Azione - Settimanale di Migros Ticino Come in un videogioco

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Azione - Settimanale di Migros Ticino Come in un videogioco
Come in un videogioco
Scuola Club Migros Ticino: quando le sperimentazioni didattiche per la formazione
degli adulti incrociano le nuove tecnologie
/ 01.10.2016
Da alcuni anni la formazione degli adulti è ritornata al centro dell’interesse collettivo. Almeno due
sono le spinte che hanno contribuito a rendere sempre più caldo questo tema: la crisi e le
trasformazioni del mercato del lavoro, da un lato; l’emergere di una società globalizzata dai più
elevati livelli di eterogeneità socio-culturale, dall’altro. Quello della formazione degli adulti è oggi un
universo in grande fermento che comprende percorsi tra loro disomogenei: dall’alfabetizzazione di
persone di origine straniera fino alla formazione specialistica di chi decide di investire
autonomamente sulla propria crescita professionale.
Nei fatti sembra avverarsi la profezia del long life learning: l’apprendimento accompagnerà gli
individui lungo tutto il corso della vita. Non mancano però gli interrogativi. Uno tra tutti: come
promuovere l’apprendimento continuo degli adulti, se esso viene riconosciuto come una dotazione
cruciale per la crescita dei singoli come dell’intera società?
Nel quadro di questa ricerca si collocano le sperimentazioni didattiche da tempo in atto alla Scuola
Club di Migros Ticino che hanno portato ad incrociare, quasi inevitabilmente, le nuove tecnologie.
Gli strumenti mediali si rivelano un aiuto prezioso per apprendere più rapidamente, più
efficacemente – e perché no? – in modo più leggero e divertente. Ciò è particolarmente importante
nella formazione degli adulti, spesso faticosa nei tempi e attraversata da tanti dubbi sulle proprie
capacità di riprendere cammini interrotti.
Inoltre, l’adozione del digitale consente di attivare una doppia inclusione: mentre si apprende
attorno a un nuovo «oggetto» – una lingua straniera, ad esempio – si acquisiscono nuovi linguaggi
per dire ben oltre quell’oggetto. Nell’intento di confrontarsi con altre realtà formative a livello
nazionale, la Scuola Club ha partecipato con uno dei suoi progetti di punta La valigetta del
formatore digitale al «Prix Alice» di FSEA dedicato all’innovazione digitale nel campo
dell’apprendimento. Il progetto è stato menzionato tra le 10 proposte più interessanti nella sezione
«promozione delle competenze legate all’uso delle tecnologie digitali».
Alla recente cerimonia di apertura del Festival della formazione 2016 promosso dalla Conferenza
della Svizzera italiana per la formazione degli adulti, la Scuola Club ha invece presentato Come un
videogioco. Un modo di apprendere nell’era digitale, una proposta che si avvale delle abilità che
silenziosamente i videogiochi attivano nel giocatore per trasferirle nel campo dell’apprendimento.
Cosa c’entra un videogioco con la formazione? È possibile identificare almeno tre abilità attivate.
Anzitutto può aiutare a intravedere le relazioni nascoste tra le cose e a costruire nuove mappe di
senso. Inoltre, ci allena a muoversi con destrezza nella multimedialità e a prendere decisioni rapide.
Ancora, stimola le capacità combinatorie, poiché ogni livello presenta maggiori gradi di complessità i
quali richiedono nuove strategie. Giocare significa prepararsi ad accogliere l’imprevisto, affrontare
l’emergenza, immaginare nuove soluzioni. Un buon esempio dell’applicabilità del videogioco nella
formazione dei formatori è SUPER MARIO BROS. Il personaggio non ricorda forse uno scienziato
alla scoperta di ambienti sempre nuovi e sfidanti? Ecco che il videogioco diventa un’occasione per
ragionare sulle proprie capacità di osservazione, analisi e valutazione e misurare le proprie abilità
nel costruire percorsi conoscitivi aperti e curiosi.
Non ultimo, un videogioco consente di sbagliare e di provare daccapo. Non ce lo concediamo quasi
mai, nella vita. Un videogioco ci allena ad attraversare le crisi – che per un formatore possono essere
di un paradigma o di un modello didattico – e trovare più efficaci strategie. La vita non è un
videogioco, è certo. Quest’ultimo però può diventare una buona palestra formativa dove irrobustire
competenze indispensabili per attraversare questo tempo complesso con l’energia e la creatività di
Super Mario.