N. 91 Gennaio 2012

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N. 91 Gennaio 2012
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MXI · Fiera di Roma: oltre ai dubbi
sulle cubature, i cittadini lamentano scarsa considerazione
MXI · Case popolari tra degrado,
disagi e discutibili assegnazioni:
si accusa l’Ater di mala gestione
pag. 9
pag. 4
MXII · L’Assessore Belviso
annuncia l’imminente chiusura
del campo nomadi Tor de’ Cenci
pag. 8
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MXV · Pup Fermi: i cittadini si
incatenano per difendere i
platani e bloccano il cantiere
pag. 17
RIFIUTI LAZIO: NON CONVINCONO LE editoriale
PUBBLICISTI ADDIO?
a pag.19
DECISIONI STRATEGICHE E I TEMPI
In attesa dell’idoneità per il sito di Corcolle e l’esproprio di quello di Riano, ecco
l’ennesima (annunciata) proroga di 6 mesi per Malagrotta. Intanto il Piano Rifiuti
regionale, approvato in Commissione ambiente, risulta ambiguo e desta molti dubbi
pag. 6/7
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Monti ha dato il via a tutta una serie di libera­
lizzazioni che dovrebbero consentire al nostro
ordinamento di svecchiarsi e di allinearsi final­
mente al resto dell’Europa. Tra le varie novità
dell’ormai noto “decreto Salva Italia”, ma se
ne parlava già da prima in realtà, c’è una cate­
goria in particolare che rischia di scomparire:
la mia. La possibilità che l’elenco dei giornalisti
pubblicisti scompaia serpeggia tra gli 80.000
iscritti, una fetta corposa dei professionisti
dell’informazione. La situazione, ad oggi, è
ancora vaga: c’è chi dice di non preoccuparsi,
chi ammette che sarebbe ora di eliminare ogni
albo professionale e chi si preoccupa per il suo
status. Non è una questione di caste o di privi­
legi, si parla di lavoro. Per accedere alla pro­
fessione tutti abbiamo dovuto seguire un
excursus di formazione non indifferente, che
ha richiesto tempo, fatica e dedizione. Non è
che diventare pubblicisti sia una passeggiata,
e il professionismo è più o meno inaccessibile
per chi vuole avvicinarsi a questo lavoro. Le
redazioni in grado di offrire il praticantato
sono poche e non assumono. Si può ricadere
sulle scuole di giornalismo, ma non tutti abbia­
mo migliaia di euro da spendere. Insomma,
l’esame di stato sembra il problema minore, e
mi chiedo perché anche per i pubblicisti non
sia mai stato introdotto. Io l’avrei fatto con
piacere.
I pubblicisti, oggi, sono preoccupati. Io stessa
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STORIE E MISTERI
2
LE BELLEZZE NASCOSTE DELLA BAROCCHISSIMA CHIESA DI SANT’IGNAZIO
La chiesa di Sant’Ignazio sorge sulla piazza
omonima ed è la seconda, dopo quella del
Gesù, costruita in onore di S. Ignazio di
Loyola, fondatore dell’ordine dei gesuiti.
Voluto dal cardinale Ludovico Ludovisi,
Papa Gregorio XV, l’edificio è stato attribuito a diversi architetti, dal Domenichino
all’Algardi a Girolamo Rainaldi. Recenti
studi attribuiscono la sua progettazione a
Orazio Grassi, famoso per essere stato avversario di Galileo Galilei, il quale si avvalse dell’aiuto del padre gesuita Antonio Sasso, che
apportò alcune modifiche al disegno originale e che fu autore dell’errata facciata. Lunga
81,5 m e larga 43 m, la chiesa ha la forma di
croce latina con presbiterio absidato e sei
cappelle laterali, tre a sinistra e tre a destra.
Una sua caratteristica è la finta cupola, detta
“trompe l’oile” realizzata nel 1685 dal frate
Andrea Pozzo con un dipinto eseguito su
una tela di 17 m di diametro: per osservare il
perfetto gioco prospettico bisogna portarsi
sul punto preciso segnato nel pavimento da
un disco di marmo. Da lì si può ammirare la
simulazione prospettica di un secondo tempio, sovrapposto al primo, quello reale della
chiesa. Questa architettura simulata è articolata su due ordini, uno inferiore e uno
MISTERI di Roma
a cura di Massimiliano Liverotti
CURIOSITÀ SU MASTRO TITTA, IL BOIA DI ROMA. II PARTE
Nella seconda stampa in cui è ritratto il
Bugatti, egli si trova sul patibolo, ha già i
capelli bianchi e mostra al popolo, reggendola per i lunghi capelli, la testa appena tagliata di una donna. Alle sue spalle è
visibile la ghigliottina. Secondo gli esperti,
visto lo scarso numero di donne decapitate
a Castel S. Angelo, la rea in questa stampa dovrebbe essere la condannata all’esecuzione n. 360 di Mastro Titta: Michelina
Cimini, giustiziata il 20 luglio 1841 a
Ponte S. Angelo. Il boia aveva quindi sessantadue anni.
Al teatro e al cinema Mastro Titta è stato
rappresentato con diverse fisionomie e
caratteri. Nella commedia teatrale
“Rugantino” di Garinei e Giovannini il boia
fu interpretato in modo superlativo da Aldo
Fabrizi che gli diede un animo sensibile e
paterno rendendolo amabile nonostante
l’ingrato lavoro. Secondo gli storici tuttavia
questa rappresentazione è lontana dal personaggio reale che doveva essere un tipo
solitario e malvisto dal popolo.
Nella commedia vi sono Eusebia e Bojetto,
rispettivamente moglie e figlio del Bugatti.
Questi due personaggi sono completamente inventati in quanto Mastro Titta rimase
scapolo per tutta la vita.
In un’altra edizione della commedia il personaggio in età matura è interpretato da
Paolo Stoppa. Alcuni esperti affermano che
questa versione è più somigliante al vero
Bugatti che in una scena viene rappresentato sul patibolo e si limita quasi esclusivamente a presenziare all’esecuzione lasciando la maggior parte del lavoro agli assistenti.
Quando tutto è pronto, si avvicina alla ghigliottina e prima di sganciare la mannaia,
fa una battuta bonaria al condannato: “A
Rugantì, ‘na botta e via!”
In questo caso la sceneggiatura ha forse
voluto conferire al personaggio un po’ di
umanità e un senso di solidarietà con il condannato.
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Il numero è stato chiuso il giorno
16/01/2012 ora 23,40
superiore, e con un sinuoso movimento di colonne, archi e trabeazioni, si protende verso l’alto dove, in
una luce aurea, è raffigurato l’affresco della volta con la “Gloria di
Sant'Ignazio”, sempre ad opera del
Pozzo. Si tratta di un’altra illusione
ottica che “sfonda” l’ampio edificio
esaltandone nel “Cielo l’Epopea dei
Gesuiti” con Cristo che manifesta lo
stendardo della croce. Dal costato
del Cristo s’irradia un fascio di luce
che illumina Ignazio, dal quale a sua volta si
diparte verso quattro figure allegoriche
intorno a lui che rappresentano i quattro
continenti della terra allora conosciuta.
Anche i due spettacolari e grandissimi altari
dei bracci furono disegnati da Padre Pozzo:
con le loro colonne tortili di pregevole
marmo verde sono una fra le più tipiche
creazioni del barocco romano. Ambedue
ospitano le reliquie di un santo: nell’urna a
destra quelle di S. Luigi Gonzaga, sormontate da un prezioso bassorilievo del francese Pir
Legros, raffigurante la ”Gloria del santo”;
nell’urna a sinistra sono conservate, invece,
le reliquie del giovinetto S. Giovanni
Berchmans, a loro volta sormontate da un
grande rilievo di estrema finezza
”L’Annunciazione” del 700 di Filippo Valle.
Altri elementi notevoli sono: il fregio in stucco con Angeli che corre sopra le arcate della
navata maggiore e le due statue in stucco raffiguranti la Religione e la Magnificenza,
tutte opere di Alessandro Algardi. Nel vano
a destra dell’abside è collocato il monumento dedicato a Papa Gregorio XV, che portò a
termine il processo di santificazione di S.
Ignazio, opera del tardo 600 attribuita a vari
artisti; nel vano a sinistra dell’abside vi è la
gigantesca statua di S. Ignazio in stucco,
opera di Camillo Rusconi del 1728. Annessa
alla chiesa è la Cappella Primaria, affrescata
dal Borgognone, e le stanze di S. Luigi
Gonzaga , il nobile gesuita che visse a Roma
tra il 1587 e il 1591. Collocate all’ultimo
piano dell’edificio del Collegio Romano, vi
si accede tramite un ascensore che conduce
ad una passerella disposta a balconata sul
cortile dell’edificio. Si tratta di sette ambienti di cui solo quattro sono ricollegabili a S.
Luigi Gonzaga. Una stanza risultava occupata dal Beato Angelo Baldinucci, un predicatore della campagna romana, una seconda
stanza era occupata da S. Giovanni
Berchmans e una terza dal venerabile
Abramo Giorgi, martire in Etiopia nel 1595.
Le stanze che possono essere collegate propriamente a S. Luigi Gonzaga sono: una cappella dove da giovane pronunciò i voti nel
1587; una sagrestia con un crocifisso usato
dal santo prima di diventare gesuita; una
cappella detta di S. Luigi con suppellettili
dell’infermeria dove il giovane morì . Una
particolarità affascinante è che nella chiesa si
trova un organo costruito dalla Pontificia
Fabbrica d'organi Tamburini di Crema nel
1935 in sostituzione di un altro precedente
costruito nel 1888 dall'organaro Pacifico
Inzoli su ispirazione del nuovo organo
Morettini di San Giovanni in Laterano .
Emanuela Maisto
Al via la storia
Via della Lungaretta
Si estende da Piazza in Piscinula a Piazza
Santa Maria in Trastevere e corre sul tracciato di una antichissima via romana, forse risalente al VI secolo. Il nome Lungaretta, in
realtà, è il diminutivo di Lungara, datole originariamente da Giulio II quando la risistemò.
Ancora prima che venisse riassettata era chiamata via Trastiberina e più anticamente Vicus
Tiberinus. Quando poi la famiglia dei
Castellani vi costruì nelle vicinanze il suo
palazzo venne chiamata vicolo Castellano.
Tutto l’isolato era un feudo dei Mattei, che
abitarono nel loro palazzo qui prima di passare al rione S. Angelo. Su questa via sorgevano ben tre chiese. La chiesa di S. Agata,
fondata da Gregorio II sui resti della sua casa
dopo la morte della madre nel 716: sotto
Benedetto XIV, nel 1710, essa fu rifatta dalle
fondamenta e concessa all’Oratorio della
Madonna del Carmine che vi trasportò un’immagine della Vergine del Carmelo, popolar-
mente detta la Madonna dei Noantri.
Questo simulacro divenne spunto per la classica festa trasteverina del 16 luglio detta
appunto “Festa de’ Noantri”, tradizionale
incontro dei “romani de Roma” lungo le vie
del rione che si ravvivano di luci e bancarelle. Le altre due chiese che si incontrano sulla
strada sono quella delle Sante Rufina e
Seconda, antichissima, che sorge sulla casa
delle due sorelle martiri trasteverine e che
divenne il primo nucleo delle suore Orsoline
a Roma; l’altra era una piccolissima chiesetta detta di S. Maria, oggi demolita , dove
una religiosa spagnola vi aveva fondato un
monastero con l’aiuto di un macellaio trasteverino. Il Rufini segnala che qui vi era una
osteria detta della Lucertola, così chiamata
non dall’insegna, ma dal fatto che l’oste
diceva di essere fortunato perché possedeva
una lucertola a due code.
Emanuela Maisto
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ROMA
3
Liberalizzazione orari dei negozi: è polemica
Mentre la nuova norma entra in vigore, preoccupazioni
rimangono per la sorte delle piccole realtà e la quiete notturna
ROMA - Entrata in vigore lunedì 2 gennaio territorio, evidenziando le criticità che evenla liberalizzazione degli orari di apertura dei tualmente dovessero emergere in alcune zone.
negozi. La norma – prevista dal decreto salva- Con lo stesso obiettivo, a gennaio convocherò
Italia del governo Monti – affida agli esercen- una riunione con le associazioni di categoria
e le rappresentanze sinti stessi la decisione di
Bordoni: “Non
dacali per discutere
stabilire orari di apertura e chiusura dei possiamo dirci né favo- insieme le nuove regole
revoli né contrari alla e trovare elementi di
negozi. Secondo il
liberalizzazione.
Siamo sintesi”. Intanto il testo
testo della norma, “gli
consapevoli
di
dover
della nuova norma è
esercizi commerciali,
affrontare una trasfor- stato diramato al
comprese le attività di
mazione e vogliamo
Comando di Polizia
somministrazione di
farlo
aprendo il dialogo Municipale, ai Presialimenti e bevande, a
partire dal lunedì 2 ad associazioni di cate- denti e ai Direttori dei
gennaio
potranno goria e rappresentanze Municipi. “Non possiasindacali”
mo dirci né favorevoli,
operare, come prevede
né contrari alla liberalizla legge, senza limitazioni su orari di apertura e chiusura, chiusura zazione degli orari in sé” – continua Bordoni.
domenicale e festiva, nonché sulla mezza “Siamo tuttavia consapevoli di dover affrongiornata di chiusura infrasettimanale”. Se tare una trasformazione e vogliamo farlo
entusiasmo nei confronti della norma è stato aprendo il dialogo alle associazioni di categoespresso dalle associazioni dei consumatori, ria e alle rappresentanze sindacali. Roma,
un “no” è giunto invece da associazioni di d'altronde, è sempre stata la città più aperta
categoria e da tutti coloro che temono per la di Italia e, nel periodo delle vendite promosopravvivenza dei piccoli esercenti. Differenti zionali, dava ai negozi la possibilità di restare
sono state le reazioni nelle varie città italiane. aperti anche di domenica. Valuteremo nei
Acceso il dibattito a Roma. Nella capitale la prossimi mesi quanto e come la liberalizzaliberalizzazione – oltre a destare preoccupa- zione degli orari potrà essere un'opportunità,
zioni per la sorte dei piccoli commercianti – o meno, per il mercato capitolino. Molti bar
e ristoranti hanno espresso
genera timori per la tranFranco
parere positivo alle aperture
quillità dei quartieri che
Martini: “Con que- notturne. Certo è che se la
presentano una maggior
sta decisione si è
Capitale vive di commercio
concentrazione di negozi.
fatta
contenta solo e turismo, coniugare l'aperSi teme infatti che possala grande distribu- tura serale dei negozi con
no essere minate la quiete
zione, una realtà
attrattive specifiche può
e la tranquillità di tutti i
tra l'altro molto
esserci di aiuto per rilanciacittadini abitanti delle
poco italiana”
re l'immagine della città”.
zone più commerciali.
Contrario al provvedimento
Rassicurazioni in tal senso
sono giunte da Davide Bordoni (Pdl), Asses- è Franco Martini, segretario generale della
sore alle Attività Produttive di Roma Capita- Filcams-Cgil, che dichiara: “Con questa decile, che, in merito alla questione si è espresso sione si è fatta contenta solo una parte, solo
così : “al fine di garantire il rispetto del ripo- la grande distribuzione, una realtà tra l'altro
so e della quiete delle persone, nonché tutela- molto poco italiana”. Il segretario – contire ogni altro diritto costituzionalmente rico- nuando a riferirsi alla nuova norma – sottolinosciuto, abbiamo chiesto alla Polizia locale nea come questa non faccia altro che ledere la
di Roma Capitale di effettuare controlli sul piccola e la media distribuzione non decre-
tando affatto un incremento dell’occupazione re una distinzione tra le piccole attività e i
stabile ma aumentando lavoro a termine e centri commerciali che di fatto ad un primo
sguardo sembrerebbero essere favoriti dalla
precarietà.
Intanto il presidente della Regione Lazio, nuova norma. Bisogna perciò tutelare i diritti
Renata Polverini, fa sapere di essere in fase di dei lavoratori che dovranno sposarsi con una
valutazione per decidere se impugnare o nuova legge che in qualche modo dovrà essere recepita”.
meno il provvedimento.
Come annunciato da
Bordoni un tavolo di
confronto in merito è
stato effettivamente
aperto il 10 gennaio
presso l’assessorato alle
Attività Produttive di
via dei Cerchi: il confronto ha visto la partecipazione di associazioni di categoria e rappresentanti dei lavoratori. “La riunione è
servita – dice Bordoni
– per conoscere le posizioni di tutte le parti che
saranno coinvolte in maniera diretta o indi- “Sono favorevole alle liberalizzazioni in generetta nell'applicazione della norma. Insieme rale ma – sostiene Massimo Cartella (Idv),
alla Regione Lazio istituiremo un tavolo di Presidente della Commissione Commercio
lavoro per accompagnare il processo delle del Municipio XI – in questo caso condivido
liberalizzazioni e affrontare le problematiche le preoccupazioni dei piccoli esercenti e delle
botteghe artigianali a conrelative al commercio in
duzione familiare. L’auvista della revisione della
Simone Foglio:
mento del costo del perLegge 33 che regola il set“Bisogna tutelare i
tore”.
diritti dei lavoratori sonale può infatti rappreImmediate le reazioni del che dovranno sposar- sentare un numero superiore al ricavo. Sono
mondo politico, tutte,
si con una nuova
indistintamente dal cololegge che in qualche preoccupato quindi per
la ripercussione della
re, a favore di una tutela
modo dovrà essere
norma sulla vita e la prodei piccoli esercenti: “Il
recepita”
duttività delle piccole
provvedimento adottato
dal governo Monti – dichiara Simone Foglio, realtà. Per quanto riguarda poi la sicurezza
Capogruppo del Pdl al Municipio Roma XI sulle strade, credo che l’apertura prolungata
– apre le porte ad un cambiamento epocale dei negozi possa indirettamente garantire un
per le abitudini e le consuetudini di orari, sia maggior livello di questa ma allo stesso tempo
per negozianti che per acquirenti. Da questo ritengo che questo sia un discorso valido
punto di vista guardo con positività alla con- principalmente per le grandi realtà; non vedo
certazione tra l’assessorato capitolino al com- infatti gradi migliorie in tal senso su un terrimercio e le associazioni di categoria e dei con- torio come quello del Municipio XI”.
Anna Paola Tortora
sumatori. Ènecessario fare attenzione e opera-
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MUNICIPIO XI
Case popolari XI Municipio: tutto è immobile
Mentre cresce l'emergenza abitativa, aumentano i disagi per chi
risiede negli alloggi popolari. Parti politiche compatte nella denuncia
GARBATELLA - Quello alla casa è un
diritto riconosciuto anche dalla nostra Costituzione quando, all'art. 2, garantisce i "diritti inviolabili dell'uomo", tra cui rientra
anche quello alla casa. D'altro canto, nella
quotidianità questa garanzia sembra venire
meno in modi diversi. A testimoniarlo ci
sono le case popolari presenti sul territorio
del XI Municipio, in particolare alla Garbatella, dove i primi alloggi furono edificati
negli anni '20, e a Tor Marancia, che dal
secondo dopoguerra fu oggetto di un massiccio intervento da parte dello Stato in questo senso, attraverso l'Ina casa. Oggi la fisionomia degli alloggi popolari non è cambiata di molto ma è mutata la gestione del
patrimonio immobiliare, stabilita da una
legge regionale apposita e affidata all'Ater,
l'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale Pubblica, chiamata a gestire anche economicamente (a differenza del vecchio Iacp)
tutti gli immobili di proprietà dello Stato da
destinare alle famiglie che ne abbiano necessità. L'Azienda, che risponde della sua attività all'Assessorato regionale al Patrimonio,
attualmente guidato da Teodoro Buontempo
(La Destra), è già stata al centro di scandali
durante la precedente amministrazione
comunale e regionale, balzando agli onori
delle cronache per le case in pieno centro
storico vendute e affittate a prezzi irrisori (96
mq vicino a piazza Mazzini a 81 mila euro,
74 mq a via della Farnesina a 45 mila euro,
solo a titolo di esempio) e a persone il cui
reddito non era certo quello richiesto per
accedere alle graduatorie di assegnazione (dai
18 mila euro annui in giù, il più delle volte
molto in giù). Graduatorie che restano affollate e i cui movimenti sono impercettibili. E
per chi ha avuto la fortuna di vedersi assegnato un alloggio i problemi sono altri:
situazioni di degrado e di incuria che altrove
porterebbero alla dichiarazione di inagibilità
di molti edifici ma che, nelle case popolari
dell’XI Municipio, sono diventati la normalità. Ci si riferisce alle parti in comune e agli
impianti, nonché alla manutenzione globale
lotti non inseriti nel Piano Vendite". Ho
deciso pertanto di promuovere un'apposita
proposta sottoscritta dai cittadini interessati,
che sarà presentata direttamente ai vertici
dell'Ater e della Regione e che auspico sia
sostenuta da tutte le forze politiche territoriali, consapevoli della necessità di un radicale cambiamento nella gestione del patrimonio immobiliare".
Sull'argomento la convergenza sembra essere garantita. Andrea Catarci (Sel), Presidente del Municipio XI, in diverse occasioni ha
richiamato l'attenzione sugli sfratti forzosi
operati nei confronti di inquilini truffati da
vecchi proprietari, e ha tratteggiato una
situazione che presenta diverse emergenze:
"I Piani di Vendita vanno a rilento e ci si sorprende dei prezzi bassi ma le case dovevano
essere vendute già trent'anni fa. D'altro
canto si verifica la paradossale situazione di
immobili che vengono murati perché restano invenduti". Catarci sottolinea, inoltre,
l'illegalità diffusa che, affiancata alle pecche
dell'amministrazione degli immobili da
parte dell'Ater, rende la situazione ancora
più complessa: "Il mercato nero della buonuscita prosegue, i proprietari rivendono le
case e chi subentra viene truffato, perché gli
ex proprietari reclamano il possesso della
casa. Molte volte i nuovi residenti riescono a
sanare ma spesso vengono sbattuti fuori". Il
Presidente pone l'accento anche sugli scarsi
controlli che vengono effettuati sugli acquirenti e gli affittuari ai quali vengono assegnati gli alloggi popolari: "I controlli sul reddito sono pochi e troppe volte si verificano
sbagli nelle assegnazioni: benestanti, con un
reddito ben al di sopra di quello necessario
per ottenere un alloggio, beneficiano di un
diritto che andrebbe garantito a chi ne ha
zione". E si affiancano altri disservizi: "Molti davvero bisogno". Rispetto al capitolo
inquilini lamentano di sostenere costi, ripor- manutenzione il commento è amaro: "Non
tati nelle bollette, per servizi mai effettuati si effettua né quella straordinaria né quella
riguardanti le parti comuni come i cortili e i ordinaria, a Garbatella dopo innumerevoli
giardini, per non parlare delle gravi situazio- segnalazioni, l'amianto resta, visibile a tutti e
ni di degrado diffuso, come le infiltrazioni non viene smaltito. L' Agenzia Diritti del
d'acqua o le alberature pericolanti". Secco il Municipio – conclude – riceve continue
commento di Buonincontro: "La situazione richieste di chiarimenti e rassicurazioni da
impone delle scelte da effettuare in tempi parti degli inquilini, che temono di vedersi
sottratta la loro abitarapidi, l'obiettivo deve
zione e che gli sia
essere quello di assiCatarci: "Il mercato
negato un diritto
curare la corretta e
nero della buonuscita pro- fondamentale".
trasparente gestione
segue, i controlli sul reddi- Sulla situazione
del
patrimonio
to
sono pochi e troppe volte attuale i livelli di
immobiliare", e per
si
verificano sbagli nelle
responsabilità sono
favorire una maggioassegnazioni
e non si effet- diversi, in primo
re trasparenza suggetua la manutenzione
luogo quelli dell'Arisce di creare dei
straordinaria
né quella
ter e poi della Regiocomitati appositi,
ordinaria"
ne, cui deve rendere
che sostengano le
conto del suo operato.
cause di affittuari e
proprietari: "Ègiunto il momento di favorire Approfondiremo la questione raccogliendo
la costituzione dei condomini nei lotti dove pareri da tutte le istituzioni competenti cersi sta procedendo alla vendita degli alloggi da cando di fare più chiarezza su una questione
una parte e stimolare, dall'altra, la costituzio- sulla quale si misura la democrazia non solo
ne di comitati di inquilini riconosciuti e di una città ma di un paese intero.
Stefano Cangiano
legittimati alla gestione degli immobili nei
degli stabili, che rientra tra le competenze chiusura degli storici Uffici di Zona, che racdell'Ater, di cui da più parti ormai si denun- coglievano tutte le richieste amministrative,
cia la lentezza nelle procedure e la gestione come le volture contrattuali, e i reclami per
gli interventi di manutenzione. Il rapporto
disattenta degli immobili.
Sulla questione Maurizio Buonincontro, con gli inquilini viene ora regolato tramite
call center". Un'altra
Consigliere Pdl e Prescelta che il Consisidente CommissioBuonincontro:
gliere contesta è
ne Controllo e
"Bisogna garantire la cor- quella di aver elimiGaranzia al Muniretta e trasparente gestione nato i portieri dei
cipio XI, è intervedel patrimonio immobilia- condomini: "I pornuto sottolineando
re: presenterò una propotieri con la loro
il progressivo disinsta per la costituzione di
costante presenza
teresse dell'Ater nei
condomini e comitati di
fungevano anche
confronti delle coninquilini ai vertici di Ater e da deterrente nei
dizioni di vita dei
Regione"
confronti di comcittadini, che si è
portamenti illegali,
tradotto in decisioni
come quella di eliminare gli Uffici di Zona: come le occupazioni abusive, la loro elimina"Ritengo che sull'attuale stato di degrado zione ha accelerato il processo di decadimenabbia inciso anche lo svuotamento della fun- to degli edifici, dovuto a un graduale abbanzione sociale di massa dell'Istituto case popo- dono di una costante ed efficace manuten-
lari, ridotto oggi a semplice ente proprietario, incapace di dialogare con gli inquilini e
quindi amministrare correttamente il proprio patrimonio. Il colpo di grazia è stato
dato recentemente dall'ex Presidente dell'Ater, Petrucci, nominato dall'ex Presidente
della Regione Marrazzo. Petrucci ha deciso la
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ROMA CAPITALE
5
18 dicembre: X edizione di “Natale Azzurro”
All’Auditorium Conciliazione la decima edizione dedicata alle
persone Down. Grande spettacolo di Enrico Montesano
Siamo ormai giunti alla X edizione del
mio evento di Natale; sono infatti diversi anni che organizzo con passione e
On. Marco Pomarici
dedizione il “Natale Azzurro”; un’occasione a cui tengo particolarmente per
scambiarci gli auguri, assistere a un piacevole spettacolo, ricordare l’importanza
dell’impegno politico e sociale, ma
soprattutto un momento per ringraziare
dell’amicizia e del sostegno che ogni
anno molte persone mi dimostrano.
Questa edizione si è tenuta, domenica
18 dicembre, all’Auditorium Concilia- Italiana Vittime del Terrorismo. Uno dei ripeto spesso “le radici profonde non
zione, dove è stata effettuata una raccol- miei sogni è infatti, e lo è sempre stato, gelano mai”.
ta fondi in favore dell’Associazione Ita- quello di dedicarmi maggiormente al A seguire l’esibizione del divertentissimo
terzo settore e al volonta- Enrico Montesano con "100 anni di
liana
Persone
varietà. Da Petrolini a Montesano". Lo
riato.
Down proprio
“Si tratta di
per cercare di un’iniziativa, rivol- La giornata è iniziata spettacolo ripercorre un repertorio
contribuire,
ta ai giovani mag- con il video “10 anni in straordinariamente comico e pone un
10 minuti” in cui ho forte accento sulle trasformazioni della
anche se in
giorenni con
piccola parte, Sindrome di Down, cercato di trasmettere romanità e su quanto sia fondamentale
all’attività di
che ha l’intento di ciò che ho fatto in ambi- lo spirito romano nello sviluppo della
to politico, iniziando da commedia popolare. Al centro dell’intertutela e aiuto
rafforzare il ragnei confronti
giungimento della consigliere del Munici- pretazione quindi Roma e i suoi vizi,
della diversità. maturità e la consa- pio Roma XVII per pas- richiamando personaggi tipici, aneddoti,
L’AIPD Sezio- pevolezza dell’esse- sare poi a Consigliere parodie e canzoni. Il brillante Enrico
ne di Roma re adulti attraverso Comunale di Roma nel Montesano conduce questo gioco, in
ONLUS ha momenti di svago, 2006 fino alla carica modo mai nostalgico, sempre ironico e
allestito all’in- divertimenti e spazi attuale di Presidente del- frizzante, dimostrandosi come al solito
l’Aula. In questo video un grande e instancabile attore.
terno del foyer
serali”
ho ripercorso più di Voglio esprimere la mia gratitudine a
un
tavolo
1000 giorni da quel 20 Montesano per aver messo a disposizioinformativo e ha
spiegato brevemente al pub- maggio 2008 in cui il Conblico gli scopi dell’Associa- siglio Comunale di
zione e il progetto “Che fai Roma mi scelse come suo
Sabato Sera?”. Si tratta di Presidente. Un arco tempoun’iniziativa, rivolta ai giova- rale in cui ho avuto il privini maggiorenni con Sindro- legio di osservare e conome di Down, che ha l’intento scere Roma dal fulcro della
di rafforzare il raggiungimen- sua amministrazione, di
incontrare capi
to della maturità
di
Stato,
e la consapecelebrità,
volezza dell’essere adulti
“Uno dei miei
attraverso momenti di sogni è, e lo è sem- leader relisvago, divertimenti e pre stato, quello di giosi come il
Dalai Lama,
spazi serali. Avevo già
dedicarmi magavuto modo di conoscere giormente al terzo nonché l’irpersonalmente settore e al volon- r i p e t i b i l e
onore
di
la serietà e la
tariato”
avere
Sua
dedizione di
questa ONLUS. Nel 2010 Santità Benedetto XVI in
sono venute a trovarmi in Aula
Aula Giulio Cesare alcune Giulio Cesare. Ho provato
esponenti della squadra ita- a sintetizzare le emozioni di
liana di nuoto sincronizzato, questi 3 anni e mezzo e a
vincitrici dei Campionati condividerle con tutti. Alla
mondiali di nuoto per atleti fine del video ho voluto
citare la frase di Steve Jobs:
con Sindrome di Down.
“Siate affamati,
Natale Azzurro
Enrico Montesano
“Non
siate folli” per
vuole
quindi
bisogna mai t r a s m e t t e r v i
essere
anche
sedersi
sugli parte della mia passione per ne la sua arte per questo mio progetto.
un’opportunità
allori,
bisogna
la politica che ormai da Colgo questo spazio per ringraziare tutte
per ricordare il
vero significato essere sempre diverso tempo mi accompa- le persone che hanno partecipato e
affamati nel gna. Non bisogna mai seder- infine i diversi Presidenti di municipio
della
festività
proprio
lavoro, si sugli allori, bisogna essere intervenuti, il Presidente dei deputati
natalizia e metteed
è
quello
che sempre affamati nel proprio del Pdl, Fabrizio Cicchitto, il coordinare in luce l’operaho
cercato
di lavoro, ed
tore del Pdl Roma, Gianni Sammarco,
to di tutte quelle
fare
io”
è quello che ho cercato di che sono saliti sul palco per porgere
persone che con
fare io. E a volte bisogna esse- anche loro un augurio natalizio a tutti i
tenacia e impegno,
ogni giorno, portano avanti re anche un po’ folli, e farsi seguire dal presenti.
un lavoro difficile e faticoso cuore in politica,
nel sociale, spesso tenuto nel- non ci si può limil’ombra. Nelle precedenti tare al mero calcoedizioni, gli aiuti sono stati devoluti lo elettorale ma
all’Associazione Peter Pan per l’acco- inseguire progetti
Presidenza dell’Assemblea Capitolina
glienza del bambino onco-ematologico, e sogni. E d’alOn. Marco Pomarici
come
alla Protezione Civile e all’Associazione tronde,
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6
ROMA
Approvato in Commissione ambiente, il Piano
rifiuti regionale desta dubbi e perplessità
La discussione in Consiglio regionale dopo l’approvazione del bilancio
ROMA - Il Piano rifiuti elaborato dalla
Giunta è stato approvato il 6 dicembre
scorso dalla Commissione ambiente del
Consiglio regionale. L’approvazione è arrivata senza che si discutesse in alcun modo
la legge di iniziativa popolare n. 241 sul-
una crescita nella produzione dei rifiuti.
Con questo “scenario” si presupporrebbe lo
smaltimento in discarica di una grande
porzione di RSU (Rifiuti Solidi Urbani).
Sullo “scenario di controllo” è intervenuto
anche il presidente di Legambiente Lazio,
l’obbligatorietà della raccolta differenziata Lorenzo Parlati: “È molto grave che nel
porta a porta in tutto il Lazio. Il Piano, che testo si prevedano due differenti scenari.
ora dovrà passare per il Consiglio regionale Un assurdo scenario di controllo, sulla base
per il sì definitivo, è stato considerato di del quale si valuta poi il fabbisogno
vitale importanza dal Presidente della impiantistico, riducendo la differenziata e
Commissione ambiente Roberto Carlino il raddoppiando i quantitativi residui per gli
quale, in una nota, ha espresso tutta la sua impianti di trattamento meccanico biolosoddisfazione: “Sono veramente soddisfat- gico e quindi per gli inceneritori. Chiediato del grande lavoro che la commissione da mo al Consiglio Regionale di stralciare dal
me presieduta ha condotto in questi mesi. testo questo pasticcio”. Secondo i dati forAbbiamo iniziato i lavori il giorno dopo niti da Legambiente Lazio questo scenario
stesso che il testo è stato assegnato alla non avrebbe ragione di esistere. Dalle
commissione, ovvero il 31 maggio, ben 63 3.332.572 tonnellate di RSU (rifiuti solidi
sono state le audizioni effettuate, dai comi- urbani) del Rapporto ISPRA del 2009,
tati dei cittadini alle associazioni ambienta- tenendo conto degli indicatori socio-ecoliste, dai rappresentanti istituzionali al pre- nomici di riferimento (PIL e spese per le
fetto dottor Giuseppe Pecoraro”. Anche la famiglie), a 3.675.893 tonnellate di rifiuti
nel 2017. Nonostante
Presidente Polverini si
Avenali: “Il Piano
queste
previsioni
è detta soddisfatta: “Il
via libera della Com- rifiuti serve a giustificare secondo i dati forniti
missione rappresenta l'autorizzazione di ulte- da Legambiente Lazio
riori capacità di tratta- i numeri sono dimiun importante passo in
mento
e di incenerimen- nuiti da 3.343.551
avanti verso il varo
to,
piuttosto
che a imboc- tonnellate del 2008 a
definitivo di un provcare
la
strada
della ridu- 3.332.572 tonnellate
vedimento che perzione,
del
riuso,
della dif- del 2009. Inoltre se si
metterà al Lazio di
ferenziata”
va a valutare la produavviare finalmente un
zione pro-capite di rifiuciclo integrato e virtuoso
nella raccolta, il trattamento e lo smalti- ti, la diminuzione sarebbe stata costante in
tutto l’ultimo quinquennio. Con lo scenamento dei rifiuti”.
Il Piano in questione in realtà contiene due rio presentato nella prima parte del Piano,
differenti scenari. Nella prima parte del la quantità di rifiuti da destinare al Tmb, e
testo viene elencata la normativa vigente in successivamente alle discariche, sarebbe di
Italia in materia di rifiuti (art. 1108, circa 415.456 tonnellate nel 2017, a fronte
L.296/06) ponendo come obiettivo per il di una capacità degli impianti di tratta2017 il raggiungimento della quota del mento di 866.650 tonnellate. Lo “Scenario
60% nella raccolta differenziata. Nella di controllo” farebbe quindi inesorabilseconda sezione del Piano è stato inserito mente aumentare i numeri del fabbisogno
lo “scenario di controllo”, un progetto di Tmb, con un aumento di 707.900 tonalternativo da porre in atto nel caso in cui, nellate costituendo addirittura un deficit
nei prossimi anni, si dovesse riscontrare consistente. Questa situazione prevista
dallo “Scenario di controllo” permettereb- l’autosufficienza nel trattamento dei rifiuti.
be le autorizzazioni per ulteriori capacità di In caso di carenza impiantistica, si potrà
trattamento. “Siamo alle solite, il Piano fare affidamento anche su strutture degli
rifiuti di fatto serve a giustificare l'autoriz- Ato limitrofi, ma sempre tenendo conto
zazione di ulteriori capacità di trattamento del principio di prossimità. Su questa
e di incenerimento, piuttosto che a imboc- modifica al Piano sono intervenuti in una
care davvero la strada della nota congiunta i consiglieri del Pd Montiriduzione, del riuso, della
Carlino: “Sono
differenziata”, dichiara
veramente
soddisfatto
Cristiana Avenali, direttridel
grande
lavoro
che la
ce di Legambiente Lazio.
commissione
ha
condotI voti contrari in commisto in questi mesi”.
sione sono stati quelli di
Polverini:
“Il via libera
Rocco Berardo della Lista
della
Commissione
rapBonino Pannella, e di
presenta
un
importante
Angelo Bonelli dei Verdi
passo in avanti”
che ha dichiarato: “È un
voto contrario che esprime
anche una grande preoccu- no e Valentini: “Così si apporta una modipazione sul futuro di que- fica importante a uno degli elementi censta regione perché non trali del piano, quello più sbagliato, anche
pone obiettivi forti nella se non si elimina il problema di fondo,
riduzione e nella raccolta cioè la distinzione tra Roma e provincia.
differenziata”. Secondo Un territorio che già ospita cinque discariBonelli inoltre non è stata che. Non è quello più adatto per ospitardata nessuna risposta alla procedura di ne una sesta di 90 ettari. Proprio per queinfrazione posta dall’UE nei confronti del sto e nonostante i correttivi accolti, il
sistema dei rifiuti del Lazio (Sentenza del nostro giudizio sul Piano rimane sostan14/06/07 della Corte di Giustizia Euro- zialmente negativo”
pea). Di diverso avviso è l’Assessore ai L’attesa è quindi per il sì definitivo al
Rifiuti Pietro di Paolo che ha voluto ricor- Piano, che certamente non accontenta
dare come “il Piano mira, oltre all'incre- tutte le forze politiche e tantomeno i comimento quantitativo, soprattutto all'aumen- tati dei cittadini. Nel mese di dicembre
to qualitativo della raccolta differenziata, inoltre le proteste nei confronti del Piano si
stabilendo un utilizzo residuale delle disca- sono legate a quelle riguardanti la chiusura
riche e l'implementazione dell'impiantisti- della discarica di Malagrotta e l’apertura
ca di trattamento”. Inoltre, sempre Di dei nuovi impianti. Massimo Piras, portaPaolo, ha annunciato che i fondi relativi voce di Zero Waste Lazio, il 7 dicembre
alla raccolta differenziata, nonostante i scorso ha infatti dichiarato: "Siamo qui per
tagli al bilancio regionale, non saranno dire che il Piano rifiuti di Renata Polverini
ridotti. Si parla in questo caso di circa 135 deve essere discusso dopo l'approvazione
milioni di euro per il solo triennio 2011- della legge regionale. Il Lazio non ha anco2013: di questi, 30 milioni provengono da ra recepito le norme nazionali, la situazione è illegittima. La
precedenti stanziamenti
Di Paolo: ”Il
nostra proposta (la legge
della gestione Marrazzo
Piano mira, oltre
di iniziativa popolare n.
e 105 milioni sarebbero
aggiuntivi. Nonostante all'incremento quanti- 241 ndr) prevede il
tativo, soprattutto
porta a porta obbligatoquesti numeri, solamenall'aumento
qualitati- rio, siti pubblici e non
te 2 milioni sarebbero
destinati al programma vo della raccolta diffe- privati per lo smaltirenziata”
mento e discariche a
di prevenzione e riduziopiù di 5 km dalle abitane, più volte identificato
in maniera bipartisan, come la vera chiave zioni. Dall'8 dicembre, per regolamento,
della gestione dei rifiuti nella nostra regio- deve essere discusso. Se non avverrà siamo
pronti a fare lo sciopero della fame". Anche
ne.
Il sì definitivo al Piano avverrà solamente il Vice Sindaco di Riano Italo Arcuri si è
dopo l’approvazione del bilancio, come appellato nei giorni scorsi alla presidente
dichiarato nella serata del 15 dicembre da Renata Polverini: “Invece di accelerare i
Mario Abbruzzese, Presidente del Consi- lavori d'aula della Pisana ritiri il Piano dei
glio Regionale. Nel frattempo sono stati rifiuti. È un atto incivile costruire discariposti alcuni emendamenti al testo come che, ordinando di disseminarle in contesti
quello dell’Assessore Pietro di Paolo che ha abitativi e ambientali incontaminati,
sostituito l’unico Ambito territoriale otti- distruggendone l'habitat, e pensare di
male (Ato) a livello regionale con 5 Ato, affrontare la questione rifiuti con gli occhi
corrispondenti alle province laziali. All’in- rivolti al passato”.
Leonardo Mancini
terno dei vari Ato dovrà essere garantita
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web.com
MUNICIPIO XVI
7
Malagrotta: chiusura prorogata a giugno
Secondo il Consiglio di Stato non è emergenza ambientale
MALAGROTTA - Nell’ultimo mese e
mezzo si sono moltiplicate le proteste nei
confronti delle vicende legate all’impianto
di Malagrotta e alla costruzione delle
nuove discariche. Il 3 dicembre, in piazza
chiusura di Malagrotta. Con la scadenza
dell’ultima proroga della Polverini alle porte
(31 dicembre 2011), ancora nessun esproprio per i siti provvisori (Quadro Alto e
Corcolle) e nessuna gara istituita per la
Santi Apostoli, si sono riuniti i cittadini dei costruzione delle strutture: era palese che la
comitati Rifiuti Zero e No Discarica per discarica di Malagrotta non sarebbe stata
manifestare contro la realizzazione dei chiusa nei tempi stabiliti. Il 14 dicembre è
nuovi impianti per lo smaltimento dei arrivata la conferma ufficiale quando, in
rifiuti nelle zone di Riano, Corcolle e Pizzo Commissione Ecomafie, il commissario
del Prete. Sono anche state annunciate Pecoraro ha annunciato una nuova proroga
altre iniziative, come un presidio al cantie- fino a giugno 2012: “La discarica di Malare di Corcolle e l’allestimento di un gazebo grotta sarà prorogata per almeno altri sei
mesi. Con i tecnici della
fuori la sede della RegioRegione si sta valutando
ne Lazio per chiedere la
Pecoraro:
se sia possibile conferire
discussione della legge di
“La discarica di
iniziativa popolare 241 Malagrotta sarà pro- ancora ‘tal quale’ a Malagrotta. Ho però invitato
che prevede la raccolta
rogata per almeno
il Comune di Roma differenziata porta a
altri sei mesi”
precisa Pecoraro - a
porta obbligatoria. Anche
la festa dell’Immacolata, tradizionalmente potenziare i due impianti Tmb in modo da
festeggiata a Riano con la sagra del Pan- avere, insieme agli altri due di Colari, quatgiallo, è stata trasformata in giornata di tro linee di Tmb che lavorano a pieno”. Le
sensibilizzazione e protesta con la degusta- strutture Tmb, cioè di Trattamento meccazione del “Pangiallo del Rifiuto”. Il rifiuto, nico biologico, sono una questione aperta e
in questo caso, è quello posto dai cittadini particolarmente spinosa nel sistema rifiuti
di Corcolle al “diktat” del Commissario del Lazio. Questi impianti servono a predistraordinario Pecoraro alla costruzione del- sporre i rifiuti prima del conferimento alla
l’impianto di smaltimento sul loro territo- discarica, in modo da diminuirne la volurio. In relazione a queste mobilitazioni, il metria e il loro potenziale inquinante. La
nostra città produce
commissario ha dichiacirca 5.000 tonnellate
rato: “Le proteste dei
Montino:
cittadini le avremmo
“Trattare l'immondi- di rifiuti al giorno, per
avute per qualunque zia negli impianti Tmb un totale di 1.834.000
sito avessimo indicacosta molto di più che tonnellate annue: di
queste solo il 24,3%,
to. Addirittura è stato
ammassarla direttaformato un comitato, mente nelle discariche: secondo i dati Ama del
a Fiumicino, prima per questo gli impianti 2011, provengono da
ancora che si parlasse Ama lavorano a scarta- raccolta differenziata.
Nel Lazio sono presendi questa eventualità.
mento ridotto”
ti quattro impianti
Ci sono comitati nati
prima della scelta dei siti. Sono stati creati Tmb: Malagrotta 1, al momento fermo,
sulla base dei sette siti che erano stati inse- Malagrotta 2 e Rocca Cencia, che lavorano
al 60%, e infine Via Salaria, operativo al
riti nel piano regionale”.
Il programma di lavoro del Prefetto Pecora- 100%. Anche se questi quattro impianti
ro ha inoltre subì to più di una battuta d’ar- dovessero lavorare a pieno regime sarebbe
resto. Già dai primi giorni di dicembre risul- possibile trattare solamente 3.000 tonnellatava chiaro che il Commissario non sarebbe te al giorno. Il Commissario Pecoraro in
riuscito a seguire l’iter, da lui previsto, per la commissione Ecomafie ha quindi dichiara-
to: “Ènecessario avere un quinto impianto di proprietario, oltre che di Malagrotta, anche
Tmb. Occorre per poter trattare quella parte del sito di Riano. La Presidente della Regiodi ‘tal quale’ che rimane fuori dal lavoro dei ne Lazio Renata Polverini si è dimostrata
quattro impianti esistenti. Ho avuto un cauta nel delineare le conseguenze di questo
incontro con Ama e Acea e saranno loro a atto: “Aspettiamo, il Consiglio di Stato
realizzare questo quinto impianto. Mi augu- entrerà nel merito a gennaio. Vedremo la
ro che ciò avvenga in tempi brevi”. Sembra sentenza e ci regoleremo di conseguenza”.
però difficile immaginare una tempistica Non è chiaro nemmeno il futuro ruolo del
Prefetto
Pecoraro,
breve nella realizzazioBonessio: “In qualnonostante nella serata
ne di questa tipologia
siasi modo si concludel 28 dicembre sia
di impianti, i tempi
derà
questa vicenda, ad arrivata la decisione
stimati per la costruavvantaggiarsene sarà sulla proroga di Malazione di una quinta
il
monopolista Cerroni, grotta per adottare il
linea di Tmb sarebbero
sia che si proroghi
provvedimento del
infatti di 12 mesi, ben
Malagrotta,
sia se si
Consiglio di Stato.
oltre i tempi dell’ulteaprirà Riano”
Non sono mancate le
riore proroga per
polemiche riguardo la
Malagrotta. Sul tema
degli impianti Tmb è intervenuto anche il nuova proroga: “In qualsiasi modo si conConsigliere regionale Esterino Montino cluderà questa vicenda, ad avvantaggiarsene
(Pd): “Trattare l'immondizia negli impian- sarà il monopolista Cerroni, sia che si proti Tmb costa molto di più che ammassarla roghi Malagrotta, sia se si aprirà Riano” ha
direttamente nelle discariche: per questo dichiarato il presidente dei Verdi del Lazio
gli impianti Ama lavorano a scartamento Nando Bonessio. Le critiche arrivano anche
dal Campidoglio, dove il Capogruppo del
ridotto”.
Per quanto riguarda gli altri siti, Pecoraro Pd Umberto Marroni in una nota ricorda la
ha spiegato che “a metà gennaio dovremmo campagna sulla chiusura di Malagrotta: “Il
avere l'esito delle verifiche per avere defini- Pdl ha invaso la Capitale con manifesti che
tivamente l'idoneità del sito di Corcolle. annunciavano la chiusura di Malagrotta: ora
Entro fine gennaio, quindi, dovremmo Alemanno e Polverini dovrebbero affiggerne
avere il bando di gara”. Il primo conferi- uno chiedendo scusa ai romani per averli
mento di rifiuti a Corcolle sarebbe previsto presi in giro”.
per luglio o settembre prossimo, precisa I prossimi mesi saranno importanti per l’ePecoraro: “Per questo ho parlato di sei mesi voluzione di tutto il sistema rifiuti del
di proroga per Malagrotta”. Per il sito di Lazio, anche in relazione alle polemiche
Riano la situazione sarebbe differente: “I sollevate dal Piano della Regione. Dopo la
tempi per la realizzazione sono di un mese discussione dell'ordinanza del Tar potremo
al massimo. Stiamo andando avanti paralle- capire cosa succederà a Riano e di conselamente con i due siti” conclude Pecoraro. guenza anche agli altri siti indicati. Non
Un’ulteriore colpo allo scenario proposto dobbiamo però dimenticare le dichiarazio-
dal Prefetto è arrivato il 28 dicembre, quando la IV sezione del Consiglio Di Stato ha
accolto il ricorso del Consorzio laziale rifiuti (Colari). La sentenza di Palazzo Spada ha
bloccato l’esproprio del sito di Quadro Alto,
previsto per il 29 dicembre, posponendo la
decisione a quando verrà discussa l’ordinanza del Tar dello scorso novembre. In questo
modo il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza di misure cautelari richieste dal Consorzio Colari presieduto da Manlio Cerroni
ni del prefetto Pecoraro sulla realizzazione
di una quinta linea di impianti Tmb, che
nei prossimi mesi potrebbe essere presa in
considerazione. Una domanda però bisogna porla: come mai i dati sui rifiuti della
Capitale proposti dal Commissario sono
molto più pessimistici, c’è chi dice più
realistici, rispetto a quelli del Piano Rifiuti
della Regione?
Leonardo Mancini
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MUNICIPIO XII
Il Campo Tor de’ Cenci sgomberato a gennaio
La promessa del Vice Sindaco viene accolta con soddisfazione dal CdQ.
Ma l’emergenza sociale, profonda e tangibile, poteva essere evitata?
TOR DE’ CENCI - Che cos’è il multiculturalismo? Ha una valenza smaccatamente
positiva oppure, al contrario, si deve ritenere che sia un fenomeno negativo, deprecabile? La domanda è del tutto fuorviante.
Trattandosi di un concetto, e non di una
realtà ontologica, il multiculturalismo,
‘nomadi’ del campo di Tor de’ Cenci
danno fuoco a pneumatici, vernici e materiale plastico creando una cappa di fumo
nero e denso in tutto il quartiere. Ormai
sono anni che questa storia va avanti.
L'intero quartiere di Tor de’ Cenci è stato
costretto a serrarsi nelle case per evitare di
come l’integrazione, non ha una connota- respirare la diossina che si sprigiona e si
zione positiva o negativa. Molte sono infat- sedimenta su tutta la zona creando gravisti le dimensioni che compongono questi sime conseguenze per la nostra salute” scriconcetti, almeno finché non si scende sul ve un giovane padre, residente a Tor de’
terreno della prassi. Fin quando non li si Cenci, che ci ha inviato questa lettera.
scompone in indicatori ed indici empirica- “Non siamo più liberi di respirare o di
mente controllabili. Dunque ha senso par- uscire da casa quando vogliamo. Siamo
lare di integrazione, come di multicultura- costretti ai domiciliari tutte le sere speranlismo in astratto? Poco. Molto poco, anzi, do di non ammalarci. Mio figlio di 12 mesi
se non si individua un insieme di esempi - prosegue il giovane residente - comincia
concreti attraverso cui definire se una pra- ad avere una strana tosse e mia moglie
tica è votata, appunto, all’inclusione socia- piange tutte le sere; la situazione è diventata insostenibile”.
le.
Un appello accorato, cui
E non ha affatto senso
difficilmente si può
pensare che l’integraSantoro: “Bisogna
zione sia un processo
vedere se non si tratta imputare un atteggiamento persecutorio,
unidirezionale. Il fatto
della solita frottola.
che includa una rela- L’esasperazione dei cit- pregiudizievole, razzizione, un rapporto, fa
tadini è causata dalla sta. Èperò l’indicazione
di un malessere, nel
sì che ci siano vari sogmancata gestione di
rapporto con il vicino
getti ad intervenire. E
una struttura così
dal comportamento di
complessa: non è stato campo nomadi, che
viene pubblicamente
questi attori sociali,
fatto nessun tipo di
denunciato e per cui si
valutato su situazioni
investimento volto a
empiriche, si può
promuovere l’integra- chiede di intervenire.
dedurre se esista o
zione della popolazio- Il Comitato di
Quartiere di Tor de’
meno il fenomeno delne nomade”
Cenci e Spinaceto,
l’integrazione. Questa
avendo ben presente quepremessa porta ad una
domanda: il comportamento degli abitanti sta ed altre analoghe situazioni, da mesi
di un quartiere, Tor de’ Cenci, che da anni raccoglie le firme per porre fine a questa
chiedono il trasferimento dei nomadi ospi- storia.
tati nel campo su via Pontina è deprecabi- Recentemente però, si è presentata l’occale? Per capirlo, sarà necessario riferirsi ad sione per sottoporre la situazione al Vice
alcuni esempi concreti, che diano la misu- Sindaco Sveva Belviso, che ha ricevuto in
ra di un processo di integrazione o di esclu- due occasioni una delegazione del Cdq. La
sione. Cui, comunque, partecipano tanto i consegna delle oltre 500 firme raccolte è
stata foriera di una notizia, più volte ascolcittadini quanto i nomadi e le istituzioni.
“Ogni tardo pomeriggio e la notte, i tata per la verità. Un impegno, più che una
notizia: la soluzione nella maniera più tempistiche, infatti in questo momento
diretta, della situazione di disagio vissuta abbiamo il campo de La Barbuta che ancodai residenti della piccola borgata romana. ra non ha ripreso i lavori - fa notare
“Stiamo organizzando le operazioni di tra- Belviso, a fine dicembre, aggiungendo che
sferimento verso il nuovo campo di La - ho parlato col Prefetto che sta trattando
Barbuta dei nomadi del campo di Tor con il governo Monti sulla possibilità di
de’Cenci che contiamo di chiudere entro strutturare un nuovo dpcm sulle motivagennaio” ha infatti dichiarato il Vice zioni di emergenza igienico sanitarie in cui
Sindaco, intervistata a ridosso delle festi- vivono queste popolazioni, e non sull’evità natalizie. “Mancano quattro o cinque mergenza allarme sociale con il quale l’ex
giorni per ultimare i lavori a La Barbuta. governo aveva strutturato l’atto governativo. Contiamo, quindi,
Contiamo di chiuderlo
di avere una nuova
entro i primi giorni del
Belviso:
2012 e da lì comincia- “Contiamo di chiudere possibilità operativa”.
Come dire che, in
re con i trasferimenti”.
il Campo di Tor de’
Sembra tutto pronto
Cenci entro gennaio e effetti, si agisce sulla
base di un’emergenza,
dunque, o quasi.
stiamo organizzando
“Siccome è la terza o la
le operazioni di trasfe- essendo venuta meno
l’attenzione verso il
quarta
volta
che
rimento dei nomadi
l’Assessore Belviso dice
verso il nuovo campo processo d’inclusione.
Ed i residenti come
che il campo nomadi
di La Barbuta”
hanno reagito a questa
verrà chiuso, bisogna
vedere se sarà quella definitiva o se invece promessa?
si tratta della solita frottola” fa notare “Dopo l’incontro con il Vice Sindaco
Andrea Santoro, Consigliere e coordinato- Sveva Belviso si è riacceso in molti cittadire del Pd nel Municipio XII. “Dopodichè ni del quartiere l’entusiasmo per l’ormai
noi chiediamo che ci sia il rispetto soprat- prossimo trasferimento del campo nomadi
tutto per i bambini che vanno nelle scuole a Ciampino. Anche nel Comitato sono
del Municipio, affinché venga rispettata stati tanti gli apprezzamenti per il lavoro
almeno la chiusura dell’anno scolastico, svolto dalla Belviso e per la scadenza prosper evitare loro dei traumi - tiene a sottoli- sima in cui finalmente dovrebbe terminare
neare Santoro, che aggiunge – Questa quello che per molti è stato ed ancora è
chiusura è stata gestita in maniera singola- un vero calvario, visto che respirare diossire. Negli ultimi tre anni a Tor de’ Cenci na giornalmente non è la massima aspiranon è stato fatto nessun tipo di investi- zione per nessuno” commenta Guido
mento volto a promuovere l’integrazione Basso, Presidente del Cdq di Tor de’ Cenci
della popolazione del campo, con quella e Spinaceto. “La gente è ormai disincantadel quartiere - fa notare Santoro – È vero ta da tanti, troppi anni di promesse non
che ci troviamo di fronte ad un fortissimo mantenute e adesso aspetta di vedere cosa
degrado. Ma è la conseguenza del fatto che effettivamente accadrà a gennaio” dichiara
questa amministrazione, al di là delle sempre Basso mentre insieme ad altri cittadichiarazioni di facciata, non ha attuato dini, come Katia Marincioni e Salvatore
una vera politica di gestione dei campi. E Posabella, consegna le firme raccolte in
chiaramente anche su quello di Tor de’ questi mesi. “Sarà veramente questo l’anno
Cenci, che era un campo regolare, non c’è e il mese del trasferimento? Finalmente i
nostri
bambini
stato alcun tipo di
potranno
respirare
intervento. Il fatto
CdQ: “La gente è
l’aria pulita?” si
che ci siano state
ormai disincantata da
chiede Basso.
richieste per la chiutanti, troppi anni di proSarà mantenuta la
sura poi, è anche
messe non mantenute e
promessa? A questo
dovuto al fatto che
adesso aspetta di vedere
punto occorrono
la popolazione è
cosa effettivamente accapochi giorni per
esasperata dalla non
drà a gennaio”
saperlo. Più difficile
gestione di una
capire se, chi si entustruttura così complessa”. Dunque, nel processo di integra- siasma per il trasferimento dei nomadi,
zione è mancato qualcosa. L’interesse a possa essere imputato o meno di razzismo.
gestirlo, per fasi e per tempo. Con un risul- E per comprenderlo, forse, sarà il caso di
tato evidente: l’esasperazione dei cittadini, riflettere sul ruolo giocato dalle istituzioni
causata da uno stato di emergenza sociale. in un processo che si è portato ad uno
Eppure “il Consiglio di Stato ha inibito un stato di emergenza sociale. Senza tuttavia
decreto del Presidente del consiglio dei dimenticare che esiste anche un ruolo gioministri (dpcm) -nel precedente governo - cato dal terzo soggetto teoricamente inteche istituiva, nel 2009, dei Commissari ressato al processo di integrazione: i nomastraordinari (i prefetti) per cinque città di stessi.
sulla base dell’emergenza nomadi. Tutto
Fabio Grilli
ciò ha inibito ed un pochino bloccato le
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web.com
MUNICIPIO XI
9
Ex Fiera di Roma: i cittadini vogliono attenzione
Municipio e Comitati denunciano la scarsa incidenza del processo partecipativo. È in arrivo una nuova massiccia colata di cemento sulla Colombo?
TOR MARANCIA - La riqualificazione volontà di usare le stesse cubature espresse
dell’area dell’ex Fiera di Roma è un tema della precedente amministrazione.
che, a varie riprese negli ultimi 5 anni, è “Lo strumento dell’assemblea partecipatistato dibattuto. Dopo l’apertura, nel gen- va si sta rivelando spuntato, perchè non
naio 2007, della Nuova Fiera di Roma, “si arriva mai veramente a dare indicazioni ai
partecipanti su questioè determinata l’esini sostanziali, come
genza di procedere
Catarci: “Le assemgli aspetti dimensioalla
dismissione
blee partecipative sono
delle funzioni origiuno strumento spuntato: nali, quelli funzionali
nariamente assegnanon solo non decidono su ed i rapporti con il
te al quartiere storiquestioni sostanziali, ma contesto. Anzi, su tali
co della fiera e alla
non accettano proprio la questioni le assemblee
partecipative fatte
sua riconversione”,
discussione”
non solo non decidosi legge nella preno, ma non accettano
messa delle “linee
guida d’indirizzo per la riqualificazione e proprio la discussione” fa notare Andrea
trasformazione urbanistica dell’area”, Catarci, Presidente del Municipio XI che a
approvate con una delibera, nel gennaio quell’incontro ha preso parte.
“Un secondo aspetto di critica metodolo2011, dalla Giunta Alemanno.
Superato il progetto Veltroni, cui si sono gica delle assemblee partecipative per come
mantenute le dimensioni complessive, è vengono fatte, è che spesso non c’è un
cominciato un processo di elaborazione riscontro successivo. Di tutti i riscontri
che ha previsto, nel mese di novembre, un presentati dai cittadini probabilmente non
incontro con cittadini e tecnici del Comu- si saprà più nulla e si perderanno nel perne, in fase di assemblea partecipativa.
“Il dato di partenza
è il riconoscimento
della cubatura esistente pari a circa
216.500 mc - ricorda l’arch. Campo,
dirigente del U.O.
Pianificazione Urbanistica Generale –
Ma al fine di promuovere la riqualificazione si possono
riconoscere maggiorazioni rispetto alla
Superficie
Utile
Lorda (SUL) esistente. Nello specifico un incentivo con riferi- corso seguente. C’è stato un lavoro anche
mento alla ristrutturazione urbanistica pari critico espresso in maniera dettagliata, con
al 30% ed un ulteriore incentivo del 5% comitati molto preparati che hanno stuper quanto riguarda il miglioramento bio- diato a fondo, con avvocati architetti e
energetico”. Poche novità fin qui per i resi- urbanisti. Le cui sollecitazioni rischiano di
denti, che hanno preso parte con molte cadere nel vuoto come già successo altre
volte”.
aspettative all’Assemblea Partecipativa.
“Le destinazioni d’uso sono state articolate E a proposito di competenze, un rilievo
in residenziale, pari al 65%, un 20% di sostanziale viene mosso anche dall’archisuperficie non residenziale ed un 15% di tetto Francesca Barelli, del Comitato
Roma Fieramente.
superficie flessibile,
La prima critica è
che sarà poi oggetto
De Priamo: “Le
sull’indice di ricondi chi svilupperà
istanze dei cittadini
versione utilizzato,
l’intera trasformasaranno attentamente
zione scendere nel vagliate in tutte le fasi del pari a 3,2 metri di
altezza - che sarebbe,
dettaglio e deciderne
procedimento”
appunto - l’altezza teopiù esattamente la
destinazione”. Spiega sempre nel suo inter- rica di interpiano riferito ad edifici resivento d’apertura Campo. Eppure, sull’a- denziali. In questo caso però, nella fiera
spetto delle dimensioni, come su quello abbiamo una cubatura di edifici particoladelle funzioni, c’era stato un incessante ri, con altezze superiori ai 5 metri”. Risullavorio di comitati e cittadini, spesso anche tato: “Questa operazione, ovvero l’applicamolto qualificati. Un impegno che non ha zione di un coefficiente piuttosto convensortito alcun risultato, dal momento che, zionale, fa sì che si determini una SUL
la Giunta Alemanno, ha ribadito la virtuale, che risulta notevolmente superio-
re. Se invece si fosse partiti dalla superficie
coperta, piuttosto che dalla volumetria, la
SUL ricavabile sarebbe stata meno della
metà”. E dunque meno impattante. “Per
quanto riguarda le destinazioni – prosegue
la portavoce di Roma Fieramente - più di
un anno fa avevamo proposto di fissare
delle quote di edilizia convenzionata, per
recuperare anche un po’ la dimensione
sociale di questo intervento”. Un’istanza
fatta propria anche dal Municipio, di cui
tuttavia “nelle linee guida se ne è persa
traccia”. E stesso destino ha riguardato “le
nostre proposte per le destinazioni relative
al direzionale: l’ipotesi che una quota della
volumetria potesse essere destinata ad
accogliere gli edifici regionali”. Risultato?
“Siamo un po’ scoraggiati – ammette l’architetto Barelli - sono 4/5 anni che seguiamo la vicenda. Purtroppo è sempre deludente il momento interlocutorio con le
istituzioni”.
Ma non sono soltanto i residenti ad essere amareggiati, ma anche i cittadini che
percorrono
ogni
giorno la Cristoforo
Colombo.
“Tutto ciò che avviene
lungo la Colombo,
non va visto in maniera puntiforme, ma
nell’insieme, come
una questione legata
alla sostenibilità urbanistica ed alla mobilità. Sono anni che
diciamo al Comune
che ulteriori pesi insediativi, come quelli
previsti all’Eur ed alla
Fiera di Roma, si
riverseranno
sulla
mobilità della zona, andando a gravare su
una situazione già altamente critica”, fa
notare Cristina Lattanzi, del Comitato
Salute Ambiente Eur. E Massimo Cartella,
Capogruppo Idv al Municipio XI insiste sul
problema mobilità: “Voglio far presente che
già oggi la situazione del traffico sul quadrante è seriamente congestionata, pensare
di realizzare altri 300.000 mc vuol dire
sovraccaricare ancor più la Cristoforo
Colombo con conseguenze facili da immaginare. Non si può continuare a costruire in
maniera scellerata. Non dimentichiamo che
sono previste altre cubature poco distanti
come l’I60 a Grottaperfetta, rimanendo
invariata la mobilità. Andando avanti di
questo passo non ci muoveremo più”.
Al contrario, l’amministrazione che rappresenta il Pdl, difende le scelte operate e
lo stesso processo di condivisione. “L’operazione relativa alla ex Fiera di Roma
parte da lontano; di conseguenza la nuova
amministrazione si è trovata costretta a
portare avanti un percorso già cominciato
– fa notare Andrea Baccarelli, Consigliere
Pdl Municipio XI - Comunque non ce ne
siamo lavati le mani, anzi si è fatto un
lavoro importante e lo si farà anche nei
prossimi mesi, consentendo ai cittadini di
partecipare attivamente nel decidere le
destinazioni delle aree a servizio che
comunque rappresentano una quota
importante per il territorio”. Dopotutto
qualcosa si è già fatto, poiché “sicuramente è stato messo mano all’altezza
degli edifici e la cubatura è stata ripartita
in maniera migliore, rispetto alla proposta della precedente amministrazione.
Verranno garantiti spazi importanti da
dedicare ai servizi offerti ai cittadini cui
verrà assicurata la massima partecipazione
alla fase decisionale”.
Anche Andrea De Priamo, Presidente
Commissione Ambiente Roma Capitale,
assicura che le istanze dei cittadini “saranno attentamente vagliate in tutte le fasi del
procedimento, al di là dello strumento dell’assemblea partecipativa che raramente
riesce ad assolvere da sola a questa funzione. Purtroppo c’è da sottolineare in tal
senso la posizione demagogica del Municipio XI che, dopo aver avallato e avviato,
negli scorsi anni e con le precedenti giun-
Baccarelli: “Si è
fatto un lavoro importante e lo si farà anche nei
prossimi mesi, consentendo ai cittadini di partecipare attivamente”
te, il procedimento di trasformazione
urbana dell’ex fiera, si è ora attestata su
posizioni orientate a drastiche diminuzioni della cubatura, ben sapendo che ciò non
è compatibile con le previsioni di quel
P.R.G. approvato dalle amministrazioni
comunali di centrosinistra”.
Ma sussiste ancora il sospetto, piuttosto
diffuso in verità, che l’operazione serva a
“colmare un buco enorme, quello della
Nuova Fiera di Roma, che deve essere
coperto” come fa notare Catarci che ha
concluso affermando che “non si può svendere e maltrattare aree strategiche come
l’ex Fiera di Roma, che sta vicino al centro, in un’arteria fondamentale come la
Colombo, in mezzo a quartieri vivi e
popolosi. Non si possono sacrificare aree
così importanti per far cassa, perché i
soldi finiscono presto mentre i danni che si
fanno alla città e la perdita di aree strategiche come quelle non potranno più essere
recuperate. Restano per sempre”.
E forse varrà la pena raccogliere positivamente le considerazioni dei tanti cittadini
che si sono messi a disposizione e le cui
proposte, forse, potrebbero migliorare
un’operazione ancora tutta da realizzare.
Fabio Grilli
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1 0
ROMA
Nuovo Bilancio regionale: altri tagli e ancora tasse
Aumento di Bollo auto, Irpef, carburanti e tagli a trasporti, cultura e
sociale. Vitalizi aboliti dal 2015 ma reintrodotti per gli Assessori esterni
ROMA - Risale al 22 dicembre scorso l'ap- conto delle loro attività lavorative private, no oltre 16 mln l’anno". Sul tema del lavo- vengano bloccati". La Presidente Polverini,
provazione del Bilancio da parte del Con- di altri incarichi politici (locali, nazionali e ro ha concentrato il suo commento anche dal canto suo, ha detto di voler concentrasiglio Regionale del Lazio. Il documento anche europei) e di altre pensioni matura- Tonino D'Annibale (Pd), membro della re la sua azione in questo inizio 2012 sulla
stabilisce per il 2012 28,70 miliardi di te nel corso della loro vita. Uno stuolo di Commissione Lavoro, pari opportunità, riduzione della spesa pubblica, annuncianeuro di competenza (la previsione di entra- privilegiati, che inizia a percepire la pen- politiche giovanili e politiche sociali, ricor- do: "A gennaio sarà discusso l’abbattimente e uscite) e di 36 mld di cassa (le entrate sione dai 55 anni e può scegliere di ricever- dando diverse vicende aziendali in cui to dei costi di gestione del Consiglio, a
e le uscite concretamente realizzate). La la già a partire dai 50 anni con una dimi- centinaia di lavoratori hanno perso il lavo- cominciare dal numero delle commissioni.
Nella finanziaria c’è
manovra finanziaria è da 1,7 mld, suddi- nuzione del 5%. La scelta guadagna anco- ro, come i 380 operatori
anche una norma
ra più evidenza se rap- del trasporto ferroviario
visi in 1,4 mld di tagli
D'Annibale:
importante che offre
notturno
licenziati
in
portata
ai
tagli
stabiliti
e 300 milioni di
Montino: "Giunta e
"Mentre si alzava la
alla Giunta la possiseguito
all'accordo
di
nel
Bilancio
regionale
maggiori entrate, da
legislatura più care
mano per garantire
bilità di procedere a
Trenitalia
con
la
francese
per
il
trasporto
pubbliricavare attraverso la
d'Italia mentre i lavoraun vitalizio a 14
Veolia
Transport
e
gli
co
(Atac
passa
da
305
a
lotta
all'evasione
tori in cassa integrazioAssessori esterni, si è un lavoro di riorgafiscale e del ticket ne nel Lazio sono diven- 188 mln di stanzia- impiegati nell'indotto
lasciato che venissero nizzazione complessiAlitalia,
76
dipendenti
mento
e
Cotral
da
233
sanitario (rispettivatati 45 mila"
a scadenza i contratti va del sistema delle
società, enti e agenzie
a 208 mln) e gli Asses- della Argol, che si occumente 80 e 60 mln),
di 600 persone"
regionali, in un’ottica
sorati (la Cultura passa pano della logistica all'aecui si aggiungono i
di abbattimento dei
500 mln derivanti dalla dismissione del da 85 a 47 mln, le Attività Produttive da roporto di Fiumicino e che
patrimonio immobiliare della Regione. Per 200 a 30 mln e per il sociale e le opere dal primo febbraio perderanno il lavoro, costi". E sulla spinosa questione vitalizi
quanto riguarda il debito sanitario la cifra pubbliche i tagli sono di 100 mln). La rea- senza nemmeno la possibilità della cassa Polverini ha risposto alle critiche parlando
stimata per il 2012 è di 840 mln, più con- zione da parte dell'opposizione è stata integrazione. Così D'Annibale: "Un di un'anomalia, "solo nel Lazio non si
tenuta rispetto al passato ma comunque immediata. Esterino Montino, Capogrup- Capodanno che porta la scadenza del con- equiparavano gli Assessori ai Consiglieri
consistente. Si ricorrerà inoltre al project po Pd in Regione, riferendosi alle disposi- tratto di lavoro, così è per 400 precari regionali, e si discriminava chi si assume
financing (partenariato pubblico-privato zioni sui vitalizi, ha attaccato: "Oltre alla dell’Adisu (l'Agenzia regionale per il dirit- una responsabilità enorme come quella di
fare l'Assessore'". E ha annunciato:
nella realizzazione e gestione delle
"Una legge regionale stabilirà un
opere pubbliche) per la ristrutturamodello previdenziale contributivo
zione di scuole, per un ammontare
per i Consiglieri eletti a partire dalla
di 500 mln. Sul versante delle impoX legislatura (la prossima, dal 2015,
ste i fronti sono diversi, a partire
ndr) basato sul sistema di calcolo
dalla tassa sui carburanti da cui la
vigente per i dipendenti pubblici con
Regione prevede di incassare 40 mln.
il limite inderogabile del requisito
L'Assessore al Bilancio Stefano Cetianagrafico minimo pari a 60 anni".
ca aveva garantito che la maggioraSu questo versante le ha fatto eco il
zione, consistente in 0,0258 euro al
Presidente della Commissione Bilanlitro, sarebbe ricaduta interamente
cio Franco Fiorito, che alla stampa
sulle compagnie petrolifere e i distriha dichiarato: "Ogni Consigliere
butori non incidendo sul prezzo alla
potrà decidere se rinunciare al vitalipompa ma i cittadini hanno potuto
zio, così chi oggi fa demagogia potrà
riscontrare che così non è stato,
dimostrare la sua buona fede". Nel
scontando un ulteriore rincaro (3,12
merito generale del Bilancio licenziacents/litro) oltre a quello già predito alla Pisana comunque il giudizio
sposto dal Governo nazionale. Oltre
della Presidente Polverini è positivo.
alla benzina crescono anche l'Irpef
Sottolineando i tagli dallo Stato cendell'1,73% e il Bollo auto e moto del
trale di 1,8 mld ha commentato: "È
10%. Più di un boccone amaro per i
un provvedimento di forte rigore,
residenti nel Lazio come quello dei
nonostante i tagli abbiamo cercato di
costi della politica. Arriviamo all'aspetto più discusso di questo Bilancio. Giunta più cara d'Italia (5mln di euro to allo studio universitario, ndr) e per 200 mantenere tutti gli impegni, in particolare
L'apprezzabile abolizione del vitalizio (una all'anno, ndr) abbiamo anche il record in servizio presso l’Agenzia di Sanità Pub- quelli sulle politiche sociali e sul lavoro,
pensione a tutti gli effetti) per i Consiglie- della legislatura più cara d'Italia. Intanto – blica, quell’agenzia decapitata lo scorso set- confermando gli investimenti (1,1 mld,
ri, disposta però solo a partire dalla prossi- ha aggiunto – i lavoratori in cassa integra- tembre e lasciata alla deriva senza nemme- ndr) che avevamo. In un momento come
no un commissario. questo era l'unica manovra possibile". In
ma legislatura, quindi dal 2015, è stata zione nel Lazio sono
Enti regionali. Però, molti però restano convinti che garantire i
offuscata dalla decisione di introdurre il diventati 45 mila,
Polverini: "Una
vitalizio per gli Assessori "esterni", che non 10mila si sono aggiunlegge regionale stabi- mentre si alzava la privilegi della politica e posticipare l'assunsono eletti dai cittadini come i Consiglieri ti solo nell’ultimo
lirà un modello previ- mano, con assoluta zione di impegni e di più rigore non sia un
(che attualmente percepiscono un'inden- mese. Tra qualche giordenziale contributivo determinazione, per obbligo né morale né politico e che i marnità di 12mila euro al mese oltre alla diaria no 5.000 lavoratori
per i Consiglieri basa- garantire un vitalizio a gini per poter operare meglio ci fossero e ci
14 Assessori esterni, si siano ancora. Attendiamo, attendono gli
per la presenza in Aula e in Commissione e dell'Alitalia perderanto sul sistema di calè lasciato che venissero studenti che vedono contrarsi le possibilità
il rimborso chilometrico per il tragitto da no la cassa integrazione
colo vigente per i
a scadenza i contratti di offerte dal diritto allo studio, i lavoratori
casa al Consiglio Regionale) e che dal 2012 e molti di loro non
dipendenti pubblici"
600 persone. Persone precari e non che vedono minacciato il
percepiranno un assegno mensile di 3 mila avranno nemmeno la
che il vitalizio non l’avran- posto di lavoro e che lo perdono, i giovani
euro. I 14, tra cui rientrano anche 3 Con- pensione. Nel frattempo
siglieri decaduti, che quindi non hanno hanno chiuso i battenti 31 mila aziende, no mai, in compenso dal 1° gennaio non in cerca di impiego, subendo gli effetti
mai esercitato la loro attività politica, si 20 ospedali delle province sono stati tra- avranno nemmeno lavoro e stipendio. È incrociati dei provvedimenti nazionali e
aggiungono all'esercito di ex Consiglieri e sformati in fantasmi. Ma la Giunta dal una situazione intollerabile – ha chiosato – locali. Anche l'attesa però ha un tempo
Presidenti, 220 in tutto, che prendono tra giorno del suo insediamento ha assunto chiedo alla Presidente, ex sindacalista, di determinato.
Stefano Cangiano
i 2.500 e i 5.800 euro al mese, senza tener 270 persone a chiamata diretta, che costa- disporre che i licenziamenti programmati
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MUNICIPIO XII
1 1
Globalità dei linguaggi: conoscere i più piccoli
Il progetto del Municipio XII per entrare in sintonia con l’immaginario
dei bambini in difficoltà, per conoscere e stimolare le loro potenzialità
MUNICIPIO XII - Il mondo dei bambini è un universo complesso, multiforme e
incredibilmente poliedrico. La fantasia dei
più piccoli, le loro attitudini comunicative ed espressive, sono uniche nel loro
genere. Ancor più particolari, poi, sono
quelle dei bambini diversamente abili o
con difficoltà, che vanno conosciuti,
apprezzati e amati per il grande potenziale che sanno e possono offrire. Nella scuola italiana si è imparato, negli anni, a rapportarsi con essi non più attraverso un
semplice inserimento inclusivo nella
didattica ordinaria, ma tendendo sempre
più a un positivo riconoscimento del disabile in quanto persona, con le sue peculiarità, la sua struttura corporeo-sensoriale,
le sue modalità di rapporto con l’ambiente, la sua personalità e affettività, il suo
modo di accomodamento della propria
esperienza alla realtà che ci circonda.
Il progetto “Globalità dei linguaggi”, ispirato al metodo della Professoressa Stefania
Guerra Lisi, è un’iniziativa di incontriseminari realizzato nelle scuole dell’infanzia comunali nell’anno 2010-2011, il cui
incontro conclusivo si è tenuto l’11 gennaio presso la Sala Consiliare del Munici-
pio XII di via Ignazio Silone. “MusicAr- scuole: dal “Racconto del corpo” dove,
Terapia nella Globalità dei linguaggi” è attraverso giochi e percorsi polisensomoinoltre una disciplina della comunicazione tori i bambini hanno ripercorso le fasi
e dell’espressione con tutti i linguaggi che importanti del loro sviluppo, dalla prima
la Dott.ssa Guerra Lisi insegna presso la cellula alla nascita, a “I cinque sensi”, un
Facoltà di Lettere dell’Università di Tor viaggio multisensoriale alla scoperta del
Vergata e presso l’Università Popolare di corpo e dei suoi stimoli, e a “I quattro elementi”, metafora dei
MusicArTerapia.
comportamenti umani,
Questo
particolare
Alleori: “Il progetovvero la presa di
progetto ha lo scopo di
una maggiore cono- to ha confermato l’effi- coscienza di sé e degli
cacia della metodolo- altri e la condivisione
scenza delle potenziagia
nei percorsi educa- di esperienze comuni.
lità dei più piccoli,
tivo-didattici
che
L’interesse delle scuole
attraverso la stimolahanno
sempre
come
e degli insegnanti è
zione delle possibilità
obiettivo il benessere stata davvero notevole.
espressive sia dei lindei bambini, che non Hanno partecipato,
guaggi verbali che di
può
prescindere dalla infatti: Amico Ulivo,
quelli non verbali. I
loro
integrazione”
Fonte Meravigliosa,
bambini, attraverso
Giardino d’Europa, il
questi incontri, hanno
avuto modo di sperimentare nuovi per- Cedro Argentato, il Corniolo Rosso (1 e
corsi multisensoriali utilizzando tecniche 2), il Fantabosco, il Giardino dei Ciliegi, il
e materie diverse. Si è così entrati in sin- Mandorlo Incantato, il Melo Girotondo,
tonia con il loro immaginario fatto di fan- il Melograno dei Desideri, il Pino Birichitasia e meraviglia, utilizzando il racconto no, il Risveglio del Biancospino, il Tiglio
come strumento predominante, filo con- Incantato, la Betulla Magica, la Fata
Camelia, la Grande Quercia, la Maga
duttore di tutte le attività.
Sono stati moltissimi i temi scelti nelle Melia, la Magnolia Stellata, la Mimosa
Birichina, la Valletta Incantata, l’Albero
dei Tulipani, l’Allegro Salice, l’Arancio
Goloso, la Magica Magnolia, Prato Smeraldo.
“Il percorso di Globalità dei Linguaggi si
è concluso registrando molto interesse da
parte delle insegnanti che vi hanno partecipato – ha dichiarato Gino Alleori, Presidente della Commissione Scuola al Municipio XII – e ha confermato la grande duttilità ed efficacia della metodologia nei
percorsi educativo-didattici che hanno
sempre come obiettivo non solo l’evoluzione psico-senso-motoria del bambino,
ma anche il suo benessere che non può
prescindere da un’autentica integrazione
di tutti i bambini, con particolare attenzione ai bambini in difficoltà. Tengo a ringraziare le scuole e gli insegnanti che
hanno partecipato, i funzionari educativi
del Municipio XII, la Prof.ssa Stefania
Guerra Lisi, l’associazione La Bottega
Fantastica, la responsabile dei progetti
educativi e del servizio pedagogico del
Municipio XII Alfonsina Mercone e la
segreteria della presidenza del Municipio
XII che ha collaborato al progetto”.
Serena Savelli
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PROVINCIA DI ROMA
Provincia: studenti ‘ambasciatori’ per tre giorni
È l’iniziativa Model United Nations. Nicola Zingaretti: “Essere
studenti significa lavorare per diventare i cittadini di domani”
Ambasciatori per tre giorni: circa 1000 il 19 nella sede della Fao, sede dei lavori
studenti di 35 scuole superiori di Roma e insieme ad alcuni spazi di palazzo ValentiProvincia, dal 19 al 21 dicembre scorso, ni, dal Presidente della Provincia Nicola
hanno svestito i panni di "semplici alun- Zingaretti. "Essere studenti - ha detto
Zingaretti - significa
ni" per indossare quelli
lavorare per diventare
di simbolici diploCirca 1000 studenti
matici e sedere così
di 35 scuole superiori di i cittadini di domani.
sui banchi delle Roma e Provincia hanno E ciò vuol dire avere
Nazioni Unite. È l’i- vestito simbolicamente i nozioni, ma anche
sviluppare capacità di
niziativa
"Model
panni di diplomatici
United Nations" rea- sedendosi sui banchi delle pensare, di essere crilizzata su impulso Nazioni Unite, approfon- tici, autonomi. Essere
lontani dal
della Provincia di dendo i temi dell’agenda così
Roma e in collabora- politica mondiale in una rischio della semplifizione con l’associa- vera e propria simulazio- cazione, essere liberi e
zione
United
ne con tanto di discorsi, quindi capaci di
Network: gli studen- preparazione di bozze di vedere nelle differenti si sono riuniti per risoluzione, negoziazioni, ze non un rischio ma
un’opportunità".
approfondire i temi
risoluzione di conflitti
Secondo Zingaretti le
dell’agenda politica
Nazioni Unite sono "il
mondiale in una vera e
propria simulazione dell’assemblea gene- simbolo del fatto che tante differenze
rale delle Nazioni Unite, con tanto di unite possono rappresentare una forza e
discorsi, preparazione di bozze di risolu- non un pretesto per odiarsi" ed è per quezione, negoziazioni, risoluzione di conflit- sto che, anche attraverso iniziative come
ti. L'iniziativa è stata tenuta a battesimo quella promossa per gli studenti della pro-
vincia, "scommettiamo sul valore delle
differenze".
La tre giorni dei Model United Nations
ha avuto un prodromo con una serie di
lezioni tenute da esperti e docenti universitari sui temi della cittadinanza e della
storia delle relazioni internazionali. Dopo
la giornata inaugurale, il 20 dicembre i
ragazzi si sono ritrovati nei palazzi della
Provincia per proseguire nei lavori suddividendosi in sette commissioni.
Infine la tre giorni si è chiusa il 21 all’Auditorium con un'assemblea plenaria nel
corso della quale sono stati presentati i
report delle commissioni e si è proceduto al conferimento degli attestati di partecipazione.
“È la prima volta che Roma ospita un
evento per i giovani di questa portata
legato alle Nazioni Unite - ha spiegato
Zingaretti - circa 1.000 tra ragazze e
ragazzi per tre giorni hanno discusso dei
ragazzi italiani saranno alla 38esima edizione della National High School Model
Conference nella sede delle Nazioni Unite
a New York. "Per tre giorni - ha
continuato Zingaretti - questi ragazzi
grandi problemi del mondo, come
costruire la pace, la solidarietà e la non
violenza". "Gli studenti – ha proseguito
- hanno potuto toccare con mano quanto sia difficile e utile ascoltare le ragioni
dell’altro e quanto sia complicato scrivere una risoluzione
partendo da posizioni diverse per
trovare un punto di
compromesso che
sia il più condiviso
possibile".
Dopo i "tre giorni
romani", nel corso
dei quali è intervenuta anche l’Assessore provinciale alle
Politiche scolastiche,
Paola Rita Stella, in
350 parteciperanno
a gennaio a un
workshop ad Harvard (Boston) mentre a marzo 350
quando tira le molotov, si arrabbia o si
droga. In questo momento se non si aiutano i giovani non si aiuta l'Italia, bisogna
Zingaretti: “Per tre
giorni questi ragazzi
hanno lavorato solo in
inglese, un punto di
orgoglio per una generazione della quale spesso
si parla solo in negativo.
In questo momento se
non si aiutano i giovani
non si aiuta l'Italia, bisogna capirlo in fretta”
hanno lavorato solo in inglese, un punto
di orgoglio per una generazione della
quale spesso si parla solo in negativo,
Zingaretti: “Circa
1.000 tra ragazze e
ragazzi hanno discusso
dei grandi problemi del
mondo, come costruire
la pace, la solidarietà e
la non violenza”
capirlo in fretta. Crediamo nel valore
insostituibile della scuola pubblica italiana, perchè in un momento difficile la
scuola, la ricerca e l’Università possono
essere i motori dello sviluppo".
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MUNICIPIO XII
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Luneur: le giostre restano spente. Ancora rinvii
Dopo l’inaugurazione simbolica dell’8 dicembre ecco
l’annuncio di una riapertura ad aprile. Quanto c’è di vero?
EUR – L’8 dicembre doveva essere una è ancora stata trovata una soluzione.
data nevralgica per il Luneur: era stata, Prima c’era la Formula Uno di mezzo, ora
infatti, annunciata la possibilità della sua non esiste più questa scusante. Bisogna
riapertura, che puntualmente non è avve- capire quali sono le intenzioni sul Luneur
nuta. Oramai ci siamo abituati, dopo anni e iniziare a ripristinare un’area oramai in
di tira e molla, proteste e rassicurazioni, stato di abbandono da anni”. E se
promesse non mantenute e proclami Pasquale Calzetta, Presidente del
disattesi. Così , in quella occasione, c’è Municipio XII, ha rassicurato dicendo che
stato un “taglio del nastro” da parte di ex dalle informazioni ricevute “le procedure
giostrai, cittadini e alcuni esponenti poli- per il rilancio del parco stanno andando
tici fra cui Giuseppe Contenta, avanti” e che “Eur Spa sta lavorando in
Capogruppo del Pd al Municipio XII, che questa direzione e auspichiamo che la data
comunicata possa essere
ha affermato: “Nel giorrispettata”,
ovvero
no in cui abbiamo
Calzetta: “Le procequella del 21 aprile,
fatto la finta inaugudure per il rilancio del
Saverio Pedrazzini,
razione doveva essere
parco stanno andando
Coordinatore degli ex
aperta una parte del
avanti”. Pedrazzini:
operatori del Luneur,
parco, ribattezzata
“Quella della riapertura rimane
scettico.
Family Park, un’area
mi sembra la nuova
“Quella della riaperdel Luneur che doveburla del 2012”
tura mi sembra la
va essere riqualificata
nuova burla del 2012 –
e dedicata ai bambini
dai 0 ai 12 anni. Nulla di tutto ciò è avve- ha affermato – Non possono dare certezze
nuto. Il prossimo passo che faremo è por- sulla riapertura del parco quando ancora
tare le 2000 firme raccolte al Campidoglio sussistono delle contraddizioni sostanziali.
e successivamente organizzare una manife- Il tribunale civile, per esempio, ha sentenstazione. Per gli ex lavoratori del parco ziato che noi ex operatori siamo attualgiochi che hanno perso le loro attività non mente degli occupanti abusivi, mentre il
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tribunale amministrativo ha detto che
dobbiamo essere tutelati, come è scritto
nel bando di gara vinto da Cinecittà”.
Pedrazzini ha richiamato l’attenzione, in
luzione. Auspico la riapertura del parco
nei prossimi mesi sia per le famiglie di ex
lavoratori che con la chiusura dello stesso
hanno perso la loro attività, sia per la resti-
un momento di crisi come questo, anche tuzione di uno spazio importante per il
sull’assurdità della situazione da un punto quartiere e per l’intera città ai suoi cittadidi vista economico, in quanto “lo Stato sta ni”. Ora rimane da vedere se effettivamenperdendo soldi tenendo il parco chiuso” e te ci si muoverà in tal senso o se saranno
di nuovo promesse date
ha aggiunto che “Walter
in pasto al vento, per
Veltroni, incontrato di
Contenta:
poi cadere nel dimentirecente al centro anzia“Porteremo le 2000
catoio. Intanto, come
ni di Trigoria, si è
firme raccolte in
impegnato davanti a Campidoglio e poi orga- sempre lo ricordiamo,
me,
a
Giuseppe nizzeremo una manife- decine di famiglie sono
ancora senza lavoro.
Contenta e Andrea
stazione”. Alleori:
Santoro a ritirare fuori
“Dopo tante battaglie Persone che hanno
le interrogazioni che sembra che finalmente lavorato per più di 50
sono state fatte alla
si veda la luce e ci sia anni in una struttura
Camera e al Senato”.
una possibilità di riso- storica e pregevole
come il Luneur sono a
Tutti sperano in una
luzione”
casa, private delle loro
riapertura del parco,
attività e della loro vita
come Gino Alleori,
Consigliere Pdl al Municipio XII che ha da un giorno all’altro. Sarebbe il caso,
affermato, in riferimento alla stimata data dopo più di tre anni di poca chiarezza, di
di riapertura del Luneur, come “dopo dare finalmente delle risposte serie, certe
tante battaglie sembra che finalmente si e, una volta per tutte, definitive.
Serena Savelli
veda la luce e ci sia una possibilità di riso-
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CULTURA
1 4
MUSICA
a cura di Simone Brengola
BUGO – NUOVI RIMEDI PER LA MIOPIA
Sono passati tre anni e tanta acqua sotto i ponti. Contatti aveva consacrato Bugo sull’altare dei migliori cantautori italiani insieme a quella schiera di giovani De Andrè con la chitarra elettrica ed i synth. Dopo tanta gavetta nei clubbetti live e dopo essere stato simbolo di un rock italiano underground sempre più in espansione, Bugo affrontava l’inizio degli
anni ’10 non più come promessa ma come artista consolidato e mainstream. L’idillio però è durato poco e, dopo l’annuncio su Facebook dell’uscita del nuovo album, è definitivamente finito quando “I miei occhi vedono” è stato lanciato come primo singolo. La canzone che, nelle idee dell’artista, doveva essere il trampolino di lancio dell’album risultava
‘vuota’, povera di quell’ironia ed autocritica tipica del cantante. Le musiche poi sempre studiate, volutamente semplici, a volte al limite del banale, ma con un’idea chiara di base,
ora sembrano essere lasciate a se stesse o peggio ancora ricalcate da vecchie composizioni. In alcune canzoni ricorda addirittura cantanti da stadio nostrani come Ligabue o
Vasco e quindi quanto di più lontano da lui si possa immaginare. Delle sue filastrocche elettroniche è rimasto ben poco, salvo qualcosa in “Il sangue mi fa vento” e “Lamentazione
n322” che però strizzano l’occhio, con le dovute proporzioni, alle ultime produzioni dei Radiohead piuttosto che a quello a cui siamo abituati.
Delle dieci tracce contenute in questo “Nuovi rimedi per la miopia” non sembra essercene nessuna che spicchi sulle altre, il che comporta un ascolto piatto del disco. Forse
in questi 3 anni di sperimentazioni, in cui si è dedicato molto alle arti visive, Bugo ha tralasciato ciò che gli riesce meglio, ovvero la musica. Non si spiegherebbe altrimenti
un’involuzione simile in un artista che, per quanto dimostrato negli anni, è di sicuro talento.
Per concludere quindi Bugo avrà anche trovato dei nuovi rimedi per vedere chiaramente le cose, noi invece preferiamo rimanere miopi e far finta di non aver visto bene in
attesa del suo prossimo disco che, speriamo, ce lo restituirà geniale come sempre.
THE DRUMS - PORTAMENTO
Sono passati solo due anni ed i quattro - anzi ora cinque - ragazzi di Brooklyn tornano subito a far parlare di loro con questo secondo album. In effetti siamo fortunati che si siano
sbrigati a produrre una seconda uscita. Quel disco omonimo che li aveva lanciati, malgrado molti lati positivi, che andavano dalle melodie accattivanti allo stile grafico e artistico
dei singoli elementi era, alla lunga, troppo ‘semplice’ e ripetitivo e di conseguenza a forte rischio di far ricredere i fan sull’effettiva qualità della band. Ecco che i dubbi svaniscono grazie a “Portamento”, il secondo lavoro del gruppo che, come accennato, ha subìto una variazione rispetto all’esordio inserendo in pianta stabile i synth e cambiando chitarrista. Il suono che ne esce è più maturo e complesso. In sostanza c’è più qualità. Anche i testi sono migliorati: certo non sono delle poesie, ma rispetto a “Oh, mama I wanna
go surfing” hanno fatto un bel salto in avanti. Al solito i rimandi ai New Order ed alla scena wave sbucano da ogni nota, specialmente in canzoni come “I need the doctor”, ma
questa è già dal primo lavoro una loro prerogativa e almeno, rispetto ad altri, loro lo fanno bene. “Money” è stato il singolo di lancio ed è il brano più pop del disco. “Searching
for Heaven” è intriso di spiritualità oltre che nel titolo anche nella musica con gli archi che si sommano ai synth creando atmosfere originali fino ad ora mai provate dalla band.
Più cupa e minimale è “Days” che si ritaglia un posto di diritto sul podio delle migliori canzoni dell’album insieme a “Hard to love” che quasi costringe a ballare.
Il resto dei brani come “In the cold”, “Please don’t leave” e “Blue stripes” sono in linea con la precedente produzione anche se nel complesso non sfigurano.
Sono maturati molto quindi i Drums e ci hanno fatto capire che oltre ai tormentoni estivi sono capaci di fare anche buona musica. In questo disco inoltre si notano spunti molto
interessanti anche se ancora grezzi. Se la crescita continuerà su questa strada di certo sembrerà sempre meno un’eresia definirli i nuovi Joy Division.
CINEMA
PROFESSIONE: REPORTER
Multisala Madison
DI MICHELANGELO ANTONIONI
a cura di Simone Dell’Unto
(FRA/ITA/USA/SPA, 1975)
SCENEGGIATURA: MICHELANGELO ANTONIONI, MARK PEPLOE, ENRICO SANNIA
INTERPRETI: JACK NICHOLSON, MARIA SCHNEIDER, STEVEN BERKOFF, JENNY RUNACRE, IAN HENDRY, AMBROISE BIA
Michelangelo Antonioni scopre l’Africa. Le orme lasciate dai precedenti passaggi di Moravia e Pasolini marcano il passo di un continente inteso come luogo
dell’identità perduta. Le sconfinate lande desertiche del Sahara offrono a David Locke (Jack Nicholson) la possibilità di vivere una seconda vita: stanco di un’esistenza incapace di appagarlo, approfitta della somiglianza con il signor Robertson, trovato morto nello stesso albergo, per ideare uno scambio di persona.
John Locke inscena la sua morte e prova a vivere come il (fu) Robertson. Seguendo gli appuntamenti fissati in agenda dal suo precedente “io”, si troverà
catapultato in una realtà fuori dall’ordinario, sospesa tra un passato che lo rincorre ed un futuro sfuggente.
J. EDGAR
DI CLINT EASTWOOD
(USA 2012)
SCENEGGIATURA: DUSTIN LANCE BLACK
INTERPRETI: : LEONARDO DICAPRIO, ARMIE HAMMER,
NAOMI WATTS, ED WESTWICK, JOSH LUCAS, JEFFREY DONOVAN
Retrospettiva sull’uomo che ha guidato (e rinnovato) l’FBI dal 1924 al 1972. Attraverso la figura di J. Edgar
Hoover, Clint Eastwood rilegge la storia americana. Comunisti, gangster e afroamericani: nella passerella
tracciata da cinquanta anni di storia americana, sfilano, attraverso i nemici del capo del dipartimento investigativo, le dichiarate minacce alla stabilità dello Stato. Leonardo DiCaprio indossa i foschi panni del funzionario statale che ha tenuto tra le mani i segreti più reconditi e indicibili dei presidenti che hanno guidato le sorti del blocco occidentale. Dal balcone del suo ufficio osserva i passi di un Paese in continuo movimento, imprimendo con longa manus quelle svolte che verranno impresse sulle pagine dei libri di storia.
Galileo del Bureau, adotta per primo il metodo scientifico in un mondo prima governato dalla semplice intuizione e dalla casualità, ergendosi a progenitore delle iperperizie da C.S.I.. Eastwood mette in scena anche
l’Hoover privato: dietro il potere e l’ambizione di un uomo solo si muovono i movimenti di un animo turbato dalla pressante figura materna e dall’inquieta passione nei confronti del suo assistente Clyde Tolson
(Armie Hammer). L’America nascosta, quella delle intercettazioni e dei faldoni chiusi in scaffali introvabili,
chiede la nostra attenzione per 137 minuti, starla a sentire non dovrebbe essere un reato federale.
IMMATURI – IL
VIAGGIO
DI
PAOLO GENOVESE (USA
2012)
SCENEGGIATURA: PAOLO GENOVESE
INTERPRETI: RAOUL BOVA, RICKY MEMPHIS, BARBORA
BOBULOVA, AMBRA ANGIOLINI, LUCA BIZZARRI, PAOLO
KESSISSOGLU, LUISA RANIERI, ANITA CAPRIOLI
Paolo Genovese aggiunge un capitolo al libro degli Immaturi. Dopo essersi ripresi la
maturità, gli otto amici si riprendono anche la conseguente vacanza. Il viaggio alla
volta dell’isola greca di Paros diventa allora viaggio nel tempo, nel tentativo di riprovare a respirare per una sola settimana la brezza della spensierata gioventù. No,
non rivedrete Ricky Memphis rivestire i panni dell’ispettore Mauro Belli, Ambra
Angiolini muoversi sinuosa sulle note di “T’Appartengo” o Luca Bizzarri e Paolo
Kessisoglu cantare le gesta di Mimmo Amerelli; vedrete invece il solito, consolidato
esempio di commedia all’italiana, fatto di equivoci, imbarazzi, chiari di luna e riflessioni esistenziali. Paolo Genovese confeziona un prodotto semplice ed essenziale,
capace di intrattenere per 100 minuti un pubblico affamato di divertimento. La spensierata Italia dello spread che non vuole scendere è il target ideale della nuova commedia tricolore, un formato inversamente proporzionale ad un periodo piuttosto
complicato.
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CULTURA
web.com
1 5
a cura di Marco Casciani
I VZ69 DAL BANCO DEL PUB
Stanotte non ti va proprio di tornare a casa. Dopo tutto il lavoro, lo
sbattimento, le rotture di coglioni,
il traffico, non vuoi che la serata
finisca così presto. E allora ti trascini verso qualche meta, così:
senza pensarci troppo. Metti il
“pilota automatico” maledicendo la tua città che ti sta così sul
cazzo. Rientri a pieno titolo in quella dimensione
di infelici/annoiati che
fa di questa caratteristica quasi un vanto: in
pratica ti compiaci di sembrare acuto, ma in fondo lo sai
che sei come tutti gli altri. Ti senti in
diritto di farti una bella birra senza
parlare, parlare, parlare, parlare e
parlare e, improvvisamente, ti accorgi
che in quella bettola dove sei incappato mentre ti perdevi nei tuoi pensieri, cinque persone suonano i loro
strumenti. “Non c’ha mai suonato
P ER
nessuno qui…” pensi. Probabilmente queste
cinque persone la pensano grossomodo
come te sulla “altezzosa” noia di vivere e
vedono nella loro musica
una valvola di sfogo per loro
stessi e, nel migliore dei casi,
anche per qualcun altro. Il locale è
buio, volutamente buio, forse per
nascondere qualche macchia, qualche peccato. Improvvisamente pensi:
“Questo qui canta come Tom Waits…
beh però c’è anche un po’ di
Capossela. No, no, aspetta! Frank
Zappa è alla base anche se tutti insieme mi ricordano troppo Ian Dury and
The Blockheads… com’era quel pezzo?
Ah si! Sex And Drugs And Rock’n’roll!”. Li
vedi che suonano, i testi in italiano non
sono male, la voce ti piace da matti: è
accattivante nella sua “forzatura”. Poi c’è il
trombone, c’è una chitarra troppo blues e
una batteria bella precisa. Non sai quanto
tempo se ne va, ma alla fine abbassi lo
RUMORI DI FONDO
sguardo sul tuo boccale e ti accorgi di aver
finito la tua pinta, rialzi gli occhi e la band
è scomparsa, ma tu sei contento e hai finalmente voglia di tornare a casa.
I VZ69 vengono da Tivoli, quelle due lettere
sono un omaggio a Frank Zappa partito da
una storpiatura di un vicolo di Tivoli chiamato Vicolo Zappi. Hanno da poco sfornato un EP con 5 pezzi dal titolo “Un
viaggio nel tempo”. Sono formati
da Daniele Santolamazza al
basso, Fabio Moreschini alla chitarra solista, Roberto Conti alla chitarra ritmica, Francesco Carlucci
alla batteria, Fabrizio Bianchi al
piano e Virginio Cola, conosciuto
anche come “Mr. Ciro” alla voce e
al trombone. Nascono nel 2001 e
da quel momento, dopo il solito
assestamento di routine, partecipano a festival importanti tra cui il
Fringe Festival a Edimburgo, esperienza
dalla quale hanno saputo carpire lo spirito
principale. Ecco infatti cosa scrivono sul loro
sito ufficiale (www.vz69.it): “Sono gli episodi come quelli in terra di Scozia, dove i
ragazzi di sedici anni ballano con le nonnette di ottanta o trovarsi a dialogare, scherzare e condividere emozioni con artisti del
calibro di TM Stevens, che danno ai VZ69
gli stimoli e la carica per sfidarsi ogni giorno continuando a crescere sia come uomini
che come artisti”. Se volete vederli dal vivo
visitate il loro sito per rimanere aggiornati
sulle date dei loro concerti. See ya!
ESPRIMERE UN COMMENTO O SEGNALARE UNA BAND O UN ARTISTA , INVIA UN ' E - MAIL A MARCO . CASCIANI @ URLOWEB . COM
a cura di Stefano Cangiano
a cura di Ilaria Campodonico
MASCHERE
"LO SPAZIO" DEL TEATRO
Se fosse un bambino avrebbe iniziato da poco ad avere una postura e un andamento più sicuri, a pronunciare qualche frase di senso compiuto e ad essere più autonomo. Ma il Teatro "Lo spazio" a poco più di tre
anni dalla sua nascita dimostra di avere già doti inaspettate e di avere ben chiari i suoi obiettivi e, quanto
ad autonomia, c'è quella garantita dalla pluralità delle manifestazioni artistiche che ospita e delle voci a cui
dà modo di esprimersi. La programmazione riflette in pieno questo spirito, al nucleo fondamentale della stagione teatrale, in cui si avvicendano monologhi e opere corali, spettacoli di successo e prime nazionali, classici del teatro contemporaneo e drammaturgie fresche di autori giovani, tra Pinter, Pasolini, Benni, De Andrè
e Pirandello. Lo spazio resta sempre aperto per manifestazioni musicali e come sala prove. Uno spazio
poliedrico e dalla natura multiforme, come dimostrano gli spettacoli in programmazione a cavallo tra la fine
di gennaio e l'inizio di febbraio. Il primo è "Party time", di Harold Pinter, in scena il 21 e 22 gennaio. Gaetano
Ievolella mette in scena uno spettacolo che esemplifica, in maniera tanto brutale quanto canzonatoria, i tic
e le schizofrenie della borghesia. Non quella di un determinato periodo storico ma qualsiasi borghesia, catturata in uno dei suoi momenti mondani, un party appunto, in cui contraddizioni e manie vengono fuori con
un surplus di verità. Al party, che gli ospiti portano avanti tra chiacchiere ad alto tasso di superficialità, fa
da contrappeso lo scenario da guerriglia che rimane sullo sfondo e che viene narrato successivamente da
un personaggio. Quello che rimane è il sapore amaro di un gruppo di persone disincantate e anestetizzate, vagamente razziste e attraversate da un buonismo che stride ancora di più con il disinteresse nei confronti della realtà. Dire che è attuale è poco. Da una commedia amara a una demenziale, come annunciato
già dal titolo, "Romanzo demenziale". Una banda di criminali, un sequestro, un omicidio, una nuova fortuna
e ambizioni che sembrano realizzarsi, come nei migliori polizieschi un commissario che tallona i malviventi
e una femme fatale che li accompagna e accompagna il loro exploit e il loro declino in una "Roma, fine anni
settanta, inizio ottanta verso i novanta". Risate aperte con questo spettacolo firmato da Patrizio Sisti e
Francesco Arienzo, con la regia di Arienzo e interpretato dai due autori e Michele Botrugno, Valerio Camelin,
Massimo Gentileschi, Giovanni Lacetera, Marco Passarani e Veronica Pinelli, sul palco dal 24 al 29 gennaio.
Da non perdere anche i due spettacoli successivi, dal 2 al 5 febbraio il monologo "Dedicato a... Carmelo
Bene", riflessione ed esplorazione del suo genio e dell'arte del grande attore, scritto e interpretato da
Marina Polla De Luca e "Rock 'n' Roll Bar" della compagnia I Beatles a Roma, spettacolo che unisce teatro e musica, esibizioni canore e parti recitate garantendo un'immersione totale nella storia e nella vita dei
Fab Four che hanno cambiato la storia della musica.
Una stagione ricca, intensa e in cui confluiscono espressioni artistiche tra le più diverse, che allargano a
dismisura, rendendolo ancora più unico, "Lo spazio" del teatro.
Party time, 21 e 22 gennaio
Romanzo demenziale, dal 24 al 29 gennaio
Dedicato a... Carmelo Bene, dal 2 al 5 febbraio
Rock 'n' Roll Bar, dal 7 al 12 febbraio
Teatro Lo Spazio
Via Locri 42/44 (San Giovanni) - www.teatrolospazio.it
Tel: 06 77076486, 06 77204149
TRA LE RIGHE
BACI SCAGLIATI
ALTROVE
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Il critico letterario Antonio D’Orrico ha definito
“Profezia” - il primo racconto - “la cosa più
bella della letteratura italiana da molte stagioni
a questa parte e, faccio una predizione anche
io, per molte, molte stagioni a venire”. “Baci
Scagliati Altrove” su copertina bianca è stato
amore a prima vista. Un titolo ad effetto per una
raccolta di quattordici storie. Per cominciare,
Rick Moody: “E se costui è un eroe, allora gli
eroi sono a bizzeffe, e il mondo ne è pieno,
come lo è di cani randagi, gomme lisce e chiavi smarrite”; nelle ultime pagine, un EXTRA di
David Foster Wallace: “LOVE”, un regalo a sorpresa ma per niente accidentale. Ancora una
volta Veronesi esplora e ordina quelle che
Foucault avrebbe chiamato “eterotipie”, quelle
superfici, quelle fenditure mai sufficientemente
calcolate dove avvengono le relazioni e si compiono i nostri sentimenti alla ricerca di punti
d’appoggio: la scrittura, un accendino a gas, le
parole di un padre. Si tratta di un mondo intimo, pieno zeppo di simboli e di oggetti, nel
quale l’innocenza è dimenticata, tanto il destino
si compie comunque tra improbabili felicità e
storiche rivalità, vita, morte, rivelazioni, coraggio ed esitazione, pentimenti e ricordi: le parole di Veronesi così centrate sono assalti frontali, pugni allo stomaco nascosti dietro sorrisi di
quiete apparente.
I TORINESI
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Torino non è una città come un’altra e così tutti
quelli che ci nascono o scelgono di diventare
torinesi. Zino Zini si riferiva a loro parlando di
“conservatorismo signorile e officioso”, di “simmetrica e regolamentare divisa”; Gustave
Flaubert pensava “Torino? Noiosa come
Bordeaux”; Emilio Salgari la chiamava
“Grissinopoli”. Ma Guido Gozzano scriveva “Un
po’ vecchiotta, provinciale, fresca / tuttavia in un
tal garbo parigino”. Osvaldo Guerrieri, firma
teatrale per La Stampa, ha scelto di allestire
oggi una gigantesca biografia: 31 ritratti, scritture dal passato più prossimo. Faccia a faccia
con i miti degli ultimi 150 anni: da Camillo Benso
di Cavour, il fuoriclasse che si nutriva di idee
liberali, e Alessandro Antonelli, l’iperbolico innamorato delle cose super, così ossessionato dall’altezza da immaginare e costruire la Mole; fino
a Giulio Einaudi, colui che è riuscito a dar forma
al mercato dei libri e Gianni Agnelli, l’ultimo vero
grande re d’Italia. Dentro c’è tutta la nostra storia: la nascita della Fiat e del cinema; Francesco
Cirio, l’inventore di “conservare (in scatola)
quel che natura crea”; la signora Lenci con la
bambola più famosa tra le bambine di tutto il
mondo; Piero Gobetti, Primo Levi, Mario Soldati.
Storie di sognatori, uomini appassionati e fantasiosi, fissati e curiosi, coraggiosi e profetici,
inarrestabili.
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1 6
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web.com
MUNICIPIO XV
1 7
Pup Fermi: i cittadini difendono i platani
Cittadini scendono in strada e si incatenano bloccando
l’espianto dei 28 platani e chiedendo l’intervento del Sindaco
MARCONI - Da sempre il progetto del par- cipale e al consiglio comunale, grazie ad una
cheggio di via Enrico Fermi ha destato mol- autorizzazione ottenuta al Municipio XV, lo
tissimi dubbi e perplessità sia tra i cittadini scorso 16 gennaio ha tentato di far partire le
operazioni preliminari
che tra le forze politidi espianto dei 28 plache, che in maniera
Cdq Marconi: “Il
bipartisan hanno favo- loro piano è quello di ini- tani presenti a via
rito l’approvazione
ziare con l'espianto di 28 Enrico Fermi. Operadella mozione in conplatani senza dapprima zioni che sono state
siglio municipale conaver verificato se l'opera però bloccate da un
numeroso gruppo di
traria al Pup di via
è realizzabile”
cittadini e comitati di
Fermi e favorevole ad
una moratoria generale, mentre l’assemblea quartiere che si sono mostrati davvero proncapitolina impegnava il Sindaco e la Giunta ti a tutto pur di impedire la realizzazione del
a recepire la mozione approvata anche al parcheggio, che metterebbe, secondo loro,
Municipio, tranne che per la richiesta della seriamente a rischio la stabilità dei palazzi
stessa moratoria di 24 mesi per tutti i Pup limitrofi a causa della presenza di una falda
della Capitale. Anche la visita del Sindaco acquifera, incatenandosi ai platani per evitanell’area del cantiere aveva fatto ben sperare i re che partissero le operazioni di potatura e di
comitati contrari all’intervento, specialmente espianto, necessarie per realizzare i sondaggi
perché era emersa chiaramente la volontà del idrogeologici nell’area. “Il loro piano è quelprimo cittadino di attendere l’esito dei son- lo di iniziare con l'espianto di 28 platani
daggi idrogeologici prima di concedere il senza dapprima aver verificato se l'opera è
permesso definitivo di costruire. Ma a metà realizzabile, ma la nostra è un’area a rischio
gennaio ecco un nuovo colpo di scena della idrogeologico, e la Cam Srl suppone che avrà
Cam Srl, società commissionaria del par- mano libera se riuscirà a sbarazzarsi dell'albecheggio di via Enrico Fermi, che nonostante rata di via Fermi, perchè una volta aperto il
le due mozioni approvate al consiglio muni- cantiere, le autorizzazioni verranno da sé”,
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dichiarano preoccupati dal Comitato di che la Procura sembra aver attenzionato la
quartiere Marconi, uno dei comitati che, vicenda dei Pup in questa città che riguarinsieme a molti cittadini muniti di fischiet- da oltre 250 costruzioni sotterranee: un
ti e trombette, si sono riversati in strada sin vero e proprio piano regolatore sotto l’adalle prime ore del giorno e hanno manife- sfalto. Il 16 gennaio c’è stato l’ennesimo
stato la loro contrarietà al progetto, bloc- tentativo di espiantare i platani di via Enricando l’accesso di
un camion nell’area del cantiere,
supportati anche
da alcuni consiglieri comunali
come Federico
Rocca del Pdl,
Paolo Masini e
Athos De Luca
del Pd, e da alcuni esponenti dei
Verdi, di fatto
impedendo l’apertura del cantiere e rivendico Fermi – ha continuato Palma – senza
cando quanto stabilito in sede consiliare.
Grazie alla mediazione dei consiglieri che gli atti approvati dalla politica siano
comunali presenti alla manifestazione, nel stati presi nella minima considerazione.
corso del pomeriggio i comitati hanno otte- Con il passaggio di competenze dall’Assesnuto un incontro con Alessandro Vannini sore Aurigemma al Presidente dell’omoniScatoli, il nuovo delegato per i parcheggi, al ma commissione Vannini, tutto cambia.
quale gli stessi consiglieri hanno chiesto di Mi domando, tra gli interlocutori che
ancora non abbiamo
convocare urgentemente
incontrato, con chi
un tavolo tecnico con gli
Palma:
tutti gli uffici coinvolti,
“L’inutilità pubblica dover parlare per risolvein modo da poter conè talmente palese da re positivamente questa
vicenda che è anche una
frontare e verificare la
essere vergognosabattaglia di democrazia e
correttezza e la complemente ignorata”
di legalità”.
tezza dell’iter documentaNonostante le rassicurazioni, e ancora in attetivo dell’intervento.
Anche Marco Palma, Consigliere Pdl al sa di risposte e chiarimenti, i comitati proMunicipio XV, si schiera dalla parte dei cit- mettono di continuare a dare battaglia per
tadini, affermando riguardo il Pup che la scongiurare la realizzazione di un’opera che
sua “inutilità pubblica è talmente palese da rischia di creare più danni che vantaggi, e di
essere vergognosamente ignorata. Nono- cui il quartiere non ha bisogno, anche perché
stante le nostre note, sia dalla commissione nella zona, lo ricordiamo, sono presenti partrasparenza che da quelle dei comitati cheggi inutilizzati, come quello di via Blaserimpegnati in prima linea, non ci sono stati na e quello di via Tirone.
Michela Romoli
risultati evidenti allo stop dell’opera. Nean-
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MUNICIPIO XI
Hàgape, una Onlus per i diritti dei disabili
Un’importante realtà nel Municipio XI che mira a promuovere
l’inserimento nella società dei ragazzi diversamente abili
MUNICIPIO XI - Un’associazione che musica, pittura e ceramica ma anche corsi
dona sostegno ai ragazzi disabili e alle loro di nuoto e di danza volti a dare apporto
famiglie, una cooperativa con finalità di benefico sia alla sfera fisica che a quella
solidarietà sociale che nasce per essere un emotiva di tutti i ragazzi.
punto di riferimento e di aggregazione per “L’evoluzione dell’associazione – ci dice
Natale,
membro
della
tutti coloro che vivono problematiche di Antonio
questo genere, tutto questo è l’Onlus Commissione e uno dei fondatori di
Hàgape 2000. L’associazione nasce dodici Hàgape – è stata una sorpresa anche per
noi. Hàgape è una Onlus
anni fa e da allora opera nel
particolare poiché non si
territorio del Municipio
Natale: “Nel
occupa di ragazzi con una
XI coinvolgendo in attitempo abbiamo
vità ludiche e creative i
osservato i ragazzi disabilità in particolare
ragazzi che ad essa si rivolstessi prendere in ma ha a che fare con soggono e insieme alle loro
mano la situazione getti affetti da differenti
patologie. Proprio per
famiglie. Lo scopo è
aiutandoci e aiuquesto all’inizio il cammiquello di favorire la crescitandosi”
no non è stato facile. Nel
ta personale, l’inserimentempo però abbiamo osserto e la socializzazione tra
tutti i ragazzi che partecipano alla vita della vato i ragazzi stessi prendere in mano la
comunità. La Onlus si avvale dell’aiuto di situazione aiutandoci e aiutandosi nell’acprofessionisti retribuiti ma anche di volon- cettazione dell’altro e dimostrando di essetari e nel programma di ogni giorno sono re capaci di un elevato grado di socializzapreviste moltissime attività. Attualmente ai zione tra loro e nei confronti di tutte le percorsi proposti partecipano circa 50 ragazzi sone che sono entrate a far parte dell’assocon disabilità molto differenti tra loro. Le ciazione nel corso degli anni. Ora come ora
sedi operative dell’associazione sono tre, grandi soddisfazioni ci derivano dal fatto
tutte site all’interno del Municipio XI, che adesso siano proprio i ragazzi a farsi
nelle quali si svolgono laboratori di teatro, promotori di accoglienza nei confronti nei
nuovi arrivati. Le tensioni si sono
sciolte e ognuno nel tempo è arrivato a ricoprire un ruolo all’interno
dell’associazione: ad oggi chiunque
decida di partecipare viene accettato
con calore e spirito di gruppo.
Abbiamo osservato nei nostri ragazzi
enormi progressi in tal senso, l’importante è essere costanti”.
Molti sono i progetti messi in atto
da Hàgape. “Dopo di noi” è uno di
questi e ha visto l’istituzione di una
vera e propria casa famiglia. Il progetto prevede che trentadue ragazzi,
a gruppi di quattro, trascorrano
nella casa una settimana ogni due
mesi; durante il soggiorno gli ospiti
vengono coinvolti in tutte le attività
di gruppo interne ed esterne alla
struttura, dalla preparazione dei
pasti al fare la spesa, il tutto condito
da momenti di socializzazione e
attività. Altra punta di diamante
della Onlus è “Formazione borse di lavo- Hàgape dovranno compiere, allontananro” che prevede interventi di supporto e dosi dalle proprie famiglie d’origine in
sostegno nello svolgimento di tirocini forma protetta; i due progetti sono i pilavolti all’introduzione dei ragazzi disabili stri sui quali si sta puntando per poter
garantire ai ragazzi il diritto di ogni cittanel mondo del lavoro.
“Hàgape – ci dice Andrea Beccari (Sel), dino a realizzare i propri progetti di vita. In
Assessore alle Politiche dei Servizi Sociali e ultimo voglio sottolineare – ha concluso
Beccari – che negli ultimi
alle Politiche del Bilancio
anni c’è stata una candel Municipio XI – è una
Beccari: “Il legacellazione dei fondi
delle situazioni più innome con Hàgape
dedicati alle politiche
vative presenti all’interno
nasce dall’esigenza sociali; tutti i progetti
del Municipio ma anche
di ragionare su una di Hàgape sono finandi tutta la Capitale. Il
strategia
d’interven- ziati con queste risorse
legame con Hàgape nasce
to
in
favore
di tutti
e se anche il nuovo
dall’esigenza di ragionare
coloro
che
vivono
Governo non riterrà di
su una strategia d’interuna situazione di
voler effettuare una
vento in favore di tutti
disagio”
decisa inversione di
coloro che vivono una
marcia, rischiamo di
situazione di disagio. I progetti ‘Dopo di noi’ e ‘Formazione borse di desertificare tutto il lavoro fatto, cosa che
lavoro’ hanno una valenza strategica e pen- non ci auguriamo di certo”.
sano al futuro del cittadino con disabilità; Per tutte le informazioni il consiglio è di
mirano a favorire il percorso di autonomia visitare il sito internet www.hagape2000.it.
Anna Paola Tortora
che tutti i disabili che si rivolgono ad
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web.com
ROMA
Cartellonistica abusiva: 44 denunce
alla Procura della Repubblica
Denunciato anche un dirigente dell’Ufficio affissioni
ROMA - Il 29 dicembre sono stati resi noti Maggio. L’inchiesta ha presentato dei numegli sviluppi dell’inchiesta della Polizia ri che, per quanto siano inquietanti, non
Municipale avviata su richiesta del Sindaco sono nuovi a chi da tempo è attento alla
Gianni Alemanno il 17 novembre scorso. questione dell’abusivismo pubblicitario, o ai
Questa operazione nei suoi primi giorni di cittadini impegnati nelle proteste e nelle
attività aveva visto posti i sigilli all’ufficio denunce attraverso blog, come Cartellopoli.
Affissioni e Pubblicità e agli archivi di Aequa Il panorama pubblicitario della capitale
vedrebbe all’incirca 32
Roma, nonché il sequemila impianti censiti, a
stro di alcuni volumi di
In attesa dell’ifronte dei 40-50 mila
documenti utili all’istrutscrizione sul regiimpianti realmente instaltoria dell’inchiesta. Sono
stro degli indagati
state denunciate alla anche numerosi tito- lati. Inoltre le operazioni
Procura della Repubblica
lari di imprese pub- di rimozione iniziate nei
mesi scorsi non avrebbero
44 persone dal nucleo
blicitarie
assolutamente sanato quemobile della Polizia
Municipale del vice comandante Antonio di sto gap: con i soli 3700 impianti rimossi, la
Maggio, a cui sono state affidate le indagini. discrepanza tra i dati reali e quelli del censiL’inchiesta era partita dopo le recenti affer- mento rimane comunque alta.
mazioni di Gianni Alemanno, secondo cui Tra i denunciati alla Procura c’è anche il
“il problema dei cartelloni non è solo dirigente dell’Ufficio affissioni e pubblicità
rimuovere gli abusivismi ma eliminare alla di Roma Capitale. Questi sarebbe accusato
radice il problema, che è una vera e propria di aver omesso di emettere e notificare alle
mafia”. Ora spetterà ai giudici la decisione ditte pubblicitarie gli atti di decadenza delle
sull’iscrizione o meno dei 44 denunciati sul autorizzazioni. Questo procedimento era
registro degli indagati. Se questo non doves- infatti previsto per quegli operatori che fosse accadere, l’inchiesta non potrà proseguire sero risultati in possesso di tre o più
e con essa nemmeno il lavoro del nucleo impianti in situazione di illegalità. In attesa
mobile del vice comandante Antonio di dell’iscrizione sul registro degli indagati
anche numerosi titolari di imprese pubblicitarie. La loro accusa sarebbe quella di aver
indotto in errore i funzionari degli uffici
comunali per il periodo che va dal maggio
del 2009 al novembre del 2011. Queste
operazioni di depistaggio e falsificazione
sarebbero state utili ai denunciati per ottenere autorizzazioni non regolari all’installazione degli impianti. Questo è stato possibile attraverso la presentazione di “false
dichiarazioni sostitutive di atto notorio
attestanti la regolarità” degli impianti.
Leonardo Mancini
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L’editoriale
segue dalla prima
sono preoccupata. E sono preoccupati
tutti coloro i quali questo lavoro lo fanno
bene, e le centinaia di giovani che vorreb­
bero realizzare l’ambizione di scrivere e
che, se non ci sarà un’adeguata regola­
mentazione, rischiano di rimanerne fuori
senza le giuste conoscenze e/o condizioni
economiche. È giusto evolvere, e ci sono
molte cose che nel nostro paese andreb­
bero cambiate, modernizzate. Ma dare
colpi di mannaia senza una tutela per chi
da anni persegue un percorso professio­
nale concreto non mi pare giusto. Spero
davvero che non sarà così e che presto ci
siano dei segnali in tal senso.
E a chi è fautore di abolizioni tout court,
solo perché tutti devono poter esercita­
re la professione che vogliono, vorrei
dire che non si diventa medici, ingegneri,
avvocati e giornalisti senza aver sudato
sui libri, negli uffici, di fronte a un com­
puter. Bisogna lavorare, formarsi e
acquisire le competenze per poterlo
fare. Non è una questione di ordini pro­
fessionali, è buon senso, oltre che rispet­
to per chi si è dedicato a perseguire un
obiettivo. Fatelo anche voi, se volete. Io,
nel mentre, confido nell’avvento di un
utopistico rinnovamento che metta
finalmente d’accordo tutti.
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