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VENERDI’
30 APRILE 2004
ANNO 2 - NUMERO 102
Editoriale Trentino Alto Adige Srl
Sede legale: Via delle Missioni Africane, 17 - 38100 Trento
Diffusione: RCS Diffusione S.p.A.
Via Rizzoli, 2 - 20132 Milano - Tel. 02 - 25841
Ammortizzatori familiari
VINCOLI SOCIALI
PER LO SVILUPPO
di LUCA NOGLER
Nell’introdurre un ciclo di seminari
trentini sulla recente riforma del mercato
del lavoro, il sociologo Antonio Schizzerotto segnalava qualche settimana fa che
la generazione delle persone nate a partire dalla fine degli anni Cinquanta è stata
la prima a non essere riuscita a migliorare la propria condizione di vita rispetto a
quella dei loro genitori. Il dato risale, in
sostanza, alla scandalosa ed irresponsabile gestione del welfare operata — con un
ampio consenso nel Paese — nel corso degli anni Ottanta. Un’intera generazione è
sostanzialmente frenata perché deve destinare una quota sproporzionata delle risorse prodotte al finanziamento di prestazioni (pensioni) e servizi (sanitari) che
interessano principalmente la generazione precedente, mentre non riceve il necessario (e impersonale) sostegno nella
fase dell’educazione, della scelta professionale ed, infine, dell’attività di cura con
il conseguente drammatico effetto del calo demografico (un chiaro freno allo sviluppo).
Recentemente un simpatico imprenditore della regione mi ha rimproverato che
questa impostazione, che condivido da
tempo, trascura l’enorme agio in cui dimorano i giovani d’oggi. L’arguto interlocutore generalizzava, probabilmente, il
proprio contesto sociale (se non quello familiare).
Vero è che il dato segnalato da Schizzerotto è mascherato dal fatto che l’Italia,
e la nostra regione non fa eccezione sul
punto, rappresenta il Paese europeo in cui
si registra (ed ormai da anni) il più alto
spostamento di reddito dalle generazioni
anziane a quelle giovani. Sono gli anziani
che finanziano l’acquisto degli immobili,
l’avvio delle imprese ma anche i macchinari agricoli così come una parte dei servizi e delle necessità dei nipoti (occupandosi purtroppo spesso anche della loro
educazione).
Viviamo in mezzo ad un enorme e costante re-equilibrio sociale di risorse tutto incentrato su una logica personale, per
lo più paternalistica e, pertanto, tutt’altro
che immune da pratiche discriminatorie.
È questo movimento di reddito che garantisce la pace (pardon, la coesione) sociale. Sennonché, si tratta di un’allocazione delle risorse che non risponde certo ai
tempi ed alle esigenze che sarebbero imposte da una seria scelta pubblica di favorire, rispettivamente, la parità di opportunità di partenza (e cioè coloro che sono
socialmente e sempre più visibilmente
svantaggiati) e lo sviluppo (e cioè i più capaci e meritevoli). Dominano, al contrario, imponderabili, mutevoli e spesso irrazionali criteri soggettivi. È chiaro, infine, che questo sistema ingessa il contesto
sociale perché riproduce e consolida le disuguaglianze sociali. Non a caso i destini
educativi e professionali sono fortemente condizionati dalle origini sociali e si fortifica quella che Schizzerotto stesso chiama, da tempo, la «trasmissione intergenerazionale delle diseguaglianze».
Il tutto alimenta, infine, le opposte
ideologie. Da un lato, chi approfitta dello stato di cose per demonizzare la logica
dell’intervento pubblico al fine, più o meno ostentato, di preservare le ineguaglianze di opportunità. Dall’altro, chi cavalca il contagioso (specie in periodi di
crisi) sogno dell’eguaglianza collettiva,
negando così sia le disparità derivanti dal
merito dei singoli individui (fondamentali nell’ottica dello sviluppo), sia conseguentemente l’improcrastinabile redistribuzione generazionale delle opportunità.
Insomma, un confronto viziato.
REDAZIONE
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TEMPO LIBERO
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SEPARATAMENTE
SPORT
Wyman, l’ex bassista degli Stones In Fiera il divertimento in vetrina
in concerto al Nuovo teatro
Sport, avventura e mostra sul K2
La Fisi Alto Adige è con Coppi
«Non si cambia presidente in corsa»
A PAGINA 12 SALVO
A PAGINA 10 SAVIO
A PAGINA 13 SCHIAFFINI
Bolzano ospiterà solo gli uffici «secondari» della società che gestirà il colossale progetto. Il presidente trentino Dellai chiede di essere coinvolto
Tunnel, la gestione andrà a Innsbruck
Per firmare l’accordo gli austriaci vogliono che la sede sia in Tirolo. Oggi il vertice con Lunardi
CAROVITA
Salghetti: «I consumatori controllino gli aumenti dei prezzi»
BOLZANO — Il sindaco Salghetti condivide il grido d’allarme sulla scarsa concorrenza emerso dal forum del Corriere dell’Alto Adige e auspica l’avvento di iniziative di cooperazione. Inoltre il sindaco è favorevole ad un maggior coinvolgimento dei consumatori nel monitoraggio dei
prezzi. L’assessore Rizzolli invece sottolinea i vantaggi della politica commerciale locale.
A
BOLZANO — Tunnel del Brennero, oggi a Vienna i ministri dei trasporti di Italia ed Austria, Pietro Lunardi e Hubert Gorbach, firmeranno
l’accordo che stabilisce il modello di
finanziamento, le procedure per l’assegnazione degli appalti e le condizioni per la realizzazione degli studi
preliminari necessari all’avviamento
dei lavori. Il consiglio dei ministri austriaco ha incaricato Gorbach di
porre come condizione che la sede
della società di geL’INTERVISTA
stione sia in Tirolo. All’articolo sei
DURNWALDER dell’accordo si dice a chiare lettere
«PURTROPPO
che fino al 2006 la
È ANDATA COSÌ» sede principale
della società euroA PAGINA 3
pea sarà ad Innsbruck, mentre a
Bolzano ci sarà solamente quella secondaria. Una volta conclusa la seconda fase, ovvero quando sarà terminata la progettazione definitiva
del traforo, la sede principale della
Spa europea verrà trasferita a Bolzano per tutta la durata dei lavori, la
cui fine è prevista nel 2015. Oggi a
Vienna ci saranno anche i presidenti Durnwalder e Dellai. Quest’ultimo
chiede che il Trentino sia coinvolto
in un «ragionamento unitario».
pagina 4 Clementi
A
CULTURA
Follia e illusione
La notte magica
di Santa Walpurga
di BRUNAMARIA DAL LAGO VENERI
La notte fra il 30 aprile e il primo maggio è la notte di Santa
Walpurga. Secondo le antiche
tradizioni in questa notte le
streghe ed i demoni si danno appuntamento sulle cime dei
monti. Ecco, subito ci si potrebbero porre alcune domande:
perché la notte delle streghe ha
preso il nome di una santa? E
poi, esistono veramente le streghe? Cominciamo con ordine.
Ippocarate scrive che gli spiriti
dei defunti fanno crescere e germinare i semi. Per questo motivo la notte del 30 aprile, considerato da sempre un punto di
frattura, di passaggio, un buco
nell’ordine dell’universo, i morti possono uscire dal regno di
sotto ed accostarsi ai vivi.
Asl, direttori con le forbici
Saranno loro a far quadrare i conti. Merano protesta per i 4 reparti tagliati
MARGHERITA
Bolognini nell’esecutivo nazionale
BOLZANO — Dopo essere stato escluso dalla commissione dei Sei Giancarlo Bolognini riceve soddisfazione da Roma . Il coordinatore federale della Margherita lo ha nominato responsabile per le minoranze linguistiche del partito.
A
CONTINUA A PAGINA 11
A
pagina 4 Perobelli
pagina 5 Gelmini
Critiche di scarsa trasparenza: proposta la pubblicazione dei patti parasociali con Lodi. Utile netto di 26 milioni
Carispa, attacco dei piccoli azionisti alla Fondazione
BOLZANO — Il sindacato azionisti ha animato l’assemblea dei soci della Cassa di risparmio,
criticando l’operato della Fondazione, del consiglio di amministrazione e contestando la redditività della banca. Critiche anche al possibile acquisto della Banca popolare del Trentino. È stata inoltre chiesta più trasparenza e la pubblicazione dei patti parasociali con Lodi. Alle accuse
ha risposto il presidente Ander Amonn: «La redditività della banca è del 9,2%, ben sopra la media nazionale. L’operazione Bpt viaggia su cifre
molto al di sotto di quelle citate dalla stampa. Le
altre critiche mi sembrano ingenerose». La proroga del cda è stata comunque approvata. Per
quanto riguarda il bilancio 2003 l’esercizio consolidato del Gruppo Cassa di Risparmio di Bolzano, che comprende anche Alto Adige Riscossioni spa e Sparim spa, ha chiuso con un utile netto di 26 milioni 871 euro, raddoppiato (+93,4%)
rispetto al 2002. Il dividendo è di 4,33 euro per
azione, che corrisponde ad un incremento del
14,25%. Amonn ha confermato l’espansione in
Trentino e Veneto: la sede di Belluno è stata aperta da poco. Dopo l’estate verranno inaugurate le
sedi di Trento Sud e Verona. «Parallelamente —
ha detto il presidente — proseguono le trattative per l’acquisto delle rete di sportelli (18 in tutto) della Banca popolare del Trentino».
RAIFFEISEN
HYPO TIROL
Gius: obiettivo centrato
All’orizzonte c’è Trento
«Bilancio incoraggiante
Italia, ottimo mercato»
BOLZANO — «Gli obiettivi annunciati a fine 2002 dalla cassa
centrale Raiffeisen dell’Alto Adige sono stati raggiunti e il nostro
utile netto ha raggiunto i 3 milioni di euro». Ad affermarlo è stato
Peter Gius, direttore generale, in
sede di presentazione del bilancio. Inoltre è all’orizzonte un’alleanza tra le Casse rurali di Bolzano e Trento. Le casse di credito
cooperativo rappresentano in Alto Adige il cinquanta per cento
del mercato bancario e la Cassa
centrale è la piattaforma di riferimento delle cinquantadue filiali
Raiffeisen presenti sul territorio
altoatesino.
BOLZANO — Il bilancio di Hypo
Tirol è cresce del 12% rispetto all’anno precedente. «La nuova dirigenza
è in carica da poco, nel primo quadrimestre ha ottenuto risultati incoraggianti, quindi — afferma il presidente del collegio sindacale di Hypo,
Helmuth Mader — merita tutta nostra fiducia». Mader è convinto che «il
mercato italiano riservi grandi possibilità per una banca come Hypo, così ho chiesto a tutti nuovi dirigenti di
imparare l’italiano». La conferma arriva anche dal direttore generale di
Hypo, Hannes Gruber, il quale spiega che la Hypo Tirol punta ad espandersi sul mercato italiano, specialmente nel settore del leasing.
A
A pagina 9
Espro
pagina 9 Tomasi
SALUTE
Fumo vietato in un locale su tre
Confesercenti: «Estendiamolo»
BOLZANO — Anticipando il divieto antifumo nei locali pubblici
che sarà operativo dal
primo gennaio i gestori bolzanini si sono già
mossi. «Molti hanno introdotto divieti totali o
parziali di fumo nei loro locali», spiega Mirco
Benetello della Confesercenti. Da un’indagine dell’associazione di categoria condotta su
190 locali emerge che il divieto totale di fumo
è stato adottato da 36, il 19% del totale. I divieti parziali invece sono stati adottati da 28
locali, il 15% del totale dei locali censiti. «Chi
lavora in un bar o in un caffè non può che augurarsi di essere liberato dal fumo, così dannoso alla salute — dice Benetello — il divieto però dovrebbe essere generalizzato, altrimenti i locali più grandi sarebbero avvantaggiati rispetto a quelli medi e piccoli e questo
andrebbe ovviamente a minare la libera concorrenza».
di Marco Armani
pagina 3 Angelucci, Zamattio
Sanità, Theiner chiede un piano entro luglio. Il vicesindaco Cavagna: «La Provincia sbaglia»
BOLZANO — L’incontro tra l’assessore provinciale alla sanità
Theiner e i quattro dirigenti delle
Asl si è concluso con un accordo: a
decidere gli eventuali tagli dei primariati saranno i responsabili delle Azienda sanitarie. «Non sarà facile, ma ci proveVIALE EUROPA
remo», ammette
il direttore geneI POMPIERI
rale dell’Asl meranese, Andreas
OSTACOLATI
Fabi. Entro luglio i direttori doDALLE AUTO
vranno portare
A PAGINA 5 RUGGERA
sulla scrivania di
Theiner le strategie che intendono adottare per
rientrare nel budget previsto dalla
giunta provinciale. Il vicesindaco
di Merano protesta per la disattivazione di quattro reparti all’ospedale Tappeiner e chiede alla Provincia di rimediare ai propri errori.
L A PA G I N A D U E
A pagina 9
Angelucci
12
VENERDÌ
30 APRILE 2004
CULTURA E TEMPO LIBERO
MUSICA/1
MUSICA/2
TEATRO
CINEMA
Lo swing inconfondibile di Reinhardt Arie di Puccini da Madame Butterfly Aviatori in volo con un annaffiatoio Grande animazione giapponese
con All that jazz al Laurin bar
L’«Addio fiorito asil» a Merano
Il duo dei ParaPiglia al Carambolage Una storia di draghi nel cielo
La rassegna All that jazz del Laurin Bar di Bolzano
ospita questa sera il quartetto di Mandino Reinhardt. Il
chitarrista manouche Mandino Reinhardt è una figura
incontornabile del cosiddetto jazz swingato «manouche» proveniente dall’Alsazia. Nel quintetto trovano
spazio altri due chitarristi: il fratello di Mandino Sony
Reinhardt e Franko Mehrstein. Il gruppo è completato
dalla la presenza di Tim Kliphus al violino, e di Gautier
Laurent contrabbassista molto conosciuto, già a fianco di Bireli Lagrene. (lu. sti.)
Appuntamento per gli amanti del belcanto oggi al
Kursaal di Merano, dove viene proposta una serata
significativamente intitolata «Addio fiorito asil»,
nell’ambito della mostra di fiori e piante «Meranflora».
Con la valida collaborazione della Fondazione Arena di
Verona verranno proposte pagine immortali da
Madame Butterfly di Giacomo Puccini e da altre opere
liriche. La serata avrà inizio alle 20.30. Per informazioni
e prenotazioni è possibile chiamare la segreteria di
Meranflora al numero telefonico 0473/272000. (lu.sti.)
L’immaginazione libera dei bambini e permette di inventare storie e grandi avventure, partendo da semplici
oggetti. Questo è il punto di partenza e d’ispirazione di
«A. Le ciel ne suffit pas» in programma stasera, alle 20.30,
al piccolo teatro Carambolage. Autori e protagonisti del
lavoro teatrale sono i «ParaPiglia» Stefano Amori e Luca Lomazzi, che si sono fatti già amare dal pubblico bolzanino nel’ambito del concorso «Roner surPrize 2002».
Un semplice innaffiatoio trasforma i «ParaPiglia» in aviatori e li proietta in una folle corsa attraverso il cielo.
Per la rassegna dei film d’animazione «Otaku zone»,
questa sera, alle 21, al Videodrome di via Roen 6
(dietro l’asilo), sarà proiettato «X» per la regia del
giapponese Rintaro, che ha già prodotto pellicole su
questo genere. La storia è affascinante e racconta dei
draghi del cielo e dei draghi della terra che sono in
lotta per decidere il destino del mondo che dipenderà
dalle scelte di Kamui. Ma Kamui dovrà risolfere un
drammatico dilemma: scegliere l’angelo o il demone
che sono in lui?
MANDINO REINHARDT - Rassegna «All That Jazz»
BOLZANO — stasera, ore 21, Laurin bar, via Laurino
ADDIO FIORITO ASIL — arie di Puccini
Merano — stasera, ore 20.30, Kursaal
A. LE CIEL NE SUFFIT PAS — ParaPiglia
Bolzano — stasera, ore 20.30, Carambolage
FILM «X» - Rassegna cinema d’animazione
Bolzano — stasera, ore 21, Videodrome, via Roen 6
Il bassista il 17 giugno sul palco del Nuovo teatro. Nel 2003 il suo ultimo album da solista «Blues Odyssey» scritto a quattro mani con Richard Havers
Bill Wyman, a Bolzano una leggenda del rock
L’ex Rolling Stones in concerto con il supergruppo di vecchie glorie Rhythm Kings
DISCOGRAFIA
Questi i principali
lavori discografici
che sono stati prodotti dall’ex bassista dei Rolling Stones
G
SOLISTA
Monkey Grip(Album 1974), Stone
alone (Album
1976), Bill Wyman
(Album 1982),
Stuff (Album
2000), The
compendium (Album 2001), Blues
Odyssey (Album
2003)
G
WILLIE AND...
Willie and the poor
boys (Album 1985)
These arms of mine
(Singolo, 1985) Live (Album 1993)
Baby Please don’t
go (Singolo)
G
RHYTHM...
Struttin’ our stuff
(Album 1998),
Anyway the wind
blows (Album
1999) Groovin’ (Album 2000) Double
Bill (Album)
BOLZANO — Esistono decine di bassisti che nell’immaginario degli appassionati e dei
musicisti potrebbero rappresentare lo status simbol del basso rock. Uno di questi è William
Perks, in arte Bill Wyman.
L’ex Rolling Stones (la più famosa e longeva rock-band) sarà
a Bolzano giovedì 17 giugno su
iniziativa dell’associazione di
Bressanone «Lieder Szene».
Bill Wyman salirà sul palco del
Nuovo teatro comunale di piazza Verdi con i suoi Rhythm
Kings, supergruppo di vecchie
glorie formato nel
Nel ’74 il primo 1997.
Bassista
lavoro senza
semplice
efficala storica band ma
ce, con uno
stile tutto
improntato sull’intreccio armonico rivolto ai mitici «riff» di
Keith Richards, ha imposto il
suo stile di fraseggi brevi, impregnati di blues e successivamente di un certo soul, a tutta
la nuova generazione di bassisti
rock.
Nato il 24 ottobre 1936 a
Lewisham, presso Londra, Bill
Wyman, compie il passo decisivo della sua vita nel 1962 quando, mentre suonava nei Cliftons, viene invitato da Mick
MAESTRO Lo stile di Bill Wyman ha fatto scuola a tutta una generazione di bassisti
Jagger e Keith Richards a far
parte dei nascenti Rolling Stones al posto del bassista Dick
Taylor (futuro membro dei
Pretty Things).
Insieme a Charlie Watts, Wyman andrà a costituire una delle sezioni ritmiche più leggendarie della storia del rock. Per
più di tre decenni, Wyman risulterà comunque una figura
relativamente marginale in seno al gruppo: solo in un caso
una sua canzone si fa strada su
un album degli Stones (la »psichedelica» «In another land»,
su «Their Satanic Majesties Request», 1967).
Costretto a cercare soddisfazione fuori dal gruppo, nel 1974
è il primo Rolling Stone a incidere un album solista,
«Monkey Grip», nel quale si cimenta con il genere «bluegrass» e ospita Dr.John e Leon
Russell; nel 1976 si ripete con
«Stone Alone». Solo nel 1982
incide un terzo disco, intitolato
Alla scuola bolzanina un progetto della Ue destinato a produttori ed autori indipendenti
Il documentario di Zelig diventa europeo
BOLZANO — La Zelig, scuola di documentario, televisione e nuovi
media, ha ottenuto come
Promoter l’assegnazione
di un progetto di formazione finanziato dal programma Media Plus dell’Unione Europea. In tal
modo Zelig si trova a essere una delle 48 istituzioni
formative europee incaricate di condurre a compimento un progetto di formazione Media plus training.
Il progetto Esodoc —
European social documentary – si rivolge a produttori e autori indipendenti di documentari che
lavorino nell’ambito di
progetti nel Terzo Mondo
in collaborazione con Organizzazioni non governative o Organizzazioni non
profit.
Obiettivo della formazione è quello di venire incontro alle crescenti necessità di comunicazione
di Ong e Onp, di mettere
in contatto produttori e
Primo appuntamento dell’attività di formazione
destinata alle Organizzazioni non governative
da domenica 2 a sabato 8 maggio a Bressanone
autori di documentari con
le stesse e di conquistare
l’interesse degli enti di diffusione televisiva nei confronti dei loro prodotti filmici, in modo da permetterne una miglior diffusione e da favorire la comprensione e la condivisione dei contenuti.
Trattandosi di un progetto europeo, la collaborazione con partner di altri paesi appunto europei
risulta particolarmente
importante. Zelig ha individuato nove partner che
sostengono il progetto dal
punto di vista dei contenuti: Campus (Lucca), Andrzej wajda master school of
film directing (Varsavia),
Urihi (Milano), Journées
européennes du cinéma et
de l’audiovisuel (Parigi),
Videoplay (Roma), Article Z productions (Parigi),
Doc/It (Bologna), Università della Svizzera italiana
(Lugano), Cies (Roma).
L’attività di formazione
avrà luogo nel quadro di
tre workshop di una settimana in diverse città europee: Bressanone, Varsavia, Lucca. Durante i sei
mesi di formazione i partecipanti potranno sviluppare, con l’assistenza di un
tutor, progetti propri che
poi, durante l’ultimo
workshop di Lucca, saranno presentati pubblicamente a una qualificata
rappresentanza di reti televisive e di Ong e Onp.
Il primo workshop si
terrà da domenica 2 a sabato 8 maggio a Bressanone, nel convento di Novacella.
Sono attesi 24 partecipanti da 12 diversi paesi
europei (Slovenia, Svezia,
Svizzera, Estonia, Lituania, Polonia, Germania,
Ungheria, Bulgaria, Italia,
Gran Bretagna, Francia) e
numerosi ospiti, fra i quali
Frances Dobbs (New
York), direttore del reparto cinema della Banca
Mondiale, Iikka Vehkolahti (Tampere), commissioning editor presso la Tv
Norvegese, Ritchie Cogan
(Londra/Colonia), direttore di One World Broadcasting Trust, Rachel
Stabb (Londra), responsabile di One World Tv, Elisabetta Melandri (Roma),
presidente del Cies, Isabel
Morgan (Londra), responsabile del reparto comunicazione di Christian
Aids, Bettina Kocher
(Amburgo), anthropologa, direttrice del workshop
tetevisivo), Patrice Barrat
(Parigi), direttore di Article Z, Neelima Mathur
(India), produttore di
Spotfilms, Jacek Petrycki
(Varsavia),
operatore
presso la Andrej Wajda International Filmschool.
«Mio marito aspetta... un figlio» in scena domani al teatro delle Muse di Pineta di Laives
Fiocchi azzurri, maghi ed equivoci in un’atmosfera napoletana
PINETA DI LAIVES — La dolce atmosfera di una Napoli dei
giorni nostri, ricca di colore e delle note di Pino Daniele e Teresa De
Sio è la cornice delle vicende di
«don Cicci o’ taxi», ovvero Francesco Esposito il taxista.
«Don Cicci», che è sposato con
Rita, è assillato dall’invadenza di
amici e conoscenti nella sua vita familiare e dalla gelosia della moglie, fomentata dalla «consigliera»
di lei, Letizia, una sorta di «Jago»
in gonnella, che nasconde dietro
l’apparenza di donna pia se non
addirittura bigotta, una misteriosa
tresca. La situazione precipita
quando il socio e amico di «don
Cicci», Alfonso, trova un bambino
nel taxi e, scambiandolo per il figlio di «Cicci», lo ritiene prova inconfutabile dell’infedeltà dell’amico, che però continua a proclamarsi innocente.
Ma il bambino sarà davvero
suo? Un susseguirsi di equivoci e
È l’ultimo appuntamento
della rassegna organizzata
dalla Uilt Trentino Alto Adige
malintesi coinvolgerà tutti i personaggi, una variopinta combriccola
di nobiluomini, popolino e perfino
di maghi che leggono il futuro nei
fondi di caffè, fino al lieto fine con
tanto di fiocco azzurro…o rosa.
«Mio marito aspetta…un figlio», commedia in due atti dell’attore e commediografo Mimmo
Venditti, è la piéce scelta dalla
Compagnia «Piccolo Teatro Pineta» per concludere l’ottava rassegna teatrale «Teatro in Pineta», da
quattro anni dedicata a Danilo Lisciotto, attore e cofondatore della
stessa compagnia.
«Abbiamo scelto di onorare la
memoria del nostro compianto
collega, dedicandogli un festival di
teatro amatoriale che da qualche
anno, oltre alla commedia, offre
anche spettacoli di cabaret — spiega Angelo Torrice, presidente, primo attore e regista della compagnia teatrale. Siamo fieri del lavoro svolto, e siamo fieri del teatro
delle Muse, un vero e proprio
gioiello per la comunità Pineta e
non solo. I nostri obiettivi? Mantenere alta la qualità delle opere
teatrali proposte e far conoscere
altre compagnie italiane che propongono pièce in italiano e in dialetto».
L’ultimo appuntamento dell’edizione 2004 del festival, finanziato
dalla compagnia «Piccolo teatro
Pineta», dal «Circolo operaio Pineta» in collaborazione con la Uilt
Trentino Alto Adige è fissato per
domani sera alle 20.45 al «Teatro
delle Muse» di Pineta. Per informazioni e prenotazioni telefonare
al numero: 0471/952232 oppure allo 0471/950863.
Cristina Bonvicini Dotti
col proprio nome, con qualche
aspirazione pop. Nel 1985 mette in piedi una band di «all
star», il cui nome intitola il disco Wilie and the poor boys, con
Charlie Watts, Jimmy Page e
Paul Rodgers.
Nel 1993 Wyman annuncia il
suo addio ai Rolling Stones (sostituito da Daryl Jones), divorzio che comunque non scuote le
fondamenta del gruppo. «Avevo perso qualcosa — sottolineò
allora — suonando per 30 anni
con un grande gruppo come gli
Stones. E questo qualcosa era il
contatto con il pubblico».
Nel 1994 resuscita Willie and
the poor Boys per un album dal
vivo, poi nel 1997 forma un altro supergruppo di vecchie glorie, i Rhythm Kings, nel cui primo disco,«Struttin’ our stuff»,
suonano tra gli altri Peter
Frampton, Chris Rea, Ray
Cooper, Paul Carrack, Eric
Clapton, Albert Lee, Gary
Brooker (ex Procol Harum).
«Ho avuto la sensazione di aver
ricominciato la mia carriera da
zero», dichiarò Wyman.
Nel ’93 l’addio
Nel
a Jagger
1999 esce
«Anyway
e compagni
the wind
blows», seguito nel 2000 da «Groovin’»,
nel quale al suo fianco sono, oltre a Brooker e Lee, anche
Georgie Fame, la cantante Beverly Skeete, e soprattutto un
compagno di strada negli Stones, Mick Taylor. L’ultimo album con i Rhythm Kings è
«Double Bill», mentre, come
solista, ha inciso nel 2003
«Blues Odyssey» scritto a quattro mani con Richard Havers e
uscito l’anno scorso.
C. S.
ENSAMBLE
I Regensburger Domspatzen ad Appiano
aprono il Festival regionale di Musica Sacra
APPIANO — Il Festival regionale di Musica Sacra prende il via
questa sera in Alto Adige, ospite di località di San Paolo di Appiano. L’apertura è di tutto rispetto perché nella chiesa parrocchiale
verrà ospitato un concerto del celebre coro di voci bianche Regensburger Domspatzen. Il programma verrà replicato domenica 2
maggio a Rovereto, ma il coro tedesco sarà anche protagonista domani a Trento (ore 19 in Duomo) di una importante liturgia all’insegna della famiglia Ratzinger. La celebrazione sarà infatti presieduta dal cardinale Joseph Ratzinger ma soprattutto per la sua parte musicale prevederà l’esecuzione della missa «L’anno santo» composta dal fratello del prelato, il compositore Georg Ratzinger, già
direttore delle voci bianche di Ratisbona.
A San Paolo Appiano (ore 20.30) ed in replica a Rovereto (Chiesa Parrocchiale di San Marco, ore 11.15) i Regensburger Domspatzen diretti da Roland Büchner eseguiranno musiche di: da Palestrina, Bach, Biebl, Graun, Schroeder, Mendelssohn, Scheidt, Pachelbel e Schütz.
L’impeccabile compagine corale di voci
bianche da oltre mille anni accompagna le
funzioni liturgiche nella cattedrale di San
Pietro a Ratisbona. Il coro venne fondato
con l’annessa scuola dal vescovo Wolfgang
nel nel lontano 975. Dopo qualche secolo di
oblio, la formazione rifiorì intorno alla metà
dell’800, sotto la guida del «kapellmeister»
Joseph Schrems. I Regensburger divennero
celebri in tutto il mondo a partire dagli anni
’30 del ventesimo secolo, grazie all’attività
del maestro Theobald Schrems, alla guida
CORO Domspatzen
del coro e della scuola dal 1924 al 1963. Nonostante l’impegno per i tour internazionali i Domspatzen non hanno mai trascurato il loro servizio liturgico alla cattedrale vescovlle.
Dal 1964 al 1994, il coro è stato guidato da Georg Ratzinger che ne
ha ulteriormente consolidato la fama. Dal 1984 al 1988 le voci bianche di Ratisbona si sono recate negli Usa ed in Giappone. Dal 1991
al 1994 il coro è stato ospite di Taiwan, Hongkong ed Corea.
Dall’estate del 1994 la direzione dei Regensburger Domspatzen
è stata assunta da Roland
Büchner, già kapellmeister all’abbazia di Altötting ed insegnante d’organo e direzione di coro a Regensburg. Negli ultimi anni il
coro è tornato in Giappone ed ha quindi effettuato cicli di concerti
in Italia, Ungheria, Scozia e nelle Filippine.
Luca Sticcotti
Tageszeitung
Sa/So 8./9.5.2004 Nr. 93
Verschlumpft
Kurz, aber nicht gut: Rudolf Ladurner inszeniert die Dramen-Collage
„Hearsch mi, sigsch mi" im Meraner Altstadttheater.
VON KLAUS HARTIG
E
s ist zum Kotzen. Petrakov-Gorbunov, Pritykin,
Makarov, Serpuchov und
Kurova treten auf, stammeln unverständliche
Satzfragmente,
übergeben sich und taumeln verstört von der Bühne. Erst der
Tochter des Theaterdirektors gelingt es, sich verständlich zu machen: „Papa hat mich gebeten, Ihnen allen auszurichten, das Theater wird geschlossen. Uns wird
allen übel". Die dramatische
Skizze „Missglücktes Spektakel"
Das Ensemble von „Hearsch
mi, sigsch mi": Nicht von allzu
groper Ehrfurcht vor literarischen
Denkmälern geplagt
des russischen Autors Daniel
Charms entstand 1934 und wurde
damals fein säuberlich in ein privates Schreibheft notiert. Mit
diesem, wenige Zeilen kurzen,
bitterbösen Text leitet Rudolf Ladurner sein Minidramen-Programm „Hearsch mi, sigsch mi"
ein, dass am vergangenen Dienstag im Meraner Theater in der
Altstadt Premiere hatte und dort
noch bis zum 29. Mai zu sehen ist.
Daniel Charms, der 1942 in einem
Leningrader Gefängnis gestorbene Meister des hintergründigen und grotesken Humors, steht
ganz in der Tradition Nikolaj Gogols und Anton Cechovs - auch
wenn Charms, anders als seine
prominenten Vorgänger, zu Lebzeiten lediglich unverfängliche
Geschichten für Kinder publizieren durfte. Die Autoren der „Toten Seelen" und des „Kirschgartens" hatten die Widernatürlichkeit und Schrecklichkeit des russischen Alltags ebenfalls in verdichteten Text-Konzentraten zur
Schau gestellt. Natürlich finden
sich deshalb auch Werke aus dem
gogolschen und cechovschen
Oeuvre („Über die Schädlichkeit
des Tabaks", „Tagebuch eines
Wahnsinnigen") unter jenen 28
Kurzstücken, die Ladurner zu einer eigenwilligen und von keinem
erkennbaren formalen Rahmen
zusammengehaltenen DramenCollage kombiniert hat.
Dabei bedient sich der Meraner
Theaterchef,
ohne
von
Berührungsängsten oder allzu
großer Ehrfurcht vor literarischen
Denkmälern geplagt zu sein, bei
Klassikern wie Georg Büchner
(„Leonce und Lena"), William
Shakespeare („Hamlet"), Helmut
Qualtinger („...Und Schauspieler")
oder Karl Valentin („Interessante
Unterhaltung") und greift gleichzeitig auf die einschlägig bekannten Vorlagen des bundesdeutschen
Cartoonisten und Sprachakrobaten Victor von Bülow alias Loriot
(„An der Opernkassa"), auf Arbeiten des ehemaligen DDR-Dissidenten Kurt Bartsch („Das Bein")
oder auf Avandgardistisches aus
der Feder des französischen Lyrikers, Dramatikers, Erzählers und
Kritikers Guillaume Apollinaire
(„Thesenstück") zurück. Teil dieses Minidramen-Programms ist
der vom ehemaligen Kulturchef
des „Spiegel", Helmuth Karasek,
unter dem Pseudonym Daniel
Doppier verfasste Sketch Völkerverständigung" und Margarete
Jehns im Untertitel als „Seniorendrama" bezeichnete Märchenvariation „Rapunter". Reichlich
schwarzen Humor liefern der englische Dramatiker Harold Pinter
(„Genau") und der Ire Flann
O'Brien, der sein eigenes Schreiben einmal - übrigens völlig zu
recht - als „gesunden Irrsinn" bezeichnet hatte („Sorry").
Die Schauspieler (Patrizia Pfeifer, Sabine Ladurner, Kathrin
Hirber, Jeanette Lampacher,
Dietmar Gamper, Johanna Por-
cheddu, Isolde Lanthaler, Theo
Rufinatscha, Hans Marini) läßt
Ladurner auf der Nebenbühne
des Altstadttheaters blaue Klinikschlafanzüge und über den
Kopf gestülpte Strümpfe und
Strumpfhosen tragen - wie die
Akteure eines Puppentheaters,
wie
eine
orientierungslose
Schlumpftruppe schlägt sich das
mit wenigen Requisiten auskommende, Hochdeutsch und Dialekt
gleichermaßen parlierende Ensemble vor einer mit Kinderzeichnungen bedeckten Leinwand durch eine Text-Collage,
deren Inszenierung einer nachlässig hingeworfenen Fingerübung gleicht. Je länger sich die
Dramolett-Abfolge hinzieht, desto mehr verstärkt sich dann
auch der Eindruck, daß hier lediglich mit der linken Hand gearbeitet worden ist. Nicht immer
sind die Übergänge zwischen den
einzelnen Stücken erkenn- und
nachvollziehbar. Zudem tragen
die Beliebigkeit der Stückeauswahl und die höchst unterschiedliche Qualität der einzelnen Texte
dazu bei, dass dieser Minidramen-Marathon mitunter langatmig und abgestanden wirkt.
Höhepunkte gibt es dann auch
selten, etwa wenn Sabine Ladurner sich in „Sorry" mit piepsender Stimme über einen versehentlich gereichten ArsenCocktail beschwert, Jeanette
Lampacher und Johanna Porcheddu in „Genau" zwei verbitterte Weltkriegsveteranen geben, Theo Rufmatscha und Hans
Marini in „...Und Schauspieler"
als pensionierte Provinzmimen
auftreten oder wenn Patrizia
Pfeifer und Sabine Ladurner im
Loriot-Sketch „Lottogewinn"
vergebens versuchen, ein Interview zu führen.
Ohne allzu große Ansprüche an
sein Ensemble und sich selbst zu
stellen hat Rudolf Ladurner
„Hearsch mi, sigsch mi" als Minidramen-Intermezzo zwischen
die Hauptproduktionen des Altstadttheaters geschoben. Ein
dramatischer Lückenfüller also mehr aber auch nicht.
STADTMUSEUM KLAUSEN
FIAT MENSA
Im ehemaligen Refektorium des
Kapuzinerklosters in Klausen befindet sich heute das Stadtmuseum mit seiner Sammlung und Galerie. Als die Museumsleitung
den in Klausen lebenden Künstler Heinz Mader zu einer Ausstellung in den Galerieräumen ein-
Das Menü aus dem Schmelztiegel
von Kloster, Kunst und Kulinarik
komponiert der aus Vorarlberg
stammende Künstler Paul Renner und erzählt mit jeder Speisenfolge ein Stück Geschichte der
Kunstwerke im Museum. Der
Film über das Gastmahl wird als
Videoinstallation anlässlich der Ausstellungseröffnung in den Galerieräumen des Stadtmuseums Klausen am 8.
Mai in Erstaufführung
präsentiert.
Das Gastmahl, die gesellige Festmahlzeit, ist seit
den Ägyptern, Griechen
und Römern ein Anlass
des Philosophierens und
ein Thema in der Kunst.
In der christlichen Kunst
finden sich Darstellungen des Abendmahls und
der Hochzeit von Kana
als Festmahl. Der Film
und die Videoinstallation
FIAT MENSA aus der
Klausner
Museumsküche tischt ein Filmkulinarium auf, eine wohltemperierte
Mischung
Heinz Mader: Tischt ein Filmkulinarium auf, eine
aus
Gedächtnisraum,
wohltemperierte Mischung aus Gedächtnisraum,
Speisesaal und Wunderkammer, gespickt mit
Speisesaal und Wunderlustvollen Zufälligkeiten und überraschenden
kammer, gespickt mit
„Delikatessen"
lustvollen Zufälligkeiten
und
überraschenden
„Delikateslädt, denkt er an eine ortspezifische Arbeit. Die Wandlung von sen" aus den Museumsvitrinen.
der Klosterzelle in den weißen Die Ausstellung wurde in ZusamKunstwürfel
inspiriert
den menarbeit mit dem Verein „goKünstler zu einem Bankett. Es kart" aus Bozen konzipiert.
entsteht die Idee zu einem Gast- Eröffnung: Samstag, 8. Mai
mahl als alimentäre Metapher für 2004 um 18.00 Uhr. Zur Eröffdie kulturelle und soziale Trans- nung sprechen der Direktor
formation des Ortes. Die festliche Christoph Gasser, und Marion
Tafelrunde liefert den Stoff zu ei- Piffer Damiani. Die Ausstelnem Film, Regie führt die junge lung bleibt bis 12. Juni zugängFilmemacherin Greta Mentzel. lich.
„CLASSIC QUINTETT"
Konzert im
Brucknerhaus Linz
Das Südtiroler Classic Quintett
mit Alexander Veit (Flöte), Stefano Tomasi (Oboe), Werner Mayr
(Klarinette), Manfred Messner
ten die fünf Musiker gemeinsam
mit dem Engländer Steven Mead
europaweit an die fünfzig Konzertabende. Dabei zählen die En-
NEUES STADTTHEATER
BillWyman&
The Rhythm Kings
Am Donnerstag, 17. Juni
2004 gastiert der ehemalige Bassist der „Rolling
Stones" Bill Wyman mit
seiner neuen Band The
Rhythm Kings, wie bereits von der Tageszeitung berichtet, für ein
exklusives Konzert in
Bozen. Für dieses Konzert im Neuen Stadttheater werden nur 740 Eintrittskartenverkauft. Die Band besteht
aus Bill Wyman (Bass), Albert
Lee (Gitarre) Terry Taylor (Gitarre), Beverley Skeete (Gesang) und
Georgie Farne (Piano). Außerdem
mit dabei: Frank Mead, Graham
Bill Wyman: Es gibt
ein Leben nach den
Rolling Stones
Broad, Henry Spinetti,
Janice Hoyte, Martin
Taylor, Mike Sanchez,
Nick Payn und Adrian
Byron Burns Termin:
Bozen, Neues Stadttheater. Donnerstag, 17.
Juni Beginn: 21.00 Uhr. Kartenvorverkauf der nummerierten
Sitzplätze in allen Athesia-Filialen
und bei Disco New (Bozen, Spitalgasse). Info-Hotline: Tel. 0471
970896 oder 0472 837537 [email protected]
Das Classic Quintett: Konzertieren
mit dem Euphoniumvirtuose Steven
Mead im Brucknerhaus Linz
(Hörn) und Ingrid Gantioler (Fagott) wird am Donnerstag den 13.
Mai gemeinsam mit Euphoniumvirtuose Steven Mead im großen
Saal des Brucknerhauses von
Linz konzertieren. Gerade die
rege Konzerttätigkeit des Ensembles verhalf der Formation
über die Grenzen Südtirols hinaus zu großem Ansehen. In den
vergangenen drei Jähren bestrit-
gagements im Rahmen des Ostbelgien Festivals oder der Jeunesse mit Sicherheit zu den Glanzpunkten des gemeinsamen künstlerischen Schaffens. Als besondere Wertschätzung des Ensembles
steht auch die für 13. Mai angesetzte Einladung ins Brucknerhaus. Dabei werden die Musiker
neben Werken aus der Originalliteratur auch eigens für diese Formation geschriebene Arrangements vortragen.
MUSIK:
BSE-VERDACHT:
VERKEHRSPLAN:
TSCHERMS:
Bill Wyman
kommt ins
Stadttheater
SEITE 15
BSE-Verdacht am
Valtinerhof noch
nicht bestätigt
SEITE 6
Grüne und Margheri
werfen Pichler Rolle
Verschleppung vor
SEITE 9
Familie auf der
Straße. BM Huber:
Keine Spekulation
SEITE 11
d
Donnerstag, 29. April 2004 - Nr. 86/12. Jg.
ARNOLD TRIBUS
Die Österreicherinnen und
Österreicher, unsere abgetrennten Brüder und Schwestern, haben einen neuen
Staatspräsidenten gewählt.
Und ich bin froh, dass es
Heinz Fischer geworden ist,
ich hätte auch für ihn gestimmt, hätte ich draußen gewählt. Ich gestehe, dass ich in
meinem Zeitgeistspessimismus nicht an die Wahl Fischer geglaubt habe, ich war
überzeugt, dass es schlussendlich doch die schnatterhafte Benita schafft, mü
ihrem zuckersüßen Getue,
ihren cremefarbenen Kostümen, den Ohrringen und den
Perlketten, ihrem weltfraulichem Getuen und Gehabe, sie,
sie, sie, sie und nur sie, in aller Welt sei sie bekannt und
anerkannt, kompetent, sei sie,
eine Diplomatin, sie werde
praktisch Außenministerin
bleiben, nur einen zusätzlichen, hoch trabenden und gewichtigen Titel dazu führen,
nämlich Bundespräsidentin
der Republik Österreich. Und
dann hatte Frau Ferrero den
Frauen-Bonus, was ja nicht
zu unterschätzen ist. Aber
siehe. Die österreichischen
Wählerinnen und Wähler waren weit vernünftiger als von
mir angenommen, sie wählten den Heinz Fischer, der
genau das Gegenteil der bunten und farbenprächtigen
Frau Außenminister ist
Ernst, reserviert, überlegt,
kühl, seriös, bedacht. Grau.
Grau sind immer seine Anzüge, sein Haar ist grau, er
ist gewiss keine schillernde
Persönlichkeit, aber er ist anständig und rot. Er war immer rot. Mit Stolz. Rot wie
Bruno
Kreisky,
dessen
Freund und politischer Weggefährte er war. Die Österreicher haben einen Genossen in
die Hofburg, und das ist wohl
der Grund, warum sich in
Südtirol die Freude über die
Wahl von Heinz Fischer in
Grenzen hielt Der Herr Landeshauptmann hat als Diplomat den neuen Staatspräsidenten gewürdigt, er wird ja
auch zu den Freunden Südtirols gezählt, auch wenn wer,
wie Bruno Kreisky, vor allem
Fortsetzung S. 2
€0,90
Sanitätsreform
Josef Renzier
Abserviert
Sennin-Obmann Josef Renzier
wurde gestern bei der
Neuwahl aus dem „Senni"Vorstand abserviert.
Die Renzler-Abwahl war von der
Landespolitik vorgegeben
und vom Bauernbund und
einer Gruppe um
„Milkon"-Obmann Alfons
Alber umgesetzt worden.
Der geradlinige und
unbequeme Renzier
musste ausgeschaltet
werden, weil er
in einem
weit größeren
Spiel zum
Störfaktor wurde.
99*
LR Theiner
verlängert
Aufnahmestopp
bis Ende 2004
und weitet
es auch auf
ärztliches
Personal aus
SEITE 3
SEITE 2
IMPFEN
Franzensfeste und
Natz sind strikt gegen
die geplante
„Rigger-Variante SEITE12
Impferlaubnis entzogen.
JosefSimeonis
„Strafaktion" gegen zwei
Kinderärzte
SEITE 4
Do 29.4.2004 Nr. 86
Eigentlich hätte sich Bill Wyman, nachdem er Anfang der 90er bei den Roüing Stones ausgestiegen
war, mit seinen Millionen zur Ruhe setzen und in der Südsee Cocktails schlürfen können. Das tut er
auch gelegentlich, in der Hauptsache macht er aber noch Musik und zwar mit seiner Band, den
Rhythm Kings. Am 17. Juni ist er im Neuen Bozner Stadttheater zu hören.
eith Richards von den Rolling Stones prophezeite
.einst, dass man die „größte Band der Welt" nur im Sarg verlassen könne. Doch Bill Wyman,
der Bassist und stille Mann im
Hintergrund, strafte ihn Anfang
der 90er-Jahre Lügen und beschloss, sich nicht mehr das exzessive Leben eines Rock-Musikers
anzutun, Er ließ Jagger & Co. alleine weiter machen und stellte
seine eigene All-Star-Band auf die
Beine, die Rhythm Kings, mit der
er, wann immer er Lust zum Jammen hat, sich wahlweise ins Studio
oder auf Tour begibt.
Der Abschied von den Rolüng Stones erschütterte Kollegen und
Fans, schließlich war er mit Drummer Charlie Watts für den „loose
sound" der Band verantwortlich
und hat deren Stil maßgeblich geprägt „Ich wollte nicht nur des
Geldes wegen weiter machen. Wir
hatten alles erreicht. Ich wollte etwas anderes machen. Ich fühlte
mich älter als die anderen", muss
er diesen Schritt seitdem in jedem
Interview erläutern.
Während seiner Zeit bei den Stones stand Wyman stets im Schatz
ten seiner Kollegen; die Schlagzeilen galten auch nach dem Tod von
Brian Jones den Exzessen Richards und den Affären Jaggers, als
Bassist hatte er bei der Dominanz
Bill Wyman: Vollkommen losgelöst von jeglichem Erfolgsdruck
der „Glitter TVins" musikalisch
kaum eine Möglichkeit, eigene
Vorstellungen durchzusetzen. Er
brachte im Laufe der siebziger
und achtziger Jahre unter eigenem Namen oder mit der All-Star
Band Willie And The Poorboys
(darunter Jimmy Page von Led
Zeppelin und Stones-Drummer
Charlie Watts) einige Platten raus,
schaffte es aber trotz des Hits „(Si,
Si) Je Suis Un Rock Star" (1981)
nie, sich als eigenständiger Musiker zu etablieren.
Nach dem Bruch wendet er sich
zunächst von der Musik ab.
Nachdem seine kurze zweite Ehe
mit dem Starlet Mandy Smith in
den 80er Jahren für Schmunzeln
gesorgt hatte - sein erwachsener
Sohn war zeitweilig mit ihrer
Mutter liiert, - heiratet er eine
langjährige Freundin und produziert drei Kinder innerhalb von
vier Jahren.
1997 kribbelt es wieder in den Fingern; er trommelt berühmte Kollegen wie Chris Rea, Eric Clapton,
Mick Taylor, Jeff Beck, Georgie
Best und Peter Frampton zusammen und nimmt mit dem Bandnamen Bill & The Rhythm Kings genug Material für eine Plattentrilogie auf. „Ich war nicht daran interessiert, kommerzielle Musik zu
spielen, und entschied, zu unseren
frühen traditionellen Wurzeln
Eberesche Baum des Jahres
zurückzukehren", erklärt Wyman
diesen Schritt auf seiner Homepage. Das Ergebnis ist die Interpretation vieler bekannter und unbekannter Stücke aus dem Bereich
Jazz, Swing und Blues von den
20er bis zu den 70er Jahren, unter
denen auch einige eigens komponierte Lieder ihren Platz finden.
The Rhythm Kings bestehen aus so
hochkarätigen Musikern wie Georgie Farne, Gary Brooker, Albert
Lee und Martin Taylor, um nur ein
paar zu nennen. Die schon etwas in
die Jahre gekommenen Herren
treffen sich ein paar mal im Jahr,
um einfach miteinander Musik zu
machen, vollkommen losgelöst von
jeglichem Erfolgsdruck.
„Groovin" ist bereits das dritte
Album dieser All-Star-Band und
auch der Name der ersten
Singleauskopplung daraus, einer
Coverversion des Originals der
Young Rascals. Überhaupt besteht das Album ungefähr zur
Hälfte aus Coverversionen, Bill
Wyman wollte: „... eine Mischung
aus mehr oder weniger bekannten alten Songs und neuen, ganz
frischen Stücken, die ich mit
Terry Taylor geschrieben habe".
Zielsicher bewegt man sich auf
Bluespfaden, ab und zu rockt die
Gitarre ein wenig oder jazzige
Elemente werden in die Songs
eingeflochten.
THEATER/SCHULE
Der GrÖdner Bildhauer Emmerich Holzknecht hat zu Ehren des
Vogelbeerbaumes eine Skulptur geschaffen.
VON JUL BRUNO LANER
Was es alles des Jahres gibt: Den
Sportler, die Powerfrau, den
Track, die Limousine, die Miss
und so weiter und so weiter. Nun
haben wir endlich auch den Baum
des Jahres 2004. Es ist die Eberesche, auch als Vogelbeerbaum
bekannt. Er wächst in ganz Europa und lockt im Herbst mit seinen
roten Früchten viele Vogelarten
an. Bei uns wurden an die 60 Arten gezählt. Die Vögel verdauen
das Fruchtfleisch, den unbeschadeten Samenkern tragen sie weiter und sorgen damit für die Verbreitung ihrer großzügigen
Wirtspflanze.
Der Baum, der auch als Strauch
gedeiht, gehört botanisch zum
Genus Sorbus, der in vier große
Untergruppen aufgeteilt ist. Die
bei uns landläufige Art ist der
Sorbus Ancoparia L.
Der Vogelbeerbaum ist nicht erst
seit heuer Teil des Bewusstseins
der Menschen, denn schon bei
den Kelten spielte er als zukunftweisendes und unheilabweisendes Gehölz (divinatorisch und
apotropäisch, wie es die Esoteriker nennen) eine bedeutende
Rolle im Rahmen des Baumkultes. Denn er, der Vogelbeerbaum, kontrolliert das
Leben des Einzelnen und
beschützt es zugleich vor bösen Einflüssen von Außen.
In der Praxis wird heute noch
aus den Beeren Mus gemacht, Saft gewonnen, geröstet wird die Vogelbeere auch
als Kaffeeersatz, schließlich
destilliert man aus der raren
Maische den fast unbezahlbaren „Moschperschnaps", wie
er im Dialekt genannt wird.
In der Volksmedizin gilt er
als
Allermannsharnischtrunk bei Verdauungsschwierigkeiten, Rheuma und Gicht.
Die Schönheit der Frauen bewahrt eine Tinktur vor sicherem Verfall. Der Baum weiß
sich übrigens auch selber zu
helfen, trotzt sogar schlimmsten Umweltbelastungen und
trägt als Beweis dafür die
grellen Früchte so stolz wie
ein Geschmeide. Das wohl
Die Statue „Missoni" von
Emmerich Holzknecht in
Eüereschenholz
auch einer der tieferen Gründe,
warum er, trotz Feuerbrand und
anderer sonderbaren Pestilenzen,
welche die Kulturpflanzen befallen, der fröhliche Sorbus Ancoparia zum Baum des Jahres gekürt
worden ist.
Emmerich Holzknecht hat sich
den Anlass nicht entgehen lassen,
die Eberesche als Baum des Jahres auf seine künstlerische Weise
zu ehren. Dem GrÖdner Bildhauer, der außer in Ums bei Völs
auch in Saturnia in der Toskana
eine Werkstatt hat, war ein wunderbarer Stamm dieses harten
Holzes unter die Hände gekommen. In der Maremma, wo der
Künstler sein zweites Atelier betreibt, werden die Stämme der
Eberesche wesentlich mächtiger
als in unseren kühleren Breiten.
Aus diesem Stamm hat Holzknecht eine wunderschöne Frauenfigur geschält, der er den Namen „Missoni" gegeben hat. Die
Dame misst ganze 173 cm Höhe
und ihr schlanker Körper hat
eine ernste und doch farbenfrohe
Ausstrahlung.
So kommt die Eberesche in
ihrem Jahr auch zu künstlerischen Ehren.
Sie haben Belsazar beeindruckend deklamiert und eine
überzeugende Tanzperformance
zum Thema Feuer gebracht, die
Buben aus der Klasse 3 B der
Bozner Grundschule Pestalozzi,
die heuer wie viele
andere Schulklassen der Stadt auch
am Theaterprojekt
teilgenommen haben. Bis zum 11.
Juni geben Grundund Mittelschüler
an den unterschiedlichsten Spielorten
die Aufführungen
Mausical II der Theaterstücke,
die sie seit Jänner
mit den Theatergemeinsam von Theatraki erarpädagogen
beitet haben. In das Projekt
„Theater der Schule" sind insgesamt 1.200 Schülerinnen eingebunden.
Heute um 18.00 Uhr treten die
5C und die 5D der Grundschule
Pestalozzi im Auditorium Roen
auf. Gespielt wird das „Mausical
II", eine Geschichte mit der
Waldmaus Adelheid und dem
Städtemäuserich Adalbert.
*
- Art. 2, Absati 20/b, Ges. 662/96 - Filiale Boien
Eooaner Bureenritt
Hannes' Schwert
COMP MS - Deore
1HE B Jnckal
€ 990,00
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Bike
Sonne, aber
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Redaktion: 0471/92 55 00
Flohmarkt: 0471/20 04 00
Fax 0471/20 04 62
E-Mail: [email protected]
Eppan • Bahnhofstraße 70 Tel. 0471 660775
EPPAN Zum siebten Mal
holte sich als Tagessieger Hannes Vieider aus Steinegg (Feuerstein) das Eppaner Schwert.
Er behauptete sich vor Oswald
Proßliner und Hermann ZÖggeler. Heute geht der Eppaner
Burgenritt in den zweiten und
entscheidenden Wettkampftag
Bozen • Piavestr. 24/B
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uiuiui.microstore.it
Tel.0471978750-Fax 0471 978795
Schützen-Hilfe
aus Wien holen
Hilfe von der Schutzmacht Österreich will der
Gesamttiroler Schützenbund anfordern: Transit
und Toponomastik-Kompromiss gefährden die Tiroler Heimat! Am Dienstag wird eine hochrangige
Verteidigungsminister
Schützen-Abordnung bei
Bundespräsident Thomas Günther Platter um Hilfe
Klestil, Nationairatspräsi- vorsprechen.
dent Andreas Kholund
...mehr auf Seite 4
FUSSBALL, Deutsche Bundesliga
Bremen und Bayern im
Gleichschritt siegreich
Köln steigt ab, heute: Stuttgart - Bochum
...mehr auf Seite 21
TELEGRAMM
Bill Wyman in Bozen
SÜDTIROL Bill Wyman,
einst Bassist bei den Rolling
Stones, tritt am 17. Juni mit den
Rhythm Kings im Neuen
Bozner Stadttheater um 21 Uhr
auf. Für das Konzert gibt es nur
740 Karten.
Freizeit auf der Messe
Tobias Moretti & Co.
BOZEN Gestern wurde bei
Klammer Bike Expert in
Rentsch das sensationelle Cannondale Swcl 3-Rennrad vorgestellt. Es ist das Rennrad der
Superlative, auch Gibi Siomini
fährt damit. Dazu kamen bei
Klammer der ehemalige Formel-1-Fahrer Gerhard Berger
und sein Tiroler Landsmann
und
Schauspieler
Tobias
Moretti vorbei. Mittendrin im
Bild ist Gerd Klammer.
40502
9 771722 752003
BOZEN Von 9 bis 19 Uhr ist
am Bozner Messegelände Freizeit (die große Ausstellung für
Sport, Hobby und Urlaub) angesagt. Auf 35.000 Quadratmetern bieten 224 Aussteller attraktive Freizeitgestaltung und
alles, was dazu gehört, an. Die
Super Family Card (2 Erwachsene, 2 Kinder) kostet 15 €.
SUDTIROL TRENDS
f
Begeistert hinein ins Haus Europa! Mit Feuerwerken, Straßenfesten, Konzerten und Fackelzügen feierten Millionen Menschen in der Nacht auf den
1. Mai die bisher größte Erweiterung in der Geschichte der Europäischen Union (im Bild ein neuer EU-Bürger in Warschau, Polen). Die „Neulinge" sind
Estland, Lettland, Lüauen, Polen, Tschechien, Slowakei, Ungarn, Slowenien, Zypern und Malta.
Foto: EPA
Hummer-Frühstück
^ i n Wien * pfeffer-
minzrot * auf den
Ze#-Traummann tippen *
neue Nachbarn * SchützenHilfe * Segelfliegen *
Nikolaus im Mai * PoIk A kale aus Spanien *
vergeblich nach Letten suchen * hexenlose Walburgisnächte * Kratzbürsten *
vom Gehsteig fallen *
1. Mai inVöls
Planeten und Kometen
| Nachdenken über 1919 l|„Zett"-Glückssonnta
Georg Pardeller: Sternstunden für Seit 85 Jahren im Brennende Liab'
Gerechtigkeit
alle Sterngucker Staat Italien
zum Muttertag
ASGB-Chef fordert
sozialen Weitblick
... mehr auf Seite 3
Viel Spektakuläres am Junge Leute über das
Himmel über Südtirol „Schicksal" Südtirols
... mehr auf Seite 5
... mehr auf Seite 8
Blumen & Tickets
zu gewinnen
... mehr auf Seite SO