Return from - Andrea Mangione
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Return from - Andrea Mangione
Return from Immagini che scorrono veloci senza pretendere la tua attenzione, poi qualcuna riemerge e ti accompagna verso casa, nella sensazione limida di un ritorno. Ispirata ad alcune letture e a certe memorie d’infazia, la serie indaga la dimensione sospensiva del ritorno dai luoghi, una sensazione ricevuta ai margini della strada, di sfuggita da un finestrino. Nell’aria umida del paesaggio etneo, la visione di un campetto di periferia, nel luogo e nel tempo dove si manifestano i ricordi. Return from, 2010 — olio su tela, 60 x 60 cm — Collezione privata Return from 2, 2011 — olio su tela, 60 x 60 cm The pitch, 2012 — olio su tela, 60 x 60 cm — Collezione privata Roadside, 2012 — olio su tela, 60 x 60 cm “L’ aria era morbida e grigia e mite e la sera stava arrivando. C’era l’ odore della sera nell’aria, l’odore dei campi nella campagna (...) I compagni provavano tiri corti e con l’effetto. Nel silenzio grigio e morbido Stephen poteva sentire il tonfo delle palle e da qui e là attraverso l’aria quieta il suono delle mazze da cricket: pick, pock, pack, puck, come gocce d’acqua in una fontana che cadevano lente nella vasca piena.” ¹ [1] James Joyce. Il ritratto dell’artista da giovane (1916), traduzione di Massimo Marani, F. Melita Editore, 1989. Return from 2, 2011 Return from, 2010 Roadside, 2012 NY Garden, 2016 The Pitch, 2012