La Generazione OM

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La Generazione OM
Edition
04/2009
La Generazione OM
Negli anni ’70 la fotografia teneva il
passo e i progressi della tecnologia
resero le macchine fotografiche reflex
accessibili a tutti come mai prima. Dal
continuo flusso di idee rivoluzionarie
degli anni ’60 all’esplosione di nuovi stili
nella musica e nella moda, questo
momento storico fu caratterizzato da
idée grandiose e da un decennio di
innovazioni culturali. In questo scenario,
Olympus lanciò la Serie OM, che nel
1973 ebbe nella OM-1 la sua
capostipite.
Una OM, due nomi
Il debutto della Serie OM, con il primo
modello chiamato in origine Maitani 1 o
M-1, provocò un certo subbuglio nel
mercato a tal punto che Leica alla fine
chiese ad Olympus di modificarne il nome.
Solo allora la fotocamera venne chiamata
OM-1, la più piccola e leggera reflex
35mm al momento del suo lancio.
Olympus concentrò in essa tali e tante
tecnologie d’avanguardia che riuscì a
creare un modello compatto, durevole e
affidabile.
La pubblicità OM-2
by Helmut Newton
Edition 04/2009
Innovare con il meglio
Proprio quando le navicelle spaziali Apollo
e Soyuz venivano predisposte per uno
storico aggancio americano-sovietico,
Olympus presentava la sua meraviglia
tecnologica, la OM-2, che entrava a far
parte della Serie OM nel 1975. Disponeva
di un sistema di esposizione automatica
(AE) a priorità di diaframmi e per la prima
volta al mondo aveva un sistema di
misurazione diretta TTL. Perfino l’icona
della fotografia Helmut Newton lavorò con
questa macchina a conferma delle
eccezionali performance della OM-2
realizzando una pubblicità con un nudo
sensuale che ebbe risonanza in tutta
Europa.
La tendenza continua
Nel 1983, la popolazione mondiale aveva
raggiunto i 4,7 miliardi, il film Gandhi
vinceva l’Oscar per la miglior fotografia e
Olympus aveva svelato la macchina
fotografica Serie OM perfetta – la OM-4.
Corredata da un sistema di misurazione
della luce fino a otto letture spot, tempi di
posa più veloci fino a 1/2000 sec.,
tecnologia di misurazione diretta e un
sistema di lettura dati nel mirino, questo
modello orgogliosamente si qualificava
come una fotocamera reflex di fascia alta.
Di lì a poco, Olympus realizzava la nuova
nata della Serie OM – la OM-3. Questa
fotocamera del 1984 aveva un otturatore
meccanico che poteva lavorare ad una
velocità fino a 1/2000 sec. anche senza
batteria, grazie ad un meccanismo a
otturatore a tendina. La OM-3 disponeva
anche di un sistema significativamente
compatto di controllo dei tempi e dei
tempi lunghi, oltre alla possibilità di
passare da un’esposizione ponderata
centrale a quella spot con letture multiple.
Mentre “Thriller” di Michael Jackson
scalava le classifiche di tutto il mondo, il
1984 vide la nascita della Olympus OM2SP (Spot/Program). Era la prima
fotocamera Serie OM ad avere un
sistema di controllo dell’esposizione
programmata.
A
questa
avanzata
fotocamera reflex fece seguito subito
dopo
l’introduzione
di
obiettivi
intercambiabili realizzati per avere
performance
ideali
con
controllo
programmato
dei
diaframmi.
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