M. Vitale - Rassegna di Teologia
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M. Vitale - Rassegna di Teologia
Marco Vitale Gli angeli nella città M. VITALE, Gli angeli nella città, Edizioni Studio Domenicano, Bologna 2009, pp. 160, 13,00 I lettori che sono familiari con la letteratura specifica in ambito economico saranno sorpresi nel ritrovare il prestigioso economista dimpresa, docente universitario ed editorialista Marco Vitale quale autore di questo piccolo volume. LA. stesso è ben cosciente dellelemento sorpresa e introduce il lettore spiegando che le pagine di questo volume non ambiscono essere un saggio teologico di angelologia, ma sono il tributo reso ad alcune delle tante persone incontrate lungo larco della sua vita e la cui presenza e il cui ruolo è stato vissuto come angelico, con quella semplicità, umanità, carità e bontà che, pienamente umane, sono anche angeliche. «La missione fondamentale degli angeli in terra», scrive lA., «è duplice: aiutare uomini e donne nella vita di ogni giorno ed essere portatori di un messaggio» (78). Questi angeli ci parlano il linguaggio caldo e ricco della nostra umanità e, nello stesso tempo, ci fanno gustare la presenza amorevole, affettuosa, premurosa, infinitamente gratuita e generosa del divino nellordinario, che spesso si comunica in ciò che, agli occhi dei distratti e degli autocentrati narcisisti, non è degno di nota e non viene né riconosciuto né apprezzato. In poche pagine, che si leggono tutte dun fiato e talora con le lacrime agli occhi per la commozione, lA. ci tratteggia alcuni RdT 52 (2011) 158-175 163 RECENSIONI degli angeli che ha incontrato nelle città e nei luoghi in cui ha vissuto. Alcuni angeli sono molto personali, esclusivamente legati a eventi della sua vita, altri sono pubblici e forse sono stati angeli anche per molti di noi. Come nel caso dellA., di alcuni di essi non conosciamo il nome, né lo conosceremo mai. Eppure, è così vivo il ricordo del bene che ci hanno fatto provare che pare sia avvenuto ora, con la contemporaneità che caratterizza ogni esperienza bella, vera e autentica. Incontriamo così langelo della dogana, che interviene con gentilezza, competenza ed efficienza per semplificare una di quelle situazioni di vita ordinaria, come lo sdoganamento di materiale, che tanto spesso divengono sgradevoli e insormontabili. Facciamo poi la conoscenza dellangelo del lavoro; per lA. ha il volto di un suo compaesano contadino che, fino alla morte, gli ha insegnato il grande valore del lavoro onesto e coscienzioso, senza risparmiarsi. Nello stretto corridoio di un ospedale milanese incontriamo langelo del corridoio che con umiltà, gentilezza, pazienza, efficacia e con un sorriso contagioso consente a chiunque si trovi lì di sentirsi visto, ascoltato, considerato e di scoprirsi aiutato in un modo inatteso e non immaginabile. Commovente è lincontro con Annalori Gorla Ambrosoli, langelo della sofferenza, la vedova dellavvocato Giorgio Ambrosoli. Le molteplici grandi sofferenze della sua vita avrebbero potuto indurirne il cuore, come spesso succede a tante persone. Avrebbero potuto bloccarla nel risentimento, nellautocommiserazione, nella rivolta verso Dio e lintero creato. Invece, come nel caso di ogni angelo, nella fragilità che è propria di tutti coloro che hanno sofferto e che soffrono, anche lei reca un messaggio «limpido e trasparente: nonostante tutto, nonostante tante sofferenze, la vita è una cosa meravigliosa, se si tiene alta la fiaccola dellamore» (78). Quanto ci è caro langelo dellamicizia e della gioia! Come per lA., anche per ciascuno di noi questo angelo ha un volto caro e un abbraccio affettuoso che ci rasserena sempre il cuore e ci apre senza sosta al sorriso. La vera amicizia è inseparabile dalla vera gioia, da quella gioia che affronta le difficoltà e che le supera, che RECENSIONI libera e che sostiene, che è bella e che rende belli. Non a caso nella tradizione spirituale, pensiamo ad esempio a Ignazio di Loyola, Gesù è lamico del cuore che mai ci abbandona e con cui viviamo tutta la nostra vita. Vengono poi gli angeli della speranza. Uno non basta. Abbiamo davvero bisogno di più, di tanti angeli della speranza. LA. ce ne fa incontrare alcuni: don Gino Rigoldi a Milano, fondatore di Comunità nuova un angelo per tanti giovani abbandonati, spesso usciti dal carcere e don Antonio Loffredo, parroco della parrocchia di Santa Maria della Sanità nel popoloso e storico quartiere della Sanità nel cuore di Napoli, con le molteplici iniziative create per offrire opportunità di lavoro e per valorizzare le persone con le loro creatività e le bellezze artistiche di quel quartiere e di quella città. A essi si aggiunge don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele a Torino e di Libera, che raccoglie oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole e realtà di base presenti su tutto il territorio nazionale e che operano per la promozione della giustizia e della solidarietà: instancabile uomo giusto e profeta della giustizia evangelica che libera, che riconcilia e che opera per la promozione dei deboli, dei poveri e degli ultimi. Infine, lA. non si dimentica degli angeli della città nella sua Milano e ciascuno di noi può cercarli, rintracciarli e incontrarli nelle diverse città in cui viviamo, riconoscendoli sempre per la loro presenza pacificante, per il loro messaggio pieno di bontà e per il bene che rendono possibile senza volere essere ringraziati, senza ambire ai primi posti o alle luci dei proiettori o al loro nome sulle pagine dei giornali. Film, romanzi, dipinti, sculture, brani musicali, pagine di teologia... sono innumerevoli i modi e gli ambiti di espressione artistica e creativa in cui, lungo larco della storia umana, non solo della cristianità, ci si è occupati degli angeli. Mi auguro che tra le molte e impegnative letture di ciascuno vi sia lo spazio interiore che è lo spazio infinito del cuore anche per questo piccolo volume che, senza pretese, ma con rispetto, dignità e discrezione, invita a rileggere la propria vita con sensibilità rinnovata, attenti alle persone 164 RdT 52 (2011) 158-175 incontrate, con il desiderio di nutrire la propria esperienza di Dio, di crescere nella verità di sé stessi che gli altri rendono possibile in noi, per riconoscere gli angeli di oggi e di domani e per divenire angeli per tante altre persone in quei luoghi, in quegli spazi, in quelle città e in quel segmento di eternità in cui viviamo, rendendolo più umano e più angelico. Andrea Vicini S.I. RdT 52 (2011) 158-175 165 RECENSIONI