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PRESENTAZIONE DI FLAVIO SCIUCCATI
AL WORKSHOP:
L’ARTIGIANATO NELLA MODA: VALORI E RAPPORTI
CON LA GRANDE COMMITTENZA
Principali evidenze dello Studio di Confartigianato Vicenza e
The European House - Ambrosetti
Vicenza, 25 novembre 2011
Questa documentazione costituisce la base sintetica di una presentazione, ed è incompleta senza
i commenti e le integrazioni del relatore. Data la natura interattiva dell’iniziativa, è probabile
che non tutti i lucidi qui previsti siano utilizzati nel corso delle presentazioni e/o che ne possano
essere utilizzati altri, qui non contenuti.
La presente documentazione è di proprietà di The European House-Ambrosetti S.p.A.. Nessuna
parte di essa può essere riprodotta, memorizzata in un sistema di ricerca automatica, o trasmessa
in qualsiasi forma o tramite qualsiasi supporto - elettronico, meccanico, fotocopiatura,
registrazione od altro - senza l'autorizzazione scritta di The European House-Ambrosetti S.p.A..
Realizzato con
In collaborazione con
Con il contributo di
Vicenza, 25 novembre 2011
Strettamente Riservato
L’ARTIGIANATO NELLA MODA: VALORI E
RAPPORTI CON LA GRANDE COMMITTENZA
Principali evidenze dallo Studio di Confartigianato Vicenza e
The European House-Ambrosetti
Flavio Sciuccati
Partner e Responsabile Tessile, Moda e Lusso
The European House-Ambrosetti
In collaborazione con:
Con il contributo di:
© 2011 The European House-Ambrosetti S.p.A. TUTTI I DIRITTI RISERVATI. Questo documento è stato ideato e preparato da The European House-
Ambrosetti S.p.A. per Confartigianato Vicenza; nessuna parte di esso può essere in alcun modo riprodotta per terze parti o da queste utilizzata, senza
l’autorizzazione scritta di The European House-Ambrosetti S.p.A.
Il suo utilizzo non può essere disgiunto dalla presentazione e/o dai commenti che l’hanno accompagnato.
L’Artigianato della Moda: valori e rapporti con la grande committenza
© The European House-Ambrosetti S.p.A.
Indice
 Come nasce il progetto con Confartigianato Vicenza
 Obiettivi e principali fasi del progetto
 Le caratteristiche delle Filiere Artigiane della Moda vicentina:
principali evidenze dalla rilevazione empirica
 I punti di forza e di debolezza delle Filiere Artigiane della Moda
vicentina: i risultati dell’attività dei Tavoli di Lavoro
 Considerazioni conclusive
2
Come nasce il progetto sull’Artigianato nella Moda (1/2)
Il ruolo futuro delle piccole imprese artigiane di sub-fornitura nelle filiere della
Moda è un tema di grande rilievo soprattutto laddove è significativa la presenza
di numerose PMI e laboratori artigiani che operano nei diversi stadi e fasi
delle filiere di trasformazione dei prodotti Moda e Lusso.
Alcuni trend globale impattano sempre più sullo scenario con cui anche le realtà
artigiane subfornitrici della Moda oggi si devono confrontare:
 L’evoluzione in atto delle supply chain della Moda a livello internazionale
e globale ed i principali cambiamenti a livello di assetto delle filiere di fornitura
di riferimento;
 Il cambiamento in atto dei modelli di business e l’impatto a livello di
prestazioni richieste e fornite nella relazione tra le aziende medio-grandi e
detentrici dei Marchi e della Distribuzione nei confronti delle filiere e reti di
subfornitura e lavorazione conto terzi;
 L’importanza e la centralità che alcune regole e strumenti di filiera
potranno avere sia per una maggiore sostenibilità della filiera stessa nel mediolungo periodo che per promuovere una sua maggiore integrazione e stabilità.
3
Come nasce il progetto sull’Artigianato nella Moda (2/2)
Pur in un quadro di riferimento molto complesso e bisognoso di interventi
strutturali e straordinari da parte degli organi a questo preposti, appare
necessario che anche le piccole imprese e tutta la rete di soggetti di cui è
composta la Filiera Moda si “rimbocchi le proprie maniche” capendo a fondo:
 cosa è cambiato o sta cambiando nei propri riferimenti di business;
 quali interventi urgenti essa debba saper affrontare per “stare dentro il
settore”;
 con quali mezzi, risorse e capacità debba saperli affrontare con visione
strategica e sano spirito imprenditoriale e di rinnovamento.
4
Non dimentichiamo che il settore Moda continua
a rappresentare una quota molto significativa
dell’economia del nostro Paese …
5
In termini di Valore Aggiunto il Settore Moda rappresenta l’11% del manifatturiero italiano …
Valore Aggiunto Manifatturiero italiano (2008)
247,8 Miliardi di Euro
Industria del legno
Combustibili e affini
Minerali non metalliferi
Carta ed editoria
2,3%
2,4%
5,1%
5,8%
Chimica e plastica
Industria alimentare e
del tabacco
10,1%
Settore Moda
11,1%
Metalmeccanica e
metallurgia
52,8%
Calzaturiero
16,7%
Pelletteria
6,6%
Tessile
37,8%
Concia
5,5%
10,4%
Abbigliamento
33,8%
Automotive
5,5 %
11,1% del V.A. Manifatturiero Italiano,
pari all’1,5% del PIL Italiano
… circa il doppio di quello generato dal settore dell’auto …
Fonte: rielaborazione The European House-Ambrosetti su dati Istat ed Eurostat per “M2 - Meridiano Moda”, 2010
6
* La divisione del settore Concia, Calzature e Pelletteria Istat 2008 è stata effettuata con le percentuali
2007 Eurostat
… e oltre un decimo dell’Export italiano
Export Italia (2008)
Altro
Bevande
Carburanti
Alimentare ed Allevamento
Chimica e plastica
10,0%
Settore Moda
11,5%
Altri prodotti
26,3%
2,87%
1,31%
5,0%
5,0%
Calzaturiero
18,20%
Tessile
26,05%
Pelletteria
7,46%
Concia
7,56%
Abbigliamento
40,73%
Macchinari industriali e
di trasporto
38,0%
… circa il doppio di quello generato dal settore alimentare ed equivalente al PIL
della Liguria o delle Marche …
7
Fonte: rielaborazione The European House-Ambrosetti su dati Istat ed Eurostat per
“M2 - Meridiano Moda”, 2010
L’Italia ha un ruolo centrale ed unico nel settore a livello mondiale
L’ Italia, se confrontata con i sistemi manifatturieri
degli altri Paesi, è ormai nei fatti:
- l’unica e sola “fabbrica” che possiede l’intera
filiera all’interno dell’Europa
- l’unico vero “laboratorio” in grado di creare
prodotti di fascia alta ed altissima a a livello
mondiale
8
L’Italia è al primo posto in Europa per Valore della Produzione …
 L’Italia produce da sola quasi la metà del Valore della Produzione del
Settore Moda della EU-12
Peso dei Settori
Olanda
Portogallo
UK
2%
4%
Germania 13%
7%
Lussemburgo <1%
Irlanda <1%
Italiani della Moda
sul totale dell’EU-12
Belgio
4%
Calzaturiero
59%
Grecia 2%
Pelletteria
59%
Francia
14%
Concia
78%
Italia
44%
Spagna
11%
Abbigliamento
42%
Tessile
36%
Danimarca
<1%
Fonte: rielaborazione TEH-Ambrosetti su dati9 Eurostat, solo Manufacturing per “M2 –
Meridiano Moda”, 2010
… per Valore Aggiunto ...
 L’Italia produce da sola quasi la metà del Valore Aggiunto del Settore
Moda della EU-12
Peso dei Settori
Portogallo
UK
Olanda
5%
Lussemburgo
9%
2%
<1%
Germania
14%
Irlanda
<1%
Grecia
2%
Italiani della Moda
Belgio
3%
Calzaturiero
57%
Pelletteria
45%
Italia
39%
Francia
14%
Spagna
11%
Danimarca
<1%
10
Fonte: rielaborazione TEH-Ambrosetti su dati Eurostat,
solo Manufacturing per “M2 –
Concia
71%
Abbigliamento
38%
Tessile
33%
... e per numero di addetti occupati nel Settore Moda!!
 L’Italia occupa oltre un terzo dei lavoratori europei del settore Moda
e quasi due terzi degli occupati nel settore calzature
Peso dei Settori
Olanda Portogallo
14%
2%
Lussemburgo
<1%
UK
7%
Italiani della Moda
Belgio
2%
Calzaturiero
47%
Germania
13%
Irlanda
<1%
Pelletteria
47%
Grecia
2%
Italia
37%
Francia
10%
Spagna
13%
Concia
66%
Abbigliamento
36%
Tessile
33%
Danimarca
<1%
11
Fonte: rielaborazione TEH-Ambrosetti su dati Eurostat,
solo Manufacturing per per “M2 –
L’integrità della filiera come elemento-chiave del successo del Made in Italy
1. FILIERA TESSILE E ABBIGLIAMENTO IN ITALIA
Preparazione
Filatura
Tessitura
Tessile = tessuto
Finissaggio:
Tintoria/
nobilitazione
Taglio, cucito e
stiro
Marchio
Abbigliamento = capo finito (confez.)
Stile, design e
ricerca
Collezione
Brand
FILATURA
TESSITURA
FINISSAGGIO
ABBIGLIAMENTO
2.603 aziende
33.020 addetti
VA:1,21 Mld €
2.919 aziende
49.630 addetti
VA: 2,26 Mld €
2.039 aziende
33.868 addetti
VA: 1,32 Mld €
40.900 aziende
280.415 addetti
VA: 9,42 Mld €
2. FILIERA DELLA CONCIA, DELLA PELLETTERIA E DELLE CALZATURE IN ITALIA
Concia/ pelle
Finissaggio
componenti
Concia, pelle e componenti pelle
Taglio e cucito x
tomaia e cuoio
Forma,
montaggio e
finissaggio
Calzature, borse e accessori in pelle
Marchio
Stile, design
e ricerca
Brand
CONCIA
CALZATURE
PELLETTERIA
3.817 aziende
31.840 addetti
VA:1,40 Mld €
10.583 aziende
100.680 addetti
VA: 3,90 Mld 12€
6.032 aziende
35.430 addetti
VA: 1,54 Mld €
Fonte: rielaborazione The European House-Ambrosetti su dati Eurostat - solo Manufacturing, 2010
Collezione
I punti di contatto lungo la filiera: il valore aggiunto della creatività diffusa
 La creatività è un processo diffuso e a rete. Il processo di
innovazione spesso parte dal basso, la creatività non è delegata solo
agli stilisti; i fornitori sono chiamati a contribuire in modo sostanziale
in chiave di nuove proposte.
MOMENTI DI COLLABORAZIONE
 Ricerca materiale
 Ricerca tendenze e colori
 Impostazione della
collezione
 Editing della collezione
 Serie prototipi
 Fitting e shooting
 Campionario
 Industrializzazione
 ……
 L’arcipelago di aree territoriali italiane specializzate (“distretti”)
costituiscono al loro interno vere e proprie “reti creative”.
13
L’importanza delle filiere del Settore Moda Italiana come “Fabbrica del Bello”
Importanti gruppi della Moda e Catene
Specialistiche straniere hanno adottato
policy interne per cui una percentuale
rilevante del loro materiale viene
approvvigionata in Italia. Sono molti gli
esempi:
MARCHI ITALIANI A
VALLE
Molti marchi stranieri prestigiosi
si appoggiano alla filiera italiana

Prada

PPR Group

LVMH Group

Only The Brave

Giorgio Armani

Ferragamo
MARCHI
ARTIGIANI E
PRODUTTORI
A MONTE
STRANIERI A VALLE
(soprattutto europei)
14
Indice
15
La situazione di partenza
Il comparto della Moda, che ha rappresentato tradizionalmente un
elemento centrale per l’artigianato vicentino, sta attraversando oggi una
fase di crisi produttiva ed occupazionale, accentuata ancor più dalla
congiuntura economica negativa iniziata nel 2008, dalle diffuse scelte di
delocalizzazione all’estero da parte della Grande Committenza e dalle
regole sul servizio e sul prezzo imposte con sempre maggiore forza
dalla Grande Distribuzione
Confartigianato Vicenza, in collaborazione con CNA Vicenza e con il
sostegno di Camera di Commercio di Vicenza, ha quindi deciso di
promuovere con determinazione un percorso di confronto e di
condivisione su nuove idee e riflessioni sul come poter rilanciare il
settore insieme ai principali rappresentanti di ciascuna filiera della Moda
vicentina
16
Gli obiettivi dell’iniziativa
 Due esigenze specifiche:
 intervenire attivamente con un’azione di sensibilizzazione, ma anche
di “dialogo” con le diverse rappresentanze della filiera
(Maglieria, Confezioni e Pelletteria) per favorire un rilancio del
settore;
 fornire alle piccole imprese contoterziste le conoscenze utili ad
orientarsi e comprendere i cambiamenti delle aziende leader
capofila, così da riorganizzarsi, aggiornare le proprie competenze e
poter cogliere nuove opportunità.
La realtà artigiana della Provincia di Vicenza è stata scelta come
“campione target” di riferimento per la sua rilevanza a livello
regionale e nazionale
17
Le fasi del progetto …
 Il progetto si è sviluppato in due fasi:


La Fase 1 (gennaio – ottobre 2011) ha previsto la realizzazione di
un’analisi del “lato offerta”, al fine di verificare le caratteristiche e
l’effettiva capacità propositiva e organizzativa dei principali
cluster di aziende presenti nel sistema artigianale della Provincia di
Vicenza. Particolare enfasi è stata dedicata allo “stato dell’arte” e alle
principali problematiche del sistema della fornitura artigianale della
Moda nel territorio vicentino;
La Fase 2 (ottobre-novembre 2011) ha analizzato l’effettiva offerta
del sistema delle tre filiere in esame, in relazione alla richiesta di
prestazioni delle aziende medio-grandi detentrici di marchi.
18
… e i relativi output
FASE 1
FASE 2
 Analisi desk sulle tre filiere Confezioni,
Maglieria e Pelletteria vicentini
 Realizzazione di una survey (questionario
rivolto ad un campione qualificato di
aziende artigiane)
 Attivazione di tre Tavoli di Lavoro con
gruppi di rappresentanti di piccole imprese
operanti sul territorio di Vicenza
 Analisi desk sul “lato domanda”
 Interviste con rappresentanti di alcuni
brand della Moda noti a livello
internazionale che si avvalgono di
fornitori sul territorio vicentino
 Elaborazione di un documento conclusivo di sintesi delle evidenze emerse
 Presentazione dei risultati in un Workshop indirizzato alle imprese e agli organi di
rappresentanza del territorio a Vicenza
19
3 gli strumenti-chiave per l’interpretazione della situazione attuale e prospettica
 La comprensione delle caratteristiche e delle problematiche avvertite
dalle tre filiere artigiane in esame e delle aspettative della grande
committenza che si rivolge al bacino produttivo artigianale vicentino è
stata resa possibile attraverso:



una indagine empirica (primavera-autunno del 2011) rivolta ai
rappresentanti delle tre filiere artigiane vicentine;
l’attivazione di tre Tavoli di Lavoro, uno per filiera, con la
partecipazione di un totale di 30 imprenditori coinvolti (9
rappresentanti per la Maglieria, 11 per le Confezioni e 10 per la
Pelletteria), oltre ai rappresentanti di Confartigianato Vicenza e di
CNA Vicenza;
una serie di interviste con i rappresentanti di importanti
aziende della Moda, italiane e straniere, detentrici di brand
affermati a livello internazionale.
20
Indice
 Le caratteristiche delle Filiere Artigiane della Moda
vicentina: principali evidenze dalla rilevazione empirica
21
Ha partecipato all’indagine oltre un centinaio di aziende della Moda vicentina …
C
ATTIVITÀ MANIFATTURIERE
13
INDUSTRIE TESSILI
13.10.00
13.20.00
13.30.00
13.91.00
13.96.10
13.99.10
13.99.20
14.19.29
14.20.00
14.31.00
14.39.00
Preparazione e filatura di fibre tessili
Tessitura
Finissaggio dei tessili, degli articoli di vestiario e attività similari
Fabbricazione di tessuti a maglia
Fabbricazione di nastri, etichette e passamanerie di fibre tessili
Fabbricazione di ricami
Fabbricazione di tulle, pizzi e merletti
CONFEZIONE DI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO; CONFEZIONE DI
ARTICOLI IN PELLE E PELLICCIA
Confezione di abbigliamento in pelle e similpelle
Confezione di camici, divise ed altri indumenti da lavoro
Confezione in serie di abbigliamento esterno
Sartoria e confezione su misura di abbigliamento esterno
Confezione di camicie, T-shirt, corsetteria e altra biancheria intima
Confezioni varie e accessori per l'abbigliamento
Fabbricazione di calzature realizzate in materiale tessile senza suole
applicate
Confezioni di abbigliamento sportivo o di altri indumenti particolari
Confezione di articoli in pelliccia
Fabbricazione di articoli di calzetteria in maglia
Fabbricazione di pullover, cardigan ed altri articoli simili a maglia
15
FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E SIMILI
15.11.00
Preparazione e concia del cuoio e pelle; preparazione e tintura di pellicce
15.12.01
Fabbricazione di
Fabbricazione di
selleria
Fabbricazione di
Fabbricazione di
14
14.11.00
14.12.00
14.13.10
14.13.20
14.14.00
14.19.10
14.19.21
15.12.09
15.20.10
15.20.20
frustini e scudisci per equitazione
altri articoli da viaggio, borse e simili, pelletteria e
calzature
parti in cuoio per calzature
22
Dalla selezione delle categorie
ATECO dell’ISTAT rilevanti ai fini
del progetto, il campione di
riferimento degli associati a
Confartigianato Vicenza è così
composto:
 113 aziende del settore Tessile
 180 aziende del settore
Abbigliamento
 28 aziende della Pelletteria (di
cui una decina del Calzaturiero)
A queste aziende si sono aggiunte le
imprese del Sistema Moda associate
a CNA Vicenza.
TOTALE CAMPIONE =
circa 700 aziende target
TOTALE RISPOSTE =
16% del campione
… che hanno fornito interessanti indicazioni sulle peculiarità del settore
 Caratteristiche delle aziende artigiane della Moda vicentina
 Recente andamento dell’economia del settore Moda artigianale
 Grado di internazionalizzazione
 Criticità attuali del settore Moda artigianale
 Caratteristiche del conto-terzismo del Sistema Moda vicentino
 Competenze distintive delle aziende
 Aree-chiave su cui investire in futuro
 Prospettive di business e di crescita
 Categorie di mercato, stile, prezzo, modello di risposta al
mercato di appartenenza
23
Nel campione prevalgono le aziende della Filiera delle Confezioni
Ripartizione del campione dell’indagine empirica per filiera di
appartenenza (valori %)
13%
Confezioni
34%
53%
Maglieria
Pelletteria
Fonte: elaborazione The European House-Ambrosetti su dati questionario empirico Confartigianato Vicenza, novembre 2011
24
Il tessuto imprenditoriale del Sistema Moda vicentino è relativamente “giovane” …
Ripartizione del campione dell’indagine empirica per anno di fondazione
dell’azienda (valori %)
12%
17%
34%
6%
8%
16%
18%
13%
35%
33%
34%
33%
33%
38%
32%
4%
3%
5%
Campione totale
Maglieria
Confezioni
25%
Prima del 1960
1960-1980
Anni '80
Pelletteria
Anni '90
Anni '00
Circa il 63% delle aziende artigiane della Moda vicentina ha trent’anni di vita
25
Fonte: elaborazione The European House-Ambrosetti su dati questionario empirico
Confartigianato Vicenza, novembre 2011
… e la leadership aziendale spetta ancora alla prima generazione di imprenditori
Generazione alla guida delle imprese artigiane familiari del Sistema
Moda vicentino (valori %)
33%
46%
56%
44%
50%
44%
49%
Campione totale
Maglieria
Confezioni
67%
1 generazione
2 generazione
3 generazione
Pelletteria
4 generazione
In metà delle aziende familiari del campione, la guida dell’impresa è ancora in
mano al fondatore
26
La crisi ha colpito i risultati delle aziende della Moda soprattutto nel 2009 …
Gli effetti della crisi sul fatturato delle aziende artigiane del Sistema Moda
vicentino: campione totale (valori %)
29%
29%
33%
Flessione superiore al 10%
16%
22%
Stabile
16%
13%
22%
27%
11%
13%
Flessione contenuta entro il 10%
26%
Crescita superiore al 10%
Crescita inferiore al 10%
15%
16%
12%
2009
2010
2011*
* Stima di chiusura
… ma vi sono alcuni segnali incoraggianti per la chiusura del 2011, anche se da
confermare
27
Il picco della crisi ha reso necessario il ricorso agli ammortizzatori sociali
% di aziende che hanno ricorso ad ammortizzatori sociali
(valori %, campione totale), 2009-2011
42%
38%
24%
2009
2010
2011
28
Si osserva un limitato grado di apertura internazionale
Prov. di
Vicenza
Regione
Veneto
ORDINI
14,3%
13,5%
29,1%
Italia
24,7%
30,5%
37,8%
34,4%
40,9%
56,4%
54,5%
Peso medio di ordini e vendite per destinazione
(valori %, campione totale)*, 2011
Europa
Extra-Europa
* Il totale non è pari
a 100% in quanto è
prevista la possibilità
di risposta multipla.
VENDITE
Gli ordini e le vendite delle aziende del campione si concentrano
prevalentemente nella Provincia di Vicenza
29
Gli effetti della globalizzazione rappresentano il principale freno alla ripresa
Maglieria
12%
20%
19%
12%
Scarso supporto delle
politiche governative
1%
Pelletteria
30
Scarso orientamento
0%
alla distribuzione
4%
5%
12%
Confezioni
Poca manodopera
specializzata
Stagnazione consumi
0%
7%
6%
10%
15%
18%
Concorrenza interna
sleale
Dimensioni troppo
piccole
Delocalizzazione
all'estero
Concorrenza Paesi a
basso costo del lavoro
1%
2%
9%
28%
25%
21%
18%
29%
27%
I freni alla ripresa economica delle filiere artigiane del Sistema Moda
(valori %, scomposizione per filiera)
Tra i modelli adottati dalle aziende artigiane vicentine prevale il Contoterzismo
Produzione per
conto terzi
Licenza
Produttiva
Sviluppo di
marchi di
proprietà
Maglieria
Sviluppo di
marchi per la
grande
distribuzione
Confezioni
Private label
4%
0%
3%
21%
12%
9%
7%
0%
6%
17%
7%
15%
4%
0%
6%
64%
66%
59%
I modelli adottati dalle aziende artigiane della Moda vicentina
Non so
Pelletteria
Quasi 6 aziende artigiane della Moda a Vicenza su 10 producono per
conto terzi
31
I committenti delle aziende della Moda artigiana vicentina sono soprattutto locali
Localizzazione delle aziende committenti (valori %, campione totale)
Estero
6%
Italia
19%
Prov. di
Vicenza
47%
Resto del
Veneto
28%
Tra i contoterzisti, 7 aziende artigiane su 10 operano lavorano per
realtà della Provincia di Vicenza o di altre Province venete
32
I punti di forza delle aziende artigiane della Moda vicentina
Capacità di
Progettazione di
sviluppo prodotto
campionari
Capacità su
lavorazioni
particolari
Maglieria
6%
7%
19%
25%
25%
8%
11%
12%
17%
23%
25%
21%
19%
17%
18%
17%
13%
18%
Capacità distintive delle aziende artigiane della Moda
Qualità del
Livello di servizio Capacità relazione
prodotto durante
azienda
ciclo di vita
Confezioni
Pelletteria
Il livello di servizio e la capacità su alcune lavorazioni particolari
sono le competenze maggiormente apprezzate del Sistema Moda vicentino
33
Il prodotto moda degli artigiane vicentine vanta un posizionamento medio-alto
Tipologia di prezzo-qualità
(valori %, campione totale e scomposizione per singola filiera)
3%
2%
5%
0%
22%
14%
30%
36%
48%
56%
42%
41%
33%
25%
Campione totale
Maglieria
Alta-altissima
Medio-Alta
20%
22%
Confezioni
Pelletteria
Media
Medio-bassa
Il prodotto di quasi 7 aziende artigiane su 10 si posiziona
nella fascia di prezzo alta o medio-alta
34
Sono diffusi modelli diversi di risposta al mercato, anche se prevale il Programmato
Tipologia modello di risposta al mercato
(valori %, campione totale e scomposizione per singola filiera)
12%
14%
11%
17%
20%
23%
32%
50%
42%
46%
32%
22%
21%
20%
Campione totale
Maglieria
Confezioni
33%
Pelletteria
Stagione unica
Tradizionale Programmato
Pluristagionale
Pronto Moda
Modello "ibrido"
35
Gli artigiani della Moda intervistati sono attenti all’efficienza organizzativa
18%
14%
14%
19%
Formazione del personale
11%
11%
15%
Tecnologie/ Macchinari di
produzione
Miglioramenti organizzativi
volti a ridurre i costi
15%
12%
11%
Alleanze strategiche
0%
Canale digitale (ecommerce)
Distribuzione
Maglieria
5%
4%
11%
5%
6%
11%
4%
Gestione rapporto con
fornitori
Marchio/ Comunicazione
Stile-Prodotto
0%
5%
9%
6%
15%
17%
11%
26%
26%
Principali aree in cui effettuare investimenti futuri
Confezioni
Pelletteria
36
Quali tipi di alleanze strategiche per le aziende artigiane della Moda vicentina?
Con aziende
clienti/propri
committenti
Confezioni
Con la
distribuzione
0%
5%
0%
Con altre aziende Trasversali, con
Con aziende
artigiane locali
altre aziende di artigiane di altri
dello stesso
settori diversi distretti produttivi
settore
coerenti per
segmento di
mercato di
riferimento
Maglieria
8%
8%
14%
32%
27%
21%
3%
16%
11%
17%
33%
37%
16%
18%
34%
Possibili alleanze strategiche per le aziende artigiane della
Moda (valori %, scomposizione per filiera)
Con soci finanziari
Pelletteria
37
Il 66% del campione è favorevole all’attivazione di un tavolo di concertazione
Rappresentanze al tavolo di concertazione per il rilancio del Sistema Moda
(valori %, campione totale)
Sistema
Bancario e
Finanziario
11,6%
Organizzazioni
Sindacali
9,0%
Istituzioni
politiche
23,9%
Grandi
Imprese
22,6%
PMI
32,9%
3 aziende su 10 auspicano che siano coinvolti i rappresentanti delle PMI, a
fianco delle rappresentanze politiche e delle grandi aziende
38
Indice
 Le caratteristiche delle filiere artigiane della Moda vicentina:
 I punti di forza e di debolezza delle Filiere Artigiane
della Moda vicentina: i risultati dell’attività dei Tavoli
di Lavoro
39
4 aspetti comuni emersi dalle riunioni con i Tavoli di Lavoro attivati a Vicenza
1. La necessità di reperire manodopera e tecnici qualificati e di
ricostituire maestranze artigianali nel settore Moda che oggi sono
“in via di estinzione”;
2. L’identificazione e la corretta comunicazione delle eccellenze
possedute dal Sistema Moda artigianale vicentino;
3. L’aspettativa verso la creazione di legami più stabili con la
Grande Committenza, in termini di stagioni e di fasi di lavorazione
(produzione vs. attività di sviluppo), soprattutto per le filiere della
Maglieria e delle Confezioni;
4. L’esistenza di un problema dimensionale e la valutazione di avviare
progetti di aggregazione tra gli operatori del settore, sia sul
fronte della capacità di risposta alla Grande Committenza che di
sviluppo della capacità commerciale su determinati mercati esteri.
40
Evidenze emerse dal Tavolo di Lavoro della Filiera della Maglieria (11 luglio 2011)
PUNTI DI FORZA
PUNTI DI DEBOLEZZA
 Livello del servizio offerto in tutte le
fasi della lavorazione
 Industrializzazione del prodotto
(ciclo completo)
 Dotazione tecnologica
 Elevata qualità del prodotto,
anche in termini di programmazione
 Ampiezza del campionario
 Velocità
 Affidabilità per i clienti
 Vantaggio offerto dalla prossimità
 Progressiva disgregazione della
Filiera Maglieria vicentina sia per
problematiche di natura “politica”,
che per il cambiamento della
struttura produttiva locale
 Difficoltà nel trovare personale e
manodopera qualificata
 Scarsa considerazione della realtà
della Moda vicentina e problemi di
efficace comunicazione delle
eccellenze possedute
 Necessità di investire nella
formazione tecnica
41
Una considerazione dal Tavolo della Maglieria
Quarant’anni fa a Vicenza vi erano pochi grandi
“maglifici
che lavoravano per i grandi marchi della
Moda e che avevano reso la nostra provincia il polo
di riferimento in Italia per la produzione di
maglieria di alta gamma. Oggi, a valle delle
chiusure di alcune realtà, si osserva uno scenario
molto diverso per cui una aggregazione tra le
attuali aziende della Maglieria vicentina
costituirebbe una sorta di ritorno alle origini
”
42
Evidenze emerse dal Tavolo di Lavoro della Filiera delle Confezioni (18 luglio 2011)
PUNTI DI FORZA
PUNTI DI DEBOLEZZA
 Qualità del prodotto (dalle fasi di
prototipia alla produzione)
 Produzione posizionata in una
fascia di prezzo medio-alta
 Grande attenzione verso il servizio
 Capacità di coprire un’ampia
gamma di tipologia di prodotti
 Difficoltà a reperire risorse
specializzate (ad es., modelleria,
cucito, ecc.)
 Debolezza del legame con la
committenza spesso limitato ad
una sola stagione
 Assenza di adeguati piani di
lavoro ed investimento di medio
termine
 Allungamento dei tempi di
pagamento
43
Una riflessione sulla Filiera delle Confezioni
La Filiera delle Confezioni appare essere quella più
soggetta a scelte di parcellizzazione delle fasi di
lavorazione e al rischio di delocalizzazione della
Grande Committenza per questioni di target pricing.
Occorre quindi una spinta sempre più marcata
verso l’alto e le produzioni di nicchia dei
confezionisti del territorio vicentino e italiano, anche
avvantaggiandosi dei minori problemi legati al
reperimento di capacità produttiva.
44
Evidenze emerse dal Tavolo di Lavoro della Filiera della Pelletteria (12 ottobre 2011)
PUNTI DI FORZA
PUNTI DI DEBOLEZZA
 Presenza di aziende che hanno
superato la fase artigianale per
evolversi verso una struttura di tipo
industriale
 Stretta collaborazione con alcune
importanti maison internazionali
della Moda presenti sul territorio
vicentino
 Qualità ed unicità della
lavorazione
 Sviluppo del prodotto e la capacità
di interpretazione dello stile dei
designer
 Possibilità di lavorare “in rete”
 Problema di “numerosità” delle
aziende della Pelletteria sul territorio
vicentino
 Preoccupazioni sull’effettiva
capacità produttiva
45
Una riflessione sulla Filiera della Pelletteria
Una possibile soluzione per rispondere al problema di
capacità produttiva potrebbe essere quella di giungere
ad aggregazioni tra gli operatori del settore.
Il tema degli accordi di rete e il concetto di “fare
sistema” appaiono particolarmente avvertiti e possono
esservi le basi per creare un nuovo modello di filiera
basato sull’integrazione di più aziende della
Pelletteria e incernierato sulle vere eccellenze
diffuse (che oggi non sembrano essere coordinate a
sufficienza)
46
Indice
47
Due questioni di fondo da affrontare …
L’ITALIA, IL VENETO E LA PROVINCIA DI VICENZA
POSSONO PERMETTERSI DI INDEBOLIRE LA FILIERA
DEL SETTORE MODA, IN PARTICOLARE DEL SETTORE
ARTIGIANO?
NEL VICENTINO HANNO SEDE ALCUNI IMPORTANTI
PLAYER ITALIANI DELLA MODA CHE, INSIEME A QUELLI
DELLE AREE LIMITROFE, “ALIMENTANO” LA RETE DELLA
SUBFORNITURA: I GRANDI MARCHI E GLI STESSI
STILISTI POSSONO PERMETTERSI DI PERDERE
“ANELLI” DELLA CATENA?
48
… alcuni fattori lasciano pensare il contrario
 Siamo convinti che una Filiera che perde la sua capacità produttiva e
manifatturiera alla lunga indebolirà anche la sua capacità creativa e
d’innovazione;
 L’esigenza di prossimità e velocità richieste dai grandi Gruppi della Moda e
della Distribuzione è sempre maggiore e anche le politiche KM Zero nel medio
termine giocheranno un ruolo significativo ;
 Il servizio come priorità: il fornitore non offre un prodotto ma una
combinazione fatta di prodotto/tempo/vicinanza/competenza/ecc.;
 Il vantaggio economico della delocalizzazione si è rivelato spesso
trascurabile o non determinante (costi di qualità, costi logistici, ecc.);
 L’impoverimento della filiera a monte riverserebbe sulle aziende a
valle diversi costi aggiuntivi (costi di non flessibilità, costi di ricerca e
sviluppo, costi di pianificazione, ecc.);
 Una volta compromessa l’industria “a monte” siamo convinti che
sarebbe praticamente impossibile rigenerarla, gli investimenti sarebbero
troppo alti e occorrerebbe ricreare ex-novo competenze e professionalità.
49
Perché, dunque, insistiamo per preservare le filiere della Moda italiana?
 Stile, creatività ed innovazione alla base del “Made in Italy”
 Settore manifatturiero ed innovativo per eccellenza e in Italia
ruolo chiave sui livelli occupazionali (al Nord, Centro e Sud)
 Capacità di rigenerazione continua di aziende, marchi e prodotti
 Serbatoio naturale e travaso continuo con “Arti e Mestieri”
 Patrimonio di competenze e serbatoio di mestieri per i giovani
 Moda e Innovazione Tecnologica una delle sfide più affascinanti
 Le economie di prossimità al centro delle strategie future
 L’integrità di filiera come fattore unico al mondo!
 …
50
I grandi brand per i quali lavorano le aziende artigiane del Sistema Moda vicentino
51
La parola ora passa ai componenti
della Tavola Rotonda tra
rappresentanti delle Filiere
Artigiane e della Grande
Committenza della Moda
52
Grazie per l’attenzione!
[email protected]
53

slides Ambrosetti

Transcript

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