Mandato del Gruppo di lavoro “Foreste montane” per il
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Mandato del Gruppo di lavoro “Foreste montane” per il
Mandato del Gruppo di lavoro “Foreste montane” per il periodo 2013-2014 1. Istituzione del Gruppo di lavoro Decisione della Conferenza delle Alpi di istituire il gruppo di lavoro In seguito alle decisione al punto B 7, comma 2 assunta dai Ministri durante la XII Conferenza Alpina del 7 Settembre 2012 a Poschiavo (Svizzera), il 51° Comitato Permanente istituisce un Gruppo di Lavoro “Foreste Montane”. 2. Funzione all'interno della Convenzione delle Alpi Riferimento al relativo Protocollo della Convenzione delle Alpi o alla Convenzione Quadro Il Gruppo di Lavoro (GdL) “Foreste Montane” opererà in attuazione del Protocollo “Foreste Montane” della Convenzione delle Alpi. Contributo all'adempimento del Programma di lavoro pluriennale della Convenzione delle Alpi Le foreste montane rappresentano un elemento distintivo dell’area alpina, di cui occupano una porzione rilevante fino al limite della vegetazione arborea. Esse, quando sono gestite in modo sostenibile, svolgono molteplici funzioni, in particolare: a) in termini di protezione del territorio, regolando il deflusso dell’acqua e proteggendolo da rischi naturali quali ad esempio alluvioni, frane superficiali e valanghe, b) quale elemento distintivo del paesaggio, per cui è importante la preservazione di un ambiente in condizioni seminaturali, anche al fine di assicurarne la qualità da un punto di vista di accessibilità ai servizi ricreativi; c) quale fonte di materie prime rinnovabili come legno e biomassa legnosa, per la produzione energetica e la creazione di reddito e occupazione nelle aree rurali; d) di mitigazione dei cambiamenti climatici attraverso l’ assorbimento di carbonio e regolazione dell’equilibrio climatico regionale e) come ecosistema importante per il mantenimento e la tutela della biodiversità alpina. Tanto premesso, il Gruppo di Lavoro contribuirà all’adempimento di diversi ambiti intersettoriali del Programma di Lavoro Pluriennale della Convenzione delle Alpi, con particolare riferimento, GRUPPO DI LAVORO FORESTE MONTANE nell’ordine, agli ambiti a) Cambiamento climatico, b) Biodiversità, c) Turismo e Green Economy. - Con riferimento ai cambiamenti climatici e ai relativi impatti sul territorio alpino, ritenuto per la sua fragilità un sistema naturale di “allerta precoce”, il Gruppo di lavoro è istituito tenendo conto del ruolo centrale rivestito dal settore forestale per lo sviluppo di politiche di adattamento su scala regionale e locale e anche del suo potenziale di assorbimento. In riferimento alle politiche di adattamento, in linea con il Piano d’Azione sui Cambiamenti Climatici nelle Alpi e in attuazione del Protocollo “Foreste Montane”, il GdL si propone di promuovere il mantenimento della gestione delle foreste nelle zone esposte ai rischi naturali al fine di assicurarne la funzione protettiva e la conservazione, anche mediante strumenti di monitoraggio coordinati degli impatti dei cambiamenti climatici. Inoltre, il GdL mira a contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici in particolare attraverso l'analisi di temi quali la produzione di materie prime e di energie rinnovabili e la promozione dell’uso del legno. - Con riferimento all’ambito “biodiversità”, considerato che le foreste rappresentano una delle principali riserve di biodiversità alpina, il GdL mira a contribuire, in cooperazione con gli altri gruppi di lavoro e piattaforme, alla tutela della biodiversità alpina rispetto agli effetti dei cambiamenti climatici, quali in particolare: lo spostamento verso l’alto della linea di vegetazione e i conseguenti mutamenti in atto nei popolamenti forestali e per gli habitat della flora e della fauna alpina. - Con riferimento all’ambito “turismo”, considerate le foreste montane quali elemento distintivo del paesaggio alpino e la loro funzione ricreativa, il GdL si propone di contribuire alla raccolta di esempi di buone pratiche di valorizzazione del bosco per attività di un turismo forestale sostenibile (ad es., esperienze di silvoturismo da parte dei proprietari forestali) o attività simili e così contribuire come un elemento per allo sviluppo di una green economy nell’arco alpino. Contributo alla cooperazione alpina Il GdL opererà in attuazione dell’art. 3 “Partecipazione delle autorità regionali e locali” e art. 4 “cooperazione internazionale” del Protocollo “Foreste Montane”, promuovendo la condivisione di conoscenza, esperienze e buone pratiche per la predisposizione di strumenti innovativi di governance transfrontaliera. Infatti, negli Stati membri della Convenzione delle Alpi, a partire dai regolamenti locali fino alle disposizioni delle normative nazionali, si è sviluppata una tradizione di gestione sostenibile delle foreste, che ha introdotto diversi sistemi di limitazione della libera disponibilità del terreno forestale, finalizzati non solo al mantenimento dell’area forestale ma anche alla qualità della copertura boscata e alla sua capacità di garantire servizi di interesse generale. Dalla seconda metà del secolo scorso, da una parte, la crisi dell’agricoltura montana ha portato ad una espansione della copertura forestale che in molte aree alpine è stata significativamente maggiore 2 GRUPPO DI LAVORO FORESTE MONTANE in proporzione alle aree di pianura e collinari, dove l’agricoltura e gli altri usi del territorio sono più forti. Dall’altro lato l’apertura del mercato e il forte aumento dei costi di utilizzazione nelle aree montane, dovuto a una meccanizzazione più difficile e costosa, hanno comportato una consistente riduzione della redditività della gestione forestale. Inoltre, anche in conseguenza dei cambiamenti socioculturali in atto, diminuisce nelle comunità montane la percentuale di popolazione con capacità professionali di gestione del bosco. A fronte della situazione corrente, l’opzione per un’economia sostenibile degli stati e delle regioni alpine apre importanti scenari di cooperazione transnazionale per un uso sostenibile dei boschi montani: la funzione produttiva legata all’utilizzo della materia prima legno e della produzione di energia possono coesistere con il mantenimento e la valorizzazione delle funzioni ecologiche forestali. Ciò richiede investimenti in infrastrutture, attrezzature e formazione, che i soli ricavi dalla vendita del prodotto spesso non possono coprire. Lo sviluppo di strumenti coerenti con le politiche internazionali ed europee per la remunerazione delle spiccate molteplici funzioni dei boschi alpini e della loro gestione può rappresentare un importante meccanismo di compensazione, in funzione di interessi generali, degli svantaggi e dei vincoli naturali esistenti. Alla luce di tale contesto, obiettivo del GdL è includere il contributo del settore forestale nelle principali politiche intersettoriali per lo sviluppo sostenibile della regione alpina: 1) le politiche di adattamento locale e di contributo alla mitigazione regionale dei cambiamenti climatici e 2) lo sviluppo di una green economy alpina. 3. Attività del GdL durante il mandato 2013-2014 Descrizione delle attività principali • Il GdL analizzerà la situazione dei boschi montani dell’area alpina e delle principali minacce, raccogliendo i dati disponibili sullo stato dei boschi alpini In attuazione agli artt. 3 e 4 e del Capitolo III del Protocollo “Foreste Montane”, il Gruppo di Lavoro promuoverà un migliore coordinamento del sistema di monitoraggio transalpino dedicato alle foreste montane e alla gestione delle aree naturali, finalizzato a favorire la comparabilità delle metodologie di raccolta e delle base di dati forestali a livello panalpino, anche attraverso la promozione di un framework condiviso per i dati forestali e l’impiego degli standard esistenti per la certificazione della gestione forestale sostenibile. Il Gruppo di Lavoro verificherà la disponibilità e comparabilità dei dati a livello alpino, della loro elaborazione, interpretazione e fruibilità per gli scopi della Convenzione • Il GdL analizzerà le metodologie, le buone pratiche e gli approcci esistenti relativi agli strumenti di mercato per la valorizzazione delle funzioni delle foreste alpine. Le foreste costituiscono un settore particolarmente idoneo a declinare e a sperimentare 3 GRUPPO DI LAVORO FORESTE MONTANE metodologie per la valorizzazione del significato economico delle funzioni ecologiche degli ecosistemi montani, potenziali driver di sviluppo economico e importanti basi per la promozione di una green economy e la creazione di green jobs nelle Alpi. Il GdL si propone un’analisi del contributo potenziale dei boschi alpini agli obiettivi di riduzione della CO2 e dei prodotti legnosi provenienti da questi allo stoccaggio di CO2, Il GdL analizzerà inoltre le condizioni economiche e le opzioni per la valorizzazione sostenibile delle foreste alpine in riferimento alla filiera locale bosco-legno e alla produzione di energia da biomassa legnosa, anche attraverso lo studio coordinato di strumenti di certificazione forestale, in collaborazione con il Gruppo di lavoro “Energia” della Convenzione delle Alpi. Entro la XIII Conferenza Alpina, sulla base dei risultati disponibili Il GdL valuterà la possibilità di sottoporre ai Ministri una proposta per una dichiarazione sull’importanza delle foreste montane e della loro valorizzazione, e di assicurare il riconoscimento delle esperienze e delle specificità delle foreste alpine nel quadro dei processi di policy-making internazionale in corso nel settore forestale. • Il GdL analizzerà il ruolo delle foreste montane per un rafforzamento delle strategie di gestione sostenibile, come definita dalla Conferenza Paneuropea dei Ministri competenti in materia forestale1, e di tutela degli spazi seminaturali della montagna alpina. In attuazione degli artt. 6-10 del Protocollo “Foreste Montane”, il GdL coopererà per le materie di sua competenza con le Piattaforme e i GdL della Convenzione delle Alpi interessati, allo scopo di proporre una risoluzione che riconosca il ruolo svolto dalla promozione di un uso sostenibile della foresta in chiave produttiva, protettiva e paesaggistica e per il mantenimento, la conservazione e la promozione della biodiversità forestale. Nell’ambito di tale obiettivo, si auspica la realizzazione di un coordinamento tematico tra i GdL e le Piattaforme a vario titolo interessate attive in seno alla Convenzione delle Alpi. Attività di comunicazione del Gruppo di Lavoro Il GdL promuove una disseminazione ampia ed efficace dei risultati della ricerca scientifica, delle informazioni e delle buone pratiche raccolte nell’ambito della propria attività attraverso attività gli interventi di divulgazione, la documentazione e gli eventi di seguito riportati. Diffusione di good practice Il Gruppo di Lavoro “Foreste Montane”, nell’ambito delle sue attività, promuoverà l’identificazione e il riferimento a buone pratiche e misure nel settore forestale in territori montani sviluppate a 1 In particolare, la Risoluzione H1 approvata dalla Seconda Conferenza Ministeriale sulla protezione delle Foreste in Europa di Helsinky (16-17 Giugno 1993), definisce la Gestione Forestale Sostenibile come “la gestione corretta e l’uso delle foreste e dei terreni forestali nelle forme e a un tasso di utilizzo che consentano di mantenere la loro biodiversità, produttività, capacità di rinnovazione, vitalità e una potenzialità che assicuri, ora e nel futuro, rilevanti funzioni ecologiche, economiche e sociali a livello nazionale e globale e non comporti danni ad altri ecosistemi”. 4 GRUPPO DI LAVORO FORESTE MONTANE livello di amministrazioni nazionali, regionali e locali, enti di ricerca e università, organizzazioni internazionali e organizzazioni non governative, nella società civile e in progetti di cooperazione territoriale europea (per es. i progetti “MANFRED” e “ALPFFIRS” recentemente conclusi nel quadro del Programma “Spazio Alpino 2007 – 2013”). Inoltre, il Gruppo di Lavoro considererà le raccomandazioni della Commissione Europea contenute “Green Paper on Forest Protection and Information in the EU: Preparing forests for climate change” (2010) e le azioni proposte dall’UNECE e dalla FAO nell’ “Action Plan for the Forest Sector in a Green Economy” (2012) e contribuirà alla loro attuazione. Il Gruppo di Lavoro si propone di contribuire, attraverso scambi di esperienze e buone pratiche sulle foreste montane dell’arco alpino, al processo attualmente in corso per lo sviluppo e l’attuazione della Convenzione europea sulle foreste, stabilito dalla Conferenza interministeriale di Forest Europe svoltasi il 15 Giugno 2011 a Oslo (Norvegia). Divulgazione dei risultati I risultati del GdL verranno presentati al Comitato Permanente con proposte di divulgazione. 4. Risultati Preparazione di documentazione Nell’ambito delle sue attività e degli obiettivi di comunicazione e divulgazione dei risultati, il Gruppo di lavoro elaborerà: 1. un background document da presentare all’attenzione della XIII Conferenza Alpina sul tema: “Da un monitoraggio attivo allo sviluppo di strategie di gestione forestale sostenibile”; 2. un background document da presentare all’attenzione della XIII Conferenza Alpina sul tema: “Il valore delle foreste alpine”; 3. Il GdL valuterà la possibilità di sottoporre ai Ministri una proposta per una dichiarazione durante la XIII Conferenza Alpina sull’importanza delle foreste montane e della loro valorizzazione, per assicurare il riconoscimento delle esperienze e delle specificità delle foreste alpine nel quadro dei processi di policy-making internazionale in corso nel settore forestale (ad es., Convenzione europea sulle foreste, UNECE/FAO Action Plan on the Forest Sector in a Green Economy, Rio+20, etc.). 5 GRUPPO DI LAVORO FORESTE MONTANE Organizzazione di eventi Durante il biennio 2013-2014, ai fini di favorire la persecuzione degli obiettivi del presente mandato, verrà organizzata nell’ambito del GdL “Foreste Montane” una serie di Workshop tematici con la partecipazione di esperti e stakeholders del settore, secondo il programma indicativo che segue: 1) Bolzano (5 marzo 2013): Expert meeting dedicato ai servizi ecosistemici: discussione preliminare sulle sfide per le foreste alpine; definizione delle priorità, metodologie di indagine, disponibilità di dati sulle foreste alpine; 2) Udine (16 o 17 maggio 2013): Discussione preliminare sulle sfide per le foreste alpine: definizione delle priorità, metodologie di indagine, disponibilità di dati sulle foreste alpine; 3) Trento (dicembre 2013): “I servizi ecosistemici delle foreste alpine”: raccolta di metodologie, buone pratiche e informazioni sullo stato e la gestione sostenibile delle foreste alpine e dei servizi che esse garantiscono al territorio alpino e peri-alpino; 4) Brescia (giugno 2014): Strumenti per la gestione sostenibile delle foreste montane e per la valorizzazione delle funzioni ecologiche dei loro ecosistemi; 5) Cuneo (novembre 2014): Expert workshop: Le foreste alpine verso il 2020 Presidenza Il Comitato Permanente prende atto della relazione dell’Italia, ne approva la proposta di mandato per il GdL “Foreste Montane” e affida all’Italia la Presidenza del Gruppo di Lavoro “Foreste Montane” sino alla XIII Conferenza delle Alpi. Composizione Il GdL dovrà essere costituito da esperti delegati dagli Stati membri. Inoltre, le attività del GdL potranno svolgersi, nell’ambito di una sezione “forum”, in collaborazione con le amministrazioni nazionali e territoriali competenti, centri di ricerca e università, esperti, rappresentanti del mondo delle imprese e altri stakeholder nazionali e internazionali di volta in volta interessati. Metodologia di lavoro Il GdL si riunirà con frequenza di due volte l’anno nel corso della durata del mandato. La necessità di ulteriori riunioni del GdL sarà soggetta a discussioni preliminari tra i membri del GdL. Il GdL viene istituito per 2 anni. Al termine ci sarà una valutazione ed eventualmente un’estensione del mandato. 6 GRUPPO DI LAVORO FORESTE MONTANE