Autenticità degli alimenti, la ricercatrice Camin

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Autenticità degli alimenti, la ricercatrice Camin
Autenticità degli alimenti,
la
ricercatrice
Camin
premiata in Cina
La Cina è sempre più interessata al controllo dell’autenticità
degli alimenti, in particolare di quelli
importati dall’Europa, contraddistinti da
un prezzo alto che si giustifica solo se
vi corrisponde un’elevata qualità. Uno
degli enti predisposti ai controlli di
questo tipo è l’Istituto di ricerca
nazionale
cinese
delle
Industrie
alimentari e fermentative. Nei giorni
scorsi, quest’importante istituzione, ha
insignito Federica Camin, responsabile del
Laboratorio
isotopi
stabili
e
tracciabilità del Centro Ricerca e
Innovazione, del titolo di Professore onorario oltreoceano.
Negli ultimi quattro anni la ricercatrice della Fondazione
Mach è stata invitata annualmente a Pechino come relatrice in
conferenze sull’autenticità degli alimenti. Il Laboratorio
isotopi
stabili,
dall’altra,
da
anni
è
attivo
nell’interscambio scientifico tra Italia e Cina, in
particolare nell’ambito del Progetto di scambio commerciale
EU-Cina (EU-China Trade Project).
Nelle scorse settimane, nell’ambito del Forum internazionale
sulla sicurezza e l’autenticità
delle
bevande
alcoliche,
Federica Camin ha tenuto una
relazione sugli ultimi sviluppi
delle tecniche multi-isotopiche
per determinare l’autenticità di
vini
e
distillati.
È
in
quest’occasione che l’Istituto
cinese
ha
conferito
alla
scienziata il titolo di Professore onorario. L’obiettivo è
quello di creare relazioni sempre più strette con la
Fondazione Mach, in un’ottica di fattiva collaborazione che
include lo scambio di ricercatori e competenze.
CioccolaTò 2015 fra cultura e
gusto
Imperdibile occasione per approfondire la conoscenza del Cibo
degli Dei, CioccolaTò, a Torino fino
al 29 novembre, continua in un
crescendo di appuntamenti fra cultura
e gusto.
Turisti e visitatori possono immergersi nella bontà della
tradizione cioccolatiera piemontese partecipando a incontri
con esperti, a golose degustazioni e a molte altre iniziative
in programma.
Intanto, i migliori Chef e gastronomi del Piemonte si stanno
già scaldando in vista della Disfida del Bonèt.
L’appassionante gara culinaria, organizzata da Slow Food
Piemonte – Valle D’Aosta e presentata da Leo Rieser, accenderà
d’entusiasmo la prima domenica di CioccolaTò. Il 22 novembre,
alle ore 18.00, cuochi (professionisti e non) dovranno dar
prova di maestria e abilità preparando la propria personale
interpretazione del tipico dessert piemontese a base di cacao
e conquistando così palato e consenso di una giuria sia
tecnica che popolare.
Anche domenica 22, in via Po, il Museo Accorsi-Ometto, aprirà
le porte a chi desidera scoprire Miti e Riti. La vera storia
del Cioccolato. Il pubblico di CioccolaTò potrà partecipare ad
un’interessante visita tematica, con letture, curiosità e
ricette, proposta dallaFondazione Accorsi-Ometto in
collaborazione con Nicoletta Calapà. L’appuntamento, proposto
nei due fine settimana della kermesse, è fissato alle ore
16.30 e alle ore 17.30.
Non mancheranno, gli imperdibili appuntamenti degustativi del
Polo Cioccolato che attende i visitatori in Piazza San Carlo,
lo splendidoSalotto di Torino dove si trova pure il Chocolate
Show. Il grande emporio, presente anche in Via Roma con uno
spazio dedicato aCostruttori di Dolcezze, propone quest’anno
una ricca varietà dell’apprezzato cioccolato del padiglione
Italian Chocolate Districts, che tanto successo ha avuto a
Expo Milano 2015. La speciale sezione Equochocolate, dedicata
al cioccolato equo e solidale e lo spazioVegan Chocolate, che
per la prima volta affianca l’area Gluten Free, appagheranno
anche i palati più esigenti.
Celebrati a Foggia i 100 anni
della
varietà
Senatore
Cappelli, il grano duro più
famoso d’Italia
Ha 100 anni, ma non li dimostra il grano duro più celebre
d’Italia: la varietà Senatore Cappelli.
Frutto del genio di Nazareno Strampelli,
fu rilasciata nel 1915 e deve il suo nome
a Raffaele Cappelli, il senatore che mise
a disposizione dello scienziato per le sue
attività di ricerca e sperimentazione la
“Masseria Manfredini” a Foggia. Proprio
lì, nel 1919, l’Istituto Nazionale di
Genetica per la Cerealicoltura avrebbe
costituito formalmente la Stazione
Fitotecnica per le Puglie (oggi Centro di
Ricerca per la Cerealicoltura del CREA).
Ed è appunto il CREA di Foggia ad organizzare una giornata
celebrativa ricca di eventi: un convegno scientifico, una
tavola rotonda e un momento degustativo con le invenzioni
culinarie dello chef Peppe Zullo ispirate dal grano Cappelli.
Al convegno, oltre alle istituzioni, sono intervenuti
esponenti del mondo scientifico e accademico nonché di quello
produttivo. Si è parlato della storia della varietà e del suo
contributo al miglioramento genetico del frumento duro in
Italia; sono state delineate le nuove sfide della ricerca
applicate alla produzione di pasta e pane; sono stati
individuati nuovi approcci per decodificare il genoma del
frumento duro, che muove i suoi passi proprio dalla varietà
Cappelli. La tavola rotonda invece è stata dedicata alle
prospettive economiche per i prodotti di nicchia all’interno
del mercato agroalimentare.
D’altronde, come afferma Nicola Pecchioni, il direttore del
CREA di Foggia: “ è ininterrottamente coltivata da decenni, ha
contribuito alla crescita della cerealicoltura e
dell’industria agroalimentare Italiana, ha dato il via al
miglioramento genetico moderno del grano duro e, ancora oggi,
alimenta una filiera dedicata allo sviluppo di prodotti
sostenibili di alta qualità».
La varietà Cappelli è stata selezionata per linea pura (cioè
con le piante migliori) dalla varietà locale tunisina “Jean
Rhetifah” e si caratterizza per un contenuto proteico elevato.
Molto diffusa sul territorio fino agli anni sessanta e
largamente utilizzata negli incroci, è presente nella
genealogia di quasi tutte le varietà moderne. Il mantenimento
in purezza è assicurato dal Centro di Ricerca per la
Cerealicoltura del CREA, che fornisce il seme di base per la
produzione del seme, certificato secondo la legislazione
sementiera. Il ritrovato interesse da parte dei consumatori, a
distanza di 100 anni, è legato essenzialmente alle peculiari
caratteristiche organolettiche della pasta prodotta con questa
varietà.
“Il CREA – ha affermato il commissario CREA Salvatore Parlato
concludendo i lavori della giornata –
intende raccogliere
l’eredità di Nazareno Strampelli che ha fatto grande la nostra
agricoltura per affrontare le sfide che ci attendono: dal
cambiamento climatico alla biodiversità, dalla domanda
crescente di cereali all’utilizzo sempre più sostenibile delle
risorse ambientali”.
Da Settembrini arriva o chef
Claude Bosi del ristorante
Hibiscus (Londra)
Claude Bosi è nato a Lione in una famiglia di ristoratori, è
praticamente cresciuto incucina,
ha studiato con Joel Robuchon e
Alain Ducasse, e poi si è
trasferito a Londra, dove ha
aperto l’Hibiscus, un ristorante
che ha già guadagnato due stelle
Michelin e che è considerato uno
dei migliori nella capitale
inglese. L’Hibiscus propone “una cucina raffinata nel
quartiere di Mayfair” ed è uno degli indirizzi londinesi
preferiti dai gastronomi. Grazie alla combinazione tra
prodotti di stagione e padronanza delle più moderne tecniche,
Bosi regala ai suoi clienti delle esperienze uniche.
Giovedì 26 novembre alle ore 21 la sua cucina creativa e
delicata, trionfo del sapiente utilizzo della componente
vegetale, arriverà da Settembrini, nel nuovo Settembrini,
quello che ha inaugurato una nuova fase fatta di un unico
accogliente spazio dedicato alla sperimentazione, alla
qualità, alla ricerca e al rigore formale. L’invito è stato
subito accolto da Londra, forse perché gli obiettivi sono
comuni. Entrambi considerano fondamentale il rispetto delle
stagioni in cucina, il menu cambia in base agli ingredienti
del periodo. Per Hibiscus come per Settembrini l’apertura e il
confronto con gli altri sono imperativi fondamentali per
creare un’offerta interessante e all’avanguardia. Claude Bosi
afferma che a volte, per trovare una nuova tecnica, gli basta
una conversazione con uno chef, o mangiare in un ristorante,
poi aggiunge un tocco personale e mescola i sapori alla
ricerca delle giuste combinazioni. Inoltre, nei due locali
viene valorizzato e rispettato il lavoro in sala, una sala
elegante ma neanche troppo, un servizio che gira a orologeria
senza essere affettato. Due figure importanti quelle che fanno
gli onori di casa, Luca Boccoli a Roma e Bastien Ferreri a
Londra, persone che hanno saputo creare una carta dei vini
allo stesso tempo tradizionale e ricercata coniugando eleganza
e semplicità.
Rubia Gallega a La Griglia di
Varrone
Aperto nella primavera del 2014, in poco più di un anno La
Griglia di Varrone ha riscosso
un notevole successo ed è
diventata da subito la meta
privilegiata degli amanti della
carne alla griglia. Non un
ristorante qualunque ma un
locale di assoluta tendenza con una proposta gastronomica
eccellente, il luogo di riferimento dove si può assaggiare la
migliore carne accuratamente selezionata e proveniente da 3
continenti.
Oggi c’è un motivo in più per andare alla Griglia di Varrone.
Nel menu, oltre al Black Angus Americano, alle ricercate carni
Giapponesi ed all’impareggiabile Piemontese fornita dalla
Macelleria Martini di Boves (seconda migliore in Italia) non
si può fare a meno di notare la Rubia Gallega, letteralmente
Bionda di Galizia.
La Rubia Gallega prende il suo nome dal colore dell’animale,
il Bue Galiziano, e da quello del suo particolare grasso
dorato, oltre che dalla regione in cui viene allevato, la
Galizia, regione a Nord-Ovest della Spagna. Al pascolo ed in
libertà all’interno di grandi spazi, il Bue Galiziano si nutre
di erba e vegetali tipici della regione, arrivando ad avere un
ciclo produttivo di almeno 8 anni. Tutto ciò, insieme alla
vicinanza dei pascoli all’Oceano Atlantico, conferisce alla
sua carne una leggera e piacevole salinità, un gusto ed una
consistenza inimitabili. Il suo sentore speziato e la
maturazione “Dry aged” per un minimo di 40 giorni ne esaltano
il sapore.
Arriva Sparkle Day 2016
Sabato 21 novembre Roma sarà la capitale delle bollicine
italiane. Una festa per celebrare il
fenomeno del momento, durante la quale le
magnifiche sale dell’ Hotel Westin
Excelsior di via Veneto ospiteranno 60
tra le più importanti aziende produttrici
di spumanti secchi del Bel Paese, per
dare vita ad una grande degustazione in
cui saranno disponibili alla mescita
oltre 150 etichette.
Tra queste non mancheranno quelle insignite delle 5 sfere, il
simbolo con il quale la Guida Sparkle 2016 – l’unica in Italia
interamente dedicata al mondo delle bollicine, redatta per il
quattordicesimo anno consecutivo dalla prestigiosa rivista di
enogastronomia Cucina & Vini – premia le top label della
produzione spumantistica nazionale. Sono 69 le eccellenze
vinicole
che
si
aggiudicano
quest’anno
l’ambito
riconoscimento, un numero elevato sintomo di un settore ormai
affermato e apprezzato sia da parte della critica che del
grande pubblico.
“Il segreto del successo, dentro e fuori dai confini nazionali
– afferma Francesco D’Agostino, curatore del volume e
Direttore di Cucina & Vini – è da ricercare senz’altro negli
elevati standard qualitativi raggiunti dalle aziende della
Penisola, nonché nell’estrema versatilità dei prodotti,
adatti, con le loro diversità, ad accompagnare un intero
pasto, dall’aperitivo al dessert. Gli spumanti, come
confermato da diverse fonti, rappresentano il fattore
trainante delle esportazioni di vino italiano. Nei primi sei
mesi del 2015 si è registrata una crescita dell’export del
24%, con Gran Bretagna e Stati Uniti come principali mercati
di riferimento. Le nostre bollicine per quantità sono prime
per distacco nel mercato mondiale, superando per la prima
volta la quota di 1 miliardo di euro”.
Sul podio delle bollicine tricolori vanno la Franciacorta, con
22 “5 sfere”, il Prosecco Superiore di Conegliano
Valdobbiadene, con 17 riconoscimenti, e il Trento, con 15.
Seguono il Piemonte, l’Alto Adige, la Puglia e l’Abruzzo.
La premiazione aprirà lo Sparkle Day 2016, infatti dalle ore
14,30 si darà il via al momento più atteso dell’evento quando
verranno consegnate le 5 sfere e lo speciale premio Muzzi “Una
storia di famiglia”. A partire dalle ore 16.30, via libera
alla spumeggiante degustazione. Anche per questa ottava
edizione non mancherà l’area dedicata allo street food, con
ben sei postazioni che sforneranno tante eccellenze da
abbinare alle bollicine. Si andrà dai fragranti fritti di Ape
Fritto ai panini gourmet di Pianostrada, dai gustosi ed
originali primi piatti di Spasso Food alle creazioni di mare
siciliane firmate dal Ristorante Orlando, e ancora crudi di
pesce e molto altro a firma di Meglio Fresco, per finire con i
golosi dessert, realizzati con i migliori prodotti campani, di
La Dolce Terra.
Grande novità di quest’anno sarà la diretta radiofonica –
dalle ore 18.00 alle 20.00 – della trasmissione Non C’è Duo
Senza Te condotta da Mary Cacciola e Andrea Lucatello, il
mitico duo di Radio Capital che affiancherà Francesco
D’Agostino anche nell’assegnazione delle 5 sfere.
Sparkle Day 2016
Sabato 21 novembre
Hotel Westin Excelsior in Via Vittorio Veneto, 125 – Roma
Presentazione guida Sparkle: ore 14,30 ( per stampa e addetti
ai lavori )
Ingresso al pubblico:
ore 16.30
Costo ingresso: € 15 ( include calice e sacca porta bicchiere
)
Ridotto per sommelier: € 10 ( previa esibizione tessera
associativa )
2016
PIEMONTE
Alta Langa Pas Dosé Brut Nature 2008
Giulio Cocchi
Alta Langa Riserva Cuvée 60 Brut 2008
Gancia
Soldati La Scolca Brut 2008
La Scolca
Soldati La Scolca D’Antan Blanc de blanc Brut
2004
La Scolca
Soldati La Scolca D’Antan Rosé Brut 2004
La Scolca
LOMBARDIA
Franciacorta Essence Satèn 2011
Antica Fratta
Franciacorta Naturae Edizione 2011
Barone Pizzini
Franciacorta Pas Operé Extra Brut 2008
Franciacorta Riserva Vittorio Moretti Extra
Brut 2008
Franciacorta Rosé Brut 2010
Bellavista
Bellavista
Bellavista
Franciacorta Riserva Palazzo Lana Extreme
Extra Brut 2007
Guido Berlucchi
Franciacorta Riserva Cuvée Annamaria Clementi
Brut 2006
Ca’ del Bosco
Franciacorta Vintage Collection Brut 2010
Ca’ del Bosco
Franciacorta Vintage Collection Dosage Zéro
Noir 2006
Ca’ del Bosco
Franciacorta Riserva Plenitude Au Contraire
Pas Dosé 2008
Cavalleri
Franciacorta Satèn 2011
Ferghettina
Franciacorta Freccianera Brut 2010
Fratelli
Berlucchi
Franciacorta Riserva Casa delle Colonne Brut
2008
Fratelli
Berlucchi
Franciacorta Rosé Brut
Franciacorta Zero CuvÉe Pas Dosé
Franciacorta Satèn 2011
Il Mosnel
La Boscaiola – Vigneti
Cenci
Le Marchesine
Franciacorta Aligi Sassu Pas Dosé 2007
Majolini
Franciacorta Comarì del Salem Extra Brut 2009
Uberti
Franciacorta Quinque Extra Brut
Uberti
Franciacorta Bokè Rosé Brut 2011
Villa
Franciacorta Diamant Pas Dosé 2008
Villa
Franciacorta Extra Blu Extra Brut 2009
Villa
Garda Chardonnay Castelguelfo Riserva dei
Fondatori Extra Brut 2007
Mattia Vezzola Rosé Brut 2010
Perla del Garda
Costaripa
TRENTINO
Trento Domini Nero Brut 2010
Abate Nero
Trento Riserva Cuvée dell’Abate Brut 2008
Abate Nero
Trento Riserva Pas Dosé 2010
Trento Redor Brut
Trento Riserva Altemasi Graal Brut 2008
Trento Riserva Aquila Reale Brut 2008
Balter
Cantina
Rotaliana
Cavit
Cesarini Sforza
Trento Perlé Brut 2009
Ferrari
Trento Riserva Lunelli Extra Brut 2007
Ferrari
Trento 51,151 Brut
Trento Talento Riserva del Fondatore 976 Brut
2005
Francesco Moser
Letrari
Trento Riserva Madame Martis Brut 2005
Maso Martis
Trento Rosé Brut
Maso Martis
Trento Riserva Methius Brut 2009
Metius
(Dorigati)
Trento Paladino Extra Brut 2010
Revì
Trento Maso Nero Rosé Brut 2009
Zeni
ALTO ADIGE
Alto Adige Talento Cuvée Marianna Extra brut
Alto Adige Pas Dosé 2011
Alto Adige Riserva Hausmannhof Brut 2006
Arunda
Haderburg
Haderburg
VENETO
Valdobbiadene Prosecco Superiore Rive di
Colbertaldo Vigneto Giardino Dry 2014
Valdobbiadene Superiore di Cartizze Dry
Adami
Adami
Valdobbiadene Cartizze Dry 2014
Andreola
Valdobbiadene Rive di Soligo Más de Fer Extra
Dry 2014
Andreola
Valdobbiadene Superiore di Cartizze Dry 2014
Bortolomiol
Valdobbiadene Cartizze Superiore Dry 2014
Col Vetoraz
Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore
Collalto Brut
Conte Collalto
Valdobbiadene Prosecco Superiore Dry 2014
De Faveri
Valdobbiadene Prosecco Superiore Tittoni Dry
2014
La Tordera
Valdobbiadene Suprème Dry 2014
Le Bertole
Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore
20.10 Extra Dry 2014
Conegliano Valdobbiadene Rive di Ogliano
Contrada Granda Brut 2014
Valdobbiadene Prosecco Superiore Giustino B.
Extra Dry 2014
Valdobbiadene Prosecco Superiore Extra Dry
Valdobbiadene Prosecco Superiore Uvaggio
Storico Dry 2014
Valdobbiadene Superiore di Cartizze Vigna La
Rivetta Brut
Valdobbiadene Superiore di Cartizze Dry 2014
Le Manzane
Masottina
Ruggeri
Sorelle Bronca
Val d’Oca
Villa Sandi
Zardetto
ABRUZZO
Brut
Marramiero
Rosé Brut
Marramiero
PUGLIA
La Dama Forestiera Nature 2010
d’Araprì
Pas Dosé
d’Araprì
Trentacinquesimo Anniversario Brut sauvage
2009
d’Araprì