Alcuni Versi Poetici

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Alcuni Versi Poetici
Alcuni versi poetici, trascritti alcuni anni fa, che amo molto....
Camillo Sbarbaro: "Taci anima stanca di godere"
Giaci come
il corpo, ammutolita, tutta piena
d'una rassegnazione disperata.
"La trama delle lucciole ricordi"
Forse. Ma il gesto che ti incise dentro
io non ricordo; e stillano in me dolce
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parole che non sai d'aver detto.
Ardengo Soffici
"Rallumina il viso disfatto dalle antiche stagioni."
"Navigo nell'assoluto mia patria e vorrei
dimenticare il corpo che sempre è con noi.
La forma della libellula matematica che è il mio destino."
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Giovanni Boine:
"Carezza"
... Spente onde, giungono a volte
lente sere della malinconia,
che vado zitto per l'ombre e,
tutto è scordato.
Milo de Angelis:
"Distante un padre" (2009)
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Adesso l'alba è una goccia di brina,
adesso la morte è più lontana, più vicina.
In noi giungerà l'universo, quel silenzio
frontale dove eravamo già stati.
Cristina Campo:
"Poichè tutti viviamo di stelle spente"
"Estate Indiana"
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La luce tra due piogge, sulla punta
di fiume che mi trafigge tra corpo
e anima, è una luce di notte
- la notte che non vedrò chiara nelle selve.
"Diario Bizantino"
Per fare della tenebre rose
- più che rugiada trasparenti rose e la fiamma sboccia come il bacio all'icona
e il bacio sboccia come la rosa all'icona.
"Poichè dove passi è Samarcanda,
e sciolgono i silenzi tappeti di respiri,
consumano i grani dell'ansia
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e attento: fra pietra e pietra corre un filo di sangue,
là dove giunge il tuo piede."
Mörike (tradotto da Cristina Campo)
"Lento si leva all'orizzonte il velo.
Il giorno sogna ormai la notte un fuga.
Purpuree labbra sigillate si aprono
ai più dolci respiri"
Lety '98 (Poesia pubblicata sulla rivista "Cioè" nel 1998)
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La Morte è improvvisa e senza senso:
ha fame e si nutre
si annoia e trova qualcosa da fare.
è disturbata e impone il silenzio.
è un sonnifero perenne, fatto di dolore,
disperazione e terrore, ti prende così,
senza aspettare.
La Morte, ti assicuro, sa cosa fare.
Anonima (Poesia pubblicata sulla rivista Cioè nel 1998)
"Veleno di Serpe"
Cuore nero di paura,
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sangue di una rosa,
che scivola da un coltello,
lama lucente, sporca di peccato.
Veleno di Serpe
che sgorga sulle mie mani, ustionandole
e incidendo la mia vita.
Marino Moretti
"La Domenica di Bruggia"
è, sì, in questo crepuscolare giorno
che l'anima prova
il bisogno di una nuova
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solitudine e d'andare...
"La Maestra di Piano"
Non ode. Volta. Pallide inquiete mani.
La testa fra le due candele.
Anima dammi un poco del tuo fiele
un poco del tuo male, anima: ho sete.
Umberto Saba:
"Prima Fuga"
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Nero come là dentro è nel mio cuore;
il cuore dell'uomo è un antro di castigo.
Guido Gozzano:
"Nelle sere illumini
fredde stellate di settembre
quando il crepuscolo già cede alla Notte...."
Paolo Bertazzoni:
Orme di spettro sul candido manto nevoso.
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Francesco Mezzena
I passi ovattati di un'ombra silente si stendono sovrastati
dall'intreccio funereo di rami scheletrici.
Il canto di questa figura raminga cela la storia di una malinconia
profonda e
rapisce i cuori di coloro che la odono nel vento,
ricordo lontano di una persona perduta che risveglia immagini
di un passato sepolto.
Un tappeto di fango e foglie morte accoglie ora il nostro
cammino;
il nostro cammino; il nostro canto silenzioso risuona nelle
antiche e sapienti aule della foresta,
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prima che l'alba disperda la notte e con essa ciò che resta della
via da percorrere.
SERGIO SOLMI
"Una volta" (1956)
Eravamo alla punta della vita
(quella che più non torna, più non torna)
attraversati di luce, sospesi
in un mondo esitante, ombre gentili
assunte in un deliquescente eliso.
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GIACOMO NOVENTA
"Avessimo avùo pietà" (Dialetto veneto; più sotto riporto la
traduzione in italiano)
No' firmaressimo tuto el dolor
de 'sto mondo
coi nostri picoli nomi
(Non firmeremmo tutto il dolore di questo mondo con i nostri
piccoli nomi)
GIORGIO CAPRONI
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"Ruberò anche una rosa
che poi, dolce mia sposa,
ti muterò in veleno"
SANDRO PENNA
"La vita... è ricordarsi di un risveglio"
La vita... è ricordarsi di un risveglio
triste in un treno all'alba; aver veduto
fuori la luce incerta: aver sentito
nel corpo rotto la malinconia
vergine e aspra dell'aria pungente.
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GIORGIO ORELLI
"Nel cerchio famigliare"
Una luce funerea, spenta,
raggela le conifere
dalla scorza che dura oltre la morte,
e tutto è fermo in questa conca
scavata con dolcezza dal tempo:
nel cerchio famigliare
da cui non ha senso scompare.
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GUIDO CERONETTI
"L'Angelo Ferito"
Di noi cantava e gemeva accanto
l'Angelo Bianco, l'Angelo Ferito
dai frantumi crudeli fu colpito
che disperdono i corpi ai quali è unito
le sdorate dimore che fatiscono
il sangue del suo errare riarroventa
procediamo nell'essere da sciolti
come essenze dai cardini strappate
e in più calchi degli oscurati
viva bambola esperta di lemùrie
e mani incatenate, il groviglio
della canaglia l'artiglia
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illesa trafitta inerme
in ripetuti atlantici di tenebra
calata fu la
orfanità in noi
di luce.
"Foglia"
Solitaria una foglia
goccia di sangue d'anime
mi è caduta vicino.
Chi legni lento percuote
in questo cuore soprasenziente
soglia di tutto, su uno scalino?
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T.S ELIOT
"Animula"
Negando il sangue come un importuno
ombra delle sue stesse ombre
spettro della sua tenebra.
ANDREA DE MARTINO:
"Punto"
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Un urlo
strappò
gli occhi
a Dio.
"Inutilità"
Tempo: ed ancor
invadici di niente.
Cade la bruna foglia.
PROVERBIO CINESE:
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Sulle rive del rimpianto
appaiono
i fantasmi degli amanti perduti.
MARIA GARBAGLIO:
...Gocce profonde
dal tuo corpo nascosto
e le mani dolcissime
all'avanguardia dell'oblio...
Scroscii notturni
e
improvvise apparizioni
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di allegorici fantasmi
...Il caldo della tua mano....
Lungo i fianchi
del mio seno
tra i vapori dei fiori.
Solitudine misteriosa
naufragata
nelle banchine sui porti
fra giovani donne
abbandonate al caso
...nel logorante tentativo
tra il tintinnio dei flutti...
(il suicidio)
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VIVIAN LAMARQUE
"Il Signore e la Signora Stelle"
Vivevano fra loro lontani come stelle lontane fra loro.
Per tutta la lunga eternità divisi come stelle divise,
solitariamente nei loro singoli cieli, divisi,
luccicavano.
"Alla Luna"
Oh essere anche noi la Luna di qualcuno!
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Noi che guardiamo
essere guardati, luccicare
sembrare da lontano
la candida Luna
che non siamo.
YOSA BUSON
"Cadono i fiori di ciliegio"
Cadono i fiori di ciliegio
sugli specchi d'acqua della risaia:
stelle, al chiarore di una notte senza Luna.
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MANUEL VAZQUEZ MONTALBAN
"Il Due"
Ma solo sarai libero arrivando a Memoria
la città dove abita il tuo unico destino.
Il freddo attende al di là delle patrie
al di là dei nomi conosciuti
i gesti
senza sorpresa né immaginazione si occultano.
NIKOLAJ MICHAJLOVIC KARAMZIN
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Un moto esterno in un unico cerchio,
un'eterna ripetizione.
L'eterna alternanza del giorno alla notte
e della notte al giorno....
Una goccia di gioia in un mare di lacrime di dolore.
ODISSEO ELITIS
Non la so più la notte,
tremenda anonimia di morte
una flotta di stelle approda
al porto del mio cuore.
Espero, sentinella, risplendi
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accanto alla celeste brezza di un'isola
che mi sogna mentre annuncio dall'alto dei suoi scogli l'alba.
I miei occhi ti fan solcare il mare abbracciato
alla stella del mio cuore più vero:
non la so più la notte.
Non li so più i nomi di un mondo che mi rifiuta
leggo conchiglie foglie e stelle chiaramente
per le vie del cielo superflua m'è l'inimicizia
a meno che sia il sogno a guardarmi ancora
percorrere lacrimando il mare dell'immortalità.
Espero, sotto la curva del tuo fuoco d'oro
non la so più la notte che sia solo notte.
HARUKI MURAKAMI ("Norwegian Wood")
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Scrivendo mi sembrava di riuscire
a tenere insieme la mia vita
che altrimenti sarebbe crollata
spargendo i pezzi da tutte le parti.
è per questo che sto scrivendo.
Sono uno di quelli che per capire
le cose ha assolutamente bisogno di scriverle.
PAUL KLEE
I miei occhi voraci volevano
sommare nuove ombre.
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Se morirò, brilleranno molli
due fiori notturni nel crepuscolo
(1902)
SILVIO PEZZA
La luce si fa fredda di nuvola
poco a poco.
Dal bordo della radura,
bevendo nebbia sottile,
volo nell'ombra
alla fine del giorno ormai.
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SAMUEL BECKETT (1906(1906-1989)
Vorrei che il mio amore morisse
che piovesse sul cimitero
e sui vicoli per cui vado
piangendo quella che credette di amarmi.
Io amo l'ordine.
è il mio sogno.
Un mondo in cui tutto sia silenzioso e immobile
e ogni cosa al suo posto estremo,
sotto la sua polvere estrema.
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Poesia Turca e Persiana
GIALALODDIN MOULANA/MEVLAVA (1207(1207-1273)
"Non farlo"
Tu sei tetro, e la Luna si stinge
sgomenta: ne vuoi tu l'eclisse?
ALISCER NEVAI/FANI (1441(1441-1501)
"Amore improvviso"
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Così sopra di me dolorante passò,
quale folgore, vampa d'amore,
e a questo rogo infinito m'addusse
di nero, di tetro dolore.
ABDORRAHMAN MOSHFEQI (1538(1538-1587)
Anche noi siamo fiori sbocciati su cuori feriti,
alla stagione che sbocciano volti di fiore.
Ma il pianto di chi resta escluso è la perla d'amore,
e non s'è adornato, finora, di perla più bella.
Una Poesia di Noela Firmian,
Firmian, tratta da "Anima Mia"; il libro è in
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vendita su ilmiolibro.it
Sconfitta dal mio stesso cuore
mi piego ora sulle ginocchia a mani giunte
felice di non averti lasciato con i miei baci
cicatrici sul volto
né compassione al sangue versato.
Oggi sei
un segno fastidioso sul fianco
come un tatuaggio sbagliato.
Rumi "Atomi"
O Giorno, sorgi!
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gli atomi danzano
le anime, perdute nell'estasi, danzano
all'orecchio, ti dirò
dove la sua danza le conduce...
Tutti gli atomi nell'aria e nel deserto
la sentono bene, come se fossero "inebriati"
Ogni atomi, felice o miserabile
è "innamorato" del Sole
di cui nulla può essere detto
Qualche Haiku (tipica Poesia Giapponese) di Yone Noguchi,
Noguchi,
presa da "Diecimila Foglie Vaganti nell'Aria"
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Immagina che le stelle
cadano in frantumi -il loro suono sarà maimaisimile al mio canto d'amore?
***
Cos'è la vita? Una voce,
un pensiero, una luce nel buio,
ecco, un corvo nel cielo.
***
è la pallida ombra della Luna mattutina,
no, è neve che cade sulla terra
è pulviscolo di fiori che sbocciano?
No, è poesia che sorride al cielo.
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***
L'improvviso dolore della terra
avverto al cadere della foglia,
"La vita è Autunno" gemo.
***
A sera
spira il vento,
accanto a una capanna di paglia,
sussurrando qualcosa alle spighe di riso.
Busso alla porta della vita c'è nessuno?
***
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Le stelle cadute
risalgono in cielo?
le rugiade sull'erba.
***
Io, falena senza senso del giorno,
non oso volare,
per non incrinare il silenzio.
***
"Fantasma della mia anima" grido,
"Piangi solo per maledirmi?"
Tip, Tip, Tip... così cade la pioggia.
***
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Non bisogna evitare il pianto di una rosa?
Oh, come potrei,
quando, in realtà la rosa sono io?
***
Ti piangerò attraverso gli anni?
Volgerai il viso per rispondere
alle mie lacrime col tuo sorriso?
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