norme igienico sanitare scuola
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norme igienico sanitare scuola
Regione del Veneto Azienda Unità Locale Socio Sanitaria OVEST VICENTINO U.O.C. MATERNO INFANTILE LINEE DI INDIRIZZO DELLE NORME IGIENICO SANITARIE ED IN TEMA DI CERTIFICAZIONI PER LE SCUOLE E LE COMUNITÀ INFANTILI A cura dell’UOC Materno Infantile Direzione di Distretto Socio Sanitario Via Cà Rotte, 9 36075 Montecchio Maggiore (VI) Tel: 0444.708155 Fax: 0444.708151 AULSS 5 U.O.C. Materno infantile linee di indirizzo norme igienico san. e cert. per scuole e com. inf.li. Premessa La precoce socializzazione e lo stretto contatto quotidiano con altri bambini, come avviene in coloro che frequentano le comunità infantili (asilo nido, scuola dell’infanzia..), favoriscono la probabilità di contagio, l’insorgenza e il diffondersi delle patologie caratteristiche di questa età. I principali sintomi che colpiscono i bambini nella prima e seconda infanzia che frequentano le comunità sono generalmente a carico dell’apparato respiratorio (raffreddore, faringotonsilliti, bronchiti) e gastrointestinale (vomito, diarrea) causati dalla diffusione dei germi per via aerogena e/o orale. La patologia infettiva costituisce, da sempre, uno dei principali problemi di sanità pubblica sia per l’impatto quali-quantitativo sulla salute della popolazione sia per le ricadute sociali, soprattutto in relazione alla percezione di rischio a esse correlato. Quindi la sorveglianza sanitaria nei confronti delle malattie infettive e diffusive assume una notevole importanza nell’ambito del sistema sanitario. Una buona sorveglianza consente di conoscere l’andamento epidemiologico delle malattie e di programmare tempestivamente l’intervento dei servizi competenti. L’instaurarsi inoltre di una buona comunicazione tra Scuola, Famiglia, Aulss e Comuni migliora la gestione degli eventi e permette interventi coordinati ed efficaci. 1 - Le misure di prevenzione di carattere generale Le più recenti acquisizioni in materia igienistica hanno evidenziato come la prevenzione di molte infezioni si debba fondare non soltanto su misure di controllo dei singoli casi, ma sull’adozione routinaria di norme comportamentali individuali e collettive da attuare indipendentemente dall’insorgere di casi di malattia. Le seguenti misure generali, finalizzate alla prevenzione delle malattie infettive e diffusive, sono consigliate in ogni ambiente di vita ed in particolare nelle collettività e in famiglia. 1.1 Lavaggio delle mani E’ la principale misura comportamentale di tipo preventivo in grado di incidere praticamente nei confronti di tutte le patologie infettive. Il lavaggio delle mani va effettuato: Prima e dopo la manipolazione o il consumo di alimenti Dopo l’utilizzo dei servizi igienici Prima e dopo l’effettuazione del cambio del pannolino Prima e dopo l’accudimento (pulizia generale, medicazione) di un bambino Dopo la manipolazione di oggetti sporchi o potenzialmente contaminati Le modalità sono descritte nell’allegato 2. 2 AULSS 5 U.O.C. Materno infantile linee di indirizzo norme igienico san. e cert. per scuole e com. inf.li. 1.2 Preparazione e somministrazione di alimenti Gli alimenti devono essere maneggiati in modo sicuro e attento a prevenirne la contaminazione. Lavaggio delle mani prima e dopo la manipolazione ed il consumo di alimenti. Nell’acquisto controllare l’etichetta che indica il termine minimo di conservazione e la data di scadenza. Le tavole e le superfici usate per la preparazione e il servizio del cibo devono essere sempre accuratamente lavate dopo l’uso, prima e dopo i pasti. Il personale che abbia segni o sintomi di malattia o che presenti vomito, diarrea o lesioni cutanee infettive non copribili o che sia infetto da patogeni di potenziale origine alimentare, non deve essere incaricato a maneggiare, distribuire o somministrare cibo. In occasione di feste è preferibile utilizzare prodotti di tipo industriale confezionati; sono da evitare soprattutto i dolci casalinghi contenenti creme o panna. 1.3 Utilizzo e igiene di oggetti e indumenti personali L’igiene personale prevede innanzitutto un uso strettamente individuale di taluni oggetti, quali salviette, spazzolini da denti, indumenti, biancheria personale in genere. Tale misura assume una particolare importanza negli ambienti di vita collettiva. In generale e soprattutto nelle comunità con bambini di età inferiore ai 6 anni è quindi opportuno: Ricorrere a materiale monouso (asciugamani, fazzoletti di carta, tovaglioli) Porre attenzione all’uso promiscuo di scarpe, cappelli, equipaggiamento per il lettino Evitare di mantenere a lungo indumenti/biancheria imbrattata (es: tovaglie di stoffa usate per più pasti, bavagli con cambio non giornaliero), preferendo in tal caso materiale monouso Effettuare almeno settimanalmente il lavaggio dei lenzuolini, federe ecc. (evitando l’uso di brandine in stoffa non ricoperte dal lenzuolino) Effettuare quotidianamente la detersione e sanificazione dei giochi che possono essere imbrattati di saliva (in lavatrice o con ipoclorito di sodio) Nel caso di uso di biberon, tettarelle ecc.., conservarli, dopo accurato lavaggio, in un contenitore asciutto e prima dell’utilizzo effettuare un nuovo risciacquo; non è raccomandato il mantenimento in contenitori con liquidi disinfettanti 1.4 Ambienti di vita collettiva Vi sono alcune misure comportamentali che possono contenere e/o ridurre le possibilità di trasmissione e l’incremento di incidenza di malattie infettive e diffusive nell’ambito delle collettività infantili, dove il principale rischio è costituito dalle infezioni trasmesse per via aerea e per contatto diretto di cute e mucose. Sono misure precauzionali di carattere generale: L’aerazione degli ambienti di vita e controllo del microclima con particolare attenzione al grado di umidità che, se inferiore al 60-70%, facilita l’insorgenza di infezioni delle 3 AULSS 5 U.O.C. Materno infantile linee di indirizzo norme igienico san. e cert. per scuole e com. inf.li. prime vie respiratorie; pertanto in ambienti con riscaldamento ad aria/pannelli, dovranno essere utilizzati umidificatori L’utilizzo di materiale monouso per l’igiene personale: asciugamani, fazzoletti, tovaglioli umidi o sporchi devono essere smaltiti rapidamente evitando il permanere negli ambienti di vita Il lavaggio delle mani, oltre che nelle situazioni citate sopra, anche dopo il gioco in aree aperte o sabbionaie, dopo le esercitazioni con materiali didattici particolari (pittura, creta, argilla..) e l’attività sportiva o in palestra La manutenzione degli eventuali impianti di condizionamento, con riguardo ai filtri della componente di umidificazione La sanificazione quotidiana e rimozione rapida dei rifiuti 1.5 Sanificazione degli ambienti Le regole e le istruzioni per il miglioramento dell’igiene ambientale costituiscono un’importante misura di prevenzione e devono essere così svolte: Pavimenti, servizi igienici: quotidianamente deve essere effettuata la rimozione dello sporco (con scopa e/o straccio, partendo da un punto e seguendo un percorso che non preveda un secondo passaggio in nessun punto), la sanificazione con detergente (prodotti comunemente in commercio); eventuali imbrattamenti (materiale fecale, altri materiali biologici, residui alimentari) devono essere immediatamente rimossi e la zona deve essere sanificata e disinfettata (ipoclorito di sodio, lisoformio) . Pareti piastrellate, superfici non destinate al consumo di alimenti (tavoli, superfici di lavoro ..). Settimanalmente si provvederà alla sanificazione degli stessi; in caso di imbrattamento si renderà necessaria la disinfezione. Fasciatoi: le superfici dei fasciatoi devono essere lisce e lavabili, ricoperte di fogli di carta monouso e in caso di di imbrattamento devono essere pulite e disinfettate. I cambi dei pannolini devono seguire regole affisse nella zona adibita al cambio. Pannolini o lenzuolini monouso imbrattati devono essere eliminati in un contenitore ben chiuso, apribile a pedale e rivestito internamente con plastica. Prima e dopo il cambio l’operatore deve lavarsi le mani. La frequenza e la modalità delle operazioni di pulizia nelle comunità infantili e nelle scuole sono riassunte nell’ allegato 3 per le Comunità Inf.li e nell’ allegato 4 per le Comunità Scolastiche. 1.6 Comportamento in caso di esposizione a sangue o altri liquidi biologici (feci, urine) In caso di esposizione a sangue o altri liquidi biologici è bene evitare il contatto proprio e/o di altri soggetti attraverso: Utilizzo di guanti monouso Provvedere a un immediato e approfondito lavaggio delle parti esposte 4 AULSS 5 U.O.C. Materno infantile linee di indirizzo norme igienico san. e cert. per scuole e com. inf.li. Il materiale contaminato utilizzato per il pronto intervento (cotone, salviette guanti monouso..) va subito raccolto in un sacco di plastica ben chiuso e smaltito con i rifiuti mettendo all’interno ipoclorito di sodio Le superfici contaminate devono essere pulite con candeggina in diluizione 1:5 (100 cc di candeggina in 400 cc di acqua), lasciate asciugare, quindi sciacquate e poi asciugate con materiale monouso. 2 - Le misure di prevenzione del singolo Spesso l’esordio di una malattia infettiva avviene in modo improvviso e può manifestarsi anche mentre il bambino si trova a frequentare la comunità infantile. Naturalmente in tale fase non è diagnosticabile l’eventuale contagiosità del malessere, essendo i sintomi d’esordio spesso aspecifici (febbre, cefalea, astenia..). In questi casi è bene evitare contatti ravvicinati con gli altri soggetti e informare tempestivamente il genitore affinché provveda il prima possibile al rientro in famiglia. 2.1 Allontanamento Vengono individuate nella tabella seguente, in relazione all’età (0 – 5 anni), le condizioni per le quali è comunque necessario, a prescindere dall’infettività presunta, disporre da parte del Responsabile della comunità infantile l’allontanamento dalla collettività. età febbre- malessere diarrea vomito esantema (macchie congiuntivite purulenta diffuse) 0–5 > 38° Più di 3 In caso di Se esordio In caso di occhi anni (esterna) scariche vomito improvviso e non arrossati e ripetuto motivato da secrezione patologie purulenta preesistenti (gialla e densa) (es.: allergie) 2.2 Assenza per malattia e ritorno in collettività Le più recenti conoscenze in materia di malattie infettive e loro diffusione hanno evidenziato che il pericolo di contagio, massimo durante la fase di incubazione, si riduce, trascorsi i cinque giorni dall’esordio clinico, a livelli compatibili con la presenza in collettività. Pertanto, dopo i cinque giorni di assenza, il soggetto non presenta livelli di contagiosità da ritenersi pericolosi per la convivenza in collettività e non vi sarebbe quindi motivo per cui il rientro debba essere vincolato alla presentazione del certificato medico. Comunque per assicurare la sicurezza degli alunni che frequentano la comunità è necessario che i genitori si attengano a determinate regole/procedure: 5 AULSS 5 U.O.C. Materno infantile linee di indirizzo norme igienico san. e cert. per scuole e com. inf.li. 2.2.1 Certificato di riammissione alla comunità a) Per le riammissioni alla comunità è necessario il certificato del medico curante che attesti l’idoneità alla frequenza (non la patologia per non incorrere nella violazione della normativa della privacy) qualora l’assenza sia superiore ai 5 giorni consecutivi (art. 42 DPR 1518/67); ciò significa che se il bambino rientra al 6° giorno non necessita di certificato, mentre è necessario al 7° giorno. Per “assenza” si intende la mancata frequenza della struttura nei giorni in cui questa è aperta. Pertanto per la riammissione in comunità nel calcolo dei giorni di assenza non vengono ad alcun titolo computati i giorni festivi o di chiusura della struttura ( gruppo di lavoro Conferenza delle Regioni del 09/02/1996) Il certificato redatto dal Pediatra di libera scelta è gratuito (ACN per la pediatra art. 44 comma 2 lettera g). Inoltre a fronte del riscontro di una malattia infettiva per la quale siano previsti per legge la notifica e uno specifico periodo di contumacia, la riammissione in collettività non potrà avvenire prima della scadenza del periodo contumaciale; pertanto la data di riammissione non potrà essere anteriore a quella prevista del termine del periodo contumaciale (tabella 1). b) Nel caso di un rientro in collettività successivo ad un allontanamento da parte del personale della stessa, il genitore sarà invitato a contattare il pediatra curante del bambino per le eventuali cure del caso; se l’assenza dalla scuola supererà i 5 giorni consecutivi vige l’obbligo della certificazione medica, se invece l’assenza sarà inferiore il genitore dichiarerà (autocertificazione – Allegato 1) al Responsabile della collettività di essersi attenuto alle indicazioni ricevute dal pediatra. 2.3 Certificato ad uso mensa scolastica Il Pediatra certificherà solamente, qualora sussistano dati clinici e/o di laboratorio, l’eventuale esclusione di determinati alimenti dalla dieta del bambino, se il piccolo presenta sintomatologia riferibile ad una specifica patologia allergica, da intolleranza o dismetabolica. Qualora il Pediatra ravvisi l’utilità di una variazione alimentare per il suo assistito dovrà specificarla indicandone il periodo di attuazione. Per ogni altra richiesta di variazione alimentare (rifiuto del cibo, variazione della composizione degli alimenti..) è compito del genitore concordare l’eventuale soluzione con la Direzione del Servizio Infanzia. 2.4 Somministrazione di farmaci Di norma il personale delle comunità infantili non somministra farmaci ai bambini frequentanti. In casi particolari i farmaci salvavita (antiepilettici, antiasmatici, antidiabetici..) possono essere somministrati previo accordo tra personale della comunità e genitori. In questi casi, la necessità della somministrazione del farmaco deve essere certificata dal medico curante che ne prescrive la posologia, la via di somministrazione, i tempi di somministrazione e le modalità di conservazione. Inoltre deve essere fatta richiesta 6 AULSS 5 U.O.C. Materno infantile linee di indirizzo norme igienico san. e cert. per scuole e com. inf.li. autorizzata per iscritto dal genitore o dal tutore del minore con atto di delega al Responsabile della struttura. Esiste nell’ULSS n. 5 un protocollo specifico in merito alla somministrazione di farmaci in orario scolastico correlato da relativa modulistica di certificazione e di richiesta. E’ importante sottolineare infine che tutta la normativa legislativa riguardante gli obblighi in tema di medicina scolastica risale agli anni antecedenti all’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale e perciò in un contesto normativo-epidemiologico oramai obsoleto; è da ritenersi quindi non più attuale in considerazione sia della modificata organizzazione del servizio sanitario pubblico in materia di medicina scolastica (DPR 22 dicembre 1967 n° 1518) che della riorganizzazione dei servizi di prevenzione; inoltre la figura del Medico Scolastico “come responsabile dello stato di salute di ogni scolaro”, e delle prestazioni di medicina preventiva e di urgenza è stata pienamente sostituita dalla figura del pediatra di libera scelta (di famiglia) (ACN per la disciplina dei rapporti con i medici pediatri di libera scelta ai sensi dell’art. 68 D.lgs. n° 502 del 1992 e successive modifiche e integrazioni) responsabile in primus della salute del bambino e dall’istituzione del 118 (SUEM Servizio Urgenza Emergenza) per le competenze relative alla gestione delle urgenze ed emergenze. Questa linea guida, (ragionata e condivisa da più figure istituzionali e professionali), vuol essere uno strumento che permetta di operare in maniera corretta per migliorare la salute dei bambini facilitando la collaborazione delle diverse componenti che operano nelle comunità infantili. Montecchio Maggiore 30/10/2008 7 Tabella 1 AULSS 5 U.O.C. Materno infantile certif. per scuole e com. infa.li. Tab. 1 PERIODI CONTUMACIALI (Circolare del Ministero della Salute n. 4 del 13 marzo 1998) MALATTIA INFETTIVA PERIODO CONTUMACIALE Tifo Sino a negativizzazione di 3 coprocolture Diarree infettive Sino a 24 h dopo ultima scarica Salmonellosi, amebiasi, giardiasi, teniasi Sino a risoluzione clinica e negativizzazione esami per amebiasi Epatite A Sino a 7 giorni dopo l’esordio clinico Meningite batterica Sino a 48 h dopo inizio terapia antibiotica Morbillo-Parotite-Pertosse-Varicella Sino a 5 giorni successivi all’esordio clinico (per pertosse dall’inizio terapia antibiotica) Rosolia Sino a 7 giorni dall’esordio clinico Scarlattina Sino a 24 h dopo inizio terapia antibiotica Scabbia Verifica avvenuto trattamento efficace Pediculosi Verifica avvenuto trattamento efficace Tubercolosi Sino a 4 settimane dopo l’inizio di terapia adeguata per TBC polmonare non multiresistente 1/1 Allegato 1 AULSS 5 U.O.C. Materno infantile certif. per scuole e com. infa.li. All.1 Alla cortese attenzione della Direzione Servizio Infanzia ……………………………………………… Oggetto: dichiarazione di riammissione dopo allontanamento dalla comunità. Il sottoscritto/a …………………………………………………………………………………… Residente a …………………………………….in via ………………….………………n° ……. Genitore/tutore di ………………………………………………………………………………… Dichiara di aver contattato il dott. ……………………………………………………………. e di essersi attenuto/a alle sue indicazioni per quanto riguarda la terapia ed il rientro in comunità. Data ……………………………… Firma ..………………………………….. 1/1 Allegato 2 AULSS 5 U.O.C. Materno infantile certif. per scuole e com. infa.li. All.2 L’IGIENE DELLE MANI Una delle più importanti e frequenti modalità di trasmissione delle malattie infettive avviene attraverso le mani. E’ per questo motivo che l’igiene delle mani costituisce la misura preventiva più importante per interrompere la trasmissione di agenti patogeni Il lavaggio delle mani va effettuato: Prima e dopo la manipolazione o il consumo di alimenti Dopo l’utilizzo dei servizi igienici Prima e dopo l’effettuazione del cambio del pannolino Prima e dopo l’accudimento (pulizia generale, medicazione) di un bambino Dopo la manipolazione di oggetti sporchi o potenzialmente contaminati Istruzioni per una corretta igiene delle mani Il lavaggio deve avvenire secondo le seguenti modalità: Asportazione di anelli, bracciali o altro Utilizzo di sapone liquido Accurato fregamento delle mani, come da sequenza Abbondante utilizzo di acqua Asciugatura con materiale monouso ( evitare l’uso di asciugamani in comune) Attenzione alla rubinetteria, se manuale pulirla prima e dopo il lavaggio della mani, utilizzando possibilmente le salviettine a perdere per la chiusura. Sequenza a) palmo della mano b) palmo sopra il dorso c) palmo a palmo con le dita aperte e allacciate d) il dorso delle dita con il palmo opposto e) ruotandola superficie del pollice nel palmo della mano f) ruotando la punta delle dita sul palmo 1/1 Allegato 3 AULSS 5 U.O.C. Materno infantile frequenza delle operazioni di pulizia com inf.li All.3 FREQUENZA DELLE OPERAZIONI DI PULIZIA NELLE COMUNITA’ DI BAMBINI DI ETA’ 0-6 ANNI. La rimozione dello sporco e la conseguente riduzione della carica batterica, come già detto, costituiscono una importantissima misura di prevenzione. La pulizia degli ambienti deve essere svolta con particolare attenzione e cura. FREQUENZA Dopo l’uso LOCALI, SEPERFICI, OGGETTI Stoviglie, attrezzature della cucina, biberon e tettarelle, superfici adibite PRODOTTI Detergente + disinfettante al cambio dei pannolini. Pluricontrolli quotidiani Bagni: servizi igienici, se sporchi Detergente + disinfettante Bagni: tutti i sanitari compresi i Detergente + disinfettante rimozione immediata dello sporco. ( a metà mattina, dopo la pausa pranzo, nel pomeriggio) Quotidiana e secondo la necessità pulsanti per lo scarico dell’acqua dei servizi igienici, i lavandini, le rubinetterie, gli erogatori di sapone, le maniglie delle porte. Detergente + disinfettante lavoro, di cottura, tavoli, lavandini, Detergente + disinfettante Giochi che possono essere imbrattati Detergente Cucina e locale mensa: piani di pavimenti. di saliva(*). Detergente + disinfettante Tutti i pavimenti. Tavoli di lavoro. Settimanale Tavoli di lavoro, sedie, maniglie di tutte le porte, corrimano, piastrelle, Detergente + disinfettante cestini portarifiuti, porte dei bagni e delle cucine, materassini, brandine. Mensile Vetri, armadi, mensole, porte delle aule, termosifoni, pareti lavabili. Detergente ( *) il lavaggio può essere effettuato, in base la materiale da trattare, con ipoclorito di sodio all’1 % o in lavatrice con aggiunta di prodotti che sviluppano ossigeno. 1. la rimozione dello sporco ( con scopa, panno o sistema MOP) deve essere effettuata partendo da un punto e seguendo un circuito che non preveda un secondo passaggio in nessun punto. 1/2 Allegato 3 AULSS 5 U.O.C. Materno infantile frequenza delle operazioni di pulizia com inf.li All.3 2. Le operazioni di detersione e disinfezione devono essere svolte con attrezzi (scopa, panno, secchio, panno – spugna, sistema MOP, guanti) adibiti solo a quell’uso e a quei locali per non trasportare materiale infetto da un locale ad un altro. 3. Le spugne, gli stracci, le scope, se utilizzate per pulire le turche, essendo costantemente umidi e contaminati favoriscono la crescita dei batteri e sono veicoli di trasmissione pertanto, in particolar modo per i bagni e le cucine, si utilizzeranno appositi panni spugna/stracci/ scope per la prima fase di detersione e altri per la disinfezione. 4. Al termine delle attività gli attrezzi utilizzati a diretto contatto con le superfici dei sanitari quali: spugne, stracci, guanti, secchi, scope, spazzolini, ecc… devono essere sempre lavati e disinfettati, quindi deposti in luoghi non accessibili ai bambini. 5. Gli attrezzi utilizzati per la pulizia degli altri locali devono essere disinfettati almeno una volta la settimana Inoltre è opportuno: Utilizzare materiale monouso( fazzoletti, tovaglioli, salviette asciugamani) Ricoprire le superfici adibite al cambio dei pannolini con i fogli di carta monouso da gettare dopo ogni utilizzo. Prestare assistenza ai bambini, da parte di un adulto, quando utilizzano i servizi igienici, per le competenze nell’igiene personale non ancora adeguatamente sviluppate. Conservare biberon e tettarelle, accuratamente lavate e sanificati, in un contenitore asciutto, effettuando prima dell’utilizzo un ulteriore risciacquo. Evitare di mantenere a lungo biancheria imbrattata ( es. tovaglie di stoffa usate per più pasti, bavaglini con cambio non giornaliero) preferendo in tal caso materiale monouso o plastificato. effettuare almeno settimanalmente il lavaggio dei lenzuolini e delle federe. evitare l’uso di brandine non ricoperte dal lenzuolino. porre attenzione nel modo in cui i lettini vengono riposti, non accatastarli uno sull’altro. 2/2 Allegato 4 AULSS 5 U.O.C. Materno infantile frequenza delle operazioni di pulizia com scol All.4 FREQUENZA DELLE OPERAZIONI DI PULIZIA NELLE COMUNITA’ SCOLASTICHE CON ALUNNI DI ETA’ 6-19 ANNI. La rimozione dello sporco e la conseguente riduzione della carica batterica, come già detto, costituiscono una importantissima misura di prevenzione. La pulizia degli ambienti deve essere svolta con particolare attenzione e cura. FREQUENZA LOCALI, SEPERFICI, OGGETTI PRODOTTI Dopo l’uso Stoviglie, attrezzature della cucina. Detergente + disinfettante Pluricontrolli Bagni: servizi igienici, se sporchi Detergente + disinfettante Bagni: tutti i sanitari compresi i pulsanti Detergente + disinfettante quotidiani rimozione immediata dello sporco. (dopo gli intervalli, la pausa pranzo, ecc) Quotidiana e secondo la necessità per lo scarico dell’acqua dei servizi igienici, i lavandini, le rubinetterie, gli erogatori di sapone, le maniglie delle porte. Cucina e locale mensa: piani di lavoro, di cottura, tavoli, lavandini, pavimenti. Quotidiana Tutti i pavimenti delle aule. scopatura Quotidiana Tutti i pavimenti delle aree a maggior detergente 2/3 volte alla Tutti i pavimenti delle aule, tavoli da settimana lavoro. detergente Settimanale Sedie. detergente Settimanale Tutti i pavimenti e le maniglie delle Detergente + disinfettante transito. porte, corrimano, piastrelle, porte e finestre dei bagni e delle cucine,cestini portarifiuti, materassini della palestra. Mensile Vetri, armadi, mensole, porte delle aule, termosifoni, attrezzature della Detergente palestra, pareti lavabili. ( *) il lavaggio può essere effettuato, in base la materiale da trattare, con ipoclorito di sodio all’1 % o in lavatrice con aggiunta di prodotti che sviluppano ossigeno. 1. la rimozione dello sporco ( con scopa, panno o sistema MOP) deve essere effettuata partendo da un punto e seguendo un circuito che non preveda un secondo passaggio in nessun punto. 1/2 Allegato 4 AULSS 5 U.O.C. Materno infantile frequenza delle operazioni di pulizia com scol All.4 2. Le operazioni di detersione e disinfezione devono essere svolte con attrezzi (scopa, panno, secchio, panno – spugna, sistema MOP, guanti) adibiti solo a quell’uso e a quei locali per non trasportare materiale infetto da un locale ad un altro. 3. Le spugne, gli stracci, le scope, se utilizzate per pulire le turche, essendo costantemente umidi e contaminati favoriscono la crescita dei batteri e sono veicoli di trasmissione pertanto, in particolar modo per i bagni e le cucine, si utilizzeranno appositi panni spugna/stracci/ scope per la prima fase di detersione e altri per la disinfezione. 4. Al termine delle attività gli attrezzi utilizzati a diretto contatto con le superfici dei sanitari quali: spugne, stracci, guanti, secchi, scope, spazzolini, ecc… devono essere sempre lavati e disinfettati, quindi deposti in luoghi non accessibili ai bambini. 5. Gli attrezzi utilizzati per la pulizia degli altri locali devono essere disinfettati almeno una volta la settimana 2/2