TUTTE LE DONNE
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TUTTE LE DONNE
3 Alla conquista del West Secondo Fico d’India Western per il regista Carmelo Gerardo Auteri girato tra il Catanese e l’Ennese Gianni Nicola Caracoglia pagg. II-III vivere Destinazione Cinema I videomaker Domenico Rizzo e Davide Vigore hanno premiati al Docunder30 per giovani autori con “Fuorigioco” Maurizio Ciadamidaro a pag. II / Messina felix Santulubirranti de I Malanova: un cd, un libro e due video con 12 storie e leggende Enrico Scandurra a pag. II / Week end: Palazzolo Acreide tra i Santoni di Cibele la dea Magna Mater Isabella Di Bartolo a pag. III / Le sculture visive di Antoci L’artista ibleo con Frontiera Sud rilegge il paesaggio Francesco Lucifora a pag. III / Cartellone a pag. IV settimanale di società, cultura e tempo libero [email protected] Anno XXI - n. 811 7 gennaio 2016 € 0,26 Spedizione A.P. comma 20b Art. 2 legge 662/96 - Fil. CT In primavera Rai Uno trasmetterà 10 corti prodotti da Anele (Gloria Giorgianni e Carlotta Schininà) tratti dall’omonimo libro del papà di Montalbano. Sono i ritratti delle figure femminili, ideali e reali, che hanno popolato l’arte, la vita e i sogni dello scrittore di Porto Empedocle TUTTE LE DONNE DI CAMILLERI di Andrea Di Falco universo femminile di Andrea Camilleri va in onda su Rai Uno. la prossima primavera approdano in tv le Donnee letterarie dello o scrittoree siciliano. La durata degli episodi della serie diretta da Emanuelee Imbucci è inedita per la televisione italiana: diecii cortii da a diecii minuti ciascuno, tratti dall’omonimo libro del narratore di Porto Empedocle, edito da Rizzoli. I copioni della serie sono firmati da Chiara a Laudani,, Alessandra a Mortelliti,, Davide Serino e dallo stesso Imbucci. Dieci sceneggiature per dieci ritratti di donne. A dispetto delle trentanove narrate nel testo. Vengono mostrate, per la prima volta sul piccolo schermo, le donne ideali e reali che hanno popolato l’arte, la vita e i sogni dello scrittore. La serie è girata in 4k, con un’alta risoluzione dell’immagine. L’intenzione è quella di raccontare in tv, con un taglio cinematografico, le storie di dieci donne forti, libere e femminili. È un progetto per Rai Fiction prodotto da Anele, la società fondata nel 2013 dalla quarantenne produttrice palermitana Gloria a Giorgianni (nipote di Elvira Sellerio), insieme alla cugina, la a Schinicoetanea Carlotta nà, imprenditrice ragusana del settore alberghiero. Alla produzione partecipa anche Toree Sansonetti. Il direttore della fotografia è Federico Schlatter. Il montaggio è opera di Marco Spoletini. Le musiche sono di Matteo o Curallo, della scuderia Sugar di Caterina Caselli. Dopo il passaggio televisivo, è prevista la distribuzione della serie sul web e sulle piattaforme digitali. «L’idea – sostiene Gloria Giorgianni L’ In alto, Nicole Grimaudo nel corto intitolato“Ori ana”; sopra, da sinistra Glen Blackhall con Miriam Dalmazio e, a fianco, Carlotta Schininà; nelle foto a destra, da sinistra, il cameo di Nino Frassica nel corto “Elvira”, la produttrice palermitana Gloria Giorgianni, Lucia Sardo con Emanuele Imbucci sul set, e, sotto, Linda Caridi con Dario Aita; nelle foto a sinistra, dall’alto, la copertina del libro “Donne” edito da Rizzoli e Andrea Camilleri – è quella di raccontare un mondo femminile “nuovo” attraverso la prospettiva peculiare di un intellettuale. Vogliamo rappresentare delle donne che scelgono la modernità come strada per ottenere la propria affermazione nella società in cui vivono. Ma questo progetto costituisce una sfida anche dal punto di vista formale. Perché usa gli stilemi del corto per raccontare storie di alto profilo letterario». Il punto di vista della serie è quello dello scrita Camillerii è tore che si fa personaggio. Andrea interpretato,, neii varii episodi,, da a attorii dii età diversa, ciascuno caratterizzato dal proprio accento. Il cast è ricco di volti noti, in gran parte siciliani. Il corto intitolato Elvira racconta la storia del o Pesce), piccolo Camilleri (interpretato da Giorgio un bambino di sei anni che non riesce a prendere sonno nella casa dei nonni. Spaventato, chiede aiuto a nonna Elvira (Lucia a Sardo). Nino o Frassica, che appare in un cammèo, interpreta Nonno Nené. In Beatrice, Camilleri ha il volto di Glen n Blac- khall. Finita la seconda guerra mondiale, per ballare il boogie fa coppia con la bellissima m Dalmazio). Ma quando la Beatrice (Miriam ragazza annuncia il fidanzamento con Filippo (Giuseppee Tantillo), Andrea non riesce a nascondere la sorpresa. In Ines, l’episodio conclusivo della serie, Camilleri (Vincenzo o Amato), sessantenne, durante un volo intercontinentale conosce Ines (Catrinel Marlon), una donna misteriosa. Gli altri sette corti sono: Nunzia, con Giovanni o e Alicee Canzonieri; Oriana, con Davide D’Aleo Tornesii e Nicolee Grimaudo; Kerstin, con Gabriep e Giulia a Achilli; lee Rossi,, Johanness Brandrup Ofelia, con Dario o Aita a e Linda a Caridi; Jolanda, con Claudio o Gioèè e Anita Kravos; Pucci, con Giampaolo o Morelo Mandellii e Carolina a Creli,, Francesco scentini; Ingrid, con Nerii Marcorèè ed Elizabeth h Kinnear. La lavorazione di Donne è durata quattro settimane di riprese, tra la o e Ragusa) e Roma. Sicilia (Agrigento Dal 19 ottobre al 14 novembre 2015. Di Agrigento vedremo una spiaggia del litorale e una villa da cui si scorge la Vallee deii Templi. Nel Ragusano le riprese si sono svolte tra il Teatro Donnafugata e la piazza a Duomo o di Ragusa a Ibla, i vicoli di Chiaramonte o Almo, le spiagge Gulfii e Monterosso di Marina a dii Ragusa,, ill Castello o di Donnafugata. «La città di Ragusa – sottolinea Gloria Giorgianni – ha partecipato in maniera collaborativa. Non solo a livello amministrativo. Infatti, ringrazio anche la Banca Agricola Popolare di Ragusa, la Fondazione Zipelli, la Camera di commercio di Ragusa e la Film Commission Ragusa». Carlotta Schininà, che ha curato i rapporti con le varie istituzioni della terra iblea, crede «nel cineturismo. Sono convinta che il territorio si debba aprire maggiormente alle produzioni cinetelevisive. L’esempio del Commissario Montalbano è un caso che si studia nelle università». Schininà pensa che «il futuro sia rappresentato da una Film Commission ragusana pubblico-privata, che crei un catalogo nel quale trovare i luoghi e le professionalità. Per quanto ci riguarda, abbiamo dato lavoro alle maestranze locali». In un paio di anni, Anele - il cui nome omaggia Elena Battaglia, madre di Giorgianni - ha realizzato una serie di progetti. Da Andrea Camilleri Il maestro o senza a regole, un docufilm con Teresa Mannino, andato in onda sulla Rai a Ill combattente, un documentario sul presidente Sandro Pertini, tratto da libro di Giancarlo De Cataldo, edito da Rizzoli e distribuito in sala da Sky Cinema. Per il 2016 la casa di produzione ha chiuso un accordo per un documentario con il regista premio Oscar Giuseppee Tornatore. Ma il nuovo anno segna anzitutto l’esordio di Anele nel cinema di finzione con la realizzazione di Lezionii in paradiso, l’opera prima dell’attore-sceneggiatore Marco o Bonini. [email protected] vivere II A destra Carmelo Gerardo Auteri al centro di tutto il gruppo di lavoro di “Hey, gringo! Spara per primo o muori!”. Le foto di scena sono di Claudio Fagone, Ninni Aprile, Antonio Girlando e Chiara Di Salvatore L’ANTEPRIMA stasera a all king g dii catania THE WAIT QUEL RITROVARE SE STESSI FRA AMERICA E SICILIA C Visioni/1 Destinazione cinema Da sinistra, Maurizio Schillaci, Davide Vigore e Domenico Rizzo. A destra Schillaci nella scena simbolo di “Fuorigioco” di Maurizio Ciadamidaro arrare per immagini la storia di un perdente e vincere tre premi al Docunder30 0 di Bologna, il festival dedicato agli “autori sotto i trent’anni” di cinema documentario. Lo hanno fatto Domenico Rizzo o dii Palermo o e Davidee Vigore dii Enna, ex allievi della Scuola sperimentale di cinematografia Sicilia con Fuorigioco, un documentario di 61 minuti che racconta la traiettoria sghemba della vita di Maurizio o Schillaci, genio del calcio di provincia arrivato alla soglia del successo e ricacciato indietro dallo schiocco di un tendine che lo trasformò da potenziale fenomeno a campione incompiuto. «Dovevamo raccontare la storia di Totò ò Schillaci e invece ci siamo imbattuti in quella di Maurizio, che del più famoso Totò capocannoniere di Italia 90 è il cugino», racconta Domenico o Rizzo. «La a sua a storia a dii calciatoree famoso o finito o in n povertà per una buona dose di sfortuna accompagnata da una serie di scelte sciagurate non aspettava altro che essere raccontata e noi lo abbiamo fatto senza forzature di sceneggiatura, di cui non c’era alcun bisogno», spiega il giovane regista palermitano. Davidee e Domenico hanno seguito per un mese intero l’ex calciatore di Licata, Lazio e Messina nella sua Palermo. Dal Capo alla Vucciria, da piazza Garaffello al vagone della stazione centrale dove torna a dormire ogni notte. «E’ stato un viaggio nella vita di Maurizio e un n giro o in n una a Palermo o decadente che alla fine del lavoro non è stata un semplice sfondo alla vicenda umana ma protagonista e parte integrante del documentario -, rivela Domenico o Rizzo -. Girando il documentario ci siamo resi conto di quanto la storia di Schillaci fosse legata a quella della città e di come la traiettoria del calciatore caduto in disgrazia somigliasse ad un pezzo di storia di Palermo». «A raccontare la sua vita è stato Maurizio stesso e ci ha messo dentro la sincerità, i rimpianti e la voglia di riscatto – ricorda Davidee Vigore – noi abbiamo cercato di raccontare quello che c’è stato dopo il successo, una tematica che mi appassiona da sempre, cercando al contempo di far emergere, attraverso la vita del protagonista, alcunii aspettii poco conosciutii della a città». N Ad accompagnare le immagini del documentario Fuorigioco le o Incudine. musiche di Mario L’esperimento scolastico, Fuorigioco è nato come esercitazione del corso di studio seguito da Davide e Domenico al Centro o sperimentalee dii cinematografia a di Palermo, ha convinto i giurati del Docunder30 che ai due registi hanno assegnato uno dei due premi come miglior documentario del “Concorso o Doc”, “per la sensibilità con cui scava in modo preciso i contorni di una figura umana nobile e cinematograficamente originale, con uno stile attento ai rapporti tra il personaggio principale e l’ambientazione”, la possibilità di iscrivere il proprio film gratuitamente alla selezione dell’Ecu u Thee European Indipendentt Film m Festival, partner di Docunder30 e anche l’Ulule Award ovvero la possibilità di lanciare gratuitamente una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Ulule http:// it.ulule.com. «Lavoraree insiemee ancora? Mi auguro di si perché è stata una bella esperienza e perché l’intesa ha funzionato -, dice Domenico Rizzo -. Al momento io sto lavorando a Bologna come archivista in una produzione cinematografica e sto anche scrivendo una nuova sceneggiatura». Anche Davidee Vigore, il cui prossimo film La a compagna a solitudine è in uscita a febbraio, non esclude un nuovo lavoro con il suo collega di studi: «Il sodalizio è nato quasi per caso ed è andato benissimo ma non n facciamo o cop- pia a fissa – spiega Davide – io mi sento più solista ma l’aver trovato un’intesa di squadra, non solo con Mimmo ma anche con l’aiuto regista Andrea Valentino e con il direttore fotografia Nello Annunziata, mi ha fatto imparare tanto e se si presenterà la storia giusta chissà che non si possa raccontarla di nuovo insieme». [email protected] Musica Per il loro docufilm Fuorigioco sulla storia dell’ex calciatore Maurizio Schillaci i videomaker siciliani Domenico Rizzo e Davide Vigore a Bologna hanno vinto 3 premi al Docunder30 per giovani autori i saranno i protagonisti Luca Lionello o e Rosaria a Russo, insieme alla regista Tiziana Bosco e all’attrice Lucia a Sardo, stasera a all cinema a King g dii Catania a presentare il film Thee waitt L’attesa, girato tra Sicilia e New York e che vede, tra gli altri attori, anche la presenza di Luigii Burruano (che sarà all’anteprima di Palermo a inizio febbraio), Luca a Barreca,, Antonio o Catania e l’amichevole partecipazione di Gianmarco o Tognazzi. Un cast completato dalla presenza, sul set americano, di Stephen n Badalamenti, attore della serie “Public Morals” (TNT). Il film, tra uno scambio di identità e un ritorno Luca Lionello in dall’America “The wait - L’attesa” in Sicilia, che è occasione per un ripensamento della propria vita, narra del protagonista che si nasconde in un paesino dell’isola in attesa del precipitarsi degli eventi. Una serie di flashback ci faranno scoprire chi è Tony Torre, perché è tornato e che cosa lo ha convinto ad un percorso di redenzione per riconciliarsi con sé stesso. Il film è stato scritto da Rosario Lizzio e prodotto da Fabio Teriaca per la Babelefilm, con il sostegno finanziario della Regione Sicilia. Le riprese sono state realizzate principalmente a Savoca, il paesino del Messinese noto per aver offerto il suo paesaggio al set de “Il Padrino”, a dii Sicilia, a e inoltre a Francavilla Sant’Alessio o Siculo, a Fiumefreddo dii Sicilia, a Giarre, nei porti di Messina a e Catania e infine a New w York ke Brooklyn. Nella troupe del film, oltre alla direzione della fotografia di Andrea Locatelli e alle musiche di Angelo Badalamenti (sue le colonne sonore di “Twin Peaks” e di tanti altri film di David Lynch), da segnalare molti siciliani, tra cui lo scenografo Giuseppee Busacca, la costumista Deborah h Privitera, la truccatrice Giovanna a Dii Pasquale, il parrucchiere Alfredo o Danese, l’editor Edoardo Morabito, l’aiuto regista Christian Bonatesta. Visioni/2 di Gianni Nicola Caracoglia o sbatter “andaluso” di tacchi di Giordana a Dii Stefano dà il via a Hey,, gringo! Spara a perr primo o d’India o muori!, secondo Fico western del regista catanese Carmelo o Gerardo o Auteri il quale dopo l’esordio di Pozo and d Ell Diablo o – Thee legend è voluto tornare sul terreno del western alla siciliana con lo pseudonimo di Mell Stoutman. Assume il sapore particolare della testimonianza l’esibizione della ballerina catanese troppo presto sottratta alla vita lo scorso 7 ottobre per mano del compagno uxoricida. Unico particolare triste, questo, di un progetto cinematografico votato, invece, all’allegria e ad un tono scanzonato. Uno dei punti di forza del mediometraggio, che vuole attualizzare in chiave etnea lo spirito giocoso della parodia western Catt Ballou, è l’unione fra l’anima a americana della Sicilia -, incarnata nell’Etna a Country y Stylee Line Dancee Academy di Giuseppe Scaccianoce, nelle canzoni dei ColorIndaco, nella caratterizzazione del personaggio incarnato dal rocker Renny Zapato e nelle incursioni contemporanee dei biker del Club 59 – e l’anima siciliana, catanese per l’esattezza, impreziosita dalla partecipazione del folletto della musica popolare Brigantony. «In Italia il cinema o è quello d’autore fatto da grandi come Paolo Sorrentino, o ci sono i cinepanettoni. In mezzo c’è il vuoto – commenta Auteri -. E per me ill vuoto significa a terra a incontaminata dunque opportunità professionali non solo per me ma per gli attori siciliani che non hanno potuto approfondire i loro talenti. Noi siamo Siciliani, a band d apart. Il L Nell foto grande il regista Carmelo Auteri. Sopra Joe Scaccianoce e Renny Z A destra con Giord Di Stefan MESSINA felix I Malanova, gruppo della Valle del Mela, ha pubblicato Santulubirranti un cd, un libro e due video che raccontano 12 storie e leggende di antichi luoghi della provincia di Enrico Scandurra idea di partenza era quella di continuare a proporre musiche e canti completamente inediti, di nuova composizione, che avessero sì ill fattorr comunee dell dialetto siciliano e degli strumenti musicali della tradizione popolare sicula ma, anche, sapore di musica nuova che sapesse parlare ai giovani e che potesse far conoscere, al di fuori della Sicilia, storie antiche piene di passioni, nostalgie, amori, dolori, allegrie. È proprio questa l’intenzione che i componenti dei Malanova, storico gruppo musicale etnico della Valle dell Mela, hanno voluto mettere in evidenza con il loro nuovo album, dal titolo Santulubbiranti. Un album che è più un progetto, nell’ambito del quale sono stati realizzati un n cd,, un n libro o e duee video che raccontano in musica, parole e immagini, 12 storie e nel contempo leggende di antichi luoghi della provincia di Messina. Luoghi che sono narrati in altrettante canzoni originali nel dialetto siciliano della zona tirrenica messinese. Da Supramari, che racconta la leggendaria avventura di Ulisse nella grotta di Polifemo (che nella canzone è ubicata a Milazzo e non ad Acitrezza) a Katabba, che rievoca la festa di campane e tamburo per la liberazione di Monfortee San n Giorgio dal dominio dei saraceni. Da L’orsu, che descrive la cattura dell’orso da parte dei cacciatori del principee Alliata a dii Saponara, ricordata tutt’oggi nel giorno del martedì grasso, fino ad arrivare all’Amurii chii venii cantannu, che ripropone in musica l’antico rito del Muzzuni, la festa più antica d’Italia, celebrata ogni anno ad Alcara a Lii Fusi. Tutti testi che hanno un “substrato” culturale vasto che affonda le radici nella storia della Valle del Mela. Ne è un esempio la ballata Scacciuni, storia dei contadini di Cattafi, odierna frazione di Pace del Mela, che riuscirono a scacciare gli invasori turchi, oppure A ballata a i Pascalii Brunu, che canta dell’ingiustizia sub- L’ A Messina prima nazionale con il Balletto di Györ ncora la grande danza al Teatro Vittorio Emanuele di Messina che, in prima nazionale, dal 13 al 16 gennaio, ospita il Balletto del Teatro Nazionale di Györ (Ungheria) una compagnia di danza contemporanea tra le più longeve e stimate in Europa. Fondata nel 1979, sotto la guida di Iván Markó, che lasciò, per questo nuovo I Carmina Burana del Balletto di Györ incarico, il teatro di Maurice Bejart portando professionalità e nuove idee. In pochi anni la compagnia è diventata una vera e propria istituzione nel mondo della danza ungherese e non solo, e vanta un ricco repertorio che spazia dal balletto classico alla danza contemporanea e ai progetti sperimentali. La compagnia magiara porta a Messina il Bolero di Ravel e i Carmina Burana di Orff. Per il Bolero le coreografie sono di András Lukács. Lukács: «Non volevo essere un epigono di Maurice Béjart e Ivan Marko, le cui versioni rimarranno a lungo nella memoria delle persone. Mi sono basato semplicemente sulla relazione tra uomo e donna così come sulle passioni e emozioni che li uniscono». Per i Carmina Burana le coreografie sono di Youri Vamos, che ha curato anche i costumi. La ruota della fortuna è il simbolo degli alti e bassi della vita umana, con i suoi cerchi di tensione negli scambi tra uomo e donna, giovane e vecchio. Scambi ben rappresentati da questa coreografia di Youri Vamos che fornisce il suggestivo alla musica di Orff con una scenografia volutamente semplice. A In alto la formazione dei Malanova, a sinistra il leader Pietro Mendolia ìta da Pasquale Bruno, ragazzo vissuto a Bauso, odierna Villafranca a Tirrena. La raccolta traccia e approfondisce anche i temi legati ad alcune leggende e, in questo caso, lo spazio è dedicato interamente a A Cona, che parla del miracolo dell’acqua. Si narra, infatti, che tale miracolo fu operato dall’Abate di Santa Lucia del Mela, Antonio Franco. A fammacia ricorda poi la bontà di Don Gregorio Bottàro, mecenate che contribuì alla nascita appunto della prima farmacia a Roccavaldina. Del disco fanno parte anche Ciurii dii gessuminu, in cui si cita il poeta di Spadafora, Antonio Giunta; L’omusabbaggiu che riporta alla memoria le gesta di Ruggero o d’Altavilla e la battaglia intrapresa per liberare Santo Stefano Medio dall’oppressione saracena, e Palummedda, canto dedicato a Candelora Calderone. Per i più religiosi c’è poi Evviva a Maria, che ripercorre i canti tradizionali della Madonna a dell Sabato, riproposti ancor oggi a Sant’Andrea, frazione di Rometta. Un album, perciò, denso e variegato di tradizioni millenarie, che è stato presentato dal numero uno o Mendolia, a ritmo di zampogne del gruppo, Pietro a paro, ciaramelle e friscaletti, costruiti artigianalmente dagli stessi musicisti. «Con quest’ultimo album abbiamo voluto continuare un percorso iniziato diversi anni fa - ha specificato lo stesso Mendolia -. Un lavoro che ci ha impegnato per molto tempo, ma che finalmente abbiamo terminato. Un’opera a chee trasuda a dii tradizionee e poesia a sicula e che abbraccia parecchie leggende che abbiamo cercato di raccontare a nostro modo. Con la passione di sempre. A tempo di musica...». [email protected] primo piano Secondo Fico d’India Western per il regista catanese Carmelo Gerardo Auteri il quale con lo pseudonimo di Mel Stoutman ha firmato Hey, gringo! Spara per primo o muori! girato tra il Catanese e l’Ennese Alla conquista del WEST la a - Zapato Auteri dana no cinema di genere, partendo dallo spaghetti western, vuole riemergere e noi intendiamo farlo partendo dalla Sicilia. Di certo non è facile, bisogna avere pazienza e perseveranza». Hey y gringo!! Spara perr primo o o muori! è un classico film low budget - è costato 10 mila euro messi di tasca da Auteri - e narra la storia di due detenuti - Johnny y e Santos -, evasi dal carcere che riescono a scambiare le loro identità con quelle di due sceriffi federali, incaricati di tenere sotto controllo 50 mila dollari, il premio di un torneo di pistoleri, che si sarebbe svolto a Cristo o Rey, località fantasma al centro di un immaginario New Mexico creato nel territorio catanese. Il film è stato girato tra Catania ed Enna. Tra le varie location anche Sferro, località che fu teatro, durante l’ultima guerra, di scontri tra le truppe tedesche e quelle angloamericane. Auteri: «La nostra Isola è una terra molto simile a panorami che ricordano l’Arizona, il Texas, il Nevada, il Canada». Attori protagonisti sono Tony Russo (il presentatore del torneo), Renny y Zapato (Santos), Joee Scaca Cifalà cianoce (Johnny), Viviana (la proprietaria del saloon). Come accennato, tra gli attori spicca l’interpretazione di Brigantony nelle vesti di Jacob McCoy, abile pistolero. Nel film i ballerini a Country della scuola di ballo Etna Stylee Linee Dancee Academy si esibiscono in diverse scene girate all'interno del saloon. Outsider rispetto alla storia, ambientata a fine 800, sono i rocker motocicli9 Club e sti della sede etnea del 59 la squadra di baseball dei Paternò Red d Sox e i cavalieri di Conazzo. I ranger (cavalieri e amazzoni) o Smirnee Miletti, sono Teodoro Sabina a La a corte,, Andrea a Tomarchio o e Orazio o Privitera. La colonna sonora è dei ColorIndaco, i fra- a e Mario telli Valentina,, Gianluca Indaco, in collaborazione con Viviana Cifalà. Aiuto registi sono Pierangelo o Russo o e Riccardo o Vinciguerra, il direttore della fotografia è Carlo o Corona. «Noi continueremo nel nostro percorso, senza voltarci indietro e senza paura di affrontare critiche o di essere esclusi da circuiti nazionali – prosegue Auteri -, noi ill circuito o cee lo o costruiamo o da a soli, partendo dalla nostra Sicilia. Adesso stiamo lavorando per una distria dell’Est e in buzione in Europa Norvegia e Danimarca». Fino ad oggi il film è visionabile su www.youtube.com/watch?v=j3KZ Qqwlu_g. I Fico d’India western di Auteri/Stoutman non finiscono qui. Il prossimo progetto è intitolato Westt Blood d Story: «Sarà un western fantasy nel quale si intrecceranno le vicende di due gang di ibridi vampiri-lupi mannari in una cornice western. Il cast sarà in parte quello di Hey gringo! (Russo, Zapato, Scaccianoce) cui si aggiungeranno la cantante e musicista Valentina De Franco, Jeanine Bongiovanni, Carla Celano, Donatella Turillo, la conduttrice televisiva Sabina Rossi, e tanti altri». [email protected] In basso “Spazio disponibile 71”, fotografia digitale. Sotto “Frontiera sud 6 dit 1”, fotografia digitale. In basso l’artista ragusano Arte III Al Garibaldi di Enna il racconto mediterraneo dell’Odissea dissea – un racconto Maddalena Crippa mediterraneo del Teatro Pubblico Ligure di Genova sarà protagonista della stagione del Teatro Garibaldi di Enna. Quattro appuntamenti per dare corpo e vita al progetto voluto e ideato dal regista Sergio Maifredi, anima del Teatro Pubblico Ligure, e voluto a Enna dal direttore artistico del “Garibaldi” Mario Incudine: «Il progetto restituisce alla narrazione orale, al cantore vivo, le pagine dell’Odissea – spiega Maifredi –. Odissea è la prima fiction ad episodi e il ‘montaggio’ avviene nella testa dello spettatore che può conoscere o ignorare gli episodi. Portarlo in Sicilia, terra del mito e luogo magico dell’Odissea, è di per sé un evento, impreziosito dall’avvio della collaborazione con il Garibaldi, in una città ricca di storia antica come Enna». E Incudine: «Portare sul palco del nostro teatro quattro grandi artisti che rileggono, filtrandole con la loro cifra stilistica e la loro personalità, le pagine più belle di una pietra miliare della cultura occidentale come l'Odissea è un modo per restituire bellezza al nostro pubblico facendolo riappropriare Giuseppe Cederna O L’artista ibleo, tra scultura, fotografia e installazione ambientale, con Frontiera Sud rilegge il spazio: temi già prein progetti come paesaggio senti Minima a natura e Andata a e ritorno. Le come trama avanguardie dagli del ‘900 in poi antropologica inizi hanno cercato di le distanze e visuale azzerare tra vita e arte, forme osario Antoci è un attento osservatore che divide ill suo o tempo o tra a l’artee e la a formazione collegando spesso le nuove energie emergenti alle necessità progettuali del Sud-Est siciliano. I suoi tagli sul paesaggio e le sue sculture visive percorrono luoghi quotidiani svelando il presente nelle sue funzioni e forme attuali. Osservando o ill suo o percorso o artistico,, caratterizzato o dalla a relazione tra a scultura,, fotografia e installazionee ambientale,, risalta a l’attenzione perr i mutamentii (socialii e visivi) dellee formee urbanee e dello o spazio architettonico. «Il mio interesse va anche oltre le forme urbane e lo spazio architettonico fino all’intero paesaggio antropizzato. Lo sguardo coglie i tratti mobili, talvolta effimeri e indefinibili di un nuovo paesaggio fatto di elementii temporanei chee diventano o continuamente R e gesti del quotidiano sono stati sublimati dentro e con le pratiche artistiche, mi affascina ritrovare nella realtà quotidiana quanto di queste elaborazioni siano rintracciabili verso altri gradi di articolazione. Frontiera a Sud è un n progetto o a più fasii chee ha a impegnato o ill suo o agire neglii ultimii anni:: in n chee modo oè cambiato o l’approccio o nell pensare e produrree in n questo o presente fatto o dii problematichee chee riguardano confinii e frontiere? «Viviamo in pieno le contraddizioni del mondo occidentale pensando di erigere barriere alla disperazione mentre liberamente circolano capitali e benestanti. La caduta di pochi chilometri di muro a Berlino nel 1989 ha prodotto ventisettemila chilometri di nuove frontiere solo in Europa ed Eurasia. Frontiera a sud, nasce dall’urgenza di rileggere il paesaggio come trama antropologica e visuale per coglierne i mutamenti formali ed estetici a partire dai cartelloni pubblicitari, dai centri commerciali o dalla seducente fascia costiera trasformata dalla presenza importante di aziende agricole e serricole. Nessun reportage e nessuna operazione nostalgica, la Frontiera Akrai, I Santoni rilievo foto di MarinaPNN, fonte Wikimedia A PALAZZOLO ACREIDE tra i Santoni di Cibele la dea Magna Mater odici immagini scolpite nella roccia dell’antica Akrai. Dodici simboli di una religiosità millenaria legata al culto della terra, delle messi e della fecondità. Custodisce un santuario rupestre l’antica città colonizzata dai siracusani di età greca, nei pressi della moderna Palazzolo Acreide. Il luogo è intitolato ai Santoni e prende il nome dalle effigi ricavate nella roccia che rendono il sito di Palazzolo uno dei più vasti tra i complessi religiosi dedicati alla dea Cibele. La stessa divinità che i Romani appellarono Magna mater, la signora della natura e di tutti gli esseri viventi. Un’area ammantata di fascino e di mistero che ammaliò il principe di Biscari e Jean Houel e che, fino ai giorni nostri, è oggetto di studi da parte di archeologi ed esperti di culti antichi. Oggi il sito archeologico è legato al Teatro greco dell’antica Akrai: per poterlo visitare, infatti, occorre recarsi alla biglietteria del monumento greco di Palazzolo in attesa di una valorizzazione ad hoc dell’area archeologica promessa da decenni. D di Francesco Lucifora della proprio identità». Si comincia lunedì 11 con il canto XIX, Tullio Solenghi Odisseo e Penelope, l’incontro a Itaca tra Odisseo, al ritorno da Troia, e la sua Penelope, con la voce affabulatoria di Tullio Solenghi. Quindi lunedì 8 febbraio al “Garibaldi” arriverà Maddalena Crippa con il Canto XXIII Penelope, ideale prosieguo del precedente, nel quale la grande attrice brianzola si misurerà con un personaggio complesso e di forte impegno emotivo. Mercoledì 30 marzo sarà l’episodio Amanda Sandrelli de La ninfa Calipso, Canto V, quello in cui un’Amanda Sandrelli forte e dolce offrirà al pubblico una umanissima lettura di Calipso. Infine sabato 9 aprile Giuseppe Cederna, che alle doti attoriali affianca quelle di scrittore, offrirà al pubblico del Teatro Garibaldi i Canti VI-VIII, Odisseo nell’isola dei Feaci, complesso e affascinante racconto in cui, come in un gioco di rimbalzi e di specchi, Odisseo ripercorrerà la sua “Odissea”. Weekend di Isabella Di Bartolo Le sculture visive di Antoci vivere su cui mi muovo è una metafora; “i randagi dei confini, gli agrimensori delle regioni di frontiera, i geografi dei margini non possono che avere antenne per il meraviglioso e stupore per il mutamento” scrive Regis Debray». Cosa a pensa a riguardo o all ruolo o dell’artista a in n questa a fasee storica a ed in n questa a “frontiera a sud”? «In questo Sud povero, seducente e mai opportunamente valorizzato, svestiree i pannii dell’autocommiserazionee è una a sfida a quotidiana, più arduo è raccogliere quelle del proprio tempo senza farsi schiacciare dal peso del passato. Ogni tempo richiede coraggio, e troppo spesso, l’unico gesto di coraggio per un artista o un Per la sua vastità e bellezza, il sito dei Santoni rappresenta un unicum al mondo secondo gli studiosi tra cui si annovera Luigi Bernabò Brea, l’archeologo che individuò nell’area di Palazzolo uno dei complessi cultuali che contribuirono a diffondere il culto della dea Cibele nel mondo greco-romano. Queste immagini scolpite nella roccia narrano la devozione popolare per la divinità delle messi in epoca ellenistica e sono scolpite lungo il lato meridionale del colle Orbo, dove restano tracce anche di due antichi altari. Dieci figure femminili sono racchiuse in nicchie scavate nella roccia mentre altre due custodiscono scene di carattere votivo con l’effigie di altre divinità del mondo greco, secondo un ordine preciso che testimonia come questo luogo fosse in età antica un santuario dedicato alla divinità protettrice delle messi. Lo confermano anche i ritrovamenti tra cui lucerne, coppe e vasetti che venivano usati durante le preghiere dei fedeli. La dea è sempre raffigurata in trono ad eccezione di un rilievo in cui Cibele viene rappresentata in piedi, a grandezza naturale. Suggestiva la sua immagine che trova confronti nel mondo greco: la dea indossa un chitone e i suoi capelli sono racchiusi in una particolare acconciatura con due lunghi riccioli ricadenti sulle spalle e un modio sulla fronte. Cibele è attorniata da due leoni in posizione araldica ed esprime tutta la sua forza e bellezza. Numerose le leggende popolari legate al sito archeologico come ricordava, nel 1777, il pittore-viaggiatore Jean Houel che immortalò le statue rupestri nei suoi disegni. Houel si rammaricava del fatto che alcune statue fossero state cancellate “più della mano degli uomini che da quella del tempo. I pastori dei dintorni prendono talvolta le pietre e, per passatempo, senza cattive intenzioni, colpiscono le teste delle figure senza rendersi conto di quello che fanno. Essi distruggono per distruggere, come fanno i bambini con i giochi che hanno loro si donano e se ne pentono quando non li hanno più”. Simili episodi narrano anche gli abitanti di Palazzolo. Sono i cittadini acrensi a ricordare l’odio folle di un contadino proprietario del terreno nei confronti di queste statue: l’uomo, infatti, stanco di dover sopportare frequenti visite da parte di curiosi e appassionati di storia e archeologia, decise di sfigurare il volto delle statue a colpi di ascia danneggiandoli per sempre. Ancora oggi si riconosce il gesto del contadino che tentava così di distruggere i resti antichi per evitare che sul suo fondo si accendessero i riflettori dell’arte e della cultura. Tuttavia non riuscì nel suo intento e oggi l’area dei Santoni, nonostante la mancata e corretta promozione, resta uno dei luoghi più interessanti dal punto di vista storico e archeologico. La singolarità del monumento è legato alla presenza, in contemporanea, di personaggi vari attorno alla figura della dea Cibele. Divinità varie che fonti letterarie, epigrafiche e monumentali indicano connessi alla Terra mater ma secondo formule distinte e, in nessun altro caso noto, in un’unica composizione come accade in quella che fu la città di Akrai. [email protected] Le 12 immagini scolpite nella roccia dell’antica Akrai sono uno dei complessi che diffuse il culto della dea nel mondo greco-romano giovane del Sud è emigrare. Oggi restare è una vera scommessa. L’iper–specializzazione del lavoro e del sapere complica il ruolo dell’artista tra il rischio di scivolare nella pratica dell’arte per l’arte o verso comunicazione e public relation». Perr qualii ragionii in n Sicilia a sembra a attecchiree più ù l’imitazionee di villaggii creativii post-pop p anziché una a programmazionee chee porti alla a creazionee dii spazii museali dedicatii all contemporaneo? «Gli amministratori pubblici continuano a ritenere l’arte, come la cultura, un investimento a perdere; per i privati è arduo operare a lungo termine. Offerte alla moda attecchiscono in modo più rapido e la contaminazione dei generi può offrire da un lato spazi di espressione, ma anche soluzioni facili per nuove forme di consu- mo apparentemente culturale». Qualii saranno o i passii futurii del a Sud adesso progetto o Frontiera che,, oltree alla a globalizzazione, anchee i crollii e lee franee stanno contribuendo o alla a mutazionee fisica a e antropologica a dell paesaggio? «Crolli e frane sono la conseguenza di omissioni e segno di incuria e inciviltà verso il territorio che è invece il bene comune. La globalizzazione opacizza la nostra capacità di leggere i caratteri distintivi dei luoghi e di noi stessi. La frontiera, ill confinee e ill margine consentono o dii ampliaree l’orizzontee dell mio o lavoro dandomi modo di rinegoziare identità, corpo e paesaggio e di includere nella ricerca aspetti autobiografici e metalinguistici propri dell’arte, con la possibilità di sublimarli all’interno dell’opera». [email protected] vivere iv cartellone 07_13/01_016 CLASSICA One Man Buzzurro pprezzato in tutto il mondo per il suo approccio “orchestrale” alla chitarra e uno stile trasversale che fonde il mondo classico con il jazz e la musica popolare, Frano Buzzurro cesco (nella foto di Paolo Galletta) domani sera sarà al Teatro o dii Gela. Eschilo Per il terzo appuntamento della rassegna Il Grande Jazz diretta da Alfredo Lo Faro, il talentuoso chitarrista presenterà il suo live per chitarra sola One Man n Band ma proporrà anche i suoi proverbiali arrangiamenti trascendentali di successi di artisti come Gershwin, Chick Corea, Dizzy Gillespie e Jobim, oltre ad alcune composizioni originali tratte dal suo ultimo disco Ill quinto o elemento. La rassegna si concluderà il 29 gennaio con una ricca scaletta di musicisti e l’ospite d’onore Fabio Concato. A MUSICA/ Domani Francesco Buzzurro al Teatro Eschilo di Gela Dalla farsa alla tragedia ebutta mercoledì e replica fino al 17 gennaio, al Teatro Biondo di Palermo, “La a fame/La peste”, dittico di opere teatrali nate dalla penna di Salvo Licata, per la regia di Luca D’Angelo, produzione dell’ente teatrale palermitano che vede in scena Stefania Blandeburgo, Gino Carista, Costanza Licata, Salvo o Piparo (nella foto) e Mario Pupella.musiche di Costanza Licata eseguite da Irene Maria Salerno. La Fame e La Peste, anche se apparentemente diverse nella loro scrittura lessicale e drammaturgica, si rivelano complementari, passando dalla farsa alla tragedia, inscrivendosi in un tempo indecifrato che assomiglia però alla cruda contemporaneità. La Fame è una farsa esilarante. La Peste, scritta in forma di oratorio, si può considerare la concretizzazione della Fame: il male assoluto, un sognoincubo, dove il vernacolo si fonde con la lingua italiana e latina. D TEATRO/ “La fame/La peste” al Biondo di Palermo da mercoledì L’allegria di Feydeau ra divertimento e bel canto il cartellone Teatro in allegria, allestito dall’associazione culturale Woodstock diretta da Donata Indaco, propone sabato (ore 17.30 e 21) e domenica (ore 17.30) al teatro o Fellinii dii Catania Ill sistema a Ribadier, classica commedia degli equivoci di Georges Feydeau che vedrà in scena Giovanni Puglisii (direttore artistico della compagnia), Alba a La a Rosa,, Tino Mazzaglia,, Giannii Sciuto,, Toti Finocchiaro o e Francesca a Barresi. Proseguendo lungo il solco tracciato negli anni scorsi, la compagnia a Woodstock porta sul palcoscenico spettacoli che comprendono tanto alcuni “classici” della storia del teatro quanto coinvolgenti operette che non mancheranno di ammaliare gli amanti del bel canto. Il prossimo spettacolo della stagione, che ruota attorno all’affascinante figura di Cosetta Gigli, è Gran varietà, a marzo, un divertente mix tra prosa, cabaret e bel canto. T TEATRO/ Nel week end la compagnia Woodstock al Fellini di Catania MUSICA giovedì 7/01 HIT MAN Catania, Lettera 82, h. 20 Vintage disco selection Ciuridda & Silverman venerdì 8/01 FRANCESCO BUZZURRO Gela (Cl), Teatro Eschilo, h. 21 “One man band”. Il Grande jazz LA TOSSE GRASSA Catania, Teatro Coppola, h. 21 feat. Radical macabre Tanzkommando FUN OR NOTHING Catania, Ma Musica Arte, h 22 Live Lips XXX6, dj set Mariagrazia Vinciguerra, Fabio Cocuzza e Marco Zappalà, percussioni Marco Selvaggio, vocal Dona Ursula, Vj Kar + dj set (wine room) Fabrizio Serio e Antonio Oliva MUSIC FOR ELEVEN INSTRUMENTS Catania, Centro Zo, h 22 Show case "At The Moonshine Park With An Imaginary Orchestra" HAMMER AND CHISEL Nicolosi (Ct), Orto dei Limoni, h 21.30 Carmelo Mirabella voce, Fabio Torrisi chitarra elettrica, Riccardo Pulvirenti tastiere, Giacomo Maugeri basso, Peppe Mirabella batteria CUNTU A LA PAGE Palermo, Spazio Tau, h 18 Performance interattiva sul tema delle migrazioni tra musica, narrazione ed immagini: Mario Crispi fiati etnici, Enzo Rao violino ed oud, Maurizio Curcio Stick Bass e computer, Maurizio Maiorana voce, cunto e fiati, Massimo Laguardia tamburi, Cinzia Garofalo video sabato 9/01 SU E GIÙ DA UN PALCO Palermo, Zsa Zsa mon amour, h. 22 Mel Previte e Antonio “Rigo” Righetti con i Radioraptus (Ligabue Tribute Band): Andrea Failla Mulone voce, Paolo Turdo e Giorgio Nucifora chitarre, Giorgio Di Maio basso, Piero Sciortino batteria JANUARY IN THE HO-USE Catania, Ma Musica Arte, h. 22 Show music: dj’s Francesco Samperi, Massimo Napoli, guest Toto Chiavetta, live music di Giovanni Seminerio e Sergio Spitaleri PAOLO SORGE JAZZ TRIO Pedara (Ct), La Cantina del Corso, h. 21.30 Paolo Sorge chitarra, Giuseppe Campisi conttrabbasso, Francesco Cusa batteria BLUESUGAR Catania, Mammut, h. 20.30 Zucchero tribute band ROCK & STONES Pedara (Ct),Mud, h. 22 Paolo Miano voce, Francesco Vaccaro chitarra, Paolo Cutrona basso, Giovanni Finocchiaro batteria domenica 10/01 NO ORDINARY SUNDAY Catania, Ma Musica Arte, h. 20 Food, arts & Jam Antonio Ferlito & Ma Music Friends e ospiti a sopresa SUONO SANTO SUBITO Palermo, Piazza Verdi, h. 12 Lelio Giannetto, ideazione, musica e regia del suono, con la Sicilian Improvisers Orchestra + guest, performer del laboratorio multiculturale, testi dall'Antico Testamento, Torà, Corano, Libro dei Veda, Libro del Tao, Tradizione degli indiani d’America, Dialoghi di Confucio martedì 12/01 GIUSEPPE CAMPISI QUINTET Catania, Ma Musica Arte, h. 21 Sold out. Catania jazz mercoledì 13/01 GIUSEPPE CAMPISI QUINTET Catania, Ma Musica Arte, h. 21 Sold out. Catania jazz YES WE BEER Catania, Birreria Ma Musica Arte, h 22 Selezione musicale di JJ Salafia + live TEATRO INCONTRI OSCAR DEL MEDITERRANEO Palermo, Teatro Savio Premio organizzato dall’Accademia di Sicilia attribuito annualmente ad insigni cittadini italiani o naturalizzati tali, che si sono particolarmente distinti, ciascuno nel proprio settore professionale, contribuendo allo sviluppo sociale, economico e culturale del nostro Paese, ospite della serata l’artista Sara Favarò, già Accademico di Sicilia, che si esibirà nella sua veste di cantante e cantastorie popolare, accompagnata dal chitarrista Luigi Torretta Ven 8/1 h 20.30 LA CITTÀ NASCOSTA: L'ANFITEATRO ROMANO DI CATANIA Catania, Living Lab Viaggio nel tempo alla riscoperta dell’antico splendore dell’anfiteatro romano, attraverso la sua ricostruzione virtuale in grado di rievocarne le immagini, l’atmosfera, i suoni e i colori così come dovevano apparire nell’antichità; ogni 30 minuti sarà introdotto il docuvideo che presenta la storia del monumento e tutte le fasi di realizzazione della ricostruzione virtuale Gio 7/1 h 18, mar 12/1 h 18 TRECENTOSESSANTACINQUE GIORNI Catania, Libreria Voltapagina Presentazione editoriale di Valentina Marchese Sab 9/1 h 18 IL RACCONTO DEL PRESEPE DI PALERMO Palermo, Museo Palazzo Asmundo Alla scoperta della storia del Natale in chiave siciliana attraverso le parole, gli aneddoti e le leggende narrate e cantate da Salvo Piparo e Costanza Licata, e visita guidata del palazzo con gli operatori culturali della Cooperativa Terradamare Dom 10/1 h 11 INCONTRI AL LIBERO Palermo, Teatro Libero Workshop. Incontro con Luca Mazzone e gli attori de “Il Visconte dimezzato” Gio 7/1 h 18 ; Incontro con Beno Mazzonee gli attori de “Il Giovane principe e la verità” Sab 9/1 h 18 PALERMO ON ICE Palermo, Giardino Inglese Pattinaggio su ghiaccio Fino al 30/1 VISIONI MITTE ENDE AUGUST Palermo, Goethe-Institut Di Sebastian Schipper (Germania 2009) lingua originale con sottotitoli Mar 12/1 h 18.30 Affinità elettive THE WAIT L’ATTESA Catania, Cinema King Anteprima nazionale del film di Tiziana Bosco, presenzierà la regista e parte del cast: Luca Lionello, Rosaria Russo, Lucia Sardo Gio 7/1 h 20.30 NON ESSERE CATTIVO Palermo, CS Anomalia Di Franco Caligari (Italia, 2015) Gio 7/1 h 21 Obiettivi Ribelli IL MIO NOME È NESSUNO, L'ULISSE Di Valerio Massimo Manfredi, adattamento e drammaturgia Francesco Niccolini, con Sebastiano Lo Monaco, Maria Rosaria Carli, Turi Moricca, Carlo Calderone e una orchestra di 14 elementi, regia Alessio Pizzech Fino al 17/1. Mer 13/1 h 21 Catania, Teatro Metropolitan IL SISTEMA RIBADIER Di Feydeau, con Giovanni Puglisi, Alba La Rosa, Tino Mazzaglia, Gianni Sciuto, Toti Finocchiaro, Francesca Barresi Sab 9/1 h 17.30 e h 21, dom 10/1 h 17.30 Catania, Teatro Fellini CANTI ORFICI/VISIONI Di Dino Campana, dramaturg Andrea Cortellessa, con Michele Di Mauro e Martina Belloni, regia Giancarlo Cauteruccio Ven 8/1 h 21, sab 9/1 h 21, dom10/1 h 17.30 Messina, Teatro Vittorio Emanuele CATERINA Di e regia Donatella Venuti, con Margherita Smedile, Alessio Bonaffini, Donatella Venuti, Gerri Cucinotta, Nicola Buonomo Ven 8/1 h 21, sab 9/1 h 21, dom10/1 h 21 Messina, Sala Laudamo ORESTEA COEFORE/EUMENIDI Di Eschilo, traduzione Monica Centanni, regia Luca De Fusco, coreografie Noa Wetheim,con Giacinto Palmarini, Gianluca Musiu, Angela Pagano, Francesca De Nicolais, Dalal Suleiman, Federica Sandrini, Paolo Cresta, Elisabetta Pozzi, Patrizia Di Martino, Paolo Serra, Anna Teresa Rossini, Claudio Di Palma, Enzo Turrin, Fabio Cocifoglia, Gaia Aprea e le danzatrici della compagnia Körper Sibilla Celesia, Elena Cocci, Sara Lupoli, Marianna Moccia, Rossella Fusco Mer 7/1 h 17.15, gio 8/1 h 20.45 Catania, Teatro Verga LEI E’RICCA, LA SPOSO E L’AMMAZZO Di Mario Scaletta, regia Patrik Rossi Gastaldi, con Gianfranco Jannuzzo e Debora Caprioglio Sab 9/1 h 20.30, dom 10/1 h 17 Agrigento, Teatro Pirandello DON GIOVANNI IL GIOVANE PRINCIPE E LA VERITÀ Di Jean-Claude Carrière, traduzione Emiliano Schmidt Fiori, scena e regia Beno Mazzone, musiche Antonio Guida, con Giada Costa e Giuseppe Vignieri Ven 8/1 h 21.15, sab 9/1 h 17 Palermo, Teatro Libero Di di Molière, regia e con IL CONTRABBASSO Alessandro Preziosi, con Spettacolo per bambini di Nando Paone Fino al Patrick Süskind, regia e 17/1. Ven 8/1 h 21.15 , con Davide Sbrogiò, con sab 9/1 h 17.15 e h 21.15, Antonio Aiello Sab 9/1 h 16 dom 10/1 h 17.15, mer Catania, Teatro Coppola 13/1 h 17.15 Palermo, C’ERA UNA VOLTA... Teatro Al Massimo CENERENTOLA! LA FAME/LA PESTE Spettacolo per bambini. Di Salvo Licata, regia Luca Testo, regia e con Eleonora D’Angelo,musiche di Lipuma, con Giada AntoCostanza Licata eseguite da nietta Caponetti Dom 10/1 Irene Maria Salerno, con h 16 Catania, Teatro CopStefania Blandeburgo, Gino pola Carista, Costanza Licata, CANTO Salvo Piparo, Mario Pupel- DI UNA VITA QUALUNQUE la Fino al 17/1. Mer 13/1 h 21 Palermo, Teatro Biondo Sala Streheler ODISSEO E PENELOPE Odisseo-Un racconto Mediterraneo. Regia Sergio Maifredi, con Tullio Solenghi Lun 11/1 h 20.30 Enna, Teatro Garibaldi Teatro canzone di, con e regia Oriana Civile, con ALLA FINE DEL MONDO Ciccio Piras chitarre e orgaDi e con Camillo Sanguenetto Dom 10/1 h 18 dolce, con Filippo BrazzaPalermo, Auditorium Rai ventre Sab 9/1 h 21, dom 10/1 h 18 Catania, Teatro L’UOMO DELLA TERZA FILA Piscator Di, con e regia Davide Sbrogiò, con Antonio Aiello RE PIPINO Sab 9/1 h 21, dom 10/1 h E BERTA DEL GRAN PIÈ 21 Catania, Teatro Coppola MARY POPPINS Musical, con Chiara Spicuglia, Giuseppe Spicuglia, Giuseppe Monaca, Carola Pennavaria Mar 12/1 h 9 e h 11, mer 13/1 h 9 e h 11 Noto (Sr), Teatro Tina Di Lorenzo L’esilio di Carlo Magno. LA DUCHESSA Cuntu di Mimmo CuticDEL BAL TABARIN chio Gio 7/1 h 18.30 Di Aldo Morganti , regia e Palermo, Teatrino dell’O- con Umberto Scida, con pera dei Pupi Cuticchio Elena D’Angelo, l’Orchestra e il corpo di ballo del Teatro CARLO MAGNO Massimo di Palermo, musiRE DI FRANCIA ca Leon Bard, libretto Carlo L’esilio di Carlo Magno. Cuntu di Mimmo Cuticchio Lombardo, Arturo Franci e Ven 8/1 h 18.30 Palermo, Carlo Vizzotto Sab 9/1 h Teatrino dell’Opera dei 20.30 Noto (Sr), Teatro Pupi Cuticchio Tina Di Lorenzo IL VISCONTE DIMEZZATO SEI PERSONAGGI Di Italo Calvino, regia Luca IN CERCA D’AMORE Mazzone, con Vincenzo Viaggio comico nel mondo Costanzo, Silvia Scuderi e delle passioni, con Salvo La Giuseppe Vignieri Gio 7/1 h Rosa e Sandro Vergato 17 Palermo, Teatro Libero Sab 9/1 h 20.30, dom 10/1 h 17.30 Catania, Sala De OTELLO E LO STREGONE Curtis Spettacolo di burattini di e con Steve Cable Fino al LE MILLE BOLLE BLU 16/1. Sab 9/1 h 18, dom Di Salvotore Rizzo, con e 10/1 h 18, lun 11/1 h 18, regia Filippo Luna Sab 9/1 mar 12/1 h 18, mer 13/1 h h 20.30, Sambuca (Ag), 18 Catania, Roots Teatro L’Idea vivere settimanale Anno XXI - N. 811 del 7 gennaio 2016 Testata indipendente - Registrazione n. 5 del 15-4-1993 presso Tribunale di Catania Direttore responsabile Mario Ciancio Sanfilippo Condirettore Domenico Ciancio Sanfilippo Coordinatore Michele Nania [email protected] Editore Domenico Sanfilippo Editore SpA Viale O. da Pordenone, 50 - Catania Realizzazione editoriale GNC Press via Gabriele D’Annunzio, 15, Catania Redazione [email protected] [email protected] tel. 095.317725 - 095.2276021 fax 095.2931675 Pubblicità PKSud s.r.l. 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Corelli, Leóš Janáček Gio 7/1 h 19 Sangiorgi in Musica LA MUSICA DEL TANGO OMAGGIO A PIAZZOLLA Ragusa, Teatro Donnafugata Al Cuadrado Quintet, aprono Giulia Di Natale e Eva Sinacciolo cantanti, Piero Scardino pianoforte Dom 10/1 h 18 LA MUSICA IN MOVIMENTO Ragusa, Auditorium Scuola dello Sport Claudio Ferrarini flauto, Sara Catellani danza Sab 9/1 h 20.30 DUO DI SIRACUSA Gravina (Ct), Teatro Musco Marcello Cappellani chitarra, Roberto Salerno chitarra, musiche Vivaldi, Boccherini, Mertz, Granados, Cardoso, Falla, Gnattali, Monti Dom 10/1 h 19 DUO DI CHITARRE Catania, Castello Leucatia Alfredo D’Urso e Domenico Giovanni Famà, musiche Sor, Granados Sab 12/1 h 18 CORALE POLIFONICA GIOVANNI PIERLUIGI DA PALESTRINA Messina, Monte di Pietà Gio 7/1 h 19 Cavalcata Storica dei Cavalieri della Stella DANZA BOLERO/CARMINA BURANA Messina, Teatro Vittorio Emanuele Ballet Company of Györ Fino al 16/1. Mer 13/1 h 21 TANGO PRIMI PASSI Catania, Empire Approcciarsi al tango con cast di Maestri fra i più importanti del panorama internazionale che, oltre quelli residenti, trasmettono agli allievi non solo la competenza tecnica dei passi ma il vasto universo culturale che accompagna il tango come disciplina "patrimonio dell'umanità". Con Angelo e Donatella Grasso,musicalizador residente Pietro Cosimano Dom 10/1 h 19 ARTE evento PER DUE GIORNI, GIOVANI VISITATORI EUROPEI A PALERMO L o Studio o Guardione di Palero ospita per due giorni, mo venerdìì 8 e sabato o 9 gennaio, le nuove tendenze della fotografia europea con una mostra, curata da a Parlato, di giovani leve proGiulia venienti dalle migliori scuole d’Europa: London College of Communication, Camberwell College of Arts, London College of Fashion, Visual Arts dello IUAV di Venezia, University of South Wales, l’Instituto Portuguès de Fotografia. “Visitatori”, questo il titolo, raccoglie i lavori di venti giovani artisti. «All'origine del progetto vi è l'idea di riunire opere che mostrano le differenti direzioni che la fotografia ha intrapreso in Europa nei diversi generi (fotogiornalismo, fine arts, fotografia di moda)- dice la curatrice-. Il tema ricorrente è quello delle origini, degli spazi familiari, della temporalità e della memoria. Ognuno di noi ha lasciato la propria città di provenienza per formarsi altrove: invitiamo il pubblico ad essere visitatoredei luoghi della nostra memoria». Vernissagee allee oree 19,, visitao allee oree 23.. Ingresso o libero bilee fino vernissage DA TOKYO A KYOTO CON 55 STAMPE DI HIROSHIGE (1797-1858) In mostra un’edizione di stampe della serie completa Tokaido dell’artista giapponese Hiroshige acquistata da Marcella Croce, la curatrice, al mercato antiquario di Kyoto nel 2006. Si tratta di 55 stampe di formato 25x38 cm, leggermente più piccole delle dimensioni standard . La Tokaido, prodotta da Hiroshighe nel 1833-34, ebbe tale successo che l’artista produsse molte altre serie, spesso totalmente diverse dalla prima. Un’occasione per leggere il racconto di quel viaggio che lo stesso Hiroshige restituisce nelle vedute paesaggistiche e nel realismo descrittivo della società giapponese del tempo, in cui gli antichi costumi e rituali sopravvivono accanto a una nuova economia borghese Palermo, Dictinne bobok, ven 8/1 h 18