioni
politiche e di mercato che da considerazioni strettamente selettive.
Sempre nell’ipotesi di formulazione di indici sintetici, calcolati cioè
considerando più caratteri, andrà
fornita la massima informazione sui
metodi di elaborazione e sui diversi
pesi – comunque non negativi – attribuiti ai singoli caratteri.
2. Indici genetici tori, integrazione
dati - Per fornire agli utenti una piena e consapevole possibilità di scelta dei riproduttori indicizzati, si ritiene necessario poter disporre, oltre ai
valori a carattere relativo, anche di
informazioni in termini di confronto
fra valori assoluti, quali la produzione media delle figlie e delle contemporanee (espressa in EVM) e i punteggi medi delle figlie e delle contemporanee.
3. Scelta madri di toro - In un’otti-
ca di riconoscimento della validità di
diversi indirizzi selettivi, che ogni
centro tori deve poter attuare per
soddisfare le richieste del mercato,
risulta assolutamente riduttivo individuare le madri di toro esclusivamente fra le bovine rank 99, pur con le
deroghe recentemente concesse. Si
richiede pertanto di poter effettuare
tale scelta anche fra altri soggetti
che, pur risultando fortemente miglioratori di determinati caratteri,
non rientrano nel rank 99; naturalmente andranno determinati valori
soglia tali da garantire che il miglioramento del carattere oggetto di selezione non comprometta il progresso conseguito per altri caratteri produttivi e morfologici.
4. Valutazioni morfologiche - Pur
condividendo la necessità di contenere i costi dell’attività, si richiede il
ripristino della turnazione degli
esperti di razza che non dovrebbero
effettuare le valutazioni morfologiche nel medesimo allevamento prima di tre-quattro turni successivi.
Tale impostazione, almeno per le
provincie a maggior patrimonio zootecnico, non dovrebbe comportare
particolari aumenti di costi o problemi organizzativi e rafforzerebbe
un’immagine di assoluta oggettività
della valutazione morfologica e delle
attività ad essa collegate.
5. Mostre - Non condividendo alcune affermazioni formulate nel
Convegno Anafi svoltosi in occasione delle Manifestazioni Zootecniche
Cremonesi, si ribadisce la necessità
della partecipazione alle mostre zootecniche del giovane bestiame, quale indispensabile occasione di confronto fra i più promettenti riproduttori.
La Sezione Frisona
XXX CONGRESSO
NAZIONALE
DI BUIATRIA
Si svolgerà presso il Centro Congressi dell’Università Cattolica di Piacenza dal 22 al 24 maggio prossimi,
il XXX Congresso Nazionale della
Società Italiana di Buiatria.
Il programma prevede nella giornata di venerdì 22 seminari precongressuali a partecipazione limitata
sulla «Morfologia funzionale della
vacca da latte», tenuto dai tecnici
Anafi e sulla «Alimentazione della
vacca da latte», coordinato da Alberto Brizzi, cui seguirà l’apertura ufficiale del Congresso con la celebrazione del trentennale della Società.
Nella giornata di sabato 23 gli argomenti dell’Incontro saranno «Le
micotossicosi» e «L’IBR: quale futuro
europeo per gli allevamenti italiani».
Si farà inoltre il punto sul problema
BSE. Domenica 24 si terranno invece due tavole rotonde su «La Clostridiosi nella vacca da latte» e sulla
«Sindrome della vacca a terra».
La considerazione che spesso gli allevatori si pongono di fronte alle vacche da latte, è quella di associare la
morfologia dell’animale alle sue capacità di produrre latte.
Infatti l’affermazione ricorrente è
quella di sentire che vacche morfologicamente meno interessanti sono le
più produttrici.
Questo concetto apparentemente
inspiegabile ha invece una chiara e
logica spiegazione, bisogna innanzitutto disgiungere il carattere legato
alle produzioni con quello morfofunzionale.
La produzione di latte è legata sicuramente a funzioni solo ormonali
dell’animale che non dipendono per
niente dal suo aspetto esteriore. Fissato questo principio ecco allora che
emerge l’importanza basilare della
morfofunzionalità.
Se avete notato non ho mai usato il
termine morfologia, ma morfofunzionalità cioè morfologia che abbia
funzione di utilità per sopportare alte
produzioni, numerosi parti, facile e
sicura deambulazione, ecc.
A questo punto mi sembra allora
chiara la logica che ogni allevatore
dovrebbe comprendere e quindi mettere in pratica: dare sicuramente importanza alle alte produzioni, ai contenuti di proteine e di grasso, ma cercare di costruire animali che riescano, perché fatti in un certo modo a
sopportarle e a durare a lungo nelle
stalle.
Ecco allora che l’utopia potrebbe
diventare realtà: la bella vacca molto
produttiva e che dura negli anni.
Gianfranco Caffi
Allevatore di Ticengo (CR)
ed Esperto Nazionale
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BIANCO NERO 4/98
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