Diplodus sargus

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Diplodus sargus
Biol. Mar. Mediterr. (2011), 18 (1): 326-327
V. Visconti, V.M. Giacalone, F. Badalamenti, G. Di Stefano, C. Pipitone,
F. Sacco, T. Vega Fernandez, G. D’anna
CNR-IAMC Sede di Castellammare del Golfo
Via G. da Verrazzano, 17 - 91014 Castellammare del Golfo (TP), Italia.
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ATTIVITÀ GIORNALIERA E HOME RANGE DEL SARAGO
MAGGIORE DIPLODUS SARGUS SARGUS (LINNAEUS, 1758)
NEL GOLFO DI CASTELLAMMARE (SICILIA NO)
DIEL ACTIVITY AND HOME RANGE OF THE WHITE SEABREAM
DIPLODUS SARGUS SARGUS (LINNAEUS, 1758) IN THE GULF
OF CASTELLAMMARE (NW SICILY)
Abstract - Five white seabreams, Diplodus sargus sargus released in the Gulf of Castellammare were
monitored with ultrasonic telemetry with the aim of assessing their diel activity pattern and their home range. Four
individuals remained in the study area during the study, showing a strong site fidelity and a small home range.
Key-words: acoustic telemetry, home range, white seabream, Diplodus sargus sargus, Tyrrhenian Sea.
Introduzione - Il sarago maggiore, Diplodus sargus sargus (Linneo, 1758) è una
specie bersaglio della pesca artigianale e ricreativa (Harmelin-Vivien et al., 1995) ed
è soggetta ad un elevato sfruttamento nel Mediterraneo (FAO, 2010). Per facilitare
il recupero delle popolazioni, attraverso l’istituzione di aree marine protette e/o
azioni di ripopolamento attivo, è necessario colmare alcune lacune riguardanti le
conoscenze ecologiche della specie. L’obiettivo di questo studio è la valutazione del
pattern di attività giornaliero e dell’home range del sarago maggiore attraverso un
sistema di telemetria ultrasonica.
Materiali e metodi - Il 27/11/2009 e il 23/04/2010 sono stati pescati, marcati
e rilasciati cinque individui di sarago maggiore (lunghezza totale 224±23 mm),
lungo la falesia sommersa della Riserva Naturale Orientata dello Zingaro (Golfo
di Castellammare – Sicilia NO). Ad ogni individuo è stato impiantato nella cavità
peritoneale un trasmettitore ultrasonico Vemco V9P1-L, dotato di sensore di profondità
(precisione 0,4 m). Lungo la fascia costiera antistante l’area di prelievo (2,4 km) sono
stati disposti 13 ricevitori ultrasonici Vemco VR2 e VR2W con un raggio d’azione di
250 m e distanti fra loro 200±31 m. I pesci sono stati rilasciati in prossimità del sito
di cattura subito dopo l’operazione chirurgica, identificati con i codici 229, 230, 231,
238, 239. Il monitoraggio degli spostamenti degli esemplari marcati è stato condotto
dal 27/11/2009 al 28/05/2010. La presenza di ciascun individuo nell’area di studio è
stata espressa come percentuale di presenza (PP), definita come il rapporto tra il
numero di giorni in cui l’individuo marcato veniva registrato nell’area dai ricevitori
ed il numero totale dei giorni di monitoraggio. L’attività degli animali marcati è stata
valutata attraverso la variazione della profondità oraria nelle 24 ore (ΔPH) definita
come la differenza tra la profondità massima e minima registrate ogni ora. E’ stata
effettuata una ANOVA a tre fattori fissi (pesce, fase del giorno e data) sui valori di
ΔPH al fine di valutare differenze significative nell’attività degli animali nelle diverse
fasi del giorno. Dal momento che gli individui marcati si spostavano lungo un
substrato verticale (falesia) l’home range è stato calcolato come la superfice definita
dal prodotto del range batimetrico (fino alla profondità massima raggiunta da ciascun
individuo) per la distanza sottesa ai ricevitori che hanno registrato il 95% dei segnali.
Risultati - Tutti gli individui hanno riportato valori di PP uguali o superiori al
75%, ad esclusione del sarago 238 che non è mai stato segnalato dai ricevitori dopo
Attività giornaliera e home range del sarago maggiore D. sargus sargus nel Golfo di Castellammare
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il suo rilascio. Gli animali monitorati sono rimasti sempre sulla falesia tra 0 e circa
80 metri di profondità. Gli individui hanno utilizzato solo una porzione ristretta
della costa dello Zingaro, interessando al massimo 6 ricevitori su 13. Il valore medio
della superficie dei quattro home-range è risultato pari a 0,07±0,03 km 2 (Tab. 1). I
risultati dell’analisi della varianza hanno evidenziato differenze significative di ΔPH
per l’interazione Pesce × Fase del giorno (Tab. 2). Il test SNK ha mostrato per tutti
la prevalenza di una attività diurna (Tab. 2).
Tab. 1 - Percentuale di presenza e Home range per i pesci marcati.
Monitoring percentage and Home range for the tagged individuals.
Cod. pesce
229
230
231
239
PP (%)
99.5
100
75
99
Home range (km2)
0.04
0.08
0.04
0.11
Tab. 2 - ANOVA e Test SNK per i valori di ΔPH registrati per i quattro pesci marcati (* p<0.001).
ANOVA and SNK test results of ΔPH value recorded for four tagged fish (* p <0.001).
Source
Pesce
Fase del giorno
Data
Pesce x Fase del giorno
Residui
Totale
Trasformazione
Cochran’s C-test
df
3
3
29
9
960
1439
Sqrt(X+1)
C = 0.0531ns
MS
103.9325
100.8587
0.7474
11.1213
0.2862
F
9.35*
352.37*
2.29*
38.85*
Pesce
229
230
231
239
SNK
notte<alba<tramonto<giorno
notte<alba<giorno<tramonto
notte=alba=tramonto<giorno
notte=alba=tramonto<giorno
Conclusioni - L’efficienza del sistema di telemetria adottato ha consentito di
monitorare in continuo gli spostamenti in un ambiente roccioso di quattro pesci su
cinque. Gli esemplari studiati allo Zingaro si sono mostrati più attivi prevalentemente
nelle ore diurne rispetto all’alba ed al tramonto ed alle ore notturne quando si
rifugiano nelle tane, come riportato da studi precedenti (Sala e Ballesteros, 1997;
Abecasis et al., 2009). L’home range riscontrato permette di classificare la specie, nel
periodo ed area di studio, come fortemente fedele al sito, in contrasto con quanto
riportato per zone lagunari da Abecasis et al. (2009) e per le barriere artificiali
da D’Anna et al. (2010). I risultati ottenuti potranno rivelarsi importanti per la
definizione dei limiti di un’Area Marina Protetta allo Zingaro, per la tutela degli
habitat utilizzati dalla specie e per una eventuale azione di ripopolamento.
Bibliografia
ABECASIS D., BENTES L., ERZINI K. (2009) - Home-range and movements of Diplodus sargus
and Diplodus vulgaris in a coastal lagoon: connectivity between nursery and adult habitats.
Estuar. Coast. Shelf Sci., 85: 525-529.
D’ANNA G., GIACALONE V.M., PIPITONE C., BADALAMENTI F. (2010) - Movement pattern
of white seabreams, Diplodus sargus (L., 1758) (Osteichthyes, Sparidae) acoustically tracked in
an artificial reef area. Ital. J. Zool., doi: 10.1080/11250000903464059.
FAO (2010) - Fishery and aquaculture statistics 2008. FAO Yearbook, Vol. B-33: 154 pp.
HARMELIN-VIVIEN M.L., HARMELIN J.G., LEBOULLEUX V. (1995) - Microhabitat
requirements for settlement of juvenile sparid fishes on Mediterranean rocky shores.
Hydrobiologia, 300/301: 309-320.
SALA E., BALLESTEROS E. (1997) - Partitioning of space and food resources by three fish of the
genus Diplodus (Sparidae) in a Mediterranean rocky infralittoral ecosystem. Mar. Ecol. Prog.
Ser., 152: 273-283.