Non è tollerabile che la scuola possa diventare un`arena gladiatoria

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Non è tollerabile che la scuola possa diventare un`arena gladiatoria
Il bullismo è un
hanno i modi, non
“bravi” a scuola
come vittime, dei
fenomeno talvolta collegato ai ragazzi iperattivi perchè spesso
le intenzioni, dei bulli ed anche perchè i ragazzi che non sono
(vedi dislessici, iperattivi, ecc.) sono più facilmente preda,
bulli…
BULLISMO A SCUOLA
RAGAZZI OPPRESSI, RAGAZZI CHE OPPRIMONO
Autore: Dan Olweus
Editore: Giunti Editore
http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/libreria/autore-olweus_dan/sku966220/bullismo_a_scuola_ragazzi_oppressi_ragazzi_che_opprimono_.htm
L’autore è professore di Psicologia all’Università di Bergen, in Norvegia ed è tra le massime
autorità mondiali in materia di bullismo e di vittimizzazione.
E’ stato tra l’altro ricercatore presso il ‘Center for Advanced Studies in the Behavioral
Sciences’ di Stanford e Presidente dell’ ‘International Society for Research on Agression’.
I suoi contributi sull’aggressività infantile gli sono valsi l’assegnazione di prestigiosi
riconoscimenti ed onorificenze.
Dalla prima di copertina:
“Il bullismo è un fenomeno sommerso, eppure incredibilmente diffuso. E’ una forma di
oppressione estrema, in cui la giovane vittima sperimenta, per opera di un coetaneo
prevaricatore, una condizione di profonda sofferenza, di grave svalutazione della propria
identità, di crudele emarginazione dal gruppo.
Sulla base del suo imponente e pionieristico lavoro di ricerca e sperimentazione l’autore ci
offre strumenti, teorici e pratici, per vedere , capire, intervenire.
Per genitori, insegnanti, psicologi, legislatori, operatori, questo libro costituisce un’opportunità
unica; nell’interesse di tutti, non solo delle giovani vittime dei bulli, è necessario che esso
abbia la massima diffusione.”
Dalla presentazione di Gian Vittorio Caprara:
……….se la scuola deve essere luogo di crescita e di tutela della salute, in senso pieno, non
è tollerabile che essa possa diventare un’arena gladiatoria per alcuni ragazzi, i bulli, ed un
inferno per gli altri, le loro vittime. Insegnanti e genitori non possono più stare a guardare.
Ad essi tocca improrogabilmente una parte dell’iniziativa, anche per quanto concerne
l’educazione affettiva dei ragazzi e la promozione di armoniche relazioni sociali tra di loro.
E’ fondamentalmente rispetto al “che fare?” che questo libro viene in aiuto, indicando che
cosa ciascuno può e deve mettere in opera.
L’esemplificazione e la ripetizione dei concetti viene usata per arrivare al più vasto numero
possibile di lettori, non solo di specialisti, ma anche di educatori e cittadini.
La salvaguardia della propria integrità personale è infatti un diritto di tutti, soprattutto dei più
vulnerabili. Ed è un dovere di tutti, anche dei più esuberanti, porre un limite all’espressione di
sé, quando questa può nuocere all’espressione della personalità altrui.