Maggiore protezione energetica con le configurazioni di

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Maggiore protezione energetica con le configurazioni di
Maggiore protezione energetica con le configurazioni di UPS in
parallelo
Scegliere tra sistemi con bypass centralizzato e bypass distribuito
Janne Paananen
Application Engineer, Large Systems Group
Eaton Power Quality
Carlos De la Guardia
Product Applications Engineer, Three Phase UPS Products
Eaton Power Quality
Executive summary
Le organizzazioni come i grandi data center, banche e ospedali necessitano di un approvvigionamento
elettrico affidabile per salvaguardare i propri dati critici. Un sistema di UPS in parallelo conserva l'energia per
i carichi critici durante i cali di tensione, i blackout, la sovratensione, la sottotensione e le condizioni con
frequenza fuori tolleranza dell'energia erogata dalla rete elettrica.
Una configurazione di UPS in parallelo rappresenta una soluzione eccellente per rispondere alle necessità di
crescita di un'organizzazione prolungando allo stesso tempo il valore degli UPS in uso. Il presente white
paper analizza le principali differenze e i dubbi più comuni relativi ai sistemi con bypass centralizzato e
bypass distribuito, al fine di contribuire a determinare la soluzione più adatta alla propria organizzazione.
Sommario
La necessità di sistemi di UPS in parallelo ................................................................................................................. 2 In che modo le tecnologie in parallelo ottimizzano l'affidabilità dell'elettricità ......................................................... 2 Informazioni sui sistemi con bypass centralizzato e bypass distribuito ...................................................................... 3 Quali sono gli effetti sull'affidabilità, se ve ne sono? ...........................................................................................4 Funzionamento simultaneo di più switch statici in presenza di condizioni di guasto ..........................................5 Configurazione dello switch di bypass statico per il supporto del carico..................................................................... 6 Centralizzato o distribuito? Scegliere il sistema di UPS in parallelo ............................................................................ 8 Considerazioni conclusive ......................................................................................................................................... 9 Informazioni su Eaton................................................................................................................................................ 9 Informazioni sugli autori ........................................................................................................................................... 9 WP001/EMEA
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La necessità di sistemi di UPS in parallelo
Gli UPS (Uninterruptible Power Supply) erogano energia in modo continuato ai sistemi elettronici, al
fine di proteggere dati aziendali critici. Se un UPS deve passare offline per qualsiasi motivo, passa a un
percorso di bypass interno mentre i carichi critici sfruttano la rete elettrica fino a quando sarà possibile
riportare online l'UPS.
Il funzionamento in parallelo amplia la normale operatività di un UPS offrendo una maggiore capacità e/o
una capacità ridondante. Il sistema in parallelo conserva l'energia per i carichi critici durante i cali di
tensione, i blackout, la sovratensione, la sottotensione e le condizioni con frequenza fuori tolleranza
dell'energia erogata dalla rete elettrica. L'architettura di tale sistema di protezione energetica è stata
progettata per prevenire la perdita di preziose informazioni elettroniche, ridurre al minimo i tempi di fermo
delle apparecchiature e minimizzare l'impatto sulle apparecchiature di produzione dovuto a problemi
energetici imprevisti.
Le organizzazioni come grandi data center, ospedali e banche si stanno sempre più accorgendo che
l'utilizzo diretto dell'energia erogata dalla rete elettrica è rischioso, anche per brevi periodi di tempo.
Considerando che il costo dei tempi di fermo e il rischio di perdita di dati sono troppo elevati, le
organizzazioni stanno introducendo sistemi UPS ridondanti per garantire l'approvvigionamento di energia
elettrica anche qualora un singolo UPS cessi di funzionare.
In che modo le tecnologie in parallelo ottimizzano l'affidabilità dell'elettricità
In un sistema in parallelo, due o più UPS sono collegati elettricamente e meccanicamente per formare un
sistema unificato dotato di un unico output, al fine di fornire capacità extra o ridondanza. In una
configurazione ridondante N+1, è necessario almeno un modulo UPS supplementare rispetto a quanto
richiesto per sostenere il carico. All'interno di un sistema congiunto, ciascun UPS è sempre in grado di
prelevare il carico da un altro UPS ogni qualvolta sia necessario, senza influenzare i carichi protetti.
Una configurazione UPS ridondante è progettata per garantire che i carichi di lavoro critici rimangano protetti
anche se uno o più UPS all'interno della configurazione dovesse diventare indisponibile. Le configurazioni
ridondanti in parallelo, incluse le architetture N+1 e N+N, sono tra le varianti più comuni ed efficaci.
Figura 1: il sistema con bypass distribuito, in cui ciascun modulo UPS è dotato del proprio switch statico.
Nel sistema ridondante in parallelo, il guasto elettrico di qualsiasi modulo UPS (UPM) comporta solo
l'isolamento istantaneo del modulo interessato, senza arrestare l'intero sistema. Gli altri UPM continuano
infatti a sostenere il carico critico, con energia condizionata, ottimizzando così l'affidabilità richiesta per le
proprie attività.
Il vantaggio in termini di affidabilità è dato dalla ridondanza nell'energia protetta. Se il sistema opera come
previsto, è estremamente improbabile che l'utilizzatore debba ricorrere direttamente alla rete elettrica.
Qualsiasi guasto alle apparecchiature viene gestito grazie alla ridondanza del sistema e all'isolamento del
componente guasto, mentre il trasferimento al bypass viene utilizzato solo come ultima risorsa. In pratica,
l'energia di bypass derivante dalla rete elettrica viene utilizzata solo in presenza di fattori esterni agli UPS,
come in caso di sovraccarico, sovratemperatura o cortocircuito. La manutenzione di routine del sistema di
UPS non richiede il trasferimento al bypass.
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Informazioni sui sistemi con bypass centralizzato e bypass distribuito
I sistemi di UPS multimodulo si dividono principalmente in due tipologie: sistemi con bypass
centralizzato e sistemi con bypass distribuito.
In un sistema con bypass centralizzato, è presente un unico grande switch statico comune (definito anche
SBM, System Bypass Module) per l'intero sistema di UPS, il cui valore nominale è basato sulle
dimensioni finali note del sistema. Se il sistema di UPS necessita di un trasferimento al bypass, la
corrente di carico viene alimentata attraverso il modulo SBM.
Figura 2: il sistema di bypass parallelo centralizzato (definito anche SBM), con uno switch statico comune
per tutti i moduli UPS.
Nel sistema con bypass distribuito, ciascun modulo UPS presenta il proprio switch statico interno, il cui
valore nominale varia in base alle dimensioni degli UPS, come avviene in presenza di un unico UPS.
Ciascun UPS monitora il proprio output e se il sistema di UPS necessita di un trasferimento al bypass,
ciascuno switch statico in ciascun modulo si attiva in contemporanea, condividendo la corrente di carico.
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Figura 3: il sistema con bypass distribuito, in cui ciascun modulo UPS è dotato del proprio switch statico.
L'output del sistema viene in genere fornito dai moduli UPM (Uninterruptible Power Module) presenti in
ciascun UPS. Vengono collegati più UPM con i relativi output in parallelo (collegati insieme) al fine di
fornire un livello di carico superiore rispetto al valore nominale di un unico UPM, per la ridondanza, o di
entrambi. Gli UPM in parallelo erogano il carico di output con energia protetta fintanto che il carico non
supera il valore nominale combinato di tali UPM.
Il sistema energetico è ridondante fintanto che uno degli UPM può essere scollegato dal bus di output, con
gli UPM rimanenti in grado di continuare a erogare energia al carico senza superare i propri valori
nominali. Quando il carico viene erogato dagli UPM, il bus di output del sistema viene continuamente
monitorato per rilevare condizioni di sovratensione o sottotensione. Se viene rilevata una condizione con
valori fuori limite, gli UPS in parallelo trasferiscono il carico al bypass utilizzando gli switch statici degli
UPS.
Quali sono gli effetti sull'affidabilità, se ve ne sono?
Per descrivere l'affidabilità di un sistema, un componente chiave dei sistemi IT di qualsiasi organizzazione,
si utilizza comunemente il rapporto MTBF (Mean Time Between Failures, tempo medio fra i guasti).
L'affidabilità è un elemento spesso fonte di dubbi nei sistemi con bypass distribuito, dato che un numero
più elevato di componenti si traduce spesso in un rapporto MTBF inferiore, che influisce sull'affidabilità.
Tuttavia, limitarsi a tale valore non è una soluzione necessariamente applicabile all'interno di sistemi
complessi. Metodi più sofisticati, come la modellazione Markov, possono essere utilizzati per stimare
l'affidabilità mission-critical di un sistema tollerante ai guasti, come un sistema composto da UPS
ridondanti. Quando si considera la disponibilità di un sistema di UPS, hanno pari importanza anche il
rapporto MTTR (Mean Time To Repair, tempo medio di ripristino), le capacità di manutenzione in
contemporanea e altri elementi, anche se non vengono descritti all'interno di questo documento.
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Quando si effettua un confronto tra un bypass centralizzato e un bypass distribuito, è necessario
considerare due tipi di guasto; lo switch statico non apre il circuito e non può funzionare quando previsto,
oppure si è verificato un cortocircuito e lo switch mantiene la conduzione anche quando dovrebbe essere
spento. Analizziamo cosa accade in questi casi per ottenere un quadro effettivo della situazione.
• In un sistema con bypass centralizzato, se lo switch statico presenta un guasto causato da un circuito
aperto, l'unico switch statico in un sistema non si aziona quando richiesto, rendendo di fatto
indisponibile il bypass.
In un sistema ridondante con bypass distribuito, se uno degli switch statici smette di funzionare, gli
altri rimangono in funzione e possono sostenere il carico quando necessario. Pertanto, il sistema
offre un'affidabilità ottimizzata contro tale tipo di guasto, dato che il sistema non dipende dal
funzionamento di un unico switch statico.
Se il sistema è completamente carico e non ridondante, non vi è alcuna differenza con il sistema con
bypass centralizzato, ad eccezione di un conteggio dei componenti leggermente più elevato.
• L'insorgenza di un cortocircuito nello switch statico rappresenta un problema meno comune. In un
sistema tipico con uno switch statico cortocircuitato, la linea di bypass guasta collega l'output del
sistema alla rete elettrica in ingresso. Di conseguenza, gli inverter prima o poi dovranno essere
arrestati, richiedendo il bypass dell'intero sistema. Con il conteggio di componenti più elevato, ciò
rappresenta uno scenario probabile.
Tuttavia, se il sistema UPS è stato progettato correttamente e presenta una protezione di non ritorno
abbinata a un rilevamento affidabile degli switch statici cortocircuitati, il dispositivo di protezione di
non ritorno può essere aperto in presenza di tale guasto e gli inverter possono rimanere online per
sostenere il carico.
In un sistema con bypass distribuito ridondante, ciascun UPS può rilevare uno switch statico
cortocircuitato in modo indipendente e isolarlo, lasciando così una capacità di bypass sufficiente a
consentire al sistema di sostenere il carico, se necessario. Pertanto, l'effetto di un conteggio di
componenti più elevato ha in pratica un impatto minimo sull'affidabilità complessiva del sistema.
Funzionamento simultaneo di più switch statici in presenza di condizioni di guasto
Un altro dubbio comune riguarda l'eventuale impossibilità dei sistemi con bypass distribuito di eseguire la
commutazione simultanea degli switch statici in presenza di condizioni di guasto, rendendoli inutilizzabili.
Ciò ha perfino portato alcuni esperti a dubitare dell'utilizzo di sistemi con bypass distribuito per le loro
progettazioni di data center. Per comprendere la modalità di funzionamento del bypass distribuito durante
le situazioni di guasto, esaminiamo due casi: un normale trasferimento al bypass e un trasferimento di
emergenza al bypass.
• Un trasferimento normale (o pianificato) ha luogo quando l'utilizzatore comanda al sistema di UPS di
effettuare il bypass dal pannello frontale dell'UPS, mediante un segnale esterno o a causa di
determinati guasti, come il sovraccarico, il surriscaldamento o simili. Indipendentemente dal motivo, il
sistema ha rilevato la necessità di effettuare il trasferimento al bypass. In questo caso, uno dei moduli
decide di effettuare il trasferimento e attiva il proprio switch statico.
Allo stesso tempo, trasmette la richiesta di trasferimento per altre unità sulla linea di comunicazione.
Altre unità ricevono tale richiesta ed effettuano a loro volta il trasferimento. L'elaborazione dei dati da
inviare e ricevuti causa ritardi minori, al massimo di circa 2 millisecondi, nei tempi di attivazione degli
switch statici.
Tale ritardo è irrisorio, dato che durante il normale trasferimento al bypass gli inverter sono
comunque in grado di sostenere il carico. I livelli di corrente nell'output di sistema si attestano su livelli
moderati, senza mettere a rischio i dispositivi di alimentazione presenti negli switch statici.
• Il trasferimento di emergenza a scopo di bypass (ETB) si verifica quando gli inverter non sono in
grado di mantenere la tensione di output del sistema entro limiti normali. Gran parte delle situazioni
critiche si verifica in presenza di un cortocircuito nel lato di output del sistema di UPS. In questo caso,
gli inverter alimentano quanta più corrente possibile al guasto per mantenere la tensione di output,
raggiungendo ipoteticamente il proprio limite di corrente utilizzata per proteggere i componenti
energetici.
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Se i dispositivi di protezione a valle tra l'UPS e il guasto non sono sufficientemente piccoli e/o
veloci, la tensione di output del sistema di UPS calerà bruscamente e risulterà fuori limite.
Pertanto, si verifica immediatamente un trasferimento ETB, che comporta un livello elevato di
corrente di guasto attraverso il bypass per azzerare il guasto. In tale situazione, è molto
importante che tutti gli switch statici si attivino contemporaneamente e condividano la corrente.
In un sistema con bypass distribuito, ciascun UPS monitora indipendentemente il proprio output
(corrispondente all'output di sistema) ed effettua il trasferimento al bypass se fuori limite. Ciascuna
unità rileverà indipendentemente il guasto nell'output.
Il rilevamento della tensione di output corretta è rapido e la necessità di un trasferimento ETB
viene rilevata approssimativamente nello stesso momento in tutte le unità. Le unità attiveranno i
propri switch statici indipendentemente, senza i ritardi di qualsiasi linea di comunicazione. I
possibili ritardi tra le unità sono il risultato dell'esecuzione di loop di programma per il rilevamento
della tensione di output e rappresentano frazioni di un millisecondo. Pertanto, consentono il
trasferimento simultaneo per condividere correttamente la corrente di guasto tra switch statici.
È importante comprendere in che modo un sistema UPS opera in base a varie condizioni di guasto. Come
è possibile capire da quanto riportato sopra, entrambe le configurazioni di bypass sono altrettanto affidabili
quando vengono presi in considerazione scenari di guasto diversi, all'interno e all'esterno di un sistema di
UPS, per la progettazione dei prodotti. Un sistema di UPS provvisto di dispositivi adeguati per il
rilevamento dei guasti e la protezione di non ritorno è in grado di azionare contemporaneamente più
switch statici e di isolare uno switch statico guasto consentendo il corretto funzionamento degli inverter.
Negli UPS e SBM Eaton, la protezione di non ritorno è integrata come standard ed entrambi sfruttano gli
stessi metodi di rilevamento dei guasti per ottenere l'affidabilità mission-critical più elevata possibile.
Configurazione dello switch di bypass statico per il supporto del carico
La principale differenza tra i sistemi con bypass centralizzato e bypass distribuito risiede nella
configurazione dello switch di bypass statico per il sistema di UPS.
•
•
Nel sistema con bypass centralizzato (o nel modulo SBM), lo switch di bypass statico è in grado di
sostenere l'intero carico del sistema di UPS, momentaneamente o continuativamente.
Nel sistema con bypass distribuito, ciascuna unità UPS presenta un proprio switch di bypass
adeguato all'UPS, da connettere in parallelo.
Tale diversità di configurazione avrà effetto sulla configurazione dei quadri di distribuzione di input e
output:
•
•
Con il sistema con bypass centralizzato, sussiste la necessità di un interruttore generale
aggiuntivo per l'intero sistema sul quadro di distribuzione di input e di uno switch generale
aggiuntivo per l'intero sistema sul quadro di distribuzione di output, al fine di alimentare e isolare lo
switch statico. Inoltre, è richiesta la presenza di più interruttori adatti agli UPS sul quadro di
distribuzione di input e di switch sul quadro di distribuzione di output per alimentare e isolare i
moduli UPS. Per ulteriori informazioni, vedere la Figura 2 in alto.
Con il sistema con bypass distribuito è inoltre richiesta la presenza di più interruttori adatti agli
UPS sul quadro di distribuzione di input e di switch sul quadro di distribuzione di output per
alimentare e isolare gli UPS con switch statici in parallelo.
Dato che lo switch di bypass per la manutenzione (MBS) deve essere dimensionato per l'alimentazione
dell'intero sistema, non vi è alcuna differenza in fatto di progettazione del sistema in questo ambito. L'MBS
farà parte del quadro di distribuzione di input e di output.
Gli interruttori per le unità UPS nei quadri di distribuzione di input e output saranno gli stessi in entrambe le
configurazioni, qualora corrispondano i valori nominali UPS o Input Output Module (IOM)-UPS. In questo
caso, per UPS si intende l'unità UPS utilizzata per il sistema con bypass distribuito, incluso uno switch
statico, mentre per IOM-UPS si intende l'unità UPS utilizzata per un sistema di bypass centralizzato senza
uno switch statico.
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Generalmente, un sistema con un unico UPS o con bypass distribuito presenta alimentatori separati per il
raddrizzatore e lo switch statico dell'UPS (per ulteriori informazioni, vedere la Figura 3). In un sistema con
bypass distribuito ridondante, è comunque possibile utilizzare un alimentatore comune per il rettificatore e
lo switch statico, senza compromettere l'affidabilità del sistema e risparmiando sui costi di installazione.
Tabella 1 Differenze nella configurazione dei quadri di distribuzione di input e output.
Bypass centralizzato
Interruttori del quadro di
distribuzione di input
Switch di bypass di manutenzione
Switch statico
Unità UPS
Bypass distribuito
1 pz, valore nominale massimo
1 pz, valore nominale massimo
1 pz, valore nominale massimo
1-6 pz, valore nominale adatto agli UPS
1-5 pz, valore nominale adatto agli UPS-IOM 1-6 pz, valore nominale adatto agli UPS
Switch del quadro di distribuzione di output
Switch di bypass di manutenzione
1 (+1) pz, valore nominale massimo
1 (+1) pz, valore nominale massimo
Switch statico
1 pz, valore nominale massimo
Unità UPS
1-5 pz, valore nominale adatto agli UPS-IOM 1-6 pz, valore nominale adatto agli UPS
Utilizzando un sistema con bypass distribuito, è necessario considerare che il cablaggio di ciascuna unità
UPS o sbarra collegato/a dal quadro di distribuzione di input al bypass statico UPS e dall'output UPS al
quadro di distribuzione di output deve presentare lunghezza e impedenze uguali. Ciò è necessario per
condividere lo stesso carico tra gli switch statici UPS, quando il sistema è in bypass. Se tali impedenze
non sono uguali, causeranno un carico sbilanciato tra gli switch statici, con un possibile sovraccarico di
uno o più switch statici.
L'illustrazione seguente mostra il principio base per il cablaggio.
La lunghezza di cablaggio del
sistema in parallelo richiesta
deve corrispondere per
garantire una condivisione
della corrente
approssimativamente uguale
in modalità bypass. Per un
funzionamento corretto,
quanto segue deve risultare
vero:
1A = 2A = 3A = 4A
1B = 2B = 3B = 4B
Al fine di risparmiare sui costi
di cablaggio, anche quanto
segue può essere considerato
sufficiente:
1A+1B=2A+2B=3A+3B=4A+
4B
Figura 4: panoramica del principio e della lunghezza di cablaggio in
parallelo richiesti.
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Qualsiasi differenza nella
lunghezza dei cavi comporterà
una capacità ridotta del
sistema UPS durante il
bypass. Ad esempio, una
differenza del 10% tra le
lunghezze maggiori e minori
dei cavi comporterà una
riduzione nella capacità di
bypass del 10%. Ciò potrebbe
impedire il trasferimento
all'inverter.
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Questo è il motivo principale per il quale i sistemi in parallelo distribuiti non rappresentano una scelta
ottimale per sfruttare al 100% la capacità, ma risultano utili per una ridondanza N+1 o fino al 90% (come
indicato nella classificazione Tier III). Il sistema con bypass centralizzato risulta più tollerante per le
impedenze di cablaggio tra gli UPS.
Il sistema con bypass distribuito fornirà maggiore flessibilità per il dimensionamento del sistema, dato che
può essere espanso mediante UPS con potenza nominale simile in parallelo per aggiungere ridondanza o
capacità. Con un sistema con bypass centralizzato (SBM), la potenza nominale è limitata alla potenza del
modulo SBM, tuttavia consentirà l'utilizzo di potenze nominali IOM-UPS diverse in parallelo.
Centralizzato o distribuito? Scegliere il sistema di UPS in parallelo
Le grandi organizzazioni richiedono configurazioni personalizzate in grado di rispondere alle proprie
esigenze in fatto di disponibilità e gestibilità. La scelta della configurazione varia anche in base alla
situazione esistente, ovvero alla necessità per il cliente di ottenere un nuovo sistema di UPS o di
potenziare o modificare una configurazione esistente.
Nella tabella in basso, abbiamo elencato alcuni pro e contro da considerare in fase di valutazione della
configurazione più adatta per un sistema di UPS in parallelo.
Tabella 2 Pro e contro delle due configurazioni possibili di sistemi di UPS in parallelo
Sistema in parallelo con bypass centrale
Vantaggi
Svantaggi
• L'utilizzatore controlla il sistema da un punto
centrale.
• L'installazione non viene influenzata
dall'impedenza/lunghezza dei cavi.
• Minor numero di componenti meccanici e
dispositivi di commutazione.
• Il bypass di manutenzione deve essere
integrato nel modulo SBM (System Bypass
Module).
•
•
•
•
Dipendenza dal singolo switch statico.
Il modulo SMB aggiunge costi e ingombro.
I costi di manutenzione/assistenza sono
leggermente superiori rispetto a un sistema con
bypass distribuito.
Dipendenza dal singolo interruttore di bypass e
dal comando a motore se un singolo switch
statico è momentaneo.
Sistema in parallelo con bypass distribuito
Vantaggi
•
•
•
•
Svantaggi
Il modulo SBM non è richiesto: risparmio di
ingombro e di costi anticipati.
Nessuna dipendenza su un singolo switch
statico e/o su un interruttore di bypass.
Il Tie Cabinet non è di tipo intelligente: è
semplice, affidabile e indipendente dal
fornitore.
Migliore scalabilità.
• Gli switch statici multipli devono operare
all'unisono. Ad esempio, tutti devono accendersi
nello stesso istante e tutti devono spegnersi nello
stesso istante.
• L'installazione deve prevedere l'impedenza di
cablaggio di bypass (+/- 10%).
• Tutti gli ISBM (e pertanto i sistemi) devono
essere identici. Non può essere effettuato alcun
parallelismo tra unità non abbinate.
Relativamente al costo dei sistemi, se si confrontano sistemi distribuiti e centralizzati semplici a 2 moduli, il
primo risulterà meno costoso. Tuttavia, con l'aumentare delle dimensioni di un sistema UPM in parallelo, la
differenza nel costo complessivo del sistema di UPS, incluso il quadro di distribuzione e l'installazione, si
assottiglierà.
Nella soluzione Eaton, la tecnologia HotSync® per sistemi in parallelo è condivisa da entrambe le
soluzioni. Anche se gran parte delle tecnologie in parallelo presenti sul mercato è in grado di rispondere
alle necessità di sincronizzazione, condivisione del carico e intervento selettivo, gran parte del cablaggio di
controllo viene in genere richiesta tra i moduli e a volte tra i moduli e il quadro elettrico di bypass. In
pratica, il guasto in uno qualsiasi di tali "loop" comporterà il trasferimento del sistema in parallelo al
bypass, e ciò è esattamente quello che i clienti stanno cercando di evitare, mediante l'acquisto di un UPS
ridondante in parallelo.
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Con la tecnologia HotSync® per sistemi in parallelo di Eaton, i problemi di cui sopra vengono risolti.
Un'architettura basata su un algoritmo di condivisione di carico HotSync® fornisce connettività e controllo
della modalità operativa, inoltre effettua la sincronizzazione di più UPS e la condivisione del carico senza dipendere
da reti di cablaggio intermodulari. Il sistema con bypass distribuito è composto da due a sei unità UPS,
ciascuna con una scheda CAN (Controller Area Network), per la messa in parallelo degli UPS, e un Tie
Cabinet fornito dal cliente o un quadro di distribuzione del carico che funge da punto di connessione.
Un'architettura peer-to-peer comanda il sistema in parallelo senza richiedere controlli della condivisione di
carico master o della sincronizzazione master, dato che ciascun inverter che utilizza l'algoritmo di
condivisione del carico HotSync è in grado di regolare il proprio output e di condividere il carico in modo
indipendente in base alle proprie misure.
Entrambi i sistemi possono utilizzare l'architettura EAA (Energy Advanced Architecture) di Eaton per
risparmiare energia e, pertanto, i costi di esercizio del sistema IT. Le due tecnologie complementari e
proprietarie VMMS (Variable Module Management System) ed ESS (Energy Saver System) massimizzano
l'efficienza degli UPS e riducono sensibilmente il consumo energetico e l'impatto ambientale.
Considerazioni conclusive
Le organizzazioni scelgono sistemi di UPS in parallelo per prevenire la perdita di preziose informazioni
elettroniche, ridurre al minimo i tempi di fermo delle apparecchiature e minimizzare l'effetto negativo delle
interruzioni elettriche sulle apparecchiature di produzione. Fin dagli anni Settanta, gli UPS si sono
largamente diffusi in svariati settori, tra cui quello militare, della difesa, industriale, commerciale,
governativo e sanitario.
Nei sistemi moderni, non vi è alcun single point of failure. Utilizzando un'architettura peer-to-peer, ciascun
modulo UPS opera in modo indipendente, senza alcun master controller esterno o cablaggio di controllo
intermodulare. Entrambi i sistemi, con bypass centralizzato (SBM) e con bypass distribuito, consentono di
ottimizzare l'affidabilità energetica e, di conseguenza, la disponibilità dei data center stessi. Ciò avviene in
due modi: (1) Ridondanza del sistema di UPS e (2) capacità di eseguire la manutenzione su qualsiasi UPS
o SBM mentre il sistema complessivo continua a erogare energia condizionata e supportata dalle batterie.
Scegliendo un sistema di UPS in parallelo Eaton, sarete certi che il vostro carico critico venga protetto dal
sistema più affidabile presente sul mercato. Durante la progettazione di un sistema di UPS, gli ingegneri si
focalizzeranno su due parole fondamentali: "E se..." per eliminare ogni single point of failure. A differenza
di quanto viene comunemente affermato sui sistemi con bypass distribuito, la soluzione Eaton è in grado di
offrire lo stesso standard di affidabilità di un sistema con bypass centralizzato, dato che la progettazione
degli UPS viene effettuata correttamente e considerando con cura svariate condizioni di guasto.
Informazioni su Eaton
Eaton Corporation è un'impresa diversificata nel mercato della gestione dell’alimentazione, con un
fatturato nel 2010 pari a 13,7 miliardi di dollari. Con la celebrazione del suo centenario dalla fondazione nel
2011, Eaton è un’azienda leader globale nel mercato tecnologico per la produzione di componenti e
impianti elettrici per la qualità energetica, la distribuzione e il controllo di energia; componenti, sistemi e
servizi idraulici per apparecchiature industriali e mobili; impianti idraulici, a carburante e pneumatici per uso
militare e commerciale; sistemi di guida e di gruppi propulsori per veicoli e autocarri per il controllo delle
prestazioni, la sicurezza e il risparmio energetico. Eaton conta circa 70.000 dipendenti e vende i propri
prodotti in oltre 150 paesi. Per ulteriori informazioni, visitate il sito Web www.eaton.com.
Informazioni sugli autori
Janne Paananen è Application Engineer per la divisione Large Systems Group EMEA di Eaton Corporation,
specializzato in soluzioni composte da grandi sistemi di UPS per data center e applicazioni speciali. Vanta
oltre 10 anni di esperienza in grandi UPS trifase, inoltre ha lavorato in organizzazioni after- e pre-sales
fornendo supporto e formazione approfondita sui prodotti al personale e ai clienti Eaton a livello mondiale.
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Carlos De la Guardia è Product Applications Engineer per i prodotti UPS trifase di Eaton Corporation.
All'interno del suo incarico, fornisce un supporto pre-sales a tutti i sales team locali per i sistemi di UPS
grandi e trifase all'interno della regione EMEA, inoltre si occupa della formazione vendite per i team locali
su prodotti, tecnologie e applicazioni. Contribuisce inoltre ai programmi di sviluppo e ai progetti di
evoluzione dei prodotti.
L'impegno del personale Eaton è rivolto alla creazione e al mantenimento di solidi rapporti con i clienti
basati sull'eccellenza. Decenni di esperienza nei grandi sistemi di UPS in parallelo vengono impiegati
nell'offrire ai clienti prodotti personalizzati e affidabili.
Download a richiesta
Scaricate i white paper Eaton per saperne di più sugli argomenti tecnologici o presentateli ai vostri clienti e
contatti. Termini come HotSync®, bypass di manutenzione, sistema in parallelo, topologie di UPS,
gestione energetica e molti altri vengono analizzati in dettaglio nei white paper gratuiti della nostra
biblioteca online: http://www.eaton.com/pq/whitepapers.
Per saperne di più sui moduli SBM (System Bypass Module), consultate il documento Eaton 9395 SBM
datasheet, disponibile nel sito Web http://www.eaton.com/powerquality.
Scoprite in che modo l'architettura EAA (Energy Advanced Architecture) di Eaton può contribuire a tagliare
i costi del vostro sistema IT:
http://powerquality.eaton.com/EMEA/EAA/default.asp.
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