Forme di resistenza - tertio millennio film fest

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Forme di resistenza - tertio millennio film fest
Comunicato Stampa
Assessorato alle Politiche Culturali
e della Comunicazione
XIII Tertio Millennio Film Fest
Forme di resistenza
Convegno Internazionale 24-25 novembre
Rassegna cinematografica 1-6 dicembre
Cinema Sala Trevi
Roma, Vicolo del Puttarello, 22
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ANTEPRIME
EVENTI SPECIALI: “IO LORO E LARA” DI CARLO VERDONE
IL RESTAURO DI “UOMINI CONTRO” DI FRANCESCO ROSI
“POPIELUSZKO” DI RAFAL WIECZYNSKI
FOCUS IRAN
A EST D’EUROPA. FORME DI UN CAMBIAMENTO
RdC AWARDS
™ RETROSPETTIVA BERNARD ÉMOND
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Comunicato Stampa
Roma, 18 novembre 2009 - Giunto alla XIII edizione, il Tertio Millennio Film
Festival, organizzato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo presieduta da Dario
E. Viganò, propone ancora una volta il cinema come momento di riflessione sui
problemi e gli avvenimenti del mondo contemporaneo. Quest’anno accanto alle
anteprime e agli eventi speciali, due sezioni punteranno il proprio sguardo su
altrettante cinematografie documentarie molto vive e sensibili alle tematiche
centrali dei propri paesi: il focus Iran e “A Est d’Europa. Forme di un cambiamento”,
un focus sul cinema documentario delle repubbliche ex sovietiche.
Come ogni anno tutte le opere del palinsesto ruotano intorno al tema centrale scelto
che, per l’edizione 2009, è "Forme di resistenza", il gesto estetico come gesto
politico.
Dario E. Viganò, Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo e del Tertio
Millennio Film Fest , dichiara: “Pochi giorni fa ricorrevano i vent'anni dalla caduta del
muro. Una ricorrenza scelta come momento di speranza e di rilancio della
democrazia. Il Tertio Millennio Film Fest è per tradizione occasione di riflessione e di
messa in questione sulla condizione dell’uomo nella modernità, usando l’orizzonte
cinematografico come strumento di pensiero e di conoscenza, ma anche come luogo
di relazione e d’incontro. Il titolo dell'edizione di quest'anno è "Forme di resistenza":
così abbiamo scelto di esprimere il tema della tredicesima edizione, e cioé la
centralità della scelta estetica anche come gesto d'intervento sulle cose e sul
mondo, come un invito all'azione nei confronti dello spettatore. Di qui i due
programmi dedicati a due diversi e distinti orizzonti storici e culturali - le
repubbliche ex sovietiche e l'Iran - nei quali però, seguendo vie comuni, il cinema
diventa la via per un discreto ma forte e sostanziale dissenso, il terreno per una
proposta contraria ma non violenta, profonda e radicale che si oppone allo status
quo del pensiero e del potere dominanti”.
I film saranno proiettati presso il Cinema Trevi (vicolo del Puttarello), sala della
Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia.
Il Festival sarà inaugurato martedì 1° dicembre con la proiezione in anteprima di
Donne senza uomini (Woman Without Men) dell’iraniana Shirin Neshat, Leone
d’Argento per la regia alla scorsa edizione della Mostra Internazionale d’Arte
Cinematografica di Venezia e distribuito da BIM il prossimo 5 marzo.
Dal romanzo di Shahrnush Parsipur, il film è ambientato a Teheran nel 1953, sullo
sfondo dell'anno drammatico per l'Iran in cui il governo democratico subì un
clamoroso spodestamento da parte dello shah Mohammed Reza Pahlavi, leader
supportato dalla C.I.A., e racconta le storie di quattro donne molto diverse che si
incontrano in un bellissimo giardino di orchidee dove troveranno indipendenza,
conforto e amicizia.
Tra le altre anteprime Lourdes di Jessica Hausner, in concorso a Venezia dove si è
aggiudicato numerosi riconoscimenti tra cui Il Premio FIPRESCI della critica
internazionale, il Premio La Navicella e il Premio Signis. Un bellissimo film sul tema
del miracolo in cui si narra la storia di Christine, una donna costretta sulla sedia a
rotelle che, per scappare dal proprio isolamento, intraprende un viaggio a Lourdes.
Si risveglia un mattino apparentemente guarita da un miracolo. Il film è distribuito
da Cinecittà Luce.
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Comunicato Stampa
Tra le nuvole (Up in the Air) di Jason Reitman con un Clooney/Ryan, 'tagliatore di
teste' aziendale, viaggiatore professionista, abituato a vivere tra aeroporti, alberghi
e automobili in affitto portandosi dietro tutto ciò di cui ha bisogno in una valigia a
rotelle. Ma l'incontro di Ryan con l'attraente Alex porterà scompiglio nella sua
raminga, ma ben organizzata, esistenza di viaggiatore incallito. In concorso al
Festival Internazionale del Film di Roma 2009, sarà nelle sale il prossimo gennaio
distribuito dalla Universal Pictures.
Heiran di Shalizeh Arefpour (sezione Focus Iran) primo film di finzione della
documentarista iraniana, selezionato all’ultimo Festival di Toronto.
Tra gli eventi speciali di questa edizione di Tertio Millennio Film Fest, il primo è
dedicato al ricordo di Mario Verdone, amico, giornalista e collaboratore della “Rivista
del Cinematografo”, con la proiezione in prima assoluta riservata agli ospiti di
Tertio Millennio Film Fest di Io loro e Lara di Carlo Verdone. Il regista romano, che
sarà presente all’anteprima, è anche il protagonista della sua nuova commedia in
cui interpreta un prete missionario che torna dall’Africa nella capitale italiana per
ritrovare un po’ di pace, ma che invece incapperà nei problemi di una famiglia
instabile e indifferente e in quelli di Lara (Laura Chiatti), una ragazza difficile dalla
vita turbolenta. Il film, prodotto e distribuito dalla Warner Bros. Pictures, sarà nelle
sale il 5 gennaio 2010.
Il secondo evento speciale è un omaggio a uno dei grandi maestri del cinema
italiano, Francesco Rosi, di cui si vedrà - nella versione restaurata dal Museo
Nazionale del Cinema e dalla Cineteca Nazionale - Uomini contro (1970). Il film,
proiettato alla presenza dell’autore, è ambientato negli scenari della Prima Guerra
Mondiale sull'altopiano d'Asiago tra il 1916 e il 1917, e segue la storia di un giovane
tenente (Gian Maria Volonté) che, confrontandosi con le follie di un generale e lo
strazio degli inutili macelli, da interventista convinto si rende conto a poco a poco
dell'assurdità della guerra.
Il terzo evento anticipa il Festival, lunedì 30 novembre, con la proiezione speciale
alle 21.00 di Popieluszko di Rafal Wieczynski. La serata è organizzata dalla
Fondazione Ente dello Spettacolo in collaborazione con il Pontificio Consiglio della
Cultura. Il film, presentato all’ultima edizione del Festival Internazionale del Film di
Roma ha ottenuto molto successo, e ripercorre la vita del sacerdote Jerzy
Popieluszko che nei primi anni Ottanta ebbe il coraggio di denunciare dal pulpito le
menzogne del governo polacco e la difficile condizione in cui versava la popolazione,
ogni giorno in balia di guerra e povertà. Le parole del sacerdote – rapito, torturato e
ucciso dai servizi segreti sovietici – non sono però cadute nel vuoto e sono
diventate monito a lottare per la libertà.
FOCUS IRAN - ALTRE STORIE. Dopo alcune stagioni in cui sembrava aver perso
parte della propria forza, il cinema iraniano è tornato grande. Lo dimostrano i
recenti premi veneziani a Donne senza uomini (concorso ufficiale) e Tehroun
(Settimana della Critica) e lo testimoniano senza ombra di dubbio anche i film in
programma in questa edizione di Tertio Millennio. Si tratta di opere apparentemente
imperniate su storie individuali ma che invece riflettono su problemi fondamentali
della società iraniana. Tutti i film sono in anteprima nazionale.
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Heiran (film di finzione) di Shalizeh Arefpour è la storia esemplare della 17enne
Mahi, iraniana, innamorata di uno studente afgano rifugiatosi in Iran dopo la presa
del potere da parte dei Talebani. Il film mette in luce la difficoltà di integrazione
degli afgani all’interno della società iraniana.
My Little Country (documentario) di Abbas Mohammadi racconta di come dopo la
ritirata dei Sovietici dall'Afghanistan e il successivo avvento dei Talebani, molti
afgani siano stati costretti a rifugiarsi nelle nazioni confinanti. E tra queste l'Iran. Il
regista entra nelle classi delle cosiddette scuole autonome, aperte nel 1981 dagli
afgani, senza permessi e fondi dei governi ospitanti, per infondere negli studenti
rifugiati un senso di appartenenza verso il paese di origine. Anche se questi diplomi
in Iran non sono riconosciuti per accedere a un livello di istruzione superiore, lo
sono in Afghanistan e quindi ottenerli significa coltivare la speranza di un ritorno in
patria.
In Torgheh (documentario) di Mohammad Hassan Damanzan, quattro donne
iraniane della provincia settentrionale del Khorasan, sebbene costrette a
confrontarsi con gravi problemi sociali, trovano conforto nella comune passione per
la musica.
We’ll Get Used to It (documentario) di Mohsen Ostad Ali Makhmalbaf,
documenta la solitudine e la mancanza di aiuto di cui sono vittime cinque
coraggiose ragazze fuggite di casa a causa di problemi con la famiglia.
In Countdown (documentario) di Khatereh Hanachi, attraverso gli sforzi della
diciottenne Parisa per superare l'esame d'ingresso all'università, la regista ha
rappresentato le ansie e le aspettative di tutti i giovani iraniani.
La sezione A EST D'EUROPA. FORME DI UN CAMBIAMENTO propone, invece,
una selezione dei migliori autori di cinema documentario provenienti dalle
repubbliche ex sovietiche.
Di Audrius Stonys, regista lituano tra i più apprezzati documentaristi d'Europa e
membro dello European Documentary Network, si vedrà Earth of the Blind, poema
per immagini che si è aggiudicato il premio EFA per il miglior documentario;
Harbour, cortometraggio che riprendendo i trattamenti praticati in un istituto
termale, compone una riflessione lirica sul tempo e sulla morte; The Bell che
andando a verificare le origini concrete d’una vecchia leggenda su una misteriosa
campana sommersa, finisce per interrogarsi sul senso stesso del Mistero (proiezioni
mercoledì 2 dicembre alla presenza del regista).
Del kazako Sergei Dvortsevoy (vincitore nel 2008 di “Un Certain Regard” a
Cannes con Tulpan, suo primo film di finzione), il Festival propone due documentari
d’osservazione: In the Dark segue le vicende d’un vecchio solo e cieco che passa le
sue giornate a tessere borse di corda in compagnia del suo dispettoso gatto; Bread
Day punta lo sguardo su un remoto villaggio della sperduta provincia russa, un excolonia mineraria dove i vecchi, gli unici abitanti rimasti, compiono ogni settimana
un viaggio rituale alla conquista del proprio pane quotidiano (proiezioni domenica 6
dicembre, alla presenza del regista).
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Comunicato Stampa
Dalla Georgia arriva Nino Kirtadze, giornalista, attrice nota al pubblico francese e
regista documentarista che con The Pipeline Next Door racconta le resistenze di un
villaggio georgiano all'impianto di un grosso oleodotto da parte di una grande
multinazionale petrolifera; in programma anche Durakovo: the Village of Fools,
lucido e surreale diario della vita in un villaggio in cui un gruppo di fanatici
nazionalisti ortodossi lavora per la rinascita dell’impero sovietico (proiezioni giovedì
3 dicembre alla presenza della regista).
Di Sergei Loznitsa, ingegnere elettronico bielorusso presto divenuto uno dei punti
di riferimento del documentarismo internazionale, il festival proietterà due
lungometraggi: Landscape coglie in unico lungo piano sequenza le suggestioni e gli
umori della contemporanea società russa attraverso la registrazione delle
chiacchiere quotidiane alla fermata dell’autobus che porta in città; Revue invece
costruisce un ritratto dell’Urss dei grandi apparati montando i materiali di
documentazione delle feste e degli spettacoli (proiezione martedì 1° dicembre alla
presenza del regista).
Thomas Heise, regista tedesco, ha dedicato la sua intera filmografia alla
documentazione e all'indagine critica sulla DDR, la Repubblica Democratica Tedesca,
fondando il suo stile implicito e asciutto sull'intervista e sulla registrazione oggettiva
della quotidianità dentro le istituzioni. Mein Bruder - che mostra l'incontro di
Thomas con il fratello andato a stare dal vecchio amico Micha - rivelatosi, dopo
l'apertura degli archivi della Stasi, informatore del regime - rappresenta l'esempio
migliore di questo tipo di cinema, in cui la Storia è letta in prima persona, dal basso
e nel quotidiano. L’omaggio che gli offre il festival si conclude con l’ultimo Material,
tra gli eventi più discussi all’ultima Berlinale, che, recuperando i materiali girati dallo
stesso Heise nel corso degli anni e mai utilizzati propone percorsi plurimi alla lettura
dei fatidici eventi intorno alla caduta del muro di Berlino (proiezioni sabato 5
dicembre).
Sempre nell’ambito del Festival, come ogni anno è prevista l’assegnazione degli
RdC Awards che avverrà nel corso di una serata di gala venerdì 4 dicembre alle
ore 20.30. I premi RdC nelle precedenti edizioni sono andati a importanti esponenti
del mondo del cinema, della televisione e della critica cinematografica tra i quali
Antonio Capuano, Francesco Munzi, i fratelli Frazzi, Gianluca Maria Tavarelli, Mario
Sesti, Giuseppe Fiorello, Silvio Soldini.
RdC Awards
I Premi e le categorie
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Premio
Premio
Premio
Premio
Navicella - Cinema Italiano
Navicella - Fiction
“Diego Fabbri” al miglior saggio di cinema
“Colonna Sonora”
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Premio Rivelazione dell’anno
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Comunicato Stampa
Retrospettiva Bernard Émond
Quest’anno, la chiusura del festival sarà contraddistinta da un ulteriore evento
speciale. Il 14, 15 e 16 dicembre presso il Cinema Delle Province di Roma (viale
delle Province, 41) si terrà una Retrospettiva dedicata al regista canadese Bernard
Émond. La retrospettiva è organizzata dalla Fondazione Ente dello Spettacolo in
collaborazione con la Fondazione Cineteca Italiana e l’Ufficio Nazionale per le
Comunicazioni Sociali della CEI. Nell’occasione sarà proiettata la sua trilogia
incentrata sulle virtù teologali – Fede Speranza e Carità – che prende le mosse da
La neuvaine, Premio della Giuria Ecumenica al Festival di Locarno, e prosegue con
Contre toute espérance e La donation, Premio della Giuria Giovani di nuovo al
Festival elvetico.
In La neuvaine una giovane dottoressa, in preda al senso di colpa per la morte
accidentale di due suoi pazienti e in fuga dalla sua vita, attraverso un giovane di
provincia e sua nonna si riconcilierà con la vita e il proprio lavoro.
Contre toute espérance racconta la disperazione di Rejéanne, per anni vicina a
suo marito Gilles, colpito da una crisi cardiaca e costretto all’immobilità che la
porterà a una drammatica decisione.
In La donation, Jeanne scoprirà che anche dietro la chiusura e la diffidenza degli
abitanti di un villaggio di provincia, si nasconde del calore umano.
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Il Convegno Internazionale
“La Storia dopo il cinema. Percezione, senso, azione nel mondo visto”
24-25 novembre (Cinema Sala Trevi)
Il Tertio Millennio Film Fest si aprirà con il Convegno Internazionale "La Storia
dopo il cinema. Percezione, senso, azione nel mondo visto". A riflettere sulla
rivoluzione portata dalla settima arte non solo nel sistema delle arti classiche ma
anche nella storia delle discipline scientifiche, e più in generale nel modo di
percepire il mondo, di pensarlo e di interagire con esso saranno il Prof. Giorgio De
Vincenti (Università Roma Tre), il Prof. Marco Maria Gazzano (Università Roma Tre),
il Prof. Mario Perniola (Università Roma Tor Vergata), il Dott. Piero Vereni
(Università Roma Tor Vergata), il Dott. Giacomo Ravesi (Università Roma Tre), la
Dott.ssa Elena Canadelli (Università Milano Bicocca), il regista Daniele Vicari. I
lavori del convegno, che si terranno presso il Cinema Sala Trevi martedì 24 a partire
dalle ore 15.30 e mercoledì 25 a partire dalle ore 9.30, saranno aperti dagli
interventi di S.E. Mons. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della
Cultura, e da S.E. Mons. Claudio Maria Celli, Presidente del Pontificio Consiglio delle
Comunicazioni Sociali. I lavori del convegno saranno coordinati da Serafino Murri
(regista, critico cinematografico, docente IULM Milano).
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divenuta leader di contenuti Cinema che gestisce per ilsole24ore.com, virgilio.it, yahoo.it, libero.it, Comingsoon
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Svolge attività di editoria tradizionale ed elettronica con il portale www.cinematografo.it, organizza eventi culturali,
convegni internazionali, seminari e festival (www.tertiomillenniofilmfest.org), anteprime cinematografiche, spesso in
collaborazione con importanti partner italiani e stranieri, tra cui il Centro Sperimentale di Cinematografia, Cinecittà Luce
SpA, "Cahiers du Cinéma", Fondazione Cineteca Italiana di Milano, Museo del Cinema di Torino.
È editore della Rivista del Cinematografo, il più antico periodico italiano di critica cinematografica.
Il Tertio Millennio Film Fest è primo festival realizzato con il Patrocinio del Vaticano, arrivato
edizione è organizzato dalla fondazione Ente dello Spettacolo presieduta da Dario Edoardo Viganò e
Cinematografo, sempre da lui diretta. È curato in collaborazione con i Pontifici Consigli della
Comunicazioni Sociali, con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, con il
Direzione Generale per il Cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
alla tredicesima
dalla Rivista del
Cultura e delle
contributo della
Il Festival, ha avuto il patronato della Presidenza della Repubblica e il patrocinio dell’assessorato alla cultura del
comune di Roma.
www.tertiomillenniofilmfest.org
La manifestazione è realizzata con il sostegno del Comune di Roma –
Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione
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