Infezione fatale, muore ventiseienne

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Infezione fatale, muore ventiseienne
Trento
l'Adige
domenica 17 agosto 2008
15
Il banale intervento chirurgico alla gamba risale a
Il dolore della mamma, del fratello e dei tanti amici che
marzo. Un mese dopo è iniziata l’odissea negli ospedali, si sono seduti accanto al suo letto in questi lunghi mesi:
tra piccole speranze e nuovi peggioramenti
«Ci teneva il braccio, non voleva che lo lasciassimo»
IL DRAMMA
Infezione fatale, muore ventiseienne
Matteo Carico era stato operato al femore
La sera di Ferragosto è spirato a Padova
Una banale operazione al femore della gamba sinistra. Un mese dopo il primo ricovero per
qualcosa che non andava quando era appena cominciata la fase di riabilitazione. Poi il lungo
calvario e, a distanza di poco
più di tre mesi, il triste epilogo:
Matteo Carico, 26enne di Trento è morto. È spirato in un letto d’ospedale a Padova, lasciando nel dolore più grande la
mamma ed il fratello, ma anche
tanti amici che fino all’ultimo
hanno sperato di poter vedere
Matteo uscire con le sue gambe da quell’ospedale.
Era il marzo di quest’anno
quando il ragazzo è entrato a
Villa Igea per l’intervento chirurgico. Poco più di un mese
dopo l’inizio della riabilitazione e, il 15 aprile, il ricovero nella stessa struttura per la febbre alta ed alcuni malori diffusi. Soltanto due giorni dopo il
trasferimento al policlinico di
Padova, e qui dal reparto di gastroenterologia è passato urgentemente in quello di rianimazione per un’epatite fulminante.
Passano alcuni giorni e Matteo
peggiora: serve un trapianto di
fegato. Si trova al più presto un
organo disponibile che viene
trapiantato. Cinque settimane
dopo esce dalla rianimazione
per la terapia semi intensiva.
Considerati i leggeri miglioramenti, a inizio luglio i medici
decidono di far tornare il giovane a Trento: qui viene ricoverato nel reparto di gastroenterologia. Purtroppo però dopo una settimana il suo stato
di salute peggiora nuovamen-
Il sorriso
di Matteo
Carico in
un momento
felice, accanto
una sala
operatoria
e a sinistra
Villa Igea,
dove il giovane
è stato operato
a inizio marzo
te e dopo un primo trasferimento in rianimazione, Matteo torna d’urgenza all’ospedale di Padova. Ci arriva con l’elisoccorso.
In questa fase è un’alternarsi di
notizie: a tratti familiari ed amici possono tornare a sperare,
si registrano lievi miglioramenti e in chi lo circonda non viene mai a mancare la fiducia di
poter finalmente raccontare il
lieto fine di questa storia.
Arriva la fine del mese di luglio
e il 26enne trentino torna a peggiorare. Una sofferenza respiratoria lo costringe a tornare
nel reparto di rianimazione dell’ospedale Sant’Antonio di Paodva. Da quel giorno in poi, purtroppo, c’è stata una dolorosa
degenerazione del quadro clinico di Matteo. Dai medici non
arrivavano più le buone notizie che alimentavano la speranza. Quella speranza che si è
spezzata la sera di Ferragosto,
quando il cuore di Matteo Carico ha smesso di battere per
sempre.
Gli occhi Matteo li aveva chiusi già da un po’. Da qualche
giorno, infatti, lo mantenevano
in coma farmacologico.
«Tutti però siamo riusciti a salutarlo, tutti abbiamo potuto
parlare con lui e conserveremo
un bel ricordo» raccontano gli
amici di sempre. Non sono
mancati al suo fianco in questa
odissea da un’ospedale all’altro, mai. In tanti si sono alternati accanto al suo letto per tenergli compagnia, per rendere
meno pesanti le lunghe giornate. Era forte Matteo, convinto
di poter uscire da quell’incubo.
«Anche se ogni volta che ci alzavamo per andare via e lo salutavamo ci prendeva per un
braccio - aggiungono gli amici
-. Voleva che rimanessimo con
lui, voleva che non lo lasciassimo».
L.Pi.
Staffetta di 24 ore per la fibrosi cistica
Dopo la fortunata
manifestazione di nuoto,
un’altra occasione
per sensibilizzare la gente
Cammina che ti passa? Un’affermazione che l’Associazione trentina fibrosi cistica (Atfc) pare aver fatto
propria con una curiosa e simpatica iniziativa di sensibilizzazione che
si terrà in autunno. E non un qualsiasi giorno d’autunno. La 24ore di
camminata per la fibrosi cistica per
le vie del centro storico di Trento,
dopo la fortunata prima edizione della 24ore di nuoto presso la piscina
di Gardolo, si terrà proprio durante
le elezioni provinciali, sabato 25 e
domenica 26 ottobre, rispettivamente Santa Daria e Sant’Evaristo.
Citiamo i santi perché durante il periodo elettorale non si sa mai. Ma
usino mezzi di locomozione, come
biciclette o pattini a rotelle. Uno solo però avrà il compito di passare il
testimone per tutte le ventiquattro
ore. Ed è ressa per prenotarsi a reggere la staffa anche se le ore più critiche restano quelle notturne. «Per
questo stiamo mobilitando associazioni sportive e di volontariato che
ci garantiscano atleti o comunque
persone in buona forma fisica in grado di continuare anche nei momenti più duri», prosegue Pelz. Dunque,
travolti dai dubbi pre-elettorali, prendetela con filosofia. Pensate a chi sta
peggio, e cominciate a camminare.
I.V.
Il 25 e 26 ottobre scatta la camminata per le vie del centro
certo camminare, come ricorda Kierkegaard, aiuta a pensare. Ma questo
significa che le associazioni la buttano in politica? «Ma quando mai replica divertito Marco Pelz, membro del direttivo di Atfc - solo che in
Comune ci hanno risposto che quello era l’unico giorno disponibile in
tutto l’autunno». Ma cosa significa
24 ore di camminata? Sembra una
specie di maratona dell’estremo in
Giro al Sass... «Assolutamente no precisa subito Pelz - È una staffetta
di camminatori che dura ventiquattro ore. Dove, a passarsi il testimone, è la gente normale. Quella che ha
la voglia e la sensibilità di fare qual-
che passo per dei ragazzi che lottano ogni giorno per conquistarsi la
vita». Il percorso della 24ore ricopia
il giro al Sass più tradizionale: piazza Duomo, piazza Pasi, via Oriola,
largo Carducci, via San Pietro, via
Manci, via Roma, via Belenzani e di
nuovo piazza Duomo. Si possono fare ore di cammino, il percorso sarà
delimitato e saranno approntati punti di ristoro, oppure appena un giro
o due. Suppergiù un giro corrisponde a poco più di un chilometro. Tutti possono partecipare, bambini,
adulti, anziani, maniaci del fitness,
sedentari. Anche gli animali sono bene accetti. L’importante è che non si
Alcuni ragazzi alla staffetta di nuoto
Dimaro | Scappati al padrone: panico, ma nessun ferito
L’allarme | La pioggia e danni anche in città
«Blitz» di due cani in gelateria
Prima l’assalto ad altri tre animali
Frana sulla ciclabile di Grigno,
Ferragosto di maltempo e disagi
Prima hanno «morso» tre
cani, poi si sono intrufolati
ina una gelateria, creando
non poco scompiglio.
Protagonisti dell’incursione
due cani husky, sfuggiti
all’attenzione del padrone. Il
parapiglia, conclusosi per
fortuna senza feriti, è
successo il giorno di
Ferragosto a Dimaro. I due
animali, come detto, erano
fuggiti al proprietario, che
abita in un paese vicino.
Prima avrebbero azzannato
altri tre cani, poi si
sarebbero messi a girare in
paese. Il «blitz» nel locale è
scattato verso le 17. I due
animali si sono intrufolati
nella gelateria bar «Tropical»
Pioggia torrenziale alternata a sprazzi
di sole, che invitavano ad uscire di casa. La giornata di Ferragosto, con centinaia di turisti in tutta la provincia,
escursionisti scalpitanti di conquistare le cime con ogni tempo, e residenti
che trascorrono il ponte in città, ha lasciato uno strascico di disagi fra Trento e periferia. Uno smottamento di dimensioni non trascurabili ha interessato il tratto di ciclabile fra Grigno ed
Ospedaletto (nella foto di Mario Pacher,
dopo l’intervento di pulizia della sede). La zona non è nuova a
cedimenti del terreno a seguito di maltempo.
Problemi per il maltempo si sono registrati anche in città,
con l’allagamento del sottopasso della bretella dei Crozi che
conduce in centro: venerdì le auto sono state fatte deviare
nella nuova galleria che porta verso Gardolo. Qualche allagamento di scantinato c’è stato in collina. Nel tardo pomeriggio di Ferragosto, per la pioggia, un’auto è finita fuori strada nella galleria di Piedicastello, verso nord: nessun ferito.
di via Gole. In quel momento
all’interno della gelateria
c’erano parecchie persone e
la presenza dei due cani ha
creato qualche timore. «Non
hanno morso nessuno precisa il titolare - si è
creato solo un po’ di
scompiglio per la presenza
dei due cani». Ma qualcuno,
terrorizzato dalla presenza
degli husky, ha allertato le
forze dell’ordine e sul posto
sono arrivati i vigili del
fuoco e la polizia
municipale. Nel frattempo è
stato contattato anche il
proprietario degli animali,
che rischia qualche
grattacapo per la fuga dei
due animali.
Chiuso
per ferie
Riapre
lunedi 25 agosto
R8080703
L’INIZIATIVA