MERCATI Schneider Electric acquisirà Invensys
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MERCATI Schneider Electric acquisirà Invensys
Settembre 2013 Anno LXI - N. 7 MERCATI Schneider Electric acquisirà Invensys SENSORI L’alimentazione dei dispositivi wireless s 4,50 - In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio-Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN 0005-1284 COMUNICAZIONE Analisi di protocolli industriali PROCESSO Il futuro del DCS secondo Siemens Riprogettato. Ridefinito. Rivoluzionato. Nuovo controller NI CompactRIO, ancora più potenza in un solo processore. GE Measurement & Control Il gen o portatile Il nuovo DPI 620 Genii Il tuo tocco, la nostra tecnologia Calibratore portatile multifunzione primo del settore con interfaccia a schermo a scorrimento intuitivo, stazione portatile di generazione di pressione e funzionalità potenziata. Comunicatore HART completo con libreria completa e Foundation Fieldbus integrato. Un tocco di genio. Tel: +39 039 6561407 E-mail: [email protected] www.genii.dpi620.com slash.it Conrad è qui. Qui! 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IT02778790218 - Via IV Novembre 92, 20021 Bollate (MI) - Italy - [email protected] - 800 96 09 27 Motori, inverter, azionamenti, riduttori, motoriduttori, sistemi di trasmissione della potenza, sistemi di attuazione oleoidraulica e pneumatica, strumentazione di misura e controllo, sistemi di controllo e supervisione, software di analisi e dimensionamento, software per la gestione dei carichi, diagnostica, sistemi di alimentazione, sistemi per la generazione e distribuzione di aria compressa, trasmissioni meccaniche, elementi di accoppiamento meccanici ecc. INDUS TRIAL D TECHNO LOGY A EFFICI ENCY Y MARTEDÌ 15 OTTOBRE 2013 AREA EX OFFICINE AERONAUTICHE CAPRONI 1910 SS 336 Superstrada per Malpensa, uscita Volandia. Case Nuove di Somma L.do (VA) Con il patrocinio di: PROCESSI PRODUTTIVI: EFFICIENZA TECNOLOGICA, TECNOLOGIE PER L’EFFICIENZA LA SESSIONE PLENARIA A CHI SI RIVOLGE Organizzata da Business International, traccerà il quadro di riferimento relativo all’efficienza energetica nel panorama dell’industria in Italia, facendo riferimento a strategie operative, opportunità, tecnologie disponibili anche in relazione a casi di successo. La giornata si rivolge ai protagonisti della filiera tecnologica che di occupano si progettare, realizzare, condurre, manutenere impianti produttivi in ambito manifatturiero e di processo: • Tecnici della manutenzione • Uffici tecnici • Buyer • Direttori tecnici • Ricercatori, tecnici e responsabili R&S • Progettisti • OEM • Tecnici e responsabili di produzione • System Integrator • Direttori di stabilimento • Utilizzatori finali • Manager aziendali • Energy Manager • Public utilities I SEMINARI LE SOLUZIONI L’agenda della giornata prevede una serie di seminari tecnici della durata di 30 minuti tenuti dai tecnici delle aziende partecipanti. Il programma degli incontri, i relatori e i titoli saranno aggiornati man mano che verranno confermati sul sito dell’evento. In uno spazio specifico sarà allestita un’esposizione a cura delle aziende partecipanti, in cui sarà possibile per il visitatore confrontarsi e approfondire tutti gli aspetti tecnici relativi a prodotti, tecnologie e sistemi attualmente disponibili. Per fare dell’efficienza una vera arma di innovazione tecnica ed economica non si può fare a meno di passare per tutta quella serie di competenze e tecnologie in ambito automazione, controllo e supervisione, sia che si tratti di un grande impianto siderurgico, di una linea di confezionamento, oppure di una singola macchina operatrice. L’utilizzo dell’energia negli impianti industriali è purtroppo ancora lontano da livelli ottimali di efficienza, non solo negli impianti “energivori” per antonomasia (siderurgia, cemento, chimica, carta, alimentare ecc.), ma anche nelle più svariate realtà manifatturiere (packaging, tessile, legno, assemblaggio, meccanica ecc.). Recenti studi hanno dimostrato che il fattore efficienza è visto dalla dirigenza aziendale come elemento fondamentale (business critical) nonché stimolo per l’innovazione tecnologica, anche se solamente una piccola percentuale di aziende dichiara di aver realmente investito in questo ambito negli ultimi anni: e sembrerebbe che la maggior causa di ciò sia la mancanza di informazione, in quanto solo una minima parte adduce come motivazione la mancanza di adeguati fondi per sostenere gli investimenti necessari. Questo è l’obiettivo di Industrial Technology Efficiency day 2013: offrire un quadro quanto più completo possibile in relazione all’offerta attualmente disponibile per la realizzazione di soluzioni ad elevata efficienza energetica in ambito di impiantistica e automazione industriale. ORGANIZZATO DA: PARTNER The Executive Network Per aderire on line all’indirizzo www.mostreconvegno.it/efficiency La partecipazione ai seminari e alla mostra è gratuita, così come la documentazione e il buffet Per informazioni: Tel 02 49976533 – 335 276990 – Fax 02 49976572 [email protected] – www.mostreconvegno.it/efficiency MEDIA PARTNER: Motori, inverter, azionamenti, riduttori, motoriduttori, sistemi di trasmissione della potenza, sistemi di attuazione oleoidraulica e pneumatica, strumentazione di misura e controllo, sistemi di controllo e supervisione, software di analisi e dimensionamento, software per la gestione dei carichi, diagnostica, sistemi di alimentazione, sistemi per la generazione e distribuzione di aria compressa, trasmissioni meccaniche, elementi di accoppiamento meccanici ecc. INDUS TRIAL D TECHNO LOGY A EFFICI ENCY Y MARTEDÌ 15 OTTOBRE 2013 AREA EX OFFICINE AERONAUTICHE CAPRONI 1910 SS 336 Superstrada per Malpensa, uscita Volandia. Case Nuove di Somma L.do (VA) Con il patrocinio di: PROCESSI PRODUTTIVI: EFFICIENZA TECNOLOGICA, TECNOLOGIE PER L’EFFICIENZA LA SESSIONE PLENARIA A CHI SI RIVOLGE Organizzata da Business International, traccerà il quadro di riferimento relativo all’efficienza energetica nel panorama dell’industria in Italia, facendo riferimento a strategie operative, opportunità, tecnologie disponibili anche in relazione a casi di successo. La giornata si rivolge ai protagonisti della filiera tecnologica che di occupano si progettare, realizzare, condurre, manutenere impianti produttivi in ambito manifatturiero e di processo: • Tecnici della manutenzione • Uffici tecnici • Buyer • Direttori tecnici • Ricercatori, tecnici e responsabili R&S • Progettisti • OEM • Tecnici e responsabili di produzione • System Integrator • Direttori di stabilimento • Utilizzatori finali • Manager aziendali • Energy Manager • Public utilities I SEMINARI LE SOLUZIONI L’agenda della giornata prevede una serie di seminari tecnici della durata di 30 minuti tenuti dai tecnici delle aziende partecipanti. Il programma degli incontri, i relatori e i titoli saranno aggiornati man mano che verranno confermati sul sito dell’evento. In uno spazio specifico sarà allestita un’esposizione a cura delle aziende partecipanti, in cui sarà possibile per il visitatore confrontarsi e approfondire tutti gli aspetti tecnici relativi a prodotti, tecnologie e sistemi attualmente disponibili. Per fare dell’efficienza una vera arma di innovazione tecnica ed economica non si può fare a meno di passare per tutta quella serie di competenze e tecnologie in ambito automazione, controllo e supervisione, sia che si tratti di un grande impianto siderurgico, di una linea di confezionamento, oppure di una singola macchina operatrice. L’utilizzo dell’energia negli impianti industriali è purtroppo ancora lontano da livelli ottimali di efficienza, non solo negli impianti “energivori” per antonomasia (siderurgia, cemento, chimica, carta, alimentare ecc.), ma anche nelle più svariate realtà manifatturiere (packaging, tessile, legno, assemblaggio, meccanica ecc.). Recenti studi hanno dimostrato che il fattore efficienza è visto dalla dirigenza aziendale come elemento fondamentale (business critical) nonché stimolo per l’innovazione tecnologica, anche se solamente una piccola percentuale di aziende dichiara di aver realmente investito in questo ambito negli ultimi anni: e sembrerebbe che la maggior causa di ciò sia la mancanza di informazione, in quanto solo una minima parte adduce come motivazione la mancanza di adeguati fondi per sostenere gli investimenti necessari. Questo è l’obiettivo di Industrial Technology Efficiency day 2013: offrire un quadro quanto più completo possibile in relazione all’offerta attualmente disponibile per la realizzazione di soluzioni ad elevata efficienza energetica in ambito di impiantistica e automazione industriale. ORGANIZZATO DA: PARTNER The Executive Network Per aderire on line all’indirizzo www.mostreconvegno.it/efficiency La partecipazione ai seminari e alla mostra è gratuita, così come la documentazione e il buffet Per informazioni: Tel 02 49976533 – 335 276990 – Fax 02 49976572 [email protected] – www.mostreconvegno.it/efficiency MEDIA PARTNER: Controllori HMI > Integrazione e compattezza Motion Control > Prestazioni SoMachine > Software Controllo azionamenti > Efficienza Controllori logici > Flessibilità Piattaforma Flexible Machine Control: flessibilità totale nel controllo macchine Controllo ottimale e riduzione del time to market Oggi le macchine devono essere, molto più che in passato, veloci, flessibili e capaci di risolvere funzioni di automazione complesse. 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All trademarks are owned by Schneider Electric Industries SAS or its affiliated companies. www.schneider-electric.com s 998-2693_IT 31555p_Automazione_e_Strumentazione_IT.indd 1 6/26/13 3:58 PM SETTEMBRE 2013 sommario 9 Pagina 36 primo piano 13 L’attualità in breve a cura della redazione 14 Elettronica ed elettrotecnica: una roadmap per la crescita di M. Gargantini 22 Macchine utensili sostenute dall’export di A. Pellegrini 24 Strumentazione tra wireless ed Energy Harvesting di A. Martin, F. Canna 26 Interroll, l’Hi-Tech incontra l’efficienza di M. Gargantini 30 Funzioni evolute per l’interfaccia uomo-macchina di J. Di Blasio 34 Nuova vita per gli impianti energetici e di processo di J. Di Blasio 36 M2M per l’industria: la proposta di Vodafone di F. Ferrari 38 EDITORIALE Dispositivi mobili e sensori per la building automation di L.Patrono BREAKING NEWS MERCATI MERCATI EVENTI Siemens Power & Process Automation, una soluzione applicabile agli impianti di produzione dell’energia e all’industria di processo, articolata in pacchetti che vanno dalla piattaforma DCS integrata alla diagnostica. LOGISTICA HMI PROCESSO COMUNICAZIONE Pagina 40 approfondimenti WIRELESS Modalità di alimentazione dei dispositivi wireless a cura di Anie Automazione 40 44 MOTORI Motori passo-passo e attuatori lineari nel campo del riscaldamento di G. Vecchi 48 MECCATRONICA Un Quality Gate per i progetti meccatronici di H. Seeger, G. Berghella 52 ELETTRONICA La nuova architettura di Xilinx di F. Ferrari 56 CONTROLLO Pac: più software meno complessità di B. Burger Il punto sull’alimentazione dei dispositivi wireless: soluzioni tecnologiche tradizionali e avanzate e applicazioni concrete. applicazioni Pagina 62 ACQUA Acqua assicurata all’ombra del vulcano di N. Tatco ENERGIA Un approccio sistematico al risparmio energetico di A. Vittorio 58 60 speciale NETWORK TEST Soluzioni di test per la comunicazione industriale di A. Martin 62 novità Oltre a funzionalità di diagnostica avanzate, gli analizzatori di protocollo e altri dispositivi di test forniscono preziose informazioni sulle prestazioni delle reti e degli apparati connessi. PRODOTTI E SOLUZIONI News a cura della redazione APPUNTAMENTI Eventi da segnare in agenda 74 81 Automazione e Strumentazione ■ Settembre 2013 10 sommario rubriche NOTIZIARIO ANIPLA NOTIZIARIO AIS/ISA AZIENDE E INSERZIONISTI 66 82 84 Sede legale - Piazzale Carlo Magno, 1 - 20149 Milano Sede operativa ed amministrativa: SS. del Sempione 28 - 20017 Rho (MI) tel: +39 02 4997.1 - fax +39 02 49976.570 contatti Direzione tel. 02 49976.515 fax 02 49976.570 Comitato Scientifico Luca Ferrarini (Presidente) Leone D’Alessandro, Italo Di Francia, Mario Gargantini, Fausto Gorla Michele Maini, Carlo Marchisio, Regina Meloni, Alberto Rohr, Alberto Servida, Massimiliano Veronesi, Antonio Visioli [email protected] www.automazionestrumentazione.it www.automazione-plus.it www.tech-plus.it www.fieramilanomedia.it www.mostreconvegno.it Redazione Grafica e produzione Cristina Turra Progetto grafico - Impaginazione [email protected] - tel: 02 49976.515 Franco Tedeschi Coordinamento grafici [email protected] - tel: 02 49976.569 Alberto Decari Coordinamento DTP [email protected] - tel: 02 49976.561 Prontostampa Srl uninominale Zingonia (BG) - Stampa Nadia Zappa Ufficio Traffico - [email protected] - tel: 02 49976.534 Pubblicità Giuseppe De Gasperis Sales Manager [email protected] - tel: 02 49976.527 - Fax: 02 49976.570 Vinicio Giampaoli tel: 02 55181842 Siamo su www.linkedin.com/groups/Automazione-Strumentazione-4301593 in copertina International Sales U.K. - SCANDINAVIA - NETHERLAND - BELGIUM: Huson European Media Tel +44 1932 564999 - Fax +44 1932 564998 Website: www.husonmedia.com SWITZERLAND: IFF Media Tel +41 52 6330884 - Fax +41 52 6330899 Website: www.iff-media.com USA: Huson International Media Tel +1 408 8796666 - Fax +1 408 8796669 Website: www.husonmedia.com GERMANY - AUSTRIA: MAP Mediaagentur • Adela Ploner Tel +49 8192 9337822 - Fax +49 8192 9337829 Website: www.ploner.de TAIWAN: Worldwide Service co. Ltd Tel +886 4 23251784 - Fax +886 4 23252967 Website: www.acw.com.tw Abbonamenti National Instruments Italy Palazzo U4 Via del Bosco Rinnovato, 8 20090 Assago (Mi) Tel. 02 41309 1 Fax 02 41309 215 [email protected] ni.com/italy Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione Antonio Greco Direttore Responsabile Franco Canna Responsabile del Coordinamento [email protected] - tel: 02 49976.502 Jacopo Di Blasio [email protected] - tel: 02 49976.505 Cristina Turra Segreteria [email protected] - tel: 02 49976.515 Collaboratori: Andrea Cattania, Angelo Corrieri, Giuseppe De Palma, Francesco Ferrari, Daniela Garbillo, Mario Gargantini, Franco Gornati, Gian Carlo Lanzetti, Armando Martin, Francesco Marri, Gabriella Oldani, Michele Orioli, Piero Pardini, Antonella Pellegrini, Bruno Vernero, Stefano Viviani ORGANO UFFICIALE DI [email protected] - www.anipla.it Aldo Brandirali Presidente Antonio Greco Amministratore Delegato N. di conto corrente postale per sottoscrizione abbonamenti: 48199749 - IBAN: IT 61 A 07601 01600 000048199749 intestato a: Fiera Milano Media SpA, Piazzale Carlo Magno,1, 20149 Milano. Si accettano pagamenti con Carta Sì, Visa, Mastercard, Eurocard (www.ilb2b.it) Tel. 02 252007200 - Fax 02 49976.572 E-mail: [email protected] Abbonamento annuale E 49,50 Abbonamento per l’estero E 99,00 Prezzo della rivista: E 4,50 - Arretrati: E 9,00 Spedizione in abbonamento postale art. 2 comma 20/B legge 662/96 Fiera Milano Media è iscritta al Registro Operatori della Comunicazione n° 11125 del 25/07/2003. Registrazione del tribunale di Milano n° 5180 del 29/01/1960. Tutti i diritti di riproduzione degli articoli pubblicati sono riservati. Manoscritti, disegni e fotografie non si restituiscono. Automazione e Strumentazione ha frequenza mensile. Tiratura: 11.800 - Diffusione: 11.525. Oltre 200.000 Soluzioni per l’Automazione pronte per te. Fai la tua scelta! rswww.it IT_AutomationVending_offline.indd 1 04/12/12 15.29 La soluzione decentralizzata per il controllo assi Creiamo spazio a nuove possibilità ` ACOPOSmotor i motori con azionamento integrato per architetture di macchina modulari. ` Eliminazione del quadro elettrico. ` Classi di potenza da 500 W a 4 kW. ` Tecnologia safety SIL3 completamente integrata su bus e basata su standard openSAFETY: STO, SOS, SS1, SS2, SLS, SMS, SLI e SDI. ` Un’unica soluzione per CNC, robotica e movimentazione, per massimizzare la produttività del sistema. Perfection in Automation www.br-automation.com EDITORIALE primo piano Dispositivi mobili e sensori per la building automation ‘ In molti scenari applicativi, tra cui la home & building automation, il trend attuale è quello di creare ambienti smart focalizzati sul concetto di Internet of Things, ovvero estensione di Internet al mondo reale degli oggetti, che possono comunicare informazioni sull’ambiente circostante al fine di fornire servizi nuovi ed evoluti agli utenti. In quest’ottica, le reti di sensori ed attuatori, sia cablati che wireless, stanno rapidamente emergendo come principale tipologia di sistema pervasivo distribuito. Questa diffusione è assecondata dalla definizione di protocolli “ad hoc”, come 6LoWPAN e CoAP (Constrained Application Protocol), che rendono accessibili queste reti via Internet, e dall’affermazione di standard internazionali per la building automation, come KNX. Questi ambienti smart trovano definitivo compimento nel momento in cui possono essere facilmente ed efficacemente gestiti dall’utente finale. Pertanto, il monitoraggio ed il controllo di queste reti attraverso innovativi strumenti software disponibili sia su dispositivi mobile (ad esempio smartphone e tablet) che sul Web, produrrebbero numerosi benefici dal punto di vista del comfort, della sicurezza e del risparmio energetico. Chiunque potrebbe gestire, in ogni momento e da ogni luogo, il proprio ambiente domestico secondo specifiche esigenze, potrebbe monitorarne costantemente lo stato (rilevando prontamente il verificarsi di situazioni anomale), e potrebbe ottimizzare l’utilizzo dei dispositivi al fine di minimizzare sprechi e consumi. Si attuerebbe, in sostanza, il cosiddetto “physical mash-up”: le grandezze fisiche in input (temperatura, umidità ecc.) vengono “mischiate” (da qui il termine “mash-up”) opportunamente per fornire all’utente servizi di gestione intelligente degli impianti. I vantaggi e le possibili applicazioni di strumenti di questo tipo sono tanti e tali che sia il mondo accademico che quello industriale sono fortemente orientati verso questi filoni di ricerca. Proprio per questo motivo, il laboratorio IDA Lab dell’Università del Salento sta portando avanti diverse attività di ricerca in collaborazione con alcune aziende di riferimento nei settori dei dispositivi embedded e della building automation. Nello specifico, grazie alla collaborazione con STMicroelectronics, si sta sviluppando un’architettura hardware e software, caratterizzata da un’interfaccia Web per la programmazione visuale, che consente l’implementazione di applicazioni di mash-up per reti wireless di sensori ed attuatori. In collaborazione con Gewiss, importante azienda che opera nel settore della home & building automation, IDA Lab sta invece sviluppando delle applicazioni mobile, orientate ai sistemi operativi Android e iOS, per la gestione smart di impianti domotici basati sullo standard KNX sia localmente che da remoto. Luigi Patrono IDA Lab, Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione Università del Salento, Lecce ’ L’angolo dedicato alla domotica del laboratorio IDA Lab Automazione e Strumentazione ■ Settembre 2013 13 14 BREAKING NEWS primo piano L’attualità in tempo reale su www.automazione-plus.it A CURA DELLA REDAZIONE MERCATI Schneider Electric acquisirà Invensys Dopo il memorandum di intesa svelato l’11 luglio, con una settimana di anticipo rispetto all’ultima data utile prevista dall’accordo preliminare (8 agosto), Schneider Electric ha formalizzato la propria offerta per l’acquisizione di Invensys, lanciando un’OPA a condizioni sostanzialmente uguali a quelle previste nell’accordo precedente: 502 pence per azione (3,4 miliardi di sterline in tutto) di cui 372 pence in contanti e il resto in azioni di Schneider Electric. Rispetto al valore di borsa di Invensys all’11 luglio 2013, che era di 440 pence, è quindi previsto un premio del 14% per gli azionisti Invensys. Alla fine dell’operazione, gli attuali azionisti di Invensys possiederanno il 3% del totale delle azioni del gruppo Schneider Electric, avendo quindi la concreta possibilità di partecipare alle decisioni del gruppo. Commentando l’offerta, Nigel Rudd, Chairman di Invensys, ha dichiarato: “A seguito della vendita di Invensys Rail, dell’accordo con i fondi pensione e della riorganizzazione del Gruppo, il management di Invensys ritiene che Invensys ha un posizionamento ottimale per proseguire nella propria strategia di crescita. Tuttavia, il management di Invensys ritiene che l’offerta da parte di Schneider Electric rappresenti un valore attraente per gli azionisti Invensys e rispecchi le prospettive di crescita futura e una parte significativa dei benefici che deriveranno dall’unione strategica delle forze di Invensys e Schneider Electric. Unita al ricavo di 625 milioni di sterline derivanti dalla vendita MECCATRONICA di Invensys Rail, ciò rappresenta un risultato interessante per gli azionisti Invensys. I membri dell’Invensys Pension Scheme godranno del support di un’azienda più grande e forte”. Jean-Pascal Tricoire, Chairman of the Board e CEO di Schneider Electric, ha detto: “Siamo lieti di annunciare l’unione di Invensys e Schneider Electric in un giorno emozionante per gli stakeholder di entrambe le società. L’aggiunta dei business di Invensys rafforzerà notevolmente l’offerta globale di Schneider Electric per la sua base di clienti industriali e delle infrastrutture, rinforzandoci come leader globale nelle soluzioni per la gestione dell’energia che integrano power e automazione, così come le migliori soluzioni software per l’efficienza dei clienti. l’operazione consentirà a Schneider Electric di beneficiare di una maggiore dimensione e realizzare sostanziali vantaggi grazie alle sinergie derivanti dall’unione. Crediamo che la nostra offerta sia interessante per gli azionisti Invensys che realizzeranno un valore significativo per le loro quote, avendo inoltre la possibilità di partecipare al futuro dell’azienda. Diamo un caldo benvenuto alla squadra Invensys e crediamo che l’azienda unita fornirà nuove e più grandi opportunità di crescita per i dipendenti e clienti, oltre ad offrire agli azionisti di Schneider Electric un’importante creazione di valore futuro”. La parola passa adesso agli azionisti Invensys che dovranno approvare l’offerta, ma la raccomandazione da parte del management suggerisce che l’operazione si chiuderà positivamente. RETI Benchmark Forum A ottobre la seconda edizione Industrial Ethernet Ecco i bus più utilizzati Il 15 ottobre a Bologna si terrà la seconda edizione del Benchmark Forum, un’iniziativa di Crit Research e ITQ che gode del patrocinio di Liam – Laboratorio Industriale Automazione Macchine per il Packaging, Anipla, Veripack, FNC e della media sponsorship della rivista Automazione e Strumentazione. L’evento si terrà presso il Museo del Patrimonio Industriale a Bologna. Parteciperanno in qualità di espositori e sponsor PTC, Phoenix Contact, Lenze, Rexroth, Schneider Electric e Rockwell Automation. Nel corso della manifestazione le aziende saranno chiamate a rispondere a due domande: - Come soddisfano gli strumenti di ingegneria proposti dalle aziende i requisiti relativi alla gestione efficiente ed equilibrata delle fasi di pianificazione, configurazione, programmazione, controllo e visualizzazione, che richiedono una bilanciata sinergia di meccanica, elettronica e software? - Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dei prodotti di diversi fornitori? Il costo di partecipazione è pari a 100 € (IVA esclusa). La società di ricerca IMS ha pubblicato uno studio sui maggiori bus di campo e sulle soluzioni di comunicazione basate su ethernet per applicazioni industriali dal titolo “The World Market for Industrial Ethernet & Fieldbus Technologies – 2013 Edition”. Secondo lo studio, le soluzioni di automazione basate su bus di campo tradizionali rappresentano ancora il 75% del totale. Ma la tendenza per i prossimi anni è quella di una maggiore crescita delle soluzioni ethernet based: nel 2012 infatti la crescita complessiva del fatturato globale relativo ai componenti di automazione Ethernet-based è stata del 16,4% contro l’8,5% relativo ai bus di campo tradizionali. La classifica 2012 contenuta nello studio relativa ai protocolli di comunicazione basati su Ethernet vede al primo posto “ex aequo” ProfiNet ed Ethernet/IP, con il 30% di market share ciascuno. Al terzo posto c’è Modbus TCP/IP con il 17%, al quarto PowerLink con il 9% e al quinto EtherCat con il 7%. Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione 16 BREAKING NEWS primo piano ENERGIA Industrial Technology Efficiency Day L’efficienza dei processi produttivi 4FOTPSJ]4USVNFOUJ]4PGUXBSF 4JTUFNJ]4FSWJ[J]4PMV[JPOJ QFSMB3JDFSDBFMB4QFSJNFOUB[JPOF 4DJFOUJGJDBF*OEVTUSJBMF &TUFOTJNFUSJ e accessori per l’analisi sperimentale delle sollecitazioni. 5SBTEVUUPSJ EJQSFTTJPOF relativi, assoluti, differenziali e sistemi di misura multipunto. 5PSTJPNFUSJ rotativi senza contatto, a Àangia o ad albero; torsiometri a reazione di forza. $FMMFEJ$BSJDP di precisione, a trazione e compressione, anche di tipo miniatura. "DDFMFSPNFUSJ M J F7JCSPNFUSJ piezoelettrici (IEPE), piezoresistivi, MEMS, estensimetrici o a massa sismica. 5SBTEVUUPSJ EJ4QPTUBNFOUP potenziometri lineari, LVDT, a cavo traente, proximity lineari, laser. 5FSNPDBNFSF F7JEFPDBNFSF ad alta velocità, ruggedized e miniatura, SD e HD; sistemi di registrazione video. XXXJOTUSVNFOUBUJPOJU instrumentation thinking… since 1991 $0.0¯UFM¯JOGP!JOTUSVNFOUBUJPOJU Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione Industrial Technology Efficiency Day è la mostra convegno organizzata da Fiera Milano Media, che si terrà a Volandia (Somma Lombardo, nei pressi di Malpensa) il 15 ottobre 2013, dedicata al tema dell’efficienza energetica per l’ottimizzazione dei processi produttivi. Nel corso della giornata, che si propone di approfondire strategie, incentivi e tecnologie utili all’efficientamento energetico dei processi produttivi industriali, interverranno esperti e protagonisti con interventi su scenari e tecnologie e la presentazione di Case History di aziende best in class nella gestione energetica. Nella sessione plenaria si affronteranno argomenti di grande interesse: come effettuare una efficace attività di “caccia agli sprechi” negli usi finali dell’energia? Quale impatto può avere una progettazione energy-friendly dei macchinari? Quali sono le modalità strategiche ed operative – ma anche le criticità e le possibili soluzioni – per implementare una migliore e più corretta gestione dei processi industriali? Quale il possibile contributo in tal senso dell’introduzione di tecnologie di automazione, e come individuare le tecnologie adeguate alle specifiche esigenze? La mostra convegno è organizzata dalle riviste tecnologiche di Fiera Milano Media (Automazione e Strumentazione, Automazione Oggi, Energie e Ambiente Oggi, Progettare) e da Business International, importante società che organizza convegni, con il patrocinio di Assoege, l’associazione degli esperti nella gestione dell’energia. Ricordiamo che la formula della mostra convegno prevede, oltre alla sessione plenaria, uno spazio espositivo e dei workshop a cura dei protagonisti del settore. La partecipazione è gratuita preregistrandosi sul sito della manifestazione. Ecco nel dettaglio il programma provvisorio della sessione plenaria mattutina. 10.00 Apertura dei lavori a cura del Chairman - Michele Santovito, Presidente, Assoege 10.10 Efficienza energetica nell’industria in Italia: obiettivi e grado di conseguimento, strumenti e tecnologie - Rino Romani, Responsabile Unità Tecnica Efficienza Energetica, ENEA * 10.30 Implementare un sistema di gestione dell’energia in azienda: vantaggi, pre-requisiti, modalità operativa e criticità - Michele Santovito, Presidente, Assoege 10.50 Gestione dell’energia nell’industria di processo nel settore Farmaceutico - Case History a cura di un Energy Manager di una primaria azienda farmaceutica 11.10 Gestione dell’energia nell’industria di processo nel settore dei Semiconduttori - Maurizio Paolini, Energy Manager, LFoundry – già Micron Technology (Avezzano) 11.30 Gestione dell’energia nella progettazione e nella costruzione di macchine robotiche - Paolo Segreto, Energy Manager, Comau 11.50 Efficienza e risparmio, binomio inscindibile nei moderni processi produttivi – Relazione a cura di ANIE AUTOMAZIONE, relatore in fase di conferma 12.10 Domande e dibattito 12.30 Chiusura dei lavori * to be confirmed BREAKING NEWS primo piano SENSORI Gefran acquisisce Sensormate Gefran acquisisce Sensormate AG, società svizzera specializzata nello sviluppo, nella produzione e nella commercializzazione di sensoristica industriale. Alfredo Sala, Amministratore Delegato di Gefran SpA, ha firmato un accordo che prevede l’acquisizione del 100% della società elvetica. Sensormate progetta e produce celle di carico a elevata precisione per lo stampaggio a iniezione, prodotti per cui vanta numerosi brevetti depositati. Nel 2012 la società ha realizzato un fatturato di circa 1,5 milioni di euro. Le macchine per lo stampaggio a iniezione rappresentano uno dei principali mercati per i sensori di Gefran e, grazie alla tecnologia incorporata dei prodotti Sensormate, il Gruppo acquisisce un vantaggio competitivo unico nell’offerta nel settore dell’automazione per il mercato delle presse, caratterizzato da una sempre maggiore importanza delle macchine ad azionamento elettrico, per le quali questa tipologia di sensori è fondamentale. “Questa acquisizione è strategica dal punto di vista della tecnologia per il business dei sensori” – commenta Alfredo Sala, A.D. di Gefran, che aggiunge “inseriremo velocemente i prodotti Sensormate nel catalogo di Gefran e attraverso la rete commerciale ne allargheremo le vendite in tutto il mondo. Con la conoscenza dei clienti e la forza del brand Gefran in questo mercato prevediamo un rapido aumento del business”. MACCHINE Weiss apre in Italia Weiss rafforza la propria presenza diretta sul mercato europeo con l’apertura dal 1° luglio di una nuova filiale a Bologna. Da subito l’azienda potrà offrire ai propri clienti italiani assistenza in loco e consulenza specifica sui prodotti. “Per noi lo sviluppo in Italia ha completamente invertito il trend negativo e il 2012 è stato un ottimo anno. Qui il settore dell’automazione presenta un grande potenziale”, spiega Rossano Forni, country sales manager presso Weiss Italia, al momento dell’inaugurazione. “Con la nuova filiale siamo in grado di comprendere meglio e soddisfare in modo mirato le esigenze dei nostri clienti italiani. Il nostro obiettivo è consolidare anche in Italia il nostro ruolo di provider di soluzioni”, prosegue Forni. L’ampio portfolio di prodotti Weiss comprende: tavole rotanti meccaniche, servomeccaniche e ad azionamento diretto, nonché Pick&Place ad azionamento diretto, sistemi di montaggio assiali e lineari. “In un paese come l’Italia la consulenza personale in loco è più importante rispetto a ogni altro paese europeo”, spiega Forni. “Il nostro team commerciale assisterà l’utente in modo da sfruttare appieno il potenziale dei nostri prodotti. Inoltre, forniamo aiuto per l’introduzione e l’utilizzo dei prodotti e per lo sviluppo di soluzioni speciali personalizzate”, prosegue Forni. I tradizionali settori target sono quelli dell’automotive, dell’imballaggio, ma anche il settore alimentare e tecnico-medicale, senza dimenticare le macchine speciali. Automazione e Strumentazione ■ Settembre 2013 17 18 BREAKING NEWS primo piano POWER TRANSMISSION THE ORIGINAL PUSH-PULL CONNECTORS Ambienti ostili Le serie F, M e H (ermafrodite) a bloccaggio Push-Pull o a vite con corpo in lega d’alluminio di colore antracite. Alta resistenza alle vibrazioni (gunfire) e agli idrocarburi. Disponibili in più di 20 modelli, da 2 a 114 contatti. Coassiali Nim-Camac La serie 00 coassiale (50 Ω) conviene per le applicazioni di misura, sistemi di controllo e di ricerca nucleare (Normativa Nim-Camac CD/N 549). Sono disponibili più di 40 modelli. REDEL P La serie REDEL P é disponibile in tre taglie : 1P, 2P e 3P. Corpo del connettore in plastica (PSU o PEI) vasta scelta di colori. Disponibili da 2 a 32 contatti bassa tensione, coassiali, misti e per fluidi. Serie B, S, K e E Connettori Push-Pull standard. Multipolari da 2 a 64 contatti, termocoppie, alta tensione, fibra ottica, per fluidi, e misti. Disponibili in 8 taglie e più di 60 modelli. Serie K e E stagne IP68/66 secondo la normativa CEI 60529. Coelver Serie VAA, SAA e TAA. Connettori coassiali 50 Ω e 75 Ω secondo la normativa CECC 22220 e DIN. Disponibili in più di 56 diversi modelli. LEMO Italia srl Tel (39 02) 66 71 10 46 Fax (39 02) 66 71 10 66 www.lemo.com [email protected] Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione A maggio 2014 l’esordio di TPA Italia Il settore della “power transmission & automation” è uno dei fiori all’occhiello dell’industria manifatturiera italiana. Da anni, sfidando la crisi, numerose aziende italiane del settore partecipano ai maggiori appuntamenti espositivi internazionali del calendario Deutsche Messe, sia in Germania sia nei Paesi emergenti. La sede italiana di Deutsche Messe, Hannover Fairs International Gmbh – Fiera di Hannover, ha voluto dare una risposta a questa vitale esigenza di internazionalizzazione attraverso l’organizzazione in Italia, in collaborazione con Fiera Milano, di una nuova piattaforma per il settore. La rassegna, che farà il suo debutto a Milano dal 6 al 9 maggio 2014 e avrà cadenza biennale, vuole essere dunque una vetrina dell’eccellenza italiana del settore proiettata su di un pubblico nazionale e internazionale di alto profilo proveniente da ogni ambito applicativo. TPA Italia punterà i riflettori su sistemi e soluzioni per i settori oleoidraulica, pneumatica, azionamenti elettrici, automazione e trasmissioni meccaniche. TPA Italia è inoltre espressione di un nuovo concetto di fiera, messo progressivamente a punto attraverso il periodico incontro e confronto con imprenditori, associazioni di categoria, istituti di ricerca e università. “TPA Italia si posizionerà come una fiera della tecnologia dell’innovazione applicata”, spiega Andreas Züge, direttore generale della sede italiana di Deutsche Messe AG. “Vogliamo sottolineare il contributo dell’eccellenza italiana del settore, applicando una nuova forma di management fieristico in sinergia con il mercato.” EVENTI A novembre torna il Forum Telecontrollo Forum Telecontrollo, la mostra convegno dedicata a “Competitività e Sostenibilità – Progetti e tecnologie al servizio delle reti di pubblica utilità” in programma a Bologna nella suggestiva location di Palazzo Re Enzo il 6 e 7 novembre 2013, si sta preparando alla sua 13ma edizione con un progetto rinnovato, caratteristico e attento alle esigenze dei protagonisti che animeranno questo appuntamento, sotto la regia congiunta di Anie Automazione, principale associazione del settore e storico organizzatore del Forum, e la filiale italiana di Messe Frankfurt, ente fieristico tedesco di portata mondiale. Il Forum Telecontrollo si rivolge alle utility e alla pubblica amministrazione in particolare, ma anche ad ambiti applicativi meno tradizionali, raccontati nelle memorie presentate nelle due giornate convegnistiche. Al centro del dibattito, di alto livello tecnologico-scientifico, il ruolo delle tecnologie dell’automazione e del Telecontrollo che influenzano importanti aspetti della vita di tutti i giorni: dalla gestione ed efficienza delle reti idriche, alla sicurezza di cose e persone; dalla supervisione delle reti elettriche e del gas, alle infrastrutture per la mobilità elettrica. Tutti elementi chiave per raggiungere importanti risultati in termini di qualità, efficienza e innovazione nella realizzazione delle Smart City. È già possibile consultare l’anteprima dei contenuti del Forum Telecontrollo visitando il sito ufficiale della manifestazione. BREAKING NEWS primo piano MISURE INDUSTRIAL IT Emerson lancia Flow Lifecycle Care Nel suo intento di potenziare continuamente il supporto globale offerto ai clienti, Emerson Process Management ha creato la nuova organizzazione Flow Lifecycle Care. Flow Lifecycle Care offre un’ampia scelta di servizi per le misure di portata per l’intera gamma dei misuratori di portata Emerson, per rispondere meglio alle esigenze dei clienti in tutto il mondo. “La creazione di Flow Lifecycle Care è un ampliamento naturale del nostro impegno volto a espandere il supporto globale e a fornire l’altissimo livello di competenza in materia di misure di portata che i clienti si aspettano da Emerson”, ha dichiarato Larry Flatt, Vicepresidente del Gruppo Emerson Process Management. “L’importanza delle misure di portata in quasi ogni settore e applicazione in tutto il mondo fa sì che uno degli obiettivi specifici di Emerson sia accertarsi di supportare attivamente i clienti a massimizzare il proprio investimento”. I clienti devono mantenere operativa la propria attività in modo affidabile; molti di loro sono inoltre soggetti a una pressione extra dettata dalla A ottobre OPC Day a Bologna necessità di migliorare l’efficienza complessiva di processo e incrementare la produzione. Queste esigenze devono lottare con la riduzione del personale disponibile, la continua evoluzione demografica della forza lavoro, i vincoli di budget e la carenza di competenza tecnica. Con Flow Lifecycle Care, Emerson si sforza di colmare queste lacune attraverso servizi e soluzioni di esperti che possono aiutare i clienti a soddisfare i propri obiettivi operativi massimizzando l’efficacia delle loro tecnologie di misura di portata. I servizi Flow Lifecycle Care sono disponibili in tutto il mondo grazie a 42 centri servizi regionali e uno staff costituito da oltre 650 persone. L’azienda pianifica altresì di espandere questa rete di supporto. La nuova organizzazione si concentrerà sull’assistenza e i servizi per le misure di portata per le apparecchiature Emerson Daniel Measurement and Control, Metco, Micro Motion, Regulator Technologies, Rosemount Flow e Roxar. OPC Foundation annuncia l’OPC Day a Bologna: OPC Day Italia 2013 si terrà il 3 ottobre 2013 presso l’Holiday Inn Express Bologna Fiera. L’evento sarà caratterizzato da una conferenza di un giorno con una grande varietà di relatori provenienti dalla comunità OPC, e inizierà alle ore 09.00 per terminare alle 16.30. Per maggiori informazioni in merito al programma della giornata e alla sede, si prega di visitare il sito www.opcfoundation-events.com. www.technopartner.it Automazione e Strumentazione ■ Settembre 2013 19 EXPO MILANO 2015 Dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 Milano ospiterà l‘Esposizione Universale. Il tema attorno cui si svilupperà la manifestazione è ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita‘. In un mondo in cui oltre un miliardo di persone soffre di fame, o al contrario di obesità, e che nel 2050 sarà abitato da 9 miliardi di individui, i problemi legati all‘alimentazione si impongono con urgenza. Expo Milano 2015 affronterà il tema dal punto di vista economico, scientifico, culturale e sociale, chiamando a raccolta intelligenze e competenze da tutto il mondo. I Paesi partecipanti saranno chiamati a proporre soluzioni concrete per rispondere ad alcune sfide decisive: assicurare il diritto a un‘alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti; garantire la sostenibilità ambientale, sociale ed economica della filiera agroalimentare e salvaguardare la consapevolezza del gusto e della cultura del cibo. L‘obiettivo di Expo Milano è dare al mondo le linee guida, ragionate e condivise, per vincere tali battaglie. Expo Milano 2015 lascerà anche un‘eredità materiale: il sito espositivo diventerà una smart city del futuro, un quartiere intelligente ed ecologico nell ‘uso della tecnologia e dell‘energia. Aziende di rilievo internazionale hanno deciso di scommettere su questo progetto: Telecom Italia, Cisco, Accenture, Enel, Intesa San Paolo, Selex ES, Came, Fiat, Coop e Illy sono state le prime imprese ad aver investito risorse ed esperienze per realizzarlo, in qualità di Partner della manifestazione. I padiglioni sorgeranno su una superficie di circa un milione di metri quadrati, lungo l‘asse di Rho-Fiera e di Malpensa. È un‘area strategica, collegata a due autostrade, a pochi chilometri dagli aeroporti di Linate e Malpensa, servita dalla linea ferroviaria ad alta velocità e dalla metropolitana. L‘esposizione e le migliaia di appuntamenti (eventi culturali e spettacoli), previsti per i sei mesi della manifestazione, porteranno a Milano più di 20 milioni di visitatori, 130 Nazioni, aziende e organizzazioni internazionali. Ad oggi Expo Milano 2015 conta 129 adesioni ufficiali. I numeri Tema: ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita‘ Data: 1 maggio – 31 ottobre 2015 (184 giorni) Obiettivi: 130 Paesi, 20 milioni di visitatori Sito espositivo: circa un milione di metri quadri Investimenti pubblici per l ‘evento: 1,3 miliardi di euro Contributo del settore privato: 0,3 miliardi di euro Investimento dei partecipanti ufficiali: circa un miliardo di euro Benefici per il turismo: 5 miliardi di euro Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione Soggetto_8650_210x297_luglio2013_Layout 1 15/07/13 14:18 Pagina 1 Valvola a membrana multivia Robolux Sensore di Livello Radar Ex Valvola ELEMENT a sede inclinata Controller multifunzione multiCELL 8650: AirLine con Profibus Un’unità di controllo pneumatica/elettronica per aree potenzialmente pericolose L’affidabilità e l’esperienza di Bürkert sviluppano soluzioni ultra tecnologiche dalla semplice configurazione per le aree potenzialmente pericolose in completa modularità ed integrazione nel processo. Il funzionamento in Profibus consente rapida diagnostica e notevoli risparmi sui costi dei materiali di collegamento. Bürkert è una società leader su scala mondiale nell’ambito delle tecnologie di misura, controllo e regolazione dei fluidi. Le nostre persone sono costantemente impegnate nella realizzazione di sistemi e soluzioni per vincere le stimolanti sfide imposte da acqua, vapore, gas ed altri elementi. Contattateci allo 02.959071 oppure all’indirizzo [email protected] Bürkert Contromatic Italiana S.p.A. Centro Direzionale "Colombirolo" Via Roma, 74 - 20060 Cassina de Pecchi (MI) Tel. +39 02 959071 Fax +39 02 95907251 www.burkert.it 22 MERCATI primo piano ANIE: BILANCIO 2012 AL RIBASSO E ANCORA DIFFICOLTÀ PER IL 2013 Elettronica ed elettrotecnica una roadmap per la crescita L’industria elettrotecnica ed elettronica italiana soffre le conseguenze negative della fragilità del mercato domestico, toccando il livello minimo da inizio anni ’90. Dall’assemblea Anie un deciso impulso per il “ritorno alla manifattura”. Varati programmi per stimolare gli investimenti sulla formazione professionale, favorendo la staffetta generazionale. Mario Gargantini ‘ Nel settore dell’automazione sono presenti in Italia delle eccellenze riconosciute a livello globale Claudio Andrea Gemme, Presidente Anie A FIL DI RETE www.siemens.it www.energy.siemens.com La riduzione delle potenzialità offerte dal mercato interno continua a rappresentare il principale ostacolo alla ripresa dei settori di Anie. È quanto emerge tra gli altri dati del rapporto presentato in occasione della annuale assemblea della Federazione che raggruppa il settore dell’industria elettrotecnica ed elettronica italiana. L’entrata dell’economia italiana in una fase congiunturale più critica ha ulteriormente diminuito i già ridotti margini di sviluppo mostrati negli anni più recenti dalla domanda nazionale. Nel 2012 anche i segmenti dell’offerta più evoluti e innovativi, che avevano saputo ritagliarsi in controtendenza alla media settoriale spazi di crescita sul fronte nazionale, hanno risentito di queste tendenze. Nel confronto con altri settori manifatturieri, l’industria delle tecnologie rappresentata da Anie ha sperimentato in anticipo le conseguenze negative della fragilità del mercato domestico: una quota parte rilevante dell’offerta tecnologica del settore si rivolge infatti al mercato delle infrastrutture, che da oltre un decennio sperimenta una sostanziale debolezza degli investimenti. Così il bilancio 2012, presentato dal Presidente Claudio Andrea Gemme, contiene inevitabilmente molti segni meno. A partire dal fatturato aggregato dei settori del comparto, che ha registrato un -12,1% (63 miliardi di euro, contro i 71 del 2011): “Abbiamo toccato il livello minimo da inizio anni ’90, facendo un balzo indietro di 25 anni. Ci preoccupa il continuo calo della domanda interna che, per alcune tecnologie è stato drammatico. È il caso, nell’area energia, dei trasformatori e delle stazioni di alta tensione, che hanno visto nel 2012 una flessione del fatturato nazionale rispettivamente del 30% e del 15%”. A livello più generale, nell’ambito della generazione di energia elettrica da fonti tradizionali la Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione caduta è stata vicina al 15%, mentre il fotovoltaico ha registrato un pesante -40%. Un calo del 20% ha riguardato anche i comparti cavi e componenti elettronici. Il 2013 si conferma un anno ancora critico, soprattutto per la difficile situazione nel mercato interno. Sul più lungo periodo, un recente studio pubblicato dall’Ocse prevede per le prossime decadi un ritmo di sviluppo dell’economia italiana decisamente contenuto. In questo contesto si conferma pertanto cruciale il contributo del canale estero: in molti segmenti dell’offerta le esportazioni rappresentano ormai più della metà del volume d’affari complessivo. L’apertura ai mercati esteri non è tuttavia esente da criticità e alle nostre aziende manca - rispetto a molti dei diretti competitor industriali europei, prima fra tutti la Germania - una solida base costituita dalla domanda interna. A fronte di queste prospettive, Anie ha individuato una roadmap che Gemme ha sintetizzato, con convinzione, in cinque punti: - ritornare alla manifattura, supportando gli investimenti in R&S; - passare dalla SEN (Strategia Energetica Nazionale) al PEN (Piano Energetico Nazionale), con la messa in sicurezza la riqualificazione energetica degli edifici, il revamping degli impianti industriali, la diffusione dello smart meetering; - definire un piano di trasporti realistico e sostenibile, con il potenziamento delle attività di manutenzione; - fare filiera per presentarsi sui mercati esteri come Sistema Paese; - investire sulla formazione professionale, favorendo la staffetta generazionale e lavorando per garantire il trasferimento della cosiddetta “conoscenza tacita” accumulata dalle persone nella loro vita lavorativa e così preziosa per le aziende. ■ www.turckbanner.it SENSORE INDUTTIVO LINEARE PER POSIZIONAMENTO Sostituisce i sistemi di posizionamento magnetostrittivo e potenziomentrico Movimento senza errori Non c’è accumulo di polvere o altro sulla parte mobile di rilevamento grado di protezione IP67 Sicurezza e ripetibilità della misura Misura affidabile anche in caso di variazione distanza di lettura (0…4 mm), movimento senza usura Compatto Ridotta zona cieca (29 mm) e range di misura programmabile, immunità ai disturbi,nessun componente aggiuntivo Flessibilità operativa Differenti interfacce di uscita (0…10 V, 4…20 mA, IO-Link, SSI, collegabile a bus) Sense it! Connect it! Bus it! Solve it! S03332_1110_IT_ 210x297+3mm_Linearwegsensoren.indd 1 TURCK BANNER S.R.L. Via San Domenico 5 IT-20010 Bareggio (Mi) Tel. +39 (02) 90 36 42 91, Fax +39 (02) 90 36 48 48 E-Mail [email protected] 17.11.2010 14:43:03 24 MERCATI primo piano PER I PRODUTTORI DI MACCHINE IL 2013 SARÀ IN LINEA CON IL 2012 Macchine utensili sostenute dall’export Sono le esportazioni a sostenere il settore delle macchine utensili. Nel 2012, infatti, i tre quarti della produzione sono andati oltreconfine. Per l’anno in corso non si prevedono sostanziali cambiamenti, anche se il consumo interno sembra ridursi ulteriormente. È stato un anno di stagnazione anche per il settore dei beni strumentali nel suo complesso. Si conferma anche per questo la forte propensione all’export. Antonella Pellegrini L’evoluzione del settore dei beni strumentali Perdurano le difficoltà nel settore delle macchine utensili, in particolare per quanto riguarda il consumo interno. La crisi del mercato domestico, però, è bilanciata dalla tenuta dell’export: le imprese italiane del comparto, infatti, riconfermano la loro propensione all’internazionalizzazione tanto che hanno mantenuto la terza posizione nella classifica dei Paesi esportatori. Lo stesso vale per i beni strumentali, secondo quanto è emerso nell’ultima assemblea di Fermacchine. Ma andiamo per ordine e partiamo dal settore delle macchine utensili. Qui, le imprese italiane sono quinte nella classifica dei produttori, cedendo un posto rispetto all’anno passato, preceduta, di pochissimo, dalla Corea del Sud. È quanto è emerso dai dati recentemente resi noti da Ucimu – Sistemi per Produrre, che indicano inoltre che la produzione nel 2012 ha registrato una crescita dell’1,3% e si è attestata a 4.826 milioni di euro, trainata, come detto, dall’ottima performance delle esportazioni che, salite dell’11,1%, hanno raggiunto il valore record di 3.621 milioni di euro. Decisamente differenti i riscontri del mercato italiano. Il consumo, sceso del 18,1%, si è ridotto a 2.089 Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione L’industria italiana della macchina utensile, robot e automazione milioni di euro, penalizzando le consegne dei costruttori scese, del 19,7%, a 1.205 milioni, e le importazioni che, ridotte del 15,7%, si sono fermate a 884 milioni di euro. Pari al 75% il rapporto export/produzione. Con riferimento all’export, nel 2012, la Cina si è confermata primo mercato di destinazione del made in Italy di settore, seguita da Stati Uniti, Germania, Russia, Francia, Brasile. Anche l’ultima rilevazione disponibile, relativa al periodo gennaio-marzo 2013, vede la Cina stabilmente al primo posto nella graduatoria dei paesi di sbocco, anche se in deciso rallentamento (-16,4%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Seguono Stati Uniti(-14,6%), Germania (-3,3%), Russia (+7,2%), India (-18,5%), Brasile (-5,2%). Le previsioni Nel secondo trimestre 2013 l’indice degli ordini di macchine utensili è risultato in crescita dello 0,7%, soltanto grazie ai positivi riscontri raccolti all’estero. L’indice assoluto risulta pari a 72 (base 2005=100). In particolare, l’indice degli ordini interni ha registrato una contrazione del 21,2%, rispetto al già difficile secondo trimestre del 2012; il valore assoluto, pari a 41,3, risulta il più basso mai registrato prima, a conferma della forte debolezza del mercato domestico. Sul fronte estero, l’indice ordinativi segna invece un incremento del 6,2%, interrompendo così la serie negativa registrata a partire dal MERCATI primo piano secondo trimestre dell’anno scorso. Il valore assoluto, pari a 83,4, risulta però ben al di sotto della media. Su base semestrale, l’indice registra un arretramento del 6%, determinato dal pessimo riscontro ottenuto dai costruttori sul mercato italiano (-29,6%) e dalla debolezza della domanda estera (-1%). Il rallentamento evidenziato dai dati di consuntivo 2012 rispetto a quanto registrato l’anno precedente sarà ancora più evidente nel 2013. Nel 2013, infatti, la produzione resterà stabile, attestandosi a 4.820 milioni di euro (-0,1%). Le esportazioni cresceranno solo dell’1,8% a 3.685 milioni. Il consumo italiano subirà un ulteriore ridimensionamento, scendendo a 2.005 milioni (-4%). Soffriranno le consegne dei costruttori italiani sul mercato interno che caleranno, del 5,8%, a 1.135 milioni di euro. Salirà ancora la quota di produzione destinata oltre confine, attestandosi al 76,5%. L’andamento del comparto dei beni strumentali L’industria italiana costruttrice di beni strumentali nel 2012 ha risentito del difficile contesto che grava sull’intera eurozona, facendo seguito a un biennio di ripresa che aveva permesso il parziale recupero del terreno perso con la crisi: è quanto emerge dai dati di consuntivo presentati in occasione dell’annuale assemblea Federmacchine lo scorso luglio. Secondo i dati elaborati dal Gruppo Statistiche Federmacchine, nel 2012 la produzione delle imprese del settore è rimasta sostanzialmente stabile, scesa appena dello 0,8% al di sotto dei 29 miliardi di euro, e si sono registrati cali del fatturato per metà delle associazioni che fanno capo alla federazione. Le consegne dei costruttori sul mercato interno, già poco brillanti nel 2011, sono diminuite dell’8,9%, a meno di 7,2 miliardi di euro. La debolezza del mercato italiano, che nel 2012 valeva 11,4 miliardi (-8,1%), ha penalizzato anche l’import, diminuito del 6,8%. Consapevoli del ridimensionamento del mercato interno, i costruttori italiani hanno orientato la propria attività all’estero: le esportazioni hanno infatti raggiunto un nuovo record nel 2012, salendo del 2,2% arrivando a quota 21,8 miliardi, con una crescita della quota di export su produzione salita di dieci punti percentuali nell’ultimo decennio, toccando nel 2012 il 75%. Tra i principali mercati di sbocco dell’offerta italiana di settore, anche in questo ambito la Cina si conferma al primo posto, per un valore di 2 miliardi di euro, ma in discesa dell’11%. Al secondo posto la Germania, cresciuta del 6,5% per un valore di 1,9 miliardi di euro, seguita da Stati Uniti, cresciuti ben del 17,2% arrivando a quota 1,9 miliardi di euro, e Francia, con un +1% e 1,4 miliardi in valore. Il saldo commerciale complessivo dei settori che formano Federmacchine, nel 2012, è stato positivo per 17,6 miliardi di euro (+4,7%). Si tratta del quarto anno di crescita, dopo il crollo del 2009, e del nuovo record assoluto. ■ ,OFRQWUROORUHPRWRVDUj DQFRUDSLVHPSOLFH EĞƐƐƵŶĂĐŽŶŽƐĐĞŶnjĂ/d EĞƐƐƵŶƉƌŽďůĞŵĂĚŝĮƌĞǁĂůů EĞƐƐƵŶĂsWEŶĞĐĞƐƐĂƌŝĂ EĞƐƐƵŶ/WƐƚĂƟĐŽƌŝĐŚŝĞƐƚŽ EĞƐƐƵŶĂƉƌŽŐƌĂŵŵĂnjŝŽŶĞ EĞƐƐƵŶĂĐƌŝƟĐŝƚă 5LVSDUPLDWHWHPSRHQHUJLHHULVRUVH 6HPSOL¿FDWHLYRVWULLQWHUYHQWLFRQ1HWELWHUODVROX]LRQH FKLDYLLQPDQRSHUODJHVWLRQHGDUHPRWR /DSLDWWDIRUPD1HWELWHUIRUQLVFHXQDVROX]LRQHPRGXODUHH ÀHVVLELOHFKHLQFOXGH Ź6HOH]LRQHGLPRGXOLJDWHZD\ FDEODWLRZLUHOHVV Ź&HQWURGDWLRQOLQHSHUOD UDFFROWDHUHJLVWUD]LRQHGDWL Ź6FKHGD6,0FRPHRSWLRQDO Ź*60*356R(WKHUQHW Ź&HUWL¿FD]LRQLLQGXVWULDOL ZZZQHWELWHUFRP Automazione e Strumentazione ■ Settembre 2013 25 26 EVENTI primo piano BILANCIO POSITIVO PER LA SECONDA EDIZIONE DI WESENSORS & PROCESS INSTRUMENTATION 2013 Strumentazione tra wireless ed Energy Harvesting Con il contributo di aziende primarie, associazioni di settore, centri di ricerca e visitatori specializzati, S&PI si è confermata un’occasione unica di approfondimento su mercati, scenari e tecnologie emergenti della sensoristica industriale. Armando Martin Franco Canna A FIL DI RETE Interviste, foto e video su www.automazione-plus.it/tag/spi/ La seconda edizione della mostra convegno S&PI – Sensor & Process Instrumentation, svoltasi al Cosmo Hotel di Cinisello Balsamo il 26 giugno scorso, ha consolidato la presenza di industrie e visitatori qualificati nel mercato della strumentazione. Oltre ad avvalersi della canonica vetrina prodotti, le aziende sono state protagoniste di una ricca agenda di conferenze sui temi dell’energy management (Endress+Hauser), delle misure di processo e di precisione (Bürkert Italia, Wika, CAP IT, Burster Italia), dello smart wireless e dell’efficienza (Emerson Process Managament). Tuttavia, senza voler minimamente sminuire la parte espositiva dell’evento, è stata la sessione plenaria a suscitare l’interesse più forte. Merito anche dei temi di forte attualità, della tavola rotonda promossa da Automazione e Strumentazione e del prestigioso parterre di relatori. Tra questi, il segretario generale della China Instruments and Automation Society Wu Youhua, il presidente di Gisi Sebastian Fabio Agnello, i past president di ISA e GISI Pino Zani e Fiorenzo Foschi, Vittorio Ferrari dell’Università di Brescia. Il mercato italiano Il comparto Automazione e Strumentazione Industriale, Civile e di Laboratorio, stando ai dati riferiti per l’occasione dal Presidente GISI Sebastian Fabio Agnello, supera i 3,5 miliardi di euro nel 2011 con un incremento del 7,2% sul 2010, ma resta seppur di poco sotto la soglia pre-crisi del 2008. Nel primo semestre 2012 il mercato ha segnato il passo, con diminuzioni di fatturato, a seconda dei vari comparti, comprese in una forchetta tra il -3% e il -7%. Anche gli ordinativi si sono attestati su una leggera flessione rispetto all’analogo periodo del 2011, facendo registrare lievi cali percentuali. Il secondo semestre 2012 ha confermato la tendenza al ribasso in linea con la diminuzione degli ordini riscontrata nel primo semestre. Il Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione fatturato si è così ulteriormente compresso. Si è invece confermata la crescita delle esportazioni a discapito del mercato interno che è rimasto stagnante. Il 2013 si è aperto registrando un andamento in linea con l’anno precedente, evidenziando ancor più una serie di problematiche quali: visibilità limitata in termini di pianificazione aziende, ulteriore contrazione del mercato interno, aumento delle sofferenze finanziarie. Tuttavia Agnello preferisce pensare in positivo in quanto GISI rappresenta un mercato strategico che, in linea tendenziale, sul medio-lungo periodo è destinato a crescere naturalmente. Anche perché l’innovazione tecnologica è un fattore chiave mantenere standard elevati (best quality, performance, efficienza, risparmio ecc.) in ogni processo produttivo. La tecnologia wireless e il mercato cinese Il Professor Wu Youhua rappresentante della CIS - China Instrument and Control Society ha messo l’accento sull’aspetto trainante dei sensori wireless nell’agevolare l’accesso all’informazione. Reti composte da numerosi nodi a basso costo con diverse capacità di acquisizione, trasmissione ed elaborazione del segnale sono ormai un dato di fatto. Le principali sfide in questa fase di cambiamento sono le evoluzioni degli standard, la questione dell’interoperabilità e della scarsità di infrastrutture di rete. Le WSN (Wireless Sensor Network) basate su sensori autonomi distribuiti rappresentano il sistema più efficace per raccogliere dati e implementare piattaforme IoT (Internet Of Things). Le WSN devono essere scalabili, auto-organizzanti e autoriconfigurabili. A livello applicativo i sensori wireless trovano impiego nei più svariati settori: building, entertainment, ambiente, medicale, edilizia, energia, smard grid, agricoltura di precisione, auto motive, motion, machine vision, mems ecc. Il mercato dei sensori, stimato in 2,15 miliardi di euro nel primo trimestre 2012, cresce in Cina υ 28 EVENTI primo piano al tasso del 15% trainato dalle industrie di processo, automotive, elettronica e telecomunicazioni. Le previsioni per il 2014 danno il valore in crescita a 3,04 miliardi di euro. Si stima che il mercato dei Mems, in rallentamento a livello globale, possa crescere nei prossimi 5 anni in Cina a un tasso medio dell’8% . 32a Motek Fiera internazionale per l'automazione di produzione e assemblaggio Tecnologia di montaggio Tecnologia di manipolazione Sistemi robotizzati Soluzioni di alimentazione ed assemblaggio Avvio – comando – controllo www.microsys-messe.de 7° Bondexpo 6° Microsys 7–10.10.2013 Stoccarda Il segretario generale della China Instruments and Automation Society Wu Youhua, il presidente di Gisi Sebastian F. Agnello, il past presidebt di ISA Pino Zani e il past president di GISI Fiorenzo Foschi al S&PI, Sensors & Process Instrumentation Wireless, lo stato dell’arte L’intervento di Massimo Spica, in rappresentanza di AISISA Italy Section (Associazione Italiana Strumentisti), è stato molto utile per ripercorrere lo stato dell’arte della comunicazione wireless nell’industria. Spica ha ricordato come il wireless industriale sia oggi la soluzione ottimale per nuovi impianti o per revamping e ampliamenti grazie a caratteristiche di affidabilità e flessibilità ormai consolidate, in un contesto in cui comunque convivono soluzioni ibride con e senza fili. Oggi il wireless garantisce la sicurezza dei dati e della rete grazie a sistemi di cifratura, autentificazione, verifica, gestione chiavi. Sistemi senza fili permettono anche di conseguire risparmi energetici con batterie di lunga durata. Il tema dell’integrazione resta spinoso, ma protocolli come Isa100 e Wireless nel controllo di processo sembrano favorire gli sforzi verso la convergenza. Gettando lo sguardo ai prossimi anni, si stima che nel 2020 ci saranno 50 miliardi di dispositivi wireless nel mondo (McKinsey). Questo scenario pone problemi di utilizzo delle frequenze libere, di sintonizzazione automatica e intelligente, di necessità di nuovi standard open source per comunicazioni M2M. Altra frontiera di innovazione è quella del wireless sottomarino, nel cui ambito l’organizzazione SWiG si sta adoperando per creare uno standard di aperto comunicazione. Energy Harvesting Quello del professor Vittorio Ferrari dell’Università di Brescia è stato uno degli interventi più interessanti della sessione plenaria e della tavola rotonda organizzata da Automazione e Strumentazione, in particolare. Tema, l’Energy Harvesting (EH) applicato ai sensori. Il principio è piutto- Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione EVENTI primo piano Stefano Fallarini di Saipem ha esposto una interessante disamina avente per soggetto Hart e Foundation Fieldbus sto semplice, i sensori radio EH intercettano energia radiante, meccanica o termica dall’ambiente. Ma raccogliere anche solo 10 mW dall’ambiente non è per nulla facile. Attualmente è realistico aspettarsi di ottnere 100 μW in condizioni normali. Tra le fonti più promettenti dell’Energy Harvesting vi è l’energia meccanica che sfrutta la conversione meccanico-elettrica tramite induzione magnetica, elettrostatica, piezoelettrica. Il metodo piezoelettrico è apprezzato in termini applicativi perché può essere impiegato per convertire energia da deformazioni, carichi transienti, impatti e vibrazioni. Le potenze coinvolte sono ridotte e intermittenti, ma l’aspetto cruciale nella sensoristica EH che sfrutta le vibrazioni è la capacità di individuare una frequenza di risonanza su cui accordare l’elettronica dell’oscillatore. Tipiche soluzioni vibrazionali sono basate su multiple-array, convertitori non lineari multi banda, multibeam converter. A livello termico si sfrutta il gradiente di temperatura delle termocoppie. Building, trasporti, automotive e industria sono i campi di applicazione maggiormente interessati all’Energy Harvesting. Le previsioni di IDTechEX confermano una crescita significativa fino al 2019. Hart vs Foundation Fieldbus Avvalendosi dell’esempio di un caso concreto, Stefano Fallarini di Saipem ha esposto una interessante disamina avente per soggetto Hart e Foundation Fieldbus, due protocolli volti a sfruttare i benefici degli intelligent smart devices. Ciascuna delle due tecnologie enfatizza un aspetto particolare. Hart si basa sulla compatibilità con il collegamento 4-20 mA. Foundation Fieldbus prevede lo spostamento della architettura di controllo direttamente in campo. I protocolli hanno quindi differenti funzionalità da tenere in considerazione nella valutazione del loro utilizzo. Con Foundation Fieldbus scompare una chiara separazione tra strumentazione di campo e sistema di controllo. La diagnostica on-line è disponibile nel senso che lo strumento stesso informa la sala controllo in caso di malfunzionamento. Utilizzando Hart gli strumenti, anche se smart, rimangono semplici strumenti e la diagnostica è disponibile on demand. Un impatto ancora maggiore a livello diagnostico sarà dato da WirelessHart ma solo per segnali di monitoraggio. ■ Pressure transmitters Ultrasonic solutions REPCOM fornisce sensori e componenti tecnologicamente all’avanguardia, le APPlicazioni sono di vostra competenza www.repcomsrl.com Automazione e Strumentazione ■ Settembre 2013 29 LOGISTICA primo piano 30 PROTAGONISTA NEL CAMPO DELL’INTRALOGISTICA, INTERROLL HA PRESENTATO LA FILIALE ITALIANA Interroll, l’Hi-Tech incontra l’efficienza Nonostante il difficile momento congiunturale, Interroll ha deciso di condurre le attività in Italia attraverso una propria società. Una scelta dettata anche dall’interesse per alcuni settori promettenti per il contesto italiano: dal Food and Beverage all’ecommerce. Tutti ambiti dove la qualità delle tecnologie e delle soluzioni Interroll possono mostrare i propri vantaggi. Mario Gargantini ‘ È giunto il momento di occuparci direttamente del nostro business in Italia Paul Zumbühl, AD di Interroll Group Pensate a un’azienda che riesce a incrementare l’utilizzo dello spazio nei magazzini fino al 50% in più, ottenendo un deciso aumento delle attività nei centri di distribuzione e una riduzione del consumo energetico fino al 50% nelle attività di intralogistica. O ancora, a una società che modernizza le strutture esistenti e sfrutta il potenziale di ottimizzazione aumentando così la produttività del 30%. Tutto questo è accaduto a diverse industriali che hanno dichiarato di aver ottenuto tali risultati grazie all’impiego di tecnologia e prodotti di Interroll. Parliamo di costruttori di macchinari di tutto il mondo che utilizzano le prerogative della produzione Interroll nell’area dei “conveyor”, dei “roller” e di altri prodotti silenziosi di ultima generazione. Riconosciuto come leader mondiale nella produzione dei “roller”, Interroll produce oltre 10 milioni di pezzi all’anno ed è in grado di consegnarli nell’arco di 24 ore ovunque nel mondo. Il Gruppo Interroll è uno tra gli specialisti a livello mondiale nel campo dell’intralogistica. L’azienda quotata in Borsa con sede in Svizzera impiega circa 1.500 persone in 30 sedi in tutto il mondo. I prodotti di Interroll sono utilizzati presso gli stabilimenti di marchi di fama mondiale come Amazon, Bosch, Coca-Cola, Coop, DHL, FedEx, Peugeot, PepsiCo, Procter & Gamble, Red Bull, Siemens, USPS, Walmart e Yamaha, per citarne solo alcuni. L’attività è incentrata su servizi aeroportuali, corrieri espressi e servizi postali, centri di distribuzione e nell’industria alimentare. I centri di eccellenza regionali e i siti di produzione, l’esperienza a livello mondiale, la stabilità finanziaria e la solida reputazione sul mercato, fanno di Interroll un partner forte e un datore di lavoro molto ambito. Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione Ora Interroll ha deciso di avviare le attività in Italia attraverso una propria società, Interroll Italia, con sede a Rho (MI) che potrà contare su una propria squadra, condotta da Maurizio Catino. Secondo Paul Zumbühl, amministratore delegato di Interroll Group, la decisione dell’investimento in Italia è stata supportata dalla convinzione che il mercato sia ormai maturo per essere assistito direttamente dall’esperienza globale di Interroll e dal suo team di esperti altamente qualificati. Zumbühl è personalmente convinto che sia giunto il momento di occuparsi direttamente del business in Italia e, malgrado la difficile congiuntura, particolarmente dura in Italia, di lanciare questo investimento a tutto beneficio di industrie vitali quali l’agroalimentare e le bevande, l’industria in generale, le poste e i corrieri, l’aeroportuale e l’e-commerce, i cui dati previsionali consentono un ragionevole ottimismo. Una priorità strategica Nonostante la crisi non accennasse ad allentare la morsa, Interroll ha intrapreso quanto necessario per l’avvio della propria sede italiana già da tempo ed è ora pienamente in grado di sostenere autonomamente la numerosa clientela. A sostegno di questa decisione Zumbühl cita alcune previsioni di mercato: “In generale il settore manifatturiero in Italia offre una tale gamma di prodotti che non può non allettare chi voglia commercializzare con successo prodotti e soluzioni durevoli per la movimentazione delle merci”. Interroll guarda con particolare attenzione al settore del Food and Beverage, sia per ciò che attiene la produzione sia la distribuzione; un setυ A4 Anz_CPX_ Il futuro oggi!_Festo 19/09/12 11.46 Pagina 1 CPX: il futuro, oggi! La piattaforma Festo CPX, con I/O remoti, massima modularità e flessibilità, pneumatica innovativa e controllo preciso del movimento, è già oggi l’automazione integrata del futuro. www.festo.it 32 LOGISTICA primo piano tore nel quale l’Italia vanta una leadership mondiale: ad esempio, nel mercato orto-frutticolo europeo, l’Italia è leader con un fatturato di 11,5 miliardi di euro. Anche nell’e-commerce l’Italia mostra interessanti tassi di crescita. “Nel marzo 2013, secondo la Human Highway Survey, 13,8 milioni di persone hanno acquistato in rete, il 47,7% degli utilizzatori di internet. Un anno fa, a febbraio 2012, la percentuale era del 35,8%. Di questi acquirenti il 24% ha acquistato più di 5 volte negli ultimi 3 mesi. La crescita è dovuta principalmente alla diffusione di smartphone e tablet utilizzati per il commercio online. Nel febbraio 2013 oltre il 10% degli acquisti online è stato effettuato da un apparecchio mobile. Il volume del m-commerce è cresciuto di oltre 165% in 12 mesi. Ci aspettiamo 17 milioni di compratori on line nel 2013 e ciò significa che la supply chain per la movimentazione dei beni e delle merci necessiterà di robusti rinforzi. Questo è un outlook positivo per un leader della logistica quale Interroll”. L’AD di Interroll Group ha confermato che l’intenzione di aprire una propria filiale in Italia era una priorità strategica: “Immagino che venire oggi in Italia ed investire attraverso una propria società possa essere giudicato sconsiderato. Ma non lo è affatto! Partendo dagli esempi numerici appena citati vediamo il mercato italiano quale ottima opportunità e siamo convinti della capacità di ripresa di questo Paese. Inoltre siamo certi di poter aggiungere qualità ed eccellenza tecnologica grazie alle nostre soluzioni e prodotti. La nostra robustezza finanziaria ci consente un costante investimento in ricerca e sviluppo a tutto beneficio dei nostri clienti. Proprio qui in Italia è importante ora stabilire un rapporto più profondo con la nostra clientela per poter dialogare e capire direttamente da loro quali sono le particolari problematiche, le loro preoccupazioni, per poi proporre le soluzioni ideali, per sviluppare il prodotto più adatto, in breve per poterci esprimere davvero quali leader mondiali nella logistica, che in effetti siamo”. Dai roller ai sorter Anche solo un rapido elenco dei prodotti di punta di Interroll può dare l’idea del valore e dell’interesse per un fornitore di questo livello. Ad esempio, oltre ai già citati rulli trasportatori, Interroll produce motorulli e controlli: l’Interroll RollerDrive è un auto-azionamento del motore brushless 24 VDC per una vasta gamma di applicazioni nelle tecnologie del trasporto; l’idea di base dietro al RollerDrive è la de-centralizzazione e modularizzazione dei conveyors a pressione zero-accumulo. Il comando di nastri trasportatori Interroll, Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione Un modulo Intelliveyor lanciato di recente, è la soluzione più efficiente e flessibile per integrare e controllare i motorulli. Un nuovo ingresso nella gamma di prodotti Interroll di motori a tamburo sincrono, fornisce uno dei più potenti ed efficienti, in termini energetici, azionamenti per nastri trasportatori mai sviluppato. Combina infatti l’azione del motore a tamburo con l’efficienza superiore di un motore sincrono a magnete permanente ed il risultato finale è estremamente compatto, un’elevata coppia e azionamento dinamico con un eccellente rendimento energetico totale del 82% (89% motore e 92,95% ingranaggio di trasmissione) in esecuzione ad una temperatura massima di 45° C. Poi vale la pena menzionare la combinazione della tecnologia del motore a tamburo Interroll e un IFI (Interroll Frequency Inverter) perfettamente sintonizzato offre una maggiore flessibilità dei parametri di velocità, di controllo e di processo in impianti di trasporto / applicazioni. O ancora l’Intelliveyor Interroll, che semplifica la movimentazione dell’unità di carico, in quanto propone un trasportatore intelligente con tecnologia ad accumulo integrato a pressione zero (ZPA). Il suo controllo integrato, la Z-Card, migliora decisamente il flusso di materiale e massimizza il passaggio. Interessante anche il Carton Flow che, con il connettore universale, può essere installato sulla maggior parte dei tipi di scaffali, indipendentemente dalla marca, anche in condizioni difficili. Con 4 diverse varianti di metodi di scarico (da fine corsa, a 5°, 15° e caduta regolabile nel vassoio di uscita) il Carton Flow è il modo migliore per aumentare il ritmo di raccolta fino a 150 battute / h in modo sicuro. Il ritmo può anche essere aumentato fino a 450 battute / h quando il Carton Flow è combinato con un sistema di pick-to-light. Infine i sorter. Ad oggi più di 120 sorter Interroll sono operativi in tutto il mondo. I sorter trasversali Interroll sono progettati per fornire agli utenti una tecnologia molto economica con una capacità di smistamento e passaggio di 2.000 pezzi / h e fino a 15.000 pezzi / h. I Sorter Interroll sono in grado di instradare e distribuire unità di carico da 50g a 35 kg in modo rapido ed efficiente. ■ !S maXYmos TL: Qualità al 100 % nell’Assemblaggio e nel Test di Prodotto I controllori maXYmos permettono di valutare la qualità di un prodotto o di una fase di produzione sulla base di una curva (e.g. curva Forza/Spostamento). Questo permette un immediato rilevamento delle variazioni della qualità nel processo produttivo. I benefici immediati: t*MDPOUSPMMPEVSBOUFJMQSPDFTTPBTTJDVSB un’elevata qualità del prodotto finale y 0KMSVO SX^OQ\KdSYXO NOV ]S]^OWK NS WS]_\K XOS ]S]^OWS O XOS Z\YMO]]S O]S]^OX^S y >\KMMSKLSVS^Â NOS \S]_V^K^S NOV Z\YMO]]Y K] ]SM_\K^K y +WZSK ]OVOdSYXO NS ]OX]Y\S 5S]^VO\ ZO\ WS ]_\K NS PY\dK O MYZZSK www.kistler.com Maggiori informazioni su www.kistler.com/maxymos Kistler Italia s.r.l., Via R. di Lauria 12/B, 20149 Milano Tel. +39 02 48 12 751, Fax +39 02 48 12 821, [email protected] 300-745i-02.13-210x297mm.indd 1 11.02.2013 14:53:55 34 HMI primo piano GLI STRUMENTI DI SVILUPPO DI WONDERWARE PER INTERFACCE ORIENTATE AI SERVIZI Funzioni evolute per l’interfaccia uomo-macchina Tra le più recenti proposte per lo sviluppo di applicazioni HMI/Scada, ci sono i prodotti di Wonderware. Si tratta di software che sono in grado, indipendentemente dall’hardware, di generare interfacce dotate di funzionalità avanzate. Jacopo Di Blasio Un esempio di pagina HMI realizzata con gli strumenti software di Wonderware A FIL DI RETE www.wonderware-italy.com www.invensys.com Nell’ambito delle tecnologie incorporate nei macchinari e negli impianti industriali, uno dei settori in più rapida evoluzione è sicuramente quello delle interfacce uomo-macchina (HMI), dove sempre più spesso i tradizionali pannelli a pulsanti sono rimpiazzati da robusti schermi touch e software con funzionalità estremamente evolute. Wonderware, marchio di Invensys, ha un’esperienza quasi trentennale nello sviluppo e nella realizzazione di soluzioni software e hardware di questo tipo; soluzioni che sono state installate e sono operative in oltre 125.000 siti produttivi a livello globale. Quest’azienda, di recente, ha proposto diverse novità nell’ambito dell’HMI, con un approccio innovativo sia per quanto riguarda la tecnologia impiegata che nelle modalità di interazione e di utilizzo delle interfacce stesse. Il processo intrapreso da Wonderware per lo sviluppo di nuove tecniche HMI ha degli aspetti più visibili, come nelle applicazioni che interpretano i gesti e la voce dell’operatore, ed ha anche delle caratteristiche meno evidenti ma altrettanto importanti, che comprendono le sofisticate tecnologie software per lo sviluppo di applicazioni di supervisione versatili e orientate ai servizi. I prodotti software proposti da Wonderware permettono di sviluppare applicazioni HMI/Scada e generare interfacce specifiche, a prescindere dall’hardware, che rendono possibile e più efficiente il lavoro dei diversi operatori degli impianti industriali. Uno degli aspetti più interessanti del lavoro svolto da Wonderware nel campo dell’HMI è proprio lo sviluppo di soluzioni software che sono indipendenti dall’hardware, consentendo quindi un elevato grado di versatilità, semplicità di utilizzo e facilità di espansione. La forte evoluzione dell’HMI è testimoniata anche dal fatto che oggi la stessa interfaccia è in Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione grado di interagire con diverse persone e funzioni all’interno della stessa organizzazione grazie a differenti modalità di accesso ai dati e alle risorse degli impianti, dando la possibilità in real time di aggregare i dati. La pagina dell’interfaccia può mostrare i parametri dinamici del macchinario, gli indici di efficienza dell’impianto, gli allarmi, la reportistica, ecc. Con il software di Wonderware è possibile scegliere delle funzionalità, selezionare l’oggetto grafico che le rappresenta e inserirlo in una pagina di supervisione, che è quindi componibile a seconda delle esigenze dell’utente. In pratica, nella gestione delle operazioni di macchine e impianti, si passa da una visualizzazione per pagina a una per funzionalità. La pagina dell’interfaccia è personalizzabile attraverso le diverse funzioni che vengono aggiunte e viene composta, o generata, al momento senza bisogno di utilizzare codice, basandosi unicamente sulla compilazione del software precedentemente svolta sui terminali specifici. Tutto questo è possibile ricorrendo a una sorta di configurazione ad oggetti basata sulla tecnologia Archestra e all’interfaccia InTouch di Wonderware. Ma dal punto di vista delle funzionalità software, Wonderware è andata ancora più avanti: partendo da una struttura che permette all’operatore uno studio di funzioni, è arrivata a un’architettura che consente uno studio di servizi. Questo ulteriore sviluppo è possibile grazie a Archestra e alle sue nuove capacità di architettura orientata ai servizi (Soa). La suite software di Wonderware è in grado di integrarsi con l’esterno, proprio grazie alla struttura Soa che le permette di interagire con le applicazioni di fornitori, utilizzatori e partner. Il fatto di non essere legati a un hardware specifico fornisce dei vantaggi anche nel rapporto con i system integrator, che non si trovano vincolati a scelte tecnologiche che potrebbero limitare i loro prodotti in termini di prestazioni o in termini di efficienza e di operatività nel tempo. ■ M0-XP the smart eXPerience M0-XP è un sistema di visione integrato che con una potente CPU, unita a una FPGA ad alte prestazioni, è in grado di eseguire in maniera efficiente le più complesse elaborazioni di immagini e gestire le funzioni real-time. È compatibile con Windows e Linux e supporta le librerie software di image processing fornite da Tattile o da terze parti. Con involucro IP67, per resistere ai più difficili ambienti industriali, M0-XP è la soluzione intelligente per ogni necessità di visione artificiale. www.tattile.com Custom Vision Solutions 36 PROCESSO primo piano LE PROPOSTE DI SIEMENS PER MODERNIZZARE E RENDERE PIÙ EFFICIENTI GLI IMPIANTI Nuova vita per gli impianti energetici e di processo Per l’aggiornamento e il revamping degli impianti, Siemens ha presentato una soluzione globale, applicabile agli impianti di produzione dell’energia e all’industria di processo, articolata in pacchetti che vanno dalla piattaforma DCS integrata alla diagnostica. Jacopo Di Blasio Un esempio del sistema di controllo SPPA-T3000 che gestisce tutti gli aspetti di un impianto a turbine per la produzione di energia elettrica A FIL DI RETE www.siemens.it www.energy.siemens.com L’aggiornamento degli impianti esistenti è un fattore sempre più importante nel panorama industriale del nostro Paese, che costituisce una economia matura che deve mantenere e migliorare la capacità produttiva. In tema di revamping degli impianti di produzione dell’energia e di quelli dell’industria di processo, Siemens ha recentemente lanciato una sua nuova proposta globale per la modernizzazione e l’aggiornamento; una proposta basata su soluzioni in grado di connettersi ed applicarsi a tutte le tecnologie presenti a livello di impianto, includendo la strumentazione, il controllo e il sistema elettrico. Questa nuova proposta è costruita intorno alla soluzione Siemens Power & Process Automation, più brevemente contratta nell’acronimo SPPA, che si articola in diversi pacchetti che comprendono: la gestione dell’infrastruttura elettrica a sostegno delle macchine di produzione (E3000), la diagnostica intelligente per migliorare la disponibilità delle risorse (D3000), un DCS totale d’impianto che costituisce il sistema di controllo (T3000) vero e proprio, una soluzione di energy management (M3000), una dedicata alle turbine (R3000), una alla simulazione (S3000) e, infine, una per l’ottimizzazione dei processi (P3000) e per gestire le procedure in modo efficiente sia dal punto di vista del profitto che nei confronti della tutela ambientale. Il sistema di controllo, SPPA-T3000, si appoggia su un hardware costituito da dei server distribuiti, ridondanti e basati su un’architettura standard. Oltre che aumentare la sicurezza della continuità delle operazioni, questa struttura cloud del controllo ha anche la caratteristica di favorire la flessibilità e l’adattabilità del sistema, con colle- Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione gamenti e potenza di calcolo che possono essere espansi quando la situazione lo richiedesse. In grado di integrarsi completamente con il controllo SPPA-T3000, è la soluzione per la supervisione di impianto e la diagnostica denominata SPPA-D3000, che è progettata per garantire la possibilità di accedere velocemente ai dati dei siti produttivi e avere notifica degli allarmi in modo tempestivo, fornendo tutte le funzioni di un servizio di monitoraggio completo, anche on-line. Il sistema di supervisione e diagnostica di Siemens è pensato per fornire in tempo reale, in base alle impostazioni, degli allarmi per ogni deviazione dai normali valori di impianto. Per quanto riguarda la tutela degli investimenti e delle attrezzature precedentemente installate, SPPA-D3000 Plant Monitor è espressamente pensato per essere in grado di continuare a utilizzare la strumentazione già installata nell’impianto. Il sistema di controllo e supervisione è progettato per superare i problemi tipici degli impianti sfruttando l’esperienza e i dati memorizzati direttamente dalla storia operativa dell’impianto stesso, attingendo informazioni direttamente dall’archivio storico delle misure. Plant Monitor opera in modo da realizzare un modello del comportamento normale dell’impianto, basandosi sulla tecnologia delle reti neurali, che hanno la possibilità di auto configurasi senza richiedere un ulteriore impegno dal punto di vista dell’ingegneria. Nel dettaglio, SPPA-D3000 Plant Monitor segue l’impianto attraverso un modello matematico, dove il valore rilevato in base dei parametri monitorati viene comparato dal modello col valore normale, nella stessa modalità operativa, ogni due secondi. È possibile generare un allarme non solo quando il limite assoluto viene raggiunto, ma anche quando la tendenza della grandezza misurata inizia a deviare e variare, costituendo quindi un processo predittivo in grado di anticipare e prevenire eventuali problemi. ■ 앗 ©2012 The MathWorks, Inc. Scopri tutto questo alla pagina www.mathworks.it/accelerate schede prodotto video richiesta di software di prova MODELLA SISTEMI FISICI in Simulink con Simscape ™ t Elettrici t.FDDBOJDJ t*ESBVMJDJ e molti altri 6UJMJ[[B4JNTDBQFDPO4JNVMJOL QFSNPEFMMBSFFTJNVMBSFMJNQJBOUP FJMDPOUSPMMPdi un sistema embedded. Applica al tuo modello un’interfaccia grafica, o importa modelli fisici da sistemi CAD. Utilizza componenti built-in o creane di nuovi con il linguaggio Simscape. ® ® Client Name: The Mathworks REQ #: 061212A Title: SIMSCAPE_IT_210X297 Page 4/c Size: 210mm x 297mm This advertisement prepared by: Magnitude 9.6 345 W. 13th Street New York, NY 10014 240-362-7079 [email protected] Cosmos Communications C M 22493a Y 1 K 06.13.12 133 js 9 Q1 Q2 38 COMUNICAZIONE primo piano LA STRATEGIE E L’OFFERTA DI VODAFONE PER L’M2M M2M per l’industria La proposta di Vodafone La comunicazione machine-to-machine sta assumento un’importanza crescente. Un ruolo di promo piano è giocato anche dalle società di telecomunicazioni che offrono il servizio di connettività. Marco Canesi, Sales & Marketing Manager M2M di Vodafone per l’Italia e la Turchia, spiega l’approccio di questo importante Carrier al mercato industriale. Francesco Ferrari Marco Canesi, Sales & Marketing Manager M2M per l’Italia e la Turchia L’M2M, o Machine to Machine, con le sue metodologie di connessione wireless utilizzate per connettere apparati e per lo scambio di informazioni, è un settore in rapida evoluzione che coinvolge numerosi player. Vodafone è fra questi e dispone di un struttura dedicata di 250 persone a livello mondiale dedicate all’M2M e organizzate dal punto di vista territoriale che si occupa anche di implementazione o di trattative particolari con i clienti e assistenza Abbiamo chiesto a Marco Canesi, Sales & Marketing Manager M2M per l’Italia e la Turchia, di descrivere l’approccio di questa parte di Vodafone al mercato industriale, con quali modalità cioè l’azienda si muove nei confronti delle varie tipologie di clienti che compongono questo settore. “Quello dell’M2M è un mercato che si sta espandendo velocemente in questo periodo, a differenza di altri segmenti come quello della parte voce – ha esordito Canesi. Ci sono settori più maturi, dove soluzioni di controllo remoto sono già presenti da tempo, per esempio quello del fleet management, e altri settori che, invece, sono in fase embrionale come il mobile health. Stiamo vedendo una crescita molto dinamica per esempio nella parte di gestione dei contatori del gas, e in altri settori che stanno avendo un’espansione molto importante”. di comunicazione. Vodafone, in quanto fornitore di telecomunicazioni, collabora ovviamente con i vari attori della catena del valore. Per le modalità, dipende comunque anche dal tipo di offerta della catena del valore e da come è strutturata. Per esempio ci sono diversi casi in cui i clienti finali, che hanno un progetto di automazione industriale, richiedono soltanto la parte di connettività, e quindi l’azienda può rispondere con un’offerta idonea, più tradizionale, per esempio con una serie di SIM da collocare all’interno di vari apparati, oppure c’è il caso in cui agli utenti finali serve integrazione e connettività. In altri casi ci sono produttori di macchinari che progettano di spostarsi a un equipaggiamento che fornisca anche un servizio di connettività integrata. Per esempio una società nel settore del controllo degli impianti di refrigerazione che lavora con noi, Carel, ha recentemente previsto di passare a un apparato connesso con servizio di monitoraggio. Questo passaggio dalla produzione di apparati all’offerta anche di servizi è un vero e proprio trend in atto. In altri casi, ancora, sono dei System Integrator che richiedono la connettività che poi propongono ai loro clienti per fornire un servizio di monitoraggio remoto. Gestiamo quindi tuti i vari tipi di situazione, dagli utenti finali che vogliano espandere la loro offerta, ai System Integrator con i loro progetti di integrazione”. Le esigenze dell’industria Per quanto riguarda il settore delle applicazioni industriali, Canesi ha sottolineato che: “Quello industriale non è ancora un mondo fatto da grandissimi numeri per le comunicazioni M2M, e un settore verticale come l’automazione industriale è un po’ più che una nicchia per la parte L’offerta Per quanto riguarda l’offerta per il settore industriale, invece, Canesi ha sottolineato che: “Abbiamo fondamentalmente due livelli di offerta. La prima risponde ai bisogni “di base” quando, per esempio, per una applicazioni M2M è ben chiaro quale sarà l’uso medio sul campo. Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione COMUNICAZIONE primo piano Ci sono tipicamente dei piani tariffari definiti per andare incontro alle esigenze delle singole tipologie di applicazioni. Per esempio ci sono alcune applicazioni nel mondo del metering dove la quantità di dati inviati è estremamente bassa, nell’ordine dei Mbyte al mese. Ci sono, invece, applicazioni, come per esempio quelle di automazione industriale, in cui l’utilizzo è più intensivo dal punto di vista del consumo dei dati e quindi proponiamo soluzioni con un uso incluso nel canone che permette di realizzare un “borsellino”, in modo da riuscire a smorzare i picchi. Si va dai tagli più piccoli per le applicazioni più ottimizzate per arrivare a piani tariffari molto più capienti dal punto di vista della quantità di dati. Spesso, inoltre, vengono utilizzate diverse metodologie di comunicazione, legate a differenti esigenze, come per esempio quelle UMTS (o GPRS o LTE) per la comunicazione principale e quelle SMS, invece, per comunicazioni di urgenza o per mandare messaggi di allerta alla SIM remota. Nei nostri piani tariffari pensati per l’M2M infatti ci sono offerte che permettono di realizzare traffico sulle diverse tecnologie di comunicazione. Ci sono, inoltre, altre caratteristiche che generalmente vengono richieste per applicazioni più evolute come un APN definito, e non pubblico, per aumentare la sicurezza. Anche il supporto fisico della SIM sta cambiando molto: ci sono SIM plug-in per la parte di automazione industriale in grado di sopportare meglio umidità, vibrazioni ed elevate temperature tipiche di questi ambienti. Ci sono anche SIM on-chip che richiedono però un design più specifico”. “Oltre a queste soluzioni base, per i progetti più complessi, che hanno bisogno di un profilo internazionale, è stata realizzata una core network, quindi la parte centrale della rete, con tutti gli apparati di profilazione di SIM e gestione di traffico e di monitoraggio che si comporta come un operatore dedicato solo all’M2M”, prosegue Canesi. “In questo modo si possono eliminare eventuali inefficienze che derivano dall’uso di una infrastruttura pensata per la parte voce e usata invece per l’M2M”. Questa tipologia di investimento permette l’utilizzo in tutti i Paesi e questa infrastruttura consente inoltre di gestire tutti i passaggi di gestione della SIM in modo trasparente per i clienti. “Il poter controllare direttamente le SIM tramite un portale Web, e meglio ancora integrando tramite API le SIM con il proprio sistema di gestione, ottimizza le possibilità di monitoraggio e controllo. C’è anche la possibilità di gestione del ciclo di vita delle SIM, che nell’M2M può essere molto più complicato. È possibile infatti definire un flusso di vita dinamico e lasciare poi al gestore del parco SIM la possibilità di gestire direttamente le funzioni. Questo è un asset importante e molto apprezzato da parte dei clienti”. “Un altro punto da sottolineare , conclude Canesi, è quello relativo alla sicurezza. Queste SIM, se estratte o sottratte, sono del tutto inutilizzabili perché sono viste come un punto remoto della rete dei clienti e non possono effettuare nessun’altra connessioni o chiamate dati”. ■ Automazione e Strumentazione ■ Settembre 2013 39 40 WIRELESS approfondimenti DALLA CORRENTE ALLE BATTERIE TRADIZIONALI, DAI PANNELLI SOLARI ALL’ENERGY HARVESTING Modalità di alimentazione dei dispositivi wireless In questo articolo si passano in rassegna le diverse questioni che si pongono in relazione all’alimentazione dei dispositivi wireless, presentando le soluzioni tecnologiche esistenti, da quelle più tradizionali a quelle più avanzate, con un occhio di riguardo alle applicazioni concrete. A cura di Anie Automazione Le fonti di energia elettrica da cui solitamente si alimentano i dispositivi wireless sono tre. La più “immediata” e “facile” è la corrente di rete, dove disponibile, tramite un semplice alimentatore. Dove invece non esiste una presa di rete, si utilizzano batterie a lunga durata oppure, quando le condizioni ambientali lo consentono, pannelli fotovoltaici collegati a batterie ricaricabili. Applicazioni reali Le applicazioni in cui vengono effettivamente utilizzati dispositivi wireless possono essere molteplici. Ecco alcuni esempi “reali” di sistemi che da anni funzionano regolarmente: - Nel trattamento delle acque reflue, lo strumento è posizionato a bordo vasca e trasmette un segnaAnie Automazione le analogico alla sala e il gruppo specialistico Wireless di controllo ad 80 mt di distanza. Il dispoIl gruppo specialistico Wireless Industriale fa parte di ANIE Automazione, Associazione sitivo a bordo vasca Italiana Automazione e Misura (www.anieautomazione.it), e vi partecipano i principali viene alimentato da fornitori di tecnologia ed esperti del settore. Il gruppo nasce con le seguenti finalità: difun pannello fotovolfondere informazioni chiarificatrici su caratteristiche e applicabilità della tecnologia wireless; taico accoppiato ad interfacciarsi con enti deputati alla regolamentazione dell’uso delle varie apparecchiature una batteria tampoper condividere e supportare gli sviluppi normativi; quantificare e studiare il mercato. ne, mentre quello in sala controllo è collegato alla rete elettrica. - Nella building automation, per monitorare il livello dell’acqua di alcune vasche in uno showroom. I dispositivi che rilevano il livelLe aziende del gruppo Wireless di Anie Automazione lo delle vasche sono alimentati tramiSettembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione te batterie al litio che vengono sostituite annualmente nel periodo della manutenzione ordinaria. Il dispositivo Master che raccoglie tutti i segnali e li trasmette via seriale ad un PC, è alimentato con rete elettrica. - Negli impianti di compostaggio una centralina meteo, ubicata su un lato del perimetro del sito, tiene costantemente monitorata l’intensità del vento. Un segnale wireless viene inviato alla sala controllo posta a centinaia di metri di distanza. Di nuovo, un’applicazione dove non esiste la rete elettrica, quindi il kit composto da pannello solare e batteria tampone risulta la soluzione vincente. - Per monitorare la temperatura delle pulegge che movimentano le funivie di un impianto di risalita. Il trasmettitore wireless ruota insieme alla puleggia. Considerando la particolare applicazione unita alle gravose condizioni meteorologiche tipiche della montagna, la batteria al litio risulta essere l’unica soluzione possibile ed alimenta sia il trasmettitore che la sonda di temperatura. Anche in questo caso viene sostituita annualmente nel periodo di manutenzione ordinaria. Gli esempi non iniscono qui: in miniere e cave, raffinerie, fonderie, nel settore aerospaziale, in automotive, nell’industria chimica, negli impianti di depurazione, in ambienti gravosi e a volte con condizioni climatiche estreme, spesso è necessario trovare soluzioni adatte ad alimentare dispositivi wireless per la trasmissione di dati senza cablaggi. Questione di potenza Nell’ambito delle telecomunicazioni, per “dispositivo wireless” si intende un dispositivo elettronico capace di comunicare senza l’uso di cavi utilizzando onde radio a “bassa potenza”, soprat- WIRELESS approfondimenti tutto per rispettare le stringenti normative europee in materia (in Italia è possibile trasmettere segnali non superiori a 100 mW per i 2,4 GHz). Nell’industria, riferendoci agli esempi appena fatti, questi apparati possono essere collegati a dei dispositivi come sensori di livello, di temperatura, aerostati etc. oppure possono pilotare valvole, segnalatori luminosi, piccoli attuatori etc. La soluzione delle batterie e dei pannelli solari Considerando tutto ciò, grazie alle moderne tecnologie che limitano i consumi a tal punto, è possibile ottenere piccole isole di rilevazione e di comando wireless completamente autonome anche per diversi anni, alimentate da pannelli fotovoltaici oppure da piccole batterie. Attualmente le batterie che più si prestano allo scopo sono le “Lithium-Thionyl Chloride”, in grado di operare in range di temperature comprese tra -55° e +85° C, e con capacità nominali prossime ai 20 Ah per batterie di tipo “D” (61,5 mm con diametro di 34,2 mm). Conoscendo questi dati, le specifiche del dispositivo wireless ed il tipo di lavoro che dovrà fare, è facile calcolare, anche se approssimativamente, per quanto tempo il dispositivo wireless possa funzionare senza necessità di manutenzione. Addirittura, se il segnale o il dato da trasmettere non richiedono un monitoraggio continuo (ad esempio la temperatura di un ambiente che può variare di pochi gradi in diverse ore), si può decidere di inviare l’informazione con frequenza definita, magari anche di ore, ed allungare ulteriormente la vita della batteria del dispositivo. Se invece prendiamo in considerazione i moderni sistemi composti da pannelli fotovoltaici ed accumulatori, ci accorgiamo di come sia teoricamente possibile rendere autonomi sistemi di isole automatizzate addirittura per decenni. La ricarica wireless A livello di Consumer Business alcune grosse aziende internazionali hanno fondato un consorzio, il quale nasce con l’obiettivo di creare diverse fonti da cui poter ricaricare dispositivi wireless come smartphone, tablet, etc. Questo consorzio è denominato A4WP (Alliance For Wireless Power). La ricarica dovrà essere standard per ogni dispositivo e regolata da specifiche ben definite. L’approvazione di queste ultime specifiche soddisferà le esigenze di molti consumatori. Il traguardo finale sarà quello di poter ricaricare le batterie di dispositivi portatili in luoghi diversi, semplicemente appoggiandoli ad una superficie e senza dover sempre ricorrere all’uso di un caricabatterie. Ma A4WP è solo uno dei tanti progetti che perseguono lo stesso obiettivo della ricarica wireless. La ricarica wireless, conosciuta anche con la dicitura tecnica “ricarica induttiva”, è una tecnologia che consente di ricaricare dispositivi elettrici tramite campi elettromagnetici generati da un secondo dispositivo, per l’appunto una base di ricarica wireless. CAD PER SCHEMI ELETTRICI E FLUIDICI Sabik Per chi ama primeggiare Sabik: la linea CAD che garantisce la massima completezza nella creazione di schemi elettromeccanici e fluidici in un ambiente di lavoro completamente integrato. OFFERTE A PARTIRE DA 290€ w w w. p r i s m a 1 0 0 . i t Via Canapa 54 - 44042 Cento [Fe] - Tel. 0516835841 Automazione e Strumentazione ■ Settembre 2013 41 42 WIRELESS approfondimenti Le fonti di ricarica potranno anche essere integrate in oggetti d’arredo e si potranno ricaricare cellulari, computer, etc. semplicemente “appoggiandoli” su una superficie compatibile: un tavolo, un banco da lavoro etc. Fatte le dovute considerazioni, è verosimile immaginare l’industria del futuro con zone di ricarica sparse in vari ambienti e mascherate in svariate fogge. Infatti, molte aziende stanno puntando a sviluppare applicazioni compatibili che possano essere implementate nei settori industriali. Siccome però anche questa tecnologia richiede la presenza di un’alimentazione da rete fissa, rimane ancora indispensabile e vincolante l’uso di batterie o kit fotovoltaici in ambienti dove necessario monitorare dei dati e non esiste una fonte di alimentazione fissa. Il futuro sarà Harvesting? Nell’ambiente che ci circonda possiamo trovare energia ovunque, disponibile sotto forma di energia termica, energia solare, energia eolica, energia cinetica e energia meccanica. Tuttavia, l’energia da queste fonti si trova spesso in piccola quantità; talmente piccola da non poter essere in grado di fornire energia sufficiente per alimentare qualsiasi dispositivo. Infatti, fino a poco tempo fa, non è stato possibile acquisire tale energia in modo sufficiente per eseguire qualsiasi lavoro utile. Questo scenario è destinato a cambiare, infatti l’Energy Harvesting è il processo di acquisizione di qualsiasi forma di energia presente nella natura, il suo accumulo e immagazzinamento per un successivo riutilizzo. I dispositivi utilizzati nell’Energy Harvesting hanno tutti un’alta efficienza energetica, per essere in grado di gestire questa forma di alimentazione nelle specifiche applicazioni. Analogamente, un modulo Energy Harvesting è un dispositivo elettronico in grado di svolgere tutte queste funzioni per alimentare una varietà di applicazioni per un utilizzo intermittente. Perché Energy Harvesting? Sviluppi tecnici avanzati hanno aumentato l’efficienza dei dispositivi nel catturare l’energia ambientale e nel trasformarla in energia elettrica. Inoltre, i progressi nella tecnologia dei microprocessori hanno aumentato l’efficienza energetica, riducendo sensibilmente i consumi. In combinazione, questi miglioramenti tecnologici hanno suscitato interesse nella comunità ingegneristica per sviluppare sempre più appliSettembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione cazioni che utilizzano l’Energy Harvesting per l’alimentazione di particolari applicazioni. L’Energy Harvesting, nel caso di un’applicazione remota ed in presenza di una fonte energetica naturale, a volte inesauribile, diventa un’alternativa sempre più attraente rispetto all’utilizzo di adattatori di rete o batterie primarie costose. Le fonti naturali di energia sono essenzialmente libere; inoltre, quando un’applicazione viene progettata e installata correttamente, è esente da manutenzione ed è disponibile in tutto il ciclo di vita dell’applicazione. L’Energy Harvesting può anche essere utilizzata come fonte di energia supplementare, integrando una sorgente di alimentazione primaria, migliorando l’affidabilità del sistema complessivo e supplendo le interruzioni di alimentazione. Le applicazioni di Energy Harvesting Le reti di sensori wireless (WSN, Wireless Sensors Networks) sono la tecnologia emergente più promettente per il monitoraggio di ambienti sia interni che esterni. Ci sono ormai molte applicazioni wireless reali che usano l’harvesting come sorgente di alimentazione. Reti di sensori, soprattutto nel mondo ZigBee ma non solo, quando un nodo viene distribuito in siti remoti, a volte l’alimentazione non è disponibile o inaffidabile. L’ultra low power Energy harvesting rappresenta una tecnologia innovativa per l’alimentazione delle reti di sensori. L’unica possibile soluzione per eliminare il bisogno di reti di alimentazione e di batterie primarie, e disporre, così, di nodi sensori indipendenti, funzionanti sul lungo periodo, che una volta installati non necessitino di alcuna cura particolare. La tipica architettura di un sistema wireless autoalimentato è composta da più elementi. È possibile dividere il generico dispositivo in più blocchi funzionali (come in figura), a partire dall’accumulatore di energia, il vero e proprio Energy harvester, che si occupa di convertire l’energia raccolta dall’ambiente e WIRELESS approfondimenti di immagazzinarla in un dispositivo di stoccaggio, come super-condensatore o batterie, che ormai durano più di 20 anni, fino al blocco di ricezione e trasmissione dei dati (ricetrasmettitore). Gli elementi restanti devono essere ottimizzati in modo che garantiscano: il funzionamento con una corrente di standby minima per ottimizzare l’accumulo di energia; il minimo consumo quando attivi; la possibilità di attivazione e disattivazione istantanea; minime perdite. Ovvero, tutte quelle caratteristiche che garantiscano il funzionamento efficiente del dispositivo. Fonti energetiche più comuni di Energy Harvesting Come detto, essendo circondati da energia sotto diverse forme, lo scopo è quello di attingerne da qualunque fonte disponibile, come ad esempio: Energia meccanica - da vibrazioni, da stress meccanici e di deformazione o del movimento di veicoli e persone (per esempio sfruttando effetti piezoelettrici applicati a tessuti e scarpe che producono energia tramite le deformazioni e le compressioni dei materiali). Energia termica - Energie termiche disperse da forni, stufe, o attraverso gas di scarico caldi e calore prodotto da motori e da fonti di attrito. Energia fotovoltaica - Catturata dalla luce del sole o alla luce artificiale tramite fotocellule, fotodiodi, o pannelli solari. Energia elettromagnetica - Da induttori, bobine e trasformatori; si può inoltre ricavare energia dai campi elettromagnetici presenti nell’ambiente. Energia naturale - Dall’ambiente come il vento, il flusso d’acqua, correnti marine e da gradienti termici e di pressione. Combinazione di energia meccanica e termica naturalmente generata da bio-organismi. Altri tipi di energia - Generata da fonti chimiche e biologiche come nel caso delle reazioni di ossidazione degli zuccheri. L’utilizzo di energia dall’ambiente nel modo più efficiente possibile rappresenta un nuovo modello nella progettazione verso la realizzazione di dispositivi elettronici perpetui, con costi di manutenzione ridotti e a basso impatto ambientale. ■ Automazione e Strumentazione ■ Settembre 2013 43 44 CONTROLLO approfondimenti UN PAC DEFINITO VIA SOFTWARE PER SEMPLIFICARE LE APPLICAZIONI E AUMENTARE LE PRESTAZIONI Pac: più software meno complessità Per ridurre la complessità delle macchine, National Instruments ha realizzato cRIO-9068, un controller definito via software basato sui nuovi system-on-a-chip di Xilinx, che integrano processore a virgola mobile, FPGA e DSP. Il prodotto di National Instruments consente un approccio software, che semplifica la realizzazione delle architetture di controllo. Brett Burger L’ AUTORE B. Burger, NI Sr. Product Manager for Embedded Systems Oggi gli ingegneri controllisti sono spesso sottoposti a pressioni nella semplificazione di sistemi complessi per poter far fronte a sfide sempre più impegnative. Purtroppo le soluzioni a queste sfide sono difficili da definire in modo chiaro; le tendenze generali del mercato industriale vengono, quindi, messe in discussione nel tentativo di semplificare un settore sempre più complesso. I motori, tempo fa considerati dispositivi robusti e affidabili in grado di durare decenni, ora vengono continuamente tenuti sotto controllo monitorando ed esaminando il minimo segno di cedimento meccanico o decadimento delle prestazioni elettriche e di potenza. Inoltre, i controlli per gli utensili da taglio si sono evoluti dal semplice approccio digitale “taglio o arresto del taglio” a schemi complessi, guidati da sistemi di visione artificiale e con schemi force feedback, in grado di rilevare i bordi e la densità dei prodotti, rispondendo con una precisa forza di taglio. Questi esempi testimoniano l’esigenza reale di un’integrazione nella tecnologia commerciale, per restare al passo con le pressioni del mercato e le problematiche relative al controllo sempre più complesse. Per fortuna, per i progettisti di sistemi di controllo la tecnologia commerciale sta continuando a far progressi. L’ultima tecnologia Pac (Programmable Automated Controller) è ora disponibile con il nuovo controller definito via software cRIO-9068 di National Instruments. Gli elementi di elaborazione del controller si basano sulla più recente tecnologia al silicio di Xilinx, nota come ZynqTM. Questo sistema su chip (system-on-a-chip oppure SoC) combina un processore in grado di eseguire elaborazioni in virgola mobile, una struttura FPGA e slices DSP Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione Figura 1 - NI cRIO-9068 aggiunge al processore tradizionale in virgola mobile elementi di elaborazione unici per la temporizzazione, il controllo ad alta velocità e l’analisi del segnale (Digital Signal Processor) in un unico chip, che permette ai progettisti di ridurre i sottosistemi delle macchine più complesse a pochi controller, semplificandone l’architettura. Tutto ciò risulta poco familiare per i progettisti di sistemi di controllo che hanno maggiore dimestichezza con la ladder logic piuttosto che la gestione di porte logiche, ma resta il fatto che tutti i PAC, PLC e controller embedded contengano elementi di elaborazione e alcuni dispongano persino di FPGA o ASIC, utilizzati per la temporizzazione e l’elaborazione dei segnali. Per un’ampia gamma di applicazioni, il processore standard a virgola mobile è perfetto ma non è adeguato per applicazioni che richiedono temporizzazioni ad alta velocità, funzioni di triggering e bassa latenza, dove invece l’FPGA risulta un’ottima soluzione. I processori a virgola mobile possono essere impiegati anche per le elaborazioni di segnali per il controllo; tuttavia, sono costosi se paragonati ad un FPGA o un DSP utilizzato per algoritmi ripetitivi. Gli FPGA, invece, sono ideali per l’elaborazione di algoritmi avanzati ma limitati per quanto riguarda la flessibilità del tempo di esecuzione. È la com- υ 7UDVPHWWLWRULGLSUHVVLRQHFRPSHQVDWLPPFRQLFLUFXLWLHOHWWURQLFLGHOVHQVRUHSURWHWWLHUPHWLFDPHQWH La combinazione unica tra dimensioni minime, prestazioni eccezionali e compatibilità con vari elementi. &DPSLGLSUHVVLRQH«EDU3UHFLVLRQH)66FRFFDGLDOORJJLDPHQWRLQDFFLDLRLQRVVLGDELOH /LQHD&$QDORJLFD6HULH/&«/& /LQHD''LJLWDOH6HULH/'«/' 8VFLWD«9FRQDOLPHQWD]LRQHD9 ,QWHUIDFFLDGLJLWDOH,& UD]LRPHWULFD $OLPHQWD]LRQHXOWUDULGRWWD )UHTXHQ]DGLFDPSLRQDPHQWRN+] ѥ:D636H9 &DPSRGHOODWHPSHUDWXUDGLIXQ]LRQDPHQWR )LQRDFDPSLRQLDOVHFRQGR ÀQRD& ,QIRUPD]LRQLVXOODSUHVVLRQHHVXOOD 3URWHWWLÀQRD9 WHPSHUDWXUD KELLER Italy srl. ߃ Tel. 800 78 17 17 ߃RIÀFHLWDO\#NHOOHUGUXFNFRP߃ www.keller-druck.com 46 CONTROLLO approfondimenti Figura 2 - I nuovi PAC e controller embedded spostano l’unione dei sottosistemi nella fase di progettazione del software A FIL DI RETE www.ni.com/compactrio www.ni.com binazione di tutti questi elementi di elaborazione a rendere i nuovi PAC/PLC e i controller embedded così promettenti per la semplificazione dei sottosistemi. A un livello base i sottosistemi si connettono all’hardware e al software per svolgere una funzione specifica, come, ad esempio, il controllo della temperatura. In questo caso, gli ingressi hardware sono i sensori di temperatura; le uscite invece possono controllare un ventilatore o un dissipatore di calore, e la logica software del sistema può variare da una semplice funzione di limite ad un algoritmo PID più avanzato. Nelle macchine complesse a più componenti, il controller per la temperatura dispone di una progettazione a parte su una scheda personalizzata in grado di comunicare con il controller principale mediante un bus cablato. Anziché richiedere progettazioni hardware distinte e ottimizzate per i sub controller, i progettisti possono utilizzare i più recenti controller embedded e affidarsi più semplicemente a un unico core flessibile. Grazie a un minor numero di controller definiti via software, le macchine risultano più semplici, con tempi di commercializzazione più rapidi e costi di progettazione inferiori. I sottosistemi nelle macchine vengono astratti come blocchi software; possono essere istallati sul processore host in virgola mobile o sulle risorse FPGA/DSP disponibili. Anziché pensare ai sub controller, bisognerebbe pensare in termini di subroutine. Per quanto riguarda l’hardware, molti sub controller utilizzano già I/O modulari e le funzionalità avanzate dei nuovi controller embedded permettono di ridurre la necessità di una progettazione hardware FPGA/ASIC personalizzata. Questa tecnologia è ideale per le applicazioni che includono macchine ad alte prestazioni in coppia con sottosistemi multipli. Basti pensare, ad esempio, a una sega a laser utilizzata nella produzione di wafer di silicio. La tecnologia commerciale attuale consente ai progettisti di produrre wafer di silicio con minor scarto e più velocemente che con l’impiego di frese meccaniche meno avanzate. Per far questo, le macchine sono dotate di diversi sottosistemi interoperativi, che comprendono controller distinti per il controllo della temperatura, il controllo del laser, un input analogico ad alta velocità con elaborazione inline e un PC per il monitoraggio con un’interfaccia operatore. Poiché è necessaria Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione una struttura di comunicazione tra il controllo centrale e tutti i sub controller, oggi i progettisti di macchine devono realizzare un singolo progetto per ciascun sottosistema. L’utilizzo di un controller embedded con una tecnologia di elaborazione più moderna permette a un progettista di sistemi di controllo di riunire molti di questi sottosistemi in un singolo controller, come si può vedere dall’immagine successiva. L’istruzione software/firmware impostata per ogni controller è presente come una subroutine indipendente al controller principale. I progettisti di sistemi possono estendere il sistema copiando/incollando la giusta subroutine e aggiungendo un altro modulo I/O. È importante notare come le macchine ad alte prestazioni non si limitino all’ambiente pulito della produzione di wafer. Elaborazioni di segnali avanzate e soluzioni I/O per la qualità delle misure sono più diffuse oggi, soprattutto quando si tratta di manutenzione predittiva per le attrezzature pesanti. Con i controller embedded in commercio ora è più intuitivo progettare questi sistemi; in passato, invece, era necessaria una progettazione ASIC o FPGA/DSP personalizzata. Per quanto riguarda i motori, le misure di manutenzione predittiva sulle attrezzature rotanti includono calcoli del valore RMS e FFT. Questi algoritmi consumano le risorse della CPU, che aumentano con il numero di canali. Rimangono meno “riserve” CPU per le altre attività, le capacità del controller vengono limitate o aumenta il suo costo. Spostando questi processi verso una combinazione FPGA/unità di elaborazione DSP si elimina un po’ del carico di lavoro sulla CPU migliorando anche la velocità di trasmissione dei dati, dal momento che gli FPGA gestiscono numerosi processi in modo più efficace. Nonostante gli FPGA contengano uno spazio fisso, presentano una capacità quasi illimitata di aggiungere processi paralleli all’interno di questo spazio stabilito. Spostando l’attenzione sulla progettazione software, è importante che gli strumenti software siano pronti a utilizzare le tecnologie di elaborazione disponibili. Lo standard di programmazione più diffuso per i PAC/PLC è IEC 61131, ovvero un linguaggio astratto che si concentra sul processo sequenziale, il controllo la gestione della logica discreta nell’automazione industriale, non pensato, però, per gestire programmazioni avanzate o avere come target una struttura basata su logica FPGA/DSP. Infatti, molti controllisti si affidano a un linguaggio di programmazione standard come C per la progettazione embedded. Anche se C è in grado di gestire quasi qualunque tipo di attività o target CONTROLLO approfondimenti di elaborazione, è un linguaggio a basso livello e richiede maggior esperienza e tempi più lunghi per la realizzazione di subroutine. Esistono altri ambienti di programmazione, come il software per la progettazione di sistemi NI LabView, ad esempio, in grado di proporre un equilibrio tra i due ambienti software. LabView, infatti, é in grado di semplificare il processo di programmazione gestendo la memoria, i thread e i core, offrendo, allo stesso tempo, un accesso a basso livello all’elaborazione e agli elementi di I/O sul core o la struttura FPGA. Programmare la sintassi separatamente e garantire ai progettisti del sistema accesso alla tecnologia commerciale è fondamentale per superare le sfide sempre più complesse, come quelle riguardanti il cambiamento degli standard, e far fronte alle pressioni che richiedono innovazioni più rapide a costi inferiori. In ultima analisi, gli elementi di elaborazione non risultano essere vantaggiosi per il progettista se non c’è modo di programmarli. Molti degli elementi di elaborazione e firmware disponibili sui sistemi di controllo avanzati odierni sono bloccati o inaccessibili. Più un controller embedded è aperto, più è semplice per i progettisti riunire queste macchine complesse in un numero inferiore di sottosistemi. I Pac/PLC, ad esempio, con i moduli che misurano le forme d’onda ed estraggono solo i valori postelaborati o i “chip di controllo” dei PID, hanno una logica cablata. Questi modelli sono più economici da realizzare rispetto ad un hardware, ma non forniscono al progettista la possibilità di eseguire il debug o modificare il firmware di elaborazione bloccato. Il nuovo controller cRIO-9068 (si veda la figura 1) presenta un processore a virgola mobile, la struttura FPGA con segmenti DSP e persino un sistema operativo con una versione real-time di Linux. I progettisti possono attingere alla vasta comunità di Linux per organizzare e far funzionare una macchina in tempi più brevi e con minori risorse. Oltre alle applicazioni di Linux in commercio, i controllisti possono, volendo, riutilizzare il loro codice C, dal momento che il nuovo processore in virgola mobile supporta sia il software LabVIEW che gli ambienti di sviluppo Eclipse. Combinando il meglio dei due ambienti, gli utenti possono configurare il software esistente sull’hardware più recente senza troppe difficoltà. Conclusioni Nei settori industriali come quello siderurgico, tessile e dei semiconduttori, l’esigenza di macchine più intelligenti sta spingendo la domanda verso progettazioni di controllo più moderne. I PAC e i controller embedded, che utilizzano la più recente tecnologia di elaborazione ibrida, possono contribuire al progresso e alla semplificazione della progettazione, trasformando l’architettura da diversi PAC/ PLC singoli o modelli personalizzati in un minor numero di controller più consolidati e definiti via software. Questi controller sono ideali soprattutto per la nuova generazione di macchine intelligenti perché si adattano ai progettisti più moderni che cercano di lanciare i prodotti sul mercato in tempi più rapidi e con architetture più semplici. ■ Automazione e Strumentazione ■ Settembre 2013 47 48 MOTORI approfondimenti MIGLIORI PRESTAZIONI E PIÙ EFFICIENZA CON L’UTILIZZO DI MOTORI PASSO-PASSO Motori passo-passo e attuatori lineari nel campo del riscaldamento I motori elettrici passo-passo, grazie a caratteristiche come quella di poter essere controllati a loop aperto con precisione, possono essere utilizzati vantaggiosamente in diverse applicazioni di gestione dei fluidi, con semplicità, affidabilità ed efficienza. Gianfranco Vecchi Figura 1 - Un esempio di motori passo-passo A FIL DI RETE www.valpower.it www.sonceboz.com L’ AUTORE Gianfranco Vecchi, Responsabile Val Power Point Distribution, agente e distrtibutore Sonceboz per l’Italia Oggi stiamo assistendo sempre più alla ricerca, nei diversi settori industriali, dell’ottimizzazione dei consumi e al miglioramento della performance tecnologica degli elettrodomestici e dei prodotti in generale. Le ragioni che portano ad una sempre maggiore attenzione verso il risparmio dei consumi è la consapevolezza che non è più possibile continuare a consumare energia elettrica e termica pensando a queste risorse come infinite, ma occorre cercare di ridurne al minimo indispensabile il loro utilizzo. Vantaggi e svantaggi dei motori passo-passo I motori passo-passo sono dei dispositivi elettromeccanici che presentano i seguenti vantaggi: - È possibile realizzare azionamenti di precisione controllati da computer in catena aperta (open loop), cioè senza utilizzare sensori di posizione o di velocità. Sono quindi utilizzabili con relativa semplicità e senza richiedere particolare potenza di calcolo. - Hanno un’elevata robustezza meccanica ed elettrica: infatti non esistono contatti elettrici striscianti o meccanici e, se necessario, possono essere realizzati anche in esecuzione completamente stagna. - È facile far compiere all’albero piccole rotazioni angolari arbitrarie in ambedue i versi e bloccarlo in una determinata posizione (controllo in micro-stepping). - La velocità di rotazione può essere molto bassa anche senza l’uso di riduttori meccanici. - Possibilità di cambiare la velocità durante la corsa. Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione - Possibilità di essere comandati in modo molto preciso. - Possibilità di mantenere la posizione di regolazione con un bassissimo consumo di energia elettrica. - Elevata precisione del motore al variare del carico ==> il posizionamento resta preciso anche con carichi elevati. - Il motore passo-passo ha una elevata coppia anche a basso numero di giri, e quindi consente di lavorare in applicazioni dirette senza un sistema di accoppiamento ad ingranaggi. Per contro essi: - Richiedono sempre circuiti elettronici per il pilotaggio, in genere di tipo digitale. - Hanno un funzionamento a scatti e con possibili vibrazioni, soprattutto ai bassi regimi e se si adottano le tecniche di pilotaggio più semplici (problema risolvibile lavorando con una logica di controllo a micro-stepping). - La potenza meccanica non è molto elevata (cfr. υfigura 2). - Difficilmente raggiungono velocità di rotazione elevate (velocità massima circa 2.400 rpm). Figura 2 - Caratteristico andamento del rendimento percentuale e della potenza al variare della velocità di rotazione MOTORI approfondimenti In definitiva essi sono dei motori che consentono di controllare con estrema precisione il posizionamento di un organo di regolazione meccanico. Pertanto trovano naturale applicazione in sistemi in cui la regolazione di una portata di acqua o di Figura 3 - Esempio di impianto di distribuzione con ricircolo gas o di aria, ha una impor- operato da una valvola di regolazione tanza rilevante. namente l’acqua di ritorno dall’impianto Applicazione nel campo idraulico dall’acqua prodotta dal generatore di calore. Grazie alla loro precisione i motori passoIn questo modo è possibile produrre acqua passo possono essere utilizzati come a diverse temperature per servire con organo di comando nelle valvole di misceun unico generatore di calore ad esemlazione acqua calda/acqua fredda per avere pio utenze dotate di sistemi di riscaldaa piacere o una regolazione in termini di mento diversi. Inoltre, è possibile dotare temperatura o una regolazione in termini gli appartamenti collegati ad un impianto di portata. centralizzato di una personalizzazione della temperatura dell’impianto di riscalRegolazione in termini damento che si adatti, abitazione per abitazione, alle condizioni di esposizione di temperatura La regolazione in termini di temperatura presenti. viene utilizzata per esempio nei sistemi di distribuzione del calore mediante valvole Regolazione in termini di portata di ricircolo, nei quali si miscela opportuLa regolazione in termini di portata invece è una regolazione che opera direttamente sulla portata del fluido che transita in un componente, senza controllarne la temperatura. È il caso per esempio delle valvole termostatiche che vengono montate per la regolazione della portata di acqua nei radiatori degli impianti di riscaldamento: con la loro motorizzazione è possibile regolare autonomamente l’apporto energetico di ogni singola stanza dell’appartamento. In tal modo è possibile, per esempio, ridurre il riscaldamento nelle camere da letto, interrompere il riscaldamento della stanza in caso di arieggiamento del locale, ridurre al minimo la potenza del radiatore in caso di irraggiamento solare elevato, e così via. Entrambi questi modi di regolare il riscaldamento consentono di ottenere un notevole risparmio energetico, che può arrivare anche a ridurre del 30% il consumo di gas annuo. In conclusione, grazie all’utilizzo di motori passo-passo è possibile regolare la portata e la temperatura di un fluido, contenendo i consumi energetici ai valori minimi e sufficienti per garantire un ele- Automazione e Strumentazione ■ Settembre 2013 49 50 MOTORI approfondimenti vato comfort sia per il riscaldamento ambientale che per la produzione di acqua calda. Figura 4 - Attuatore lineare per valvole gas dizioni di lavoro instabili. In quest’ottica un motore passo-passo ha un’applicazione estremamente interessante. Applicazione nel campo del gas Un’altra importante applicazione dei motori Caratteristiche del motore passo-passo passo-passo trova riscontro nella regolazione Per proseguire con la trattazione è necessario ora della portata del gas combustibile. approfondire quelle che sono le caratteristiche di Questa regolazione consente la produzione di un attuatore lineare dotato di un motore passoapparecchi con ampi livelli di regolazione della passo. portata termica, chiamata in termini tecnici La prima e principale caratteristica di un attuatore “capacità di modulazione”. lineare è la sua corsa, ovvero il numero di milliTanto più ampio sarà la capacità di modulazione metri che il suo l’albero può percorrere avanti o di un apparecchio e tanto minori saranno i cicli indietro; questa distanza viene limitata da un lato di accensione e di spegnimento che, nelle caldaie dalla battuta di arresto dell’albero nel suo ritorno tradizionali on/off o a stadi, diminuiscono il renall’interno del corpo dell’attuatore, dall’altro lato dimento energetico dell’apparecchio. dal prevenire l’espulsione dell’albero dalla sede A causa della recente apparizione sul mercato madrevite del rotore. Questo secondo limite non di apparecchi a condensazione è nata, oltre alla è ovviamente meccanico e pertanto deve essere necessità di ampliare il range di modulazione garantito dall’applicazione. Mediamente la corsa della potenza, anche la necessità fornita dagli attuatori incapsulati in un guscio di avere un controllo della porprotettivo presenti sul mercato può variare fra 1 tata di gas che sia il più preciso e e 12 mm. ripetitivo possibile. Un secondo aspetto molto importante è la forza Se il ciclo fosse aperto, quindi di spinta dell’attuatore. Essa viene misurata norprivo di un segnale di feedback, malmente in Newton ed è data da diversi aspetti, sarebbe fondamentale dotarsi di tutti legati all’intensità del campo magnetico organi di regolazione estremache si riesce ad ottenere all’interno del motore mente precisi, ripetitivi e privi di passo-passo. Quindi per avere più forza è necesisteresi. sario avere magneti più performanti, con un alta Ecco che allora il sistema elettrocapacità di magnetizzazione. Esistono pertanto nico diventa solido e affidabile. magneti formati da materiali diversi più o meno Nella realtà le caldaie, lavorando prestazionali. Inoltre, è possibile aumentare il in ciclo chiuso anche per motivi campo magnetico utilizzando magneti con magdi sicurezza, si trovano a lavorare gior diametro o lunghezza, ma questo non corin condizioni che possono essere risponde all’esigenza di realizzare apparecchi anche estremamente complesse e sempre più compatti. di difficile gestione: le cosiddette Un terzo modo per agire sulla spinta dell’attuacondizioni limite di funzionatore è tramite il sistema di alimentazione del mento. motore: mediante il sistema RL o mediante un Queste condizioni limite devono essere verifisistema di comando Chopper. Questi due modi di cate in laboratorio e nelle prove di omologazione, comandare il motore si possono tranquillamente nelle quali l’apparecchio viene fatto funzionare applicare allo stesso motore: si va ad agire esclucon composizioni di gas che poco o nulla censivamente sul sistema di controllo/comando e trano con i gas distribuiti sul territorio, ma che non su fattori fisico/meccanici del motore stesso. servono per esasperarne i limiti di funzionamento. Per ovviare a questi problemi, anche nel caso di un controllo a loop chiuso, è necessario utilizzare organi di regolazione precisi e privi di inerzia. Questo permette all’elettronica di lavorare come se fosse a ciclo aperto, quindi posizionando gli organi di regolazione su delle curve “ideali” presenti nel micro processore e relegando le regolazioni “di fino” alla chiusura del loop di controllo. In questo modo si evita l’instaurarsi di con- Figura 5 - Sistema di comando di un motore passo-passo di tipo Chopper Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione MOTORI approfondimenti avvolgimento unipolare o bipolare. Ma prima di affrontare l’argomento dobbiamo prima capire il principio di funzionamento del motore passo-passo. Il motore è costituito da due parti principali: Da un lato il rotore che consiste in una serie di magneti perFigura 6 - Rappresentazione schematica del sistema rotore-statore manenti diCome si può osservare, un sistema Chopstribuiti radialmente sull’albeper arriva molto più velocemente alla ro di rotazione. tensione di pilotaggio del motore iph ma Dall’altro lato lo statore costirichiede un’elettronica di gestione più tuito da elettromagneti in modo complessa. che, opportunamente alimenOvviamente la scelta su come pilotare un tati, possano generare campi motore passo-passo dipende da una molmagnetici orientati come da teplicità di fattori e da un’analisi compaυfigura 6. rata dei vantaggi e svantaggi. Comando Unipolare o Bipolare Un’altra caratteristica del motore-passo è la scelta del tipo di avvolgimento delle bobine di alimentazione: si può scegliere un sempre la totalità dell’avvolgimento in rame della parte statorica, questo consente una migliore efficienza e una maggior coppia a bassa velocità. Pertanto, a bassa velocità, è possibile utilizzare magneti più piccoli per avere la stessa coppia. Nella υfigura 7 è possibile osservare il valore della coppia fornita da un motore passo-passo al variare della velocità e della tipologia di avvolgimento statorico. ■ Vantaggi del bipolare rispetto l’unipolare Il vantaggio principale di un figura 7 - Rappresentazione della coppia fornita da uno stesso sistema con avvolgimento motore con avvolgimento unipolare o bipolare, al variare del tipo bipolare è che viene utilizzato di comando RL o Chopper Automazione e Strumentazione ■ Settembre 2013 51 52 MECCATRONICA approfondimenti SECONDO BENCHMARK FORUM ITALIA: IL MODELLO QUALITY GATE Un Quality Gate per i progetti meccatronici Si svolgerà a Bologna il 15 ottobre 2013 la seconda edizione del Benchmark Forum Italia. L’obiettivo del convegno è quello di stimolare in un clima aperto la discussione fra fornitori di soluzioni industriali, OEM e utenti finali. L’idea di fondo è ispirata al concetto di Quality Gate, una best practice riconosciuta dalla VDMA, l’Associazione dei Costruttori Tedeschi di Macchine e Impianti: un approccio sistematico che permette di allineare il processo di sviluppo di un progetto complesso che coinvolge aspetti meccanici, elettronici e informatici. Heiko Seeger Gianluca Berghella L’ AUTORE H. Seeger, G. Berghella, CRIT Research Scopo generale del Benchmark Forum è quello di favorire un confronto sullo stato dell’arte degli strumenti industriali al fine di capire, da un lato, come questi debbano cambiare e migliorare per favorire un approccio di tipo meccatronico alla progettazione e alla costruzione di macchine industriali e impianti, dall’altro, se e come le aziende coinvolte in tutte le fasi dello sviluppo di un progetto debbano cambiare culturalmente e organizzativamente. Per questo motivo il confronto è aperto a tutti gli attori: fornitori di soluzioni industriali, OEM e utilizzatori finali. Altro aspetto di fondamentale importanza è che alla discussione prendano parte i rappresentanti di tutte le discipline ingegneristiche che interagiscono e si integrano quando si applica un approccio di tipo meccatronico alla progettazione, di fondamentale importanza al giorno d’oggi per competere sul mercato globale. Il Benchmark Forum è strutturato in sessioni di presentazione, esposizione e discussione. Cinque fornitori di tecnologia (Bosch Rexroth, Lenze, PTC, Rockwell e Schneider Electric), ai quali sarà richiesto di elaborare una risposta puntuale alle domande legate al modello del Quality Gate, contribuiranno attivamente alla sessione di presentazione. Il Quality Gate è una best practice di project management ideata appositamente per implementare un approccio di tipo meccatronico alla progettazione. Tale modello è stato sviluppato nell’ambito di un progetto di ricerca finanziato dal governo tedesco tra il 2001 e il 2003. Un progetto che coinvolge tre discipline La progettazione meccatronica nasce dalla Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione necessità di gestire, in maniera totalmente diversa rispetto al passato, lo sviluppo di macchine industriali e impianti in un ambiente interdisciplinare e molto complesso. Nell’approccio di tipo meccatronico le tre discipline (meccanica, elettronica e informatica) devono essere bilanciate e coordinate in parallelo e non più in sequenza. La tendenza a prediligere questo tipo di approccio, guidata dalla necessità di una gestione più efficiente delle fasi di sviluppo, ha acquisito sempre maggiore importanza da quando nel 2001 è stato proposto il Quality Gate. La necessità di elaborare un nuovo strumento di gestione delle fasi di progetto è evidente se si guarda all’esperienza di tanti costruttori di macchine e impianti che devono quotidianamente fare i conti con tempi di sviluppo e budget non rispettati e con la difficoltà nel garantire standard di qualità adeguati. Purtroppo questi problemi non sono stati ancora del tutto risolti. Buona parte dei problemi irrisolti deriva dal fatto che le questioni legate allo sviluppo del software non vengono prese in considerazione sin dalle prime fasi del progetto. Questo comporta, nelle fasi successive, costosi e dispendiosi (in termini di tempo) riadattamenti. Inoltre, la sincronizzazione delle attività dei team di progetto che lavorano in parallelo non è ottimizzata, l’avanzamento del progetto e i rischi ad esso connessi non sono valutati adeguatamente, e altri problemi possono insorgere a causa delle possibili modifiche alle specifiche. La gestione delle attività che riguardano i vari dipartimenti responsabili delle sviluppo meccanico, elettronico e del software della macchina deve essere supportata dal modello del Quality Gate coinvolgendo tutti gli υ Vi aspettiamo al prossimo evento di Parma del 24 ottobre 2013! Inviate ancora i tecnici dell’assistenza per il mondo? !! ISCRIVETEVI SUBITO su WWW.EFA.IT VPN PLC SMS VPN eCatcher VPN N PLC HTTPS M2Web @ VPN Servizio Assistenza HMI HTTPS 3 RACCOLTA DATI M2Web 3 DIAGNOSI PREDITTIVA 3 CONTROLLO KPI, OEE PLC 3 TELEASSISTENZA DA REMOTO 3 Con eWON + TALK2M la connettività Internet è facile: Cliente e configurazione e gestione della VPN con tutti i mezzi di comunicazione (rete mobile, rete adsl, rete LAN, rete telefonica), senza essere esperti IT e senza dover modificare le configurazioni di rete. Distributore esclusivo per l’Italia: WWW.EWON.IT EFA AUTOMAZIONE S.p.A. via S Aleramo 2 20063 Cernusco S/N MI Italy T +39 02.92113180 r.a. F +39 02.92113164 [email protected] WWW.EFA.IT 54 MECCATRONICA approfondimenti attori sin dall’inizio del progetto. La chiave per il successo non è solo informare e allineare tutti i partner all’inizio del progetto, ma è soprattutto monitorare e valutare costantemente l’avanzamento e i risultati del progetto, organizzare i flussi di lavoro e facilitare la comunicazione tra i rappresentanti delle diverse discipline. Il Quality Gate permette di realizzare tutto questo suddividendo lo sviluppo del progetto in sei fasi. Alla termine di ciascuna fase il progetto deve oltrepassare un gate in corrispondenza del quale ogni sotto-progetto deve confermare il raggiungimento degli obiettivi posti all’inizio. In questo modo ciascun gate può essere interpretato come una sorta di forza che garantisce che ogni singolo sotto-progetto sia allineato e non rimanga indietro. Le sei fasi e i relativi gate sono rappresentati nella υfigura. Sei fasi e quattro step In generale ogni progetto inizia con un problema particolare che deve essere risolto e finisce quando viene individuata la soluzione. Secondo il modello del Quality Gate, invece, il progetto è diviso in sei fasi: fase iniziale, specifica dei requisiti, definizione delle specifiche di progettazione del sistema, produzione/ implementazione, integrazione del sistema, test e accettazione. Ciascuna fase è strutturata in quattro step da seguire: 1. All’inizio di ciascuna fase devono essere definiti gli obiettivi che ogni gruppo di lavoro deve raggiungere, coinvolgendo direttamente i clienti esterni o interni che siano (intesi come chi ha commissionato il lavoro). È necessario che la definizione di ogni obiettivo garantisca sempre la possibilità di poterne verificare il raggiungimento. A questo punto è buona prassi concordare il modo in cui debba avvenire la comunicazione tra i gruppi di lavoro di ciascuna disciplina. Lo scambio di informazioni può essere facilitato definendo la forma e il contenuto di un report sullo stato di avanzamento che deve essere compilato settimanalmente. 2. Il passo successivo riguarda la pianificazione dettagliata della fase di progetto attraverso la Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione definizione dei work package, l’individuazione delle persone da coinvolgere e la scelta delle metodologie da applicare. Questo significa che, in ogni fase, le attività, le competenze e le responsabilità devono essere verificate e rivalutate rispetto alla loro idoneità e, eventualmente, devono essere riassegnate. E’ in questo passaggio che è necessario definire le milestone che meccanici, elettronici e informatici devono raggiungere in un determinato periodo di tempo per rispettare il piano generale del progetto. 3. Il terzo step richiede regolari riunioni di allineamento che permettono di valutare lo stato del progetto. La valutazione si basa sugli obiettivi definiti al passo uno. Le riunioni dovrebbero preferibilmente avere luogo con cadenza settimanale, i possibili rischi emersi devono essere definiti e aggiunti alla lista dei rischi e parallelamente devono essere formulate le contromisure. Se quest’ultimo passaggio non è possibile nell’immediato, è necessario che le contromisure siano definite in un arco di tempo non più lungo di quattro settimane. 4. Lo step finale prevede l’elaborazione di una lista di risultati per il riesame della fase. Così come per il primo passo, anche in questo, almeno nel caso ideale, dovrebbero essere coinvolti direttamente i clienti per dimostrare a tutti i partner dello sviluppo l’importanza dell’attività di revisione. Lo stato di avanzamento del progetto viene quindi misurato sulla base di una scala di valutazione. In questo momento il semaforo dovrebbe diventare verde, in caso contrario è necessario mettere a punto le azioni più adatte al fine di progredire con il progetto complessivo. Conclusioni Nel complesso, il Quality Gate offre un approccio sistematico che permette di allineare il processo di sviluppo di un progetto complesso che coinvolge aspetti meccanici, elettronici e informatici. Il modello si basa su un approccio meccatronico alla progettazione che tiene in considerazione anche i bisogni e le risorse di piccole e medie imprese. Il Quality Gate propone un metodo di project management che divide ogni progetto in sei fasi separate da altrettanti gate in corrispondenza dei quali ogni sotto-progetto deve garantire e dimostrare di essere in linea. In questo modo si pone l’accento sullo stato dell’intero sistema e non sul singolo. Il punto chiave è quello di favorire e stabilire uno scambio regolare e efficiente tra tutti gli attori coinvolti che, provenendo da discipline diverse, sono caratterizzati da bagagli culturali eterogenei. ■ La nuova generazione della tecnologia SCADA/HMI L’innovazione è nel DNA di Progea™, l’azienda italiana che opera da oltre vent’anni nelle tecnologie software di supervisione e controllo. Movicon.NExT™ è la nuova generazione tecnologica di Movicon™, la piattaforma Scada/HMI da sempre punto di riferimento del settore. Il nuovo prodotto si affianca alla tecnologia esistente per offrire sul mercato dell’ automazione le tecnologie software che si stanno affermando, ed offrire così una soluzione a prova di futuro. Piattaforma 64 bit basata su WPF Framework .NET con tecnologia Plug-in Information Model basato su OPC UA Grafica 2D e 3D accelerata, basata su XAML Supporto Multitouch e Kinect Nuove librerie grafiche di eccezionale qualità Report Designer .NET integrato Linguaggio VB.NET integrato I/O Drivers nativi inclusi e gratuiti SQL Server e provider DB con supporto Cloud DB Web Client su HTML5 e Silverlight- APP per Win8RT Sicurezza e performances incrementate. Provate la differenza. Preparatevi al futuro. 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Il target di questa nuova architettura, dal punto di vista applicativo, è, per esempio, quello dei sistemi OTN 400G con l’elaborazione intelligente dei pacchetti e la gestione del traffico, oppure sistemi LTE e radio WCDMA con smart beamforming, o anche sistemi di sorveglianza e riconoscimento oppure il computing ad alte prestazioni nei data center. Dal punto di vista tecnico, l’architettura UltraScale interviene su diversi aspetti per incrementare le performance e ridurre i consumi. Per ridurre i problemi di clock skew, cioè del ritardo del segnale di clock che si produce a causa della sua distribuzione all’interno del chip, l’architettura UltraScale utilizza per esempio una tecnica che Xilinx definisce ASIC-like clocking e che permette la distribuzione del clock su più aree. I vantaggi si traducono in un riduzione del clock skew di circa il 50%. Un altro elemento molto importante per le performance è il routing dei segnali. L’architettura Ultrascale interviene su questo elemento introducendo dei percorsi preferenziali che consentono il transito dei dati tra elementi logicamente vicini fra loro, anche se non necessariamente vicini anche dal punto di vista fisico. L’ottimizzazione delle interconnessioni è ottenuta anche ricorrendo alla Vivado Design Suite, una serie di tool specifici disponibile da Xilinx. Nell’architettura UltraScale Xilinx ha prestato particolare attenzione anche all’I/O e all’interfacciamento con la memoria. Per esempio i transceiver dell’architettura UltraScale sono in grado Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione La nuova architettura consentirà a Xilinx di migliorare le prestazioni e ridurre consumi dei suoi dispositivi programmabili di supportare una larghezza di banda seriale del sistema di oltre 5 Tbps. Analogamente, per l’interfacciamento con la memoria i core hard-IP per controller SDRAM di tipo DDR3 e DDR4 e i blocchi per il DDR physical layer (PHY) previsti da questa architettura consentono di ridurre sensibilmente la latenza. Sul versante delle performance di calcolo, una serie di soluzioni specifiche, insieme all’ottimizzazione dei critical path, permettono di incrementare l’elaborazione dei numeri in fixed point e in floating point (IEEE 754). Per quanto riguarda i consumi, infine, i dati dichiarati da Xilinx indicano che si può ottenere un risparmio energetico totale del sistema di circa il 50% rispetto ai componenti della precedente generazione. Per la produzione, Xilinx ha lavorato con TMSC per questo processo produttivo a 20 nm, come è accaduto per il processo produttivo 28 HPL utilizzato per i componenti della precedente generazione. L’architettura UltraScale può comunque scalare facilmente da un processo a 20 nm a quelli futuri a 16 nm. I primi dispositivi UltraScale estenderanno le famiglie di FPGA Virtex e Kintex e di IC 3D attualmente basate sul processo produttivo a 28 nm, e serviranno come base per i futuri SoC completamente programmabili Zynq UltraScale. Per quanto riguarda le tempistiche, i primi device con architettura UltraScale saranno disponibili nel quarto trimestre del 2013, mentre i primi chip con la nuova generazione di processo produttivo a 16 nm dovrebbero essere disponibili nel 2014, anche se i primi campioni sono previsti per il 2013. ■ 58 ACQUA applicazioni MONITORAGGIO EFFICIENTE DELL’APPROVVIGIONAMENTO IDRICO NELLE FILIPPINE Acqua assicurata all’ombra del vulcano Una soluzione di automazione Festo assicura una maggiore affidabilità dell’approvvigionamento idrico della città di Angeles nelle Filippine. Il cuore tecnologico del sistema è rappresentato dalla comunicazione in tempo reale tra le pompe di alimentazione e distribuzione e la sala di controllo centrale. Festo ha curato l’intero progetto, dallo studio di fattibilità all’approvvigionamento, dall’installazione alla messa in funzione. Norman Tatco Sistema chiuso: tutte le informazioni dalle pompe di alimentazione e distribuzione vengono raccolte ed elaborate nel calcolatore centrale. A FIL DI RETE www.festo.it/trattamentodellacqua L’ AUTORE N. Tatco, Business Development Manager Process Automation di Festo nelle Filippine Poco più di 20 km separano la città di Angeles dal famoso vulcano Pinatubo. Quando è imminente un’eruzione, i 200.000 abitanti della città di Angeles possono riconoscerne i segnali già diversi giorni prima: colonne di fumo si innalzano nel cielo e il pericolo diventa immediatamente visibile e prevedibile. Un altro fatto invece, certo meno pericoloso ma comunque rilevante per le infrastrutture della città, è meno visibile a distanza, cioè il livello attuale dell’approvvigionamento dell’acqua. Per determinare lo stato delle stazioni di pompaggio distribuite in un raggio di 22 chilometri, il centro di controllo dell’ente statale di distribuzione idrica Angeles City Water District (ACWD) doveva mandare il suo personale a controllare, azionare e disattivare le pompe di alimentazione tutti i giorni dell’anno, 24 ore su 24. Un lavoro immane e dispendioso non solo in termini economici e di risorse umane, ma che comportava anche il continuo straripamento del serbatoio centrale di acqua. La società ACWD era quindi alla ricerca di una soluzione di automazione che le permettesse di concentrarsi solo sulle proprie competenze durante la realizzazione del progetto. Per gli specialisti di automazione Festo era importante soprattutto nella fase iniziale del progetto comprendere sia a livello generale che nel dettaglio quali fossero le esigenze dell’operatore del servizio relativamente all’approvvigionamento idrico. L’accento è stato posto quindi non tanto sulle opzioni tecniche, quanto più sulla questione di come realizzare una possibile soluzione tecnica che rispondesse in modo ottimale alle esi- Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione Automazione wireless: una valvola di distribuzione equipaggiata con un attuatore oscillante DAPS 8000 regola la distribuzione dell’acqua alle utenze. genze della ACWD. Gli ingegneri Festo sapevano che la fase di progettazione sarebbe stata determinante per l’efficienza di tutte le successive fasi di sviluppo del progetto. L’attenzione si è quindi concentrata in prima battuta sull’analisi della situazione, da cui è scaturita l’idea del Condition Monitoring in tempo reale e di un sistema completamente automatico di approvvigionamento, in grado di trasmettere segnali di campo sullo stato delle pompe e della pressione dell’acqua in modalità wireless, mediante I/O remoti, alla sala centrale di controllo. Lo stesso sistema doveva essere applicato per il controllo automatico delle pompe di alimentazione. Trovare la soluzione più appropriata Una volta concordati i dettagli, si è passati alla fase di implementazione e si è dovuto affrontare subito la questione di come trasmettere i segnali di campo delle pompe di alimentazione. Per la distanza da coprire e i costi conseguenti, era esclusa una soluzione cablata. Quindi la risposta è stata: nessun cablaggio. Ma allora, quale sistema di trasmissione adottare? Satellite oppure WLAN? Per escludere qualsiasi ritardo nella trasmissione dei dati, presupposto indispensabile per un Condition Monitoring in tempo reale, è stata scelta la soluzione WLAN con RFID, che fornisce al sistema di controllo centrale tutti i dati rilevanti provenienti dalla periferia. Dato che oltre all’approvvigionamento idrico si voleva integrare anche la distribuzione dell’acqua alle diverse utenze, era necessario trovare un sistema di comunicazione anche per questo processo. Qui invece si è deciso per un cablaggio, dato che le distanze da coprire erano nell’or- ACQUA applicazioni dine di pochi metri. Questo sistema ha consentito di far confluire al sistema di controllo centrale tutte le informazioni rilevanti 24 ore su 24, e di avere quindi un quadro generale molto preciso sulla situazione dell’approvvigionamento idrico in tempo reale. Il responsabile dell’impianto può controllare lo stato del sistema a colpo d’occhio sul display operativo e intervenire in caso di necessità, anche se questo succede solo in casi eccezionali grazie al controllo automatico. Ciascuna delle otto stazioni di pompaggio è stata equipaggiata con la piattaforma di automazione CPX come slave. Le antenne trasmettono i dati raccolti dalla CPX alla sala di controllo centrale, per l’elaborazione da parte di un controllore CPX-CEC Festo con funzione di master PLC. La distribuzione dell’acqua nella stazione Booster è stata equipaggiata con un attuatore pneumatico oscillante DAPS 800 in combinazione con un posizionatore. L’interazione automatica di approvvigionamento e distribuzione dell’acqua assicura il controllo e il monitoraggio efficiente dei volumi d’acqua, in base al fabbisogno delle Pannello di controllo del sistema Scada utenze e alla disponibilità delle risorse. Il progetto con la società ACWD ha chiaramente evidenziato i vantaggi di una progettazione e realizzazione affidate ad un unico interlocutore. In fase di progettazione la società idrica delle Filippine ha potuto sfruttare appieno la competenza in tema di automazione acquisita da Festo grazie alla sua decennale esperienza nel settore. Una volta definita la fattibilità tecnica, è stato possibile sviluppare una soluzione personalizzata secondo le esigenze dell’operatore. L’utilizzo di prodotti d’automazione di un unico fornitore ha reso la soluzione proposta alla ACWD particolarmente affidabile, eliminando anche le problematiche legate alla fornitura e all’installazione sul posto. Le accurate prove di collaudo garantiscono la funzionalità e capacità di carico dell’impianto. Affidata ai tecnici Festo, anche la fase della messa in funzione è stata completata in tempi più brevi. La programmazione del software di visualizzazione da parte di un ingegnere Festo nella sala di controllo centrale ha inoltre permesso di configurare il sistema esattamente secondo le esigenze dell’operatore. La soluzione di automazione Festo ha semplificato sensibilmente il controllo e il monitoraggio dell’approvvigionamento idrico. Il nuovo sistema dotato di Condition Monitoring in tempo reale assicura una maggiore disponibilità dell’impianto, riducendo i costi di manutenzione. Potendo inoltre evitare straripamenti incontrollati del serbatoio centrale, la città di Angeles ha potuto risparmiare notevoli risorse idriche. ■ Tecnologie per l’automazione industriale Sistemi e componenti Fiera settoriale internazionale e congresso Norimberga, Germania, 27 – 29 novembre 2012 Answers for automation Scopri la fiera dell’automazione industriale leader in Europa con: • 1.400 espositori • tutti i principali player del settore • prodotti e soluzioni • innovazioni e tendenze fiera gratuito in l’accesso r e p ti a tr Regis s/tickets go.com/sp www.mesa Per ulteriori informazioni: +49 711 61946-828 o [email protected] Automazione e Strumentazione ■ Settembre 2013 59 60 ENERGIA applicazioni PRODOTTI E STRATEGIE DI PANASONIC ELECTRIC WORKS PER RISPARMIO ED EFFICIENZA ENERGETICA Un approccio sistematico al risparmio energetico Per identificare e correggerle le inefficienze energetiche degli impianti produttivi, Panasonic propone un approccio sistematico basato sull’interconnessione degli strumenti, sulla raccolta delle informazioni tramite rete wireless o cablata verso il PLC, sulla supervisione locale o remota. Queste stesse tecnologie sono quelle utilizzate, per prima, da Panasonic per migliorare l’efficienza dei suoi impianti produttivi. Agostinelli Vittorio Quadro con contatore di energia A FIL DI RETE www.panasonic-electric-works.it L’ AUTORE A. Vittorio, Product manager Factory Automation di Panasonic Electric Works Italia Nella redazione del proprio business plan triennale, con una specifica proposta d’intenti chiamata “Panasonic Eco Ideas Declaration”, il Gruppo Panasonic invita tutti i suoi componenti a collaborare attivamente con i propri system integrator e utenti al fine di creare soluzioni di automazione che riducano gli impatti dannosi verso l’ambiente circostante. Le principali attività sono: - La realizzazione di prodotti efficienti sotto il profilo del consumo energetico unitamente all’adozione di tecnologie di processo che mirino all’ottimizzazione dell’iter produttivo. Saranno progressivamente dismessi tutti i prodotti con una bassa efficienza energetica. - La riduzione delle emissioni di CO2 e di sostanze chimiche inquinanti. La riduzione non investirà solo la fase di produzione, ma tutte le diverse attività (comprese pianificazione, approvvigionamento, vendite, logistica e riciclaggio), grazie ad un miglioramento della produttività e dei sistemi di distribuzione dei prodotti. Si pensi ad esempio che tutti i nuovi stabilimenti in Cina sono stati realizzati o convertiti seguendo la strada del completo rispetto ambientale, con l’obiettivo di realizzare esclusivamente prodotti a basso impatto energetico (Green Produtcs). - La promozione in tutto il mondo di attività a favore dell’ambiente, riunendo le competenze ed il buon senso di tutti coloro che interagiscono con il mondo dell’automazione dagli integratori, ai distributori agli utenti finali. Nel terzo punto precedentemente illustrato, il risparmio energetico rappresenta oggi un tema sensibile, e Panasonic offre un approccio sistematico basato sull’interconnessione degli stru- Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione Sistema di monitoraggio nel complesso industriale Tatsuno: la raccolta dei dati provenienti dai reparti produttivi sulle singole DLU, il tutto sarà poi accessibile da PLC mediante ethernet menti (misurazione della potenza assorbita, numero di avviamenti e numero di ore di funzionamento di un carico), sulla raccolta delle informazioni tramite rete wireless o cablata verso il PLC, sulla supervisione locale o remota, il tutto finalizzato alle realtà produttive che intendono individuare le inefficienze energetiche presenti nel proprio impianto produttivo e correggerle. La correzione può avvenire in diversi ambiti a seconda dell’inefficienza riscontrata, e dall’ambito di lavoro dell’azienda. L’approccio sistematico nella misura e nella raccolta dati si avvale dei seguenti elementi: Eco-Power Meter è un contatore di energia fronte-quadro compatto (Din 48x48 mm) e semplice da installare. Sul display si può visualizzare l’energia elettrica consumata, la tensione, la corrente ed i costi energetici, permettendo quindi di gestire al meglio il risparmio energetico. Attraverso una porta di comunicazione RS-485 si possono mettere a disposizione di altri sistemi i dati raccolti. L’operazione si effettua tramite un semplice tool software che permette il collegamento fino ad un massimo di 31 unità di misura. Citiamo il modello KW7M da barra Din con dimensioni estremamente compatte e il modello KW8M da fronte quadro con dimensioni altrettanto contenute. È garantita una lettura precisa delle grandezze elettriche (potenza, consumi energetici, valori di tensione e corrente per ogni singola fase, fattore di potenza ecc.) e disponibile una porta seriale RS-485 con protocollo di comunicazione Mewtocol/Modbus RTU. Per tutti gli strumenti la lettura dei dati avviene tramite sonda amperometrica, garantendo il loro grado di protezione è IP-66. Panasonic Electric Works ha arricchito la pro- ENERGIA applicazioni pria gamma di contatori di energia digitali Serie KW con il nuovo KW9M. In un involucro compatto da 96x96x70 mm permette la misura dei consumi di energia attiva di utenze monofase e trifase per tensioni (collegamento diretto) e correnti rispettivamente fino a 500 Vac e 4.000 A. Integra un grande display LCD retroilluminato (visualizzazione simultanea di quattro valori) che consente una facile lettura anche a distanza dei principali parametri elettrici di rete compresi i valori energetici (energia attiva, reattiva, apparente). È conforme alla norma IEC62053-21 classe 1 per l’energia attiva e IEC62053-23 classe 2 per l’energia reattiva. Tra le molteplici caratteristiche spicca la possibilità di conteggiare i valori bidirezionali per totalizzazione import/export dell’energia (per esempio impianti fotovoltaici/eolici) e la capacità di leggere correnti fino ad 1 mA (0,1% del valore del TA) che consente di rilevare il consumo di energia elettrica di apparecchiature in stand-by. Il periodo di refresh delle misure rilevate è di 0,1 s. Installabile a fronte quadro, il KW9M è alimentabile sia in tensione continua che alternata ed è in grado di misurare simultaneamente fino a tre distinti circuiti (carichi) monofase. Dotato di porta USB per il collegamento al PC, integra una porta di comunicazione RS485 (isolata) che consente il collegamento ad un PLC e/o altri dispositivi di automazione mediante i protocolli Modbus RTU e Mewtocol. Il KW9 come tutti i contatori della Serie KW può essere collegato ad una rete Lan mediante modulo FPWeb Server e FPWeb Expansion, in questo modo i consumi energetici sono monitorabili da remoto mediante pagine HTML. Inoltre, i dati rilevati anche da più unità (fino a 99) possono essere salvati su SD Card (in file csv) e resi accessibili da un FTP Client. Sono inoltre disponibili una serie di Tool software gratuiti che gestiscono la programmazione, visualizzazione e la registrazione dei dati di misura. Per quanto riguarda il controllo, Panasonic Electric Works propone il controllore programmabile (PLC) ultracompatto FP, in grado di eseguire la registrazione dei dati dei diversi strumenti tramite una rete cablata o wirleless all’interno dell’impianto. Dal punto di raccolta si può effettuare la rappresentazione locale dei dati raccolti tramite interfaccia operatore compatta touch screen GT oppure GN, la memorizzazione e la messa a disposizione dei dati verso il livello superiore di raccolta. Questo livello può essere rappresentato da un PC in rete Ethernet locale (Lan), o un PC remoto collegabile al PLC tramite le diverse metodologie di telecontrollo cablato (Pstn, Adsl, ecc.) o wireless (GSM, GPRS) sfruttando il modem industriale Panasonic FPModem od il modulo proprietario FPWebServer. Il modulo FPWebServer può essere utilizzato come punto d’accesso per la visione delle misure su pagine HTML, oppure con l’FPExpansion Unit può diventare un collettore su SD Card di dati, per poi esser tranquillamente inviati ad un FTP Server. Il primo fruitore della tecnologia Panasonic è la Panasonic stessa. Per esempio, il sistema di monitoraggio presso l’impianto produttivo di Tastuno, ove grazie al DLU ed ad una serie di Ecopower Meter sono state monitorate le varie utenze, ed in successivo momento prese le appropriate contromisure. ■ Touch panel PC dal grande al piccolo puoi scegliere! AFOLUX Series - Espandibile Display Touchscreen da 5.7” a 19” Frontale IP-64 Gamma completa di CPU Fino a 4 porte seriali e 6 USB Fino a 2 porte Gigabit Ethernet Wi-Fi, Bluetooth e 3G PPC & WIDS Series - Display Touchscreen da 6.5” a 19” Frontale in alluminio IP-65 Gamma completa di CPU Fino a 4 porte seriali e 6 USB Fino a 2 porte Gigabit Ethernet Prese USB frontali IP-65 (serie WIDS) Slot d’espansione MiniPCle, PCIe e PC Serie UPC -12A Fanless Interamente IP-65 - LCD 12.1" Processore Intel® Atom™ D525 4USB,1 RS-232 + 1 RS-422/485, CAN BUS GB LAN, VGA Out Audio, CompactFlash, Webcam, WI-FI Espansione MiniPCIe Opzione GPS, RFID, Bluetooth www.contradata.com/pcembedded [email protected] tel: 039 2301492 IEI Technology Corp. Automazione e Strumentazione ■ Settembre 2013 61 62 NETWORK TEST speciale MASSIMIZZARE LE PERFORMANCE CON L’ANALISI DEI PROTOCOLLI INDUSTRIALI Soluzioni di test per la comunicazione industriale In parallelo alla diffusione delle tecnologie di comunicazione digitale nell’industria è aumentato l’impiego di sistemi intelligenti per l’analisi delle reti. Oltre a funzionalità di diagnostica avanzate, gli analizzatori di protocollo e altri dispositivi di test forniscono preziose informazioni sulle prestazioni delle reti e degli apparati connessi. Armando Martin La gestione delle comunicazioni industriali e dei protocolli maggiormente diffusi (CAN, Profibus, Foundation Fieldbus, Modbus, Ethercat, PowerLink ecc.) è un’attività assai complessa. D’altra parte le topologie, le prestazioni e la robustezza delle reti vanno controllate e analizzate nel modo più snello e funzionale possibile. Per questo scopo vengono usati alcuni apparati dedicata alla messa in servizio, al collaudo e al monitoraggio delle reti digitali industriali e dei dispositivi ad esse collegati. Questi sistemi di test e analisi sono un supporto rilevante nella ricerca di guasti e anomalie. Al tempo stesso permettono di interagire e scambiare dati con dispositivi dotati di interfacce di comunicazione compatibili. Tipicamente un analizzatore di protocollo può operare passivamente o essere parte attiva nella rete, introducendo ulteriori informazioni protocollari. I test riguardano sia il livello fisico (cablaggi, grandezze elettriche) sia la comunicazione dati (frame, statistiche, carichi, livelli dei segnali, forme d’onda). Un analizzatore di protocollo è uno strumento di acquisizione dati che effettua analisi realtime in cui le misurazioni sono simultanee al traffico dati sulla rete. Gli analizzatori svolgono anche analisi off-line successive al transito e alla memorizzazione dei dati. In una rete di comunicazione complessa, tuttavia, la diagnostica di sistema oltrepassa il confine degli analizzatori di protocollo e si estende a tester per cavi, fibre ottiche e reti di accesso, network manager, misuratori di flussi, certificatori di reti LAN e WAN, software. L’obiettivo comune è Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione evidente: ottimizzare la manutenzione e prevenire malfunzionamenti negli impianti e nelle installazioni. Congiuntamente alle funzionalità di diagnostica avanzate, gli analizzatori di protocollo forniscono informazioni utili per migliorare le prestazioni delle reti. In alcuni casi svolgono funzioni di controllo e agevolano l’interoperabilità tra dispositivi. Tramite gli analizzatori di protocollo si possono condurre operazioni molto importanti per ingegneri, IT manager e progettisti. Ad esempio, la verifica degli effetti dei dispositivi di rete sulla ciclicità delle comunicazioni, oppure l’organizzazione delle modalità e dei tempi di comunicazione Soluzioni in primo piano Passiamo ora in rassegna alcune delle soluzioni di test e diagnostica più interessanti sul mercato. Per l’analisi e la diagnostica di reti fieldbus CAN/CANopen, Ixxat (società del gruppo HMS Industrial Networks) mette a disposizione un potente strumento portatile, il CANcheck. Il CANcheck è un tester per reti CAN/CANopen progettato e costruito per essere utilizzato anche negli ambienti più ostili. Grazie alle procedure guidate, tramite il CANcheck si possono analizzare le principali caratteristiche della rete CAN: dalla misurazione della lunghezza effettiva, alla corretta terminazione ed impedenza della stessa. Se anche uno solo dei parametri fisici misurati non rientra nelle tolleranze specificate dalla norma ISO 11898-2, il CANcheck informa l’operatore e lo supporta nella risoluzione della non conformità. Si può analizzare la qualità dei segnali elettrici presenti sulla rete, partendo dalla misurazione del corretto baudrate, il livello di busload (ed eventuale presenza di error frames), arrivando a misurare la υ %LHQQDOH ,QWHUQD]LRQDOH SHUL6LVWHPL GL$]LRQDPHQWR )OXLGRWHFQLFD H$XWRPD]LRQH La nuova piattaforma B2B per L’innovazione tecnologica applicata. 99LVLWDWRULTXDOL¿FDWL GDWXWWLJOLDPELWLDSSOLFDWLYL 0DJJLR )LHUD0LODQR_5KR 98QQXRYRFRQFHWWRGL¿HUD SHULSURWDJRQLVWLGHOPHUFDWR 9 &RQLOVXSSRUWRGHOQHWZRUNJOREDOH 'HXWVFKH0HVVH TPA ITALIA. UN APPUNTAMENTO DA NON PERDERE! ZZZWSDLWDOLDFRP_LQIR#WSDLWDOLDFRP Z TPA_ITALIA_Automazione_e_Strumentazione_210x297.indd 1 19/07/2013 08:07:15 64 NETWORK TEST speciale tensione specifica di ciascun telegramma CAN scambiato in rete e alla visualizzazione dell’ID. Il dispositivo è in grado di archiviare in memoria fino a quattro misurazioni complete, che possono essere scaricate e analizzate su PC tramite connessione USB. Un altro analizzatore fieldbus, in questo caso concepito per l’analisi rapida di reti Profibus, è Profibus Tester 4 CANcheck, tester per reti CAN/CANopen di Ixxat (PB-T4) proposto da Softing Italia. PB-T4 è una soluzione compatta per la verifica automatica del bus. Da un lato riunisce in sé funzioni di test per le quali sarebbero necessari più strumenti, dall’altro consente verifiche complete del bus senza l’ausilio di un PC. In modalità stand-alone è possibile effettuare il test completo dello stato fisico (livelli del segnale e forme d’onda) e del protocollo (pacchetti Profibus). Sul display appare un riepilogo dello stato del bus: il responso complessivo deriva dai risultati parziali relativi a protocollo e stato fisico. La localizzazione precisa delle cause di errore è possibile attraverso successive schermate del display. Nelle prime vengono visualizzati il numero di master/slave e il tempo min/max di circolazione del token. Viene inoltre mostrato quanti slave sono raggiunti dal master e quanti di essi non rispondono. Le informazioni a video comprendono il numero di Frame Repetition e dei Frame Error in tutto il segmento, nonché la qualità di segnale peggiore e migliore tra tutti i nodi. A completamento della funzione “Stato della rete” è a disposizione un simulatore di master. A livello di analisi LAN, ConneXium Network Manager (CNM) di Schneider Electric è un software user-friendly per la diagnostica Ethernet. CNM abbina la potenza dei programmi di gestione delle reti IT ai dispositivi Ethernet di Schneider Electric. CNM è in grado di tracciare automaticamente le reti Ethernet e i dispositivi che la compongono, fornendo una mappa topologica facile da usare e intuitiva che consente agli utilizzatori di visualizzare la rete e le relative informazioni in una singola schermata. Gli utenti possono avere accesso immediato allo stato del dispositivo, alle impostazioni e agli allarmi così da rendere facile il controllo, la modifica e la correzione delle reti. Gli allarmi possono essere filtrati in funzione del tempo e del dispositivo per fornire un controllo aggiuntivo nella definizione delle azioni da intraprendere. La possibilità di stampare fornisce una traccia cartacea delle registrazioni della rete filtrate per dispositivo o per allarmi, in modo da contribuire a soddisfare i requisiti di controllo interno della qualità. ConneXium Network Manager Profibus Tester 4 (PB-T4) proposto da Softing Italia Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione Basato sulla Serie 120, Fluke 125 conserva le funzionalità dell’analizzatore multifunzione ScopeMeter 124 tra cui la capacità di misurare e analizzare la qualità del segnale sui bus di comunicazione utilizzati più comunemente. Fluke 125 include un oscilloscopio digitale a doppio ingresso da 40 MHz o 20 MHz e due multimetri digitali a vero RMS a 5.000 punti. Lo strumento dispone di funzione di trigger “Connectand-View” per la sincronizzazione automatica ed è dotato di sonda di tensione 10:1 per misure a frequenze elevate. Fluke 125 consente di eseguire misure di potenza e test di controllo aggiuntivi sui bus. La modalità di control- NETWORK TEST speciale lo del bus classifica i segnali elettrici su tecnologie di comunicazione industriali, quali CAN, Profibus, RS232 e altre. Fluke 125 certifica la qualità dei segnali elettrici nel momento in cui tali segnali passano attraverso la rete. Ne control- Fluke 125 la i livelli e la velocità, il tempo di transizione e la distorsione. Inoltre confronta questi valori con gli standard appropriati in modo da rilevare errori come le terminazioni difettose o mancanti, le giunzioni malfatte e le interruzioni di linea. Non meno importante per il corretto funzionamento di Il Cable Test proposto da Picotronik una rete è la verifica dei cablaggi. Interessante soluzione Made scheda di espansione permette il passagIn Italy è il Cable-test proposto da Picogio da una tipologia di connettori a un’altronik. Si tratta di un compatto strumentra in tempi ridotti. Le schede espansioto da banco per il collaudo di tutti i tipi ne permettono di testare flat-cable da 10 di cablaggi, fino a 64 vie. In meno di 1 a 64 poli, cavi con connettori D-sub da 9 secondo è in grado di testare la continua 37 poli e flat cable con connettori DIN ità dei singoli collegamenti e individua41612 A+C da 64 poli. La versatilità di re eventuali cortocircuiti. Tramite un diCable-test permette di realizzare softwasplay e una barra led viene segnalato il re ed espansioni personalizzate anche per collegamento che non ha superato il test. altri tipi di connettori e per piccolissime La possibilità di sostituire rapidamente la quantità. ■ fieramilano, 23-26/10/2013 IN VETRINA ROBOT INDUSTRIALI MONTAGGIO, MOVIMENTAZIONE E MANIPOLAZIONE SISTEMI DI VISIONE MISURA E CONTROLLO CONTROLLO DEI PROCESSI E DELLE LAVORAZIONI LOGISTICA E MOVIMENTAZIONE SOFTWARE E HARDWARE PER LO SVILUPPO DI SISTEMI E PRODOTTI (PLM) IMPIANTISTICA: COMPONENTI E ACCESSORI SICUREZZA E AMBIENTE SFORTEC-SUBFORNITURA TECNICA SENSORI, RILEVATORI, TRASDUTTORI STRUMENTAZIONE DI PROVA E MISURA SISTEMI FIELDBUS E DI COMUNICAZIONE INFORMATICA PER L’INDUSTRIA SISTEMI SOFTWARE PER L’AUTOMAZIONE E LA PRODUZIONE AUTOMAZIONE DELLA PRODUZIONE ELETTRONICA SERVIZI MANUTENZIONE ito (riservato a operatori, stampa e istituti scolastici) ratudalle porte g o Est e Ovest di fieramilano: ess mercoledì 23 a Sud, sabato 26 ottobre, dalle 9.30 alle 18.00 Ingr(previadaregistrazione on line da 2 settembre a 26 ottobre 2013) Organizzazione a cura di in concomitanza con Per informazioni: MECHA-TRONIKA c/o CEU-CENTRO ESPOSIZIONI UCIMU SPA viale Fulvio Testi 128, 20092 Cinisello Balsamo MI tel. +39 0226 255 225, fax +39 0226 255 890, [email protected] www.mechatronika.it con la promozione di SIRI - Associazione Italiana di Robotica e Automazione Automazione e Strumentazione ■ Settembre 2013 65 66 GIORNATA DI STUDIO anipla Modi e protagonisti dell’integrazione nei sistemi di automazione e controllo Milano, 16 Ottobre 2013 Politecnico di Milano I progetti di automazione (il contenitore) e di controllo (il contenuto) richiedono sempre maggiore integrazione di sistemi e competenze differenti. Questa compito è spesso demandato ad aziende che ne hanno fatto il fulcro del proprio scopo di fornitura. Si tratta di aziende, snelle e flessibili, che sono in grado di interpretare al meglio le esigenze dei clienti finali, sia grazie alla loro familiarità con i sistemi più diversi, che attraverso l’esperienza da loro maturata in specifici ambiti applicativi; non di rado infatti il loro contributo a rendere l’automazione più avanzata ed efficace risulta fondamentale per la competitività dell’End User. Sovente il System Integrator sa assistere ed intervenire in tutte le fasi dello sviluppo del progetto, da quella iniziale di design a quelle finali di collaudo e commissioning: viene resa così possibile quell’integrazione di funzionalità eterogee e distribuite che i clienti finali ed i contractors richiedono sempre maggiormente nei vari ambiti, dal controllo alla sicurezza, dal monitoraggio degli asset all’ottimizzazione delle prestazioni. Ai system integrators è infine spesso affidato l’intervento migliorativo sui sistemi in esercizio lungo il ciclo di vita del sistema di automazione. Questa Giornata di Studio è dedicata alle applicazioni, alle problematiche, ai successi di questi piccoli grandi protagonisti dell’automazione industriale. Saranno particolarmente valutate testimonianze in merito all’integrazione e al collaudo integrato dei sottosistemi e della strumentazione intelligente, all’integrazione tra le funzionalità “di sistema” fornite dai fornitori e quelle “custom” richieste dagli utilizzatori (ad esempio in ambito di Function Blocks o di HMI), all’integrazione delle conoscenze necessaria per la sintonia dei parametri di regolazione e la valutazione delle prestazioni ottenute. Coordinatori: Ing. Fausto Gorla - Paneutec ([email protected]) Ing. Michele Maini - Consulente ([email protected]) Ing. Massimiliano Veronesi - Yokogawa ([email protected]) Per ulteriori informazioni si prega di contattare la segreteria dell’associazione: ANIPLA P.le R. Morandi, 2 - 20121 Milano Tel. 02 76002311 - Fax. 02 76013192 E-mail: [email protected] Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione Programma 9:00 Registrazione dei partecipanti 9:30 F.Gorla, M. Maini, M.Veronesi: Presentazione e Apertura Lavori , ANIPLA-Milano 9:45-10:10 F. Tocco: Doppio controllo automatico delle valvole di Bypass di un compressore alternativo a tre stadi per l’aspirazione di gas da pozzi in un campo petrolifero, ICATEC- Brindisi 10:15-10:40 L. Polli: Automazione e Messa in Servizio di una Raffineria sul territorio nazionale NOVACHEM, Sesto S. Giovanni (MI) 10:45-11:10 Intervallo Caffè 11:10- 11:35 M. Esposito: Integrazione e Controllo Coordinato dei sistemi energetici in un impianto a biomasse da 20 Mw, EUROELETTRA, Reggio Emilia 11:40-12:05 I. Carminati: Ingegneria dell’integrazione per sistemi complessi , ITACA ENG. , Concorezzo (MB) 12:10- 12:35 L. Balanzino-V. Scalettari: Case history: revamping forno di riscaldo sito in Indonesia IMEL, Flero (BS) 12:40- 13:00 Discussione sui temi trattati 13:00- 14:30 Intervallo Pranzo 14:30- 14.55 F. Brigliadori - STC, Forlì 15:00- 15:25 C. Marelli: Revamping del sistema di controllo obsoleto di un impianto chimico complesso con integrazione di trenta anni di esperienza di esercizio. , ACROTECNA, Lainate (MI) 15:30- 15:45 Intervallo Caffè 15:45- 16:10 C. Coehlo, G. Frugone: Esperienza dell’integrazione dalle piattaforme off-shore al Building Management - SELEX, Milano 16:15- 16:30 Discussione e Conclusioni 16:30 Chiusura dei Lavori L’evento verticale di riferimento ;LJUVSVNPL :VS\aPVUP HWWSPJH[L -VYTHaPVUL Fiera di Verona 29-30 ottobre 2013 Sponsored by Organizzato da Ente Italiano Organizzazione Mostre Sistemi di controllo (DCS, PLC, PC industriali) Strumentazione industriale di misura e controllo Interfacciamento HMI Sensoristica Quadri e regolatori Software per l’industria SCADA, telecontrollo e reti tecnologiche Strumentazione da laboratorio Valvole e attuatori (IðFLHQ]DHQHUJHWLFD Motion control Fieldbus e comunicazione Il miglio r rappo rto qualità/ prezzo • Stand prealles titi • Works hop tec nici • Incont ri vertic ali www.exposave.com 68 WORKSHOP anipla Collaudi esaustivi e commissioning veloce: la sfida dal progetto all’esercizio dei sistemi di automazione 30 Ottobre 2013 SAVE - Verona OBIETTIVI Nella realizzazione di un sistema di automazione, alle fasi di concezione e progettazione seguono quelle non meno importanti di collaudo e messa in servizio. Nonostante esse rappresentino la vera validazione del sistema ed il primo momento di confronto con la sua reale applicazione, ad esse viene riservata una attenzione non sempre proporzionata al rigore con il quale vengono affrontate ed alle ricadute in termini di costi e tempi. Questa giornata intende mettere a fuoco i criteri e le procedure di collaudo, l’impiego di strumenti hardware e software (simulatori) dedicati, relativamente alle varie tecnologie implementate (tradizionale o bus di campo), gli accorgimenti ( es. prove indiciali) per il tuning dei parametri e la messa in servizio dei loop critici, la formazione degli operatori, ed anche la delicata verifica delle funzionalità ove più sistemi/sottosistemi sono coinvolti nell’anello; verranno considerati con speciale attenzione i contributi riguardanti le delicate ed attuali esigenze relative alla verifica dei requisiti di safety (SIL) e di cyber-security; infine uno spazio potrà essere lasciato anche per le modalità di assistenza remota alla messa in servizio (telecommissioning) e al successivo esercizio (manutenzione remota). I potenziali relatori interessati sono pregati di inviare, entro il 30/09/2013, titolo ed abstract del contributo proposto a: Michele Maini ([email protected]) Massimiliano Veronesi ([email protected]) Per ulteriori informazioni si prega di contattare la segreteria dell’associazione: ANIPLA P.le R. Morandi, 2 - 20121 Milano Tel. 02 76002311 - Fax. 02 76013192 E-mail: [email protected] VALVOLE: Protagoniste del Controllo e delle Sicurezze! 30 Ottobre 2013 SAVE - Verona OBIETTIVI Nell’ambito della Mostra Convegno SAVE - Verona, ANIPLA organizza un convegno finalizzato ad approfondire alcuni aspetti di quell’elemento finale che è il “cuore” del controllo e delle sicurezze: la VALVOLA. L’obiettivo è quello di inquadrare la tematica della progettazione e dell’ingegnerizzazione delle valvole, sia ai fini della scelta, che del successivo utilizzo per il controllo del processo e per l’esercizio. La tecnologia consente ormai di integrare nei sistemi di controllo senza discontinuità i moderni attuatori “intelligenti”, estendendone la funzionalità sia in termini di prestazioni che di diagnostica. I dati di funzionamento che vengono raccolti nella banca dati costituiscono una conoscenza preziosa per la valutazione dell’affidabilità degli attuatori e per l’analisi dei guasti più ricorrenti. I temi trattati riguarderanno molteplici aspetti: - progettazione delle valvole, in particolare delle valvole di controllo, sulla base delle condizioni operative, dei materiali e dei dati di processo; - interazione attuatore-controllore: criteri di selezione per le esigenze di controllo, sia manuale sia automatico; - monitoraggio nell’ambito della valutazione delle prestazioni degli anelli di conSettembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione trollo (loop performance assessment) o di sicurezza (parametri SIL); - monitoraggio nell’ambito della diagnostica e delle politiche di manutenzione predittiva. Questo workshop, inserito in una manifestazione fieristica di settore, propone contributi di tipo sia tecnologico che applicativo. Gli utilizzatori finali, le società di ingegneria e i system integrator che volessero partecipare illustrando la propria esperienza nel settore specifico sono pregati di contattare i coordinatori: Fausto Gorla ([email protected]) Alberto Servida ([email protected]). Per ulteriori informazioni si prega di contattare la segreteria dell’associazione: ANIPLA P.le R. Morandi, 2 - 20121 Milano Tel. 02 76002311 - Fax. 02 76013192 E-mail: [email protected] WORKSHOP anipla 69 Smart Building: Gestione Intelligente e Sostenibile dell’Edificio 29 Ottobre 2013 SAVE - Veronafiere ore 14:00 OBIETTIVI Nell’ambito della Mostra Convegno SAVE, ANIPLA organizza un convegno (il quinto di una serie iniziata nel 2008) finalizzato a fare il punto della situazione sulle opportunità che le metodologie e tecnologie dell’ICT, e nello specifico, dell’automazione industriale possono offrire per realizzare un edificio realmente smart. Tenuto conto che la gestione e l’utilizzo degli edifici contribuisce per il 40% dell’energia consumata a livello mondiale, sono evidenti i potenziali miglioramenti in termini sia di consumi energetici sia di emissioni di CO2. Durante il convegno, verranno discussi/illustrati case history che affronteranno tematiche relative allo sfruttamento delle tecnologie ICT e di automazione industriale per la gestione ottimale e integrata dei differenti servizi degli edifici. L’obiettivo è quello di illustrare casi di sviluppo e di adozione di sistemi integrati sia per il monitoraggio e la gestione del sistema edificio/impianti sia per l’impiego ottimizzato (intelligente) delle building utility. Gli utilizzatori finali, le società di ingegneria, i system integrator, le ESCO che volessero partecipare illustrando la propria esperienza nel settore specifico sono pregati di contattare il coordinatore: A. Servida ([email protected]). Per ulteriori informazioni si prega di contattare la segreteria dell’associazione: ANIPLA P.le R. Morandi, 2 - 20121 Milano Tel. 02 76002311 - Fax. 02 76013192 E-mail: [email protected] Soluzioni cloud e virtuali per l’Automazione con la sponsorizzazione di con il patrocinio di 3 Dicembre 2013 - ore 9.00 Università la Sapienza Dipartimento di Ingegneria informatica, automatica e gestionale Via Ariosto 25 - Roma Nuove applicazioni sono sempre più utilizzate nel mondo industriale per sviluppare l’ingegneria, velocizzare l’integrazione delle varie fasi di sviluppo e dei team di lavoro, favorendo le procedure di esercizio e manutenzione e le attività di training. La possibilità di accedere facilmente - con applicazioni multimediali - ad informazioni contenute in manuali operativi, planimetrie, rapporti, contratti, specifiche, permette di migliorare le attività dei team di lavoro che operano in impianti produttivi e/o sono sparsi sul territorio. La navigazione in documenti permette ricerche mirate per apparecchiatura o per aree geografiche, visualizzando dettagli tecnici, dati, immagini, schemi, foto, filmati di formazione alla manutenzione. Piani di lavoro (aggiornati in real time) permettono di ottimizzare le attività di diversi gruppi di lavoro I file possono essere archiviati su server con soluzioni cloud (utilizzando server condivisi aziendali o pubblici molto performanti e ad alta affidabilità). Le soluzioni cloud conseguono benefici di prestazioni, spazi, consumi di energia, manutenibilità rimarchevoli e permettono l’accesso ai file (quali gli archivi di documentazione) o a programmi applicativi (quali ad esempio quelli di simulazione) in maniera sicura con tecniche consolidate di “cyber security”, via internet, utilizzando labtop o comuni smartphone. Esistono poi collaborative tool che permettono la comunicazione e la condivisione di documenti in tempo reale tra diversi utenti. Tecniche di virtualizzazione permettono inoltre di migliorare l’architettura hardware e la fruibilità delle informazioni da parte dell’utente finale Grazie anche a queste tecnologie innovative, “l’ambiente di lavoro” sta diventando qualunque luogo in cui sia possibile accedere ad internet. La giornata di studio si propone di fare una panoramica su come queste nuove tecnologie sono utilizzate in campo industriale cercando di indagare possibili sviluppi futuri. Ing. Regina Meloni - SAIPEM ([email protected]) Ing. Fausto Gorla - PANEUTEC ([email protected]) Per ulteriori informazioni si prega di contattare la segreteria dell’associazione: ANIPLA P.le R. Morandi, 2 - 20121 Milano Tel. 02 76002311 - Fax. 02 76013192 E-mail: [email protected] Automazione e Strumentazione ■ Settembre 2013 CONVEGNO anipla INVITO AGLI AUTORI MOTION CONTROL 2013 70 COMITATO SCIENTIFICO Applicazioni, metodologie e strumenti per il controllo del movimento 55° Convegno Nazionale 20-21 Novembre 2013 Gianantonio Magnani Paolo Rocco (Presidenti) Politecnico di Milano Politecnico di Milano Luca Bascetta Ezio Bassi Mauro Beduschi Giacomo Bianchi Antonio Bicchi Politecnico di Milano Università di Pavia Omron CNR ITIA Università di Pisa e Istituto Italiano di Tecnologia Conductix Wampfler Comau Robotica Politecnico di Milano ABB Università di Modena e Reggio Emilia ANIPLA Schneider Electric Università di Bologna NUM KEB Beckhoff Automation B&R Automazione Industriale Rockwell Automation Università di Napoli Federico II Lenze Università di Brescia Luciano Bonometti Aldo Bottero Francesco Castelli Dezza Paolo Conca Cesare Fantuzzi Carlo Marchisio Antonio Marra Claudio Melchiorri Massimiliano Menegotto Francesco Meroni Stefano Monti Lorenzo Passaglia Marco Rizzi Bruno Siciliano Sergio Vellante Antonio Visioli COMITATO ORGANIZZATORE Con l’adesione di: Paolo Rocco Carlo Marchisio Bruno Maiocchi Politecnico di Milano ANIPLA UCIMU - Sistemi per produrre ANIPLA ringrazia UCIMU - Sistemi per produrre per la concessione gratuita della sede del Convegno. Sede: UCIMU - Sistemi per produrre Viale Fulvio Testi 128 Cinisello Balsamo (MI) Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione INVITO AGLI AUTORI Il motion control (controllo del moto) è l’insieme delle tecnologie e dei dispositivi che consentono di governare in modo rapido, affidabile e preciso il movimento di parti meccaniche. Il contesto tipico in cui il tema assume rilevanza è quello dei sistemi per produrre (macchine utensili, macchine per il packaging, centri di lavoro per la lavorazione di legno, pietra o altri materiali, robotica industriale), ma le metodologie progettuali e la componentistica sono di fatto comuni a scenari applicativi ben più variegati (elettrodomestici, periferiche di computer, veicoli elettrici, sistemi di guida drive-by-wire o fly-by-wire, sistemi di puntamento). In tutti questi settori il controllo del movimento assume primaria rilevanza sul piano tecnico ed economico. Dotare le macchine di soluzioni di motion control ad alte prestazioni offre al produttore una leva competitiva, che consente di guadagnare posizioni su mercati connotati da forte concorrenzialità. CONVEGNO anipla INFORMAZIONI PER GLI AUTORI Gli autori sono invitati ad inviare la versione completa della memoria in formato PDF all’indirizzo e-mail [email protected]. Il testo deve essere di non più di 15 pagine dattiloscritte ad interlinea 1 (foglio UNI A4) carattere Times New Roman 12, una colonna per pagina e deve riportare in prima pagina: titolo, nomi degli autori, affiliazione, recapiti di posta e telefonico, sommario (cento - duecento parole) e fino a cinque parole chiave. Le versioni definitive delle memorie accettate dal Comitato Scientifico e presentate al Convegno saranno pubblicate negli Atti. Almeno uno degli Autori si impegna a versare la quota di partecipazione e a presentare la memoria al Convegno. QUOTA DI PARTECIPAZIONE € 300,00* (importo non soggetto a iva), per i soci individuali o dipendenti dei soci collettivi ANIPLA e per i soci delle Associazioni che aderiscono. È possibile associarsi ad ANIPLA contestualmente all’iscrizione al Convegno. *(inclusi 2 pasti presso il locale self-service) SCADENZE 20 settembre 2013: Invio delle relazioni finali PER INFORMAZIONI Signora Gabriella Porto ANIPLA Piazzale R. Morandi 2 20121 Milano Tel. 0276002311 Fax 0276013192 E-mail: [email protected] MOTION CONTROL 2013 Il Convegno ANIPLA Motion Control, giunto alla quarta edizione, è un’importante vetrina a livello nazionale dello stato dell’arte e dei risultati più recenti e innovativi nel settore. Le tematiche di interesse includono i motori coppia (ad accoppiamento diretto con il carico), i motori lineari, le soluzioni di controllo basate su inverter, le piattaforme hardware di controllo modulari, i sistemi che utilizzano PC con software real-time open source, le reti di comunicazione basate su Ethernet in versione industriale. Particolare risalto si vuole dare anche alle tematiche legate all’efficienza energetica (sistemi con recupero di energia in rete), alle metodologie strutturate di progetto di sistemi di controllo del moto complessi e all’approccio meccatronico alla progettazione. Il Convegno si propone di mettere a confronto esperienze di chi opera in ambito accademico e industriale, dando largo spazio a discussioni su tematiche di comune interesse. Si invitano i potenziali autori a contribuire al successo del Convegno proponendo lavori, orientati al raggiungimento degli obiettivi citati, su tutte le tematiche, concettuali, pratiche e applicative, del controllo di movimento. 71 Campagna Iscrizioni 2013 ANIPLA, Associazione Italiana Per L’Automazione, è l’associazione nazionale di riferimento per gli operatori che lavorano nel settore dell’automazione industriale. L’associazione si propone di favorire e divulgare, a livello nazionale, la conoscenza, lo studio e l’applicazione dell’automazione industriale in tutti i suoi aspetti tecnologici, scientifici, economici e sociali. Per garantire una migliore presenza capillare sul territorio nazionale, ANIPLA si è organizzata in Sezioni Territoriali: Sezione di Milano e di Torino. CINQUE BUONI MOTIVI PER ASSOCIARSI AD ANIPLA 1. realizzare un continuo aggiornamento professionale attraverso la partecipazione alle iniziative (giornate di studio, workshop, corsi, convegni…) usufruendo di quote di registrazione ridotte; 2. ricevere gratuitamente la rivista Automazione e Strumentazione, organo ufficiale di informazione dell’Associazione; 3. ricevere regolarmente le informazioni relative alle iniziative organizzate da ANIPLA e dalle associazioni con le quali ANIPLA ha stretto rapporti di collaborazione (Aidic, Aiman, Ais-Isa, Assofluid, Clui-Exera, Clusit…); 4. partecipare alle iniziative delle Associazioni, con le quali ANIPLA collabora, usufruendo di quote di registrazione ridotte; 5. usufruire di facilitazioni su pubblicazioni (tramite il distributore M.e.B.S.), di servizi (Best Western Hotel) e di associazioni incrociate (Aidic, IEEE…). ESSERE SOCI COLLETTIVI E SOSTENITORI CONSENTE DI • indicare fino a cinque dipendenti che riceveranno una copia personale della rivista Automazione e Strumentazione; • inserire il proprio logo, una breve descrizione dell’azienda e il link alla propria pagina web nella sezione Soci Sostenitori e Collettivi del sito web ANIPLA. I Soci Sostenitori possono iscrivere gratuitamente un loro dipendente a tutte le Giornate di Studio organizzate dalla Sezione Territoriale di appartenenza. Quote sociali Soci Soci Soci Soci Juniores Individuali Collettivi Sostenitori 10,00 55,00 275,00 825,00 € € € € Per le iscrizioni si suggerisce di contattare la segreteria (tel. 02 76002311, e-mail: [email protected]). Per maggiori dettagli sulle agevolazioni previste per i soci si rimanda al sito dell’associazione: www.anipla.it Automazione e Strumentazione ■ Settembre 2013 72 GIORNATA DI STUDIO anipla Automazione per i Data Center 4 febbraio 2013 - Milano Fino a poco tempo fa, i Data Center non erano considerati come un settore industriale. Anche il termine è relativamente nuovo, le stesse strutture, fino agli anni ’90, erano conosciute semplicemente come CED (Centri Elaborazione Dati). La rapida crescita delle dimensioni, il numero e la complessità dei Data Center negli ultimi 20 anni è impressionante. Questo offre l’opportunità di rifocalizzare l’interesse dei maggiori fornitori di sistemi di automazione su questo nuovo settore di mercato. I data center non sono semplicemente delle “Computer Room” su scala più ampia ma sono impianti industriali altamente specializzati, non diversi da impianti chimici o raffinerie di petrolio in termini delle loro particolari esigenze comunque classificate come “mission critical”. A seguito di ciò, la giornata di studio proposta vuole approfondire quale è l’impatto delle nuove soluzioni di automazione per i Data Center e verificare lo stato dell’arte di possibili soluzioni integrate ad “alto valore aggiunto”. Infatti, nei Data Center, occorre gestire problematiche di monitoraggio e di automazione delle infrastrutture intese come utilities elettriche (trasformazione, generazione, UPS e distribuzione elettrica), condizionamento, sistema antincendio e monitoraggio CCTV. In più occorre gestire contestualmente problematiche tipicamente IT quali ad esempio la gestione e la distribuzione del carico di lavoro e di memoria dei server e della rete dati, oltre a problematiche di efficienza energetica e di gestione degli assets, intesi come infrastrutture di IT, Reti e Server Mission Criticals. Un altro aspetto rilevante è la gestione integrata e ottimizzata di più siti, ora possibile grazie alle nuove tecnologie, in termini di massimizzazione dell’efficienza e riduzione dei costi di esercizio. La giornata svilupperà questi temi attraverso case stories e testimonianze tenute da esperti del settore e da chi può proporre soluzioni complete e integrate. La proposta di interventi, con indicazioni degli autori, affiliazione e una sintesi dell’intervento proposto (massimo due pagine), devono essere inviati entro il 30 ottobre 2013 ([email protected]). Entro il 30 novembre 2013 aspettiamo copia della presentazione e della relazione da inserire negli atti della manifestazione. M. Banti: [email protected] A.Giannini: [email protected] Per ulteriori informazioni si prega di contattare la segreteria dell’associazione: ANIPLA - P.le R. Morandi, 2 - 20121 Milano Tel. 02 76002311 - Fax. 02 76013192 E-mail: [email protected] Il Controllo Avanzato nell’Industria di Processo metodologie, tecnologie ed innovazioni con il patrocinio di 18 Febbraio 2014 - Milano La moderna industria di processo richiede agli impianti produttivi di fornire prestazioni sempre più elevate per garantire flessibilità della capacità produttiva, consistenza e stabilità nella qualità del prodotto, massimizzazione nello sfruttamento di materie prime ed energia, riduzione delle emissioni e dell’impatto ambientale. Per far fronte a questi nuovi scenari risulta sempre più evidente la necessità di disporre di nuove tecnologie e filosofie di Controllo, capaci di rispondere in modo più rapido e flessibile alle molteplici condizioni operative che si possono presentare al variare dei parametri di produzione e delle condizioni esogene, quali quelle ambientali. Sotto il nome di Controllo Avanzato (comunemente indicato come APC-Advanced Process Control) è racchiusa una vasta gamma di discipline e tecnologie, che lo rendono interdisciplinare per natura. La progettazione di un sistema di Controllo Avanzato raccoglie ed integra pertanto differenti competenze che (tra le altre) spaziano dalla statistica, alla teoria delle decisioni, ai modelli di identificazione, al controllo ottimo, alla modellazione dinamica, al trattamento dei segnali e all’intelligenza artificiale. Per raggiungere i propri obiettivi il controllo avanzato è spesso chiamato a lavorare in modo connesso e coordinato al sistema di controllo distribuito d’impianto (DCS), attraverso soluzioni ad-hoc o integrate nel sistema di controllo stesso. Per loro natura, i sistemi APC trovano naturale applicazione nei problemi multi-variabile, il che li rende particolarmente interessanti in una grande varietà di settori dell’industria, ove tale approccio consente di ridurre in modo sensibile la variabilità nel processo così da operare l’impianto quanto più vicino alla sua capacità nominale. Molte sono le tecnologie che sono state sviluppate in questo settore (metodi euristici, reti neurali, modelli predittivi, filosofie di controllo ottimo etc.), il costante aumento delle capacità computazionali dell’hardware ad oggi comu- Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione nemente disponibile ha reso queste tecnologie applicabili ai sistemi real-time ed economicamente sostenibili, anche all’interno di un progetto “standard”. La selezione di una tecnologia di Controllo Avanzato è spesso orientata dalle problematiche e dalle esigenze produttive e di processo dello specifico settore industriale, particolare attenzione è inoltre posta sulla manutenibilità degli applicativi sviluppati, che devono poter essere aggiornati ed adattati alla corrente situazione di esercizio dell’impianto. Particolarmente critica è inoltre la fase di messa in servizio delle applicazioni di Controllo Avanzato e la sua accettazione da parte degli operatori di sala controllo. La giornata di studio si propone di presentare lo stato dell’arte delle tecnologie e metodologie disponibili e delle diverse esperienze operative evidenziando i differenti approcci alle problematiche di progettazione e messa in servizio di sistemi di Controllo Avanzato, in funzione della tipologia di impianti La proposta di interventi, con indicazioni degli autori, affiliazione e una sintesi dell’intervento proposto (massimo due pagine), devono essere inviati entro il 10 Ottobre 2013. Maria Regina Meloni, SAIPEM: [email protected] Claudio Cristofori, ACT-OR: [email protected] Luigi Pedone, SAIPEM: [email protected] Per ulteriori informazioni si prega di contattare la segreteria dell’associazione: ANIPLA - P.le R. Morandi, 2 - 20121 Milano Tel. 02 76002311 - Fax. 02 76013192 E-mail: [email protected] 74 PRODOTTI E SOLUZIONI novità L’attualità in tempo reale su www.automazione-plus.it TEST&MEASUREMENT Multimetro digitale compatto Hameg Instruments, controllata di Rohde & Schwarz, ha incrementato la propria gamma di prodotti introducendo la serie HMC, con strumenti nel formato 9,5” (metà 19”). Il primo membro di questa nuova famiglia sarà il multimetro digitale HMC8012, dotato di un display da 5-¾ digit (480.000 punti) pensato per consentire portate di misura più ampie senza necessità di commutazioni. Con il multimetro digitale HMC8012 sarà possibile, ad esempio, effettuare misure in classe II con tensioni fino Il nuovo HMC8012 supporta LXI, a 600 V. Con questo prodotto si potranno USB TMC e GPIB misurare correnti entro l’intera gamma con un solo connettore, eliminando ogni commutazione manuale durante i cambi di portata. In aggiunta, un wattmetro integrato consentirà misure di potenza in DC. La funzione di data logging consente di registrare le misure, oltre che nella memoria interna di 50.000 punti, anche su una chiavetta USB in formato FAT o FAT32, senza dover dipendere da un PC o da una infrastruttura remota. Con le interfacce di cui dispone, la nuova serie HMC è particolarmente adatta all’impiego in ambienti di test automatizzati. Infatti, tutti gli strumenti della serie HMC saranno corredati di certificazione LXI, supporteranno il protocollo USB TMC per comunicare tramite interfaccia USB al pari di una COM virtuale (VCP) e saranno disponibili anche versioni provviste di interfaccia GPIB. HMC8012 viene offerto al prezzo di 648 euro. A CURA DELLA REDAZIONE TEST&MEASUREMENT Oscilloscopi a costi contenuti per misure accurate RS Components (RS), marchio commerciale di Electrocomponents plc, ha introdotto nella sua offerta dei nuovi oscilloscopi digitali a due canali con cui è possibile effettuare misure nell’ambito scolastico, controllo qualità, test di prodotto, riparazioni, sviluppo prodotti e debugging. In particolare, RS, che è attiva nella distribuzione via catalogo e web di prodotti di elettronica e manutenzione, ha introdotto nella propria offerta a catalogo la nuova serie IDS-6000A-U di oscilloscopi digitali a due canali per usi generici firmata Iso-Tech. Con una larghezza di banda che spazia da 70 a 150 MHz, la serie IDS6000A-U è dotata di un display LCD TFT di 5,7 pollici studiato per migliorare e semplificare le misurazioni. Con un design ergonomico e compatto, e un peso ridotto a soli 2,5 kg, questa La nuova serie di oscilloscopi serie permette un campionamento real-time digitali Iso-Tech di 1 GS/s e fino a 25 GS/s su segnali continui con registrazione fino a 4.000 punti, per assicurare la massima flessibilità agli utenti. Molteplici modalità di acquisizione e fino a 27 funzioni di misura automatiche, consentono all’utente di misurare accuratamente le proprietà delle diverse forme d’onda. La serie IDS-6000A-U consente il controllo da remoto e di acquisire dati attraverso la porta USB o da altre interfacce. La serie IDS-6000A-U fa parte della gamma RS con marchio ISO-TECH, inteso a offrire un ottimo rapporto qualità prezzo rispetto a prodotti con prestazioni paragonabili di marchi più noti. TEST&MEASUREMENT Kit di manutenzione per veicoli elettrici o ibridi Con il suo nuovo Metra Hit H+E Car, Gossen Metrawatt ha sviluppato un kit di misura per la verifica della sicurezza elettrica di veicoli elettrici e ibridi. Il kit è composto da un multimetro palmare multifunzione comprensivo di misura di resistenza d’isolamento fino a 1.000 V e da una serie di accessori necessari all’esecuzione delle verifiche in conformità alle direttive europee Ece R100. Con Metra Hit H+E Car è possibile svolgere le seguenti funzioni di verifica: protezione contro i contatti diretti durante la fase di carica e di scarica quando il veicolo è in funzione; protezione contro i contatti indiretti durante la fase di scarica e la fase carica della batteria; isolamento e assenza di tensione (resistenza di isolamento tra tutti i componenti elettrici del sistema in alta tensione ed il telaio); isolamento della batteria (resistenza di isolamento tra i poli della batteria ed il telaio metallico); tensione dei condensatori; Il multimetro palmare grado di protezione delle apparecchiature elettriche; Metra Hit H+E Car verifica del regolatore di carica; collaudo del motore elettrico (tensione nominale, potenza, velocità). La base è il multimetro con funzione resistenza d’isolamento MetraHit 27I, capace di misurare tensioni fino a 600 VCA e di generate tensioni di misura da 50 a 500 VCC. Lo strumento è fornito di serie con certificato DAkkS e garanzia di 3 anni. Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione TEST&MEASUREMENT Analizzatori di potenza fino a 6 canali Infratek introduce l’analizzatore di potenza universale a elevata precisione modello 108A, disponibile da monofase fino a 6 fasi e distribuito in Italia da Burster. L’analizzatore 108A è user friendly e semplice da usare. Tutte le selezioni funzionali possono essere compiute con due tocchi sul display oppure con due click sul mouse wireless. Inoltre sono disponibili 4 modi di misura diversi a scelta tra standard, logging, transient e power-speed. Il 108A, equipaggiato con le più recenti interfacce, supporta e genera benefici nelle applicazioni ingegneristiche come calcolo di tutti i parametri di elettroniche di potenza, inclusi L’analizzatore HPA valori di motori e trasformatori, armoniche, 108A di Infratek energie, ingressi analogici e velocità. Inoltre, il 108A offre un’ampia scelta di ingressi e uscite di corrente e tensione fino a 3.400 valori al secondo, 4 ingressi di corrente (1 mA - 40 A), range di tensione 0,3 - 1.000 V. L’analizzatore 108A, inoltre, è provvisto di un ampio display a colori (TFT con risoluzione 800x480 pixel) e touch-screen. L’upgrade è possibile in ogni momento da 1 a 6 canali. PROFICY DIVENTA MOBILE Proficy Mobile è utlizzabile su qualunque dispositivo mobile e fornisce un accesso facile e veloce ai dati di produzione, KPI, trend e allarmi. Proficy Mobile è un modulo della famiglia Proficy di GE Intelligent Platforms (iFIX, Historian, ...) per tablet e smartphone compatibile con tutti i sistemi HMI, SCADA e DCS di mercato PROFICY MOBILE Da oggi è attivo il nostro nuovo Servitecno Web Store www.ebizzers.net/commerce/servitecno/ novità PC INDUSTRIALI www.schmersal.com ems-p.com 76 PRODOTTI E SOLUZIONI Embedded PC con interfaccia Profinet Il PC embedded CX8093 di Beckhoff è dotato di un’interfaccia Profinet-RT Device basata su uno switch a due porte che consente una configurazione Daisy- I PC embedded Beckhoff Chain dei collegamenti. Un dispositivo CX8093 virtuale opzionale, un’interfaccia slave, consente al CX8093 di operare come se si trattasse di due dispositivi Profinet distinti e, quindi, di processare il doppio della quantità massima di dati in ingresso/uscita (nel caso di Profinet 1.000 byte). L’indirizzo di rete di entrambi i dispositivi virtuali è impostato tramite il selettore oppure tramite il TwinCat System Manager, mentre le impostazioni IP sono assegnate dal Profinet Controller. Inoltre, il dispositivo virtuale consente di comunicare con un secondo Profinet Controller, aumentando notevolmente la flessibilità e le potenzialità del sistema. Da un lato, il CX8093 può, in quanto controllo locale, eseguire una verifica di coerenza dei segnali in ingresso provenienti da due master, monitorando così la continuità il del cablaggio. Dall’altro è possibile riconoscere il guasto di un controller e reagire conseguentemente tramite il secondo master. Il PC integrato CX8093, con dimensioni di 65x100x80 mm, dispone del sistema operativo Windows CE 6.0, una CPU Arm9 da 400 MHz, una Ram da 64 MB e una scheda MicroSD espandibile fino a 4 GB. Oltre ai Bus Terminal, è possibile collegare direttamente anche i terminali EtherCat. Ulteriore particolarità è un’UPS con capacità di 1 secondo per poter memorizzare i dati persistenti in caso di mancanza di tensione. Il controllo è programmato tramite il software di automazione TwinCat PLC. La serie CX80xx è disponibile anche con altri sistemi bus, tra cui Ethernet, Profibus, BACnet/IP, CANopen oppure OPC UA. Perché la sicurezza è curiosità La curiosità, l’intraprendenza e il bisogno di sicurezza sono le motivazioni sulla base delle quali da più di 60 anni ricerchiamo e sviluppiamo le nostre soluzioni. Per un mondo sicuro, giorno per giorno, oggi e nel futuro. Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione SENSORI Nuova fotocellula a fibra ottica Sensormatic ha presentato la nuova serie di sensori a fibra ottica F80 della Takex, progettata per il rilevamento a distanze estremamente lunghe, caratterizzata da un grande display digitale integrato nel prodotto per consentire una semplice regolazione e impostazione di tutti i dati e i parametri necessari al funzionamento. La potenza di luce gestita dai sensori della serie F80 consente, oltre alla possibilità di allungare la distanza di lavoro, di avere una elevata sensibilità per distinguere tacche colorate o piccoli oggetti. L’alta potenza permette di utilizzare l’amplificatore anche con fibre ottiche coassiali, multifibre (ad area) o fibre ottiche di lunghezza maggiorata (5 o 10 metri) mantenendo elevata la luce emessa e ricevuta. Questi sensori sono progettati in modo da basso consumo e il basI sensori a fibra ottica F80 so costo. PRODOTTI E SOLUZIONI novità PC INDUSTRIALI www.luchsinger.it Portatili rugged con Windows 8 Panasonic ha annunciato gli aggiornamenti ai modelli della linea Toughbook, con l’aggiunta delle nuove funzionalità Windows 8. La gamma viene potenziata con il nuovo processore Intel Core i5 vPro, il sistema operativo Windows 8 Pro e importanti miglioramenti alle fotocamere, per sfruttare a pieno le funzionalità del nuovo sistema operativo. Questi aggiornamenti riguardano i modelli Toughbook al vertice della gamma, cioè i più resistenti (CF31, CF-19 e CF-H2), e il modello semi-rugged della serie Toughbook (il CF-53). Con questo aggiornamento, gli utenti business possono beneficiare di una vasta gamma di periferiche, pur sfruttando i più recenti miI Toughbook CF-53 di glioramenti nella funzionalità utenPanasonic te e i benefici apportati dal nuovo sistema operativo Windows 8. Con il supporto a Windows XP esteso fino ad aprile 2014 da parte di Microsoft, le ultime versioni di Windows 8 e 7 offrono comunque una facile migrazione del sistema operativo a livello aziendale. CONTROLLO Teleassistenza di impianti e macchinari tramite VPN Wieland Electric, azienda attiva nella tecnologia delle connessioni elettriche e delle apparecchiature elettroniche per l’automazione industriale, ha realizzato una soluzione completa per la teleassistenza, basata sui propri router e sul suo portale Wie-Service24. Utilizzando i router Wienet, gli operatori possono avere accesso al PLC remoto. Attraverso una connessione sicura VPN, si può verificare lo stato dell’apparecchiatura ed aggiornare i software installati. I dispositivi remoti possono essere raggiunti via ETH tramite la porta LAN integrata. Sono inoltre disponibili anche una porta USB e una porta seriale opzionabile tipo: RS232, Router VPN di Wieland Electric RS422/RS485, M-Bus, Ethernet, I/O,WI-FI/WLAN. Ogni router dispone di un ingresso e di un’uscita digitale che sono utilizzati per abilitare SMS ed eventuali comandi. Il router Wienet può supportare tecnologia LTE, la più veloce al momento, con una banda superiore alla DSL, che consente di scambiare dati in download a 100 Mbit/s e in upload fino a 50 Mbit/s. Se la rete UMTS non è disponibile, i router supportano anche la connettività basata su GPRS o EDGE. La scelta delle varie porte in opzione combinata con la possibilità di inserire uno o due sim card, permette all’utente tre differenti modalità di accesso alla rete: rete LAN dell’utente, rete WLAN o rete cellulare. Il portale Wie-Service24 gestisce la connessione sicura attraverso OpenVPN. Più precisione Misure dimensionali senza contatto Sensori laser di spostamento optoNCDT Principio di misura laser a triangolazione Campi di misura da 2 a 750 mm Risoluzione da 0,03 micrometri =LSVJP[nKPTPZ\YHÄUVHR/a (KH[[VWLYX\HS\UX\L[PWVKPZ\WLYÄJPL Misura di distanze e spessori Sensori laser KPWYVÄSV scanCONTROL 4PZ\YLYHWPKLKPWYVÄSP++ Campi di misura 25-245 mm Risoluzione 0,04% FS WYVÄSPHSZLJVUKV Tecnologia CMOS Controllo di cordoni, giunzioni, bordi, scanalature Micrometri ottici veloci optoCONTROL *HTWPKPTPZ\YHÄUVHTT *HTWPVUHTLU[VÄUVHR/a Risoluzioni da 0,25 micrometri Controllo di diametri, larghezze e posizione 24035 CURNO (BG) - Via Bergamo, 25 Tel. 035 462 678 - Fax 035 462 790 [email protected] - www.luchsinger.it 5 1963 2013 Automazione e Strumentazione ■ Settembre 2013 77 78 PRODOTTI E SOLUZIONI novità SENSORI COMPETENCE IN COMMUNICATION Schede PC cifX Tutti i protocolli Tutti i formati Tutti i sistemi operativi Unica interfaccia di programmazione Trasmettitore di livello radar Nivelco, distribuito in Italia da Isoil Industria, propone il misuratore PiloTrek, ampliando la propria gamma e puntando sulla tecnologia Radar (banda k a 25 GHz), per la misura di livello di liquidi, polveri e granulati nei processi industriali. PiloTrek, grazie a un’ampia gamma di antenne, consente misure di livello fino a 23 m, resiste sino a 180 °C con pressioni fino a 25 bar. L’alta frequenza di lavoro consente l’utilizzo di antenne molto piccole 1½”, rendendo l’installazione semplice e a basso costo. L’alta risoluzione e la precisione ±3 mm, abbinata a una ristretta banda morta, fanno di PiloTrek una soluzione ideale per la misura del livello partendo dai piccoli serbatoi di processo. PiloTrek, inoltre, non risente della variazione di costante dielettrica, densità, pressione e temperatura del prodotto e, a differenza dei trasmettitori a ultrasuoni, le variazione delle condizioni del surnatante non influiscono sulla misurazione. Grazie al display plug-in e al sof- Il misuratore di livello tware per pc, PiloTrek è semplice da instal- PiloTrek basato su radar a 15 GHz lare e avviare. CONTROLLO Control Unit per gli azionamenti Sinamics G120 One Partner ›› All Systems Infoline: +39 02 25007068 i n f o @ h i l s c h e r. i t w w w. h i l s c h e r. i t Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione La Divisione Drive Technologies di Siemens ha lanciato una nuova Control Unit con capacità di posizionamento all’interno del sistema di azionamento Sinamics G120: la nuova CU250S-2. Rispetto alle precedenti, questa unità di controllo (Control Unit) offre il supporto del controllo vettoriale con retroazione encoder. Le funzioni di sicurezza sono già integrate nell’unità standard. La nuova unità di La nuova CU250S-2 completa il portfolio controllo Siemens opera Sinamics G120 e sostituisce la Control Unit con i Sinamics G120 CU240S con interfaccia encoder. Sono ora supportate anche le applicazioni mono-asse con motori a induzione, i compiti generali di posizionamento e le applicazioni che richiedono molteplici I/O. Tutte le varianti della nuova Control Unit includono anche le funzioni di sicurezza STO (Safe Torque Off), SBC (Safe Brake Control), e SS1 (Safe Stop 1). In questo modo, le applicazioni con requisiti di sicurezza base possono essere implementate senza alcuno sforzo. In linea con la struttura modulare del portfolio Sinamics G120, le nuove Control Unit possono essere liberamente combinate con tutti i più importanti Power Module e possono supportare tutte le applicazioni finora gestite da Sinamics G120, con e senza valutazione encoder. Queste includono le applicazioni per pompe, ventilatori, compressori, frantoi, miscelatori, estrusori e quelle impiegate nei settori dell’automotive, tessile, stampa, chimico e movimentazione dei materiali. PRODOTTI E SOLUZIONI novità INVERTER Una soluzione per prestazioni e risparmio energetico Schneider Electric ha presentato Altivar 61: un inverter espressamente dedicato alle applicazioni a coppia variabile ad elevate prestazioni, tra le quali in particolare applicazioni di pompaggio e ventilazione. Altivar 61 è disponibile in una gamma di potenza che si estende da 0,75 a 2.400 kW, con tensioni da 230 V a 690 V. I modelli con potenza da 90 kW o superiori (gamma Altivar 61 Plus) sono disponibili anche in versione quadro, accessoriato e cablato, con gradi di protezione IP 23, IP 54 o IP 55. Questi prodotti integrano numerose funzioni specifiche per pompe e ventilatori, tra cui: regolatore PID, funzione Sleep/Wake up, comando serranda, riavvio automatico e ripresa al volo in caso di sospensioni di tensione prolungate. In applicazioni pompa, offrono funzioni essenziali per la protezione dell’installazione sotto carico, sovraccarico e per il rilevamento dei fluidi. Una scheda programmabile ad hoc per il multipompaggio permette flessibilità, facilità di utilizzo ed adattabilità nella gestione di più pompe. Nelle applicazioni ventilatore, questi prodotti garantiscono la massima sicurezza con una funzione forzata (per inibizione dei difetti, selezione della direzione di marcia e della velocità di riferimento. Per l’aspetto di comunicazione, la gamma Altivar 61 integra di base i protocolli Modbus e CAN open, Altivar 61 per ed è aperta ai principali bus utilizzati in amapplicazioni con di bito industriale e HVAC, quali Ethernet IP, pompaggio e ventilazione Modbus TCP, Profibus, Profinet, DeviceNet e a coppia variabile Lonworks. Il PLUS per più flessibilità Cube67 è sinonimo di soluzione bus razionale ed economica. Ora c’è Cube67+, il PLUS per darvi ancora più flessibilità: più moduli, più lunghezze di cavo, più prestazioni! ENERGIA Inverter per fotovoltaico Kert ha lanciato un sistema di accumulo per la gestione efficiente ed intelligente dell’energia prodotta da un impianto fotovoltaico con scambio in rete o ad isola. Il sistema è composto da KConecop, un quadro interfaccia da utilizzare in abbinamento agli Inverter Kert serie Star ad onda sinusoidale pura. Nel caso dell’autoconsumo, con impianto fotovoltaico con scambio in rete, il quadro interfaccia permette di sfruttare l’energia in surplus, accumulandola nelle batterie, tramite il caricabatterie integrato nell’inverter. Il caricabatterie si attiva solo quando vi sia produzione di energia. Poi, a batterie scariche, l’inverter commuta le utenze collegate in rete. Nel caso dell’autoproduzione (non connesso alla rete), l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici è immagazzinata nelle batterie tramite il regolatore di carica. Conclusa la produzione dell’impianto fotovoltaico, il quadro di controllo attiva l’inverter che sfrutta l’energia accumulata dalle batterie. A batterie completamente Inverter a onda scaricate, il quadro commuta la linea in inusoidale pura serie rete, in attesa che l’impianto fotovoltaico Star con caricabatterie ricarichi le batterie. integrato Murrelektronik S.r.l. Tel. +39 039 6872611 [email protected] www.murrelektronik.it Automazione e Strumentazione ■ Settembre 2013 79 Le News in rete corrono di più Oltre 2 8 lettori .000 p l’edizio er n di EON e on line ews Un ico mens di inform ile italiano azione e analisi dei m e lettronic rcati dell’ea ad es sere Per maggiori informazioni: eonews@fieramilanomedia.it tel. 02 499 76 516 spedito in fo tale ad u rmato digina lista d i fusione oltre la difsoglia di 28.000 nominat ivi. APPUNTAMENTI novità Industrial Technology Efficiency day Efficienza delle tecnologie e tecnologie per l’efficienza Smart Automation Austria L’evento austriaco sull’automazione 1-3 ottobre Linz SAVE Automazione, strumentazione, sensori 29-30 ottobre Verona Mecha-Tronika Meccatronica, controllo, automazione, elettronica embedded 23-26 ottobre Milano 17 ottobre Bergamo Rockwell Automation Fair Un evento di riferimento per l’automazione nordamericana SPS IPC Drives L’evento di Norimberga sull’automazione elettrica 26-28 novembre Norimberga 13-14 novembre Houston (Texas) .d o- no tti: 12 iglie 334 ieb lano 02 706 i n o M i w rmaz over 0121 : +39 w Infora di Hananpa 1 · I-2292 · Fax Fie aleoc 70633 .com P Via +39 02 hfitaly @ : 281 o: Tel. ail: info 049 o ggi ilan 02 70 it M E-M etti via .A. . 9 4 i 3 5 n ch S.p · I-201 Fax: + re.kuo pac · alia ie ni It peri, 8 12490 ttp://f o u S h 8 K 66 i.it · Tito Via +39 02 @kuon : e Tel. ail: fier E-M w INFO: VDW – Generalkommissariat EMO Hannover 2013 Verein Deutscher Werkzeugmaschinenfabriken e.V. Corneliusstraße 4 · 60325 Frankfurt am Main · GERMANY Tel. +49 69 756081-0 · Fax +49 69 756081-74 [email protected] · www.emo-hannover.de em n ha e r ve . Automazione e Strumentazione ■ Settembre 2013 81 NOTIZIARIO 82 ais/isa italy section - I principali eventi AIS e ISA Italy Section Argomento Status Data Luogo Focal Point Note Partecipazione a O.M.C. Effettuata 20/22 Marzo Ravenna [email protected] Notizie in Segreteria Riunione Distretto 12 Effettuata 10/11 Maggio Lisbona [email protected] Notizie in Segreteria Partecipazione a SPS/IPC/Drives Effettuata 21/23 Maggio Parma [email protected] Notizie in Segreteria Automation to the Year 2020” Effettuata 2/6 Giugno St.Petersburg [email protected] Notizie in Segreteria S & PI Sensor & Processing Effettuata 26 Giugno Milano [email protected] Notizie in Segreteria G.D.S. su Package di Strumentazione In preparazione 1 Ottobre Milano [email protected] Notizie in Segreteria Corso Base per Strumenisti In preparazione Autunno Milano [email protected] Notizie in Segreteria G.D.S. su Energie Alternative In preparazione 7 Novembre Milano [email protected] Notizie in Segreteria Isa Automation Week In preparazione 5/7 Novembre Nashville (Tn) [email protected] Notizie in Segreteria mcT Petrolchimico In preparazione 28 novembre Milano [email protected] Notizie in Segreteria G.D.S. su Desurriscaldatori In preparazione 3 Dicembre Milano [email protected] Notizie in Segreteria Forum Unesco” Trends in Global Attività AIS e ISA Italy Section Aggiornamento attività - Giornata di Studio su Package di Strumentazione - 1° Ottobre: Mussone solleciterà i potenziali relatori e comunicherà nei prossimi giorni lo stato di avanzamento dell’iniziativa. - Iniziativa ATI sulle Valvole: nei giorni scorsi ha avuto luogo l’incontro fra Brancaleoni, nuovo Presidente ATI Sez.Lombardia, e Mussone/Frigeri per A.I.S. Si ipotizza una forma di collaborazione nel futuro fra AIS e ATI in vista di una iniziativa che ATI ha in programma per il prossimo autunno. Titolo “Il cambio generazionale delle valvole di controllo nei moderni loop di regolazione”. - Iniziativa su Energie Alternative - 7 Novembre : Mussone sollecita l’aiuto di qualche volontario che lo coadiuvi in questa iniziativa. - Ripetizione G.d.S. su Desurriscaldatori - 3 Dicembre: stanti le dimissioni di Vecchi dal C.D., l’iniziativa viene per ora fermata in attesa di aggiornamenti sulla situazione creatasi. In autunno potrebbe tornare attivo Guardiano, di ritorno dal Canada. Ne verrà verificata la disponibilità nella prossima riunione. - Ripetizione Corso base per strumentisti: è stata inviata ai soci una lettera ad hoc predisposta dai Presidenti. Si attendono reazioni. Per ora, abbiamo avuto l’offerta di supporto da un socio collettivo. Nell’ottica di ridurre i costi Mussone chiederà all’Istituo Conti la disponibilità del locale per tenere le lezioni. - Relazione su incontro Mussone/Marchisio (ANIPLA): Marchisio si è detto favorevole ad azioni congiunte fra le due associazioni. Sottoporrà l’iniziativa al proprio CD e avremo aggiornamenti in occasione della prossima riunione. ziali. Nei prossimi giorni verrà sottoposto ad EIOM per avere il loro parere/ approvazione. • SPS/IPC/Drives 2014 - Parma 20/22 maggio: è già iniziata l’organizzazione dell’edizione 2014 di questa Fiera. Abbiamo avuto assicurazioni che verremo coinvolti fin dall’inizio per, eventualmente, essere presenti anche con qualche convegno oltre che con i nostri soci/espositori. Partecipazione a fiere 2013: • S&PI Sensor & Process Instrumentation - Milano 26 giugno: La relazione che Massimo Spica ha tenuto a nome delle associazioni ha rivelato un’ ottima impostazione, toccando diversi punti di questo vasto argomento. In futuro il tema potrebbe essere ripreso per altre iniziative. • CHEM-MED Milano 24/26 settembre: si svolgerà a Fiera Milano City. Avremo notizie sulla nostra eventuale presenza. • Mecha-Tronica - Milano 23/26 ottobre: si svolgerà alla Fiera di Rho e avremo un piccolo spazio espositivo. • SAVE - Verona 29/30 ottobre: aggiornamento nella prossima riunione circa la nostra eventuale partecipazione con un convegno. • mcT Petrolchimico - 28 novembre: il programma ipotizzato dall’ing Meloni è già ricco di relatori, sei confermati ed altri poten- Comunicazioni del Presidente ISA Italy Section - Nomina DVP Distretto 12: è stato eletto Mr.José Alexandre Pereira, attuale Presidente della sezione portoghese. - ISA Calgary Section: dovrebbe essere imminente il ritorno di Guardiano in Italia. - ISA torna a parlare della nuova ISA Governance che verrà proposta e sottoposta al voto in occasione del Council of Society Delegates che si terrà a Nashville (TN) nel prossimo novembre. Notizie sono disponibili nel sito www.isa.org e in segreteria. Calendario riunioni C.D. secondo semestre 2013: venerdì 13 settembre - 11 ottobre - 15 novembre - 13 dicembre Alla riunione dei C.D. hanno fatto seguito le Assemblee di AIS e ISA Italy Section. AIS Associazione Italiana Strumentisti • ISA Italy Section Via Giulio Carcano, 24 • 20141 Milano • Tel. 02 54123816 - 335 1505973 • Fax 02 54114628 • [email protected] • [email protected] - www.aisisa.it Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione mostre convegno 5 soggetti_mostre 5 soggetti 02/07/13 12.35 Pagina 1 CONVEGNO MACHINE AUTOMATION MC4 MOTION CONTROL FOR Machine Automation è la mostra - convegno dedicata a tecnici, progettisti e specialisti che operano nel mondo delle macchine automatiche. Spazio espositivo e sessioni tecniche consentiranno agli utenti di scoprire in anteprima le tendenze tecnologiche del settore. E’ la mostra - convegno interamente dedicata alle tecnologie e ai prodotti per il controllo del movimento. L’evento si rivolge a tecnici e progettisti operanti in ambito industriale e nel settore energetico che utilizzano motori e motoriduttori, servomotori, azionamenti e regolatori di velocità, controllo assi, sistemi di posizionamento, comandi a attuatori, sensori e comunicazione. SENSORS & PROCESS INSTRUMENTATION INDUSTRIAL TECHNOLOGY EFFICIENCY E’ la mostra - convegno dedicata alla sensoristica e alla strumentazione di processo. Rappresenta un’esclusiva vetrina di prodotti, sistemi e soluzioni che trovano applicazione negli impianti e macchine per l’industria manifatturiera e di processo. Accanto alle soluzioni per le misure di processo uno spazio speciale è dedicato alla strumentazione per l’analisi e il laboratorio. Industrial Technology Efficiency day 2013, la nuova mostra convegno nata per offrire un quadro quanto più completo possibile per la realizzazione di soluzioni ad elevata efficienza in ambito di impiantistica e automazione industriale. Fiera Milano Media S.p.A. www.mostreconvegno.it [email protected] 84 aziende ABB .......................................................14 Gefran....................................................17 Picotronik................................................62 Ais-Isa ....................................................26 Gisi.........................................................26 PTC.........................................................14 Anie .......................................................22 Gossen Metrawatt...................................74 Rockwell Automation...............................14 Anipla ....................................................14 Gruppo Panasonic ..................................60 Rohde & Schwarz ...................................74 Assoautomazione-Anie.............. 16, 18, 40 Hameg Instruments .................................74 RS Components ......................................74 Assoege..................................................16 HMS Industrial Networks.........................62 S&PI-Sensor & Process ................................ Baldor.....................................................14 IMS.........................................................14 Instrumentation........................................26 Beckhoff Automation ...............................76 Infratek ...................................................74 Saipem ...................................................26 Bosch Rexroth .........................................14 Interrol ....................................................30 Schneider Electric ....................... 14, 62, 79 Burster ....................................................74 Invensys Operations ................................... Sensormate.............................................17 Carel Industries .......................................38 Management ................................... 14, 34 Sensormatic ............................................76 CIS-China Instrument Isoil Industria ...........................................78 Siemens ........................................... 36, 78 and Control Society.................................26 ITQ .........................................................14 Softing ....................................................62 Comau ...................................................16 Ixxat .......................................................62 Sonceboz ...............................................48 CRIT................................................. 14, 52 Kert ........................................................79 TPA ........................................................18 Drive Technologies ..................................78 Lenze ......................................................14 Ucimu-Sistemi per Produrre.....................24 Emerson Process Management ................19 Liam .......................................................14 Università degli Studi di Brescia...............26 Enea .......................................................16 Messe Frankfurt.......................................18 Università del Salento..............................13 Federmacchine .......................................24 Micron Technology .................................16 Veripack .................................................14 Festo .......................................................58 National Instruments ...............................44 Vodafone ..............................................38 Fiera di Hannover ...................................18 Nivelco ...................................................78 Weiss Technik .........................................17 Fiera Milano Media ................................16 OPC Foundation .....................................19 Wieland Electric......................................77 Fluke.......................................................62 Panasonic Electric Works ................. 60, 77 Wonderware-Invensys ............................34 FNC .......................................................14 Phoenix Contact ......................................14 Xilinx ............................................... 44, 56 Gli inserzionisti di questo numero Arbor.................................... IV Cop Hannover Messe-TPA Italia 2014 .. 63 Prisma......................................... 41 Asem .......................................... 15 Hilscher....................................... 78 Progea ........................................ 55 Asita ........................................... 47 HMS Industrial Networks ............. 25 Repcom....................................... 29 B&R Automazione Industriale ....... 11 Instrumentation Devices................ 16 RS Components ........................... 11 Burkert Contromatic ..................... 21 Keller .......................................... 45 Schmersal ................................... 76 Camlogic .................................... 49 Kistler.......................................... 33 Schneider Electric .......................... 8 Cognex ....................................... 39 Lemo ........................................... 18 Servitecno ................................... 75 Conrad Electronic .......................... 5 Luchsinger ................................... 77 Tattile .......................................... 35 Contradata.................................. 61 Mathworks .................................. 37 Technopartner ............................. 19 E Instruments Group .................... 17 Messe Frankfurt ..............57, Battente Teledyne Lecroy ........................... 27 Efa Automazione......................... 53 Mesago Messe ............................ 59 Topflight .................................III Cop EFIM-Mecha-Tronika 2013 .......... 65 Motek-Bondexpo ......................... 28 Turck Banner ............................... 23 EIOM-SAVE 2013....................... 67 Murrelektronik ............................. 79 VDW Verein-EMO 2013 ............ 81 Festo ........................................... 31 National Instruments ................ I Cop Yokogawa .................................. 51 GE Measurement & Control ....II Cop PCB Piezotronics .......................... 43 Settembre 2013 ■ Automazione e Strumentazione Progetto1:Layout 1 4-02-2008 11:04 Pagina 1