Aprile 2011 - La Gazzetta delle Torricelle

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Aprile 2011 - La Gazzetta delle Torricelle
La Gazzetta delle Torricelle
Anno 7 numero 2- Verona
Mensile fondato da Luca Fioravanti e Giorgio Gnugnoli
Aprile 2011
COLPITO DA CRITICHE E POLEMICHE IL GRANDE CAPO RISPONDE SENZA PELI SULLA LINGUA
Diego: “Adesso parlo io”
Regole non rispettate, pretese assurde, clienti snob e abituati troppo bene: “Ragazzi, datevi tutti una calmata”
LE MASSIME DEL COACH
LUCA FIORAVANTI
“Tutti capaci a criticare e a pretendere. Tutti che vogliono lo sconto o
il favore personale. Qui ci sono delle
regole e vanno rispettate. Altrimenti
fuori dai coglioni”. Diego Antonini è
incazzato nero. Sta facendo di tutto
per rendere il club più gradevole e con più servizi, ma la clientela sembra non capire. E nemmeno
gradire.
“Non si possono portare cani,
ma chissà perché tutti i padroni sono convinti che io debba
chiudere un occhio. Il mio è
piccolo e non fa male a una
mosca. Il mio è buono. Il mio
è bravo. Sì, ma tutti - grandi
e piccini - cagano e pisciano in
ogni angolo. Ripeto: non voglio
vedere più un cane nel mio
circolo. Queste sono le regole,
prendere o lasciare”.
Altro tema scottante, le prenotazioni dei campi. “Non potete
nemmeno immaginare le pretese dei giocatori. Esibizionisti
maledetti che vogliono solo il
campo 1 per farsi vedere. E
magari non sanno nemmeno
tenere in mano una racchetta.
Ci sono poi i timidi che vorrebbero giocare sempre sul 3 o
al massimo sui campi 4 e 5.
Quando vengono a sapere che
ci sono liberi solo l’1 e il 2 preferiscono cambiare circolo. Per non
parlare dell’orario. Ci sono quelli che
devono assolutamente iniziare a
palleggiare non appena scatta l’ora.
Due secondi di ritardo e s’incazzano come bestie. Sono gli stessi che
però pretendono sempre di finire
il gioco anche se sono 15-0 e l’ora
è già terminata. ‘scusa finiamo il
gioco un attimo’. E restano dentro
altri 5 minuti”.
Diego è esasperato. “I maestri o
presunti tali, lasciano i cesti di palline in ogni angolo, come se fosse la
cosa più normale del mondo. Per
non parlare dei borsoni, delle sedie
e dei lettini. Spostano tutto e non
mettono mai in ordine. Se poi
la Coca Cola è troppo fredda,
bestemmiano in turco”.
“Mi sa che ho sbagliato in
passato abituando tutti troppo
bene”. C’è poi una lunga schiera di braccine corte. Tirchi e
portoghesi, chiamateli come
preferite. “Per risparmiare 20
centesimi si portano l’acqua
da casa. Oppure trascorrono
ore e ore sui lettini a prendere il sole, senza consumare
nulla. Nemmeno un caffè. E
se hanno voglia di un gelato, sono capaci di prenderlo
dal freezer sperando di non
essere visti per poi dire: ah,
scusa, mi sono dimenticato
di dirtelo, ho preso un gelato,
me lo segni? E non lo pagheranno mai più. Queste sono
solo alcune problematiche”.
Le rimanenti sul prossimo
numero...
Serie C, sponsor e polemiche
di Luca Fioravanti
Roberto Amadei, titolare del ristorante Ai Filippini di Piazza Erbe,
ha dato seguito alle promesse, versando nelle casse della serie C
una banconota da 500 euro, pronto poi ad offrire sensibili sconti
in caso di cene di squadra nel suo locale. “Ci sono arrivati aiuti
anche da altri soggetti”, ha dichiarato in maniera vaga il capitano
della formazione Nic Bollettini. “Dobbiamo ringraziarli attraverso
la Gazzetta”, ha aggiunto.
Ecco qua lo spazio a loro riservato, ma dobbiamo anche registrare
l’appunto un po’ pepato di Amadei. “Ho sentito che altri hanno
dato 100 euro, 150 al massimo. So che alcuni di loro sono miliardari, pieni di soldi. Io avrei accettato solo pezzi da 500”.
Bollettini ha incassato e dato il via alla realizzazione di nuove divise con tanto di felpe. Le giornate della serie C sono quasi alla fine,
ma le divise non si sono ancora viste. “Sono in arrivo”, assicura Nic
Bolle. Alla vigilia della quarta giornata in effetti qualcosa è arrivato, ma non le attese felpe. Solo un pantaloncino e una maglietta.
Il giocatore da
gara o si crea un
proprio timing
o deve riuscire a
rompere il timing
dell’avversario
Claudio Tommasi
(ps: che cazzo è il
timing?)
ALL’INTERNO
Tacchi alti
ma poca
gnocca tra il
personale al
bar
ALL’INTERNO
Marella
aspetta una
bimba, Diego
fa anche il
cuoco
ALL’INTERNO
Disastro
Serie C
Bollettini
sotto accusa
per le scelte
ALL’INTERNO
C’è una nuova
squadra
femminile
pronta a
stupire
ALL’INTERNO
Chioe
fotomodello
de noi altri
posa per non
si sa cosa
LA VITA DEL CLUB
Anno 7 numero 2 - Verona
Aprile 2011
Non sono passate inosservate calzature dal tacco alto indossate da alcune giocatrici in borghese, ma i clienti vorrebbero più donne al club
Tacchi alti ma poca gnocca
La gestione del bar da parte di Diego si sta distinguendo per l’assenza quasi totale di ragazze tra il personale
La prima grande novità da quando gli occhi addosso da un po’ di gior- tennistica (senza tacco) e nessuno è subito giustificata lei.
Tra le amanti del tacco alto c’è Chiara,
Diego ha preso in mano diretta- ni. Ci saranno sviluppi?
le caga di striscio.
mente la gestione del bar è la qua- In attesa di nuove cameriere o Anche la morosa del Loca si è pre- una delle ultime fiamme di An Tonio,
si completa mancanza di donne bariste, registriamo un aumen- sentata con un tacco molto ambi- Elena (una delle ultime ex fiamme
tra lo staff di camerieri e addetti to vertiginoso di donne con tacco zioso che non è passato inosser- di Fabio Nonfa) ed anche la signora Fioravanti
al bancone. “E io chi sono?” prote- 12 (cm). Arrivano con i borsoni vato, anzi.
è stata vista
sta Nirvana (sì, si chiama proprio da tennis, sfilano davanti ai soliti “ D e v o
con
tacchi
così). E’ vero, Nirvana è al momen- morti di f....ame, poi vanno nello andare al
vertiginosi che
to l’unica ragazza in mezzo a tanti spogliatoio e tornano in versione lavoro”, si
stuzzicano le
uomini (o presunti tali).
fantasie dei
“C’ero anche l’anno scortanti marpioni.
so. Sono un po’ ingras“Notizie falsata, ma sono sempre
se. Io al club
io”, si prende in giro
vengo sempre
Nirvana. Nei prossimi
con scarpe da
numeri cercheremo di
ginnastica”, ricapire meglio il motivo di
batte Tiziana.
questo nome piuttosto
“Grande doninusuale. Nirvana arriva
na”, è il comda una famiglia molto
mento
del
numerosa (otto fratelli).
Fabio Nonfa le ha messo Il tacco alto di Chiara, una delle ultime conquiste di An Tonio. Nirvana mentre serve ai tavoli, e qui sopra il tacco ambizioso di Sara Bolle.
Il laziale e il romanista insieme
Non si conoscevano. Li
abbiamo uniti per una
foto ricordo. Loro si sono
resi disponibili. Poi hanno
chiesto spiegazioni. Sono
bastate due domande: Di
dove siete? “De Roma”.
E per chi fate il tifo? “Io
Lazio” “io Roma”. Si sono
guardati e si sono odiati in
un secondo. Uno si è addirittura toccato le palle.
L’altro ha fatto un balzo
come se di fronte avesse
un impestato. Eh sì, il calcio unisce.
Diego fa anche il cuoco
Marella su tutte le furie per la nuova occupazione domenicale del boss
Diego con il grembiulino in cucina dà disposizioni e prepara i piatti insieme a Walter
Marella è saltata su tutte le
furie quando ha saputo che
Diego, per risparmiare in vista dell’arrivo di Priscilla (già,
si chiamerà proprio così) si è
autonominato aiuto cuoco
per le domeniche al club.
“Già non lo vedo mai. Adesso
anche il cuoco. E si diverte
pure! Questa proprio non mi va giù” è lo sfogo di Marella.
Diego ribatte: “Trovare un cuoco solo per la domenica è
praticamente impossibile. Così mi sono autoassunto. In
questo modo controllo da vicino Walter e tutti i camerieri.
E sperimento piatti nuovi”.
Davide Risi in versione Fantozzi
Si è presentato al club con una buffa cacciola, il solito foulard e un giubbino in simil pelle.
“No, l’è vera pelle”. Forse umana? Insomma,
tutto ricordava il ragionier Fantozzi.
In effetti il fotomontaggio (anche se amatoriale) rende onore alla similitudine tra i due,
anche se Ciccio Risi è più in forma e più alto
dello sfigatissimo Ugo Fantozzi. “E sul campo
gioco un po’ meglio. Sono classificato”, si affretta a precisare il neo atleta della Pineta.
BREVI
Borsoni ovunque
Gli avvisi colorati con sopra scritto il
divieto di appoggiare le borse hanno
avuto l’effetto contrario. Un po’ per dispetto, un po’ perché non ci si pensa, i
borsoni del tennis vengono disseminati
ovunque per la gioia di Diego. Ripetiamo
la domanda: comprare degli appositi
appoggia-borsoni no?
Giorgio Bonuzzi ringiovanito
La nuova stagione ci ha riconsegnato un
Giorgio Bonuzzi in splendida forma. Più magro, più giovanile nel look, più figo grazie
anche ai nuovi occhiali da vista che fanno
tendenza.
Quando aveva tutta la responsabilità del
bar e la moglie sempre tra le balle Giorgio
era stressato, imbolsito, nervoso e spesso
depresso. Ora è rifiorito, ma sempre poco
propenso a concedere lo sconto a chi deve
pagare.
Kelum è tornato
Era fuggito in Sri Lanka, dalla sua famiglia e
dalla sua donna. Si è sposato, ha donato tutti i suoi risparmi ed è tornato per riprendere
a lavorare al club e a guadagnare sempre
per la sua famiglia. “Mentre ero via sono stato avvertito della presenza di egiziani nello
staff di Diego. Mi sono detto: qui mi fregano
il lavoro. E son tornato in fretta e furia”.
Cracco protesta: Fantozzi sono io!
“Come potete scrivere che Risi assomiglia a Fantozzi? E io chi sono? Filini? Poi
magari lui s’incazza...” Viscardo Cracco,
in effetti, ricorda un po’ il ragionier Ugo
Fantozzi, anche se (come Risi) ha gli
occhi chiari. “Sì, va bene, ma il fisico
fantozziano ce l’ho io, non Risi”. Arriva
al circolo con il furgone della sua azienda e sul campo dà del filo da torcere a
Fioravanti e An Tonio.
AGONISMO E OPINIONI
Anno 7 numero 2 - Verona
Aprile 2011
Aldrovandi si sta confermando il giocatore più in palla della squadra, ma l’assenza del vecchio guerriero Oreste Poli si è fatta sentire. Sotto accusa anche le scelte del capitano
Serie C, avventura (quasi) finita
La formazione capitanata da Nic Bollettini ha incassato solo sconfitte e si giocherà la salvezza nei play out
Com’era ampiamente prevedibile
la squadra di serie C ha iniziato la
prima fase incassando solo sconfitte. Le due trasferte a Vicenza
e Conegliano Veneto e il match in
Si prospetta una stagione molto
casa con Padova hanno portato
difficile per il neo 4.1 An Tonio An
solo delusioni, anche se i volenteTonini. L’eterno ragazzo si avvia
verso i 50 e il fisico inizia a dare
rosi atleti hanno sempre dato l’imsegni di cedimento. Il ginocchio
pressione di potersela giocare.
sinistro scricchiola e così il cugino
Alla fine contano i risultati. E quedi Diego sta provando a giocare
sti parlano chiaro: il Tc Torricelle
con una specie di gamba di legno.
è la squadra materasso del giroI risultati però sono deludenti. Nei
ne. Unica piccola gioia il pareggio
tornei Fit sta prendendo batoste
ovunque e con il suo acerrimo neacciuffato in extremis (3-3) con il
mico Fioravanti è in svantaggio nel conto delle sfide annuali.
Green Garden Mestre grazie al ritrovato doppio Aldro-Fiora.
Capitan Bollettini, l’anno scorso
impeccabile nelle scelte e nelle strategie, quest’an- luto vedere gli altri contro il mio avversario”. Anche
no ha commesso parecchi errori. Nella trasferta di in casa contro Padova è arrivata una sconfitta ed ora
Conegliano, ad esempio, ha puntato sul Piccione come solo un miracolo nei play out potrà salvare l’armata
quarto singolarista. L’ormai ex tennista Campedelli si Brancaleone dalla retrocessione.
è impegnato, ma ha perso contro il 3.5 più scarso Il Capitano si difende: “Siamo stati penalizzati da un
regolamento assurdo, che non ci ha permesso di
delle tre Venezie, palesando enormi limiti atletici.
Sempre a Conegliano è arrivato il primo ko in singolo schierare Jacopo Reale. Abbiamo perso prima del via
di Aldrovandi. La Bestia aveva iniziato da poco una Oreste Poli, che era in grande forma, ma che è stato
relazione amorosa con Sofia e fatalità sul campo non bloccato da un infortunio alla mano. Fioravanti quanha mostrato la grinta dei tempi migliori. Lui ovvia- do serve deve lavorare. Ed anche altri sono mancati
mente non ci sta e ribatte: “Ho trovato l’avversario nel momento del bisogno. Ma non è finita! Ci sono i
più difficile. Il 3.2 più forte del nord Italia. Avrei vo- play out. Ci salveremo!”. Ci crede davvero?
Gamba di legno
La sgangherata
formazione di serie
C sta facendo una
fatica tremenda
nel proprio girone.
Nella foto qui a
destra la strana
coppia di doppio
Campe-Nonfa in
un momento di
difficoltà
“Valentina in una squadra agonistica? Fa pure i tornei Fit?” Domande che si ripetono al club. Ebbene sì, Valentina è diventata bravina...
Grande novità: c’è una squadra femminile
Eleonora, Sofia e Valentina formano l’asse portante della neonata formazione femminile. Al momento sono imbattibili in aperitivi
Si sono allenate tutto l’inverno. Si sono
frequentate lontano dal campo, hanno
fatto squadra, pronte per il debutto nella D3 femminile.
Valentina, Sofia, Eleonara (nella foto qui
a sinistra), Sara (morosa di Locatello),
Scilla e probabilmente qualche novità
dell’ultimo minuto formano la squadra
femminile del Tc Torricelle. La loro forza
è ancora tutta da testare. La loro guida
è il neo istruttore Cristiano Aldrovandi,
anche se non tutte hanno imparato da
lui a giocare a tennis.
“Io non ho il compito - ci tiene a precisare Aldro la Bestia - di insegnare il
tennis, ma di avviarle a una sana vita
di gruppo lontano dal campo. Il segreto
per vincere di squadra è fare squadra
ovunque. E sempre all’insegna della
sregolatezza. Bere tanti aperitivi alcolici
e utilizzare lo spritz Aperol anche per
dissetarsi tra un cambio di campo e l’altro. A una certa età fanculo la sana vita
d’atleta”. La cura Aldrovandi sta dando
buoni frutti. Soprattutto ai gestori dei
bar del centro. Il consumo di spritz ha
ripreso quota e intanto le ragazze si
stanno mettendo in evidenza anche nei
tornei di Quarta. Parlare di bel tennis è
eccessivo. La grinta però non manca.
Maestri Fit: c’è solo Achille Gazza-Vigo, sfida infinita
Tanti si vantano di aver frequentato corsi Fit e aver
ottenuto abilitazioni all’insegnamento, targhe e titoli
validi per dare lezioni. Abbiamo fatto una semplicissima ricerca sul sito internet ufficiale della Federazione
scoprendo che l’unico a comparire tra i maestri in regola con il pagamento della quota annuale è il bravo
Achille Margotto, per tutti Juri.
Gli altri non compaiono. “Io ho pagato, ma non compaio”, “La Federtennis mi deve dei soldi, quindi non
pago”, e ancora “Spendere una follia solo per arricchire le casse Fit è assurdo. Sono contrario”. Ecco alcune
delle giustificazioni dei diretti interessati.
Gianluca Vighini, per tutti Vigo, almeno
una volta alla settimana scende in campo
contro Nino Gazzini in una sfida infinita. Chi
vince? “Sempre lui, la merda pelata”, ammette con tono meno scherzoso del solito
il buon Vigo. “Le sto provando tutte, tra
riti scaramantici, beveroni multivitaminici e
nuove strategie. Niente. Inoltre ho scoperto che l’anziano Gazzini chiama fuori palline
che sono buonissime. Comincio davvero
ad odiarlo”. Rimedi? “Uno l’ho trovato: dalla prossima settimana cambio avversario”.
Anno 7 numero 2 - Verona
AGONISMO E OPINIONI
Aprile 2011
Bagnino, massaggiatore, calciatore, operaio al club ed ora aspirante modello. Enrico le sta provando tutte per racimolare qualche soldo
Chioe fotomodello de noi altri
Lui spera di essere chiamato da una grande casa di moda, intanto fa le prove posando per pochi spiccioli. Se la ride Allegrini: “Il vero modello sono io”
Ha cercato di non fare sapere nulla della sua nuova attività. Enrico
Chioetto, per tutti il Chioe, si è buttato
nel mondo della moda come fotomodello. In realtà diventare un modello
superpagato resta un sogno impossibile per l’aitante giovane, che stringi
stringi è costretto a fare i lavori più
usuranti al club per sopravvivere.
Nelle foto qui a fianco il Chioe posa
non si sa bene per cosa. Una campagna ambientale o una strana marca di
vestiti? Boh, non si capisce.
La sua carriera di modello è iniziata
qualche anno fa, quando posò per
un supermercato
che pubblicizzava
attrezzi per il bricolage e tute da
lavoro. Spera di
essere chiamato da
una grande casa di
moda e guadagnare
milionate di euro. Se
la ride Alessandro
Allegrini: “Il vero
Enrico Chioetto prova la strada del fotomodello
modello sono io,
visto che lavoro
per Carhartt”.
Vecchi palloni addio
La stagione invernale con relativi palloni è ormai un ricordo.
Il bilancio resta
in chiaroscuro,
ma in anteprima
possiamo darvi
qualche novità
per il prossima
anno.
Il doppio pallone
pieno di ruggine sarà portato
al marcero, anche se Diego vorrebbe metterlo in vendita e
vendicarsi della fregatura presa. Di sicuro sui campi 4 e 5
sarà installata una nuova copertura. Un doppio pallone più
pulito, praticamente seminuovo. Saranno rinforzati i blocchi di cemento che serviranno per fissare i quattro palloni
in arrivo. Sono già aperte le scommesse su quanto succederà al campo 3. Tornerà per il terzo anno l’infiltrazione?
“L’esperienza insegna, tutto andrà per il meglio”, ammette
An Tonio, cugino di Diego e suo primo consigliere.
Tre squadre di calcetto giocano le loro partite interne di campionato sul terreno in erba sintetica del club. Il risultato? Enormi disagi per i tennisti
Calcetto e tennis, al sabato è guerra aperta
Spogliatoio pieno di gente, puzza di sudore nauseabondo, docce affollate per non parlare del casino sul prato e al bar
Alcuni giocatori di calcetto si rilassano
dopo una partita al club
An Tonio An Tonini, sempre attento ai
conti del club, giustifica l’attività del calcetto sul campo in erba sintetica. “Se non
ci fosse il calcio a cinque, il campo 6 sarebbe in continua perdita. Invece al sabato il circolo lavora alla grande grazie ai
ragazzi del calcetto. Bisogna solo portare
pazienza”.
E’ evidente che gli spogliatoi sono inadeguati ad ospitare le squadre di calcio a
cinque e contemporaneamente i giocatori
di tennis. La proprietà si giustifica: “Da
anni chiediamo al comune il permesso di
costruire nuovi spogliatoi, per dividere le
attività sportive. Ma la risposta è sempre
stata negativa”. E intanto il sabato pomeriggio la convivenza tra calcetto e tennis è
sempre più difficile. “C’è puzza di sudore
negli spogliatoi, borse ovunque, scarpe,
pantaloncini, calze, maglie sparse dapperttutto”, tuona un cliente tennista che
vuole restare anonimo. “Le docce sempre
occupate, disagi enormi per chi vuole solo
un po’ di quiete prima di giocare la sua
oretta di tennis o dialogare di dritti, palle
break, battute vincenti dopo un match.
Auguri Eihab
Per risparmiare sulla
manodopera Diego
Antonini ha ingaggiato
un altro giovane egiziano, diventato maggiorenne pochi giorni
fa. Eihab ha compiuto
18 anni. Auguri dalla
Gazzetta. Diego intanto spiega: “Sono ragazzi volenterosi, si danno da fare, ma non capiscono una
mazza. Dicono sempre di sì, ma l’italiano lo masticano davvero poco”.
Attimi di terrore sotto il doppio pallone Gel, capelli e cappelli
E’ stato un inverno molto piovoso. Mercoledì 16 marzo si sono
vissuti attimi di terrore sotto il doppio pallone dei campi 4 e 5. Il
maltempo e soprattutto il vento molto forte hanno fatto saltare i
paletti che fermavano il pallone e se non fosse intervenuto Diego
il pallone avrebbe preso il volo. La falla è stata tamponata momentaneamente con sacchi di sabbia, ma si è temuto il peggio. Il
pallone poteva crollare come volare via. Diego e il suo staff (c’erano anche i fratelli Paolo e An Tonio) hanno salvato la situazione. Il pallone quasi scoperchiato dal vento
Barattoli di gel per i capelli di
Diego. Look diverso per Uova,
che odia il gel, ma adora bizzarri cappelli. Ama girare anche
in estate con il berretto di lana,
che alterna a svariati tipi di cappelli. Diego invece odia tutti i
cappelli, berretti compresi.
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