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La Voce Misena
Settimanale della Diocesi di Senigallia - giovedì 10 luglio 2005 • € 1
n. 26
Stupenda
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Armonia
QUADRI IN ARGENTO - ICONE - IMMAGINI SACRE - CANDELE
a Senigallia
in Via Andrea Costa, 31 - 071.60597 Chiuso il lunedì mattina
EDITORIALE
ARTICOLI SACRI di Santina Boncompagni
e
Stupenda
Armonia
A CORINALDO
PARROCCHIA DI CORINALDO
pellegrinaggio settimanale
Sabato 9 luglio:
arrivano il Vescovo Ortodosso
Trifunov Laurentije,
il Vicario e il Diacono di Sabac (Serbia),
accompagnati dal parroco cattolico
don Girolamo Iacobucci.
Domenica 10 luglio
Celebrazione Ecumenica
ore 11.15
Santa Messa, con l’arcivescovo di Ancona
Mons. Edoardo Menichelli,
delegato CEM per l’ecumenismo
e il vescovo di Ascoli Piceno
Mons. Silvano Montevecchi,
delegato regionale per i servizi
della Carità,
con i vari rappresentanti
dell’ecumenismo e della Caritas regionale.
ogni giovedì pomeriggio
luglio – agosto – settembre
• S.Messa e visita al santuario di S.Maria Goretti ove si conserva “l’insigne reliquia”
• Visita alla Casa natale
• Centro storico-medioevale
I
l nostro non è un Dio che ci risolve i problemi, anzi. Davanti
alle difficoltà ci rende capaci di
intervenire e di cambiare la realtà,
solo ci chiede di metterci in gioco,
con quella voglia di stupore che
hanno i bambini.
Spesso la gente cerca un Dio che
ci metta al riparo dalla fatica, che
esiga devozione e rispetto, che ci
mantenga sudditi. Dio fugge da
questa mentalità, non si lascia mettere in gabbia, scappa dalla folla
che lo vuole incoronare. Chi non
vorrebbe un governo che invece di
imporre le tasse offra del denaro?
Ma Dio non è così: non è un guru
capace di fare cose straordinarie...
al posto mio.
Per cosa cerchiamo Dio? Quale ragione ci spinge nella nostra ricerca?
Desiderio di serenità? Desiderio di
bene? Oppure qualche soddisfazione
terrena che riteniamo indispensabile
alla nostra felicità e che Dio – accidenti! – per qualche misteriosa ragione si rifiuta di darmi?
Smettiamo di correre dietro a
un'idea fasulla e approssimativa, fidiamoci davvero di Lui, impariamo
a leggere i segni che continuamente
ci vengono donati e che testimoniano l'amore verso ciascuno di noi.
Solo un'attenta ricerca ci può
portare alla sazietà del cuore: tutte
le gioie umane, legittime e che
vanno vissute nella gratitudine,
non riusciranno mai a colmare quel
desiderio del cuore che è il bisogno
di infinito.
Vale la pena puntare nella giusta
direzione: non cambieremo la vita
riempiendoci di lavoro e di benessere, occorre puntare più in alto: solo
Lui può farci vedere la stupenda armonia, solo Lui può saziare il cuore.
dG
Percorso pulman:
ore 14,45 Marotta Chiesa San Giuseppe
ore 15,00 Chiesa Cesano - P.le Michelangelo a
Cesanella - Chiesa Pace - Chiesa Maddalena
ore 15,20 Chiesa Portone - Hotel Cristallo Istituto Palazzolo
ore 15,30 Chiesa S.Maria Goretti - Ciarnin
Rientro previsto ore 19,00 circa
Quota individuale euro 7,00
Organizzazione: Socrate viaggi - Senigallia
A LORETO
pellegrinaggio settimanale
ogni mercoledì mattina
ore 12,30
Pranzo comunitario all’Hotel Bellavista.
dal 29 giugno al 5 settembre
Prenotazioni 071.67073 – 071.67009
MADRE TERESA
il musical dei Giovani di Pianello
Sabato 16 luglio, ore 21
nella piazza di CASTELCOLONNA
Percorso pulman:
ore 7,45 Marotta Chiesa San Giuseppe - Chiesa
Cesano - P.le Michelangelo a Cesanella - Chiesa
della Pace - Chiesa Maddalena - ex Pesa pubblica (Via Leopardi)
ore 8,00 Chiesa Portone - Hotel Cristallo - Istituto Palazzolo
ore 8,15 Chiesa S.M. Goretti (Hot.Continental)
Chiesa Ciarnin
ore 8,20 Hot. Diana, Ambasciatori, Baltic, Rex
Rientro previsto ore 13,00 circa
Quota individuale euro 10,00
Organizzazione: Socrate viaggi - Senigallia
La Voce Misena
Direttore editoriale: Gesualdo Purziani
Settimanale della diocesi di Senigallia
Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi
Piazza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia (An)
Tel. 071/64578 - Fax 071/7914132 • ccp. n. 1054602
Redazione: Laura Mandolini, Tullio Piersantelli,
Rosaria Cenerelli, Giancarlo Mazzotti
Poste italiane S.P.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L.
353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art.1, comma 1, DCB Ancona. Taxe perçue - tassa riscossa ufficio P.T. di Senigallia. Autorizzazione del Tribunale di Ancona n. 137 del 12/11/1952.
Realizzazione grafica e stampa: Tecnostampa Recanati
Tiratura: 3000 copie
e-mail: [email protected] • sito: www.vocemisena.it
10 luglio 2005
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10 luglio 2005
editoriale
Block notes
10 luglio 2005
15° domenica del tempo ordinario
Uscì a seminare
Prima lettura: Is 55,10-11;
Salmo 64
Seconda lettura: Rom 8,18-23
Vangelo: Mt 13,1-23
La missione di Gesù.
Nel brano in questione vengono
messe in evidenza le due sorti opposte della semina Nella prima si
racconta che il seme non porta alcun frutto, in tre casi: sulla strada,
fra i sassi, tra le spine; nella seconda, invece, cadendo sul terreno fertile, produce tre tipi di rendimento
del tutto eccezionale. La parabola
riflette uno strano paradosso: in un
primo momento descrive il fallimento totale in tre situazioni di terreno infecondo, mentre, in un secondo momento, vi è una fertilità
sovrabbondante, che compensa gli
altri tre casi di nullità.
Se si prende in esame il ministero di Gesù, si vede che è caratterizzato da una serie di difficoltà. Basti pensare alle contrapposizioni,
alle incomprensioni, alle minacce.
La venuta del regno di Dio, proclamata da Cristo e confermata dalle
sue opere potenti, ha incontrato nel
suo percorso l’urto provocato dai sospetti degli uomini. Tuttavia l’azione
del seminatore non si ferma nonostante
gli insuccessi, le critiche, gli attriti, le
delusioni, i fallimenti. Collocata in
questo contesto, la parabola rispecchia
l’esperienza concreta e personale di
Cristo. Non conduce però al pessimismo e alla sfiducia, ma contiene un
messaggio di ottimismo e di speranza.
L’insuccesso è compensato dalla ricca
messe ottenuta. Gesù mira a dare la
certezza che la predicazione del vangelo raggiungerà il pieno successo, nonostante ogni sorta di opposizioni, proclamando che un felice risultato è promesso e assicurato.
La conoscenza del regno.
Gesù si rivolge direttamente ai discepoli, facendo loro una significativa rivelazione. Dice ad essi, suoi seguaci,
che Dio fa loro il dono del regno e della comprensione del suo mistero. Quello che dichiara non è cosa da poco, in
quanto indica il privilegio particolarissimo di essere inseriti nell’avvento del
regno, visto come gratuita e generosa
donazione da parte di Dio. Riprendendo le parole profetiche Gesù delinea la
tragica situazione di quanti pur ascoltando non intendono e pur guardando
non vedono. In realtà, se ben si considera, ciò che fa da spartiacque tra coloro che comprendono e quelli che rimangono fuori è la vicinanza o la lontananza da Gesù, nel senso che solo
stando accanto a lui si possono capire
le molteplici sfaccettature del regno, in
quanto egli è il luogo dove avviene la
manifestazione. D’altro verso il dono
non risparmia i discepoli dalla responsabilità personale, dalla fatica di intendere, dalla capacità di ascolto.
L’accoglienza della parola.
Suggestiva e illuminante si fa la
spiegazione della parabola, perché si
sofferma sull’atteggiamento dei quattro
terreni, cioè, fuori metafora, pone in rilievo la disponibilità ad accogliere la
parola di Gesù perché porti frutto. È la
qualità del terreno-ascoltatore a decidere la sorte del seme-parola. Soltanto
se si imbatte in un suolo fertile il seme
mette radici buone e germoglia. Se nell’esposizione della parabola il punto
fondamentale riguardava la seminagione e la raccolta, nella spiegazione l’interesse si sposta sulle persone, vale a
dire sui terreni. Precisamente intorno ai
quattro modi di rispondere al getto del
seminatore si fa più intensa e apprensiva la concentrazione del lettore. Naturale la domanda: quale il mio posto?
Dove posso collocarmi? Si tratta di fare una disanima spietata, senza compromessi o cedimenti di alcun genere.
Davanti all’elenco di Gesù, così puntuale e circostanziato, l’uomo è costretto a guardarsi in faccia con sincerità, a
individuare con coraggio la propria situazione interiore.
Don Luciano Sole
Conservare rinnovando
L
a parola di Dio è seme. Posso
conservare il seme sigillandolo
sotto vuoto. Ha una lunga durata, rimane integro, ma sterile, non sazia
la fame di nessuno. Se invece nel tempo della semina lo getto in terra, corro
il rischio di perderlo, ma solo così permetto la nascita di una nuova vita che
diventa pane per gli uomini. L'immagine del seme esprime in maniera semplice il processo della conoscenza
umana secondo la prospettiva dell’ermeneutica che oggi occupa tanto spazio nel dibattito filosofico. Ingenuamente siamo soliti immaginare che la
nostra mente sia come un foglio bianco
su cui scriviamo i contenuti dell’esperienza. In realtà la nostra mente non è
mai vuota, c’è sempre una visione del
mondo, anche se ingenua. Da questo
punto di vista guardiamo le cose e le
interroghiamo. Il punto di vista che
esprime le aspirazioni personali ci permette di cogliere nella realtà ciò che
agli altri passa inosservato: l’amore è
la passione rivelatrice dell’essere. La
verità non si dà tutta nella sua essenza
parola di Dio
una volta per sempre, ma solo risponde
volta per volta alla domanda della nostra prospettiva. La conquista di nuove
conoscenze arricchisce il nostro punto
di vista e questo a sua volta ci permette
di comprendere un orizzonte sempre
più vasto della verità, innescando un
circolo virtuoso che non ha mai fine.
La verità è inesauribile e il suo rivelarsi è legato alle nostre vicende storiche.
Dio in sé non ha linguaggio è pura comunicazione, assoluta trasparenza,
quando vuol dire qualcosa a noi, usa le
nostre parole. Non detta una formula
definita e intangibile, ma ispira un
messaggio, che poi il profeta esprime
con il proprio linguaggio, in rapporto
alla cultura del tempo e dell’ambiente,
in funzione della comunità a cui si rivolge. Perciò di fronte al testo sacro
che ci trasmette la parola di Dio bisogna tener conto dei condizionamenti
culturali propri del tempo per vagliarli
criticamente e ripensare il messaggio
in funzione dei problemi e delle aspettative che noi viviamo. Quando non si
è in grado di fare questa distinzione, si
10 luglio 2005
finisce per utilizzare l’autorità di Dio
per la conservazione di un ordine sociale. Troppo spesso l’annuncio della
parola di Dio viene ancora fatto con il
linguaggio e la cultura del medioevo,
tanto da generare un senso di estraneità
nell’ascoltatore di oggi.
Probabilmente la comunità cui Matteo
rivolge il discorso vive un momento di
crisi. All'inizio c'erano state tante conversioni e tutta la comunità viveva con
fervore la propria fede. Ora è venuto
meno l'entusiasmo, alcuni rimangono
ai margini della comunità, altri abbandonano completamente. Nasce spontanea la domanda: la parola di Dio ha
perso la sua efficacia? Matteo risponde
che la parola di Dio è sempre efficace
in sé, ma la realizzazione della sua potenza dipende dalla nostra volontà di
farci coinvolgere nel dialogo: ecco i
vari tipi di terreno. La Parola rimane
viva e significante nel corso dei secoli
nella misura in cui la comunità di fede
sa ripensarla in rapporto ai problemi
sempre nuovi che la vita propone.
don Vittorio Mencucci
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S
pendiamo meno per mangiare
e per vestirci e di più per la casa, le vacanze, la vita di relazione ed il tempo libero: sono questi
in estrema sintesi, i risultati di come
si siano modificati i consumi degli
italiani negli ultimi 25 anni. Dal
1980 al 2004, secondo Prometeia
che ha effettuato l’analisi, la spesa
per gli alimentari tradizionali si è
pensare che siano improvvisamente
diventati oculati e parsimoniosi fino
all’avarizia. Ciò che è stato risparmiato per alcune voci è stato prontamente depistato verso altre.
A crescere in modo consistente
sono le spese per l’ambiente domestico in cui si vive, la casa (dal
16,3% al 22,6%), le spese obbligate
per affitto, bollette, assistenza medi-
a stelle e striscie
da New York
Laura Mandolini
Una fotografia di come spendiamo i nostri soldi
Italia e consumi
quasi dimezzata: la quota sulla spesa totale destinata a questo fine è
passata infatti dal 23,4% del 1984 al
12,1% del 2004. Stesso tracollo anche per i cosiddetti “alimentari innovativi”, scesi dal 4,5% al 2,9%. Analoga discesa, ma meno precipitosa,
hanno subito le spese per il vestiario
e le calzature: dall’11,4% all’8,9%.
Gli esperti spiegano che uno dei motivi della caduta della spesa per gli
alimentari freschi e tradizionali, è sicuramente legato alle mutate condizioni di vita della famiglia.
Nell’arco di 25 anni molte donne
sono entrate nel mondo del lavoro,
le mense scolastiche si sono ormai
consolidate, nuovi stili di vita hanno
preso piede anche nel nostro Paese
portando le persone a lavorare e studiare in luoghi lontani dalla loro residenza, per cui ritrovare tutti i
membri della famiglia riuniti intorno al tavolo per il pranzo comune è
sempre più difficile e raro.
Il fatto che gli italiani sembrino
ridimensionare le tavole imbandite
per cui erano famosi e allungare i
tempi per rinnovare il loro guardaroba, non deve comunque indurre a
5
ca e sociale, assicurazioni… (dal
18,7% al 21,5%), quelle per le vacanze e la ristorazione (dal 7,5% al
10%), per le relazioni tra le persone
ed il divertimento nel tempo libero
(dal 5,1% al 7,7%).
Sostanzialmente stabile la spesa
per la mobilità della famiglia (dal
10,5 al 10,7%). Quello che fa riflettere maggiormente è la spesa per la
telefonia e l’elettronica di consumo,
che registra in percentuale un aumento contenuto, dal 2,6% al 3,8%.
Considerando però questo dato in
termini monetari, si passa da una
spesa mensile pro-capite di 10 euro
di 25 anni fa a ben 58 euro di oggi: il
sestuplo. Valutando gli stili di consumo degli italiani, l’analisi mette anche in luce come la propensione al
consumo sia passata dal 75,8% del
1980 all’87,8% del 2004, mentre il
reddito mensile pro-capite è cresciuto
dai 744 euro del 1980 ai 998 euro del
2004. Paragonando reddito e consumi, in 25 anni gli italiani hanno aumentato del 15% la parte dei soldi
spesi rispetto a quelli guadagnati.
Stefano Lodigiani
10 luglio 2005
Tutti, o quasi, aspettavano con an-
sia il 29 giugno per vedere finalmente l’ultimo lavoro di Steven Spielberg
“La guerra dei mondi”, pellicola - la
più costosa della storia - tratta da un
celebre racconto di Welles che narra
un’ invasione aliena per distruggere
il pianeta Terra. All’entrata del
teather, il cinema, c’erano centinaia
di persone nonostante fosse di mercoledì, la decima proiezione della
giornata solo in questo cinema e lo
stesso titolo moltiplicato per quattro
sale. Attesa per vedere Tom Cruise,
senza dubbio. Ma è anche vero che
da un po’ di anni a questa parte i
film che parlano di distruzione e ricostruzione, vittime ed eroi, nemici e
resistenza, paura e coraggio, da queste parti fanno un certo effetto. Spielberg ha raccontato i cattivi ET in un
brutto film condito con espliciti riferimenti agli attentati del settembre
2001, demagogia, esaltazione della
forza armata e insulsa sceneggiatura. Soltanto le spettacolari scene del
primo quarto d’ora hanno fatto
piombare il silenzio in sala. Poi,
qualche risata anche in momenti che
dovevano essere probabilmente
drammatici e tanta, tanta noia hanno
accompagnato i restanti 145 minuti
dei mostri succhia sangue. Hanno
preso il sopravvento lo ‘scrunch
scrunch’ delle razioni extra large di
pop-corn divorate in enormi contenitori, i commenti ad alta voce, il timidissimo accenno di applauso, stroncato sul nascere che ha chiuso la
proiezione. Segno che le catastrofi,
specie se raccontate male, hanno
stufato anche i più convinti. E che
nel giorno in cui, sempre a New York
veniva presentata la ‘torre della libertà’ del nuovo World Trade Center,
la maggior parte delle persone preferiva guardare avanti. Nonostante
quel vuoto tra i grattacieli, che tra
poco sarà riempito
nuovamente, stia ancora lì a ricordare che gli
alieni sono in realtà di
questa terra.
sguardo sul mondo
gli avvenimenti dal 26 giugno al 3 luglio
T
utti a casa. Dopo 144 anni di
onorato servizio, in questo caso
obbligatorio, finisce col servizio
di leva un pezzo di storia d’Italia, figlio dell’unità nazionale. Finisce il
servizio militare, ma anche - dal 1972
- quello civile alternativo, per i giovani che faceva obiezione di coscienza.
Un evento epocale, se pensiamo che
incubo - o che esperienza - è stata la
naja per milioni di italiani, tra atti di
nonnismo ed esperienze umane
profonde, tra ricordi di gioventù e mitologia da caserma. Senza contare le
innumerevoli opere letterarie, cinematografiche e televisive ispirate dall’esperienza del servizio allo Stato. Una
fine che coinvolge potenzialmente 20
mila giovani in divisa e 6 mila obiettori, anticipata rispetto alla sua conclusione naturale che per gli ultimi
scaglioni doveva essere ottobre.
Adesso molti scriveranno che la storia si è rimessa in marcia ricordando
che la Spagna, a ben vedere, non è il
primo Paese al mondo ad aver autorizzato il matrimonio tra coppie omosessuali. È vero, ma l’ha fatto ponendosi ad esempio di un “progresso irrefrenabile”, come ha detto con orgoglio il premier Zapatero che qualcuno
già considera il nuovo modello della
sinistra riformista. La legge approvata dal parlamento spagnolo rappresenta una rottura radicale: nel Codice
civile di un Paese europeo, non si
parla più di marito e moglie ma semplicemente di coniugi in quanto il
matrimonio viene definito come
un’unione tra adulti, senza distinzione di sesso. Non è “l’allargamento
della sfera dei diritti”, come pretendono le associazioni omosessuali,
bensì lo stravolgimento del vincolo
matrimoniale che non può non avere
ripercussioni negative su tutta la società. È del tutto ipocrita sostenere
che questa “riforma” non lede i diritti
degli eterosessuali che potranno continuare a sposarsi come hanno sempre
fatto (ci mancherebbe altro!). No, introdurre il matrimonio omosessuale
equivale a mettere in circolazione una
moneta falsa che, com’è noto, scaccia
quella buona. Zapatero afferma che la
maggioranza degli spagnoli non è
contraria al matrimonio gay. Così dicono i sondaggi. Ma è interessante
notare che il giudizio cambia drasticamente a proposito del diritto d’adozione, previsto dalla legge spagnola
anche per le coppie omosessuali.
Il nuovo presidente iraniano era uno
dei “terroristi” che rapirono 52 ameri-
sguardo sul mondo
Appena una settimana fa
cani in Iran 25 anni fa? La notizia è
emersa nella serata di mercoledì, un
lancio dell’agenzia Associated Press
di una trentina di righe. Mahamoud
Ahmadinejad - diceva - ebbe un ruolo
chiave durante il sequestro di ostaggi
nell’ambasciata Usa di Teheran nel
1979. La fonte erano quattro ostaggi
di allora, convinti di aver riconosciuto
nel neoeletto capo di Stato di Teheran
uno dei loro carcerieri.
“Questo è il secondo congresso dell’Udc, non sarà l’ultimo”. Sono le parole con le quali comincia la relazione
del segretario dell’Udc Marco Follini
al Congresso nazionale del partito la
scorsa settimana a Roma, sulle note di
una vecchia canzone di Franco Battiato, “Cerco un centro di gravità permanente”. FAl termine della relazione di
Follini il presidente del Consiglio
Berlusconi, che ha seguito tutto sedu-
to tra il presidente della Camera Casini e il presidente del Senato Pera, ha
lasciato il congresso senza rilasciare
commenti.
Dipartimento Studi Strategici Antiterrorismo. Si chiamava così la struttura
accusata di essersi spacciata per una
specie di forza dell’ordine ‘parallela’
nel settore della lotta al terrorismo.
La Digos della Questura di Genova,
ha compiuto almeno 28 perquisizioni
in nove regioni. Ventuno sono gli indagati tra gli appartenenti alla Polizia
di Stato, ai Carabinieri, alla Guardia
di Finanza e alla Polizia penitenziaria.
Due persone, non appartenenti alle
forze dell’ordine ma già note alle cronache, sono state finora arrestate.
Si tratta di Gaetano Saya e Roberto
Sindoca, ambedue già noti alle cronache per aver guidato l’organizzazione
“Destra Nazionale”.
Stekka
L’opinione
di don Giuseppe Cionchi
La Ferrari fa battere il cuore agli italiani: in Italia e nel mondo. Ogni tanto vediamo
i componenti del team: meccanici, gommisti, elettronici, giornalisti, speacker… Tra
gli ingegneri elettronici, c’è un senigalliese. Si chiama Luca Sallei. È figlio del ragioniere dell’Opera Pia. Si è laureato in ingegneria elettronica con 110/e lode. Soprattutto ha dato tutti gli esami in tempi regolari. Senza “fuori corso”. Un bell’esempio per tanti giovani “vitelloni” che si laureano a trent’anni e oltre. È specialista del cambio automatico elettronico! Auguri da tutti i senigalliesi. La fiera di
sant’Agostino è ormai alle porte. Ogni anno ci sono novità. Forse anche al bar
ACLI. Offronsi degustazioni di vernaccia al ghiaccio! La Fiera Campionaria prevede, tra le novità, un allestimento all’interno dello stadio con un padiglione per la
promozione di tutti i Comuni delle Valli del Misa e del Nevola. A soffermarsi sull’aspetto apparentemente incoerente è il Sindaco di Ostra. “L’iniziativa di voler aggregare il territorio è sicuramente lodevole – ha sottolineato Lorenzo Cioccolanti –
c’è però un limite che fa parte del dna della fiera, ossia il fatto che si svolga alla fine della stagione turistica, quando ormai la maggior parte delle manifestazioni sono
state realizzate. Promuovere il turismo ad estate conclusa è infatti un limite ma non
abbiamo certo la pretesa di stravolgere il calendario di un evento storico”. A proposito dello stadio: sarà ora di trasferirlo al centro sportivo delle Saline? Il traffico a
Senigallia è quello che è. L’assessore Stefanelli fa le sue precisazioni. “La complanare? Si può e si deve fare”. Francesco Stefanelli, assessore all’Urbanistica, rilancia
sul progetto per la costruzione della complanare contestualmente alla costruzione
della terza corsia della A-14. Tutt’altro che chiuso dunque il dibattito politico sul
futuro della grande viabilità di Senigallia, dibattito che ha avuto l’avvio nel consiglio comunale e che ora torna nelle sedi di partito.
Qui infatti avverranno le valutazioni dei dettagli di entrambi i progetti e da qui
fioccheranno, c’è da giurarlo, le osservazioni sul piano squisitamente degli indirizzi
sul futuro dell’assetto infrastrutturale cittadino. Il processo di beatificazione per
Wojtyla è stato aperto a Roma, martedì 28 giugno. Ecco alcuni elementi. Il cardinale Camillo Ruini, i giudici, i notai e il postulatore della causa di beatificazione di
Papa Wojtyla hanno prestato un giuramento in cui si impegnano al segreto sulle testimonianze raccolte e a non accettare alcun tipo di dono offerto in relazione al processo canonico. Il giuramento si è svolto martedì 28 giugno nella basilica di San
Giovanni in Laterano, durante il primo solenne atto della causa di beatificazione di
Giovanni Paolo II.
K
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B
isogna ammettere che, in
questa sorprendente vicenda
delle elezioni iraniane, stampa e commentatori hanno fin dall’inizio offerto delle previsioni rivelatesi una dopo l’altra fallimentari. Si
è temuta all’inizio una grande astensione di massa e la partecipazione al
voto ha poi superato il limite decente del 60%. Si è previsto poi un ballottaggio per il candidato moderato
Akbar Hashemi Rafsanjani e il candidato innovatore Mostapha Moin e
si è avuto invece un ballottaggio tra
il primo e l’ignorato candidato conservatore Mahmood Ahmadinejad.
Per finire, si è scommesso sulla
vittoria al ballottaggio di Rafsanjani
e ha vinto, a sorpresa, Ahmadinejad,
il sindaco di Teheran di cui, fino a
due settimane fa, nessuno aveva dato
notizie come terribile concorrente.
Sembra quasi che i mass media
occidentali abbiamo adottato il metro di giudizio della borghesia di
Teheran per cui quello che in fondo
conta sono i centimetri di velo che
si riducono sulla fronte delle donne
iraniane senza andare a misurare
l’umore dell’Iran più profondo,
quello delle classi sociali più infime
e delle popolazioni più periferiche.
Queste hanno votato per Ahmadinejad sperando in un miglioramento
del loro tenore di vita dopo otto anni di presidenza del “riformatore”
Mohammad Khatami, durante i
quali è cresciuta povertà, inflazione
e disoccupazione. Ora il trionfo
inaspettato di Ahmadinejad che,
ventisei anni fa, fu fra coloro che
presero in ostaggio gli americani
nell’ambasciata di Teheran e, un
anno dopo, si arruolò volontario
nella guerra contro l’Iraq, costituisce una sfida per molti e soprattutto
per gli Stati Uniti che si aspettavano da questo appuntamento elettorale un risultato meno disastroso almeno dal loro punto di vista.
Dopo aver tanto puntato sulle pianticelle di democrazia che attecchirebbero nel mondo islamico dall’Afghanistan all’Iraq, alla Palestina, al Libano, ora in Iran si ha un risultato che
va esattamente nella direzione opposta a quella sperata a Washington.
Il neopresidente iraniano, appena
eletto, ha espresso, per la verità,
nonostante i timori, posizioni relativamente moderate che su due
questioni cruciali non hanno lasciato dubbi. La prima è quella del petrolio per il quale Ahmadinejad ha
dichiarato che l’Iran non si farà
condizionare da nessuno.
L’Iran ha, infatti, su questo piano
un’assoluta posizione di forza come
Iran
trionfo inaspettato
Ha vinto l’orgoglio nazionale
lanciato da Ahmadinejad
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seconda riserva di oro nero mondiale dopo l’Arabia Saudita. In un momento in cui il prezzo del petrolio
sta crescendo, l’Iran può trovare alleati non solo nel Venezuela dell’antiamericano Chavez e nella Russia
di Putin che già collabora al nucleare persiano, ma anche nelle nuovi
grande potenze emergenti come la
Cina e l’India che sono sempre più
grandi consumatrici e poverissime
produttrici di energia.
In questo quadro, il presunto isolamento di Teheran di cui si parla a
Washington in questi giorni è e sarà
sempre più un auspicio anziché una
realtà. La seconda questione grave,
su cui Ahmadinejad ha già promesso
che l’Iran non tornerà indietro, è
quella della produzione dell’energia
nucleare considerata soprattutto come
un fattore di prestigio e potenzialmente trasformabile in arma nucleare
con il processo di arricchimento dell’uranio che sembra già iniziato.
L’eventualità di un armamento nucleare iraniano è di fatto una sfida in
rotta di collisione con Israele che
non ha mai tollerato che nascesse
un’altra potenza atomica in Medio
Oriente come Tel Aviv dimostrò a
suo tempo, bombardando il reattore
nucleare di cui si era dotato Saddam.
Ma per trattare su questo piano
con l’Iran, oggi non basta più il premio di consolazione dell’ammissione all’Organizzazione mondiale del
commercio promesso dagli Stai
Uniti o la proposta avanzata dall’Europa di collaborazione in altri
programmi produttivi in cambio
della rinuncia all’opzione nucleare.
Ora, c’è bisogno di una diplomazia e di un dialogo che prendano in
considerazione quella sorta di orgoglio nazionale che è il responsabile
numero uno della vittoria del nuovo
presidente iraniano.
Romanello Cantini
sguardo sul mondo
isna,
Dalla M stampa
ia
l’agenz ssionari
dei mi
Voci
africane
Dialogo in Sudan
Un invito a mettere da parte ogni
differenza e ad avviare percorsi di riconciliazione è stato rivolto a tutte le
milizie attive nel sud del Paese da
John Garang, presidente dell’Esercito-movimento di liberazione del Sudan (Splm-a) in un incontro a Nairobi, in Kenya. In base all’accordo di
pace firmato a gennaio di quest’anno
per porre fine al ventennale conflitto
tra il Nord e il Sud, il prossimo 9 luglio – con l’entrata in vigore della
nuova Costituzione - Garang diventerà vicepresidente. L’incontro kenia-
iC’
no rientra nelle iniziative per favorire
il dialogo tra le diverse componenti
politiche e militari del Sud Sudan, finora in gran parte escluse dal lungo
processo di pace. Al precedente incontro di aprile avevano preso parte
esponenti della società civile, della
Chiesa e di 11 partiti politici; all’ultimo si sono aggiunti una ventina di
gruppi armati alcuni dei quali controllano le aree petrolifere dello Stato sudanese dell’Upper Nile.
Voglia di pace in Somalia
C’erano 3000 persone, quasi la metà
L’omarino
l punto di P. Alberto Teloni
è una foto dell’arrivo del papa Benedetto XVI al Quirinale: sullo
sfondo il palazzo già dei papi. In primo piano una schiera di corazzieri a cavallo che fanno scorta e corona ad una solenne mercedes
nera, scoperta, con per passeggero un omino tutto bianco. Lungo il tragitto,
riferiscono i cronisti, gesti di saluto e simpatia. Cosa ha mai di speciale quell’omino tutto bianco? Andiamo indietro di qualche decennio. Ricordate? Dopo la seconda sessione del Concilio Vaticano II un altro omino tutto bianco
affrontò, primo nella storia, un pellegrinaggio in Terra Santa: una incredibile
folla, in gran parte di mussulmani, per fargli festa lo bloccò per ore alla porta
di Damasco e ci vollero le manganellate della guardia beduina di re Hussein
di Giordania per consentire a Paolo VI di percorrere la strada, la Via Dolorosa, fino alla basilica del Santo Sepolcro. I giornali riferirono anche di qualche
innocente monsignore vaticano colpito in maniera indiscriminata dagli zelanti
tutori dell’ordine, tanta era la folla e tanta la confusione. Anche lì, cosa mai
c’era di speciale in quell’uomo vestito di bianco?
I ventisette anni di pontificato di Giovanni Paolo II sono stati un continuo
incredibile bagno di folla ma anche una serie commovente di incontri personali: mi vedo ancora davanti una fotografia -siamo in America latina- di
una donna, dai tratti creoli, dal volto invecchiato anzitempo per gli stenti e
le fatiche di una vita povera e sfruttata, a colloquio col papa, in atteggiamento implorante aiuto e riconoscimento dei conculcati diritti, tenendo
però ben saldo con una mano un ammaccato catino di alluminio, per quella
donna pentola e piatto in quei giorni di incontro col Pastore. Cosa mai poteva darle l’omino vestito di bianco? Un altro salto indietro, siamo in piazza
San Pietro la sera dell’inaugurazione del Vaticano II.
Una fiaccolata rendeva ancor più suggestivo, ammesso che fosse possibile,
l’ambiente più coinvolgente del mondo, l’abbraccio del colonnato del Bernini. Rumore di altoparlanti appena accesi, sguardi protesi verso l’alto, una
figura bianca e rotondetta si affaccia ad una finestra, la finestra più famosa
del mondo, e una voce echeggia sul brusio della folla: “cari figlioli...”. Qui
è la risposta: dall’omino vestito di bianco l’uomo si aspetta non che gli
riempia la scodella di riso, ma che gli faccia sentire la paternità di Dio; appunto “cari figlioli...”.
sguardo sul mondo
10 luglio 2005
dell’intera popolazione di Jowhar, alla
cerimonia ufficiale con cui si è festeggiato il 1 luglio, giorno in cui ricorre
l’anniversario (il 45esimo) dell’indipendenza della Somalia. Poco dopo la
mezzanotte gli abitanti della piccola
cittadina - un centinaio di chilometri
da Mogadiscio - scelta dal Parlamento
come capitale temporanea, in attesa
che nella principale città del Paese torni la sicurezza, si sono seduti ordinatamente sul campo dello Stadio di pallacanestro. Successivamente sono arrivati anche il primo ministro somalo
Ali Mohamed Gedi e altri 75 membri
del Parlamento e del governo somalo.
“Il nuovo governo è un governo di riconciliazione” ha detto Gedi parlando
ai presenti subito dopo aver issato la
bandiera nazionale sul pennone dello
stadio. Entro il 1 luglio, secondo il decreto approvato recentemente dall’Assemblea somala mentre si trovava ancora a Nairobi, le nuove istituzioni
dell’ex colonia italiana sarebbero dovute rientrare tutte nelle due ‘capitali
temporanee’ scelte (Jowhar e Baidoa)
e, invece, a Jowhar c’era rappresentata
si e no la metà del Parlamento e del
governo. Gli altri si trovano sparsi tra
Mogadiscio, Nairobi e altre città della
Regione, visto che recenti scontri tra
fazioni esplosi a Baidoa, l’hanno resa
insicura e inutilizzabile.
Successo sanitario in Gambia
Il programma nazionale di vaccinazione contro il batterio Hib (Haemophilus influenzae di tipo B) sarebbe riuscito ad eliminare una delle
principali cause di mortalità infantile
in Gambia, secondo uno studio pubblicato dalla prestigiosa rivista
scientifica britannica ‘The Lancet’.
Il vaccino contro l’Hib, vettore di
malattie come la meningite e la polmonite, si sarebbe dimostrato altamente efficace nel piccolo Paese
africano (circa 1 milione e mezzo di
abitanti), anche in caso di somministrazione parziale o ritardata: prima
dell’avvio del programma, cinque
anni fa, il 12% dei bambini gambiani
tra il primo e il secondo anno di vita
era affetto dall’Hib; oggi il tasso sarebbe sceso sotto l’1%.
La speranza è che i risultati ottenuti
in Gambia possano ripetersi anche negli altri Paesi dell’Africa sub-sahariana e del sud del mondo, dove ogni anno – secondo statistiche dell’Organizzazione mondiale della sanità
(Oms/Who)- il batterio provoca tra le
400.000 e le 700.000 vittime tra i
bambini sotto i 5 anni.
8
6
.275 interventi caritativi effettuati
in 15 anni di attività per un totale
di 710 milioni di euro. I progetti
realizzati in Africa, America Latina,
Asia, Medio Oriente, ma anche in Europa, riguardano soprattutto la formazione e la promozione umana. È questo il bilancio di 15 anni di utilizzo dei
fondi dell’otto per mille (dal 1990 al
giugno 2004) per finanziare progetti di
sviluppo nel Sud del mondo, così come
documentato dal volume “Dalla Parola alle Opere. 15 anni di testimonianza
del Vangelo della Carità nel Terzo
Mondo”, pubblicato dal Comitato per
gli interventi caritativi a favore del
Terzo Mondo della Cei. Il volume è
stato presentato il 1° luglio, a Roma.
“L’istituto dell’otto per mille non ha
rappresentato soltanto un’opportunità
finanziaria in più, ma una forma di
democrazia fiscale, aperta a tutti i contribuenti e finalizzata al sostegno di attività caritative e umanitarie, per combattere gravi forme di emarginazione e
promuovere lo sviluppo integrale delle
persone e delle comunità”, scrive il
card. Camillo Ruini , presidente della
Cei, nella presentazione del Libro
Bianco. L’adempimento di questa finalità è stato affidato appunto all’apposito Comitato istituito nel 1990. Il
volume rende conto della trasparenza
di quanto si è operato.
no preso in considerazione il settore
dell’ambiente. Tra i diversi ambiti di
azione: alfabetizzazione, formazione
professionale in campo sanitario, agricolo-ambientale, economico, cooperativo e delle comunicazioni sociali.
Senza atteggiamenti di superiorità.
Dal Kenya, al Guatemala, alla Colombia, all’India e al Ruanda e in altri
Paesi del Sud del mondo l’attenzione
ai poveri è rimasta sempre alta in questi ultimi 15 anni. Tra i vari progetti:
trasmissioni radio nello Stato brasiliano del Paranà, corsi di taglio e cucito,
di falegnameria e agricoltura in zone
svantaggiate del Camerun, un centro
per la cura dell’ulcera di Buruli (una
malattia della pelle, simile alla lebbra,
che richiede una cura dai 6 mesi ai 3
anni) in Costa D’Avorio, l’avvio di
cooperative musicali con formazione
di musicisti, compositori e direttori
nella Repubblica Democratica del
Congo. “I Paesi più poveri – sottolinea mons. Piergiuseppe Vacchelli,
sottosegretario Cei e presidente del
Comitato per gli interventi caritativi a
favore dei Paesi in via di sviluppo vanno trattati come soggetti, come
persone. Costruire il futuro di questi
Paesi per noi ha significato predisporre loro la strada per il riscatto e l’autopromozione umana. Da questo pun-
Otto per mille
In 15 anni oltre 6.000 interventi caritativi
nel Sud del mondo
Formazione ed emergenze
umanitarie.
Dei 6.275 interventi complessivi,
nel continente africano sono stati
2.314, mentre in quello latino-americano 2.132. In Asia 1.380, in Europa
146, in Medio Oriente 176, in Oceania 21, mentre è di 106 il numero degli interventi soprannazionali. La
maggior parte hanno riguardato progetti di formazione (471.130.200 euro
per 4.631 interventi); seguono 311 interventi per le emergenze umanitarie
(come lo tsunami) per un totale di
105.452.580. Sono invece stati
69.357.638 euro i fondi destinati a
770 interventi di costruzione.
Tra i progetti sulla formazione
1.217 riguardano il settore delle comunicazioni, 810 per favorire l’apprendimento e la conoscenza di particolare attrezzature da lavoro; 605 han9
to di vista il concetto di cooperazione
da noi adottato è stato sempre fondato
su criteri di umanità e discrezione,
consulenza tecnico-organizzativa sen-
10 luglio 2005
za imposizioni di regole e atteggiamenti di superiorità e presunzione
verso chi aveva bisogno”.
Alcuni esempi: un ospedale
in Uganda.
Tra i tanti interventi sostenuti un
buon esempio è il St. Mary’s Hospital
Lacor di Gulu, nel nord Uganda. L’ospedale si trova a sei chilometri da
Gulu e vi lavorano 520 persone tra
medici, infermieri, paramedici e altro
personale. Nel 2002 sono stati effettuati oltre 27mila ricoveri ospedalieri
e più di 190mila prestazioni ambulatoriali. Il Lacor Hospital ha anche attivato scuole e programmi formativi
per infermieri professionali e caposala, il tirocinio per i medici neolaureati
delle università di Makerere e Mbarara, per medici specializzandi dell’Università di Mbarara, e altri programmi di formazione per tecnici di laboratorio, per tecnici di anestesia e per
futuri tecnici di radiologia.
La cultura Khmer in Cambogia.
Qui è stato presentato un progetto
nazionale dalla Conferenza episcopale locale. In Cambogia la situazione
sociale risente ancora dello sconvolgimento operato dai khmer rossi. Per
trasmettere nuovi valori per aiutare la
società a rinascere, a ricostruire una
trama di rapporti e relazioni, il progetto prevede la preparazione di programmi radio, l’avvio di un notiziario
mensile, la produzione di video-cassette e cd musicali di canzoni della
cultura khmer, siti web in lingua khmer e in inglese sulla storia della
Chiesa. La prima fase del programma
è dedicata alla formazione di giovani
giornalisti e alla preparazione specifica di tecnici ed operatori. I programmi radio riguardano: l’educazione familiare, lotta all’Aids, salute.
a cura di Patrizia Caiffa
esperienze di chiesa
Gli Scout di tutto il mondo si sono dati
appuntamento a Lilleammer per confrontarsi
sulle sfide dell’attualità. Rosaria Cenerelli
ci racconta questa ‘avventura’.
I vescovi spagnoli difendono
il matrimonio
I
n una nota resa pubblica subito
dopo l’approvazione della legge
sulle nozze gay, i vescovi spagnoli disapprovano “l’eliminazione
del matrimonio dal Codice Civile e
la sua riduzione a mero contratto rescindibile unilateralmente”.
“Il Congresso dei deputati ha approvato alla fine due riforme del
Codice Civile molto negative per il
matrimonio” constatano i vescovi:
“Oggi sono state eliminate sistematicamente dal Codice le parole ‘marito’ e ‘moglie’, in modo tale che il
matrimonio, in quanto unione di un
uomo ed una donna non è oramai
contemplato dalle nostre leggi”.
E non solo: “Ieri l’istituzione del
matrimonio ha perso la sua caratteristica di stabilità legale ed è stato
ridotta ad un contratto leggero che
chiunque delle parti può rescindere
in virtù della sua semplice volontà
dopo tre mesi dalla stipula.In questo
modo, le leggi spagnole che regolano il matrimonio si sono trasformate
in leggi radicalmente ingiuste”, afferma la nota della Conferenza episcopale Spagnola, poiché “non riconoscono la realtà antropologica e sociale dell’unione dell’uomo e della
donna nella loro specificità e nel loro
insostituibile valore per il bene comune, in concreto per la realizzazione personale dei coniugi e per la procreazione ed educazione dei figli”.
I prelati protestano perché “le nostre leggi vengono meno, pertanto,
alla tutela adeguata dei diritti dei
genitori, dei bambini e degli educa-
Dalla Norvegia
tori”. Inoltre, “lasciando praticamente all’arbitrio della libertà individuale la continuità del patto coniugale, lasciano anche senza protezione il vincolo matrimoniale”.
“Davanti a questa penosa e grave
situazione, è necessario confidare
nel fatto che la società spagnola saprà uscire allo scoperto in difesa dal
matrimonio, della famiglia e dei
bambini”, dichiarano i vescovi.
“È necessario opporsi a queste leggi ingiuste con tutti i mezzi legittimi
che lo Stato di diritto mette a disposizione dei cittadini – Bisogna lavorare
affinché i diritti di chi non è protetto
siano di nuovo riconosciuti e tutelati”.
“Bisognerà collaborare per ristabilire la giustizia ed astenersi da
ogni complicità con l’ingiustizia”.
Presa di posizione della Commissione regionale della Cem per i problemi sociali e del lavoro a
firma del suo presidente, mons. Giuseppe Orlandoni
La domenica e il lavoro
I
n margine al Congresso Eucaristico Nazionale, che si è svolto a
Bari dal 21 al 29 maggio u.s. sul
tema “Senza la Domenica non possiamo vivere”, La Commissione per
i problemi sociali e il lavoro della
Conferenza Episcopale Marchigiana
desidera offrire il proprio contributo
al dibattito in corso sull’apertura domenicale degli esercizi commerciali.
Le trasformazioni in atto nelle attività economiche hanno determinato
in questi ultimi tempi una continua
estensione degli orari di lavoro fino
ad occupare il tempo della festa. Si
assiste così, anche nel territorio della
Regione Marche, ad una crescente liberalizzazione dell’apertura domenicale dei grandi centri commerciali e
dei negozi al dettaglio.
Al di là dei necessari servizi che
ovviamente non si possono sospendere neanche la domenica, la Comesperienze di chiesa
missione pastorale regionale per i
problemi sociali e il lavoro ritiene
che la progressiva estensione del lavoro domenicale non rispetta la dignità della persona.
L’uomo infatti non può essere ridotto alla sola dimensione economica: non è semplicemente un essere
produttore e consumatore, non vive
solo per lavorare e consumare.
Il lavoro nei giorni festivi stravolge le abitudini di vita dei dipendenti
dei centri commerciali e degli stessi
commercianti, costringendoli a rinunciare al riposo e alle esigenze
della famiglia.
L’uomo in realtà non può fare a
meno del tempo della festa, che è
tempo per il riposo, per la coltivazione di sé, per la riflessione, per le
relazioni familiari e sociali, per l’apertura alla trascendenza: la domenica è il giorno della festa.
10 luglio 2005
Il Concilio Vaticano II ricorda che
“i lavoratori devono godere di sufficiente risposo e tempo libero che
permetta loro di curare la vita familiare, culturale, sociale e religiosa”
(Gaudium et spes, 57).
La Commissione pastorale per i
problemi sociali e il lavoro rivolge un
appello alle istituzioni, ai legislatori e
agli operatori economici perché siano
riconsiderate le norme e il ricorso al
lavoro domenicale, applicando ad esso il principio di stretta necessità.
Allo stesso tempo invita i cittadini,
in particolare i cristiani, ad evitare di
utilizzare la domenica per lo “shopping”: salvare la domenica dal consumismo e dalla costrizione del lavoro significa salvare l’uomo da nuove
minacciose schiavitù e promuovere
un mondo più umano e vivibile.
Giuseppe Orlandoni
✠ Vescovo di Senigallia
10
appunti di viaggio
A
Bergen, sfavillante città medievale, e ricco mercato
del pesce norvegese, dal volto rivolto sempre verso
ovest, quale capitale dell’Atlantico settentrionale, ci
aspetta alle 23 di una tiepida serata di giugno un treno veloce per condurci, nelle prime ore della mattina, ad Oslo.
Siamo ora sole, Luciana ed io, dopo aver condiviso giornate di confronto e studio con gli amici scout di tutto il mondo, convenuti dal 12 al 17 giugno a Lillehammer , in Norvegia, per la XXIV^ “World Conference 2005, dell’Isgf –
Aisg” sul tema “Together we build the future” e con l’obiettivo di rinnovare le cariche elettive ed alcuni articoli
dello Statuto. La prima conferenza mondiale scout si tenne
a Lucerna nel 1953 e da questa lontana data si è ripetuta
con appuntamenti quasi sempre triennali in tanti altri Stati
del mondo: Svizzera, Danimarca, Francia, Olanda, Italia,
Belgio, Inghilterra, Svezia, Australia, Austria, Norvegia,
Nuova Zelanda, Grecia, Indonesia, India, Canada…
L’Isfg (The international Scout and Guide Fellowship) è
una organizzazione mondiale di adulti a sostegno dello scoutismo e del guidismo, è aperta a coloro che sono stati membri delle associazioni giovanili ma anche ad adulti che non
ne hanno fatto parte, capaci e disposti tutti a testimoniare la
spiritualità scout nelle comunità dove vivono e lavorano in
collaborazione e cooperazione per promuoverne la fraternità.
Con ancora nel cuore il calore dell’amicizia scout mondiale
ci accingiamo quindi a trascorrere otto lunghe ore di viaggio
per attraversare la parte meridionale della Norvegia, da ovest
ad est, un tratto di territorio che ci era stato descritto come
uno dei più interessanti. Di nuovo siamo curiose di scoprire
le bellezze infinite di questa terra, dopo il tragitto in crociera
attraverso i fiordi da Trondheim a Bergen, e dopo la scoperta
di Molde, città delle rose, di fronte alle Alpi di Romsdal, dove ci ha accolto una piccola delegazione scout. Una notte insonne allora non ci spaventa! Sfilano ad una ad una le catene
11
montuose innevate, verdi foreste punteggiate ai margini di piccole, graziose case di legno, rosse nel crepuscolo notturno, solitarie o raggruppate a grappoli di
lampioni. Nude le rocce nel chiarore simili a leggendari Troll, fiumi ruscelli cascate laghi sembrano aprirsi sotto la strada ferrata, tersi come specchi, opachi
quando ghiacciati. È una notte da non consumare nel
sonno che ristora, è una notte fatta per gioire nello
stupore del creato. Il sorgere del sole ci coglie occhieggiando sfolgorante attraverso le tendine abbassate, ed è piena luce! È proprio il sole il protagonista indiscusso di questa terra che, estendendosi per oltre
tremila chilometri, attraversata dal circolo polare artico, conosce luce ed oscurità che si prolungano alternativamente a dismisura.
Il sole colora le sfumature di un paesaggio montuoso articolato, tardi si immerge nelle acque dei
suoi innumerevoli fiordi, gioca nelle luci dell’aurora
boreale del freddo nord, alla sua energia vitale gli
abitanti costretti a lunghe ore di buio inneggiano.
Molti altri sono gli aspetti della civiltà e della cultura
norvegese: il rapporto con un ambiente particolare,
la sua storia legata agli antichi vichinghi, la democrazia di una monarchia popolare, un’economia basata sulle risorse ambientali, grosse potenzialità di
energia naturale idrica ed eolica, sfruttamento delle
risorse petrolifere, ricchezza di un mare pescoso
lambito dalla corrente del golfo. La popolazione, limitata rispetto all’estensione territoriale, è in crescita
come nascite, ci sono possibilità di lavoro anche per
immigrati nonostante la difficoltà della lingua norvegese e nonostante il necessario adattamento alle condizioni climatiche che creano sindromi depressive.
L’aspetto però prevalente per il turista è la bellezza
del paesaggio. Siamo ormai vicini ad Oslo. Là troveremo il nostro volo per l’Italia, ripercorro le tappe
del viaggio, ricordo gli amici ritrovati e i nuovi
conosciuti: la dolcezza di Andreas Dezso, architetto
ungherese, grande sognatore e poeta, le fragorose risate di Pamela statunitense, accompagnate dalla tenerezza della sua amica Kriss e dall’ascolto dignitoso di Karim Mashud del Bangladesh, Sheila e Brian, britannici,
di nuovo ritrovati con un appuntamento che si ripete
dal ’96, la solitudine di Gharbi Nejib, tunisino, provata
duramente dalla perdita della moglie, l’affettuoso abbraccio di Lygia delle N.Antilles che chiamandomi
mama mi strappa ai cari amici italiani per una nuova
foto, Edward, il canadese, che, alla bella età di 88 anni,
rivestito di tanti distintivi scout, memoria del suo cammino, allieta l’assemblea con la sua candida presenza
dando voce al suono di una tromba.
Con tutti la meraviglia di una comunicazione facile ed immediata, fatta di piccoli gesti e di una comprensione sottile che filtra attraverso l’ostacolo delle
lingue. I piccoli doni scambiati, gli appunti raccolti, i
libri da consultare, le cartoline e le foto da riordinare, i nuovi progetti intrapresi riempiono lo zaino.
L’aver di nuovo capito di appartenere alla grande
fraternità scout segna così profondamente tanto da
desiderare di ritrovarci presto, nonostante le fatiche
di nuovi viaggi, tanto da pensare a questi amici non
più come ad estranei, ma come a persone con cui
condividere ancora la vita.
Rosaria Leonardi Cenerelli
10 luglio 2005
esperienze di chiesa
A sei mesi dallo tsunami
Traditi
dall’oceano
A 6 mesi dal devastante maremoto che ha sconvolto otto Paesi dell’Oceano Indiano (Indonesia, India, Maldive, Thailandia, Myanmar,
Malesia, Sri Lanka), il numero complessivo delle vittime è ancora incerto: si parla di circa 214.000, ma oltre 40.000 persone risultano
tuttora disperse. E sono ancora oltre 1.237.000 gli sfollati. I danni
maggiori si registrano in Indonesia, dove il 28 marzo un nuovo sisma ha portato a oltre 165.700 il numero di morti e dispersi. Dopo
l’Indonesia è lo Sri Lanka a figurare tra i Paesi più gravemente colpiti con oltre 31.000 morti, 8mila dispersi, 700.000 sfollati. La Caritas italiana ha ricevuto 13 milioni di euro, che rientrano nei 200 milioni di euro complessivi messi a disposizione dalla rete internazionale Caritas, che ha già assistito 1 milione e 600mila persone in 532
campi profughi. In Sri Lanka la Caritas italiana lavora a Jaffna,
Chilaw e Colombo con uno stanziamento di 1,6 milioni di euro per il
ripristino delle attività produttive, programmi per minori, costruzione
di rifugi temporanei. Nei prossimi mesi l’impegno si concentrerà sugli alloggi e la ripresa economica. Tre gli operatori italiani presenti,
tra cui Francesco Paoletti , a Colombo da gennaio in qualità di coordinatore nazionale. Gli abbiamo rivolto alcune domande.
A distanza di sei mesi come procede la ricostruzione?
I ritardi sono dovuti al fatto che il governo ha posto il divieto di costruire
sulla fascia costiera ( buffer zone) per motivi di sicurezza ma la maggior
parte delle persone erano proprietarie di terre in quelle zone e vivevano di
pesca. In questo momento la terra per costruire si trova solo a 4-5 km dal
mare. Tutti vogliono continuare a fare i pescatori, ma è difficile a queste distanze dal mare. Noi cerchiamo di coinvolgere il più possibile le comunità
nel processo decisionale, altrimenti si rischia che critichino e si lamentino
perché stufi di vivere ancora negli shelters, prefabbricati in legno con tetti
di foglie secche di cocco. Molti hanno cominciato a ricostruire per conto
proprio nella buffer zone, nonostante il divieto. Per legge rischiano lo
smantellamento delle case, ma poi a livello governativo non c’è chiarezza
perché si parla anche di approccio flessibile. A livello ambientale c’è chi dice che è una misura inutile e chi dice invece che ha assolutamente senso.
Nei fatti è un ostacolo grosso alla ricostruzione.
Ma come si vive negli shelters ? Sono ancora in tanti?
Sì. Laddove c’è stato un minimo di attenzione alla vivibilità, con piccoli
accorgimenti che poi nella vita quotidiana fanno la differenza, ci si può stare. In altri campi, come a Trincomalee, sono stati costruiti invece shelters
che erano come lattine di lamiera. Potete immaginare come ci si vive quando fuori la temperatura è di 30 gradi con il 95% di umidità… Chi ha potuto,
ha cercato riparo provvisorio da amici e parenti. Noi li abbiamo anche sostenuti per i lavori. Abbiamo distribuito razioni di cibo e coperte.
Le altre attività come procedono?
Gli aiuti per la ripresa delle attività produttive e il supporto psico-sociale
danno meno problemi. Le famiglie ricominciano a lavorare e ad avere una viesperienze di chiesa
10 luglio 2005
ta un po’ dignitosa. In Sri Lanka c’è
notevole attenzione alla formazione
dei ragazzi da parte delle famiglie,
anche nei villaggi più poveri. Abbiamo, quindi, programmi di accompagnamento che prevedono varie forme
di sostegno, dall’acquisto delle
uniformi per i bambini e dei libri al
sostegno extrascolastico. Circa il denaro donato allo Sri Lanka da altri
governi si parla di 3 miliardi di dollari. Ma alle Caritas diocesane ricordo
sempre che avere a disposizione tanti
soldi non è motivo per fare presto ma
per fare meglio.
Quali conseguenze a livello umano
e psicologico, soprattutto per i
bambini?
I pescatori vogliono andare verso
l’interno perché si sentono traditi
dall’oceano, da cui avevano sempre
ricavato il necessario per vivere. Da
un giorno all’altro per loro è cambiato tutto. Le crisi personali – ci sono stati anche diversi casi di suicidio
- sono più frequenti al Sud che altrove. Forse perché lì vive il ceto medio-alto, abituato a un tenore di vita
più elevato e, quindi, meno pronto a
confrontarsi con un dramma così
grande. Al Nord, invece, la gente ha
avuto la casa distrutta due volte, prima dalla guerra civile con i guerriglieri tamil, poi dallo tsunami. Tra i bambini: chi ha perso gli adulti di riferimento ha sofferto molto. Il tempo aiuterà ma all’inizio, nei nostri 14 centri
dove assistiamo 150 bambini, alcuni
faticavano a dormire. Altrove c’erano
bambini fortemente traumatizzati, che
non parlavano. Il dramma emerge dai
disegni o dalle altre forme di espressione artistica che utilizziamo per aiutarli, ad esempio il teatro di strada. Il
nostro obiettivo è fare in modo che
queste durezze non condizionino troppo la loro vita, che possano studiare e
non chiudersi in se stessi”.
Cosa è necessario per lavorare
meglio nell’immediato futuro?
Sbloccare la situazione che impedisce la ricostruzione. E pensare a
un intervento che tenga conto dei
problemi complessivi dello Sri
Lanka. Al Nord sarebbe stato un paradosso rifare solo le case delle vittime dello tsunami e non di chi le aveva distrutte dai bombardamenti e
dalla guerra. Spero che tutti lavorino
tenendo in considerazione la povertà
e i problemi strutturali del Paese,
senza far venire meno nel lungo periodo il sostegno e il supporto.
a cura di Patrizia Caiffa
12
Cinema Gabbiano - Senigallia - tel. 071 65375
La programmazione è sul sito: www.saledellacomunita.it
SIDEWAYS - In viaggio con Jack (Sideways)
Genere: Drammatico
Regia: Alexander Payne
USA – 2005 - 123’
Manca una settimana al suo matrimonio e Jack, attore televisivo di qualche fama, decide di passarla, facendo un viaggio in macchina con l’amico Miles, insegnante di inglese e scrittore in attesa di pubblicazione. La destinazione è rappresentata dai vigneti della California. Nei giri da una fattoria all’altra, Miles
sfodera grande conoscenza di vitigni e aromi, mentre Jack comincia a mettere
gli occhi su ogni cameriera che incontrano. Un sera, in un locale, conoscono
Maya e Stephanie. Jack è attratto da quest’ultima e decide che Miles vada con
l’altra. Inutilmente Miles cerca di sottrarsi alla situazione. Jack e Stephanie
hanno un rapporto che sembra di reciproca soddisfazione e che però finisce
bruscamente quando la ragazza, che ha un figlio piccolo, viene a sapere che lui
sta per sposarsi. Miles parla molto con Maya, ma il suo morale è basso, avendo
nel frattempo ricevuto la notizia dell’ennesimo rifiuto di un editore. Il sabato i
due fanno ritorno a casa. Jack si sposa e, al matrimonio, Miles rivede l’ex moglie, ora risposatasi. Si sente molto triste, prende la macchina e raggiunge la
casa di Maya. Bussa alla sua porta.
Si tratta di un nuovo, convincente capitolo di quel cinema americano ‘on the
road’, lungo il quale corrono appaiati realismo e bilanci esistenziali. In effetti
il copione (tratto da un romanzo) è intinto nell’ironia amara di situazioni in
cui c’é poco da ridere, ma di più da riflettere. I soleggiati ambienti della
campagna californiana, le distese di vigneti, i filari dell’uva disegnano una
cornice pittorica, dentro la quale scorre la paura di dover affrontare la verità.
Jack si appresta ad un matrimonio di comodo, consapevole di essere un divo
televisivo di totale fatuità e intanto cerca di ‘godere’ dell’attimo; Miles è meditabondo e pensieroso, corroso dalla sensazione incombente di essere un
‘fallito’. Il vino, oggetto di lunghe, dettagliate dissertazioni, è un modo per
distrarsi, per affidarsi alla natura, ad una armonia altrimenti irrecuperabile. Il
viaggio enologico avviene dunque tra malinconia e speranza, tra nostalgia e
attesa: come il vino, anche i protagonisti devono crescere, acquistare una capacita progettuale di vita. Nell’insieme interessante e ben costruito.
I film all’Arena Gabbiano – ore 21
07/07
07/07
08/07
09/07
10/07
10/07
11/07
12/07
13/07
14/07
14/07
15/07
16/07
Striscia, una zebra alla riscossa (ore 20.30)
Hich, lui si che capisce le donne
L’uomo perfetto
Sideways
Shreek 2 (ore 20.30)
Be cool
Se mi lasci ti cancello
Constantine
Quando sei nato non puoi più nasconderti
Il giro del mondo in 80 giorni (ore 20.30)
Closer
Gioco di donna
Les choristes
È morto Alberto Lattuada
Il regista de Il Mulino del Po aveva 91 anni
È morto il 2 luglio Alberto Lattuada. Il regista, nato a Milano nel 1914, era malato
da tempo. I funerali si svolgeranno il 5
luglio nella chiesa degli Artisti di Piazza
del Popolo a Roma. Prima di esordire nel
cinema, Lattuada studia architettura, collabora con diverse riviste scrivendo articoli sui film e sulla pittura. Si dedica con
passione alla fotografia e nel 1941 raccoglie i suoi scatti migliori ne L’occhio quadrato. Organizzatore di rassegne cinema13
tografiche, è tra i fondatori della Cineteca italiana. Dopo un periodo di apprendistato come aiuto regista al fianco di Soldati per Piccolo mondo antico e di Poggioli per Sissignora, entrambi del 1941,
esordisce dietro la macchina nel 1943
con Giacomo l’idealista. Tra le sue pellicole più famose Il Mulino del Po, dal romanzo omonimo di Bacchelli, Luci del
varietà, co–diretto con Federico Fellini,
Il cappotto, La spiaggia e Guendalina.
Nel 1994 Lattuada aveva anche ricoperto
il ruolo di un burbero uomo d’affari ne Il
toro di Carlo Mazzacurati.
10 luglio 2005
Dal 7 al 14 luglio
MUSICA
Ostra Vetere - Piazza della Libertà (071.964369), martedì 12
ore 21.15, Concerto Cementano
junior.
Senigallia - Chiesa santa Maria
della neve, per la 4^ edizione del
Festival internazionale organistico
“Città di Senigallia” terranno alle
ore 21.15 i concerti: giovedì 7,
l’organista Petr Plany, giovedì.
14, l’organista Marco Arlocchi.
TEATRO E DANZA.
Montemarciano – Piazza Michelangelo di Marina, venerdì 8 ore 21.15,
per il 7° Festival dei burattini, marionette e teatro di figura il gruppo
teatrale “Burambò” di Foggia presenta “Altrimenti arriva l’uomo nero” – marionette da tavolo.
Castelleone di Suasa - Piazza Vittorio Emanuele, sabato 9 ore 21,
il Centro teatrale Corniari rappresenta “Sogno d’estate”
Corinaldo - Arena del Sole nascente (071.679043), sab. 9 ore
21.15, sarà rappresentata la commedia brillante “Due di noi”.
Ripe - Pista polivalente del Brugnetto, sabato 9 ore 21, la compagnia del Teatro Giovani presenta “Circuì on Ice”.
Civitanova Marche - Teatro Rossini, mar. 12 ore 21.30, per il XII
Festival Internazionale “Civitanova danza” si esibirà in prima assoluta nazionale l’“Henry Oguike
Dance Company”.
Senigallia - Foro Annonario, mar.
12 luglio ore 21.30, per l’iniziativa “Baracche e burattini” il Teatro laboratorio del Mago presenta
“La sirenetta” – teatro di figura e
teatro d’attore con oggetti.
Chiaravalle - Chiostro dell’Abbazia, mercoledì 13. ore 21, per il
7° Festival dei burattini, marionette e teatro di figura il Gruppo
Laboratorio del Mago presenta
“La sirenetta” – teatro di figura e
teatro d’attore con oggetti.
MOSTRE D’ARTE
Senigalla - Museo d’Arte moderna
e dell’informazione, venerdì 8 ore
18, Inaugurazione della mostra
“L’Arte del novecento attraverso
le edizioni Upiglio”. La mostra rimarrà aperta dalle ore 10 alle 12
e dalle 17.30 alle 19.30 fino al 27
agosto, esclusi i lunedì.
Ostra Vetere - Museo civico parrocchiale “Beata Crocifissa Satellico” (071.965700), fino al 31 luglio, mostra collettiva d’arte del
pittore Marco Stefanini e dello
scultore Ennio Giuliani.
Tullio Piersantelli
mass media
www.
Jacques Maritain in rete
maritain.org
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I
l sito Internet dell’Istituto internazionale Jacques Maritain –
www.maritain.org – è on-line
con veste grafica completamente
rinnovata e con molti nuovi servizi.
Attraverso la barra di navigazione,
si possono raggiungere le sezioni
dedicate alle “pubblicazioni” dove
sono disponibili le schede delle oltre
180 pubblicazioni realizzate in questi anni dall’Istituto e l’elenco com-
pleto degli articoli pubblicati sulla
rivista “Notes et Documents” dal
1975 ad oggi. Cliccando invece sulle “attività” si trovano invece tutti i
progetti e gli eventi proposti dalle
tre sedi dell’Istituto. È, infine, attiva
una funzione di ricerca che consente
una rapida individuazione degli argomenti di interesse. Il sito avrà un
aggiornamento costante e sarà presto disponibile anche in inglese.
La Cattedrale.
il libro Paperissima per adulti
Quando il riciclaggio riempe il piccolo schermo
Dopo l’inverno
Testimonianze, domande e
messaggi di separati, divorziati o
risposati che vivono nella Chiesa
di Eugenio Zanetti
I
l libro affronta la complessa problematica teologico-giuridico-pastorale di quelle che in gergo ecclesiastico si chiamano “situazioni matrimoniali irregolari”.
Il testo nasce da un’esperienza peculiare, il gruppo della diocesi di
Bergamo “La Casa”, animato da
don Eugenio Zanetti. “La Casa” si
autodefinisce “…un gruppo che offre un servizio ecclesiale a favore
delle persone sposate in chiesa, che
si sono poi separate o hanno divorziato, e intendono ora rileggere con
serietà e serenità la loro passata vicenda matrimoniale. [...] Si vuole
offrire a queste persone sia un parere tecnico circa l’eventualità
di promuovere una
causa ecclesiastica di
nullità matrimoniale
sia un accompagnamento spirituale”.
Pag. 240
€ 14
Edizioni Ancora
mass media
A
ntonio Ricci, geniale pensatore e creatore di programmi televisivi, tra i quali “Striscia la
notizia” e “Paperissima”, trova sempre il modo di far parlare delle sue
trasmissioni. Ecco allora che, terminato il ciclo di “Striscia la notizia”,
una stagione invero deludente e noiosa, era necessario dare una scossa al
fedele pubblico che si sintonizza su
Canale 5 tutti i giorni alle 20.30. Ed
allora ecco che, dalle ceneri della cultura televisiva italiana, il prode Ricci
ha rispolverato una delle più inutili e
banali trasmissioni che si sono mai
viste in tv: “Paperissima Sprint”, ovvero pillole di riprese amatoriali di
bambini che cadono, che finiscono
nell’acqua, che si schiantano con le
macchinine, che finiscono dentro le
torte, piuttosto che adulti che si fanno
malissimo cadendo da una scala o incendiando un barbecue, o distruggendo un'auto, o gattini sfortunati a cui
succede di tutto. Il tutto alternato con
sequenza sbagliate di film o di programmi delle reti Mediaset. Tutto visto, rivisto, ritrasmesso, rimescolato
più e più volte.
“Paperissima Sprint” è la testimonianza di come per la gloria televisiva
si è disposti a riprendere il proprio
bambino che piange dopo essere caduto dalla sedia, senza soccorrerlo!
Ma quel geniaccio di Antonio Ricci
che escogita stavolta? Chiama una
pornostar in carriera, l’ungherese Eva
Henger, moglie del manager di tutte
le più famose attrici del porno estre10 luglio 2005
mo italiano (da Cicciolina a Moana,
ecc.) e organizza una metodica azione
di “riabilitazione mediatica” agli occhi del pubblico benpensante e pudico che generalmente si sintonizza su
Canale 5. Così Eva Henger, nel pensiero medio-basso del teleutente passivo non è più una pornostar professionista tra le più ricercate e bramate, perché oggi, Eva Henger è solo una brava
conduttrice televisiva. Sdoganata dal
suo boccacc esco passato/presente,
Eva oggi conduce “Paperissima
Sprint” in compagnia di quel pupazzone del Gabibbo. Si presenta al pubblico in costume da bagno, con la sua
vocina flautata, con i suoi costumi da
bagno uguali a quelli che portano le
ragazze al mare, e introduce alle trite
e ritrite gags del programma i telespettatori che si imbambolano davanti
alla tele… ed Antonio Ricci, gran furbone, ha ottenuto i suoi scopi: sfruttando la innata finta castigatezza dei
modi del maschio italiano, ne ha solleticato la fantasia, proponendogli di
guardare in tv, casomai al fianco dei
propri figli e delle proprie mogli, un
programma brutto come “Paperissima Sprint”, ma condotto da una delle icone del sesso mediatico. Complimenti Ricci, molto bravo nel
marketing televisivo, molto efficace
nel creare successo anche con scarti
televisivi. E non ce ne voglia la povera Eva Henger: ma proprio con un
programma ipoteticamente per bambini e famiglie doveva iniziare?
Massimo Lavena
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Un’occasione per andare alla scoperta della città e delle sue bellezze
Non solo mare...
Senigallia da scoprire
Chiesa Cattedrale
È la quinta cattedrale di Senigallia, consacrata il 4 luglio
1790. È una ristrutturazione ed ampliazione della chiesa
dei Gesuiti passata alla Diocesi dopo la soppressione dell'Ordine. La facciata, voluta e finanziata da Pio IX, è del
1877, di stile neoclassico. Nella navata centrale si trova la
Statua di Pio IX, nell'abside una tela che rappresenta
"L'Assunta in cielo" venerata dai Santi Protettori di Senigallia. La Cappella della Madonna della Speranza è un piccolo gioiello di architettura. La miracolosa immagine della
Madonna della Speranza, venerata fin dal 1578 quale patrona della città e della diocesi, è opera del pittore arceviese Ercole Ramazzani.
Informazioni: 071.7921565
Chiesa della Croce
Consacrata nel 1608, la Chiesa è stata progettata dall’architetto ducale Muzio Oddi. Presenta all’esterno elementi in
stile tardo rinascimentale che si contrappongono allo sfarzoso interno barocco. Sei altari laterali incorniciano il vero
gioiello di questo prezioso scrigno: la Pala d’Altare dipinta
da Federico Barocci nel 1592, raffigurante la Sepoltura di
Cristo sullo sfondo del Palazzo ducale di Urbino (omaggio
del pittore alla sua città natale). Pregevole il soffitto a cassettoni lignei e l’organo di Pietro Callido del 1792.
Informazioni : tel. 071.64977
15
Informazioni utili
DIOCESI DI SENIGALLIA
Piazza Garibaldi 3 071-65758 / 071-60498
Settimanale “La Voce Misena” 071-74578
Radio diocesana “Radio Duomo” 071-659757
COMUNE DI SENIGALLIA
Piazza Roma, 8 071-66291, fax 071-6620303
numero verde 800.211537 (U.R.P.)
Polizia Municipale
Piazza Garibaldi 071-6629288
Informazioni 071-6629266
I.A.T. – Palazzo del Turismo
Piazzale Morandi, 2 071-7922725
e-mail: [email protected]
Ufficio Locale Marittimo 071-64780
Poste Via Armellini 071-7918°11
INFORMAZIONI ALBERGHIERE
Ass.Alberghi e Turismo – viale IV novembre, 8
071-65343Fax 071-65666
E-mail: [email protected]
10 luglio 2005
Senigallia da scoprire
Rocca Roveresca
In piazza del Duca si trova la Rocca Roveresca, iniziata nel 1480 su
progetto di Baccio Pontelli e del Laurana, un bell’esempio di architettura
militare del Rinascimento a pianta
quadrata, con poderosi torrioni cilindrici e sotterranei. Nella costruzione
è incorporata la torre fatta erigere
dall’Albernoz a metà del Trecento
sui resti delle preesistenti fortificazioni romane, di cui nella corte sono
visibili due tratti, uno di età Repubblicana e l’altro di età Imperiale.
Portici Ercolani
I Portici prendono il nome del cardinale Giuseppe Ercolani, che li ha
progettati alla metà del Settecento
per volontà di Papa Benedetto XIV
al fine di ospitare annualmente la
celebre Fiera Franca. Costeggiano la
riva destra del Misa con una suggestiva sequenza di arcate in pietra
bianca d’Istria. In origine, il progetto prevedeva il raddoppio della
struttura sulla riva sinistra del fiume. Il quartiere che essi delimitano,
oltre il fiume, conserva ancora nei
toponimi il ricordo dei mercanti che
qui avevano i loro magazzini: Samo,
Smirne, Corfù, Cefalonia, Corinto.
Foro Annonario
Armonioso complesso neoclassico
in laterizio, a pianta circolare, è stato
progettato nel 1834 dall’architetto senigalliese Pietro Ghinelli. La struttura è caratterizzata da un portico che,
con le sue ventiquattro colonne in stile dorico accoglie il quotidiano, pittoresco mercato di frutta e verdura.
All’ombra del porticato, al riparo dai
raggi del sole che la raggiungono solo al tramonto, la pescheria. Attualmente i locali del sottotetto sono stati
magnificamente restaurati e adibiti a
sede della Biblioteca comunale Antonelliana, istituita nel 1767 con il lasciato del Cardinale Antonelli e che
conserva oggi oltre 50 mila volumi.
Palazzo del Duca
Fatto costruire da Guibaldo della
Rovere, Duca di Urbino, nella metà
del XVI secolo, si erge di fronte alla
Rocca. La facciata, alterata nel suo
aspetto originario da numerosi interventi, presenta un bel portale in pietra bianca, mentre lo stemma ducale,
la cui decorazione è attribuita al fa-
moso pittore marchigiano Taddeo
Zuccai, compare nel soffitto cassettonato del primo piano. Il palazzo è
adibito a usi privati.
Palazzetto Baviera
Semplice e armonica costruzione
di tipo medievale, riadattata con impronta rinascimentale alla fine del
Quattrocento da Giangiacomo Baviera, capitano di Giovanni della
Rovere. Al piano superiore presenta
un ciclo decorativo a stucco dei soffitti di grande interesse, realizzato
dall’artista urbinate Federico Brandani tra il 1560 e il 1575, con storie
sacre e profane.
Informazioni: tel. 071 6629266
Rotonda a Mare
Affascinante e intrigante simbolo
della Senigallia turistica ed esempio
pressoché unico di architettura balneare, la Rotonda a Mare compare
nel 1853: la prima piattaforma in legno sul mare, dalla quale si accede
dallo Stabilimento Bagni Marittimi,
introduce la moda dei bagni presso i
nobili, anche stranieri, che passano
l’inverno in città e d’estate iniziano
a scoprire il mare.
Palazzetto Baviera in Piazza del Duca.
Senigallia da scoprire
10 luglio 2005
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Rocca Roveresca
A spasso
per i musei
Pinacoteca Diocesana
Adiacente al Duomo, è stato costruito dai Gesuiti ma solo con il vescovo Bernardino Honorati ha la sua
definitiva sistemazione: sede della Pinacoteca Diocesana d’arte sacra, che
conserva numerosi dipinti a testimonianza della vita artistica della città.
Dal maggio 1992, la Pinacoteca
diocesana offre ai visitatori le sue
splendide sale, custodi di pregevoli
opere artistiche dal 1500 al 1800. Il
gioiello più prezioso della raccolta è
La Madonna del Rosario e San Domenico di Federico Barocci, dipinto
tra il 1588 e il 1592 per la Chiesa di
San Rocco. Inoltre, tele di Andrea
Lilli, Ercole Ramazzani, del senigalliese Giovanni Inastasi, Lucia Canalini Torelli e preziosi esemplari di
suppellettili sacre. Ospita mostre e
manifestazioni culturali.
Ingresso: Mercoledì ore 21-24;
Sabato ore 16.30-19.30; Domenica
ore 21-24. Ingresso gratuito.
Informazioni: piazza Garibaldi, 3
tel.071.60498
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Palazzo Mastai
e Museo Pio IX
Di semplici forme architettoniche
degli inizi del XVII secolo, sorge
sul retro del Palazzo Comunale. Residenza dei conti Mastai Ferretti, vi
nacque il 13 maggio 1792 Giovanni
Maria, eletto Papa nel 1846 col nome di Pio IX. Il Museo, istituito nel
1982, conserva le memoria e i cimeli del pontefice senigalliese e una
ricca biblioteca.
Ingresso: ore 9-12; 17-19. Festivi
chiuso. Ingresso gratuito.
Informazioni: via Mastai, 14
tel. 071.60649
Museo di Storia
della Mezzadria
Ubicato presso il Convento delle
Grazie, è stato fondato nel 1980 da
Sergio Anselmi, scrittore e docente
universitario di storia economica
all’Università di Ancona, che ha
contribuito in maniera decisiva a
farne una struttura di grande originalità e spessore scientifico, in grado di testimoniare gli aspetti storici, sociali e antropologici del mon10 luglio 2005
do contadino e della civiltà rurale
delle Marche.
Informazioni: piazzale delle Grazie – tel. 071.7923127
Museo Arte moderna
Il museo comunale d’Arte moderna e dell’Informazione offre la possibilità di visionare selezionate opere di autori contemporanei, tra cui
un’importante raccolta fotografica
di Mario Giacomelli.
Informazioni: via Pisacane, 84
tel. 071.60424
Museo archeologico
“La Fenice”
Nel 1989, durante i lavori per la
costruzione del nuovo teatro La Fenice, sono stati rinvenuti alcuni reperti archeologici riferibili all’Età
romana. L’area di scavo ha riportato
alla luce un cardo e un decumanus
intersecanti nell’area meridionale
dell’antica Sena. Visibili anche le
tabernae (una in particolare pare essere stata un termopolium - per la
vendita di cibi e bevande) e una domus (residenza signorile) con ingresso dal cardo.
Senigallia da scoprire
dalle belle vallate dei suoi fiumi e segnata dall’opera
dell’uomo che vi ha creato paesi rimasti intatti, circondati da campagne coltivate e ricche di monumenti e storia. Composta da uno “Stato vecchio” e da uno “Stato
nuovo”, che include Senigallia, la straordinaria unitarietà dei suoi beni culturali e artistici riflette oltre quattro secoli e mezzo di storia comune, dal governo dei
Montefeltro e dei Della Rovere alla Legazione di Pesaro Urbino, fino all’Unità d’Italia. Oggi, come ieri, la
Terra del Duca è un luogo a dimensione d’uomo, capace di proporre un nuovo stile di vita che restituisce al
tempo i suoi ritmi naturali e che offre prodotti genuini e
tipici, pieni di antichi sapori.
Fiera di S. Agostino
Porta Mazzini.
Blu mare…
Per il suo mare pulito e sempre balneabile, Senigallia
si può fregiare della prestigiosa Bandiera Blu della
Foundation for Environmental Education in Europe.
Bandiera blu non significa solo mare pulito o acque balneabili, ma la sintesi di una perfetta e attenta politica
ambientale nella filosofia di un sano turismo sostenibile. Alla valutazione e assegnazione del riconoscimento
contribuiscono vari fattori: la presenza di impianti di
depurazione, una ben organizzata raccolta di rifiuti urbani, raccolte differenziate, iniziative ambientali quali
traffico autoveicolare limitato e presenza di vaste isole
pedonali, nonché organizzazione di corsi di educazione
ambientale per giovani e arredo urbano curato.
Con i suoi tredici chilometri di sabbia dorata, le famose
spiagge di velluto, che si distendono lungo l’Adriatico alla foce del fiume Misa, Senigallia è dal 1853 uno dei più
ricercati centri del turismo balneare della costa. Fondata
nel IV secolo a.C. dai Galli Senoni e prima colonia romana su questa sponda di mare, la città conserva un bel centro storico chiuso da mura quattrocentesche.
La terra del Duca
Senigallia sorge nella regione che, nei secoli, ha formato l’antico Ducato di Urbino, situato nel nord e centro delle Marche con propaggini in Umbria e ai confini
con la Toscana e l’Emilia Romagna. La visita alla Terra
del Duca permette un viaggio straordinario attraverso il
tempo, dalla preistoria ai nostri giorni, in un susseguirsi
di emozioni e suggestioni. Molte le opportunità da cogliere in questa natura ancora incontaminata, scandita
Senigallia da scoprire
La città di Senigallia è famosa fin dall’antichità per
questa fiera, di remota origine duecentesca e considerata una delle più importanti d’Europa.
Fulcro dei commerci della città, raggiunge il suo massimo fulgore anche fuori dei confini italici soprattutto
tra la metà del ‘600 e la fine del ‘700, favorita dalla
franchigia del porto che permetteva lo sviluppo e il fiorire dei liberi scambi internazionali: lungo le due sponde del canale urbano avvenivano commerci di granaglie, legname, spezie e manufatti. Negli anni di maggior
splendore, in occasione della fiera, approdavano nel
porto fino a 500 imbarcazioni e vi affluivano oltre 50
mila forestieri provenienti da nazioni levantine, dall’Italia centro-settentrionale e dall’Europa centrale. Per circa 150 anni la città diventa punta d’incontro dei commerci e della cultura. Anche oggi, alla fine di agosto, la
Fiera raduna bancarelle di antiquariato e artigianato
provenienti da ogni parte.
l Foro Annonario è
pronto per far rivivere le affascinanti atmosfere della vivacità cittadina dei primi del ‘900.
Una piazza nel cuore della
città che si riapproprierà
della sua antica vocazione:
quella di un luogo centro
di scambi. Da quelli commerciali, con il mercato
ortofrutticolo e del pesce,
spone, fanno del Foro Annonario la piazza destinata ad ospitare i grandi
eventi della città.
“Il restauro del Foro Annonario, con una piazza
che non ha eguali in Italia,
ricorda i grandi fasti nel
corso dei secoli di Senigallia - spiega Margherita Abbo Romani, l’architetto
che ha curato il restauro -
a quelli culturali, come
punto di incontro, così come era secoli fa. I vecchi
mercanti e i pescatori appena attraccati (il porto un
tempo arrivava proprio alla piazza del Foro Annonario) oggi sono gli ambulanti dislocati lungo il perimetro dei due emicicli e i
commercianti delle botteghe sotto il colonnato,
mentre la piazza completamente sgombera da automobili creerà una grande
isola pedonale.
Ma il Foro Annonario
nel 2005 scopre una vocazione in più. Di notte,
l’effetto scenico del colonnato disposto ad anfiteatro e la perfetta acustica di cui la struttura di-
tutta la mappa della città
racconta l’antica vocazione mercantile della città,
con le vie tutte perpendicolari al fiume Misa, i Portici che in realtà sono le
logge degli antichi mercanti di Venezia che tramite Senigallia commerciavano con la Grecia, e ancora la vecchia Fiera Franca, e il porto che arrivava
al Foro Annonario, con i
pescatori che sbarcavano il
pesce e le mogli pronte a
venderlo sui banconi in
pietra. Questa antica vocazione commerciale è molto
pittoresca e piace anche ai
turisti”.
E dopo il taglio del nastro di domenica scorsa,
con tanto di spettacolo di
I
Il paniere dei sapori
Senigallia non è solo mare e cultura, ma anche un insieme di sapori e profumi che rispecchiano l’antica tradizione culinaria marchigiana. Piatti genuini, semplici, che
si sposano con l’alta qualità del pesce azzurro e l’armonia del verdicchio. Rinomato è il brodetto, da non perdere i tradizionali vincisgrassi, i gustosi cannelloni, la saporita porchetta e tanti altre specialità marchigiane.
Vincisgrassi
Di questo piatto, ricorrente e tipico della tradizionale
cucina delle Marche, si è molto parlato nell’intento di
scoprirne le vere origini. Secondo l’ipotesi più antica, il
termine deriva da Windisch Graetz (o Gratz), nome di
un generale austriaco di stanza ad Ancona con le sue
truppe napoleoniche. Il suo cuoco personale, non si sa
bene se anconetano, gli dedica questa ricetta da lui ideata: una ministra asciutta, appetitosa, la cui fama si
estende ben presto.
Vari scrittori sono però concordi nel sostenere che in
un manuale gastronomico del 1784 è riportata la ricetta
di una salsa per princisgras.
Di fatto, comunque, dagli inizi del 1800 in poi, i vincisgrassi trovano sempre migliore accoglienza non solo
a tavola ma anche nelle colazioni all’aperto per il loro
particolare vantaggio di mantenersi per qualche giorno
senza che il sapore si alteri.
10 luglio 2005
18
19
mongolfiere e banda cittadina, la vita “commerciale” cittadina riprenderà
con diverse novità.
“Le bancarelle ortofrutticole saranno disposte
d’estate lungo i due emicicli e d’inverno sotto il colonnato per lasciare libera
la piazza mentre da ottobre il mercato alimentare
si terrà anche il sabato pomeriggio - annuncia l’assessore alle attività economiche Luigi Rebecchini con la disponibilità degli
operatori commerciali
creeremo un centro commerciale a cielo aperto che
sarà l’occasione di rilancio
del centro storico”..
I lavori di restauro della
pavimentazione, che arrivano dopo quelli dei due
emicicli, del costo di 658
mila euro, sono iniziati lo
scorso febbraio ed hanno
sostituito l’asfalto con un
selciato con fossili ben visibili. “Sono molto soddisfatto per come si sono
conclusi i lavori - afferma
l’assessore ai lavori pubblici Maurizio Mangialardi
- la pavimentazione in selciato, l’eliminazione dei
10 luglio 2005
salti di quota e l’impianto
di illuminazione particolarmente curato fanno di
questa una piazza unica,
dotata di una straordinaria
configurazione di arena
per spettacoli, concerti e
eventi. Un lavoro sopraffine reso possibile dalla collaborazione dei progettisti,
della Soprintendenza, dei
tecnici comunali, dei commercianti e della ditta che
vanno ringraziati”.
Con la riapertura del
Foro entra in vigore un
nuovo piano della mobilità proposto dall’assessore Simone Ceresoni e approvato dalla Giunta.
Piazza Manni, per 40 posti auto, sarà destinata alla
sosta con disco orario di
60 minuti. Torna ad essere
invece interamente pedonalizzata l’area degli ex
macelli così come la stessa piazza del Foro Annonario. Resta infine confermata la pista ciclabile sul
lato del fiume Misa.
E un altro tassello di
città torna a vivere nella
sua dimensione più bella.
LM
dalla città di Senigallia
Una donna di 74 anni ha sventato una truffa riferendo poi
l'accaduto alla polizia. L’anziana era in bicicletta lungo la
pista ciclabile che costeggia il fiume Misa quando è stata
avvicinata e fatta fermare da un giovane a piedi, insospettabile. Il ragazzo aveva in mano un pacchetto e ha
spiegato all’anziana che doveva consegnare una telecamera al figlio. La donna chiaramente non ne sapeva nulla
e ha chiesto delucidazioni. Il truffatore le ha così riferito
che dal figlio, del quale non ha mai però fatto il nome,
aveva già ricevuto un anticipo di 700 euro e che lei doveva come da accordi consegnargli altri soldi. L’anziana
non si è fatta abbindolare e ha detto al ragazzo di seguir
26 giugno - 3 luglio
Succede a Senigallia
Sabato 2 luglio in fretta si è
sparsa la terribile notizia della
morte di Paolo Mandolini, molto conosciuto nella nostra città.
Ha perso la vita un incidente
stradale sull’autostrada A14, in
provincia di Bari. Con lui c’era
la moglie e due amici. La comitiva stava rientrando da un periodo
di vacanza insieme in Calabria.
La sua morte ha lasciato smarriti
moltissimi ambienti cittadini, in
particolare il mondo politico e
quello dell’associazionismo, in
cui da sempre era stato impegnato e aveva sempre offerto la propria disponibilità.
Una persona ricordata da tutti in
maniera positiva, fin da quando
era impiegato alla Banca delle
Marche. Appassionato della buona tavola e della caccia, Paolo
Mandolini aveva sempre coltivato un altro suo interesse: quello
di conoscere l’Italia, insieme alla
famiglia, per la quale aveva una
preoccupazione costante.
Dei suoi figli Paolo Mandolini
andava particolarmente fiero ed
orgoglioso, pur nella modestia
che gli derivava dalla sua
profonda fede cattolica.
Uno spirito aperto, che gli aveva
permesso anche di affrontare la
malattia che lo tormentava da anni e di non rinunciare a tutto ciò
che considerava importante per
la propria esistenza: la famiglia,
gli amici, la curiosità, il piacere
dello stare insieme.
Tutti gli amici dicono che era
una persona disponibilissima.
Non c’era proposta d’impegno
che non lo stimolasse spingendolo a dare quanto di meglio gli
suggeriva l’esperienza, la fantasia, il desiderio di fare qualcosa.
Il nostro settimanale si fa interprete di quanti lo hanno conosciuto ed amato per stringersi attorno
ai due figli, Raffaele operatore
della cooperativa Il Germoglio e
animatore del gruppo di clown
“Ciofega” che porta i propri spettacoli all’interno degli ospedali, e
Alessandro, esperto d’informatica
in un’azienda locale.
Dill’ al monc’ in piazza
S
iamo stati
indotti a ritornare sull’argomento delle bollette del metano da
diversi nostri lettori, che non riescono a riprendersi dalla batosta ricevuta dagli ultimi pagamenti.
Da come ci hanno detto, nel mese
di dicembre 2004 hanno ricevuto
bollette impossibili da pagare. Alcuni hanno chiesto la rateazione, che
hanno ottenuta con l’aggiunta degli
interessi. Però, quest’anno, questi
dalla città di Senigallia
hanno dovuto pagare le rate del vecchio, più le bollette (sempre molto
alte) di quest’anno e, pertanto, le
due annate insieme, da febbraio
2005 al 20 giugno 2005, hanno raggiunto quote da 3500 a 4000 euro
circa, o forse di più, ma questo non
lo sappiamo.
Molti dicono che quando il servizio era autogestito dal Comune non
era mai stato necessario lamentarsi.
Ora, invece, per i malati, i pensionati e i lavoratori (che non percepisco10 luglio 2005
Summer Jamborée
perno dell'animazione estiva
Pubblichiamo domanda e risposta sulle manifestazioni per
vivacizzare la stagione estiva.
Domanda di Barbara.
Il Summer Jamborée, un po'
sopravvalutato, rappresenta
ormai l'unica ancora di salvezza delle nostre manifestazioni estive. Dobbiamo accontentarci delle notti colorate
che a prima vista non sembrano eventi propriamente
eccezionali o ci sarà qualche
sorpresa?
Notizie dalla città
A denti stretti
La ripresa su Radio Duomo inBlu dell'intervista radiofonica al Sindaco Luana Angeloni è l’occasione per una riflessione sugli appunatamenti di rilievo che animano l'estate della città.
la a casa dove c’era il figlio così da saldare il conto. Il
giovane ha fatto finta di seguire la donna ma dopo qualche metro si è dileguato a bordo di un’auto grigia. Non
sono poche le segnalazioni del genere che quasi giornalmente giungono alle forze dell’ordine. A San Benedetto
del Tronto la polizia ha fermato un truffatore che potrebbe aver colpito a Senigallia qualche mese fa spillando
ben 10 mila euro ad un anziano. Questi era stato fermato
sotto i Portici Ercolani da un sedicente informatore
scientifico che cercava un fantomatico medico al quale
doveva consegnare una cospicua somma di denaro. Con
un abile raggiro il truffatore si è fatto consegnare ben 10
mila euro e con una scusa ha fatto allontanare l’anziano
fuggendo via.
a cura di
Giuseppe Nicoli
no stipendi paperonici) si presenta il
dilemma: “Il prossimo inverno, cosa fare? Riscaldare l’appartamento
o mangiare”?
Tanti auguri
a chi si chiama:
Filomena (5 luglio); Romolo
(6 luglio); Edda, Gioconda (7 luglio); Adriano/a (8 luglio); Vittoria, Floriana (9 luglio); Seconda
(10 luglio).
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21
Risposta del Sindaco.
Le sorprese a questo punto non
ci saranno perché il calendario
delle manifestazioni estive è
già in circolazione da diversi
giorni e contiene tutto ciò che è
stato programmato per rendere
l'estate senigalliese divertente,
per rendere la nostra città il più
possibile attrattiva anche di turisti o di ospiti provenienti dalle città vicine. Io credo che sia
un bel programma di manifestazioni. Certamente il fatto
che ci siano state le elezioni e,
quindi, ci sia stato un periodo
di interruzione dell'attività amministrativa ha un po' tardato
anche la definizione del programma e la sua pubblicizzazione. Però a questo punto mi
sento di dire che è un programma ricco ed è un programma
interessante. Io mi auguro che
così lo possano vivere i nostri
cittadini e i nostri ospiti. Il
Summer Jamboree è una manifestazione assolutamente di
prestigio, che si è affermata sia
a livello nazionale che a livello
internazionale. Quindi per noi
è un investimento che sta dando i suoi frutti e continueremo
a sostenere questa manifestazione che è molto importante
dal punto di vista della proposta culturale, di spettacolo, ma
dei flussi che richiama su Seni-
Portici Ercolani.
gallia. Per la settimana del
Jamboree non c'è un posto libero né negli alberghi né nei
campeggi e noi, che dobbiamo
sostenere il nostro turismo,
chiaramente possiamo dire che
in questo caso abbiamo colto
nel segno con questa manifestazione. Quindi agli organizzatori, agli ideatori di questa
manifestazione va sicuramente
il nostro grazie. Tra l'altro, abbiamo visto quanto è stata apprezzata da parte di un grande
del nostro spettacolo: Renzo
Arbore, che nella sua trasmissione ha ospitato sempre nostre
delegazioni e ha promozionato
la nostra manifestazione perché
ci vede qualità e quindi questo
è un punto fisso; però il nostro
programma è molto ricco di
iniziative di vario genere perché noi dobbiamo intercettare
un pubblico vasto, intergenerazionale e quindi giovani e meno giovani, chi cerca mostre,
chi cerca intrattenimenti leggeri, chi cerca manifestazioni culturali e credo che ci sia un po'
di tutto, con anche delle punte
10 luglio 2005
di "eccellenza" che non vanno
sottovalutate. La settimana
scorsa si è tenuta la festa della
musica, festa europea, ed è stata sicuramente la prima manifestazione d'estate che ha avuto
un buon successo. La città era
piena: tanti gruppi, tanta gente,
divertimento… e questo spirito di festa ma in un clima giusto. Via, via, con le notti tinte
che vengono richiamate, noi
avremo degli spettacoli, avremo uno spettacolo di punta,
prima a livello nazionale: "La
notte della tarantola" il 14 luglio, con degli artisti che si
esibiscono in prima nazionale
a Senigallia; quindi io penso
che il programma sia di rilievo. Per concludere, a settembre inoltrato, con Pane nostrum che è una manifestazione di altro genere che promoziona il nostro territorio e le
sue vocazioni produttive incentrandole sul pane. Sono abbastanza soddisfatta; devo dire, senza eccedere in autoconsiderazione, che è un programma che si fa rispettare!
dalla città di Senigallia
Apertura estiva di interessanti spazi culturali
Musei in città
D
al primo luglio apertura estiva per il Circuito Museale di
Senigallia. In città si dispiega un affascinante percorso tra i
musei del circuito (Ingresso Gratuito) ed iniziative culturali.
L’Area archeologica e Museo “La
Fenice” ed il Palazzo del Duca effettueranno questi orari di apertura
17-20 e 21-24. Particolarmente interessante la possibilità per cittadini e
turisti di visitare l’Area archeologica e Museo “La Fenice” i cui reperti
antichi riaffiorarono nel 1990 durante la costruzione del nuovo teatro. Una domus con ampi resti di
pavimentazione a mosaico e un
quadrivio di strade che recano intatti i segni delle ruote dei carri, piccole fontane e alcune tombe, tanto che
il progetto originario del teatro subì
modifiche sostanziali. Il museo, che
oggi affianca le strutture presenti,
racconta la storia antica della città
di Senigallia e del territorio, scende
nella realtà di uno scavo urbano e si
adatta ad uno spazio non costruito,
ma ottenuto in negativo, con una
sottrazione di terra nel tessuto vivo
della città. Alle strutture presenti si
affiancano i numerosi reperti posti
nelle vetrine e un ricco apparato
esplicativo con ricostruzioni del
paesaggio urbano ed extraurbano.
Il Museo di Storia della Mezzadria resterà aperto dalle 8,30 alle
12,00 e rimarrà chiuso il lunedì. Il
museo è ospitato all’interno di parte
del Convento di Santa Maria delle
Grazie. Vi sono conservati oggetti,
arnesi, strumenti tipici dell’organizzazione produttiva mezzadrile che,
nelle Marche, perpetua sostanzialmente i propri modi di produzione
per quasi sette secoli, incentrati sui
prodotti essenziali: il grano, l’uva e
in minor misura, l’olio.
Gli orari del Museo d’Arte moderna e dell’Informazione, uno dei
principali centri italiani di documentazione dell’arte contemporanea, saranno invece 8,30-12,30 e
15,45-18,30, rimarrà chiuso il lunedì, il sabato pomeriggio e festivi.
Orario continuato per la Rocca Roveresca che sarà aperta dalle 8,30 alle 19,30. Simbolo della città roveresca, la Rocca di Senigallia, voluta da
dalla città di Senigallia
Giovanni Della Rovere Signore della
città dal 1474 al 1501, venne realizzata dai migliori architetti del tempo.
Il Museo Pio IX effettuerà questi
orari 9,00-12,00 e 17,00-19,00, chiuso i festivi. Il museo ha sede nel Palazzo Mastai Ferretti appartenuto alla
famiglia fin dal 1557 e dove ha avuto
i natali Giovanni Maria Ferretti, divenuto Papa nel 1846, con il nome di
Pio IX. La Pinacoteca diocesana di
Arte Sacra il mercoledì e la domenica sarà aperta dalle 21,00 alle 24,00,
il sabato dalle 16,30 alle 19,30.
La Pinacoteca Diocesana d’Arte
Sacra è ospitata nel piano nobile del
Palazzo Vescovile, adiacente il Duomo, sulla più vasta e importante piazza dell’ampliazione settecentesca.
Una fitta serie di iniziative culturali sono previste inoltre a Palazzo
del Duca (sorto a metà del secolo
XVI) già a partire dal 6 luglio fino
al 10 con le mostre: “Rassegna
d’Arte orafa” e “La Donna nella
moda tra le due guerre”.
Ispirata ai temi della “Penultima
moda” di Alfredo Panzini la mostra
presenta una rassegna di manifesti,
riviste, oggetti di vita quotidiana che
ricostruiscono la sensibilità e il modo di vivere della donna attraverso la
cultura di un’epoca. Mostra a cura
dell’Associazione “Sena Nova”.
Alessandro Piccinini
Simone Sardella nuovo commissario
Nuovo vertice alla
Croce Rossa
I
l giovane avvocato senigalliese
Simeone Sardella è il nuovo
commissario del Comitato locale
della Croce Rossa Italiana. La nomina è stata firmata dal commissario nazionale della C.R.I. Maurizio
Scelli. Sardella succede al Cavaliere Luciano Di Marcelli, che si è dimesso per impegni personali.
Trentadue anni, una militanza in
Croce Rossa di tredici anni e un
passato come maresciallo della
Guardia di Finanza, Simeone Sardella assume la guida della locale
C.R.I. per gestire l?ente in un momento di delicata transizione.
La C.R.I. di Senigallia, impegnata
in vari campi, dall?emergenza sanitaria 118 al trasporto infermi, dalla
protezione civile al pronto farmaco,
si appresta infatti ad affrontare, a seguito dell?approvazione del nuovo
Statuto nazionale, la fase elettorale
che la porterà, entro il mese di settembre, all?elezione del consiglio direttivo e del nuovo Presidente.
“Undici dipendenti, oltre 200 tra
medici, infermieri e volontari delle
varie componenti, 9.738 servizi effettuati, 15.029 pazienti trasportati,
299.364 chilometri percorsi nel
2004: questi soltanto alcuni dei numeri del Comitato locale della Croce
Rossa Italiana, da 50 anni al servizio
dei cittadini senigalliesi” si legge in
una nota del locale sottocomitato.
U
n nuovo spazio gratuitamente a disposizione per
chi vuole svolgere attività culturali. È questa la notizia divulgata dal Servizio Turismo e Cultura del
Comune di Mondolfo e relativa agli incantevoli luoghi del
Bastione di S.Anna con l’annesso ‘Giardino Martiniano’
all’interno del Castello di Mondolfo. “Si tratta – ha precisato il dott. Armando Tonelli, dirigente del Servizio – degli
spazi appena restaurati e recuperati posti nelle vicinanze
del Municipio, all’interno della magnifica area fortificata
del Bastione di S.Anna”.
Il complesso, nato nel 1500 quale adeguamento del circuito difensivo del Castello di Mondolfo all’avvento delle
armi da sparo, divenne col tempo il giardino-orto delle
Monache del Monastero di S.Anna che, appunto, hanno
poi lascito il loro nome al sito. “Precisamente il Comune
A Mondolfo torna a vivere il “Bastione di Sant’Anna”
Il “bastione” della cultura
mette gratuitamente a disposizione sia gli spazi coperti
della antica ‘limonaia’, un’ampia serra in muratura scandita da suggestive arcate, che il magnifico ‘giardino all’italiana’ poso nell’area scoperta, il “Giardino Martiniano”
appunto”. L’iniziativa è rivolta sia ai singoli che alle associazioni le quali, senza fine di lucro, potranno utilizzare il
bastione per lo svolgimento di progetti culturali.
“Si tratta di poter svolgere all’interno del Bastione sia mostre personali che collettive, così come esposizioni di prodotti artigianali ed altri appuntamenti culturali. Il Comune mette
gratuitamente a disposizione lo spazio appena restaurato con
grande attenzione e l’illuminazione, lasciando tutti gli altri
aspetti organizzativi ai soggetti richiedenti, ovviamente nel
rispetto della peculiarità del luogo e dei regolamenti comunali vigenti”. Una opportunità certo non secondaria, stante
anche la numerosa presenza di artisti nel territorio.
“Il recupero del Bastione di S.Anna con il singolare
“Giardino Martiniano” arricchisce indubbiamente – ha
proseguito il dott. Tonelli – la potenzialità turistica e culturale del nostro territorio. Così ora potremo giovarci di questo luogo, il quale alterna (specie per l’estate) l’incontestabile pregio di poter avere simultaneamente tanto spazi coperti che scoperti. Poi, e ciò non è secondario, è proprio a
due passi dalla Piazza del Municipio, pertanto facilmente
raggiungibile ed individuabile, anche per la cartellonistica
presente in loco”. L’avviso, presente sulla home page del sito del Comune di Mondolfo – www.comune. mondolfo.pu.it
- spiega dettagliatamente che cosa debba essere realizzato.
“Senza volerci soffermare e rinviando all’avviso – ha spiegato Tonelli – è necessario inviare una istanza al Servizio
Turismo e Cultura del Comune di Mondolfo, indicando le
generalità del richiedente, l’attività culturale che si intende
svolgere ed il periodo. Le domande pervenute saranno tutte
attentamente valutate”. Il Bastione di S.Anna, i cui restauri
erano stati curati dal Servizio Ambiente del Comune di
Mondolfo, è stato inaugurato dal Dr. Darco Pellos, vice prefetto e Commissario per la provvisoria amministrazione del
Comune alla fine di maggio scorso.
“Abbiamo già ricevuto alcune richieste per l’utilizzo del
Bastione – ha concluso il Dott. Tonelli – e siamo certi che
chiunque abbia a vedere i luoghi ne rimarrà positivamente
colpito per la magia e bellezza che promanano”. Per informazioni, è possibile contattate l’Ufficio Turismo del Comune di Mondolfo: tel. 0721.939252; fax: 0721.959455;
turismo @comune. mondolfo.pu.it.
Alessandro Berluti
Castelleone di Suasa: lavori nel Foro romano
La città dalle tante sorprese
L’
annuale campagna di scavo alla città di Suasa e’ iniziata da
pochi giorni. È questo uno
degli impegni principe del Consorzio
Città Romana di Suasa, che ha permesso in questi anni di riportare alla luce lo
splendore di questa città situata nella
media valle del Cesano. Ad oggi, le
ricerche e le regolari campagne di esplorazioni annuali del Dipartimento
Archeologia dell’Università di Bologna
in accordo con la Soprintendenza
Archeologica per le Marche, hanno permesso di riportare in luce diversi complessi edilizi, come la Domus dei Coiedii
e il Foro della città. Grazie al contributo
10 luglio 2005
22
23
della Fondazione Cassa di Risparmio di
Jesi, presto questo imponente complesso potrà presto essere valorizzato per
essere immediatamente fruibile non solo agli addetti del mestiere ma soprattutto dai turisti. Il foro era il centro vitale della città, la piazza centrale delimitata dalle botteghe dove si svolgeva la
vita commerciale e politica.
Il progetto di valorizzazione si sviluppa in piu’ fasi e quella che sta per terminare, è la seconda e prevede tra l’altro, un sistema di percorsi colorati in
modo da individuare le diverse funzioni
ed i diversi spazi come i laboratori o i
portici che si affacciavano sulla piazza.
10 luglio 2005
La Fondazione Cassa di Risparmio di
Jesi ha ritenuto importante partecipare
a questo progetto di valorizzazione di
un patrimonio che è di tutta la comunità marchigiana.
Domenico Guerra, presidente del
Consorzio Città Romana di Suasa, nel
ringraziare il presidente della Fondazione Dott. Federico Tardioli, sottolinea come “la Fondazione sia istituzione profondamente radicata nel territorio, sensibile e sempre presente nella crescita culturale e artistica della
nostra provincia che, è bene ricordarlo,
non significa solo prestigio ma anche
risorsa economica”.
dai Comuni della diocesi
Un seminario sul turismo marchigiano
A Ripe è in distribuzione del materiale
informativo per diminuire gli sprechi
Gioco d’indagine al museo, iniziativa didattica per aspiranti investigatori
Rilancio Marche
Acqua lasciata
... è persa
Pantera rosa... al museo
U
na riflessione sul turismo
marchigiano, per rilanciare il
settore con proposte condivise dagli enti locali, dagli operatori e
dalle associazioni di categoria. Con
questa finalità la Regione ha chiamato il mondo economico, produttivo e istituzionale marchigiano a discutere e confrontarsi sulle scelte da
operare nel corso della legislatura,
nella suggestiva cornice dell’eremo
dell’Abbadia di Fiastra (Tolentino).
Davanti a una sala gremitissima,
l’assessore Luciano Agostini, ha
aperto i lavori con un’analisi sulle
criticità del turismo regionale.
Istituzioni e territorio, ha esordito,
“temono che si stia arrestando il
processo di crescita dell’ultimo decennio”. Una sensazione che occorre contrastare con politiche mirate e
sinergie tra gli enti.
Agostini ha parlato di un “eccessivo frazionamento” di competenze
amministrative e di organizzazione
turistica sul territorio, sollecitando
un maggiore coordinamento tra le
istituzioni e gli operatori.
“Occorre finalizzare bene la spesa, evitando sovrapposizioni di ruoli. Alla Regione compete la programmazione, da concretizzare con
azioni mirate e un’organizzazione
flessibile. Non bastano le sole politiche di promozione; occorre potenziare anche quelle dell’accoglienza,
per sostenere le imprese e dare concretezza alla destagionalizzazione
del settore”.
Agostini ritiene che sia la Provincia l’ambito ottimale di riferimento
territoriale: “La Regione ha decentrato molte competenze, individuando, però, a volte, ambiti diversi per i
differenti comparti delegati.
Questo non ci ha aiutato a fare sistema”. Occorre, allora, “ridefinire
gli ambiti o individuare efficaci
strumenti di raccordo, tenendo presente che l’integrazione territoriale
è una prerogativa forte delle Province”. I Sistemi turistici locali, ha ricordato Agostini, “hanno svolto un
ruolo importante e prezioso, ma devono, in questa fase, riconsiderare la
propria funzione, troppo orientata
alla promozione, spesso svolta anche da altri enti.
Devono, invece, divenire strutture
snelle, leggere, più orientate alle po-
dai Comuni della diocesi
litiche di integrazione che contribuiscono a fare sistema e a creare un’identità”.
Secondo Agostini, poi, va valorizzato il ruolo dei Comuni, “soggetti
prioritari e protagonisti, fortemente
integrati col territorio, che possono
svolgere funzioni burocratiche regionali, in stretta sussidiarietà con la
Regione”. L’assessore ha poi auspicato una nuova legislazione regionale di settore, definendo “il testo
unico una necessità da concretizzare: non un assemblaggio di leggi,
ma una armonizzazione di contenuti
e di risorse disponibili”.
Altra questione affrontata da Agostini è stata quella dell’Aptr: “Le
Marche devono avere un soggetto,
una società, un’agenzia che faccia
promozione. Si è discusso molto
della creazione di una società per
l’internazionalizzazione.
Per concretizzarla, però, occorre
che tutti gli enti coinvolti si mettano
in discussione e si fondino in un
unico organismo. Se questo non accadrà, sarà utile ridefinire il ruolo
dell’Aptr, conferendole funzioni e
prerogative nuove”.
Altri temi toccati da Agostini sono
stati quelli del credito (“Il turismo
ha bisogno di forti investimenti, gli
istituti devono attivare azioni finanziarie consone alle esigenze del territorio”) e dell’accoglienza: “Negli
ultimi dieci anni, pubblico e privato,
hanno investito oltre 150 milioni di
euro nelle strutture agrituristiche.
Bisogna continuare a sostenere la
cultura imprenditoriale e agire di
più sulla costa”, che assorbe il 61%
delle presenze turistiche.
Secondo i dati resi noti durante il
seminario, nel 2004, nelle Marche,
gli arrivi sono cresciuti dell’1,1%,
mentre le presenze sono diminuite
del 2,7%. Gli italiani hanno animato
l’87% dei flussi, gli stranieri il restante 13%. La permanenza media
dei turisti è risultata di 7 giornate: il
65% trascorse nell’extra alberghiero
e il 35% nell’alberghiero. Il fatturato globale ha raggiunto 1.723 milioni di euro (296 in valuta estera). Un
2004 non positivo, per l’Italia, con
un calo di turisti del 4-5%. Un 2005
che si prospetta migliore (più 34%), anche se il turismo balneare
soffrirà ancora.
10 luglio 2005
R
esterà a disposizione di chiunque lo
desideri, e potrà essere ritirato tutti i
giorni presso l’Ufficio turistico di
via Castello o presso l’Ufficio ambiente
del Comune, il materiale promozionale e
didattico distribuito in occasione di “Acqua lasciata è persa …ed altro”, la manifestazione che l’amministrazione comunale
di Ripe, l’Assessorato Provinciale all’Ambiente, la Multiservizi e l’Agenda Locale
Peterpan avevano allestito nei giorni scorsi
nell’area verde di via Galilei a Passo Ripe.
L’assessore all’ambiente del comune
Giampaolo Sebastianelli nel tracciare un
consuntivo dell’iniziativa, volta ad incentivare l’utilizzo razionale dell’acqua ed a
promuovere una serie di azioni positive anche su altri fronti legati alla tutela dell’ecosistema (quale per esempio quello delle
raccolte differenziate), puntualizza che l’opera di sensibilizzazione proseguirà, ora,
ad ampio raggio: “Non possiamo che stilare un bilancio gratificante dell’iniziativa dichiara -, soprattutto per l’alto afflusso di
cittadini, in particolare di giovani e giovanissimi, che si sono dati appuntamento nell’area verde di via Galilei. Stimiamo in 5600 le presenze di quella giornata, alla
quale hanno presenziato tra gli altri, col
sindaco Sandrino Grossi e gli amministratori del comune, il presidente del CIR 33
“Vallesina-Misa” dottor Simone Cecchettini col direttore dottoressa Filonzi, il dirigente del competente servizio dell’amministrazione provinciale dottor Massimo Sbriscia e il dirigente dell’Istituto comprensivo
professor Rachetta. Notevole interesse
hanno suscitato sia gli stand in cui è stato
delineato nel dettaglio il funzionamento
del servizio idrico, sia quello nel quale è
stata illustrata, con disegni tridimensionali,
la conformazione della nuova piattaforma
ambientale che il comune realizzerà con la
Provincia di Ancona in via Marco Polo.
Debbo anche rimarcare come l’iniziativa
abbia fatto registrare il felice supporto organizzativo di altre realtà organizzate, e si
sia avvalsa del lodevole servizio dei lavoratori socialmente utili del comune di Ripe.
Anche sulla scorta dei risultati di “Acqua
lasciata è persa …ed altro” abbiamo pensato - conclude l’assessore - di incrementare
l’attività informativa mettendo a disposizione del pubblico il materiale utilizzato in
quella giornata: perché chi non ha potuto
prendervi parte abbia adesso l’opportunità
di consultarlo e fare tesoro delle indicazioni che potrà ricavarne”.
Raoul Mancinelli
24
'L
a pantera rosa al museo'
sarà l'iniziativa didattica
per aspiranti investigatori
che l'Associazione Sistema Museale
della Provincia di Ancona propone a
luglio ed agosto. Sedici appuntamenti per bambini ed adolescenti
che vogliano metter alla prova le
proprie capacità d'indagine ed intuitive calandosi nel ruolo della pantera rosa. In base ad indizi, prove ed
indovinelli saranno chiamati a sciogliere e svelare il caso misterioso
all'interno di otto istituzioni museali. Ma solo chi avrà sviluppato un
fiuto raffinato, proprio del miglior
investigatore, riuscirà nell'impresa,
che di volta in volta cambierà scenario. In campagna o a palazzo, musicista, artista o partigiana, in cantina, in viaggio o nel monastero, ogni
sabato di luglio e di agosto la pantera
rosa si muoverà in abiti o in contesti
diversi, che renderanno più intrigante
la soluzione di ogni giallo.
L'iniziativa ludico-didattica prenderà il via sabato 9 luglio (con inizio sempre alle ore 21) a Morro
d'Alba (Museo Utensilia) e a Castelplanio (Civica Raccolta d'Arte, Storia e Cultura), per proseguire il 16 a
Maiolati Spontini ( Museo Gaspare
Spontini) e a Staffolo ( Museo dell'Arte del Vino), il 23 a Cupramon-
tana ( Museo Internazionale delle
Etichette del Vino) e Serra San Quirico (Cartoteca Storica delle Marche), il 30 a Serra dè Conti ( Museo
delle Arti Monastiche) e a Falconara
Marittima (Museo della Resistenza). Per iscriversi al gioco d'indagine, che prevede altrettanti appuntamenti ad agosto, gl'interessati dovranno prenotarsi chiamando il numero 071.7107612 ogni giorno dalle ore 16 alle 19 ed il sabato anche
dalle 21 alle 23; la partecipazione
avrà un costo di 5 per ogni giovane investigatore e 1,50 per ogni
altro componente della famiglia.
Leonardo Pasqualini
A Passo Ripe e Monterado sono arrivati alcumi bambini bielorussi
Vacanze accoglienti
S
ono arrivati a Passo Ripe i dieci bambini provenienti dall'area di Cernobyl ospitati dalla comunità locale, per iniziativa
di un nucleo di volontari coordinati dalla parrocchia. Attorno ai dieci piccoli bielorussi (cinque maschi e cinque femmine, tutti ospiti di un istituto di Soligorsk, nella repubblica ex-sovietica) si è attivata una autentica gara di solidarietà.
Da tre anni a questa parte, Passo Ripe è al centro di questa esemplare scelta di accoglienza nei confronti di comitive di piccoli bielorussi, che giungono in Italia per il fattivo ed autorevole tramite della associazione Arca. Quest'anno l'esperienza si
inquadra anche nel programma di manifestazioni stilato in vista della celebrazione, nei prossimi mesi, del giubileo sacerdotale del parroco don Osvaldo Antonietti. Era stato proprio don Osvaldo a raccomandare ai suoi parrocchiani di fare, per l'occasione, non tanto cose straordinarie, quanto piuttosto "cose ordinarie in modo straordinario". E la solidarietà di Passo Ripe si
esplica ora, per un intero mese, appunto in modo
straordinario per rendere piacevole il soggiorno
marchigiano dei dieci bimbani e due interpreti che
alloggiano nell'edificio scolastico messo a disposizione dalla amministrazione comunale di Ripe.
Sempre il comune di Ripe assicurerà poi ai piccoli
bielorussi la partecipazione alle colonie estive nel
Centro Elioterapico del Cogesco sito sul Lungomare Da Vinci di Senigallia, dove i bimbi verranno
trasportati ogni giorno in pulmann, unitamente al
gruppo dei ragazzi ripesi. A tutto il resto penseranno i volontari di Passo Ripe, che già da più settimane sono mobilitati.
Raoul Mancinelli
A
nche Monterado ha accolto un gruppo di bambini bielorussi provenienti dall’area interessata dalla tragedia di Cernobyl. La comitiva, formata da dieci bimbi e da tre accompagnatori, resterà a Monterado sino al 30 luglio, alloggiata
nella scuola materna di Ponte Rio, messa a disposizione dalla amministrazione comunale. Anche nel caso di Monterado la solidarietà è partita dalla scelta di un gruppo di famiglie alle quali sia il comune che la parrocchia assicurano supporto, ma che ha trovato solidarietà soprattutto coinvolgendo numerosi volontari. Da sottolineare anche l’intervento di un
gruppo di sponsor che contribuiranno a finanziare l’iniziativa. A coordinare il lavoro dei volontari, Francesca Angeloni ed
un nucleo di animatori per rendere gradevole il soggiorno dei piccoli bielorussi. Diversamente da quanto era successo nelle
scorse estati, quest’anno i monteradesi hanno espressamente richiesto che i piccoli ospiti provenissero non da centri urbani
come Minsk, capitale della Bielorussia, bensì dai villaggi più poveri
RM
25
10 luglio 2005
dai Comuni della diocesi
Un catalogo sulle opere d’arte di provenienza marchigiana
Nuove scoperte a Corinaldo
Aggiornamenti dalla Vigor Senigallia
Marche disperse
Archeologia
Giocatori: chi va e chi resta
N
capolavori nel mondo romana
R
icostruire la mappa del patrimonio artistico e culturale che
una lunga serie di spoliazioni,
donazioni e alienazioni ha sottratto ai
luoghi d’origine.
E quanto si proponeva il progetto Le
Marche disperse - inedito in Italia che trova la sua realizzazione nel
quarto volume della collana editoriale dallo stesso titolo presentato Sabato 2 luglio presso Palazzo Ferretti,
sede del Museo Archeologico Nazionale delle Marche.
“Una pubblicazione”- sottolinea il
presidente Gian Mario Spacca nella
presentazione del volume, ”che segna
una tappa importante nel processo di
riappropriazione di un’identità culturale che il tempo e gli eventi hanno
frammentato e disperso, ma che la
storia e gli studi hanno saputo ricostruire con pazienza e tenacia”.
Con il sottotitolo “Repertorio di opere
d’arte dalle Marche al mondo”, la
pubblicazione della Regione Marche è
stata presentata dal direttore regionale
dei Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche – Ministero Beni e Attività
culturali, Mario Lolli Ghetti; a seguire
gli interventi dell’assessore alla Cultura della Regione Marche, Giampiero
I
Solari e della consulente alla Cultura
della Presidenza della Regione Marche, Maria Luisa Polichetti.
Curato da Costanza Costanzi, storica
dell’arte presso il Servizio regionale
Cultura, e stampato nell’elegante veste della “Silvana editoriale”, il volume contiene gli esiti di due anni di ricerche attraverso una vasta documentazione e il contributo di una ventina
di studiosi: 448 schede descrittive di
500 opere, 756 immagini, saggi introduttivi che affrontano il problema della dispersione da diversi punti di vista,
una bibliografia completa e indici topografici delle opere schedate.
Una fitta trama di storie che ha disperso le opere di provenienza marchigiana tra cui capolavori di Raffaello, Tiziano, Piero della Francesca, Crivelli,
Lorenzo Lotto e Federico Barocci in
musei e collezioni di tutto il mondo:
da templi dell’arte come il Louvre di
Parigi, il Metropolitan di New York o
la National Gallery di Londra a luoghi
insospettabili, come il Bishop Museum di Honolulu o la National Gallery of Victoria di Melbourne.
“Le Marche disperse” sarà presto disponibile presso le migliori librerie al
prezzo di 54 euro.
A
lmeno 80 tombe che dovrebbero risalire al periodo
imperiale, secondo secolo
dopo Cristo, sono state ritrovate
nel corso di lavori di scavo in
un’area destinata a vaca di materiali inerti, nei pressi di Madonna
del Piano.. Attualmente ne sono
state scavate circa dieci. Alcune
sono complete di corredo funerario consistente in lacrimatoi in vetro, anforette e lucerne in terracotta. Sono state rinvenute anche diverse monete sempre di epoca romana. Le tombe vengono catalogate e recuperate da una ditta incaricata dalla Soprintendenza Archeologica delle Marche.
Il ritrovamento di questi giorni è
certamente uno dei più importanti
della zona e aggiunge ulteriori elementi di studio a proposito di insediamenti lungo la Valle del Cesano, in particolare sull’asse costituito dall’attuale strada provinciale
che da Senigallia attiva fino al territorio di Castelleone di Suasa.
Un’area da sempre importante sotto il profilo della ricerca archeologica, che fino a questo momento
ha avuto come riferimenti principali l’antica città romana di Suasa,
nel territorio castelleonese e proprio la frazione corinaldese di Madonna del Piano.
IT
spigolature
spigolature
n occasione di un convegno
letterario mi è capitato di
leggere alcuni passi di antichi poeti greci che anticipavano
valori cristiani. Il mio pensiero
andava a uno dei Padri della Chiesa, Giustino (secondo secolo dopo Cristo, autore di due apologie del Cristianesimo indirizzate agli intellettuali e alle autorità
di Roma. Morì martire).
Questo pensatore affermava che tutti gli scrittori
vissuti prima di Cristo possono vedere qualche verità
per mezzo della “semenza del verbo” (semina Verbi)
che si trova dentro la loro coscienza.
Alcuni di questi passi: Solone, legislatore di Atene
(sesto secolo avanti Cristo) in una sua elegia: “non
durano a lungo per gli uomini i frutti della violenza,
Zeu sorveglia la fine di tutto…”.
Esiodo (ottavo secolo avanti Cristo) in un suo scrit-
to, “Le opere e i giorni” dice: “tu ascolta la parola della Giustizia, non la violenza; ma quelli che usano violenza e compiono azioni indegne, di loro fa giustizia il figlio di Crono dalla voce
possente…”. Sofocle (quinto secolo avanti Cristo)
nella tragedia “Antigone” fa dire alla protagonista rivolta al re: “non credo che i tuoi decreti abbiano tanto
potere da far trasgredire ad un essere umano le leggi
degli dei”. Il re Creonte l’aveva condannata a morte
perché aveva disubbidito al suo ordine di lasciare insepolto il cadavere del fratello. Noi sappiamo che di
fronte ad una legge disumana, è più importante seguire il comando della coscienza (ricordiamo i nazisti che
nella seconda guerra mondiale avevano ubbidito alle
leggi disumane del loro capo).
Elvio Grossi
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pagina di cultura
10 luglio 2005
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on si è ancora spento l’eco
delle imprese compiute, in
quest’ultimo periodo, dalla
formazione rossoblu (anche se all’ultimo ostacolo è inciampata), che
da parte della segreteria vigorina è
stato diramato il seguente comunicato stampa: “Nella serata di martedì
28 giugno 2005 si è tenuta la riunione di insediamento del Nuovo Consiglio Direttivo della U.S. Vigor Senigallia – Associazione sportiva dilettantistica. Il Consiglio direttivo,
che gestirà la stagione sportiva
2005-2006, eletto dall’Assemblea
dei soci il 22 giugno scorso, ha
provveduto a nominare al suo interno il Presidente ed il Vicepresidente,
come previsto dall’articolo 18 dello
Statuto, e risulta così composto:
Presidente: Pier Luigi Bani; Vicepresidente :Diego D’Adderio; consiglieri: Osvaldo Giraldi, Tazio
Gregorini, Renato Mandolini, Valentino Mandolini, Marco Severi.
Sono stati confermati nei rispettivi
incarichi: il segretario Aldo Morico, il cassiere Lucio Baioni ed il Direttore sportivo Augusto Scarpini.
U.S.Vigor Senigallia a.s.d.
Consenso unanime sulla riconferma del dott.Pier Luigi Bani alla presidenza, e non poteva essere diversamente constatato il comportamento tenuto dalla squadra e di tutto il
comparto vigorino in questa stagione. Nuovo Vicepresidente è stato
nominato l’avv.Diego D’Adderio.
Tre nuovi consiglieri sono entrati
in seno alla Vigor: Osvaldo Giraldi,
Tazio Gregorini, Marco Severi, che
affiancheranno Valentino Mandolini e Renato Mandolini, già dallo
scorso anno in forza alla Società.
Nella stessa riunione, il Consiglio
direttivo ha riconfermato gli incarichi a: Augusto Scarpini quale Direttore sportivo, Aldo Morico quale
segretario generale e Lucio Baioni
in quello di responsabilità e cassa.
Il Consiglio direttivo ha preso atto
della partenza del tecnico Giuliani
alla volta di Jesi.
Pertanto, si è discusso sull’oppor27
tunità di ricercare quanto prima il
suo sostituto. Di nomi ne sono stati
fatti diversi, ma al momento attuale
di preciso sulla carta non è stato
scritto nulla.
Un nome che va per la maggiore è
quello di Omiccioli, ex Pergolese,
ma a quanto si sa il tecnico ha chiesto e ottenuto di riflettere per un breve lasso di tempo se accettare o meno. Ora passiamo in rassegna la posizione dei giocatori vigorini: partito il
tecnico Giuliani per Jesi, lo ha seguito il centrocampista Loreti.
Il portiere Roberto Moroni, per
impegni professionali, non ha rinnovato l’accordo accasandosi a
Calcinelli; lo sostituirà il rientrato
(dopo l’infortunio) Luca Angiolani.
Sono stati riconfermati i giovani
Traiani, Turchi, Mencarelli, Marini,
Matteo Rossetti, De Paulis, Guidarelli, Argentati, Bonprezzi, Giuliani, Zandri, Memé, Giglioli, Cinotti,
Bellagamba, Colasanti, Cucchi,
Londini, Pesaresi, Romagnoli. Ora
sono da valutare le posizioni di: Papagno e Bertozzini.
Di certo ci si aspetta le riconferme di Montanari, Marchetti, Baldarelli, Pandolfi. Si parla tanto anche
di una graditissima riconferma di
capitan Goldoni, purtroppo quest’anno menomato da un infortunio,
ma preziosissimo nel finale durante
i play off.
Altra gradita sorpresa potrebbe essere il ritorno alla Vigor di De Filippi, così pure del bomber Marcucci.
Altri nomi si sentono nominare,
in procinto di accordarsi con la Società, ma sono tutte voci senza alcun fondamento, in quanto prima si
deve nominare il nuovo tecnico poi,
col Direttore sportivo, si passerà alla formazione della squadra, che
sarà in funzione del campionato
che dovrà affrontare: quello d’Eccellenza o per un eventuale pescaggio in quello di serie D.
Come si può ben capire, sempre
in questo periodo, nulla è dato per
il momento di scontato.
Giancarlo Mazzotti
10 luglio 2005
Andrea Argentati
Portiere
Elisa Rosciani
è la sportiva
dell’anno
Premiata per la stagione
con la Vigor
È
Elisa Rosciani, capitano
della Vigor femminile e
che si è salvata al debutto
in serie B, la vincitrice dello
“Sportivo senigalliese dell’anno”
edizione 2005. Una manifestazione ideata da Fabio Girolimetti e
Ciro Montanari, che premia alla
fine di ogni stagione il senigalliese
che si è messo in evidenza nelle
varie discipline sportive.
Tra l’altro, il concorso è la consueta appendice della trasmissione
radiofonica “Bar Sport”, che è andata in onda durante la primavera
sulle frequenze di Radio Velluto.
Complimenti dunque alla Rosciani, che proverà a regalarsi altre
gioie con la maglia della Vigor.
sport
A Senigallia la presentazione del libro sul ciclista
Gli aggiornamenti dal ciclismo a cura di Umberto Martinelli
Marco Pantani
S. Pietro gradisce e incoraggia
L
Un eroe tragico
R
iuscita la conviviale per la
presentazione del libro dedicato a Marco Pantani,
scritto da Pier Bergonzi, Davide
Cassani e Ivan Zazzaroni. Organizzata dal Rotary Club in collaborazione con il Panathlon Club
di Senigallia, ha avuto la presenza dei due presidenti Vincenzo
Nardella e Norberto Zazzarini,
del vice presidente della LND Nicola Saccinto, di Paolo Pizzi fiduciario del Coni e molti soci dei
due club. La serata è stata introdotta dal presidente del Rotary
Vincenzo Nardella.
L’avv. Belli nel presentare i due
ospiti Cassani e Zazzaroni, ha
detto di essere rimasto colpito dal
titolo Pantani – Un eroe tragico.
Ha proseguito parlando della personalità di Pantani, dell’uomo e
del personaggio molto complesso.
Gli autori del libro, Pier Bergonzi
responsabile della redazione ciclismo della “Gazzetta dello sport”.
Da diciassette anni sempre presente al Giro d’Italia, al Tour de
France e a tutti i campionati del
mondo, ha curato il libro fotografico su Pantani, distribuito con la
“Gazzetta dello Sport”, Ciao Pirata. Ha pubblicato vari libri sul ciclismo con la casa editrice SEP.
Davide Cassani, romagnolo come
Pantani, per quindici anni ciclista
professionista, è stato tra i più vicini a Marco.
Grande esperto di questo sport,
commenta per la Rai le corse più
importanti. Ivan Zazzaroni, giornalista sportivo, ex direttore del
“Guerin Sportivo” e di “Autosprint”.
Opinionista televisivo per la
Rai, ha collaborato alla realizzazione dei due libri di Roberto
Baggio Una porta nel cielo (Limina 2001) e Il sogno dopo (Limina
2002). Zazzaroni - nel suo intervento - ha ricordato la storia entusiasmante del campione, del picsport
colo uomo con la bandana che,
sfidando i terminator della bicicletta e una sfortuna accanita e testarda si è arrampicato, tappa dopo tappa, sui troni d’Italia e di
Francia.
Ha parlato anche della sua discesa torbida e disperata, di una discesa senza freni, fatta di umiliazioni, solitudine, eccessi, depressione e droga. Durante la presentazione del libro, Davide Cassani
ha ripercorso la carriera di Marco
in trenta tappe simboliche, dagli
esordi alle vittorie più belle, arricchendo la cronaca con aneddoti e
ricordi personali. Ha ricordato che
Marco, da ragazzino, giocava al
calcio: ala destra, agile e grintosa
del Cesenatico. Ma Marco ha pensato che fosse maglio dedicarsi al
ciclismo.
Un giorno dell’estate del 1982,
lo invitano a una pedalata tra Cesenatico e Savignano. Per gli amici è un allenamento. Per Marco
una scorribanda con una bici sportiva e il cambio e tre velocità. Dopo la bella prova in quella gara, si
presenta alla Fausto Coppi, da Nicola Amaduzzi, per iscriversi al
gruppo ciclistico.
Gli danno una Vicini grigio metallizzato, messa a disposizione
della Federciclismo in cerca di
nuovi campioni. Il suo debutto fra
i professionisti avviene al Gran
premio di Camaiore. Si piazza
trentesimo, la gara fu vinta da Davide Cassani.
Il dibattito è proseguito affrontando il capitolo del doping, che
proprio nel ciclismo e proprio con
Pantani è esploso tra l’opinione
pubblica. Ci sono gli interventi di
diversi soci del Rotary e del Panathlon, da Capetti, a Perkins, a
Silvestri, a Berti, a Gambelli, a
Pizzi e Bruscia. La serata si è conclusa con la consegna di omaggi a
Cassani e Zazzaroni.
Ilario Taus
10 luglio 2005
Ginnastica
Polisportiva
Cesanella ancora
sul podio
T
redici medaglie e cinque coppe è il bottino che la Polisportiva Cesanella, rappresentante
per il quarto anno consecutivo delle
Marche ai campionati nazionali Uisp di ginnastica artistica, ha ottenuto
alla finale di Rosignano Solvay. Imbarazzante il record di piazzamenti
strappato dalla Polisportiva, che si è
imposta come regina della manifestazione. Soddisfattissime le insegnanti Lucia Tanfani e Michela Carrera che hanno seguito le loro atlete
per tutta la manifestazione.
Sul podio Arianna Manoni, oro al
suolo ed alle parallele, bronzo alla
trave e campionessa nazionale assoluta, insieme a Giulia Montanari,
oro al suolo, bronzo alla trave, campionessa nazionale assoluta e Vanessa Barbato, argento alla trave e
quinta assoluta, Claudia Bartolucci,
oro alle parallele, argento al suolo,
bronzo al volteggio e quarta assoluta, Serena Gambelli bronzo alle parallele, Jessica Giorgi bronzo al suolo, Nicoletta Gresta argento alla trave, Eleonora Manoni ottava assoluta, Roberta Manoni bronzo alle parallele. Bravissime anche le piccole
Elisa Argentati, Lucia Camozzi, Nicoletta Ciriachi, Sara Santelli e Ottavia Santini nonché le più grandi
Chiara Martini e Linda Ludisio.
28
e casacche verdi del Marotta
Macchine – Massi Team si sono
fatte vedere ed apprezzare anche
a Corridonia, reduci dalla bella prestazione della Trento-Bondone, con Munoz a
lottare per l’oro fino all’ultimo, chiudendo con una promettente quinta posizione
(considerando lo stato di forma, ampiamente da perfezionare).
Nella Corsa di S.Pietro, il ventunennne Pasquale Iachini si è giocato tutto sulla ruota del recupero e del proprio rush
per conquistare l’ultracenternaria gara
(secondo squillo stagionale, dopo l’affermazione sui “sassi” di Monturano).
Il finale della manifestazione internazionale è stato incertissimo e ha visto
l’improvvisa retrocessione del lanciato
ventitreenne di Nicola Peccolo, che è stato bocciato dal temibile “toboga” del
centro storico, disegnato sul pavé.
Negli ultimi 500 metri è così cambiato
tutto per l’incertissima ed emozionante
chiusura della manifestazione, firmata
dall’OTM Club Corridonia.
Terzo meritato posto al ventiquattrenne
Davide Laugelli, protagonista assoluto,
con Iachini e Peccolo dell’ultima parte
del meeting. Cronaca godibilissima (testimoniata dalla Novafoto), scritta da 114
corridori élite-under 23.
Ricco il montepremi: in palio il Trofeo
Fioretti (official sponsor) ed i Trofei
OTM, Giform, CAC, Giovanni Faggiolati. Il 12° Gran Premio Città di Corridonia
si è mosso a passo turistico da Villa Fer-
mani fino al cuore storico corridoniano.
Ottimo il lavoro degli organizzatori (a
cui ha dato una bella mano anche la ciclofilia “misena”): Mario Cartechini e
Orlando Santucci, affiancati da Sìdera,
Vecchioni, Passarini, Montalboddi, Nasuti, Brilloni e collaboratori.
I 117 km in saliscendi sono stati affrontati con il gran caldo e ad altissima
media (oltre i 42 km/h).
Si è trattato del bel gioco ad eliminazione, il quale a 30 Km dalla chiusura ha
eletto 16 unità (con Munoz particolarmente attivo), da cui è scaturito il trio
Peccolo-Laugelli-Iachini.
L’ultima salita di 3 km ha visto gli attaccanti (forti di oltre un minuto di margine) dare forma alla serie degli scatti.
Quello di Peccolo lasciava il segno, in
vista del triangolo rosso.
Il solco di cento metri sembrava destinato ad ampliarsi.
Ma le pietre della “città vecchia” improvvisamente si trasformavano in macigni che ancoravano a terra la bici di Peccolo. All’opposto, diventava leggerissima l’azione di Iachini (già rassegnato all’argento), che, informato e spronato dall’ammiraglia, operava l’esaltante e crudele sorpasso, nell’applauso generale del
generoso e folto pubblico.
Chavez Rubiano regolava il drappello
della dozzina di segugi.
Sul palco, il sindaco Alberto Emiliani
(affiancato dall’assessore Sandro Ortolani) ha evidenziato lo spessore dell’ultra-
BOCCE. Modesti campione
D
opo una settimana di gare si è conclusa quella di bocce di
inizio estate, organizzata dalla Libera Associazione gioco
bocce (Lab), con il patrocinio del Comune di Senigallia. La
manifestazione ha avuto un grande successo sportivo ed anche tecnico, sia per la massiccia partecipazione di concorrenti, sia per l’ottima qualità di gioco espressa dagli atleti in
campo. Le corsie della Lab e quelle del bocciodromo di Marzocca, hanno dato vita ad interessanti incontri tra i protagonisti, appassionando e coinvolgendo il numeroso pubblico accorso a far loro da cornice. Ottima è stata la direzione di gara
affidata a Alfiero Mancini, Giorgio Ferretti, Alvaro Marzi,
SCHERMA. A settembre
R
innovato entusiasmo hanno manifestato i dirigenti, gli atleti e i simpatizzanti della scherma locale convenuti in un
noto ristorante delle colline senigalliesi per la tradizionale cena
di arrivederci a conclusione della stagione agonistica, momento ricreativo e di valutazione per la stagione appena terminata e
di programmazione per la prossima.
Grazie alla concreta collaborazione degli sponsor: Tiberi Mario
(Autotrasporti – Marina di M.Marciano) e Banca Suasa Credito Cooperativo (Marzocca), il bilancio bissa le stagioni precedenti, consolida i risultati ottenuti e invita a proseguire con l’obiettivo scrupoloso di migliorare; questo è quello che il mae29
Foto (Novafoto): Passaggio
della Corsa di S.Pietro
centenaria Corsa di S.Pietro, la cui memoria si perde nella storia (il vincitore
veniva premiato con 15 lire nel 1896).
Autorevole la presenza di Gianni Rossetti (presidente giornalisti marchigiani),
che ha ritirato lo speciale premio conferito alla Rai - Sede Regionale, per il marcato impegno nella valorizzazione del territorio (con il Tg3 Itinerante in primis).
Ordine d’arrivo
1.Pasquale Iachini (Italfer Sofer Cerone) km.117 in 2h.44’45”, alla media di
km/h.42,610; 2.Nicola Peccolo a 7”;
3.Davide Laugelli a 25”; 4.Miguel Angel
Chavez Rubiano; 5. Pierluigi Senor;
6.Micula De Matteis; 7. Rocco Capasso;
8.Gene Bates; 9. Luca Pierfelici; 10.Vincenzo Garofalo (Maltinti); 11.Carmelo
Nicolosi; 12.Carmelo Pantò; 13.Saverio
Crocetti; 14.Julian David Munoz;
15.Marco Marresi; 16.Edwin Adres Aramillo Carvajal; 17.Davide Torosantucci;
18.Carlo Corrà; 19.Armando Camelo;
20.Donato Cannone.
così come sono stati ottimi tutti gli arbitraggi e in particolare
quelli delle fasi finali affidati a Palo Anselmo, Bruno Catani,
Roberto Fratini. Questa la classifica finale: primo Francesco
Modesti che nella finalissima ha avuto la meglio sul pur bravo Alfiero Mancini, secondo classificato; terzi Ivo Marconi e
Giancarlo Bonvini, poi di seguito in ordine: Devis Fioretti,
Renzo Urbinelli, Paolo Binci, Ildebrando Michelini, Roberto
Fratini, Fabrizio Guidarelli, Marcello Bettini, Ivano Pretini.
Le premiazioni sono state effettuate dal presidente della Lab
Giancarlo Tognetti e dalla vice Marisa Olivi che, molto soddisfatti per la riuscita della gara, hanno ringraziato concorrenti e pubblico per essere stati la forza motrice e l’essenza della
manifestazione, avendo contribuito in maniera ottimale a coniugare competizione sportiva ed aggregazione sociale.
stro Cecchi chiede ai suoi ragazzi ed anche alla dirigenza che si
impegna fin da ora a far sì che anche per il prossimo anno non
vengano a mancare le condizioni affinché ciò possa verificarsi;
a proposito di questo, proprio in questi giorni si sta mettendo a
punto la collaborazione con una famosa palestra senigalliese, al
fine di organizzare corsi di scherma anche a Senigallia, con lo
scopo di agevolare tutti quei ragazzi che fossero interessati e
che trovano qualche difficoltà a raggiungere la sede di Montignano. I dirigenti del Club auspicano una maggiore concreta
collaborazione anche da parte delle amministrazioni pubbliche,
piuttosto latitanti negli ultimi tempi, confidando nel grande interesse mostrato dal nuovo assessore allo sport nei confronti
dei cosiddetti “sport minori” con la speranza che le sue proposte possano realmente concretizzarsi.
10 luglio 2005
sport
I lettori scrivono...
Indirizzare a: “La voce misena” P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia
fax 071/7914132 - E-mail: [email protected]
A proposito di servizio pubblico
La Rai che non mi piace
Le vicende della comunicazione
italiana, in questi ultimi giorni, sembrano coniare lo slogan “Spaghetti
Western” e ci sorprendiamo sempre
di più nell’assistere alle “marchette
capitoline” intrise di politicanti questuanti e mammalucchi in cerca
d’autore che se fosse applicato il
principio della meritocrazia sarebbero destinati eternamente nella lista dei disoccupati a vita ; ma in Italia tutto è possibile: direttore generali e presidenti ci si nasce, de ché?,
non se sa!, ma ci nasce! Abbiamo
accolto, con preoccupazione, un’intervista una voce pulita di quell’Italia sana e che mi piace riportare:
“La mancata nomina del Presidente
della Rai ha ormai raggiunti livelli
da barzelletta tutta italiana che viene raccontata nei salotti della comunicazione mondiale. Ad un incontro
promosso dal Coordinamento con
imprenditori italoamericani per favorire la conoscenza dei piccoli comuni italiani ed eventuali iniziative
economiche nel campo del turismo
di qualità, a margine di una riflessione sulla comunicazione come
strumento di promozione locale nel
mondo globale, il Portavoce del
Coordinamento nazionale dei piccoli comuni italiani, Virgilio Caivano,
ha posto l’accento sulla vicende Rai
e sulla necessità di avere un servizio
pubblico di qualità e soprattutto attento alle risorse vere, ai nuovi talenti che con competenza e passione
tentano di far veicolare una Italia
non letta e non scritta per lungo
tempo tenuta nascosta dal solito circuito della comunicazione.
Vogliamo una Rai nuova ha detto
con forza Virgilio Caivano, non siamo interessati ai Leone, Pionati, ai
Vespa, ai Marzullo, tantomeno ai
Biagi e Santoro. Quella è la Rai della clientela politica, della comunicazione intollerante e di parte. Noi vogliamo gente nuova, fresca, capace
di ascoltare la voce che viene dal
basso di una rinnovata passione civile e sociale. Il fatto che nei circuiti mondiali della comunicazione
passiamo per la solita “italietta” ci
offende e ci umilia perché ancora
una volta la nostra classe politica
non ha capito la portata reale del
cambiamento epocale che abbiamo
davanti a noi. La classe politica, ha
rimarcato Virgilio Caivano, continua a ragionare secondo categorie
ormai superate, letteralmente avvi-
Volete far conoscere un avvenimento che riguarda la vostra realtà, la famiglia, gli amici, la comunità parrocchiale, le associazioni…?
Consegnate gli annunci presso la redazione o la Curia. E possibilmente con un contributo a sostegno del giornale.
tata intorno a schemi e salotti vecchi e superati. La presentazione a
Cannes dei palinsesti Rai è stato un
vero inno al passato, alla memoria.
Del resto non poteva essere diversamente visto che a governare segmenti importanti della Rai come Rai
Cinema, Rai Fiction, solo per fare
degli esempi, ci sono persone che
non hanno mai realizzato un capolavoro cinematografico, una sola opera importante e sono lì con il solo
merito di un cognome importante o
di una tessera di partito”.
Il tempo della mediocrità è finito
e con il mondo globale viene fuori
prepotente la necessità di possedere
competenza, arte, talento per affrontare e vincere la sfida universale
della qualità. Per tutte queste ragioni ha concluso il Portavoce del
Coordinamento dei piccoli comuni
italiani, soddisfatto per il buon successo dell’iniziativa con gli amici
italoamericani, chiediamo con forza
ai cittadini di riappropriarsi del diritto di avere programmi di qualità e
soprattutto di avere dirigenti che
hanno ruoli di responsabilità per
meriti acquisiti sul campo e non nei
salotti o in qualche decrepita segreteria di partito.
Marco Feltri
Pio IX
Una Mastai Ferretti al museo Pio IX
nella
storia
N
a cura
di don
Giuseppe
Cionchi
I lettori scrivono
on solo mare per Senigallia. Un mistico viaggio tra curiosità e fede, potrebbe essere dipinto con queste parole l’iter che si compie tre le stanze intrise
di storia che ha percorso il Beato Papa Pio
IX. Il museo Pio IX è fra i più visitati della
città, numerosi sono i devoti che accorrono
nella casa natale del Beato e tanti i turisti desiderosi di conoscere la figura di questo Pontefice, sempre al centro delle vicende della
storia e della cronaca. Tra i tanti anche una
visita importante: Maria Rosaria Mastai Ferretti di Torre del Greco, discendente del Beato, è voluta ritornare nei luoghi del suo avo
andando a riscoprire il museo e Senigallia.
10 luglio 2005
La pagina dei vostri annunci
Pio IX, un Papa che ha spesso suscitato polemiche e critiche per le sue azioni, definito
“il Papa duro” da Indro Montanelli, si vuole
oggi conoscere per quella che era la sua vera
personalità trascurando i ritratti stereotipati
designati sul suo conto. Da qui la proposta di
ripercorrere i suoi luoghi e indagare sulle varie sfaccettature dei suoi comportamenti.
Per quanto riguarda il museo la costruzione dell’edificio risale alla fine del XV secolo, durante il corso degli anni ha subito alcune modifiche, tra le più importanti quella avvenuta per la ricorrenza del 7 febbraio, 1981,
anniversario della morte di Pio IX. Infoline:
071/60649.
30
Monterado
In ricordo di Cecilia Mantoni
FESTA DEL PATRONO S. PATERNIANO
Sabato 9 luglio, ore 19: Santa Messa presso la Chiesa
ore 20: Cena su prenotazione – Quota 10 euro.
Prenotazioni presso: Lamberto 3338958442, Angela
0717958297, Parrocchia 0717957166.
Domenica 10 luglio, ore 11: Conclusione della “Festa
di San Paterniano” con Santa Messa solenne presso
la Chiesa parrocchiale.
È deceduta nella sua abitazione di Corinaldo, in via Olmigrandi, Cecilia Mantoni, per
molti anni presidente dell’Azione Cattolica, dama dell’Unitalsi, responsabile del Gruppo Missionario e Ministro ausiliario dell’Eucarestia. Ha seguito il fratello Missionario Saveriano Padre Carlo Mantoni nella sua missione in Brasile, dove si era recata per collaborare alla
sua grande opera. Diversi anni fa, ha provato un dolore
indicibile alla notizia della morte del giovane fratello avvenuta in Brasile. Lascia un vuoto incolmabile fra i componenti delle varie associazioni caritatevoli.
La Messa è stata concelebrata nella Collegiata di San
Francesco dal parroco don. Umberto Mattioli, da don
Carlo Paolucci, dai padri Saveriani Nando Mencarelli,
Raffaele Bartoletti, Aldo Vagni e Giovanni Montesi. Prima dell'inizio della Messa, il parroco ha letto un messaggio del Vescovo. Don Umberto, nell'omelia, ha ricordato
la figura di Cecilia e l'ha definita missionaria del mondo.
Toccanti le parole della rappresentante della contrada di
Sant'Apollonia, del dottor Gildo Coperchio, missionario
saveriano in Bangladesh (la sua lettera è stata letta dal
dottor Gabriele Pagliariccio). Padre Giovanni Montesi,
nel leggere l'e-mail inviata da padre Eugenio Montesi
dalla Sierra Leone non ha nascosto la sua emozione. Al
termine si è levato un grande applauso di saluto.
Da sinistra: Fabio, Diego, Riccardo, Selene, Tamara,
Mattia, Giovanni, Giada. Con il pievano, sono “gli
angeli custodi” del corso di catechismo: Antonella,
Rosella, il pievano e Lamberto.
La festa della prima Comunione ravviva la comunità
parrocchiale e imprime nuove energie per il futuro. A
Monterado si è celebrata l’ultima domenica di maggio,
in coincidenza con il Corpus Domini. Infatti, dopo la
Messa iniziata puntualmente alle 10,30, genitori e figli,
parenti, amici e fedeli sono sfilati in processione, eliminando il richiamo “obbligato” al pomeriggio.
(I.T.)
Estate Oratorio a Serra
È da molti anni che l'oratorio idea e realizza
una serie di iniziative indirizzate ai ragazzi e ragazze del luogo allo scopo di offrire loro momenti di sano ed
intelligente relax. Grazie all'indispensabile apporto di volontari che dedicano parte del loro tempo libero a questa
attività sociale.
10 luglio 2005 - Visita guidata alla mostra del Meeting di Rimini
Costantino il Grande. La civiltà antica al bivio tra Occidente e Oriente”
Rimini, Castel Sismondo, 13 marzo – 4 settembre 2005
Alle origini dell’Europa contemporanea. Così si
può sintetizzare il percorso storico e culturale
che il Meeting dedica all’imperatore Costantino
il Grande, al suo impero e al suo tempo, attraverso una grande mostra archeologica, che
espone oltre 250 capolavori d’arte. Un personaggio e un’era – il III e IV secolo della nostra
era – di grande importanza: Costantino ha infatti impresso una svolta decisiva al mondo antico, rivoluzionando la politica, l’economia, la
religione e la cultura.
31
Il Centro Culturale “S. Romagnoli”
di Ostra organizza una visita
guidata alla mostra per domenica
10 luglio alle ore 16.00.
Per partecipare è necessaria la prenotazione presso il Centro Culturale
338.9346243-328.2480198-348.3315890
oppure:
e-mail [email protected].
10 luglio 2005
la pagina degli annunci