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ECONOMIA
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INDUSTRIA
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sabato 20 giugno 2015
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Al bando di Trentino Sviluppo risponde l’azienda di Pergine Ora va valutata l’offerta ma per Olivi «gli impegni della
joint venture tra Zignago Vetri e la statunitense O-I, quotate proponente sono importanti. Il nuovo modello basato non
entrambe: 134 gli addetti, 24 milioni l’utile netto 2014
sugli aiuti provinciali ma sul progetto industriale funziona»
Marzotto investe nella ex Whirlpool
Arriva Vetri Speciali, società Zignago-Owens
Sul piatto 41 milioni con 250 nuovi occupati
FRANCESCO TERRERI
twitter: @fterreri
TRENTO - La Vetri Speciali spa
di Pergine, joint venture tra il
gruppo Zignago-Marzotto e i
nordamericani della Owens Illinois (O-I), ha avanzato una
proposta di insediamento nella ex Whirlpool di Spini di Gardolo. Il bando di Trentino Sviluppo per la reindustrializzazione del compendio, scaduto ieri alle 12.30, chiedeva un’offerta basata su un progetto industriale. Vetri Speciali propone
un investimento di oltre 41 milioni di euro per realizzare un
doppio forno per la produzione di bottiglie speciali personalizzate per i produttori di vino, spumante, olio. Sono previste 150 nuove assunzioni entro il 2017 e 250 a regime, attingendo preferibilmente ai lavoratori ex Whirlpool.
La proposta di Vetri Speciali sarà esaminata in dettaglio la
prossima settimana dall’apposita commissione di Trentino
Sviluppo. Ma il vicepresidente
della Provincia e assessore allo sviluppo economico Alessandro Olivi esprime già grande
soddisfazione: dopo tante ipotesi cadute, con 200 lavoratori
ex Whirlpool ancora in cassa
integrazione straordinaria (vedi box), la proposta arrivata
sembra essere la svolta attesa.
«In due mesi - commenta - siamo riusciti a intercettare e formalizzare l’interesse di un importante gruppo industriale,
sperimentando un nuovo modello per la promozione del patrimonio produttivo pubblico
che replicheremo presto in altri siti industriali».
La proposta di Vetri Speciali
prevede investimenti per 41,2
milioni, dei quali 27,7 milioni in
macchinari e impianti e quasi
14 milioni di lavori di adattamento dell’immobile. Sono previsti, in particolare, 300 mila euro l’anno di manutenzioni, una
sorta di canone in natura al posto dell’affitto da pagare a Trentino Sviluppo, proprietario dell’immobile. Le nuove assunzioni sono in aggiunta ai 134 lavoratori già impiegati in Trentino,
tra Pergine e la sede amministrativa di Palazzo Fugger in via
Manci a Trento.
Vetri Speciali ha in tutto oltre
540 addetti nei tre stabilimenti di Pergine, San Vito al Tagliamento (Pordenone) e Ormelle
(Treviso). Il giro d’affari supera i 127 milioni, con un utile netto 2014 che sfiora i 24 milioni,
in crescita del 12% sul 2013. Presidente è Vitaliano Torno, vice
Stefano Marzotto, uno degli ere-
Secondo anno per i lavoratori ex Whirlpool
Corre la cassa integrazione
A maggio +31% su aprile
TRENTO - A maggio l’Inps ha autorizzato alle aziende trentine quasi 700 mila ore di cassa integrazione. Il dato è nettamente in crescita su aprile, +31%, anche se in calo del 14%
sullo stesso mese del 2014. Nei primi cinque mesi dell’anno le ore di cassa superano i 2 milioni e mezzo, -22% sull’anno prima. Secondo i calcoli della Uil, che ieri ha reso
noto il suo rapporto mensile, i lavoratori trentini in cassa
sono 2.948.
Le ore di cassa ordinaria sono 272 mila, il doppio del mese
precedente ma il 39% in meno del maggio di un anno fa. La
cassa integrazione straordinaria invece esplode a 419 mila ore, l’1,4% in più di aprile e ben il 43% di incremento sull’anno precedente. Il boom della straordinaria, che vede la
prevalente del settore industriale, è legato soprattutto al
secondo anno di cassa dei lavoratori Whirlpool. «Da poche
settimane è arrivata l’autorizzazione del ministero al secondo anno di cassa per 200 lavoratori Whirlpool» precisa
la segretaria della Fiom Cgil Manuela Terragnolo. «I casi di
grosso utilizzo della straordinaria nella meccanica sono
Whirlpool e Gallox - osserva Paolo Cagol della Fim Cisl - Il
resto del comparto va bene, a partire dalla filiera Dana».
Le ore autorizzate in edilizia sono invece quasi 280 mila, in
netto aumento sul mese precedente ma in calo del 40% su
dodici mesi prima. In questo caso pesano gli stop aziendali degli ultimi mesi, dalla Giordani Costruzioni alla Btd Servizi Primiero. Oltre 25 mila ore riguardano i lapidei, cioè il
comparto del porfido.
Il compendio
produttivo ex
Whirlpool a Spini
di Gardolo,
oggi vuoto, ha
una superficie
di 140 mila
metri quadri,
72 mila coperti
A sinistra
il presidente
di Trentino
Sviluppo Flavio
Tosi e l’assessore
Alessando Olivi
SINDACATO
di della storica dinastia imprenditoriale di Valdagno, nel vicentino. Vetri Speciali, infatti, è una
joint venture al 50% tra Zignago Vetri, che fa capo a un ramo
della famiglia Marzotto, e O-I
Manufacturing Italy, che fa capo
al colosso Usa del settore del
vetro.
Zignago Vetri è quotata in Borsa e nel suo cda siede anche Lino Benassi, presidente della Finanziaria Trentina. Fa capo a Zignago Holding, 434 milioni di ricavi consolidati nel 2014, dove
la nuova generazione dei Marzotto porta avanti un complesso diversificato di attività tra
le quali il vetro, l’energia e anche il vino, attraverso le cantine Santa Margherita, che controllano tra l’altro l’altoatesina
Kettmeir. Il partner Usa è la
Owens Illinois, gruppo multinazionale da 6,8 miliardi di dollari di ricavi 2014, con 21 mila addetti in 75 stabilimenti di 21
Paesi. Owens Illinois, quotata
a Wall Street, è presente in Trentino anche a Mezzocorona, con
uno stabilimento di produzione in serie di bottiglie di vetro
che conta 90 addetti.
Per Olivi «gli impegni che
l’azienda proponente si assume sono importanti e concre-
Lunedì a Dro la conferenza di organizzazione: 198 i delegati, due i documenti
Il lavoro che cambia al centro del dibattito Cgil
TRENTO - Le sfide di un
mondo del lavoro che
cambia sono al centro della
conferenza di organizzazione
della Cgil del Trentino, in
programma lunedì alla
centrale di Fies di Dro. «Il
sindacato trentino sottolinea il segretario
Franco Ianeselli - ha nel
proprio dna il cambiamento,
una propensione che ha
permesso nei decenni scorsi
innovazioni quali la nascita
di Agenzia del Lavoro, il varo
di Laborfonds, ma anche
originali esperienze di
PERITI INDUSTRIALI
unitarietà delle categorie
sindacali. Sono queste le
radici da cui oggi in Trentino
dobbiamo far nascere nuove
sperimentazioni. Il lavoro
cambia e anche il sindacato
deve saper cambiare con
esso per restare fedele alla
propria missione:
contrattare nuove tutele per
le lavoratrici e i lavoratori e
concorrere alla crescita
sociale, economica e civile
della nostra terra».
Al centro del confronto di
Dro ci saranno due
documenti, quello nazionale
che verrà discusso a
settembre nella conferenza
di organizzazione della Cgil a
Roma e quello provinciale
che pone in evidenza quattro
priorità: il consolidamento
dell’azione unitaria con Cisl
e Uil trentine, l’impegno ad
una rappresentanza che
sappia includere gli outsider,
la sperimentazione di nuovi
servizi per aiutare nelle
transizioni da un impiego ad
un altro chi il lavoro lo cerca
o lo vuole cambiare e, infine,
la definizione di un’agenda
digitale per il lavoro che
La proposta all’assemblea del Collegio: un progetto pilota regionale
porti il sindacato a investire
con più coraggio sulle nuove
tecnologie. Sono 198 i
componenti dell’assemblea
della conferenza di
organizzazione. Si comincia
alle 8.45. Dopo i saluti del
sindaco di Dro, il senatore
Vittorio Fravezzi, ci sarà la
relazione di Ianeselli.
Seguiranno gli interventi dei
segretari di Cisl, Uil e CgilAgb al termine dei quali
prenderà avvio il dibattito.
Alle 17 intervento di Rosario
Strazzullo della Cgil nazionale
e votazione dei documenti.
ASSOMELA
ti. Sta funzionando il nuovo e
sperimentale modello di promozione del patrimonio pubblico provinciale, dove abbiamo capovolto il tipo di offerta:
non chi paga di più di affitto ma
chi ha il progetto di investimento e di occupazione migliore.
Andremo a riqualificare un importante sito produttivo con
zero costi a carico della pubblica amministrazione. Per la prima volta non si discute di quanti soldi dà la Provincia. È un
buon segnale di un nuovo modello di relazioni tra pubblico
e privato».
Per il segretario della Cgil Franco Ianeselli e la segretaria della
Fiom Manuela Terragnolo «l’ipotesi di subentro nel compendio
Whirlpool da parte della Vetri
Speciali va accolta positivamente come opportunità per
non disperdere le professionalità in campo manifatturiero costruite negli anni nello stabilimento di Spini di Gardolo, dare un’occasione di ricollocazione ai lavoratori che lì hanno
operato fino a pochi mesi fa e
contestualmente rafforzare il
tessuto produttivo locale». La
prudenza comunque, per i due
sindacalisti, resta d’obbligo a
due anni dalla chiusura della
Whirlpool. La Uil Industria, dal
canto suo, plaude all’iniziativa
industriale. «È un segnale positivo da parte di un gruppo già
presente in Trentino - afferma
il segretario Uiltec Alan Tancredi
- Ora occorre un’adeguata formazione del personale al lavoro del vetrista, che opera in fabbriche a ciclo continuo».
Commento a Greenpeace
«Formazione tecnica come una laurea triennale» «Pesticidi ai minimi»
FEDERICO UEZ
TRENTO - Un Percorso Formativo Tecnico Superiore con metodo duale, basato
cioè sul binomio scuola/lavoro: questa è
la proposta del Collegio Periti Industriali
della Provincia, presieduto dal presidente Lorenzo Bendinelli (nella foto), al fine di
garantire la continuità e il mantenimento
della specificità professionale nel settore tecnico e ingegneristico. Una formazione che innalzerebbe la qualifica al livello
di una laurea triennale, garantendo così
di interfacciarsi al mercato europeo.
A tal fine, il Collegio trentino ha già iniziato a coinvolgere gli attori necessari per
creare un progetto pilota a livello regionale che possa anche diventare un esempio per la realtà nazionale. Infatti, i delegati nazionali dei periti industriali hanno
approvato,
con
l’82% a favore, l’ammissione
all’albo
professionale previa laurea
triennale
o, appunto, titolo equipollente. Gli attori coinvolti, tra cui l’università di Trento, le scuole
di alta formazione (Enaip e Itt Pozzo), la
Provincia e il Consiglio Nazionale Periti
Industriali, si sono confrontati ieri pomeriggio al convegno dal titolo «Un futuro
da progettare», organizzato dal collegio
trentino, subito dopo all’assemblea annuale e la presentazione del bilancio consuntivo 2014, chiuso con un avanzo di am-
ministrazione di 178 mila euro circa.
Alla tavola rotonda sul futuro della professione è intervenuto anche il presidente del Consiglio Nazionale Periti Industriali, Giampiero Giovannetti, che in merito
alla proposta trentina si è definito convinto, dal punto di vista pratico della proposta, ma incerto sulla sua applicabilità sul
tutto il territorio italiano. Decisa invece
Sara Ferrari, assessore provinciale alla ricerca e Università, nel puntare al Trentino come modello da copiare, che può diventare un serio esempio in Europa di eccellenza italiana. Anche l’Università di
Trento si è dimostrata soddisfatta del progetto, come percorso parallelo alla laurea di primo livello; in tal modo i settori
di università, lavoro e formazione tecnica possono cogliere l’occasione di collaborare, lasciandosi “contagiare” positivamente l’un l’altro.
TRENTO - «Proprio quanto diffuso da Greenpeace dimostra la straordinaria evoluzione nella selezione di agrofarmaci sempre più moderni e la professionalità dei frutticoltori nel loro impiego». Ad affermarlo è l’Assomela, Consorzio delle Organizzazioni di Produttori di mele italiani che
rappresenta l’80% della produzione melicola nazionale, dopo che l’associazione ambientalista aveva diffuso nei giorni scorsi una nota in cui parlava di residui di pesticidi trovati in due terzi dei campioni di suolo e acqua dei meleti
in Europa.
«Gli agrofarmaci rilevati, che, come peraltro affermato dalla stessa Greenpeace, sono ammessi dalla legislazione Europea - scrive Assomela in una nota - sono inseriti nei disciplinari di produzione integrata nazionali e, di conseguenza, in quelli delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano, spesso con ulteriori limitazioni tecniche volontarie. Il bassissimo tenore dei residui rilevati per questi prodotti, nell’ordine delle parti per miliardo (ppb), molto inferiori rispetto ai limiti di legge - prosegue il consorzio - conferma peraltro la correttezza e la professionalità
nell’impiego di tali sostanze da parte dei frutticoltori».