Ambito della ricerca - Dipartimento di Scienze della Terra
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Ambito della ricerca - Dipartimento di Scienze della Terra
Ambito della ricerca: Geologia, petrologia del metamorfico, geodinamica, metallogenesi Tema della ricerca: Petrologia, geodinamica e metallogenesi dei margini di placca convergenti Componenti e collaborazioni: Borghi, Castelli, Ferrando, Gattiglio, Groppo, Rolfo, Rossetti, Cossio, Migliaccio, Sibio − IGG-CNR Torino (P. Mosca, G. Vaggelli); − University of Science and Technology of China, Hefei (Y.-C. Liu) − University of Graz, Institute of Earth Sciences (A. Proyer) − University of Bern, Institute of Geological Sciences (M. Engi) − Wadia Institute of Himalayan Geology, Dehra Dun (India) - Dr. H.K.Sachan − Dip. Scienze dell'Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra, Università di Milano-Bicocca (M.L. Frezzotti); − Dip. Scienze Chimiche e Geologiche, Università di Cagliari (M. Franceschelli, G. Cruciani); − Dip. Chimica, Università di Torino (C. Lamberti) − Comitato EV-K2-CNR DESCRIZIONE DELLA RICERCA Il gruppo di petrologia metamorfica del DST si occupa di ricostruire e analizzare i processi petrogenetici caratteristici dei margini di placca convergenti attraverso lo studio delle rocce metamorfiche affioranti in catene collisionali quali l’orogene alpinohimalayano. Uno degli scopi principali della ricerca è quello di ricostruire l’evoluzione metamorfica (traiettoria Pressione-Temperatura-tempo e interazioni roccia-fluido) registrata dalle unità metamorfiche crostali e di mantello durante il processo di subduzione ad elevate profondità e le successive fasi di esumazione e collisione continentale. Un altro obiettivo è la ricostruzione dell’evoluzione metallogenica associata agli stessi contesti geodinamici. Il gruppo è molto attivo nello studio della catena orogenica Alpino-Himalayana (Alpi occidentali, Himalaya e Karakorum), ma lavora anche su altri orogeni collisionali di età differenti da quella Alpina (es. Catena Dabie Shan-Sulu in Cina Orientale; catena Varisica sud-europea in Sardegna e nelle Alpi Occidentali; Catena Caledoniana groenlandese). La ricerca parte dall’attività di terreno, cui seguono l’analisi petrografica e minerochimica e altre analisi di laboratorio (es. analisi geochimiche; analisi microtermometriche e in spettroscopia Raman di inclusioni fluide), la geotermobarometria e la petrologia di fase. Le ricadute della ricerca riguardano temi di forte rilevanza scientifica, come: (a) migliore comprensione dei processi tettono-metamorfici attivi in contesti convergenti e dell’evoluzione geodinamica degli orogeni attuali e recenti; (b) miglioramento delle conoscenze degli effetti che i grandi eventi orogenici hanno avuto (o possono avere) sulla circolazione atmosferica e sui cambiamenti climatici a scala globale; (c) identificazione dei fattori che favoriscono la formazione di concentrazioni utili nelle catene orogeniche; (d) possibile valorizzazione di siti geologici di particolare interesse (“geositi”) dal punto di vista scientifico e culturale. LABORATORI DEL DST UTILIZZATI Laboratorio SEM-EDS, Laboratorio di spettroscopia micro-Raman, Laboratorio micro-XRF Laboratorio microscopia e inclusioni fluide, Laboratorio ICP, Laboratorio preparazione sezioni sottili, Taglio rocce, Laboratorio macinazione rocce e separazione materiali, Catodoluminescenza PRODOTTI DELLA RICERCA • Ferrando S. (2012). Mg-metasomatism of metagranitoids from the Alps: genesis and possible tectonic scenarios. Terra Nova, 24, 423-436. • Ferrando S., Frezzotti M.L., Orione P., Conte R.C. & Compagnoni R. (2010). LateAlpine rodingitization in the Bellecombe meta-ophiolites (Aosta Valley, Italian Western Alps): evidence from mineral assemblages and serpentinization-derived H2-bearing brine. International Geology Review 52, 1220-1243 • Frezzotti M.L., Ferrando S., Tecce F. & Castelli D. (2012). Water content and nature of solutes in shallow-mantle fluids from fluid inclusions. Earth and Planetary Science Letters 351-352, 70-83. • Gasco I., Gattiglio M. & Borghi A. (2011). New insight on the lithostratigraphic setting and on tectono-metamorphic evolution of the Dora Maira vs Piedmont Zone boundary (middle Susa Valley). International Journal of Earth Sciences 100, 10651085. • Gasco I., Gattiglio M., Borghi A. (2013). Structural and metamorphic evolution across the Internal Crystalline Massifs vs Piedmont Zone boundary (Western Alps). Journal of Geodynamics 63, 1-19. • Groppo C. & Castelli D. (2010). Prograde P-T evolution of a lawsonite eclogite from the Monviso meta-ophiolite (Western Alps): dehydration and redox reactions during subduction of oceanic FeTi-oxide gabbro. Journal of Petrology 51, 2489-2514. • Groppo C., Rolfo F. & Mosca P. (2013). The cordierite-bearing anatectic rocks of the Higher Himalayan Crystallines (eastern Nepal): low-pressure anatexis, meltproductivity, melt loss and the preservation of cordierite. Journal of Metamorphic Geology 31, 187-204. • Proyer A., Rolfo F., Zhu Y.F., Castelli D. & Compagnoni R. (2013). Ultrahighpressure metamorphism in the magnesite + aragonite stability field: evidence from two impure marbles from the Dabie-Sulu UHPM belt. Journal of Metamorphic Geology 31, 35-48. • Rolfo F., Groppo C. & Gaetani M. (2014): A geological cross-section north of Karakorum, from Yarkand to K2. Journal of the Virtual Explorer, volume 47, paper 1. • Rossetti P., Gatta G.D., Diella V., Carbonin S., Della Giusta A. & Ferrario A. (2009). The magnetite ore districts of the southern Aosta Valley (Western Alps, Italy): a mineralogical study of metasomatized chromite ore. Mineralogical Magazine 73, 737- 751. (a) High Himalayan Crystallines del settore nordorientale del Massiccio Nanga Parbat - Haramosh a Tisikar, sul fianco settentrionale dell’alto ghiacciaio Kutiah (4200 m). Sono esposti orto- e paragneiss a struttura blastomilonitica con leucosomi a quarzo, feldspato, cianite e filoni basici trasposti, qui concordanti con la foliazione metamorfica. Il monte sullo sfondo è il Korang Kar (6070 m). Il panorama è orientato verso ovest. Rolfo F. (1998) PhD thesis, University of Torino, 157 pp. (b) Rocce di crosta oceanica (calcescisti della Zona Piemontese) giustapposti su rocce di crosta continentale (marmi del Massiccio Dora-Maira) in Val di Susa (Alpi Occidentali). Il contatto tettonico tra le due unità eclogitiche, definito da una foliazione milonitica, taglia la foliazione eclogitica (S1) nelle rocce di crosta continentale. La foliazione milonitica è a sua volta deformata da pieghe (superfici di piano assiale definite da S 2) che si sono sviluppate in condizioni di facies scisti verdi – anfibolitica. Gasco et al. (2013): J. Geodynamics 6, 1– 19 Mappe raggi-X per gli elementi maggiori (Mn, Ca e Fe) di un cristallo di granato proveniente da un’eclogite del Massiccio meta-ofiolitico del Monviso. In (a) i colori derivano dalla combinazione delle tre mappe di Mn, Ca e Fe. In (b, c, d) i colori più luminosi (dal nero al rosso fino al giallo) corrispondono a concentrazioni più elevate del corrispondente elemento. Borfecchia et al. (2012): J. Anal. Atomic Spectr. 27, 1725-1733 Traiettorie P-T calcolate per campioni Himalayani (Nepal orientale) provenineti da diversi livelli strutturali all’interno della Main Central Thrust Zone. Mosca, Groppo, Rolfo (2012): J. Virtual Explorer 41, paper 2 Microstrutture di rocce anatettiche Himalayane al microscopio ottico. (a) Solo polarizzatore. (b) Immagine in catodoluminescenza. (c) Polarizzatori incrociati. (d) Polarizzatori incrociati con compensatore inserito. Groppo et al. (2012): J. Petrology 53, 1057-1088; Groppo, Rolfo, Mosca (2013): J. Metam. Geol. 31, 187-204 A P r p p II N P N ( a a - K - P ) ( b ) h l M g - C h l a - K - P y 1 0 µ m h l Studio dei fluidi di pressione molto alta in scisti bianchi del Massicio Dora-Maira meridionale (Alpi occidentali). (a) Microfotografia a polarizzatori incrociati di inclusioni solide multifase preservate in granato. (b) Mappa FT-IR di assorbanza, ottenuta al sincrotrone, in cui si osserva un aumento della concentrazione di acqua nel granato intorno alle inclusioni solide multifase. Ferrando et al. (2009): J. Metam. Geol., 27, 739-756. Frezzotti et al. (2012): Earth Planet. Sci. Lett., 351-352, 70-83 Referente del gruppo: Chiara Groppo