«Lana, cashmere e mohair:siamo più che mai concentrati sul meglio
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«Lana, cashmere e mohair:siamo più che mai concentrati sul meglio
PAOLO ZEGNA/ERMENEGILDO ZEGNA GROUP «Lana, cashmere e mohair:siamo più che mai concentrati sul meglio delle fibre nobili» ROBERTO COLOMBO LANIFICIO LUIGI COLOMBO «Eccellenza... è un’azienda verticalizzata come la nostra» secolo scorso». Lincoln Germanetti, a.d. di Tollegno 1900, nell’omonima località biellese, pone l’accento sulla «produzione sostenibile e certifcata, che permette di offrire un prodotto garantito in ogni sua fase», mentre Paolo Zegna, presidente di Ermenegildo Zegna Group, sottolinea che il Lanifcio Zegna, fondato nel 1910 a Trivero (Bi), da sempre concentra l’attività sulla produzione di tessuti in lana, cashmere e mohair di alta qualità, «in altre parole su quanto di meglio ci possa essere al mondo nel campo delle fbre nobili». C’è anche chi dichiara che l’eccellenza sia riuscire ancora a emozionare i più grandi stilisti del mondo, «grazie alla superiorità qualitativa, di mano e di caratteristiche, ottenuta attraverso la continua ricerca e lo sviluppo», dice Marco Marini, direttore commerciale di Duca Visconti di Modrone (Gruppo Inghirami), società che dal primo settembre si è unita al cotonifcio milanese Carlo Bonomi, dando vita alla Eccellenze Italiane Tessili (EIT). «I due marchi in seno alla nuova realtà mantengono identità separate, la fusione riguarda la parte commerciale - precisa Marini -. Nel nostro stabilimento di Vaprio D’Adda abbiamo creato un impianto modello per gestire la produzione dei due storici cotonifci, con l’obiettivo di presidiare meglio il mercato, puntando al monopolio, ovviamente, dell’eccellenza». «Senza dimenticare - aggiunge Carlo Bonomi, amministratore delegato della nuova divisione Carlo Bonomi - che l’elevata qualità si deve mantenere anche nei confronti dei grandi quantitativi e nel rispetto delle tempistiche di consegna». Il concetto di eccellenza è nel dna di tutte queste realtà. Come ribadisce Luca Belenghi, amministratrore delegato del Gruppo Tessile Monti, di Maserada sul Piave (Tv), «il “meglio” fa parte delle diverse competenze strategiche aziendali: dal design alla qualità di prodotto e dei processi industriali, dal servizio al cliente alla gestione delle risorse umane». UN TESSUTO DI QUALITÀ? QUESTIONE DI TATTO Se è vero che il concetto di eccellenza assume varie sfaccettature, da quelle più concrete alle intangibili, distinguere un tessuto di qualità è un atto soggettivo e spesso istintivo. Il colpo d’occhio è importante. Ma solo toccando un capo se ne percepisce l’effettivo valore. Ercole Botto Poala conferma che tra i cinque sensi privilegia il tatto e, sorridendo, aggiunge: «Come tutti i biellesi doc, quando incontro qualcuno con un bel capospalla, mentre gli stringo la mano, con l’altra gli tocco i revers della giacca». «In realtà - aggiunge l’a.d. - la qualità di 08_09_2015 31