(2004/C 78 E/0041) INTERROGAZIONE SCRITTA E

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(2004/C 78 E/0041) INTERROGAZIONE SCRITTA E
27.3.2004
IT
(2004/C 78 E/0041)
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea
INTERROGAZIONE SCRITTA E-1687/03
di Inger Schörling (Verts/ALE) alla Commissione
(21 maggio 2003)
Oggetto: Botniabana delta del fiume Umea, Svezia
Come la Commissione ben sa, la linea ferroviaria Botniabana (Svezia) minaccia il sito del fiume Umea
facente parte della rete Natura 2000, che ospita numerose specie di uccelli e habitat prioritari.
È stato dimostrato che vi sono possibili alternative sia ad ovest, evitando così il trasporto di merci
attraverso la città di Umea, sia ad est, evitando una stazione di testa nella città di Umea. Qual è l’opinione
della Commissione in merito a dette alternative?
È stata espressa la preoccupazione che la valutazione di impatto ambientale (VIA) condotta per il progetto
in questione nel 1998 sia incompleta. La Commissione ritiene soddisfacente il fatto che la VIA condotta
dalle autorità svedesi risponde ai requisiti di cui alla direttiva 85/337/CEE (1) (e nella sua successiva
versione, la direttiva 97/11/CE (2))? Secondo la Commissione, la VIA fornisce tutte le informazioni
pertinenti sul possibile impatto ambientale della costruzione della linea ferrovia e sono state valutate in
maniera esaustiva le possibilità relative a percorsi alternativi? La Commissione ritiene che la proposta di
spostare 4 km più a nord la zona di sosta per 10 000 uccelli acquatici come misura di compensazione
trovi riscontro scientifico? La Commissione ritiene che le conclusioni generali della VIA si fondino su
prove scientifiche?
In quale modo la Commissione sta esaminando i percorsi alternativi e gli eventuali problemi posti dalla
VIA? I servizi della Commissione interessati procedono ad un esame congiunto? La Commissione non
ritiene che, vista l’esistenza comprovata di possibili percorsi alternativi e i problemi relativi alla VIA, si
possa ravvisare una violazione delle direttive habitat, uccelli e VIA da parte della Svezia?
Vi sono perizie secondo cui i livelli di inquinamento acustico calcolati per la città e la regione del delta del
fiume Umeå dalle autorità svedesi sono stati notevolmente inferiori a quelli reali, in quanto risultano ben al
di sotto di quelli emersi dalle misurazioni acustiche effettuate in Svezia negli anni ’90 relativi ai livelli di
rumore raggiunti con il passaggio di centinaia di treni passeggeri. La Commissione ha considerato l’impatto
che un incremento di almeno 15 dB(A) del livello di rumore potrebbero avere sugli avifauna del delta?
(1) GU L 175 del 5.7.1985, pag. 40.
(2) GU L 73 del 14.3.1997, pag. 5.
Risposta dalla sig.ra Wallström a nome della Commissione
(25 luglio 2003)
La Commissione è a conoscenza dei problemi sollevati dall’onorevole parlamentare. Su richiesta del
governo svedese, il 24 aprile 2003 la Commissione ha adottato un parere concernente il progetto ai sensi
dell’articolo 6, paragrafo 4 della direttiva del Consiglio 92/43/CEE, del 21 maggio 1992, relativa alla
conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche (1) (in prosieguo: la
direttiva «Habitat»).
Ai sensi dell’articolo 6, paragrafo 4 della direttiva «Habitat» qualora, nonostante conclusioni negative della
valutazione dell’incidenza sul sito Natura 2000 e in mancanza di soluzioni alternative, un piano o progetto
debba essere realizzato per motivi imperativi di rilevante interesse pubblico, inclusi motivi di natura sociale
o economica, lo Stato membro adotta ogni misura compensativa necessaria per garantire che la coerenza
globale di Natura 2000 sia tutelata. Qualora il sito in causa sia un sito in cui si trovano un tipo di habitat
naturale e/o una specie prioritari, possono essere addotte soltanto considerazioni connesse con la salute
dell’uomo e la sicurezza pubblica o relative a conseguenze positive di primaria importanza per l’ambiente
ovvero, previo parere della Commissione, altri motivi imperativi di rilevante interesse pubblico.
Nel suddetto parere, la Commissione ha accolto l’argomentazione del governo svedese secondo cui
l’impatto dei percorsi alternativi sulle entrate programmate è tale che non possono considerarsi valide dal
punto di vista economico. Pertanto, la Commissione ha accolto la conclusione globale secondo la quale il
percorso proposto è l’unica soluzione valida.
C 78 E/43
C 78 E/44
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea
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Inoltre, la Commissione ha ritenuto che le compensazioni proposte siano tuttora inadeguate per gli effetti
negativi del progetto su Natura 2000. Il pacchetto di compensazione deve comprendere l’istituzione di un
piano globale di gestione per i siti di Natura 2000 in modo da fornire un quadro di attuazione degli
obiettivi a lungo termine delle misure compensative e della futura gestione dei siti. Il pacchetto deve inoltre
includere un impegno del governo svedese che garantisca finanziamenti sufficienti, un’efficace attuazione, il
mantenimento e il monitoraggio delle misure compensative per garantire il raggiungimento degli obiettivi.
Per quanto riguarda la direttiva 85/337/CEE del Consiglio del 27 giugno 1985 concernente la valutazione
dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati (direttiva «VIA») come modificata dalla
direttiva del Consiglio 97/11/CE del 3 marzo 1997, la Commissione ha infatti indagato se la «VIA»
effettuata dalle autorità svedesi soddisfacesse o meno i requisiti previsti dalla direttiva. Dopo aver
esaminato le affermazioni dei denuncianti secondo cui nella fattispecie esisteva una violazione del diritto
comunitario, la Commissione ha concluso che tale violazione non esiste. Circa un’ulteriore «VIA» su questo
progetto, spetta alle autorità svedesi verificare che sia già stata effettuata una «VIA» completa prima di
concedere l’autorizzazione.
(1) GU L 206 del 22.7.1992.
(2004/C 78 E/0042)
INTERROGAZIONE SCRITTA E-1688/03
di Anders Wijkman (PPE-DE) alla Commissione
(21 maggio 2003)
Oggetto: Costruzione della strada Ladia Galaska nella provincia di Aceh, Indonesia
La regione dell’ecosistema di Leuser nella provincia di Aceh, straziata dalla guerra, in Indonesia, possiede
un patrimonio di biodiversità che la rende una delle aree di conservazione più importanti del mondo e che
svolge funzioni vitali per lo sviluppo sostenibile di più di 4 milioni di persone residenti in questa regione.
L’Unione europea ha sostenuto per anni gli sforzi di conservazione dell’area e ha recentemente dato un
contributo al programma di sviluppo Leuser. Il documento strategico 2002-2006 dell’UE per l’Indonesia
propone la duplice priorità del buon governo e della conservazione e gestione sostenibile delle risorse
naturali.
Desta forti preoccupazioni l’intenzione del governo Aceh di costruire una rete autostradale chiamata Ladia
Galaska che dovrebbe attraversare l’ecosistema di Leuser causando la distruzione del sito, in quanto
faciliterebbe l’abbattimento e il trasporto illegali di legname, nonché il bracconaggio di specie in via di
estinzione, nonché provocando, come recentemente accaduto, gravi inondazioni. Il progetto non è stato
sottoposto ad una valutazione dell’impatto ambientale corretta, obiettiva ed esaustiva e viola varie leggi e
vari regolamenti in materia di ambiente.
Benché debba essere accolto con favore il fatto che il presidente dell’Indonesia Megawati abbia avviato la
revisione del piano viario, si continua ancora a lottare per la conservazione dell’ecosistema di Leuser.
1.
Visti gli investimenti comunitari nella regione, le priorità strategiche dell’UE rispetto all’Indonesia e
l’impegno dell’UE sancito a Göteborg di salvaguardare la biodiversità, la Commissione potrebbe
comunicarci quali azioni sta adottando al fine di impedire la costruzione della rete stradale di Ladia
Galaska?
2.
Visto l’impegno di integrare l’ambiente in tutte le altre politiche, la Commissione potrebbe inoltre
garantirci che non finanzierà alcun progetto per la costruzione di infrastrutture che rischi di mettere a
repentaglio l’ecosistema di Leuser?
3.
La Commissione farà opera di pressione sul governo indonesiano, sull’amministrazione provinciale di
Aceh e sui consigli locali per garantire il rispetto delle leggi pertinenti riguardanti la realizzazione di
progetti infrastrutturali?
27.3.2004