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DOSSIER
Mercoledì, 29 giugno 2016
DOSSIER
Mercoledì, 29 giugno 2016
Articoli
29/06/2016 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 2
FRANCESCO FAIN
È caos­trasferimento: assessori senza uffici
29/06/2016 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 2
STEFANO BIZZI
Gli impiegati perplessi: «Molta più burocrazia»
29/06/2016 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 2
29/06/2016 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 2
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Le tappe di una rivoluzione che "modificherà" il territorio
ALEX PESSOTTO
Go Labor, sette start up aperte da 200 giovani
29/06/2016 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 20
29/06/2016 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 24
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Giù il cavalcavia di Fogliano, ora la ciclabile
CIRO VITIELLO
Nasce a Dobbia il parco per cani e gatti
29/06/2016 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 38
29/06/2016 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 26
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Addio partecipate La Provincia dismette le quote
29/06/2016 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 26
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Piano di subentro al centro del dibattito stasera in consiglio
29/06/2016 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 27
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Un' app per trovare "braccia" per l' orto si aggiudica i fondi GoLabor
Guerra e moda, è l' alba della donna moderna
28/06/2016 Friuli Sera
Tiare Shopping insolvente i suoi creditori allo stremo
29/06/2016 Primorski dnevnik
S prvim julijem tromboliza, dobili sodobno CT napravo
29/06/2016 Primorski dnevnik
Ponovno odprtje ambulante ovira zakon ministrice Madia
29/06/2016 Primorski dnevnik
»Urgenca potrebuje drugano organizacijo«
29/06/2016 Primorski dnevnik
Izgnali simpatizerja Islamske drave
29/06/2016 Primorski dnevnik
EZTS, Robert Golob ostaja predsednik
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Un omaggio a Italico Brass
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Stefano Cosma: «Dal 2014 chiedo a Romoli di utilizzare i rifugiati...
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In vendita le quote delle partecipate
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EMANUELA MASSERIA
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
È caos­trasferimento: assessori senza uffici
A Gorizia la giunta presieduta dallo "scomunicato" Gherghetta resta fino a dicembre ma
non ci sono più i funzionari. Romoli: «Bastava un commissario liquidatore»
di Francesco Fain wGORIZIA Un Palazzo (la
sede della Provincia) di cui ancora non si sa
chi sarà il futuro proprietario.
All' interno, un' amministrazione ­ la giunta
Gherghetta ­ che resta al gran completo ma
inesorabilmente "svuotata", con il passare dei
giorni, di funzioni e competenze specifiche. E,
poi, c' è il personale provinciale che,
gradualmente, sta passando alle dipendenze
della Regione con la (simpatica) dotazione di
una quattordicesima in più. In mezzo, il
cittadino che rischia di non capirci più nulla fra
(pochi) servizi ancora in capo alla Provincia,
tanti già trasferiti alla Regione, parecchi che
saranno eredità dei Comuni.
La chiusura della Provincia è, alquanto,
caotica. E non potrebbe essere diversamente
viste le scarse indicazioni della Regione che
costringono molte volte l' amministrazione
provinciale a... improvvisare. Il presidente
Gherghetta continuerà a lavorare sino al primo
dicembre, nonostante il mandato sia bell' e
scaduto. E con lui rimarranno tutti gli
assessori, nessuno escluso, pure quelli che
non hanno più competenze e nemmeno
funzionari e dipendenti con cui interloquire e
dare gambe ai progetti.
E così polemiche, forti polemiche sta suscitando il via libera della Regione alla proroga dell' attività delle
Province di Gorizia e Trieste, giunte comprese, sino al 1º dicembre.
Gherghetta, che dice? Sottolinea che i 5 mesi che lo aspettano saranno d' inferno. «Chiudere un ente
come il nostro non è mica una passeggiata. Anche il liquidatore di una qualsiasi azienda fallita ha
bisogno di 2,3 anni per completare il suo lavoro. A noi chiedono di bruciare i tempi. L' impresa è
improba e sono convinto che riusciremo a chiudere il 90% delle pratiche, non il 100%». Tutta questa
premessa per dire che presidente e giunta lavoreranno eccome. «Posso anche comprendere la
polemica politica ma dobbiamo concretizzare il piano dell' edilizia scolastica, gestire Carso 2014 sino
alla fine dell' anno e affrontare tutte le problematiche di natura ambientale senza dimenticare la sfilza di
piani di subentro. Se qualcuno vuole venirsi a "divertire" al posto mio, lo faccia pure: io mi scanso e
torno a lavorare all' Enel».
Gherghetta e la vicepresidente Mara Cernic invitano tutti ad abbassare il livello delle polemiche.
«Dobbiamo cercare di salvaguardare il patrimonio di progettualità che la Provincia lascia al territorio. Si
mettano da parte le polemiche e ci si impegni tutti perché le risorse rimangano a disposizione dell'
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
Isontino e si creino meno macerie possibile».
Ma il centrodestra attacca.
«È una cosa sconcertante ­ attacca Rodolfo Ziberna, consigliere regionale forzista ­. Per chiudere la
Provincia basterebbe il presidente, magari trasformato in commissario. Invece, si è deciso di tenere in
vita tutta la giunta provinciale sino alla fine dell' anno. Ma sono assessori "svuotati", sono amministratori
che, di giorno in giorno, perdono competenze, poteri e personale. Che senso ha?
Forse, si è voluto garantire la "paghetta", 2.100 euro netti, a qualche amministratore ma non mi sembra
una grande idea visto che ci sono persone senza un lavoro, costrette a rivolgersi ai servizi sociali».
Ziberna stigmatizza anche il fatto che il Movimento 5 Stelle si è astenuto su questo argomento. «E
parliamo di soldi pubblici». Non meno tenero Ettore Romoli, sindaco di Gorizia.
Premette: «Qualcuno deve pur rimanere per chiudere la porta della Provincia, anche se ritengo sarebbe
stato meglio che questo compito venisse affidato a un funzionario regionale o, se proprio lo si voleva
"salvare", allo stesso Gherghetta con i poteri di un commissario. Invece, per salvare gli emolumenti
anche degli assessori, si è fatto un pasticcio. Volendo pensare male, si mantiere un apparato in piedi
anche in vista delle elezioni a Monfalcone, Ronchi e Gorizia». Insomma, i tagli dei nastri possono essere
utili in campagna elettorale. Romoli lo sa.
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FRANCESCO FAIN
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Gorizia
Gli impiegati perplessi: «Molta più burocrazia»
Pur rimanendo nello stesso palazzo, gli amministrativi ora lavorano per la Regione
«Dove ci sono più carte da fare». Stanze vuote, tutti a un corso di aggiornamento
di Stefano Bizzi wGORIZIA Anche l' Orso Fritz
passa alle dipendenze della Regione. Lui e gli
altri 250 animali imbalsamati della storica
collezione tassidermica provinciale, d' ora in
avanti, "timbreranno" un altro cartellino. Alla
ultra­secolare e travagliata storia del più
famoso plantigrado dell' Isontino, si aggiunge
dunque un nuovo capitolo. Per lui però sarà
solo uno dei tanti passaggi di testimone. Dal
1888 a oggi, suo malgrado, ha fatto parecchi
traslochi e, soprattutto, ha dovuto cambiare
diverse casacche. Il più importante
trasferimento è stato, probabilmente, quello
che ha riguardato il passaggio dall' Impero
austroungarico al Regno d' Italia. Oggi la
cessione delle funzioni della Provincia alla
Regione tra il personale qualche
preoccupazione la provoca. Da venerdì, nel
palazzo di corso Italia 55 sulla porte della
maggior parte degli uffici cambieranno le
targhette: da quelle con lo scudo giallo e blu si
passerà a quelle con l' aquila del Friuli Venzia
Giulia. Per il momento alla Provincia
rimarranno l' ala sinistra del primo piano, gli
uffici dell' ala posteriore e quelli della
ragioneria al terzo piano, oltre a Casa Morassi
e Villa Olivo. Il trasferimento degli uffici sarà
solo formale. Fisicamente restano quasi tutti al loro posto. «L' importante sarà garantire la continuità del
servizio», osserva un dipendente prima di aggiungere: «Rispetto alle procedure che seguiamo ora, la
Regione ne ha altre, bisognerà impararle».
Non è un caso che al secondo piano del palazzo "dei tre portoni" il personale già trasferito alla
Direzione centrale del Lavoro sia assente. «Sono tutti a un corso d' aggiornamento», spiega l' usciere.
Lui è ancora in capo alla Provincia, ma non si sottrae dal fornire informazioni anche sui "nuovi" vecchi
inquilini. Un piano più sotto, nell' ala destra, l' ufficio Ambiente, caccia e pesca si trova già sotto il nuovo
ombrello regionale, ma le targhette non sono state per ora cambiate.
L' unica a riportare il logo con l' aquila del Friuli Venezia Giulia è quella della responsabile.
Si tratta però di un' iniziativa fai da te. «Gliela abbiamo stampata noi al computer», precisa il personale.
In merito all' operatività del servizio, per il momento gli impiegati parlano di "mesi di sperimentazione".
Anche al primo piano sottolineano che la cosa importante rimane il rapporto con il cittadino.
«Continueremo a ricevere le domande di prelievo in deroga per le specie che creano problemi, come i
cinghiali, ma anche le richieste di risarcimento danni provocati dagli animali selvatici all' agricoltura e
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Gorizia
agli automezzi. Per il momento tutti i regolamenti provinciali rimangono validi e tutta la procedura di
richiesta di rimborsi non cambia. I moduli si possono trovare sul sito e, visto che arrivano a noi, li
prendiamo in considerazione anche se hanno il logo della Provincia».
Il buon senso prevale, ma non lo è ovunque. Secondo molti la burocrazia è aumentata. «Il livello
regionale è superiore: ora ci troviamo su un' altra scala dimensionale e, di conseguenza, è maggiore
anche la quantità di carte da compilare. Quando fai una riforma, prima dovresti prevedere le strutture
adeguate per gestirla». Un caso è quanto accadrà al Centro per l' impiego venerdì. Dopodomani al
piano terra di quella che sarà ormai in gran parte l' ex Provincia è previsto il caos. Il primo luglio è il
giorno delle iscrizioni delle maestre. Hanno una settimana di tempo per presentarsi al Cpi, ma
tradizionalmente arrivano tutte assieme il primo giorno e quest' anno non troveranno neppure un elimina
code. «L' avevamo chiesto, ma la Regione ha i suoi tempi tecnici e comunque non si può appendere
niente ai muri perché, sotto agli intonaci, ci sono gli affreschi ed è tutto vincolato. Ci aspettiamo molto
movimento, di solito in questo casi tra caldo e altri fattori di criticità, le liti non mancano mai».
Per cercare di stemperare la tensione c' è chi prova ad usare l' ironia: «Come la Brexit, anche la
Provexit è un salto nel buio. Nessuno sa esattamente cosa succederà». Tutto questo accade mentre l'
Orso Fritz, con i suoi 250 amici imbalsamati, controlla serafico la situazione dal sottotetto del quarto
piano dove si sta completando l' allestimento della "nuova" collezione tassidermica della Regione.
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STEFANO BIZZI
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
In vendita le quote delle partecipate
L' Amministrazione in liquidazione intende fare cassa per girare i soldi alle UtiIL CASO
GORIZIA Una delle conseguenze (ovvie) della dismissione
della Provincia di Gorizia prevista dalla legge regionale
26/2014 è il recesso anche da tutte le società partecipate per
cui, nel Piano di razionalizzazione di inizio anno, era stato
previsto il mantenimento e di cui la Provincia attualmente
detiene ancora una quota di partecipazione. In altre parole, l'
ente intermedio sta per disfarsi anche di quelle partecipazioni
che erano "sopravvissute".
Ed è così che l' ente guidato da Enrico Gherghetta si accinge
a dare l' addio alle quote dirette nell' Azienda provinciale
trasporti spa (Apt), nella società Autoservizi fvg spa (Saf), nell'
Ucit srl e nel Gal Carso­Las Kras. «Le risorse derivanti dalle
dismissioni dovranno rimanere sul territorio: anzi, rimarranno
nell' Isontino», scandisce con chiarezza Mara Cernic,
vicepresidente della Provincia e assessore all' Ambiente. Il
tema approderà nelle prossime ore in Consiglio provinciale. A
quanto ammonta il tesoretto?
I conti si tireranno alla fine, quando andrà a compimento la
cessione delle quote agli enti che dimostreranno interesse.
Il fiore all' occhiello è, indubbiamente, l' Apt. La società che
gestisce il trasporto pubblico locale a Gorizia e in provincia,
ha approvato il bilancio d' esercizio 2015 che si è chiuso con
un utile di complessivi 4.173.133 euro. Alla Provincia spettano
765.000 euro di dividendi. L' Azienda provinciale trasporti
partecipa tuttora, a sua volta, alle seguenti società: Tpl Fvg
Scarl (25%); Sti­Servizi trasporti interregionali (3,65%);
Autoservizi Fvg spa­Saf (3,2%), tre società indirettamente
partecipate dalla Provincia di Gorizia.
Poi, c' è la Saf, la società che è tuttora concessionaria unica
per il trasporto pubblico locale per l' unità udinese mentre Ucit
srl si occupa, invece, dell' effettuazione del servizio di
controllo e dello stato di esercizio e di manutenzione, nonché
del rendimento di combustione degli impianti termici. Nella
prima dismissione era inserita anche la quota dalla società
consortile dell' aeroporto di Gorizia ma nessuno ancora l' ha
rilevata.
In soldoni, la delibera che approda in Consiglio provinciale
rimette alla direzione competente «l' adozione di tutti gli atti
conseguenti e necessari alla formalizzazione degli specifici
procedimenti, compresa la quantificazione del valore delle partecipazioni, e all' indizione delle relative
procedure di dismissione».
Peraltro, la deliberazione verrà prontamente trasmessa alla competente sezione regionale di controllo
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
della Corte dei conti.
(fra.fa.
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
I PROTAGONISTI
Le tappe di una rivoluzione che "modificherà" il
territorio
Con la riforma Panontin vengono chiuse le
Province e nascono le Uti, le Unioni territoriali
intercomunali anche se le cose non stanno
avvenendo contemporaneamente: le Province
chiudono ma le Uti non sembrano ancora
pronte.
Secondo il sindaco di Gorizia Ettore Romoli
sarebbe bastato, per chiudere la Provincia, un
funzionario regionale o, al limite, il presidente
Gherghetta (ma soltanto lui, senza la giunta)
con maggiori poteri, quelli tipici di un
commissario.
La vicepresidente della Provincia Mara Cernic
afferma che bisogna fare in modo di
conservare «l' eccezionale tesoro di
progettualità che la Provincia lascia in eredità
al territorio. È una risorsa che non va
dispersa», le sue parole.
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
Go Labor, sette start up aperte da 200 giovani
Presentati i risultati dell' iniziativa della Provincia e del Comune di Monfalcone avviata
tre anni fa
Cos' hanno in comune la realizzazione di Tac
tridimensionali, il supporto alla comunicazione
di aziende vitivinicole e lo sviluppo di itinerari
cicloturistici (con tanto di assistenza
meccanica e logistica) per favorire la
conoscenza del territorio?
L' aver partecipato a un Academy (un ciclo di
incontri, di lezioni) che ha permesso a tali
idee, a tali progetti di maturare, di prendere
forma, di concretizzare teorie, talvolta apprese
all' università. Ma, soprattutto, tali idee, tali
progetti hanno saputo, ottenendo
finanziamenti, generare lavoro.
La terza edizione di Go Labor è stata
presentata nello spazio di Forum Giovani della
Provincia di Gorizia (in Palazzo Alvarez). In
particolare, Go Labor è un' iniziativa promossa
dall' assessorato alle Politiche giovanili della
Provincia con il Comune di Monfalcone in
qualità di ente gestore in partnership con l'
associazione Banda Larga, Coop Alleanza 3.0,
nonché con altri comuni del territorio e altre
realtà regionali (come l' università di Udine e la
Camera di commercio, industria, agricoltura e
artigianato di Gorizia).
«Siamo partiti tre anni fa re­indirizzando le
politiche giovanili e sempre prestando la
massima attenzione al lavoro ­ ha affermato l' assessore provinciale Federico Portelli ­.
Abbiamo quindi costruito un percorso trasformando le idee di business in start up e, appunto, in
occupazione».
Sottolineando i passaggi di consegne che stanno riguardando la Provincia, Portelli, più nel dettaglio, ha
snocciolato qualche dato del progetto: 200 giovani coinvolti quali imprenditori di se stessi; 7 start up
aperte; 30 gruppi di ragazzi a prender parte al percorso dell' Academy; 100mila euro di risorse
finanziarie mobilitate.
E meno di un mese fa è scaduto il termine per partecipare alla terza edizione del progetto medesimo
che si svilupperà fino a dicembre: rivolto ai giovani dai 18 ai 35 anni ha sempre l' obiettivo di far avviare
attività imprenditoriali basate sulla creazione di processi e percorsi innovativi.
Così, primo classificato, tra gli otto progetti ammessi, è risultato "Ortofacile. Il tuo orto personale con un
click", un' applicazione per favorire quanti volessero dedicarsi o sviluppare l' orticoltura; al secondo
posto "Tesla produzioni", al terzo "Social media manager".
All' incontro al Forum Giovani, tra gli altri, ha partecipato anche Francesco Martinelli, assessore alle
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
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Politiche giovanili del Comune di Monfalcone.
Alex Pessotto.
ALEX PESSOTTO
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Gorizia
Stefano Cosma: «Dal 2014 chiedo a Romoli di
utilizzare i rifugiati per piccoli lavori»
«È dal 2014 che stimolo il Comune di Gorizia a
seguire l' esempio di Nimis ­ afferma il
consigliere provinciale Stefano Cosma ­,
sottoscrivendo anche nel capoluogo isontino
un protocollo con la Regione, la Prefettura di
Gorizia e la "Caritas" (o un' altra
organizzazione) per impiegare, in qualità di
volontari, i richiedenti asilo nelle piccole
manutenzioni: dal giardinaggio alle pulizie di
strade e piazze. Ringrazio il viceprefetto
Antonino Gulletta per aver sottolineato tale
necessità e al quale va tutta la mia
solidarietà». In effetti, proprio sulle pagine del
nostro quotidiano fu pubblicata la proposta di
Cosma, il 16 dicembre 2014, poi reiterata l'
anno successivo. «Romoli continua ad
attaccare gli altri e lavarsene le mani, mentre
un protocollo del genere risponderebbe
esattamente alle direttive del Ministero dell'
Interno e permetterebbe di valorizzare
esperienze ed azioni di partecipazione
volontaria, per rafforzare la socializzazione.
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Gorizia
Giù il cavalcavia di Fogliano, ora la ciclabile
Festa per l' abbattimento delle ultime quattordici campate: dopo 52 anni sparisce l'
ecomostro
di Luca Perrino wFOGLIANO Demolizione del
cavalcavia?
Fatto. Questo impegno può essere spuntato
dalla lista di interventi da realizzare nella
Bisiacaria. E dopo 52 anni il sovrappasso
ferroviario che per questo lungo lasso di
tempo ha tagliato in due il territorio comunale
di Fogliano Redipuglia finisce nella lista dei
ricordi. Ieri mattina è stata festa grande per l'
avvenuta demolizione anche delle ultime 14
campate. Da domani via libera alla
predisposizione della nuova pista ciclbile,
dopo che, nelle scorse settimane, grazie a un
accordo tra Irisacqua e Fvg Strade, sono state
sostituite le condotte fognaria e di acqua, si è
asfaltata la strada e realizzato i marciapiedi.
Ciò coinvolgendo le stesse ditte che hanno
effettuato la demolizione, ovvero la Str di
Fiumicello e la Varian di Perugia. Già
realizzata la rampa che collegherà Fogliano
alla pista ciclabile che sarà realizzata sul
sedime del vecchio tracciato ferroviario, mai
utilizzato. La pista ciclabile, così come nei
progetti della Provincia, collegherà, utilizzando
anche la sponda del canale De Dottori (ma i
lavori sono ancora in fase di progettazione),
Fogliano a Grado, grazie alla nuova
ciclopedonale inaugurata la scorsa domenica.
«È un momento storico e non esagero ­ ha detto l' assessore regionale Sara Vito ­ perché grazie alla
determinazione e alla volontà politica è stato eliminato un ecomostro che divideva il territorio isontino. È
simbolo di un buon investimento in infrastrtture green, occasione di rilancio e di sviluppo».
Soddisfatto anche il presidente di Fvg Strade, Giorgio Damiani, il quale ha sottolineato come questa
realtà sia il braccio operativo della Regione nel cogliere e realizzare le esigenze del territorio. Il sindaco,
Antonio Calligaris ha ricordato come la riqualificazione dello spazio urbano sia stata possibile grazie al
lavoro in sinergia di tutti i soggetti: Regione, Provincia, Fvg Strada, Irisacqua, enti locali. «Oltrettutto ­ ha
aggiunto ­ abbiamo fatto una variante d' opera per l' abbattimento delle 14 campate a costo zero.
Questa non è la fine dei lavori, ma il proseguimento della realizzazione della pista ciclabile e pedonale e
noi come Comune penseremo alla ricaratterizzazione dell' area liberata, che ora, per scelta di
amministrazione precedenti è diventata completamente edificabile, ma che noi cercheremo di vincolare
in qualche modo per evitare inutili cementificazioni». Il più entusiasta per quanto realizzato è però il
presidente delle Provincia, Enrico Gherghetta che per anni si è battuto per demolire il sottopasso e che
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Gorizia
ha parlato di «lavoro spettacolare, un sogno che si realizza». Assente, per volontà, la Pro Loco.
Un' assenza per dimostrare le non attenzioni degli enti pubblici verso le promesse fatte prima dell'
abbattimento che dovevano esse mantenute con la recitazione e con la messa a dimora di una siepe
per circoscrivere l' area. Che sarebbe dovuta tornare area per le feste.
@luca_perrino ©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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Gorizia
Nasce a Dobbia il parco per cani e gatti
Iniziati i lavori della nuova sede della Cuccia. Un' opera da 400mila euro pronta nel
2017. Nei 5mila metri quadrati box e aree aperte
di Ciro Vitiello wSTARANZANO Resterà nella
storia dell' associazione l' evento della
costruzione del nuovo canile­gattile de La
Cuccia, ieri c' è stata la cerimonia dell' inizio
ufficiale dei lavori nella frazione di Dobbia a
Staranzano, in corrispondenza dell' area
confinante con la rotatoria sulla bretellina
Ronchi­Villa Luisa con il getto del primo plinto
in cemento armato del cancello di ingresso all'
area, simbolo dell' inizio lavori. Cemento
messo anche da tre fondatrici dell'
associazione, Marina, Eleonora e Elodia.
Una festa per la presidente Laura Grassi, che
nel suo intervento ha voluto sottolineare l'
importanza della struttura che potrà ospitare
cani e gatti abbandonati.
«Non è solo un canile quello che costruiamo ­
ha affermato ­ ma un vero parco a servizio
della comunità». Si trova infatti, su una
superficie di 5mila metri quadrati, mentre l'
area destinata agli animali è organizzata in
due settori ben distinti. Il primo a Nord
riservato ai gatti e comprende box chiusi e
aree scoperte per una superficie di 145 metri
quadrati. Il secondo a Sud è riservato ai cani
(massimo 40) con box chiusi e aree scoperte
per una superficie complessiva di 500 metri
quadrati. «È un parco ­ aggiunge Laura Grassi ­ con annessi ambulatori veterinari e una scuola di
educazione cinofila.
Da quando 30 anni fa è stata fondata la Cuccia, svolge un ruolo di pubblica utilità». Ha ringraziato il
Comune di Monfalcone, presente il sindaco Silvia Altran, il Consorzio di Bonifica con il presidente Enzo
Lorenzon, la Provincia di Gorizia con il presidente Enrico Gherghetta, la Regione con l' assessore all'
Ambiente Sara Vito, il consigliere Diego Moretti e la vicesindaco di Staranzano Erika Boscarol. C' era
anche il comandante della stazione dei carabinieri di Staranzano Raffaele Stallone. Il costo complessivo
dell' opera si aggira sui 400mila euro dei quali la Regione nella Finanziaria ha concesso un
finanziamento di 250 mila euro. A questi si sono aggiunti tanti altri contributi raccolti in questi anni con la
campagna "Salviamo la Cuccia" con i quali l' associazione è riuscita ad acquistare il terreno e a iniziare i
lavori. In questa prima fase è stato importante l' aiuto della gente che fino a oggi è stata sempre un
punto di riferimento per la protezione degli animali, ma non è ancora finito.
«Ovviamente ­ sottolinea Laura Grassi ­ l' associazione avrà bisogno ancora di contributi per
completare l' opera e ci affidiamo come sempre alla bontà delle persone che amano gli animali». La
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Gorizia
struttura, che potrebbe entrare in funzione a fine 2017, è stata progettata dall' architetto monfalconese
Michele Morra che ha previsto due settori. Il primo è riservato ai gatti e comprende box chiusi e aree
scoperte. Un lotto comprende la costruzione del ponticello di accesso all' area, la realizzazione della
fognatura e la recinzione. Il secondo la struttura con ambulatori e box .
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CIRO VITIELLO
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pinacoteca di gorizia
Un omaggio a Italico Brass
La Fondazione Marignoli di Montecorona in
collaborazione con la Pinacoteca dei Musei
Provinciali di Gorizia presentano Omaggio a
Italico Brass, una mostra a cura di Michele
Drascek e Alessandro Quinzi.
L' inaugurazione è per domani, alle 18.30. La
mostra sarà aperta dal primo luglio al 12
ottobre, da martedì a domenica dalle 10 alle
17. Chiuso il lunedì. L' esposizione presenta
una serie di dipinti del pittore goriziano Italico
Brass (1870, Gorizia ­ 1943, Venezia),
realizzati tra il 1896 e il 1916.
I nove dipinti in mostra comprendono le vedute
di Gorizia e i bozzetti della Collezione
Marignoli affiancate ed in dialogo con le tele
veneziane che appartengono alle collezioni dei
Musei Provinciali Palazzo Attems Petzenstein,
L' esposizione vuole offrire al pubblico l'
occasione di un approfondimento sulla poetica
di Brass nei suoi diversi aspetti, coprendo un
periodo circoscritto ma fondamentale nella
produzione dell' artista.
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Messaggero Veneto (ed.
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Gorizia
Addio partecipate La Provincia dismette le quote
In vista della soppressione, l' ente intermedio cede le azioni L' operazione riguarda
direttamente Apt, Gal Carso, Saf e Ucit
di Emanuela Masseria Uno dei grandi
cambiamenti che conseguono all' imminente
chiusura delle Province è l' uscita dell' ente
intermedio goriziano dalle società partecipate.
Se ne discuterà oggi durante il Consiglio
provinciale, dove verrà votato il piano
operativo di razionalizzazione delle società
partecipate e, in particolare, una sua modifica.
Quest' ultima prevede in sostanza l'
abbandono delle ultime quattro realtà, che
sono, nello specifico, l' Azienda provinciale
trasporti, il Gal Carso, la Saf e la Ucit.
Inizialmente pare non fosse questa l' idea, nel
senso che il piano in realtà individuava perdite
e benefici di tutte le società in questione,
valutando il ruolo della Provincia al loro
interno.
Alla fine però si è optato per l' abbandono di
tutte le partecipate, in vista della scadenza del
1° luglio, con il massiccio passaggio di
competenze della Provincia alla Regione. In
questo modo si pensa di far confluire le quote
societarie nelle future Uti e quindi, in sostanza,
ai cittadini.
Il piano predisposto consente però di andare a
curiosare sullo stato di salute delle varie
società in questione. Partendo dalle "buone
notizie" a produrre utili sono proprio le quattro che verranno votate oggi alle quali si aggiungono Tpl Fvg
Scarl e Sti­ Servizi trasporti interregionali.
L' unica società che risulta in perdita ma da salvare è la Monfalcone Ambiente. Quelle che invece già si
pensava di dismettere sono Autovie venete, la St Sistemi telematici, la Banca popolare etica, la Collio
Service srl, (che è in liquidazione come la Sis Isontina) e l' aeroporto di Gorizia. Per quest' ultimo si
tratta di 9.500 euro di quote ora in vendita.
Il piano, oltre a questa schematizzazione appena esposta nelle sue componenti principali, entra nel
dettaglio delle decisioni prese. Ad esempio la questione di Banca popolare etica si è già chiusa con l'
incasso di 2.798,82 euro dopo la cessione delle azioni. La Collio service srl è in liquidazione dal 16
dicembre 2013. L' assemblea ordinaria dei soci il 30 maggio 2016 ha approvato il suo Bilancio d'
esercizio 2015 che ha chiuso con una perdita di 2.783 euro.
L' Isontina sviluppo ha cessato la propria attività l' 11 maggio 2016. Sulla base del Piano di riparto alla
Provincia sono stati già liquidati 3.496 euro. Più interessante il quadro di Apt, che ha recentemente
partecipato alla Gara europea indetta dalla Regione per il servizio di trasporto pubblico locale
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Messaggero Veneto (ed.
Gorizia)
Gorizia
attraverso la Tpl Fvg scarl, società appositamente costituita con le altre imprese della regione che
erogano i servizi di trasporto pubblico locale (Autoservizi Fvg spa ­ Saf di Udine ­Trieste Trasporti ­
Atap Pordenone).
Non essendo però la procedura di gara ancora terminata, la giunta regionale ha disposto di autorizzare
le Province a procedere al prolungamento della proroga tecnica dei servizi di trasporto pubblico locale
a tutto l' anno 2016.
La società ha approvato il Bilancio d' esercizio 2015 che si è chiuso con un utile di complessivi
4.173.133 euro. Alla Provincia spettano 765.000 euro di dividendi.
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29 giugno 2016
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Messaggero Veneto (ed.
Gorizia)
Gorizia
Piano di subentro al centro del dibattito stasera in
consiglio
Il Consiglio provinciale si riunirà oggi alle
18.30 nel Palazzo della Provincia. Dopo le
comunicazioni del presidente del Consiglio
Gennaro Falanga e del presidente della
Provincia Enrico Gherghetta, le interrogazioni,
prenderanno la parola i consiglieri, per le
interpellanze. Quindi, si entrerà nel vivo del
piano di subentro della Regione. Verrà poi
discusso il piano operativo di
razionalizzazione delle società partecipate e le
relative modifiche. Infine, la giornata si
concluderà con l' analisi dell''"Atto d' indirizzo
del Consiglio provinciale a sostegno di una
pianificazione della zone del litorale tra
Monfalcone e Staranzano", proposto dal
consigliere Andrea Ferletic e dallo stesso
presidente dell' assemblea provinciale isontina
Falanga. (e.ma.)
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29 giugno 2016
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Messaggero Veneto (ed.
Gorizia)
Gorizia
giovani e lavoro
Un' app per trovare "braccia" per l' orto si aggiudica i
fondi GoLabor
GORIZIA Al momento è il progetto per la "app"
Ortofacile ad avere più chance di diventare
realtà nella terza edizione del progetto
GoLabor, percorso di imprenditoria giovanile
promosso dalla Provincia di Gorizia. La
proposta, se realizzata, aiuterà a trovare
professionisti o aiutanti che possano
contribuire allo sviluppo delle proprie
coltivazioni.
L' idea di Sara Bimbi, Nicola Ronner Piller e
Michela Settembrini ha infatti ricevuto il
punteggio maggiore tra gli "embrioni" di
azienda presentati per l' iniziativa che entra
ufficialmente nella fasi "Academy". In questo
periodo verranno ulteriormente valutate tutte le
proposte in gioco, che contemporaneamente
parteciperanno a un percorso che va dalla
redazione di un business plan alla formazione
su aspetti come la burocrazia e la fiscalità,
passaggi indispensabili per arrivare a risultati
concreti nel mondo del lavoro. La Tesla
produzioni di Cristian Natoli e Chiara Toffolo,
arrivata seconda, mira ad esempio alle
videoproduzioni che uniscano ricerca sul
territorio e diffusione nazionale. La terza,
"Social media manager" di Daniela Proietti,
punta a fornire pubblicità a basso costo per
piccoli commercianti. L' insieme dei progetti è stato presentato nei giorni scorsi nella sede del Forum
Giovani della Provincia di Gorizia dai proponenti, dall' assessore provinciale alle Politiche giovanili
Federico Portelli.
(e.ma.)
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Messaggero Veneto (ed.
Gorizia)
Gorizia
a gorizia
Guerra e moda, è l' alba della donna moderna
di Emanuela Masseria wGORIZIA Gli abiti
delle donne, dopo aver espresso per secoli
intenti decorativi e estetici, si affacciano nel
Novecento dichiarando la propria utilità, l'
adesione al mondo del lavoro, al senso pratico
e alle esigenze di una società che inizia a
sovvertire le sue fondamenta. Parla di questo
mutamento epocale la mostra "Guerra e moda
­ L' alba della donna moderna" che sarà
inaugurata oggi alle 18 ai Musei provinciali di
Gorizia in borgo Castello, alla presenza di un'
icona come lo stilista Roberto Capucci. L'
esposizione, che resterà aperta al pubblico da
domani al 4 dicembre, vede infatti scomparire
crinoline e busti per addentrarsi in un
guardaroba assai meno effimero costituito da
tute e uniformi che certificano la presenza
attiva in società di operaie, crocerossine,
postine e bigliettaie, ma anche di capiufficio e
capireparto, ristoratrici, maestre, fino alle
prime imprenditrici.
Una rivoluzione apparentemente esteriore
resasi necessaria dall' assenza degli uomini
impegnati al fronte, prima di un fascismo che
riporterà le donne a ruoli più tradizionali. Si
racconta così anche la storia di tante friulane,
impegnate in un' improvvisa e ormai
ineluttabile indipendenza.
La mostra ripercorre il viaggio della moda in un periodo compreso tra gli anni 1905 e 1925 circa,
narrando una trasformazione che in silenzio scardina un ordine precostituito. Lo fa presentando insieme
vestiti per le fatiche quotidiane e abiti da sera. Alcuni di questi sono da collegarsi al periodo della guerra
e agli anni '20 e provengono da sartorie italiane e austriache dove si vestiva la principessa Sissi. A
sottolineare il tutto, oltre ai sempre indispensabili accessori, anche riviste di moda tedesche e francesi,
articoli di quotidiani locali,modellini e illustrazioni.
La mostra è stata realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia e con
la collaborazione della Kunstbibliothek ­ Staatliche Museen zu Berlin.
EMANUELA MASSERIA
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28 giugno 2016
Friuli Sera
Gorizia
Tiare Shopping insolvente i suoi creditori allo stremo
Sono in piedi due cause civili contro Ikea e Alfa contract
Diventa sempre più pesante, in termini
economici, il mancato pagamento da parte del
centro commerciale Tiare di Villesse alle
imprese che hanno partecipato alla sua
realizzazione. Dopo quasi tre anni dalla fine
dei lavori, sono ancora molte le imprese in
fibrillazione che rischiano la chiusura. Tra
queste la cooperativa Alfatecnica di Roma,
mandataria dell'Ati costituita anche dalla
Ediltecnica di Gruagno e dalla slovena
Noemar. Il legale rappresentante di
Alfatecnica, Michele Ferrante, ha deciso di
passare per le vie di fatto: «È pronta una
nuova intimidazione a pagare i 4,5milioni di
euro dovuti in tempi brevissimi, oltre a
interessi legali e di mora». Inutili le altre
operazioni intraprese sinora, compresa la
denuncia contro la società appaltante Alfa
contract e a tre dirigenti di Ikea, una lettera del
vice presidente della Regione Fvg, Sergio
Bolzonello e una del presidente della
Provincia, Enrico Gherghetta. «Tutto è rimasto
fermo ­ aggiunge Ferrante ­ ad oggi abbiamo
ricevuto il pagamento di 2,5 milioni , iva
compresa, ma il grosso del dovuto (4,5
milioni) deve essere ancora versato».
Alfatecnica, nello specifico, ha realizzato tutte
le cosiddette opere a seccoa Tiare shopping:
in sintesi, si è occupata della realizzazione e della posa dei controsoffitti, delle pareti divisorie e delle
finiture interne. Le cause in piedi attualmente sono due: quella civile contro Ikea in qualità di
committente, e quella sempre civile contro Alfa contract, quale appaltatore. Entrambe non si
concluderanno prima della fine dell'anno, portando allo stremo le società costruttrici. «È la solita lotta tra
Davide e Golia ­ conclude Ferrante sconsolato ­ dove purtroppo, ai giorni nostri, per Davide è sempre
più difficile vincere».
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29 giugno 2016
Primorski dnevnik
Gorizia
S prvim julijem tromboliza, dobili sodobno CT
napravo
Od petka, prvega julija, bodo tudi v goriki
bolninici izvajali trombolizo, t.j. uinkovito obliko
zdravljenja ishemine moganske kapi z
zdravilom, ki raztaplja krvne strdke. Dobro
novico je veraj posredoval direktor
zdravstvenega podjetja za Posoje in juno
Furlanijo Giovanni Pilati, po katerem bodo
novo storitev izvajali na urgentnem oddelku.
»S trombolizo bomo v Gorici zdravili samo
bolnike, ki bodo sami prili na urgenco ali ki jih
je moganska kap zadela v bolninici. Ostale bo
reilna sluba 118 odpeljala v veje bolninice, kjer
imajo specializirane enote "stroke unit", torej v
Trst, Videm ali Pordenon. V te veje centre
bomo po izvedbi trombolize odpeljali tudi
bolnike, ki jim bomo prvo pomo ponudili v
goriki bolninici,« je povedal Pilati, po katerem
je gorika prva izmed manjih bolninic, ki bodo
ponujale monost zdravljenja s trombolizo. »e
ne bi imeli nevrolokega oddelka, si tega ne bi
mogli privoiti,« je pristavil direktor
zdravstvenega podjetja. Pomembna pridobitev
je za goriko bolninico in bolnike tudi monost
opravljanja endoskopskih preiskav prebavil 24
ur dnevno. »To storitev, ki je namenjena
bolnikom s krvavitvijo iz prebavne cevi, smo
tako v Gorici kot v Triu uvedli 13. junija. Doslej
smo morali bolnike z gastrointestinalno
krvavitvijo z reevalnim vozilom odpeljati v Trst ­ samo v lanskem letu je bilo teh primerov 72 ­, zdaj pa
lahko endoskopske preglede opravimo kar v goriki ali triki bolninici,« je pojasnil Pilati. Sredi septembra
bodo po besedah inenirke Debore Furlani v goriki bolninici nadomestili trinajst let staro napravo za
raunalniko tomografijo (CT). »Nabavili smo napravo Revolution EVO. Gre za CT zadnje generacije, ki
zagotavlja visoko resolucijo in manje sevanje. Vanjo smo vloili 535.000 evrov,« je povedala Furlanijeva,
po kateri bodo preiskave z novo napravo trajale neprimerno manj: »Za slikanje celega telesa z
raunalniko tomografijo danes porabimo med 15 in 20 minut, z novo napravo bo preiskava trajala deset
sekund.« Napravo so e nabavili, dobili jo bodo 22. avgusta. »Nato jo bo treba namestiti in opraviti
tehnine preglede, osebje bo opravilo teaj. Raunamo, da bomo novo napravo zaeli uporabljati 12.
septembra,« je povedala Furlanijeva, po kateri bodo skuali staro CT napravo prodati. Medtem se v
Krminu s polno paro nadaljuje obnova zdravstvenega doma, kjer bodo odprli center za primarno
oskrbo. Odprt bo 24 ur dnevno in bo namenjen prebivalcem obin zgornjega Posoja, v njem se bodo
vrstili sploni in deurni zdravniki. »Krminski center bomo odprli predvidoma septembra, e julija pa bomo
namenu predali gradeki center za primarno oskrbo, kjer so se dela e zakljuila,« je povedal Giovanni
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29 giugno 2016
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Primorski dnevnik
Gorizia
Pilati in e enkrat zanikal, da bo deelna reforma zdravstva negativno vplivala na kakovost sistema
nudenja urgentne pomoi na Gorikem. »Po novem bomo imeli eno zdravniko vozilo manj, imeli pa bomo
eno reevalno vozilo ve, in sicer v Gradiu,« je zakljuil Giovanni Pilati.
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29 giugno 2016
Primorski dnevnik
Gorizia
Ponovno odprtje ambulante ovira zakon ministrice
Madia
»Konvencijo sem podpisal pred ve kot dvema
tednoma.« Direktor zdravstvenega podjetja za
Posoje in juno Furlanijo Giovanni Pilati zavraa
kritike, ki nanj letijo zaradi zamud pri
ponovnem odprtju ambulante drutva La Salute
v Loniku. Drutvo od lanskega leta ne more ve
opravljati odvzemov krvi: njegovi predstavniki
so konvencijo, ki jo je pripravilo zdravstveno
podjetje, e prejeli, a je ne nameravajo
podpisati. V dokumentu namre nikjer ne pie,
da lahko odvzeme krvi opravljajo tudi
prostovoljci, ki so istoasno uslubenci
zdravstvenega podjetja, kar velja za veliko
veino lanov drutva la Salute. »V konvencijo
tega preprosto ne moremo vkljuiti, saj je v
nasprotju z dravnim zakonom. Po novih
pravilih o nezdruljivosti funkcij, ki jih je doloilo
ministrstvo Marianne Madia, javni uslubenci ne
morejo opravljati nobene druge dejavnosti, ki
je povezana z javno ustanovo, pri kateri so
zaposleni. To velja tudi za prostovoljno delo,«
je zakljuil Giovanni Pilati.
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29 giugno 2016
Primorski dnevnik
Gorizia
»Urgenca potrebuje drugano organizacijo«
Po vodji oddelka za kardiologijo Gerardini
Lardieri, ki bo nastopila slubo v prihodnjih
tednih, bo zdravstveno podjetje za Posoje in
juno Furlanijo imenovalo tudi nova primarija
nevrolokega in urgentnega oddelka gorike
bolninice. »Raunamo na to, da bosta oba
nastopila slubo v prvih mesecih prihodnjega
leta,« je dejal direktor zdravstvenega podjetja
Giovanni Pilati, po katerem potrebuje gorika
urgenca novo organizacijo dela. »Problem
dolgih akalnih dob na goriki urgenci ni
povezan s pomanjkanjem sredstev ali osebja.
Lahko povem, da je v primerjavi z drugimi
oddelki za nujno medicinsko pomo v deeli iz
tega vidika celo na boljem,« je Pilati odgovoril
novinarju, ki je v nedeljo s triletno vnukinjo
preivel pet ur v akalnici gorike urgence,
naposled pa jo je odpeljal na pediatrino
urgenco v Pordenon, kjer so ji po nekaj
minutah seili rano nad obrvjo. »Goriki urgentni
oddelek iz vidika razporeditve prostorov ni
najbolje urejen, kar uslubencem povzroa
teave. O moni prerazporeditvi smo zaeli
razmiljati e s prejnjim primarijem, pokojnim
Pinucciom Giagnoriom. Marsikaj se da s teaji
in novimi tehnikami izboljati tudi na podroju
uinkovitosti in hitrosti: z novim primarijem
bomo delali tudi na tem,« je povedal Pilati, po
katerem bo goriki urgentni oddelek v kratkem dobil e enega zdravnika, triki, ki je kadrovsko bolj
podhranjen, pa tri. »V teh tednih zaposlujemo tudi nove medicinske sestre in tehnike. Zaposliti jih
nameravamo 73, ki jih bomo porazdelili po vseh tirih bolninicah. Doslej smo jih zaposlili 40,« je dejal
Pilati in pristavil, da bodo zaposlili tudi 24 negovalcev, deset fizioterapevtov, dve babici, enega
nevropsihiatra, dva zdravnika za goriki oddelek splone medicine, enega okulista in otorinolaringologa za
triko bolninico ter enega pnevmologa. »Primarij oddelka za nefrologijo pa ne bo dodeljen goriki
bolninici, temve bolninici v Palmanovi, kot predvideva nov deelni nart,« je Pilati odgovoril na kritike
deelnega svetnika stranke Forza Italia Rodolfa Ziberne.
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29 giugno 2016
Primorski dnevnik
Gorizia
Izgnali simpatizerja Islamske drave
Na svetovnem spletu je delal propagando za
Islamsko dravo. Zato so italijanski varnostni
organi v ponedeljek izgnali iz drave 30­letnega
dravljana Bangladea z bivaliem Gradeu.
Mokemu, ki je v obmorskem mestu upravljal
trgovino, je bila gorika policija e ve mesecev
za petami. Na podlagi spornih propagandnih
besedil, ki jih je M.H. objavljal in iril prek
socialnih omreij, so policisti oddelka Digos
ocenili, da predstavlja gronjo za dravno
varnost, zato je notranje ministrstvo odredilo
njegov izgon. Mokega so prijeli v ponedeljek
na letaliu Marco Polo pri Benetkah. M.H. se je
v veernih urah z letalom prek Istanbula
pripeljal iz Dake, glavnega mesta Bangladea.
Na letaliu ga je priakala letalika policija. Izroila
mu je obvestilo o varnostnem ukrepu, ki ga je
zoper njega sprejel notranji minister Angelino
Alfano: v prihodnjih petnajstih letih bo M.H.
lahko vstopil v Italijo samo v primeru, da mu
bo ministrstvo izdalo posebno dovoljenje. M.H.
je v Italiji ivel e dalj asa. Bivalie je najprej imel
v Bologni, nato pa se je preselil v Grade, kjer
je odprl trgovino z galanterijo in biuterijo. V
letoviarskem mestu, so veraj pojasnili na goriki
kvesturi, se je druil izkljuno z drugimi dravljani
Bangladea in ni obiskoval muslimanskih
molilnic. Januarja se je vrnil v domovino, ker
se je nameraval oeniti, ob povratku v Italijo pa ga je priakal ukrep izgona. Goriki policisti, ki so mu sledili
e od lanskega oktobra, so namre ugotovili, da je simpatizer skrajne skupine Islamska drava. Na spletu
je iril teroristino propagando za novaenje novih borcev, zato so policisti ocenili, da ga je iz varnostnih
razlogov bolje izgnati. »Preiskovalci so ugotovili, da je 30­letnik pod lanim imenom objavljal
propagandna besedila Islamske drave na socialnih omrejih. Njegovo ime se je pojavilo v okviru
izmenjave informacij med varnostnimi organi razlinih drav. Preiskovalci so ocenili, da bi moki lahko
sodeloval pri irjenju propagandnih besedil s ciljem novaenja novih privrencev, zato so se odloili za ta
ukrep,« je dejal minister Alfano in pristavil, da so od zaetka leta 2015 iz varnostnih razlogov izgnali iz
Italije e 96 ljudi: trideset izgonov so odredili samo v letonjem letu. M.H. je e drugi privrenec
samooklicanega kalifa Al Bagdadija, ki je imel bivalie v goriki pokrajini. V Gorici je namre celih deset let
ivel tudi 32­letni Elmir Avmedoski, ki se je el borit v Sirijo za Islamsko dravo in se lani znael na seznamu
t.i. tujih bojevnikov. Avmedoskega v Gorici ni e ve kot dve leti, mesto naj bi zapustil leta 2013, potem ko
je tu deset let ivel in delal kot zidar: zidarsko podjetje z njegovim imenom je imelo sede v Traki ulici,
medtem ko je Avmedoski z eno in tremi otroki stanoval v Ulici Torriani v Stracah. Goriko ivljenje Elmirja
Avmedoskega in njegove druine je sprva teklo povsem normalno, vse do leta 2009, ko je nastopila
gospodarska in finanna kriza, v katero je zael tudi gradbeni sektor: dela je bilo vse manj, mladi
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29 giugno 2016
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Primorski dnevnik
Gorizia
Makedonec naj bi se znael na cesti, uteho pa naj bi zael iskati v vedno bolj radikalizirani islamski veri.
Kdaj in kako se je zaelo njegovo zblievanje z radikalnim islamom, ni znano. Preiskovalci so ugotovili, da
je Makedonec priel v stik tudi z razvpitim bosanskim imamom Huseinom Bilalom Bosniem, neformalnim
voditeljem skrajne muslimanske loine vahabitov v Bosni in Hercegovini.
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29 giugno 2016
Primorski dnevnik
Gorizia
EZTS, Robert Golob ostaja predsednik
Na ponedeljkovi redni skupini Evropskega
zdruenja za teritorialno sodelovanje (EZTS
GO), ki je potekala v Gorici, so lani ponovno
potrdili dveletni mandat predsedniku skupine
Robertu Golobu. Ta je predsedovanje prevzel
junija 2013, ko je nadomestil tedanjega
predsednika skupine Franca Frattinija, ki je
nekaj mesecev pred tem podal odstop. Tri
obine ustanoviteljice EZTS GO, in sicer
mestna obina Nova Gorica ter obini Gorica in
empeter­Vrtojba, bodo v torek, 5. julija, gostile
novinarje, ki v Gorico in Novo Gorico prihajajo
v organizaciji stalnega sekretariata Alpske
konvencije, ki vsako leto organizira potovanje
po Alpah za novinarje z vsega sveta z
naslovom Mi smo Alpe. Na potovanju novinarji
spoznavajo Alpsko konvencijo in se sreujejo s
splono javnostjo, kmetovalci, poslovnei,
strokovnjaki in politiki. Letos bodo novinarji
gostje omenjenih treh obin. Njihov program se
zaenja na avtobusni postaji v Novi Gorici, nato
se bodo s kolesi izpred novogorikega
Turistino­informacijskega centra odpeljali proti
Trgu Evrope ­ Transalpini. Tam si bodo
ogledali trg in obiskali muzej na meji ter se
nato odpravili do gorike eleznike postaje in
nazaj proti sedeu EZTS GO v Trgovskem
domu, kjer jim bodo predstavljene aktivnosti in
delovanje zdruenja.
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