34 L`INGANNO DELL`OCCHIO MAR ADENTRO STEVE McCURRY

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34 L`INGANNO DELL`OCCHIO MAR ADENTRO STEVE McCURRY
A
L’arte
in italia
Carmelo De Luca
L’INGANNO
DELL’OCCHIO
MAR
ADENTRO
STEVE
McCURRY
25 MAGGIO
15 SETTEMBRE 2013
7 GIUGNO
24 AGOSTO 2013
15 GIUGNO
3 NOVEMBRE 2013
PERUGIA
FANO
SIENA
Gallerie dei Gerosolimitani
Via San Francesco 8
Galleria Carifono, Palazzo Corbelli
Via Arco d’Augusto 47
Complesso Museale
di Santa Maria della Scala
L
T
L
’inganno d’autore, celebrato attraverso le opere prodotte da maestri
provenienti dal vecchio continente, è
il tema della mostra dedicata al tromp
l’oeil, scenografico genere artistico
capace di circuire la vista attraverso
dimensioni architettoniche irreali ma
sorprendentemente vere all’occhio
umano, grazie alla convivenza con
particolari riconducibili al quotidiano.
Sontuose prospettive sfidano lo spettatore, inerme davanti a cotanta dovizia del particolare, tale da trasformare
l’illusione in dimensione tangibile supportata dall’utilizzo di colori cromatici
variegati. L’esposizione vanta firme
prestigiose di maestri contemporanei, reinterpretanti questo genere artistico accattivante, basti menzionare
Philip Akkerman, Agostino Arrivabene, Maurizio Bottoni, Mario ter Braak,
Karel Buskes, Neil Moore, Pieter Pander, Jaap Roose, Kik Zeiler.
ributo al Mare Mediterraneo, padre generoso per le numerose
popolazioni che attingono sostentamento dalle sue innumerevoli ricchezze, sconfinata distesa lambita da
coste variopinte e illuminate da un
sole splendente, mitica fonte d’ispirazione per artisti, poeti, filosofi. Roberto Mangù assorbe questo bagaglio culturale, facendolo assurgere a
sconfinata distesa d’acqua interiore
dove attingere linfa vitale per le sue
coloratissime creazioni. Il suo Mar
Adentro, contaminato dalla civiltà industriale tipica della nostra società,
porta l’artista a concepire creazioni
originali, nelle quali il senso del tempo
svanisce, proiettando la percezione
dell’attuale in una dimensione eterna,
grazie alla convivenza tra il mito e l’interiorità soggettiva. Le opere esposte
trasmettono l’amore nutrito dal maestro per il “Mare Nostrum”.
a riuscitissima mostra senese
esprime poesia, quella poesia
che viene dall’anima, contaminando
la tragica realtà odierna dei paesi
mediorientali, la magia insita nel tessuto naturale, le grandi infrastrutture
realizzate dall’uomo. Sguardi profondi, intensi, segnati dalle vicissitudini,
strade sconfinate annullate dall’orizzonte, paesaggi bellissimi dove il
tempo diventa un suo subalterno,
soggetti prediletti dall’artista, emanano una solidarietà accomunante
il mondo intero nella esternazione
di sentimenti, emozioni, interiorità:
La meritata fama riconosciuta a McCurry trova linfa vitale in questa realtà accomunante il mondo intero, il
bello del creato, il genio architettonico dovuto a mano umana. Insomma,
l’esposizione senese rappresenta una
lezione magistrale incentrata sull’uomo e l’ambiente da esso abitato.
IL GRAN PRINCIPE FERDINANDO DE’ MEDICI
25 GIUGNO - 3 NOVEMBRE 2013
L
FIRENZE
Uffizi - Piazzale degli Uffizi
a mostra racconta l’amore di Ferdinando verso la musica, la pittura, la scultura, l’architettura, la strumentistica. Lo sguardo del Granduca, immortalato da
Foggini, Gabbiani, Suttermans, accoglie il visitatore guidandolo in un viaggio
fantastico tra i suoi tesori, a iniziare dall’amata Villa di Pratolino. L’esposizione
prosegue con i capolavori riguardanti le trasformazioni da lui apportate a Palazzo Pitti, alla Pergola, al Duomo, in occasione del matrimonio con Violante di
Baviera, con le tele a soggetto sacro e profano, con le nature dipinte, mobilio
finemente intagliato, pale d’altare, tra le quali si annovera la celebre Madonna
delle Arpie creata da Andrea del Sarto. Il percorso trova degna conclusione
nelle raccolte custodite dal principe presso Poggio a Caiano, nella scultura
fiorentina, nella pittura veneta, bolognese, ligure, di fine Seicento.
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STORIA E UTOPIA
Dürer è il mio profeta
RAFFAELE DE ROSA
20 LUGLIO
20 AGOSTO 2013
VOLTERRA
Palazzo dei Priori
D
ürer è il mio profeta. Il pittore
delle favole, Raffaele De Rosa,
dal 18 luglio al 31 agosto, sarà a
Volterra, al Palazzo dei Priori. Il titolo della sua personale è eloquente:
De Rosa, per mezzo della sua eccel-
I LUOGHI DOVE I
DESTINI SI INCONTRANO
ANDREA GRANCHI
10 AGOSTO
30 SETTEMBRE 2013
VOLTERRA
Pinacoteca Comunale
Palazzo Minucci Solaini
D
alla fuga alla tridimensione,
passando per le ombre. Dal
10 agosto al 30 settembre a Volterra, presso la Pinacoteca e il Palazzo Minucci Solaini, con I luoghi
dove i destini s’incontrano l’esposizione di Andrea Granchi, l’artista
lente dote di illustratore, racconta,
mette letteralmente in scena, luoghi incantati, gesta cavalleresche,
emblemi di tempi che non esistono
più e, forse, mai sono esistiti. “È
storia o utopia?”, vien da chiedersi.
“Entrambe”, ci risponde De Rosa.
Il pittore, nato a un passo dall’antico porto romano di Luni e naturalizzato livornese, rende omaggio
ad Albrecht Dürer, massimo esponente della pittura rinascimentale
tedesca, anch’egli celebratore della simbologia cavalleresca, pregna
di allegorie.
De Rosa, come prevedibile, è anche forte di un vasto repertorio
di letture, partendo dalla trilogia
degli antenati di Calvino per finire all’epica ariostesca. Egli stesso
confessa «Veramente amo questi
libri che avrei potuto scrivere io, se
fossi stato scrittore».
Apparentemente un piacevole illustratore, dai colori e dallo stile
inconfondibili; in realtà l’ultimo dei
“cantori” di donne, cavallier, arme,
amori, cortesie e audaci imprese,
mentre “i tempi avanzano solo calpestando e schiacciando le folle”,
giusto per menzionare una tela
dell’artista.
prende per mano il pubblico e con
esso ripercorre l’evoluzione del
proprio lavoro, in ordine cronologico, stanza per stanza. Un viaggio, si può dire: un altro tema caro
a Granchi.
Il pittore fiorentino è stato negli
anni Settanta tra i protagonisti di
avanguardia del “Cinema d’Artista”, quindi professore di pittura
all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Fin dagli inizi impegnato, si
è impegnato in un’incessante sperimentazione e nella ricerca di una
sintesi totale dell’animo umano.
Alla Pinacoteca di Volterra ci accompagna in un viaggio attraverso
la sua opera che comincia nel 1966,
anno in cui vinse il premio Giovani
Artisti di Firenze.
Le contraddizioni della modernità,
così come il dubbio, l’ansia della
scelta lo hanno sempre ispirato e
quasi ossessionato. Ne è un esempio l’opera L’uomo dai due destini
separati, del 1982, in cui una figura
isolata proietta due differenti ombre, una lunga, una corta. Questo
titolo si contrappone emblematicamente a quello della mostra, che
per due mesi “incrocerà” il suo destino con quello del visitatore.
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RI-GENERAZIONI da
oriente a occidente
Thailandia e Ri-torno
30 GIUGNO
28 LUGLIO 2013
MASSAROSA (LU)
La Brilla di Quiesa
Via Pietro a Padule “La Piaggetta”
D
opo il successo della quarta
edizione di Ri-Generazioni, inserita nei Percorsi della 54a edizione
della Biennale di Venezia, la Brilla
apre nuovamente le porte per una
nuova esposizione.
DIAFANE
PASSIONI
16 LUGLIO
3 NOVEMBRE 2013
FIRENZE
Musei degli Argenti
Piazza Pitti
A
partire dal XV secolo, l’avorio
diventa materia ricercatissima da regnanti, prelati, banchieri,
nobili, per la creazione di delicati
capolavori e il barocco decreta
la supremazia della gemma orga-
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Ri-Generazioni da Oriente a Occidente, Thailandia e Ri-torno è il
titolo della quinta edizione della
fortunatissima rassegna d’Arte, a
cura di Alberto Magnolfi e dell’ Assessorato alla Cultura del Comune
di Massarosa.
Sono coinvolti artisti thailandesi
Amrit Chusuwan, Sutee Kunavichayanont, Sakarin Krue-on, Noppadon
Viroonchatapun, Pongpan Chantanamattha, Natthapol Suwankusolsong, Songchai Buachum e gli artisti del gruppo Ri-Generazioni Sabina Feroci, Fabrizio Giorgi, Gabriele
Libero Balderi, Riccardo Bracaloni,
Alberto Magnolfi, Massimiliano Siragusa, Giovanni Raffaelli, Mario
Bargero, Paolo Pelosini, Gianfalco
Masini, Pietro Soriani, Federico Volpi, Claudio Tomei, Lorenzo D’Andrea, Guglielmo Malato, Stefano
Pilato, Graziano Guiso, Stefano
Graziano, Cinzio Cavallarin, Andrea
Locci, Pierangela Massolo, Paolo
Fiorellini, Stefano Lanzardo, Lago,
Falco, Laura Cosimini “Esalì” e Libero Maggini.
Sono previste aperture straordinarie
ed eventi da scoprire sui siti:
www.comune.massarosa.lu.it
www.cittainfinite.eu.
nogena lavorata da mani esperte. L’esposizione allestita presso
Palazzo Pitti rappresenta un interessante libro aperto dedicato al
collezionismo eburneo, nel quale
scultura figurativa e torniture fantasiose raccontano l’arte attraverso
l’esaltazione del capriccio ottenuto grazie al calcolo matematico
sapientemente applicata all’elaborata opera da creare. Ferdinando
I De’ Medici, augusto granduca
in terra toscana, colleziona bellissimi manufatti, le cui commissioni
continuano fino al tramonto della
dinastia, raggiungendo livelli qualitativi, artistici, storici, decisamente
eccezionali, ne sono prova i piccoli
capolavori appartenenti al blasonato Museo degli Argenti. Divisa in
sezioni, la mostra ripercorre la storia artistica legata all’avorio, partendo dagli oggetti realizzati per
Lorenzo il Magnifico sino all’operato di Leonhard Kern, François
Duquesnoy, Georg Petel, grazie ai
prestiti provenienti dal Polo Museale Fiorentino, istituzioni straniere, collezioni private. Alcune sale
espositive ospitano interessanti
opere create nelle antiche colonie
portoghesi, spagnole e nel Goa.
LA FORZA
DELLA MODERNITà
20 APRILE 2013
6 OTTOBRE 2013
LUCCA
Fondazione Ragghianti
Via S. Micheletto, 3
O
maggio alla produzione decorativa, ideata in Italia a cavallo tra le due guerre mondiali,
la mostra aiuta a capire il fervore
caratterizzante quegli anni, durante i quali l’arte nostrana attinge
CAPOLAVORI
IN VALTIBERINA
22 GIUGNO
3 NOVEMBRE 2013
VALTIBERINA
Territorio tra Umbria
e Toscana
V
anitosa come una prima donna, la Valtiberina sfoggia i suoi
immensi tesori artistici, artigianali,
enogastronomici, in occasione della
nona edizione del progetto Piccoli Grandi Musei. Questa dolcissima
ispirazione dal passato classico in
modo originale, crea stili innovativi, diffonde nuove mode, afferma
l’espressività nella produzione figurativa, dando lustro internazionale al futuro Italian Design. La
sperimentazione futurista, l’esaltazione della materia, il ruolo assegnato al disegno geometrico,
partoriscono una cultura eterogenea, i cui risultati sono visibili nelle opere presenti in mostra, una
vera immersione tra la ricerca per
il nuovo e la trasformazione contemporanea dell’antico. Divisa in
sezioni, l’esposizione spazia dagli
anni Venti ai primi del Cinquanta: Oggettistica, sculture, dipinti,
raccontano il legame con i secoli
passati, attraverso la rivisitazione
dell’arte classica, rinascimentale,
manierista, rococò, sino ad arrivare
agli aeropittori o ai maestri tardo
futuristi, decisamente antistorici.
L’evento lucchese vanta prestatori
illustri e italianissimi, basti menzionare il Museo Richard-Ginori
di Doccia, Museo Internazionale
della Ceramica di Faenza, Galleria
d’Arte Moderna di Genova, Musei
Civici di Feltre, Soprintendenza
BAPSAE di Lucca e Massa Carrara.
terra, a cavallo tra Umbria e Toscana,
custodisce gelosamente numerose
rilevanze legate alla sua storia millenaria, non a caso prestigiosi nomi
della grande cultura italiana sono
nati o hanno avuto rapporti con questa magnifica realtà, basti menzionare Piero della Francesca, Donatello,
Perugino, Raffaello, Rosso Fiorentino, Alberto Burri. La valorizzazione
delle piccole realtà museali presenti
sul territorio, spesso sconosciute alla
massa ma assolutamente importanti
per le rilevanze artistiche in esse contenute, rappresenta il filo conduttore della lodevole iniziativa, ormai
collaudata con successo dall’Ente
CariFirenze, che vede nelle regioni
coinvolte due valide sostenitrici. Il
percorso espositivo parte da Città di
Castello con il suo celebre Duomo,
la Pinatoteca, la Collezione Burri,
mentre San Sepolcro sfoggia il suo
gioiello di famiglia, il Museo Civico!
Ma la lista non è completa, Montevarchi compete grazie al Museo della
Madonna del Parto e Anghiari con il
Museo di Palazzo Taglieschi, dove è
esposta la Tavola Doria, importante
copia del celebre affresco leonardesco sulla battaglia svoltasi nei presso
della cittadina.
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