Costa centro‑meridionale

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Costa centro‑meridionale
© Lonely Planet Publications
Costa
centro‑meridionale
Quang Ngai. . . . . . . . . 240
Quy Nhon . . . . . . . . . . 243
Zona di Cha Ban
Cham. . . . . . . . . . . . . . 249
Tuy Hoa. . . . . . . . . . . . 250
Nha Trang. . . . . . . . . . 253
Phan Rang e Thap
Cham. . . . . . . . . . . . . . . 273
Spiaggia di Ninh Chu. 275
Ca Na. . . . . . . . . . . . . . . 276
Mui Ne. . . . . . . . . . . . . . 277
Phan Thiet. . . . . . . . . . 287
Long Hai . . . . . . . . . . . 289
Vung Tau. . . . . . . . . . . 290
Isole di Con Dao. . . . . 295
I migliori
ristoranti
»» Veranda (p267)
»» Lanterns (p267)
»» Sandals Restaurant
at the Sailing Club (p267)
»» La Taverna (p284)
»» Lam Tong (p284)
I migliori hotel
»» Full Moon Resort (p280)
»» Cham Villas (p280)
»» Violet Hotel (p264)
»» Jungle Beach (p252)
»» Six Senses Con Dao (p301)
Perché andare?
Questo tratto di costa, che coincide con l’ampia curva delineata dal litorale vietnamita, è molto lungo. Caratterizzata
da scogliere, insenature nascoste e tratti di costa ancora
inesplorata, questa regione si propone come la nuova mecca
balneare del continente asiatico. Molte delle sue spiagge
sono ancora sconosciute al turismo, e il loro incanto non è
stato ancora stravolto dallo sviluppo edilizio.
Nha Trang, Mui Ne e Con Dao sono le località più note,
ma il mare è straordinario lungo tutte le spiagge di questa parte del Vietnam. Se per voi il paradiso consiste nel
trascorrere ore sdraiati su una spiaggia lambita da acque
color turchese sorseggiando un mojito e meditando sulla
possibilità di farvi fare un massaggio, siete nel posto giusto. E se a questo desiderate abbinare qualche attività più
eccitante, qui potrete scegliere tra immersioni, snorkelling,
surf, windsurf e kitesurf. Che siate più portati all’ozio o al
movimento, questa costa vi offrirà comunque una miriade
di opportunità.
Quando andare
Quang Ngai
°C/°F Temp
Precipitazioni pollici/mm
40/104
32/800
30/86
24/600
20/68
16/400
8/200
10/50
0
0/32
G
F
M
Apr Immersioni
intorno alle isole
della Baia di Nha
Trang nelle condizioni migliori.
A
M
G
L
A
Ott Il popolo
cham celebra il
kate, l’anno nuovo,
al tempio di Po
Klong Garai.
S
O
N
D
Dic Un insolito
Natale festeggiato
facendo kitesurf
e windsurf sulla
costa di Mui Ne.
Il meglio
della Costa
centromeridionale
1 Fare surf sulla
sabbia o sull’acqua,
oppure kitesurf sulle
onde dell’adrenalinica
capitale del divertimento di Mui Ne
(p277)
2 I bar e i locali
notturni di Nha Trang
(p268) dopo una
giornata sulle isole
al largo della costa
3Le splendide
spiagge, lo snorkelling
sulle barriere coralline o una corsa in
motocicletta lungo le
strade costiere delle
Isole Con Dao (p295)
4 Trovarsi faccia a
faccia con gli orrori
della guerra davanti
allo straziante Monumento commemorativo di Son My (p241)
5 Programmare
una gita in auto lungo
la costa alla scoperta
delle spiagge di Long
Hai (p289), Ho Tram
(p288) e Ho Coc
(p288)
6 Dedicarsi alla
tintarella e gustare
delizioso pesce fresco
sulle spiagge deserte
dell’ospitale cittadina
di Quy Nhon (p243)
240
Quang Ngai
% 055 / POP. 145.000
Hung Vuong Hotel
HOTEL $
(%381 8828; 33 Ð Hung Vuong; camere 180.000250.000d; aW ) È uno degli alberghi più
Costa centro ‑meridionale 
Quang Ngai (anche conosciuta come
Qua ng N hia o Qua nga i), c apoluogo
dell’omonima provincia, ha ottenuto lo
status di città solo nel 2005 e ciò spiega
il suo aspetto da grossa cittadina di campagna. In fatto di attrattive Quang Ngai
non ha molto da offrire, e di conseguenza
la maggior parte dei visitatori vi fa tappa
solo per mangiare un boccone all’ora di
pranzo. I pochi viaggiatori che si spingono fin qui lo fanno appositamente per
rendere omaggio alle vittime di una delle
più famose stragi della guerra del Vietnam
(v. p242). Forse si deve proprio alla tristezza che la presenza di quel monumento
commemorativo induce nell’animo dei
visitatori a fare sì che una delle spiagge
più belle e poco conosciute del Vietnam,
quella di My Khe, situata a un paio di
chilometri di distanza, venga tagliata fuori
dagli itinerari turistici.
Quang Ngai era un importante centro
della resistenza all’occupazione francese
già dagli anni precedenti la seconda guerra
mondiale, e durante la guerra d’Indocina la
zona era una roccaforte del Viet Minh. Nel
1962 il governo del Vietnam del Sud varò il
controverso ‘piano dei villaggi strategici’.
Secondo questo programma gli abitanti
dei villaggi interessati avrebbero dovuto
abbandonare le loro case per reinsediarsi
in piccoli centri fortificati, ma la reazione
della popolazione locale fu molto violenta
ed ebbe come risultato uno suo maggior
sostegno ai vietcong. Alcune delle battaglie
più aspre delle guerra si svolsero proprio in
questa provincia.
economici della città, gestito da una gentile
famiglia che parla pochissimo l’inglese. Le
camere più semplici sono un buon affare,
mentre quelle più care sono grandi quasi
come delle quadruple.
4Pernottamento
8Informazioni
Central Hotel
HOTEL $$
(% 382 9999; www.centralhotel.com.vn; 784 Ð
Quang Trung; camere US$40-80; aiWs) Il
8Per/da Quang Ngai
Se doveste per qualche ragione essere
costretti a un pernottamento da queste
parti, vi consigliamo di optare per una
sistemazione sulla spiaggia nella vicina
My Khe (p243).
Central, senza dubbio l’albergo più bello
della zona, ha un ottimo rapporto qualitàprezzo. Le camere standard hanno solo la
doccia, mentre le VIP sono dotate di vasca
da bagno. Altri punti a suo favore sono il
campo da tennis e una piscina di dimensioni
quasi olimpioniche.
Hung Vuong Hotel
HOTEL $$
(%371 0477; www.hungvuong-hotel.com.vn; 45 Ð
Hung Vuong; camere US$30-50; aiW) Déjà vu?
Sì, è facile fare confusione, due alberghi con
lo stesso nome nella stessa via! Dei due questo è il più elegante, almeno secondo i canoni
di Quang Ngai. Le 64 camere sono comunque
spaziose e, nel complesso, confortevoli.
5Pasti
La Provincia di Quang Ngai è famosa per
il com ga, anche se in realtà si tratta di un
piatto originario di Tam Ky, una località più
a nord. Si tratta di pollo bollito su un letto di
riso giallo (cotto al vapore in brodo di pollo)
servito con menta, stracciatella e verdure
sottaceto. Troverete ristoranti specializzati
in com ga in tutta la città. La gente del posto
mangia questo piatto abitualmente con il
cucchiaio, quindi potrete evitare di cimentarvi con le bacchette. Provate il com ga al
ristorante Nhung 1 (474 Ð Quang Trung; pasti
20.000-35.000d), un locale molto frequentato
situato lungo via principale.
Il Bac Son (23 Ð Hung Vuong; portate principali 25.000-75.000d), in attività sin dal 1943,
offre buone specialità vietnamite (il menu è
scritto in inglese) e ha un proprietario molto
simpatico. Accanto, e dello stesso genere, è
il Mimosa (21 Ð Hung Vuong; portate principali
25.000-70.000d).
Deluxe Taxis (%383 8383)
Posta centrale (80 Ð Phan Dinh Phung) Offre
anche l’accesso a internet.
Vietcombank (45 Ð Hung Vuong) C’è una filiale
con sportello bancomat nell’Hung Vuong Hotel.
AEREO L’aeroporto di Tam Ky (VCL) è situato
36 km a nord di Quang Ngai. Vasco (www.vasco.
com.vn) collega Quang Ngai con Hanoi a partire
da circa 1.200.000d, e con Ho Chi Minh City a
partire da circa 1.050.000d. Una corsa in taxi
con tassametro da Quang Ngai all’aeroporto di
Tam Ky costa circa 350.000d.
AUTOBUS La stazione degli autobus di Quang
Ngai (Ð Le Thanh Ton) si trova a sud del centro
LA GRANDE MURAGLIA VIETNAMITA
città, 50 m a est di Ð Quang Trung. Autobus
di linea collegano tutte le principali località
lungo la Statale 1, tra cui Danang (a partire da
35.000d, 2 h) e Quy Nhon (a partire da 60.000d,
3 h 30 min). Gli autobus ‘Open Tour’ vi faranno
scendere a questa stazione degli autobus, ma
non sarà altrettanto facile ripartire da qui con gli
stessi mezzi.
AUTOMOBILE E MOTOCICLETTA Quang Ngai
dista 100 km da Hoi An, 174 km da Quy Nhon e
412 km da Nha Trang.
TRENO I treni fermano alla stazione ferroviaria
di Quang Ngai (Ga Quang Nghia; %382 0280;
204 Ð Nguyen Chi Thanh), 1,5 km a ovest del
centro città. Ci sono treni per Danang (70.000d,
3 h), Quy Nhon (82.000d, 5 h) e Nha Trang
(225.000d, 7 h).
Dintorni di Quang Ngai
SON MY (MY LAI)
Anche se riesce difficile crederlo, questo
tranquillo angolo di campagna fu teatro di
uno dei crimini più terribili commessi durante la guerra del Vietnam. La mattina del
16 marzo 1968 le truppe americane rasero
al suolo quattro villaggi del sottodistretto
di Son My, uccidendo 504 persone, in maggioranza vecchi e bambini. La principale
strage di massa si svolse nel paesino di Xom
Lang (Thuan Yen), dove oggi si trova il
Monumento commemorativo di Son My
(ingresso 10.000d; h8-11.30 e 13-16.30 lun-ven).
L’evento è però ricordato come il Massacro
di My Lai, dal nome di una vicina località
anch’essa coinvolta nell’eccidio.
Al centro del monumento commemorativo una drammatica scultura in pietra
raffigura una donna anziana con un bambino morto tra le braccia che leva il pugno
in segno di sfida, mentre ai suoi piedi giace
la famiglia morente. Intorno è stato ricreato
ciò che rimase del villaggio alla fine di quel
giorno fatale. Scheletri di case bruciate si ergono nella loro posizione originale; ognuna
di esse è contraddistinta da una targa con i
nomi e le età delle persone che vi abitavano.
Sul percorso di cemento che collega le rovine
delle case, realizzato in modo da riprodurre
un sentiero in terra battuta, sono impresse
le orme degli stivali dei soldati americani
e quelle dei piedi nudi degli abitanti dei
villaggi in fuga. L’effetto complessivo ha
un che di kitsch che, secondo l’opinione di
alcuni visitatori stranieri, rende il luogo più
simile a un set cinematografico che a un
monumento commemorativo.
Il massacro fu diligentemente documentato da un fotografo militare americano, e
queste immagini sono oggi esposte nel piccolo museo annesso. La visita al museo, senza
dubbio un’esperienza molto toccante, termina
però con una nota di speranza, cioè con il
racconto degli sforzi compiuti dagli abitanti
della zona per ricostruire le loro vite dopo
Costa centro ‑meridionale D intorni di Q uang N gai
L’esistenza della ‘Lunga Muraglia Vietnamita’, che si estende per 127 km nell’entroterra delle province di Quang Ngai e di Binh Dinh, fu annunciata al mondo soltanto
all’inizio del 2011. Questa struttura, più simile al Vallo di Adriano britannico che alla
Grande Muraglia cinese, oggi è considerata il monumento storico più lungo dell’Asia
sud-orientale.
Nel 2005 il dott. Andrew Hardy, direttore dell’École Française d’Extrême Orient
(EFEO) di Hanoi, scoprì un riferimento al muro in un manoscritto del 1885. All’epoca
della sua costruzione, nel 1819, si era ritenuto che il muro potesse contribuire alla
collaborazione tra gli abitanti delle pianure vietnamite e il popolo tre degli altopiani
per quanto riguardava il commercio e la riscossione delle tasse. Nel marzo del 2011
il muro fu dichiarato Patrimonio Nazionale, e oggi sono in corso progetti destinati
allo sviluppo turistico della zona con la consulenza dell’English Heritage Plans (l’ente
preposto alla tutela del patrimonio storico del Regno Unito). Il programma prevede
la realizzazione di infrastrutture, tra cui sentieri escursionistici e la possibilità di pernottamento presso privati, ma saranno necessari alcuni anni prima che il tutto entri
definitivamente in funzione.
Per il momento l’escursione alla ‘Grande Muraglia Vietnamita’ non rientra nei
programmi dei tour operator, e non ci sono guide appositamente preparate sulla sua
storia. La soluzione migliore è quella di rivolgersi agli Easy Riders più qualificati di Hoi
An, Nha Trang, Mui Ne o Dalat, chiedendo loro di inserire la visita al muro in un itinerario insolito e avventuroso nell’interno della Provincia del Quang Ngai.
241
242
IL MASSACRO DI MY LAI
Costa centro ‑meridionale 
Verso le 7.30 del 16 marzo 1968 gli elicotteri che trasportavano i soldati della Compagnia Charlie dell’esercito degli Stati Uniti atterrarono nella parte occidentale di
Son My, ritenuta una roccaforte dei vietcong. La zona era stata preventivamente
sottoposta a un bombardamento di artiglieria, e l’area di atterraggio era stata colpita
dagli elicotteri con razzi e mitragliamenti. I militari americani non incontrarono alcuna
resistenza durante l’assalto così come nel corso dell’intera operazione, ma con la loro
avanzata verso est ebbe inizio la carneficina.
Attraversando il villaggio di Xom Lang i soldati del 1° plotone spararono e uccisero a
colpi di baionetta gli abitanti in fuga, lanciarono bombe a mano nelle case e nei rifugi,
massacrarono il bestiame e diedero fuoco alle abitazioni. Un numero imprecisato di
civili disarmati, tra i 75 e i 150, furono radunati e condotti verso una fossa dove vennero falciati dal fuoco delle mitragliatrici.
Nelle ore successive, mentre gli elicotteri controllavano la zona dall’alto e le navi
pattugliavano la costa, anche il 2° plotone, il 3° plotone e il gruppo inviato dal quartier
generale della compagnia presero parte alla carneficina macchiandosi di atrocità spaventose. Almeno una mezza dozzina di gruppi di civili, tra cui donne e bambini, furono
radunati e uccisi, e coloro che cercavano di salvarsi fuggendo in direzione di Quang
Ngai furono abbattuti dalle mitragliatrici. Nel corso del massacro almeno quattro
ragazze subirono stupri individuali o di gruppo da parte dei soldati.
Stando ai dati riportati dal monumento commemorativo le vittime civili vietnamite
furono 504, secondo le fonti statunitensi 347.
Ai soldati che presero parte al massacro fu intimato di tenere la bocca chiusa, ma
molti di essi al ritorno negli Stati Uniti raccontarono ciò che era accaduto. Tra questi
ci fu il pilota di elicotteri Hugh Thompson Jr, che in quel giorno funesto era riuscito a
salvare diverse donne e bambini. Quando comparve sui giornali, la notizia ebbe un effetto devastante sul morale dell’esercito e gettò altra benzina sul fuoco delle proteste
contro la guerra. A poco servì continuare a sostenere che l’esercito americano stava
combattendo per aiutare il popolo vietnamita. A differenza dei reduci della seconda
guerra mondiale, che al loro ritorno in patria erano stati accolti come eroi e ricoperti di
onori e di gloria, i soldati che rientravano dal Vietnam spesso incontravano l’ostracismo dei loro concittadini e venivano additati come ‘infanticidi’.
L’esercito americano, a tutti i livelli di comando, si diede un gran da fare per insabbiare qualsiasi notizia relativa al massacro, ma alla fine si trovò costretto ad avviare
diverse inchieste. Il tenente William Calley, comandante del 1° plotone, fu sottoposto
alla corte marziale e giudicato colpevole dell’omicidio di 22 civili disarmati. Nel 1971 fu
condannato all’ergastolo, ma presentò ricorso in appello e trascorse tre anni agli arresti domiciliari a Fort Benning, in Georgia. Nel 1974 Calley ottenne la libertà condizionale dopo che la Corte Suprema degli Stati Uniti si era rifiutata di prendere in esame
la sua vicenda. Il caso di Calley continua a far discutere: molti, infatti, sostengono che
egli fu usato come capro espiatorio a causa del suo grado inferiore, e che il massacro
era stato ordinato da ufficiali di grado molto più elevato del suo. Certamente egli non
agì da solo.
Per un resoconto completo di questo tremendo avvenimento e delle sue conseguenze procuratevi una copia di Four Hours in My Lai, di Michael Bilton e Kevin Sim, un
autentico capolavoro di giornalismo.
quel fatto terribile. Un’importante sezione del
museo rende onore ai soldati americani che
cercarono di fermare il massacro proteggendo un gruppo di persone da una morte certa
e a coloro che testimoniarono l’accaduto.
La strada diretta a Son My attraversa
un paesaggio particolarmente suggestivo:
risaie, campi di manioca e orti ombreggiati
da causarine ed eucalipti. Guardando con
attenzione è comunque ancora possibile
scorgere i crateri delle bombe, mentre le
cime spoglie delle colline testimoniano i
persistenti e devastanti danni ambientali
causati dall’agente arancio.
Il modo migliore per raggiungere Son My
è in motocicletta (circa 100.000d compresi
SPIAGGIA DI MY KHE
A pochi chilometri dal Monumento commemorativo di Son My, ma lontana anni
luce dalla sua lugubre atmosfera, si trova
la stupenda spiaggia di My Khe (da non
confondersi con l’altra spiaggia di My Khe
vicino a Danang). Questa meravigliosa
distesa di fine sabbia bianca lambita da
acque cristalline si estende per chilometri
lungo una sottile lingua di sabbia orlata di
casuarine ed è separata dalla terraferma
dal Song Kinh Giang, uno specchio d’acqua
situato immediatamente all’interno rispetto alla spiaggia. Se sognate un angolo di
paradiso tutto per voi, eccovi accontentati!
La maggior parte dei viaggiatori, infatti, trascura questo incantevole posticino perché
si sposta di fretta tra Hoi An e Nha Trang.
L’unico aspetto sgradevole è rappresentato
dalla presenza di immondizia, che ne offusca
un po’ l’immagine da cartolina.
Le possibibilità di pernottamento da
queste parti scarseggiano, perché il previsto boom turistico non si è in pratica mai
verificato.
Il My Khe Resort (%368 6111; ks_mytra@
dng.vnn.vn; Tinh Khe; camere a partire da US$20;
aW) sembra un posto un po’ abbandonato.
Il personale tende a sparire e il servizio è lento. Le camere sono dotate di TV satellitare e
vasca da bagno, e la prima colazione, servita
nel ristorante sulla spiaggia proprio di fronte, è teoricamente compresa nelle tariffe.
Un’alternativa migliore potrebbe essere
il My Khe Hotel (% 384 3316; My Khe), in
costruzione all’epoca della stesura di questa
guida, di cui per ora si vede un bel padiglione ristorante sul lato anteriore.
Le decine di fatiscenti bancarelle disseminate lungo la spiaggia cercano di attirare
i clienti in modo piuttosto aggressivo. Relativamente deserti durante la settimana,
nel weekend questi chioschi si affollano di
gitanti provenienti dalle città della zona. Il
pesce è fresco e squisito, ma prima di tutto
concordate il prezzo.
Sa Huynh
243
% 055
Sa Huynh è un luogo di tappa molto frequentato per il pranzo dai camionisti e dai
conducenti dei mezzi di trasporto diretti a
nord o a sud lungo la Statale 1. Numerosi
ristoranti di com ga si susseguono lungo la
statale; anche il pesce fresco non è male.
Calcolate una spesa intorno ai 50.000d per
una portata principale.
La bella spiaggia dalla forma semicircolare che vedrete all’orizzonte avvicinandovi
alla baia, a un esame più ravvicinato risulta
purtroppo molto meno idilliaca ed esotica
di quanto appare a causa dello strato di
immondizie da cui è sommersa. La cittadina è conosciuta anche per i suoi stagni di
acqua salata e per le saline, oltre che per
la produzione del nuoc mam, una salsa di
pesce dall’odore e dal sapore molto acri. Nei
dintorni di Sa Huynh gli archeologi hanno
rinvenuto reperti del I secolo d.C. attribuiti
alla civiltà Dong Son.
Sa Huynh si trova sulla Statale 1, circa
60 km a sud di Quang Ngai (25.000d; 1 h
30 min in autobus) e 114 km a nord di Quy
Nhon (40,000d; 2 h in autobus).
Quy Nhon
% 056 / POP. 275.000
Delimitata da bellissime spiagge e circondata da un magnifico paesaggio di verdeggianti risaie punteggiate di antichi templi
cham, Quy Nhon è ancora oggi un luogo
molto meno battuto dal turismo rispetto a
Nha Trang e a Hoi An. Ciò è in parte spiegato
dalle grandi dimensioni della città, di certo
non la più bella del paese, ma il fatto che non
sia affollata di visitatori è un’attrattiva di
per sé. I pochi stranieri che si avventurano
da queste parti scopriranno infatti una
popolazione locale particolarmente cordiale
e dovranno affrontare assai meno fastidi
rispetto alle più note località balneari del
sud. Questa città, capoluogo della Provincia
di Binh Dinh e uno dei porti marittimi di secondo livello più attivi del Vietnam, è anche
attraente dal punto di vista gastronomico, in
particolare per quanto riguarda la cucina di
mare. In breve, vi consigliamo una puntata
a Quy Nhon se desiderate evitare le folle di
turisti e le tappe più battute dei loro viaggi
a bordo di autobus ‘Open Tour’.
Durante la guerra del Vietnam questa
zona fu teatro di intense attività militari
Costa centro ‑meridionale S a H u y nh
i tempi di attesa) o in taxi (circa 350.000d
compresi i tempi di attesa). Da Quang Ngai
seguite la Ð Quang Trung (Statale 1) in
direzione nord e attraversate il lungo ponte
sul fiume Tra Khuc. Prendete la prima a
destra (vale a dire verso est, parallelamente al fiume) seguendo l’indicazione della
stele triangolare in cemento e proseguite
per 12 km.